Magazine di approfondimento Aletti Certificate 6 febbraio 2017

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1 Magazine di approfondimento Aletti Certificate 6 febbraio 2017

2 PERFORMANCE DEGLI INDICI (Valori al 3 febbraio Variazioni dal 27 gennaio al 3 febbraio 2017) FTSE MIB DAX30 EURO STOXX 50 BANKS OIL&GAS Valore , , ,11 120,78 312,14 Var % sett -1,10% -1,38% -0,91% -1,28% -1,19% TELECOM UTILITIES NASDAQ100 S&P500 IN EVIDENZA SUI MERCATI AZIONARI NIKKEI225 Valore 332,95 234, , , ,20 Var % sett -0,83% -0,72% -0,13% 0,12% -2,82% Settimana intorno alla parità quella appena trascorsa per i mercati azionari americani incerti nell accoglienza dei recenti provvedimenti presi dalla nuova Amministrazione Trump in termini di movimento delle persone vietando l immigrazione da 7 paesi ritenuti a rischio. Listini in attesa anche dell esito del primo Fomc del 2017 e dei dati relativi all andamento del mercato del lavoro in Us nel mese di gennaio. La riunione della Fed si è conclusa evidenziando aspettative per un rialzo graduale dei tassi che dovrebbero rimanere per un po di tempo sotto i livelli attesi nel lungo termine. Sul fronte dell inflazione, questa resta al di sotto dell obiettivo del 2% ma la Fed si sta avvicinando a raggiungere i suoi target proprio in termini di stabilità dei prezzi e del mercato del lavoro. E entrata intanto nel vivo anche la nuova stagione di comunicazioni di dati trimestrali con il 55% delle società appartenenti all S&P500 che hanno reso noti i dati di bilancio. La sorpresa complessiva dell utile per azione al momento è pari al +3,3% con quella dei ricavi più contenuta pari al +0,3%. Utili in progresso del +5,5% e ricavi del +4,2%. Il Dow Jones ha così archiviato la settimana scorsa con un lieve ribasso del -0,1%, S&P500 invece in rialzo del +0,1% e Nasdaq Comp +0,1%. L indice delle piccole imprese Russell2000 ha registrato un progresso del +0,5% e Dow Jones Transportation negativo invece del -2,15%. Tra i settori, hanno particolarmente sovraperformato l indice di riferimento dell S&P500 il comparto del biotech +3,2%, farma +2,9% e alimentari +1,5%. In netto calo invece le Telecom -1,9%, costruttori edili -1,7% e chimica -1,6%. Settimana debole per i petroliferi -1,4% con il greggio Wti che ha registrato nella settimana appena trascorsa una performance leggermente positiva del +1,2% a 53.8$ al barile. Settimana debole per i mercati azionari europei penalizzati dalle prese di beneficio sul comparto dei materiali che rimane comunque il migliore comparto da inizio anno in Europa. Settimana caratterizzata dalla comunicazione sul fronte macro dai dati relativi agli indici Pmi che alimentano le attese di una crescita economica ancora incoraggiante in Europa in avvio di Nella settimana si è tenuta la riunione della Bank Of England che si è conclusa senza modificare gli attuali provvedimenti in atto in termini di politica monetaria ma rivedendo al rialzo le attese di crescita economica per l anno corrente. Quindi anche in Europa sta entrando progressivamente nel vivo la stagione di comunicazioni di dati di bilancio per il 2016 con sorprese complessivamente positive in termini di utili con una crescita dei risultati rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Lo Stoxx 600 ha così archiviato la settimana appena trascorsa con un ribasso dello 0,6%, EuroStoxx -0,8% e Eurostoxx50-0,9%. Tra i singoli paesi Dax negativo del -1,4%, Ftse100 quasi flat +0,05%, Cac -0,3% con lo Smi -0,3%. L Ibex spagnolo in ribasso del -0,4% con il rendimento del Bonos a 10 anni in aumento di 9,5bps all 1,682%; Portogallo +0,3%, Grecia invece negativa del -1,2% e Irlanda -0,4%. Tra i settori dello Stoxx600 performance particolarmente positive per i comparti della tecnologia +1,4%, immobiliari +1,2% e costruzioni +0,1%. In particolare calo invece i settori delle materie prime -4,2%, chimica -1,8% e auto -1,6%. Il FtseMib nella settimana appena trascorsa ha registrato una flessione del -1,1% con il rendimento del Btp a 10 anni in aumento di 3,8bps al 2,265% con lo spread rispetto al bund di pari durata a 185,3bps in aumento di 8,8bps.

3 IN EVIDENZA SUL MERCATO DEI CAMBI (Valori al 3 febbraio Variazioni dal 27 gennaio al 3 febbraio 2017) EUR/USD EUR/CHF EUR/GBP EUR/JPY EUR/HKD Valore 1,0783 1,0703 0, ,44 8,3652 Var % sett 0,79% 0,12% 1,34% -1,37% 0,77% La settimana è stata caratterizzata da condizioni di elevata forza relativa dell euro, che ha beneficiato sia di un flusso di statistiche macroeconomiche complessivamente favorevoli ad Eurozona (il tono congiunturale in avvio del 2017 si presenta se possibile ancor più elevato di quello di fine 2016 per l Unione Monetaria), sia della debolezza intrinseca del dollaro, riconducibile da un lato alla persistente incertezza che tuttora circonda la nuova amministrazione a guida Trump, sia all estrema cautela palesata dalla Fed nel tratteggiare il proprio orientamento di politica monetaria Euro-Sterlina nella riunione dello scorso 1 febbraio. La dinamica sviluppatasi sull arco degli ultimi cinque giorni sulla base dei fattori indicati ha quindi enfatizzato oltremodo il trend ascendente dell euro, che ha agguantato la soglia di 1,08, culmine di una tendenza di rafforzamento che va proseguendo praticamente senza soluzione di Euro-Yen continuità dall inizio dell anno. Tasso di crescita del reddito e dell inflazione e tasso di disoccupazione in Eurozona hanno certificato un certo vigore dell economia europea, che ha chiuso l anno passato con un aumento del PIL dell 1,7% (superiore all 1,6% degli USA) ed un saggio di crescita dei prezzi al consumo dell 1,8%, il Euro-Dollaro massimo dal mese di febbraio del 2013; contestualmente la disoccupazione è scesa al 9,6%, il tasso più basso dal mese di maggio del Nella seduta di venerdì i mercati valutari si sono sin da subito confrontati con la discontinuità rappresentata dall intervento della banca centrale cinese che, con una mossa a sorpresa, ha innalzato i tassi di interesse a breve termine sulle operazioni di prestito e quelli applicati sulle operazioni di mercato aperto -2,0% -1,5% -1,0% -0,5% 0,0% 0,5% 1,0% 1,5% (repo), varando a tutti gli effetti una restrizione delle condizioni monetarie. La misura dell aumento è relativamente modesta, ciò che rileva, però, è il valore segnaletico dell operazione, che suona come una conferma della fiducia della banca centrale rispetto ai segnali di stabilizzazione mostrati dall economia cinese ed indica uno spostamento dell attenzione dal sostegno al ciclo al controllo dei prezzi. Lo yuan renmimbi si è istantaneamente apprezzato contro euro, passando da 7,46 della chiusura di ieri ai minimi odierni di 7,37; non cambia però il quadro di medio periodo che vede la moneta europea in rafforzamento sullo yuan dall inizio dell anno.

4 IN EVIDENZA SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI (Valori al 3 febbraio Variazioni dal 27 gennaio al 3 febbraio 2017) TITOLO 2 ANNI 5 ANNI 10 ANNI 30 ANNI REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP Btp 0,01 0 0,89 2 2,27 4 3,39 8 Bund -0, ,35 2 0,41-5 1,17-2 T-Bond 1,20-2 1,91-4 2,46-2 3,09 3 Gilt 0,10-6 0,55-8 1, ,03-7 JGB -0, ,09 0 0,10 2 0,87 3 Sul secondario, è stata una settimana mista per i governativi dei Paesi di Eurozona, in cui si è evidenziato un andamento generalmente positivo per i paesi core e, al contrario, in peggioramento per la periferia. Dopo una partenza in negativo per quasi tutti gli obbligazionari, con la rilevazione preliminare dell inflazione tedesca di gennaio che ha registrato una risalita sui massimi da tre anni, all 1.9% tendenziale, innescando di nuovo i timori per una riduzione dello stimolo monetario da parte della BCE, ha seguito una seduta positiva in scia alla comunicazione dei dati flash ottimistici sul PIL dell Eurozona. Ulteriori ribassi si sono poi registrati dopo il meeting del FOMC che ha mantenuto fermi i tassi ufficiali (tasso fed funds fra 0.5 e 0.75%) e quello della BoE, cha ha lasciato invariati i parametri di riferimento della policy, confermando allo 0.25% il livello del tasso di rifinanziamento principale come pure l assetto del programma di allentamento quantitativo, rivedendo però al rialzo le sue stime di crescita. Intanto, il comparto italiano sta risentendo anche del clima di incertezza per l evoluzione del quadro politico europeo ed interno e delle prospettive rialziste del costo del denaro USA: il rendimento del decennale si è attestato in aumento di 3.80bp, a 2.27%, registrando il minimo intraday giovedì a 2.21%. Lo spread BTP-Bund si è allargato di 8 bp a quota 186 punti da 177 precedente, con il Bund a 10 anni che ha chiuso la settimana con una variazione al ribasso di -5.0 bp, a 0.41%, registrando il massimo intraday lunedì a 0.50% 10 anni T-BOND 2 anni 10 anni BUND 2 anni

5 MACROECONOMIA La stima flash sul PIL dell eurozona nel quarto trimestre 2016 ha segnalato una crescita dello 0.5% t/t rispetto al +0.4% realizzato nei mesi estivi (rivisto di un decimo al rialzo dalla lettura precedente). Per l intero anno 2016, la crescita del PIL è risultata essere dell 1.7%, in frenata rispetto al 2% realizzato nel Secondo la stima preliminare, l indice dei prezzi al consumo dell Area Euro è salito a gennaio ai livelli più alti dal febbraio del 2013, all'1.8% tendenziale, dopo l'1.1% registrato in dicembre e ha superato le attese degli economisti, che indicavano un incremento dell'1.5%. Resta invece invariata nel primo mese del 2017, allo 0.9%, l'inflazione al netto delle componenti più volatili, cibo ed energia. Analizzando il dettaglio, il netto incremento dell indice generale è stato trainato quasi esclusivamente dal balzo dei prezzi energetici, che dallo scorso mese hanno invertito la tendenza negativa degli ultimi 29 mesi (da luglio 2014), segnando forte un aumento del 8.1% a/a dal 2.6% di dicembre. L indice dei prezzi al consumo tedesco è salito a gennaio ai massimi da tre anni e mezzo, ad un passo dalla soglia del 2%, evidenziando, sia sulla misura nazionale che su quella armonizzata a livello europeo, un progresso annuo dell 1.9%, dopo l incremento dell 1.7% di dicembre. A spingere i prezzi in alto sono soprattutto carburanti e alimentari freschi. L'inflazione core, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, rallenta a +0.5% dal +0.6% di dicembre. I risultati finali dell indagine PMI del settore manifatturiero effettuata a gennaio per l Eurozona hanno confermato una crescita delle attività al ritmo più rapido da aprile 2011: l indicatore si è attestato a 55.2 punti, rispetto ai 55.1 della stima flash e ai 54.9 di dicembre. Questo miglioramento è stato trainato soprattutto dal maggiore volume dei nuovi ordini totali e delle esportazioni. Intanto, le pressioni inflazionistiche hanno portato i prezzi medi sia d acquisto che di vendita delle aziende a progredire al tasso più rapido da maggio L indagine PMI per l Italia ha indicato un rallentamento della crescita con l indice composito a gennaio a 52.8 punti da 52.9 di dicembre. Tuttavia le assunzioni sono aumentate al ritmo più rapido, segnando un record su sei mesi con l attività in aumento ad un ritmo marginalmente più rapido rispetto a dicembre, nonostante il leggero rallentamento del tasso di espansione dei nuovi ordini. Questa crescita è stata sostenuta dal settore terziario (indice sui servizi a 52.4 da 52.3 precede, all ottavo mese consecutivo di crescita). L indice PMI manifatturiero ha registrato a gennaio una lettura pari a 53.0 punti, in leggera discesa dal livello di dicembre di 53.2, indicando l espansione del settore per il quinto mese consecutivo. Intanto il sondaggio effettuato dalla Commissione Europea, che chiude la tornata di indagini di fiducia di gennaio, ha evidenziato un ulteriore miglioramento del clima economico dell Eurozona. L indice ESI si è attestato in aumento a punti, massimo da marzo 2011, dai della rilevazione di dicembre. La lettura, superiore alla media delle rilevazioni del quarto trimestre 2016 (106.9), indica uno scenario saldamente espansivo in avvio del nuovo anno, anche se i rischi al ribasso, soprattutto politici, rimangono significativi (politiche protezionistiche di Trump, Brexit, elezioni politiche in alcuni dei principali paesi di Eurozona) EUROPA

6 Negli Stati Uniti sono stati diffusi i risultati dell indagine ISM condotta a gennaio tra i responsabili degli acquisti delle imprese manifatturiere. L indice generale, che non solo costituisce un buon anticipatore dell andamento futuro della produzione industriale, ma è anche rivelatore piuttosto attendibile del tono della congiuntura domestica, si è attestato in aumento per la quinta rilevazione di fila, raggiungendo inoltre il valore massimo da novembre La lettura, pari a 56.0 punti, è stata decisamente più alta rispetto al mese precedente (54.5), delineando la prospettiva di un contributo importante della produzione industriale alla crescita all inizio del nuovo anno. La risalita dell indice generale è frutto del miglioramento delle due voci principali dell indagine: l indice relativo alla produzione si è attestato a 61.4 da 59.4; quello dei nuovi ordini a 60.4 da Intanto, il sondaggio del Conference Board ha evidenziato un lieve deterioramento del sentiment tra le famiglie. Dopo i forti rialzi registrati negli ultimi due mesi del 2016 sulla scia dell elezione di Trump, che avevano spinto la fiducia sui massimi dal 2001 (113.3 punti a dicembre), l indice generale ha leggermente corretto scendendo a punti. Il ribasso è stato trainato unicamente dalla componente prospettica dell indice, che è scesa a 99.8 da della lettura precedente. Al contrario, l indicatore relativo alla situazione corrente è migliorato a da Intanto, il rapporto sulle condizioni del mercato del lavoro di gennaio ha sorpreso in positivo, registrando un aumento delle buste paga di 227mila unità, nettamente superiore alle attese degli economisti (180mila) e al dato del mese precedente, contestualmente rivisto al rialzo a 157mila da 156 mila. Dei 237mila nuovi impieghi creati nel settore privato, 192 mila provengono dal terziario, mentre per quanto riguarda il settore industriale (+45mila), l incremento delle buste paga è stato molto forte nel comparto delle costruzioni (36 mila da 2mila in dicembre) e più contenuto nel manifatturiero (5mila da 11mila della rilevazione precedente) e nell estrattivo (4mila da 2mila). Le statistiche hanno inoltre evidenziato un leggero rialzo del tasso di disoccupazione a 4.78% da 4.716% di dicembre, ma l indicazione non deve essere letta in senso negativo in quanto accompagnata dall incremento del tasso di partecipazione (62.9% da 62.7%), grazie all ingresso di 76 mila individui nella forza lavoro. Sono invece risultati inferiori alle attese gli incrementi salariali, col tasso di crescita dei salari medi orari che, su base tendenziale, ha frenato al 2.5% dal 2.9% precedente. STATI UNITI

7 6-feb 02:45 CH Caixin Cina PMI Composto Jan -- 53,5 6-feb 02:45 CH Caixin Cina PMI servizi Jan -- 53,4 6-feb 08:00 GE Ordini di fabbrica m/m Dec 0,70% -3,60% 6-feb 10:30 EC Sentix Fiducia investitori Feb 16,8 18,2 7-feb 04:30 AU RBA Tasso cash target ,50% 1,50% 7-feb 08:00 GE Prod industriale DESTAG m/m Dec 0,30% 0,40% 7-feb 08:00 GE Prod industriale WDA a/a Dec 2,50% 2,20% 7-feb 08:45 FR Bilancia comm Dec -3500m -4377m 7-feb 14:30 US Bilancia comm Dec -$45.0b -$45.2b 8-feb 08:30 FR Bca FRA Sentimento affari Jan feb 09:00 SP Produzione industriale A/A destag Dec 2,80% 3,20% 8-feb 09:00 SP Produzione industriale m/m Dec 0,20% 1,80% 8-feb 10:00 IN RBI Tasso riacquisto ,00% 6,25% 8-feb 10:00 IN RBI Tasso reverse repo ,50% 5,75% 8-feb 10:00 IN RBI Coeff riserva monetaria ,00% 4,00% 9-feb 00:50 JN Ordini macchinari m/m Dec 3,00% -5,10% 9-feb 08:00 GE Bilancia comm Dec 20.5b 22.7b 10-feb 08:45 FR Produzione industriale m/m Dec -0,70% 2,20% 10-feb 08:45 FR Produzione industriale a/a Dec 1,40% 1,80% 10-feb 10:00 IT Prod industriale WDA a/a Dec 3,20% 3,20% 10-feb 10:00 IT Produzione industriale m/m Dec -0,10% 0,70% 10-feb 10:30 UK Bilancia comm Dec feb 10:30 UK Produzione industriale m/m Dec 0,20% 2,10% 10-feb 10:30 UK Produzione industriale a/a Dec 3,20% 2,00% 10-feb 14:30 US Indice prezzi importazioni m/m Jan 0,20% 0,40% 10-feb 14:30 US Indice prezzi importazioni a/a Jan 3,10% 1,80% 10-feb 16:00 US U. of Mich. Sentimento Feb P 97,8 98,5 10-feb 16:00 US U. of Mich. Condizioni corr Feb P ,3 10-feb 16:00 US U. of Mich. Aspettative Feb P -- 90,3 10-feb CH Bilancia comm CNY Jan b b 10-feb CH Import a/a CNY Jan 15,20% 10,80% 10-feb CH Export a/a CNY Jan 5,20% 0,60% F P S finale preliminare seconda stima La presente BANCA ALETTI pubblicazione FA PARTE è predisposta DEL GRUPPOBANCO da Banca Aletti BPM & C. S.p.A. (Banca Aletti) al solo scopo di fornire informazioni sull andamento dei mercati finanziari e non costituisce offerta o raccomandazione all investimento. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio e sono considerate attendibili ma Banca Aletti non è in grado di assicurarne l esattezza e la completezza La presente né pubblicazione l aggiornamento. è predisposta Tutte le informazioni da Banca Aletti riportate & C. sono S.p.A. date (Banca in buona Aletti) fede, al solo sulla scopo basedi dei fornire dati informazioni disponibili, esull andamento sono suscettibili dei dimercati variazioni, finanziari ancheesenza non costituisce preavviso, offerta in qualunque o raccomandazione momento dopo all investimento. la pubblicazione. Le informazioni Pertanto, riportate Banca Aletti sononon di pubblico assumedominio alcuna responsabilità e sono considerate per leattendibili informazioni Banca contenute Alettinella non èpresente in gradopubblicazione di assicurarne el esattezza per ognie la eventuale completezza dannoné derivante l aggiornamento. dal loro utilizzo. Tutte lechiunque informazioni intenda riportate effettuare sono date operazioni in buona d investimento fede, sulla base dovrà, deindati via disponibili, preliminare, e acquisire sono suscettibili tutte ledi informazioni variazioni, anche e i dati senza necessari preavviso, per in valutare qualunque in modo momento correttodopo il rischio la pubblicazione. relativo e l adeguatezza Pertanto, inbanca relazione Alettiainon propri assume obiettivi alcuna d investimento, responsabilità allaper propensione le informazioni al rischio, contenute all esperienza nella presente in materiapubblicazione d investimenti e eper allaogni propria eventuale situazione danno finanziaria. derivanteladal decisione loro utilizzo. di effettuare Chiunquequalunque intenda effettuare operazione operazioni finanziaria d investimento è a rischio esclusivo dovrà, indei viadestinatari preliminare, della acquisire presente tutte pubblicazione. le informazioni Banca e i Aletti dati necessari non può per essere valutare considerata in modo responsabile corretto ad rischio alcunrelativo titolo per e l adeguatezza le informazioni incontenute relazione ai nella propri presente obiettivi pubblicazione. d investimento, alla propensione al rischio, all esperienza in materia d investimenti e alla propria situazione finanziaria. La decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente pubblicazione. Banca Aletti non può essere considerata responsabile ad alcun titolo per le informazioni contenute nella presente pubblicazione.