Magazine di approfondimento Aletti Certificate 8 gennaio 2018

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1 Magazine di approfondimento Aletti Certificate 8 gennaio 2018

2 PERFORMANCE DEGLI INDICI FTSE MIB (Valori al 5 gennaio Variazioni dal 29 dicembre 2017 al 5 gennaio 2018 DAX30 EURO STOXX 50 BANKS OIL&GAS Valore , , ,63 134,42 322,43 Var % sett 4,16% 3,11% 2,96% 3,02% 4,07% TELECOM UTILITIES IN EVIDENZA SUI MERCATI AZIONARI NASDAQ100 S&P500 NIKKEI225 Valore 316,60 291, , , ,53 Var % sett 1,92% 3,01% 4,02% 2,60% 4,17% Prima settimana dell anno decisamente positiva per i mercati azionari americani con i principali indici azionari che aggiornano i loro massimi storici sulle attese di una crescita economica ancora solida in Us nell anno corrente per effetto anche del recente successo dell Amministrazione Trump nell approvazione della riforma fiscale US. Nella settimana i listini sono stati anche sostenuti dalla comunicazione dei verbali dell ultima riunione della Fed da cui sono emerse diverse vedute relativamente al sentiero di crescita dei tassi nel Se per la maggior parte dei membri Fed è necessario un graduale aumento del costo del denaro, per alcuni tre rialzi nel corso dell anno corrente potrebbero rappresentare un atteggiamento troppo aggressivo impedendo di fatto un ritorno dell inflazione verso il target del 2%. Alcuni giudicano invece tre rialzi troppo pochi considerando che le condizioni finanziarie non hanno mostrato un restringimento dal momento in cui la Fed ha cominciato ad un aumentare i tassi alla fine del E i dati macroeconomici hanno fornito ulteriore sostegno all equity Us con il dato relativo all indice Ism manifattura che ha evidenziato per il mese di dicembre un ulteriore incremento a 59.7puntidaiprecedenti58.2enettamentealdisopradelleattesesempreparia58.2punticon lacomponentedeinuoviordiniinaumentoa69.4puntida64equelladellescortea48.5punti da 47. E nuovi ordini all esportazione in aumento a 58.5 punti dai precedenti 56. Settimana positiva per i mercati azionari europei. La congiuntura elevata all interno dell Eurozona, associata alla persistenza di livelli di inflazione estremamente moderati, dovrebbe consentire alla banca centrale di manovrare i tassi in modo graduale, descrivendo uno scenario decisamente favorevole, che gli investitori hanno dimostrato di apprezzare malgrado le recenti dichiarazioni di alcuni membri Bce, tra cui Nowotny, che ha evidenziato come, se la ripresa dell economia si confermerà, l istituto centrale dovrebbe porre fine alle misure straordinarie di stimolo monetario. In ogni caso, i dati sull andamento dei prezzi al consumo nel mese di dicembre, pubblicati Venerdì, sono stati ancora una volta morbidi per Eurozona: il tasso generale diinflazioneadicembreharallentatoda1.5%a1.4%,inlineaconleattese,mentreildatocoreè rimasto invariato allo 0.9%, un decimo al di sotto del consenso. Hanno contribuito alla performance positiva dei mercati anche i dati sugli indici Pmi di dicembre per Eurozona. La componente Servizi ha raggiunto 56.6 punti(rilevazione finale) dai preliminari 56.5 e contro i 56.2 dinovembre.l indicecompositeèrisultatoparia 58.1puntidaipreliminari58econtroi57.5di novembre.

3 IN EVIDENZA SUL MERCATO DEI CAMBI (Valori al 5 gennaio Variazioni dal 29 dicembre 2017 al 5 gennaio 2018 EUR/USD EUR/CHF EUR/GBP EUR/JPY EUR/HKD Valore 1,2029 1,1726 0, ,02 9,4061 Var % sett 0,20% 0,20% -0,19% 0,55% 0,28% Nella prima settimana del 2018, il cross eurodollaro ha mostrato sin da subito una condizione vigorosa, improntata a decisa resilienza, persistendo senza soluzione di continuità sopra la soglia di 1.20, a ridosso dei massimi degli ultimi quattro mesi (coincidenti con la quota di registrata in data 8 settembre2017),adunsoffiodalpiccodidue anni e mezzo. Tuttavia, la forza della moneta unica non si è tradotta in un deciso spunto direzionale; al contrario, la volatilità è stata il marchio tipico dell ultima ottava. La fase attualmente attraversata dal tasso di cambio si presenta, quindi, alquanto peculiare e confusa, contrassegnata da rovesciamenti di tendenza frequenti che, di volta in volta, ribaltano di segno il movimento del giorno precedente. Il quadro complessivo rimane piuttosto teso per la divisa comunitaria, su cui sembra continuare a insistere una spinta inerziale ascendente che tende a sorreggerne il valore e che poggia su due pilastri fondamentali: da un lato la congiuntura robusta, storicamente alta, che permea l intera Unione Monetaria; dall altro il montare di aspettative più aspre per la BCE, con la prospettiva emergente che il QE possa essere improvvisamente interrotto alla scadenza di settembre 2018, anziché venire ridotto gradualmente. Euro-Sterlina Euro-Yen Euro-Dollaro -0,4% -0,2% 0,0% 0,2% 0,4% 0,6%

4 IN EVIDENZA SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI (Valori al 5 gennaio Variazioni dal 29 dicembre 2017 al 5 gennaio 2018 TITOLO 2 ANNI 5 ANNI 10 ANNI 30 ANNI REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP Btp -0,32-7 0,66-9 2,01-1 3,22 1 Bund -0,61 2-0,21 0 0,44 1 1,27 1 T-Bond 1,96 8 2,29 8 2,48 7 2,81 7 Gilt 0,50 6 0,76 4 1,24 5 1,79 3 JGB -0,13 1-0,10 1 0,06 2 0,82 1 Sul secondario, la settimana appena chiusa è stata caratterizzata da un andamento misto per quanto riguarda i principali titoli governativi di Eurozona: in particolare, si è assistito ad un avvio negativo in seguito all intervista che il membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea Benoit Coeurè ha rilasciato a un periodico finanziario cinese, dichiarando che molto probabilmente alla sua scadenza, in settembre 2018, il programma di stimolo monetario non sarà più rinnovato. Questo fattore, insieme al rischio politico italiano legato al voto del prossimo 4 marzo, ha prodotto l allargamento dello spread BTP-Bund decennale ai massimi dallo scorso 20 ottobre 2017, sopra 160 bp. Nelle sedute che hanno seguito la carta italiana insieme agli altri periferici, che recentemente avevano subito un marcato calo, hanno recuperato archiviando la prima ottava dell'anno con un modesto rialzo, beneficiando del clima di propensione al rischio che predomina tra gli investitori, favorendo i titoli che possono ancora garantire un minimo premio di rendimento. 10 anni T-BOND 2 anni 10 anni BUND 2 anni

5 MACROECONOMIA L attività delle imprese in Eurozona è risultata ancora forte sul finire del 2017, chiudendo l anno con la crescita più solida di quasi sette anni, grazie all accelerazione sia delle attività terziarie che di quelle manifatturiere. La stima finale dell indice PMI composito dei direttori d acquisto a dicembre è salito a 58.1 da 57.5 punti osservati a novembre, un decimo sopra la stima flash.si tratta del livellopiù alto da febbraio 2011.Le attività nei servizi sono aumentate al tasso record da maggio, registrando uno dei più alti valori di espansione negli ultimi sei anni e mezzo, con il dato finale che ha segnato 56.6 punti da 56.2 nel mese precedente. L indice PMI manifatturiero nella rilevazione finale ha confermato un accelerazione a quota di 60.6 punti dai 60.1 di novembre; si tratta del valore più alto da quando è iniziata la serie storica a giugno Gli indici anticipatori e l evoluzione dei prezzi a monte della filiera segnalano un potenziale aumento delle pressioni inflazionistiche a fine I prezzi alla produzione a novembre hanno segnato un aumento del 2.8% a/a dal 2.5% del mese precedente (su base congiunturale, +0.6% m/m dal +0.4% di ottobre), ma allo stadio del consumo la tendenza è ancora lontana dagli obiettivi della banca centrale. L andamento dei prezzi è stato molto volatile negli ultimi mesi, rivelando tratti di instabilità nel processo reflattivo in atto nell Eurozona. Secondo il dato preliminare di Eurostat, a dicembre l inflazione generale si è attestata all 1.4%, dall 1.5% registrato a novembre, mentre quella core(al netto di alimentari ed energia) è rimasta stabile allo 0.9%. Negli Stati Uniti, il rapporto di dicembre sul mercato del lavoro ha mostrato toni un poco meno aggressivi delle attese, ma le risultanze complessive sono largamente favorevoli e confermano condizioni occupazionali estremamente tese, congruenti con un mercato prossimo al pieno impiego. Le nuove buste paga create sono state 148mila, valore inferiore al consenso (190mila), ma accompagnato dall aumento della lettura per il mese precedente di ben 24 mila unità, a 252mila. La media degli ultimi tre mesi permane superiore alle 200mila unità. Nel 2017, sono stati creati 2.06 milioni di nuovi posti di lavoro. Il solo settore privato ha costruito 146mila nuovi posti a dicembre; la media a sei mesi è pari a 162mila, piuttosto stabile sull arco del 2017; la media dell ultimo quinquennio è prossima alle 200mila unità invece. Il rallentamento indicato da questi numeri non è sinonimo di debolezza, al contrario, quando il mercato è al pieno impiego, è fisiologico vedere un rallentamento nella creazione di nuova occupazione, poiché si riduce il bacino potenziale al quale attingere forza lavoro e diventa più pressante la carenza di manodopera specializzata, quella più ricercata dalle imprese nelle fasi mature del ciclo. Il dettaglio delle statistiche mostra solidi guadagni per manifattura (+25mila) e costruzioni (+30mila), insieme ad un moderato rafforzamento dei servizi(+91mila). Il tasso di disoccupazione si è confermato stabile al 4.1%, minimo da dicembre Invariato anche il tasso della partecipazione, pari al 62.7%; la media a quattro settimane dei sussidi di disoccupazione permane vicina ai minimi assoluti. Nel suo insieme il quadro conferma condizioni occupazionali in tensione. Il quadro delle pressioni salariali con cui deve confrontarsi la Fed resta nella sostanza invariato ed improntato ad estrema moderazione, differendo ancora nel tempo la manifestazione di pulsioni di rilievo sui prezzi. EUROPA STATI UNITI

6 9-gen 06:00 JN Indice fiducia consumatori Dec 45 44,9 9-gen 08:00 GE Prod industriale DESTAG m/m Nov 1,80% -1,40% 9-gen 08:00 GE Bilancia comm Nov 21.3b 18.9b 9-gen 08:00 GE Esportazioni destag m/m Nov 1,20% -0,30% 9-gen 08:00 GE Importazioni destag m/m Nov 0,40% 1,80% 9-gen 10:00 IT Disoccupazione Nov P 11,00% 11,10% 9-gen 11:00 EC Tasso di disoccupazione Nov 8,80% 8,80% 10-gen 02:30 CH PPI a/a Dec 4,80% 5,80% 10-gen 02:30 CH CPI a/a Dec 1,90% 1,70% 10-gen 08:45 FR Produzione industriale m/m Nov -0,50% 1,90% 10-gen 10:30 UK Produzione industriale m/m Nov 0,40% 0,00% 10-gen 14:30 US Indice prezzi importazioni a/a Dec -- 3,10% 11-gen 08:30 FR Bank of France Ind. Sentiment Dec 107,00 106,00 11-gen 09:00 SP Produzione industriale m/m Nov 0,20% 0,60% 11-gen 10:00 GE PIL STAG a/a ,30% 1,90% 11-gen 10:00 IT Vendite al dettaglio m/m Nov -- -1,00% 11-gen 11:00 EC Prod industriale destag m/m Nov 0,60% 0,20% 11-gen 13:30 EC Account of the monetary policy 11-gen 14:30 US PPI Domanda finale A/A Dec 3,00% 3,10% 11-gen 14:30 US PPI Escl alimentari ed energia a/a Dec 2,50% 2,40% 12-gen 08:45 FR CPI Armonizzato UE a/a Dec F -- 1,30% 12-gen 09:00 SP CPI Armonizzato UE a/a Dec F 1,30% 1,30% 12-gen 10:00 IT Produzione industriale m/m Nov 0,60% 0,50% 12-gen 14:30 US CPI a/a Dec 2,10% 2,20% 12-gen 14:30 US CPI Escl alimentari ed energia a/a Dec 1,70% 1,70% 12-gen 14:30 US Vendite al dettaglio anticipate m/m Dec 0,50% 0,80% 12-gen 14:30 US Vendite al dettaglio gruppo di Dec 0,40% 0,80% 12-gen CH Bilancia comm Dec $37.44b $40.21b F P S finale preliminare seconda stima La presente BANCAALETTIFAPARTEDELGRUPPOBANCOBPM pubblicazione è predisposta da Banca Aletti& C. S.p.A. (Banca Aletti) al solo scopo di fornire informazioni sull andamento dei mercati finanziari e non costituisce offerta o raccomandazione all investimento. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio e sono considerate attendibili ma Banca Aletti non è in grado di assicurarne l esattezza e la completezza La presente né pubblicazione l aggiornamento. è predisposta Tutte le informazioni da Banca Aletti& riportate C. sono S.p.A. date (Banca in buona Aletti) fede, al solo sulla scopo basedi dei fornire dati informazioni disponibili, esull andamento sono suscettibili dei dimercati variazioni, finanziari ancheesenza non costituisce preavviso, offerta in qualunque o raccomandazione momento dopo all investimento. la pubblicazione. Le informazioni Pertanto, riportate Banca Aletti sononon di pubblico assumedominio alcuna responsabilità e sono considerate per leattendibili informazioni Banca contenute Alettinella non èpresente in gradopubblicazione di assicurarne el esattezza per ognie la eventuale completezza dannoné derivante l aggiornamento. dal loro utilizzo. Tutte lechiunque informazioni intenda riportate effettuare sono date operazioni in buona d investimento fede, sulla base dovrà, deindati via disponibili, preliminare, e acquisire sono suscettibili tutte ledi informazioni variazioni, anche e i dati senza necessari preavviso, per in valutare qualunque in modo momento correttodopo il rischio la pubblicazione. relativo e l adeguatezza Pertanto, inbanca relazione Alettiainon propri assume obiettivi alcuna d investimento, responsabilità allaper propensione le informazioni al rischio, contenute all esperienza nella presente in materiapubblicazione d investimenti e eper allaogni propria eventuale situazione danno finanziaria. derivanteladal decisione loro utilizzo. di effettuare Chiunquequalunque intenda effettuare operazione operazioni finanziaria d investimento è a rischio esclusivo dovrà, indei viadestinatari preliminare, della acquisire presente tutte pubblicazione. le informazioni Banca e i Aletti dati necessari non può per essere valutare considerata in modo responsabile corretto ad rischio alcunrelativo titolo per e l adeguatezza le informazioni incontenute relazione ai nella propri presente obiettivi pubblicazione. d investimento, alla propensione al rischio, all esperienza in materia d investimenti e alla propria situazione finanziaria. La decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente pubblicazione. Banca Aletti non può essere considerata responsabile ad alcun titolo per le informazioni contenute nella presente pubblicazione.