Magazine di approfondimento Aletti Certificate 9 aprile 2018

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1 Magazine di approfondimento Aletti Certificate 9 aprile 2018

2 PERFORMANCE DEGLI INDICI (Valori al 6 aprile Variazioni dal 29 marzo 2018 al 6 aprile 2018) FTSE MIB DAX30 EURO STOXX 50 BANKS OIL&GAS Valore , , ,06 83,54 289,21 Var % sett 3,64% 2,29% 3,85% -0,88% 8,37% TELECOM UTILITIES IN EVIDENZA SUI MERCATI AZIONARI NASDAQ100 S&P500 NIKKEI225 Valore 321,40 257, , , ,48 Var % sett 7,66% 9,45% 3,54% 3,22% 4,89% Settimana positiva per i mercati azionari europei nonostante le preoccupazioni sempre presenti relative ad un eventuale escalation delle tensioni commerciali dopo le nuove decisioni di Cina e Us di introdurre dazi sui prodotti reciprocamente importati. Listini non particolarmente influenzati dalla conferma della debolezza dei dati relativi agli indici Pmi di eurozona con, in particolare, finale manifatturapereurozonaconfermatoa56.6suiminimidegliultimi8mesieincalodai58.6difebbraio e finale Pmi servizi a 54.9 dai preliminari 55 e in flessione dai 56.2 di febbraio e Composite a 55.2 dai preliminari 55.3 e contro i 57.1 di febbraio. Listini invece sostenuti dalla comunicazione dei dati relativi all inflazione a marzo in Eurozona che hanno evidenziato un indice dei prezzi core in aumento secondoildatoadvance del+1%a/ainlineaconlavariazioneprecedente esottoleatteseparial +1.1% con la stima della variazione dell indice complessivo del +1.4% dal precedente +1.1% e in linea con le attese non evidenziando quindi particolari pressioni per la Banca Centrale Europea nella realizzazione del suo piano per normalizzare la politica monetaria. E proprio su questo aspetto il membro Board Bce, Coeure, ha ribadito come ci sia ancora bisogno di una politica monetaria accomodante a prescindere da un eventuale guerra commerciale con il dibattito che verte al momento su come il mix degli strumenti utilizzati dovrà cambiare in futuro. Anche il Governatore della Banca Centrale di Spagna Linde ha evidenziato come il processo di normalizzazione della politica monetaria dovrà essere valutato e programmato attentamente. Settimana negativa per i mercati azionari americani concentrati e preoccupati sempre dall evoluzione delle decisioni che l amministrazione Trump intende intraprendere per ribilanciare il deficit commerciale di Us verso la principale economia asiatica. Dopo infatti l annuncio di dazi verso prodotti cinesi per $50bn da parte di Us, la Cina ha annunciato una ritorsione di imposizioni tariffarie di uguale ammontare che dovrebbero colpire prodotti americani come aerei, veicoli e prodotti agricoli e alimentari. E nella giornata di venerdì Trump ha annunciato così di voler rispondere introducendo ulteriori dazi per $100bn su prodotti cinesi con il Ministro del Commercio di Pechino che ha dichiarato che la Cina combatterà ad ogni costo prendendo le opportune contromisure se gli Stati Uniti continueranno nelle loro unilaterali pratiche protezionistiche. Listini in parziale recupero, ma solo temporaneamente, dopo la comunicazione dei dati relativi all andamento del mercato del lavoro in Usperilmesedimarzoconisalariinlineaconleatteseechehannoevidenziatolacreazionedi103k nuovi posti di lavoro in calo dai precedenti 326k mila e sotto le attese pari a 185k. Stabile il tasso di disoccupazione al 4.1% contro attese al 4%. Sul fronte della politica monetaria in un intervento tenuto a Chicago il Presidente della Fed Powell ha evidenziato come ulteriori aumenti del costo del denaro in Us contribuiranno comunque al raggiungimento del target di inflazione ed al rafforzamento del mercato del lavoro.

3 IN EVIDENZA SUL MERCATO DEI CAMBI (Valori al 6 aprile Variazioni dal 29 marzo 2018 al 6 aprile 2018) EUR/USD EUR/CHF EUR/GBP EUR/JPY EUR/HKD Valore 1,1136 1,0840 0, ,16 8,6383 Var % sett 0,17% 0,23% 3,19% 0,45% 0,14% La settimana è stata dominata dal tema delle tensioni commerciali, che hanno palesemente sovrastato il flusso dei dati congiunturali nella configurazione delle dinamiche dei mercati finanziari. In tutto questo, le quotazioni valutarie hanno nel complesso conservato una sorprendente stabilità, senza registrare quelle oscillazioni violente che hanno, per converso, percorso i mercati azionari. In risposta all imposizione da parte dell amministrazione Trump di nuove barriere tariffarie destinate a colpire soprattutto prodotti industriali e tecnologici provenienti dalla massima economia asiatica, infatti, la Cina in data 4 aprile ha annunciato di avere elevato nuovi dazi del 25% su 106 prodotti statunitensi, per un controvalore di 50 miliardi di dollari; tra i prodotti colpiti vi sarebbero beni di vario genere come auto, manufatti chimici e beni agricoli, qualimaisesoia;nonèstataperòancoraresanota la data a partire dalla quale il provvedimento diverrà effettivo. La misura ritorsiva cinese, per la sua ampiezza, definisce di fatto un aumento della scala dello scontro tra Cina e Stati Uniti, ma gli investitori hanno mostrato di voler puntare su uno scenario, in cui l annuncio dell elevazione di tariffe diventa arma da brandire per spuntare condizioni di commercio migliori rispetto a quelle correntemente vigenti e non l avanguardia di una guerra commerciale aperta e conclamata. In relazione al cross eurodollaro, la riduzione delle tensioni commerciali ha premiato la moneta statunitense, ma in forme decisamente marginali. Il cross ha interessato l area , sui massimi dal 1 marzo scorso, ma non muta nulla nella solidità della figura di congestione di medio periodo che rimane saldatra1.22e1.25. Euro-Sterlina Euro-Yen Euro-Dollaro 0,0% 1,0% 2,0% 3,0% 4,0%

4 IN EVIDENZA SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI (Valori al 6 aprile Variazioni dal 29 marzo 2018 al 6 aprile 2018) TITOLO 2 ANNI 5 ANNI 10 ANNI 30 ANNI REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP Btp -0,29 2 0, ,79 0 2,87 1 Bund -0,59 1-0,10 0 0,50 0 1,16 1 T-Bond 2,27 0 2,59 2 2,77 3 3,02 4 Gilt 0,86 4 1,16 5 1,40 5 1,78 7 JGB -0,14 0-0,11-1 0,05 1 0,74 0 Sul secondario, la settimana appena chiusa è stata caratterizzata da un andamento negativo per i principali titoli governativi di Eurozona. Dopo un inizio di settimana poco mosso condizionato ancora dal clima festivo della pausa pasquale, le ultime sedute sono state caratterizzate da un innalzamento fisiologico dei rendimenti lungo tutte le scadenze, in seguito ai ribassi visti nelle recenti settimane, innescati da movimenti tecnici come conseguenza anche dell ampia offerta sul primario da parte della Francia e Spagna, che hanno collocato titoli per oltre 12 miliardi di euro. In questo contesto il rendimento del decennale tedesco ha chiuso la settimana con una variazione al rialzo di 0.10 bp, a 0.50%, registrando il massimo intraday giovedì a 0.54%. Il decennale italiano ha chiuso in calo di bp, a 1.79%, registrando il minimo intraday giovedì a 1.73%. Tra i Paesi periferici, il decennale spagnolo ha chiuso la settimana a 1.23%, in rialzo di 6.80 bp, totalizzando da inizio anno una variazione di -34 bp, mentre il decennale portoghese ha chiuso a 1.69%, in rialzo di 8.30bp, totalizzando da inizio anno una variazione di- 25 bp. Il minimo intraday settimanale è stato toccato mercoledì a 1.16% per la Spagna e mercoledì a 1.61% per il Portogallo rispettivamente. Per quanto riguarda i paesi core, il decennale britannico ha archiviato la settimana in rialzo di 4.5 bp a 1.40%, mentre il Treasury decennale ha chiuso a 2.77%, in rialzo di 3.5 bp, come conseguenza dell inasprimento delle tensioni commerciali innescate dalla guerra protezionistica avviata dal presidente Trump e aggravata nell ultima settimana dai rinnovati timori di una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. 10 anni T-BOND 2 anni 10 anni BUND 2 anni

5 MACROECONOMIA La crescita dell attività economica nell Eurozona ha perso slancio nel primo trimestre del 2018 ma è rimasta robusta nonostante le pressioni derivanti dall apprezzamento dell euro e dalle avverse condizioni meteorologiche abbattutasi sull Europa, che potrebbero aver rallentato i ritmi di attività. La stima finale dell indagine PMI relativa al mese di marzo ha trascinato l indice composito a 55.2 punti rispetto ai 57.1 segnati a febbraio, sotto la stima flash di 55.3, crescita più lenta in oltre un anno. L indice PMI finale relativo al settore manifatturiero si è confermato in calo a 56.6 da 58.6 di febbraio, in lineaconildatoflash:sitrattadelpiùdeboleincrementodagennaio2017.il lavoro inevaso è risultato in incremento rispetto a febbraio, nonostante sia aumentato ad un tasso più lento rispetto all inizio dell anno. Il dato sulla produzionehatoccatounminimodaquasiunannoemezzoa55.9punti(da 59.6), leggermente sotto la lettura flash. In flessione anche l indice relativo al settore terziario, l attività predominante nel blocco dell euro, con un ulteriore peggioramento del sottoindice PMI a 54.9 punti (da 56.2 punti del mese precedente) e sotto il dato flash di 55.0, come conseguenza del rallentamento della voce che misura i nuovi ordini. Il sottoindice sui nuovi ordinièscesoineffettiaunminimoda14mesia55.0da56.3. La stima flash del tasso di inflazione dell Eurozona di marzo, pubblicata da Eurostat, ha rilevato un accelerazione all'1.4% su anno, in linea con le attese, in seguito all 1.1% registrato nel mese precedente(rivisto un decimo al ribasso dal dato preliminare). In crescita tutte le principali componenti, con i prezzi di alimentari, alcol e tabacchi che hanno registrato l impatto più forte al rialzo con un tasso annuo del 2.2% (da 1.0%), seguiti dalla crescita del'energia, in aumento del 2.0%, rispetto al 2.1% registrato nel mese precedente. I prezzi dei servizi, che forniscono la migliore indicazione nel rapporto preliminare sugli aumenti dei prezzi interni, hanno segnato una crescita dell 1.5%(dall 1.3% di febbraio), e i prezzi dei beni industriali non energetici, si sono attestati in rallentamento allo 0.2%(da 0.6%). Il tasso core, nettato dalle componenti più volatili quali i prezzi dell'energia e quelli dei prodotti alimentari non processati, è risultato stabile rispetto al primo mese dell anno, pari all 1.0%, deludendo le attese per una marginale crescita di un punto percentuale. In calo, invece, il tasso di disoccupazione di febbraio nell Eurozona all'8.5% da 8.6% a gennaio, sulla scia di una attenuazione del numero dei disoccupati soprattutto nei paesi della periferia dell area: si tratta del valore più basso da dicembre Negli Stati Uniti, a marzo, l indice ISM che misura il sentiment delle imprese manifatturiere ha corretto rispetto al massimo degli ultimi quattordici anni che si era registrato il mese precedente, continuando in ogni caso a segnalare condizioni di deciso vigore nel settore. L indice generale è sceso a 59.3 da 60.8 di febbraio, mentre gli analisti si attendevano una lettura pari a Gli indici relativi a produzione e nuovi ordini, pur in leggera correzione rispetto alle rispettive letture precedenti (rispettivamente a 61.0 da 62.0 e a 61.9 da 64.2), hanno continuato a registrare simultaneamente rilevazioni superiori ai 60 punti, segnalando un quadro straordinariamente vigoroso di espansione e pressione della domanda. EUROPA STATI UNITI

6 L employment report negli Stati Uniti ha fornito dati relativamente deludenti nel mese di marzo, almeno per quanto riguarda il numero di nuove buste paga. Secondo le statistiche diffuse venerdì dal Dipartimento del Lavoro gli occupati non agricoli sono aumentati solo di 103mila unità, molto meno delle 185mila previste dal consenso, praticamente un terzo di quelle imputabili al precedente mese di febbraio (326mila, dato che è stato contemporaneamente rivisto al rialzo di 13mila unità rispetto alla stima preliminare); il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4.1%, mentre i salari hanno accelerato al 2.7% dal 2.6% precedente, con un aumento mensile dello 0.3% dopo il calo di 0.1% registrato a febbraio. Per quanto riguarda le statistiche del mese scorso, nel settore privato si sono creati 102mila posti di lavoro, in calo rispetto all incremento del mese precedente di 320mila, come conseguenza di un calo della domanda qualificata soprattutto nel campo delle costruzioni. In particolare nel terziario le buste paga sono salite di 87mila, con una variazione di +21mila nel commercio e trasporto. Nel settore industriale (+15mila) si è registrato un aumento delle buste paga nel comparto manifatturiero di 22mila, mentre si è verificato un calo di 15mila nelle costruzioni. STATI UNITI

7 10-apr 08:45 FR Produzione industriale m/m Feb 1,40% -2,00% 10-apr 10:00 IT Produzione industriale m/m Feb 0,90% -1,90% 10-apr 14:30 US PPI Domanda finale A/A Mar 2,90% 2,80% 10-apr 14:30 US PPI Escl alimentari ed energia a/a Mar 2,60% 2,50% 11-apr 01:50 JN PPI A/A Mar 2,00% 2,50% 11-apr 03:30 CH PPI a/a Mar 3,30% 3,70% 11-apr 03:30 CH CPI a/a Mar 2,60% 2,90% 11-apr 10:00 IT Vendite al dettaglio m/m Feb 0,30% -0,50% 11-apr 10:30 UK Bilancia comm Feb apr 10:30 UK Produzione industriale m/m Feb 0,40% 1,30% 11-apr 14:30 US CPI a/a Mar 2,40% 2,20% 11-apr 14:30 US CPI Escl alimentari ed energia a/a Mar 2,10% 1,80% 11-apr 20:00 US FOMC Meeting Minutes mar apr 08:45 FR CPI Armonizzato UE a/a Mar F 1,70% 1,70% 12-apr 11:00 EC Prod industriale destag m/m Feb 0,20% -1,00% 12-apr 14:30 US Indice prezzi importazioni a/a Mar 3,80% 3,50% 13-apr 08:00 GE CPI Armonizzato UE a/a Mar F 1,50% 1,50% 13-apr 09:00 SP CPI Armonizzato UE a/a Mar F 1,30% 1,30% 13-apr 11:00 EC Bilancia commerciale DESTAG Feb 20.5b 19.9b 13-apr 16:00 US U. of Mich. Sentimento Apr P 101,00 101,40 13-apr 16:00 US U. of Mich. Condizioni corr Apr P ,20 13-apr 16:00 US U. of Mich. Aspettative Apr P -- 88,80 13-apr CH Bilancia comm CNY Mar b b 13-apr CH Export a/a CNY Mar 8,00% 36,20% 13-apr CH Import a/a CNY Mar 7,50% -0,20% F P S finale preliminare seconda stima La presente BANCA ALETTI pubblicazione FA PARTE è predisposta DEL GRUPPO da BANCO Banca Aletti BPM & C. S.p.A. (Banca Aletti) al solo scopo di fornire informazioni sull andamento dei mercati finanziari e non costituisce offerta o raccomandazione all investimento. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio e sono considerate attendibili ma Banca Aletti non è in grado di assicurarne l esattezza e la completezza La presente né pubblicazione l aggiornamento. è predisposta Tutte le informazioni da Banca Aletti riportate & C. sono S.p.A. date (Banca in buona Aletti) fede, al solo sulla scopo basedi dei fornire dati informazioni disponibili, esull andamento sono suscettibili dei dimercati variazioni, finanziari ancheesenza non costituisce preavviso, offerta in qualunque o raccomandazione momento dopo all investimento. la pubblicazione. Le informazioni Pertanto, riportate Banca Aletti sononon di pubblico assumedominio alcuna responsabilità e sono considerate per leattendibili informazioni Banca contenute Alettinella non èpresente in gradopubblicazione di assicurarne el esattezza per ognie la eventuale completezza dannoné derivante l aggiornamento. dal loro utilizzo. Tutte lechiunque informazioni intenda riportate effettuare sono date operazioni in buona d investimento fede, sulla base dovrà, deindati viadisponibili, preliminare, e acquisire sono suscettibili tutte ledi informazioni variazioni, anche e i dati senza necessari preavviso, per in valutare qualunque in modo momento correttodopo il rischio la pubblicazione. relativo e l adeguatezza Pertanto, inbanca relazione Alettiainon propri assume obiettivi alcuna d investimento, responsabilità allaper propensione le informazioni al rischio, contenute all esperienza nella presente in materiapubblicazione d investimenti e eper allaogni propria eventuale situazione danno finanziaria. derivanteladal decisione loro utilizzo. di effettuare Chiunquequalunque intenda effettuare operazione operazioni finanziaria d investimento è a rischio esclusivo dovrà, indei viadestinatari preliminare, della acquisire presente tutte pubblicazione. le informazioni Banca e i Aletti dati necessari non può per essere valutare considerata in modo responsabile corretto ad rischio alcunrelativo titolo per e l adeguatezza le informazioni incontenute relazione ai nella propri presente obiettivi pubblicazione. d investimento, alla propensione al rischio, all esperienza in materia d investimenti e alla propria situazione finanziaria. La decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente pubblicazione. Banca Aletti non può essere considerata responsabile ad alcun titolo per le informazioni contenute nella presente pubblicazione.