Magazine di approfondimento Aletti Certificate 5 febbraio 2018

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1 Magazine di approfondimento Aletti Certificate 5 febbraio 2018

2 PERFORMANCE DEGLI INDICI (Valori al 2 febbraio Variazioni dal 26 gennaio 2018 al 2 febbraio 2018) FTSE MIB DAX30 EURO STOXX 50 BANKS OIL&GAS Valore , , ,28 138,40 313,07 Var % sett -2,74% -4,16% -3,40% -3,24% -3,48% TELECOM UTILITIES NASDAQ100 S&P500 NIKKEI225 Valore 301,40 270, , , ,53 Var % sett -4,25% -3,76% -3,74% -3,85% -1,51% IN EVIDENZA SUI MERCATI AZIONARI Arriva la prima settimana con una performance negativa nel 2018 per i principali indici azionari americani con l S&P500 che dopo una performance massima del +7.5% circa da inizio anno ha cominciato a ritracciare penalizzato in particolare dal consistente rialzo dei rendimenti con l Ust10ycheèarrivatoadavereunoyielddel2.84%dal2.4%difine2017.Acontribuireaqueste preoccupazioni anche i commenti da parte del Presidente della Fed Janet Yellen a margine dell ultimo Fomc da lei presieduto dove ha mostrato una maggiore confidenza in un rialzo dell inflazione durante il 2018 con il rafforzamento della ripresa economica, fornendo quindi un tono percepito come potenzialmente maggiormente restrittivo da parte dei listini. Il Comitato infatti ritiene che il contesto economico richieda ulteriori aumenti graduali dei fed funds. La scorsa settimana ha visto anche concludersi il mese di gennaio con l S&P500 che ha registrato nelprimomesedel2018unaperformancepositivadel+5.6%,ildowjonesdel+5.8%eilnasdaq Comp del +7.4%. Sul fronte societario continua la stagione della comunicazione dei dati di bilancio trimestrali e al momento hanno reso noti i risultati il 50% delle compagnie appartenenti all indice dell S&P500 con una sorpresa complessiva sull utile per azione del +3.34% con un progresso rispetto all anno precedente del +14.9% e sui ricavi del +1.25%. Al netto dei titoli finanziari la sorpresa sull utile è pari al +3.29% con una crescita rispetto allo stesso periodo dell anno precedente del %. Settimana negativa per i mercati azionari europei, sul rialzo dei rendimenti dei titoli governativi il 10yr generico area Euro è infatti aumentato di 13.8bps allo 0.767% da 0.629% della settimana precedente. In questo contesto, hanno ricevuto particolare attenzione le notizie sulla politica monetaria. Il capo economista BCE, Praet ha dichiarato che gli acquisti di asset verranno interrotti quando l inflazione sarà stabilmente avviata verso il target anche senza stimolo monetario. In sintonia le affermazioni del governatore della banca centrale olandese Knot, secondo il quale sarebbe ragionevole tagliare gradualmente gli acquisti di asset da ottobre in poi con un breve periodo di tapering. Altri strumenti di politica monetaria come il tasso di interesse verrebbero utilizzati solo in seguito. Decisamente restrittivo invece l orientamento di Nowotny, che ha commentato che sarebbe opportuno terminare adesso il programma di acquisti, fermo restando che la decisione verrà presa a settembre.

3 IN EVIDENZA SUL MERCATO DEI CAMBI (Valori al 2 febbraio Variazioni dal 26 gennaio 2018 al 2 febbraio 2018) EUR/USD EUR/CHF EUR/GBP EUR/JPY EUR/HKD Valore 1,2463 1,1608 0, ,25 9,7394 Var % sett 0,29% -0,01% 0,48% 1,70% 0,25% La settimana, punteggiata dall ultima riunione della Fed presieduta dalla Yellen, che ne costituiva evento cardine, si è in realtà risolta con la conferma di un tenore straordinariamente alto della moneta unica europea, capace di scalare ulteriormente posizioni rispetto al dollaro, sino a segnare a quota (1 febbraio) la massima chiusura degli ultimi tre anni. I toni decisamente positivi con cui la Fed ha dipinto le dinamiche congiunturali in atto nella massima economia mondiale hanno prodotto solo un estemporaneo, brevissimo ed effimero rafforzamento del dollaro, che quasi non ha lasciato traccia di sé, per essere riassorbito nel più generale movimento di rafforzamento dell euro in scia al vigore del ciclo nell Unione Monetaria. Nell ultimo FOMC dello scorso 31 gennaio, conclusasi secondo le attese con un costo del denaro invariato, la banca centrale ha migliorato il giudizio non solo sui parametri fondamentali della crescita ( i progressi dell occupazione, della spesa per consumi, degli investimenti sono stati solidi ), ma anche relativamente all andamento dell inflazione. Altri temi che hanno percorso la scorsa settimana sui mercati valutari sono stati a) la flessione dello yen, riconducibile alla riconferma di un atteggiamento ultraaccomodante di politica monetaria da parte della BoJ; b) la persistente forza della sterlina, che si è confermata nell area dei massimi post-brexit rispetto al dollaro, intorno a Euro-Sterlina Euro-Yen Euro-Dollaro 0,0% 0,5% 1,0% 1,5% 2,0%

4 IN EVIDENZA SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI (Valori al 2 febbraio Variazioni dal 26 gennaio 2018 al 2 febbraio 2018) TITOLO 2 ANNI 5 ANNI 10 ANNI 30 ANNI REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP Btp -0,32-3 0,75 3 2,05 4 3,05-2 Bund -0,54 0 0, , ,42 13 T-Bond 2,14 3 2, , ,09 18 Gilt 0,67 4 1,06 9 1, ,97 7 JGB -0,13 0-0,07 1 0,09 1 0,82 0 La carta governativa, nel corso della scorsa settimana, è stata interessata da un evidente movimento di risalita dei rendimenti, che si è espresso in forme piuttosto conclamate a prescindere dall area geografica di riferimento. Sui governativi europei continuano a pesare le incertezze relative al grado di restrizione monetaria che verrà applicato dall istituto centrale, con dichiarazioni dei diversi membri non sempre lineari tra di loro: da un lato i membri della BCE, Knot e Nowotny, rafforzano le attese di arresto del programma QE a settembre e sottolineano come la Banca centrale entro tale data dovrebbe decidere le modifiche da apportare alla politica di bassi tassi di interesse e spiegare le modalità con cui intende uscire dal programma; dall altro, il capo economista di Francoforte Praet ha affermato che la banca centrale potrà interrompere gli acquisti solo quando sarà confidente che l inflazione stia tornando da sola verso il livello obiettivo. Negli Stati Uniti, il tasso decennale in dollari ha oscillato nell area compresa tra 2.65% e 2.80%, corrispondente ai massimi dalla metà del 2014, in attesa del prossimo rialzo della Fed (previsto nella prossima riunione del 21 marzo), in seguito all ultimo meeting del FOMC presieduta dalla Yellen mercoledì scorso, conclusasi secondo le attese con un costo del denaro invariato. 10 anni T-BOND 2 anni 10 anni BUND 2 anni

5 MACROECONOMIA I segnali di forza della congiuntura macroeconomica di Eurozona continuano a moltiplicarsi: in effetti, i dati di contabilità nazionale mostrano che l anno scorso è stato l anno migliore per la crescita nell ultimo decennio, anche se ci vorrà del tempo perché lo slancio si manifesti sui livelli dei prezzi al consumo. Nel quarto trimestre il prodotto nella zona euro è aumentato dello 0.6% t/t, valore per un decimo inferiore a quello sperimentato nel periodo precedente (0.7%), ma storicamente assai elevato, al punto che l anno passatosièchiusoconunsaggiomediodicrescitadel2.5%,chedescrivela massima performance del sistema sull arco dell ultimo decennio. Per quanto riguarda l economia francese e spagnola, i dati preliminari sul PIL indicano una crescita nel quarto trimestre rispettivamente dello 0.6%, in linea con il consensus (0.5% nei mesi luglio-settembre 2017) e dello 0.7%, sempre confermando le attese, dopo lo 0.8% nel trimestre precedente. Gli indicatori qualitativi già disponibili per il mese di gennaio confermano che il nuovo anno si è aperto all insegna di condizioni impulsive e congruenti con un tenore congiunturale ancora elevato. I livelli di produzione nella manifattura il mese scorso sono risultati tra i più intensi dagli ultimi vent anni, a suggerire il proseguimento della fase positiva del ciclo economico. L indice finale PMI, barometro dell attività del manifatturiero, a gennaio si è attestato a 59.6 punti, confermando la lettura preliminare e registrando un lieve rallentamento da 60.6 di dicembre con il sottoindice della produzione che si è assestato a 61.1, in lieve arretramento dal massimo della serie a 62.2 registrato a dicembre. Negli Stati Uniti, sono stati diffusi i dati relativi all andamento dei redditi e delle spese personali, utili a tracciare un quadro sintetico dell andamento dei consumi e della propensione all acquisto nel comparto delle famiglie. Le statistiche, in realtà, hanno rivestito un rilievo minore questa volta, poiché riferite allo scorso mese di dicembre, del quale erano già note le dinamiche dai dati della contabilità nazionale: i numeri avevano segnalato che il prodotto complessivo dell economia statunitense era cresciuto del 2.6% nei tre mesi finali del 2017, ma con un contributo in forte accelerazione proprio dei consumi. Non sorprende, quindi, che le statistiche abbiano confermato questo quadro estremamente favorevole. Nel dettaglio, il reddito delle famiglie è aumentato dello 0.4%, in accelerazione rispetto allo 0.3% del mese precedente; contestualmente la spesa personale è aumentata dello 0.4%, dato che si è accompagnato ad un importante revisione migliorativa dei numeri di novembre, rivisti al rialzo dallo 0.6% allo 0.8%. I dati restano buoni anche considerando le variazioni in termini reali: l incremento è in questo caso dello 0.3% nel mese di riferimento, valore che certifica una buona crescita del potere di acquisto delle famiglie. Intanto, il sentiment delle famiglie, secondo quanto rilevato dal sondaggio del Conference Board, a gennaio si è mantenuto a ridosso dei massimi di diciassette anni segnati a novembre, confermando le potenzialità decisamente positive per l evoluzione delle spese private anche nel nuovo anno. EUROPA STATI UNITI

6 Per quanto riguarda il clima di fiducia nel manifatturiero, l indice ISM a gennaio si è aggiustato leggermente al di sotto del livello osservato il mese precedente(59.1 da 59.3), continuando in ogni caso a segnalare condizioni di deciso vigore nel settore. La media a sei mesi ha esteso la fase di poderosa accelerazione in atto ininterrottamente dall inizio del 2016, toccando il nuovo dal Gli indici relativi a produzione e nuovi ordini, pur in leggera correzione rispetto alle rispettive letture precedenti, hanno continuato a registrare simultaneamente rilevazioni superiori ai 60 punti, segnalando un quadro straordinariamente vigoroso di espansione e pressione della domanda. L employment report di gennaio ha confermato la solidità del mercato del lavoro, evidenziando la prosecuzione del processo di creazione di nuovi posti di lavoro. Secondo il rapporto, durante il mese scorso il numero di occupati è aumentato di 200mila unità, mentre gli analisti si attendevano un rialzo di 180mila. Contemporaneamente il dato di dicembre è stato rivisto al rialzo di 12mila rispetto alla stima preliminare di 148mila. Dei 196mila posti di lavoro che nel mese scorso si sono creati nel settore privato, 139mila provengono dal terziario. Nel settore industriale (57mila) si è registrato un ulteriore aumento delle buste paga nel comparto manifatturiero (15mila), nelle costruzioni (36mila) e nell estrattivo (6mila). Le statistiche hanno inoltre confermato un tasso di disoccupazione sui minimi da dicembre 2000 al 4.1% e un tasso di partecipazione alla forza lavoro al 62.7%. La crescita tendenziale dei salari ha registrato un accelerazione, attestandosi al 2.9% annuo, picco dal 2009, rispetto al 2.7% che si era osservato a dicembre. STATI UNITI

7 5-feb 16:00 US ISM Composto non manif Jan 56, feb 08:00 GE Ordini di fabbrica m/m Dec 0,70% -0,40% 6-feb 14:30 US Bilancia comm Dec -$52.0b -$50.5b 7-feb 08:00 GE Prod industriale DESTAG m/m Dec -0,50% 3,40% 7-feb 10:00 IN RBI Tasso riacquisto feb-07 6,00% 6,00% 7-feb 10:00 IT Vendite al dettaglio m/m Dec -0,50% 1,10% 7-feb 11:00 EC European Commission Economic 7-feb BZ Tasso Selic feb-07 6,75% 7,00% 7-feb CH Riserve valutarie Jan $3170.0b $3139.9b 8-feb 08:00 GE Bilancia comm Dec 21.0b 23.7b 8-feb 09:00 SP Produzione industriale m/m Dec -0,20% 1,00% 8-feb 10:00 EC ECB Publishes Economic Bulletin 8-feb 13:00 UK Tasso bancario Banca d'inghilterra feb-08 0,50% 0,50% 8-feb 13:00 UK Bank of England Inflation Report 8-feb CH Bilancia comm Jan $54.70b $54.69b 9-feb 02:30 CH PPI a/a Jan 4,20% 4,90% 9-feb 02:30 CH CPI a/a Jan 1,50% 1,80% 9-feb 05:30 JN Indice settore terziario m/m Dec 0,10% 1,10% 9-feb 08:45 FR Produzione industriale m/m Dec 0,20% -0,50% 9-feb 10:00 IT Produzione industriale m/m Dec 0,90% 0,00% 9-feb 10:30 UK Produzione industriale m/m Dec -0,90% 0,40% 9-feb 11:30 RU Tasso chiave feb-09 7,50% 7,75% F P S finale preliminare seconda stima La presente BANCA ALETTI pubblicazione FA PARTE è predisposta DEL GRUPPO da BANCO Banca Aletti BPM & C. S.p.A. (Banca Aletti) al solo scopo di fornire informazioni sull andamento dei mercati finanziari e non costituisce offerta o raccomandazione all investimento. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio e sono considerate attendibili ma Banca Aletti non è in grado di assicurarne l esattezza e la completezza La presente né pubblicazione l aggiornamento. è predisposta Tutte le informazioni da Banca Aletti riportate & C. sono S.p.A. date (Banca in buona Aletti) fede, al solo sulla scopo basedi dei fornire dati informazioni disponibili, esull andamento sono suscettibili dei dimercati variazioni, finanziari ancheesenza non costituisce preavviso, offerta in qualunque o raccomandazione momento dopo all investimento. la pubblicazione. Le informazioni Pertanto, riportate Banca Aletti sononon di pubblico assumedominio alcuna responsabilità e sono considerate per leattendibili informazioni Banca contenute Alettinella non èpresente in gradopubblicazione di assicurarne el esattezza per ognie la eventuale completezza dannoné derivante l aggiornamento. dal loro utilizzo. Tutte lechiunque informazioni intenda riportate effettuare sono date operazioni in buona d investimento fede, sulla base dovrà, deindati via disponibili, preliminare, e acquisire sono suscettibili tutte ledi informazioni variazioni, anche e i dati senza necessari preavviso, per in valutare qualunque in modo momento correttodopo il rischio la pubblicazione. relativo e l adeguatezza Pertanto, inbanca relazione Alettiainon propri assume obiettivi alcuna d investimento, responsabilità allaper propensione le informazioni al rischio, contenute all esperienza nella presente in materiapubblicazione d investimenti e eper allaogni propria eventuale situazione danno finanziaria. derivanteladal decisione loro utilizzo. di effettuare Chiunquequalunque intenda effettuare operazione operazioni finanziaria d investimento è a rischio esclusivo dovrà, indei viadestinatari preliminare, della acquisire presente tutte pubblicazione. le informazioni Banca e i Aletti dati necessari non può per essere valutare considerata in modo responsabile corretto ad rischio alcunrelativo titolo per e l adeguatezza le informazioni incontenute relazione ai nella propri presente obiettivi pubblicazione. d investimento, alla propensione al rischio, all esperienza in materia d investimenti e alla propria situazione finanziaria. La decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente pubblicazione. Banca Aletti non può essere considerata responsabile ad alcun titolo per le informazioni contenute nella presente pubblicazione.