Magazine di approfondimento Aletti Certificate 5 marzo 2018

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1 Magazine di approfondimento Aletti Certificate 5 marzo 2018

2 PERFORMANCE DEGLI INDICI (Valori al 2 marzo Variazioni dal 23 febbraio 2018 al 2 marzo 2018) FTSE MIB DAX30 EURO STOXX 50 BANKS OIL&GAS Valore , , ,75 130,19 301,12 Var % sett -3,35% -4,57% -3,39% -2,87% -3,43% TELECOM UTILITIES IN EVIDENZA SUI MERCATI AZIONARI NASDAQ100 S&P500 NIKKEI225 Valore 286,75 257, , , ,64 Var % sett -3,21% -3,99% -1,24% -2,04% -3,25% Torna a indebolirsi il mercato azionario americano dopo i primi interventi del nuovo Presidente della Fed Powell al Congresso Us. Jerome Powell infatti nel suo primo intervento al Congresso ha confermato il processo graduale di rialzo del costo del denaro con l outlook che rimane forte e la visione dell economia Us che si è rafforzata da dicembre fiducioso che l inflazione dovrebbe raggiungere il target del 2%. Non vi sarebbero segnali di surriscaldamento dell economia Us. Ad intimorire invece in modo ulteriore i listini che paventano una guerra commerciale, l intenzione del Presidente Trump di introdurre nuovi dazi sull acciaio del 25% e del 10% sull alluminio. Sul fronte societario si avvia verso la conclusione la stagione della comunicazione dei dati di bilancio trimestrali e al momento hanno reso noti i risultati il 97% delle compagnie appartenenti all indice dell S&P500 con una sorpresa complessiva sull utile per azione del +3.7% con un progresso rispetto all anno precedente del +14.2% e sui ricavi del +7.6%. Il Dow Jones ha così archiviato la settimana scorsa con una performance decisamente negativa del -3.05%, S&P500-2% e Nasdaq Comp -1.1%. L indice delle piccole imprese Russell2000 ha registrato una flessione pari al -1% e il Dow Jones Transportation ha accentuato le perdite cedendo il - 2.3%. Tra i settori, performance positiva soltanto per il comparto dei semiconduttori +0.9%, mentre hanno limitato le flessioni i settori degli alimentari -0.4%, telecom -0.7% e biotech -0.9%. Petroliferi in calo del -2.1% con il greggio Wti che ha registrato nella settimana appena trascorsa una performance negativa del -3.6% a 61.25$ al barile dai 63.55$ della settimana precedente. Finanziari complessivamente deboli con le banche in flessione del -3%, investment banks -1.9%. Mercati azionari europei in deciso calo la scorsa settimana nonostante dati di fiducia ancora incoraggianti, in assenza di recupero dell inflazione e su timori legati all introduzione di tariffe doganali in US su importazioni di acciaio e alluminio e possibili escalation protezionistiche. Il Presidente della Commissione europea Juncker ha dichiarato che l Ue non avrà altra scelta che rispondere in maniera adeguata se gli Stati Uniti finalizzeranno i piani annunciati. In tema di politica monetaria, Draghi non ha dato indicazioni univoche sulla direzione della politica monetaria BCE a breve, evidenziando come l economia si stia espandendo vigorosamente ma l inflazione non segue un trend al rialzo sostenuto malgrado attese di rafforzamento sul mercato del lavoro ma con volatilità dei mercati e movimenti dei cambi da monitorare con attenzione. Il Presidente Bundesbank Weidmann ha dichiarato che ci vorrà del tempo per il processo di normalizzazione della politica monetaria, che comunque resterà molto espansiva anche dopo la fine del piano di acquisto di assets. Sul fronte tassi un eventuale aumento del costo del denaro in Eurozona nel 2019 non deve essere ritenuto completamente irrealistico. Sul fronte macro, gli indici di fiducia per Eurozona per il mese di febbraio restano incoraggianti, Tuttavia, i dati sulla dinamica dei prezzi hanno confermato l assenza di pressioni inflazionistiche.

3 IN EVIDENZA SUL MERCATO DEI CAMBI (Valori al 2 marzo Variazioni dal 23 febbraio 2018 al 2 marzo 2018) EUR/USD EUR/CHF EUR/GBP EUR/JPY EUR/HKD Valore 1,2317 1,1552 0, ,23 9,6522 Var % sett 0,18% 0,36% 1,39% -0,90% 0,34% Nella prima parte della settimana, la traiettoria di rafforzamento del dollaro ha preso ulteriore consistenza, soprattutto nella seduta di giovedì, che ha portato la moneta statunitense ai massimi di sette settimane rispetto all euro. Il cross eurodollaro ha violato al ribasso quota 1.22 per la prima volta dallo scorso 18 gennaio, raggiungendo minimi di seduta in area , circa quattro figure al di sotto dei massimi di tre anni, che erano stati segnati a lo scorso 16 febbraio. La vigorosa testimonianza del nuovo governatore della Fed Powell, che ha esordito ufficialmente impiegando toni decisamente ottimistici sulla crescita ed una forte confidenza nella convergenza del percorso dell inflazione verso gli obiettivi della banca centrale, ha certamente giocato un ruolo essenziale nel favorire un mutamento del clima economico, riportando maggiore appetito al rischio sulla divisa americana. E come se, per un certo verso, si fosse riaperta la percezione di una divergenza tra le traiettorie di policy della Fed e della BCE: quest ultima terrà il suo meeting il prossimo 8 marzo, ma difficilmente Draghi potrà impiegare toni forti come quelli di Powell, anche perché il profilo evolutivo dei prezzo si è se possibile ancor più ammorbidito. La chiusura di ottava è stata però all insegna di un recupero dell euro, sospinto dall incertezza generata sul dollaro dal tema dei dazi di Trump, cosicché la moneta unica ha toccato di nuovo Anche la sterlina ha mostrato contro dollaro un percorso per certi aspetti simile a quello Euro-Sterlina Euro-Dollaro Euro-Yen -1,5% -1,0% -0,5% 0,0% 0,5% 1,0% 1,5% dell euro. Dopo aver esordito con il tono cedente che aveva contrassegnato le ultime propaggini della passata ottava, spingendosi a segnare a quota il valore massimo dallo scorso 16 febbraio, la moneta britannica ha ripreso moderatamente tono. La sterlina ha raggiunto a il massimo dalla metà di gennaio. Da segnalare infine la forza dello yen, emersa soprattutto sul finale di settimana: la moneta nipponica si è portata in area , guadagnando l area dei massimi da novembre 2016, in scia all apertura di Kuroda all avvio di un processo di normalizzazione della policy nell anno fiscale 2019.

4 IN EVIDENZA SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI (Valori al 2 marzo Variazioni dal 23 febbraio 2018 al 2 marzo 2018) TITOLO 2 ANNI 5 ANNI 10 ANNI 30 ANNI REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP Btp -0,18-2 0,71-8 1, ,07-9 Bund -0,55-2 0,02-1 0,65 0 1,30-1 T-Bond 2,24 0 2,63 1 2,86 0 3,14-2 Gilt 0,78 8 1, ,47-5 1,88-4 JGB -0, ,10 0 0,07 2 0,76 1 Sul secondario, la settimana appena chiusa è stata caratterizzata da un andamento positivo per tutti i principali titoli governativi di Eurozona: in particolare si è assistito ad un calo dei rendimenti su tutta la curva per scadenza dei tassi dell obbligazionario, con una diffusa sovraperformance delle scadenze più lunghe su quelle a breve termine. Nel corso dell audizione alla Commissione di Affari economici e monetari del Parlamento europeo, il numero uno della BCE ha affermato come l evoluzione dell inflazione rimane condizionata da un ampio grado di stimolo monetario fornito dall insieme delle misure di politica monetaria. A sostenere il mercato nelle giornate a seguire anche il flusso di dati macroeconomici ha evidenziato da una parte segnali di lieve rallentamento del ritmo di crescita del settore manifatturiero, e dall altra ha confermato una crescita ancora debole dei prezzi al consumo, con dei dati abbastanza deludenti per quanto riguarda l inflazione di febbraio. Dopo il rallentamento evidenziato dall inflazione tedesca, più ampio delle attese, anche il dato pubblicato da Eurostat ha mostrato un calo all'1.2%, in linea con il consensus, dall 1.3% di gennaio. Una dinamica così debole sta contribuendo ad evitare un significativo riaggiustamento delle aspettative sui prezzi, rendendo in tal modo improbabile un'accelerazione della BCE sul fronte della riduzione dello stimolo monetario. Stesso andamento è stato seguito anche dall analogo dato italiano. 10 anni T-BOND 2 anni 10 anni BUND 2 anni

5 MACROECONOMIA Il PIL italiano nel 4 trimestre è stato confermato in crescita dello 0.3% in termini congiunturali e dell 1.6% su base annua (in entrambi i casi evidenziando un rallentamento di un decimo rispetto al trimestre precedente). Nel 2017 il PIL corretto per gli effetti di calendario è aumentato dell 1.5% rispetto all anno precedente: si tratta del ritmo di crescita più veloce dal Secondo gli indicatori qualitativi, la crescita dell attività produttiva nell Eurozona ha perso slancio a febbraio ma è rimasta robusta. La stima finale dell'indice PMI manifatturiero si è attestata a febbraio a 58.6 punti (un decimo al rialzo dalla stima flash) rispetto al livello di 59.6 segnato a gennaio. Il ciclo si conferma in lieve rallentamento anche nelle due maggiori economie dell area: le aziende tedesche hanno leggermente abbassato il ritmo della produzione nel mese scorso, con la lettura finale dell indice PMI manifatturiero che si è attestata a 60.6, al di sopra del dato flash, ma sotto il 61.1 del mese precedente. L indice francese si è affermato nella sua lettura finale a 55.9 punti (in calo rispetto alla stima flash di 56.1 e alla rilevazione di gennaio di 58.4), rallentando più del previsto nel mese di febbraio in scia alla debolezza della domanda sia estera che interna. Anche l economia italiana ha registrato un rallentamento per quanto riguarda il settore manifatturiero, in linea con le altre economie dell area. La stima flash del tasso di inflazione dell Eurozona ha rilevato un calo all'1.2% a/a, in linea con le attese, in seguito all 1.3% registrato nel mese precedente. In crescita tutte le principali componenti, con l'energia che ha registrato l'impatto più forte al rialzo, con un tasso annuo del 2.1% dopo 2.2% a gennaio. Il tasso core, nettato dalle componenti più volatili quali i prezzi dell'energia e quelli dei prodotti alimentari non processati, è risultato stabile rispetto al primo mese dell anno, pari all 1.0%. Per quanto riguarda l Italia, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), è aumentato dello 0.1% su base mensile e dello 0.6% su base annua (in seguito rispettivamente dello 0.3% m/m e +0.9% a/a di gennaio). La frenata dell'inflazione è da attribuire esclusivamente alle componenti più volatili e in particolare al calo dei prezzi degli alimentari non lavorati, l indice core, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è salito di un decimo di punto, a +0.7% da +0.6% di gennaio. Anche in Germania i prezzi al consumo hanno rallentato a febbraio, suggerendo pressioni sui prezzi contenute nella principale economia europea, nonostante una ripresa robusta e salari in salita. Su base tendenziale la variazione è stata dell'1.4% in seguito all'1.6% del mese precedente. Su base mensile l'inflazione nazionale si è attestata a 0.5%, dopo la discesa dello 0.7% di gennaio. EUROPA

6 Negli Stati Uniti, la seconda stima del PIL è stata corretta lievemente al ribasso segnando un aumento del 2.5% t/t annualizzato nel quarto trimestre del 2017 (dal 2.6% della stima preliminare) in seguito al 3.2% registrato nei tre mesi precedenti. La composizione qualitativa della crescita è stata significativamente elevata, con armonico contributo delle voci di domanda interna e penalizzazione da parte del canale estero e delle scorte. Secondo l indagine ISM, l attività industriale ha registrato il massimo ritmo di espansione degli ultimi quattordici anni a febbraio. L indice ISM relativo alla manifattura si è attestato a quota 60.8, picco da maggio 2004; il valore è superiore alle attese di consenso (58.7) ed alla media di tutto il 2017 (57.4). Tutte le componenti dell indagine hanno mostrato un quadro straordinariamente vigoroso di corale espansione e pressione della domanda; solo gli indici relativi alle scorte si sono attestati sotto 50 punti, indicando l esistenza di colli di bottiglia nel processo produttivo. Gli indici relativi alla produzione (62.0) e ai nuovi ordini (64.2) si sono confermati su quote straordinariamente elevate anche in termini storici; l allungamento dei tempi di consegna è congruente all intensificazione delle pressioni della domanda, mentre la riduzione del carico fiscale sta sollecitando nuovi piani di investimento, con riverbero favorevole sull occupazione (indice a 59.7 da 54.2). Intanto il sentiment delle famiglie statunitensi, secondo quanto rilevato dal sondaggio del Conference Board, a febbraio ha segnato un nuovo picco dal 2000, confermando le potenzialità decisamente positive per l evoluzione delle spese private anche nel nuovo anno. L indice generale è salito a punti dai rilevati a gennaio. Il rialzo è stato trainato sia dal miglioramento delle aspettative per i prossimi sei mesi (indice a da 104.0), sostenute in particolare dalla prospettiva che la riforma tributaria di Trump possa portare ad un taglio delle tasse, che dalle valutazioni sulle condizioni correnti (162.4, nuovo massimo dal 2001, da 154.7). STATI UNITI

7 5-mar 01:30 JN Nikkei Giappone PMI Servizi Feb -- 51,9 5-mar 02:45 CH Caixin Cina PMI servizi Feb 54,3 54,7 5-mar 09:45 IT Markit/ADACI PMI Servizi Italia Feb 57 57,7 5-mar 09:55 GE Markit PMI Servizi Germania Feb F 55,3 55,3 5-mar 10:00 EC Markit PMI Servizi Eurozona Feb F 56,7 56,7 5-mar 10:00 EC Markit PMI Composto Eurozona Feb F 57,5 57,5 5-mar 10:30 UK Markit/CIPS PMI Servizi UK Feb 53, mar 10:30 EC Sentix Fiducia investitori Mar 31 31,9 5-mar 11:00 EC Vendite al dettaglio a/a Jan 2,00% 1,90% 5-mar 16:00 US ISM Composto non manif Feb 58,8 59,9 6-mar 04:30 AU RBA Tasso cash target ,50% 1,50% 6-mar 16:00 US Ordini beni durevoli Jan F -- -3,70% 7-mar 01:30 AU PIL destag t/t 4Q 0,50% 0,60% 7-mar 11:00 EC PIL destag t/t 4Q F 0,60% 0,60% 7-mar 11:00 EC Pil destag a/a 4Q F 2,70% 2,70% 7-mar 12:00 TU Benchmark Tasso riacquisto ,00% 8,00% 7-mar 14:30 US Bilancia comm Jan -$54.5b -$53.1b 7-mar 16:00 CA Bank of Canada Decisione sui tassi ,25% 1,25% 7-mar 20:00 US U.S. Federal Reserve Releases Beige Book 8-mar 00:50 JN PIL annualizzato DESTAG t/t 4Q F 1,00% 0,50% 8-mar 08:00 GE Ordini di fabbrica WDA a/a Jan 11,50% 7,20% 8-mar 13:45 EC BCE Tasso rifinanziamento principale ,00% 0,00% 8-mar CH Bilancia comm Feb -$8.45b $20.35b 9-mar 02:30 CH CPI a/a Feb 2,40% 1,50% 9-mar 08:00 GE Bilancia comm Jan 18.1b 18.2b 9-mar 08:00 GE Prod industriale DESTAG m/m Jan 0,50% -0,60% 9-mar 08:45 FR Produzione industriale m/m Jan -0,30% 0,50% 9-mar 09:00 SP Produzione industriale m/m Jan -0,10% 0,90% 9-mar 10:30 UK Produzione industriale m/m Jan 1,50% -1,30% 9-mar 14:30 US Vzne salari non agricoli Feb 200k 200k 9-mar 14:30 US Disoccupazione Feb 4,00% 4,10% 9-mar JN BOJ Saldo politica tassi ,10% F P S finale preliminare seconda stima La presente BANCA ALETTI pubblicazione FA PARTE è predisposta DEL GRUPPO da BANCO Banca Aletti BPM & C. S.p.A. (Banca Aletti) al solo scopo di fornire informazioni sull andamento dei mercati finanziari e non costituisce offerta o raccomandazione all investimento. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio e sono considerate attendibili ma Banca Aletti non è in grado di assicurarne l esattezza e la completezza La presente né pubblicazione l aggiornamento. è predisposta Tutte le informazioni da Banca Aletti riportate & C. sono S.p.A. date (Banca in buona Aletti) fede, al solo sulla scopo basedi dei fornire dati informazioni disponibili, esull andamento sono suscettibili dei dimercati variazioni, finanziari ancheesenza non costituisce preavviso, offerta in qualunque o raccomandazione momento dopo all investimento. la pubblicazione. Le informazioni Pertanto, riportate Banca Aletti sononon di pubblico assumedominio alcuna responsabilità e sono considerate per leattendibili informazioni Banca contenute Alettinella non èpresente in gradopubblicazione di assicurarneel esattezza per ognie la eventuale completezza dannoné derivante l aggiornamento. dal loro utilizzo. Tutte lechiunque informazioni intenda riportate effettuare sono date operazioni in buona d investimento fede, sulla base dovrà, deindati via disponibili, preliminare, e acquisire sono suscettibili tutte ledi informazioni variazioni, anche e i dati senza necessari preavviso, per in valutare qualunque in modo momento correttodopo il rischio la pubblicazione. relativo e l adeguatezza Pertanto, inbanca relazione Alettiainon propri assume obiettivi alcuna d investimento, responsabilità allaper propensione le informazioni al rischio, contenute all esperienza nella presente in materiapubblicazione d investimenti e eper allaogni propria eventuale situazione danno finanziaria. derivanteladal decisione loro utilizzo. di effettuare Chiunquequalunque intenda effettuare operazione operazioni finanziaria d investimento è a rischio esclusivo dovrà, indei viadestinatari preliminare, della acquisire presente tutte pubblicazione. le informazioni Banca e i Aletti dati necessari non può per essere valutare considerata in modo responsabile corretto ad rischio alcunrelativo titolo per e l adeguatezza le informazioni incontenute relazione ai nella propri presente obiettivi pubblicazione. d investimento, alla propensione al rischio, all esperienza in materia d investimenti e alla propria situazione finanziaria. La decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente pubblicazione. Banca Aletti non può essere considerata responsabile ad alcun titolo per le informazioni contenute nella presente pubblicazione.