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Presentazione... Pag. V INTRODUZIONE 1. L evoluzione del diritto tributario internazionale... Pag. XVII 2. La resistenza alle limitazioni della sovranità tributaria...» XVIII 3. Interventi per liberalizzare i movimenti delle merci...» XVIII 4. Le doppie imposizioni come ostacolo allo sviluppo delle relazioni economiche internazionali...» XX 5. Gli interventi per la lotta all evasione fiscale...» XXI 6. Implicazioni fiscali per la globalizzazione dei mercati...» XXII 7. Interventi da parte dell Unione Europea per evitare la concorrenza fiscale «dannosa»...» XXIV 8. (Segue): e da parte dell OCSE...» XXV 9. La nuova era: il commercio elettronico...» XXVI PARTE PRIMA PRINCIPI E REGOLE GENERALI CAPITOLO I LE FONTI SEZIONE I - IL DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE 1. Le fonti... Pag. 3 2. Le misure bilaterali per evitare la doppia imposizione internazionale...» 4 3. La stipulazione delle Convenzioni internazionali in materia tributaria...» 5 4. L efficacia delle Convenzioni internazionali in materia tributaria...» 6 5. Le Convenzioni bilaterali contro la doppia imposizione e il diritto internazionale privato...» 10 6. L interpretazione delle Convenzioni in materia tributaria...» 11

VIII SEZIONE II - LE DISPOSIZIONI COMUNITARIE IN MATERIA FISCALE 1. Il Trattato CE... Pag. 16 2. Le disposizioni comunitarie per evitare la doppia imposizione internazionale...» 21 3. Il peso crescente del diritto comunitario in materia tributaria...» 23 4. Gli «aiuti» di Stato...» 25 5. Il codice di condotta contro la concorrenza fiscale dannosa...» 26 6. Il ruolo della Corte di Giustizia e il rapporto tra le convenzioni contro le doppie imposizioni ed il diritto comunitario...» 27 6.1. La clausola della nazione più favorita e la discriminazione orizzontale nella CE...» 30 6.2. Il futuro del rapporto tra diritto comunitario e convenzioni contro le doppie imposizioni...» 34 SEZIONE III - ALTRE FONTI NORMATIVE IN MATERIA DI FISCALITÀ INTERNAZIONALE 1. I rapporti con la Città del Vaticano... Pag. 37 2. GATT World Trade Organization...» 38 3. La Convenzione europea dei diritti dell uomo (CEDU)...» 40 CAPITOLO II LA DOPPIA IMPOSIZIONE E IL MODELLO OCSE INTRODUZIONE: LA NOZIONE E LE CAUSE DELLA DOPPIA IMPOSIZIONE 1. La nozione di doppia imposizione internazionale... Pag. 41 2. Le cause della doppia imposizione internazionale...» 43 3. La doppia imposizione e il diritto internazionale...» 44 SEZIONE I - LA NASCITA DEL MODELLO OCSE E LE SUE DISPOSIZIONI DI APERTURA 1. La natura del Modello e del Commentario OCSE... Pag. 46 2. Le funzioni e la struttura delle Convenzioni bilaterali contro la doppia imposizione:...» 48 a) gli articoli introduttivi...» 49 b) i criteri di localizzazione e di imposizione del reddito e del patrimonio...» 49 c) l eliminazione delle doppie imposizioni...» 50 d) le disposizioni finali...» 50 e) i protocolli...» 50

IX 3. Le persone cui si applica la convenzione (art. 1)... Pag. 50 3.1. Gli enti trasparenti nell ambito della fiscalità internazionale...» 51 3.2. Il treaty shopping...» 51 3.3. L «abuso» del diritto e l elusione fiscale internazionale...» 52 4. Le imposte cui si applica la convenzione (art. 2)...» 54 5. Definizioni dei termini usati nella convenzione (art. 3)...» 55 6. La residenza (art. 4)...» 55 7. La stabile organizzazione (art. 5)...» 56 7.1. La stabile organizzazione personale...» 58 7.1.1. L agente dipendente...» 58 7.1.2. L agente indipendente...» 59 7.2. La stabile organizzazione in capo a società associate...» 59 7.3. La stabile organizzazione nel commercio elettronico...» 61 8. La stabile organizzazione in ambito Iva...» 61 9. La branch profit tax...» 61 10. Sulla compatibilità di una branch profit tax all interno della UE...» 63 SEZIONE II - LA DISCIPLINA DEI SINGOLI REDDITI NEL MODELLO OCSE 1. I redditi immobiliari (art. 6)... Pag. 64 2. Gli utili d impresa (art. 7)...» 65 2.1. L imputazione degli utili e delle perdite alla stabile organizzazione» 65 2.2. La negazione della forza di attrazione della stabile organizzazione nel modello OCSE...» 66 3. I redditi della navigazione marittima ed aerea (art. 8)...» 67 4. Le imprese associate e il transfer pricing (art. 9)...» 67 4.1. Introduzione: il fenomeno del transfer pricing...» 67 4.2. La determinazione del valore di mercato...» 69 4.3. I cost sharing agreements...» 70 4.4. La disposizione del modello OCSE e il potere di rettifica delle Amministrazioni interessate...» 70 4.5. Il potere di riqualificazione dell amministrazione finanziaria...» 71 5. I dividendi (art. 10)...» 72 5.1. La definizione...» 72 5.2. La ripartizione della potestà impositiva tra lo Stato della fonte dei dividendi e lo Stato di residenza del beneficiario...» 73 5.3. La nozione di beneficiario effettivo ( beneficial owner ) nel Modello OCSE...» 75 5.4. L assenza della forza attrattiva della stabile organizzazione e l effettiva connessione...» 78 5.5. Il divieto di imposizione extraterritoriale...» 78 6. Gli interessi (art. 11)...» 79 6.1. La definizione...» 79 6.2. La ripartizione della potestà impositiva tra lo Stato della fonte degli interessi e lo Stato di residenza del beneficiario...» 80 6.3. La limitazione alla potestà impositiva dello Stato della fonte...» 81

X 6.4. L assenza della forza attrattiva della stabile organizzazione e l effettiva connessione... Pag. 82 6.5. Gli interessi sostenuti dalla stabile organizzazione...» 82 6.6. La doppia fonte degli interessi ex art. 11, quinto paragrafo, del Modello OCSE: il caso triangolare...» 83 6.7. Il criterio del valore normale ( arm s length price )...» 84 7. I canoni (art. 12)...» 85 7.1. La definizione...» 85 7.2. Il know-how...» 85 7.3. Il franchising...» 87 7.4. Il software...» 87 7.5. La potestà impositiva esclusiva dello Stato di residenza del beneficiario effettivo...» 89 7.6. La forza attrattiva della stabile organizzazione e l effettiva connessione...» 89 7.7. Il criterio del valore normale...» 90 8. Gli utili di capitale (art. 13)...» 90 8.1. Considerazioni introduttive...» 90 8.2. L imposizione delle plusvalenze derivanti dalla cessione di:...» 91 a) beni immobili...» 91 b) beni strumentali appartenenti ad una stabile organizzazione...» 91 c) beni mobili registrati...» 92 d) altri beni...» 92 9. I redditi di lavoro autonomo (art. 7, già art. 14)...» 93 10. La disciplina convenzionale dei redditi di lavoro dipendente (art. 15)...» 94 11. I compensi e gettoni di presenza (art. 16)...» 96 12. I redditi degli artisti e sportivi (art. 17)...» 96 13. Gli altri redditi (art. 21)...» 97 SEZIONE III - L ELIMINAZIONE DELLE DOPPIE IMPOSIZIONI E LE DISPOSIZIONI SPECIALI DEL MODELLO OCSE 1. L eliminazione della doppia imposizione internazionale (artt. 23A e 23B)... Pag. 94 1.2. Cenni di politica fiscale in ambito internazionale...» 97 1.3. Capital export neutrality: il credito d imposta tassazione su base mondiale e principi di eguaglianza e capacità contributiva contro le ragioni del mercato comune...» 98 1.4. Capital import neutrality: esenzione dei redditi esteri tassazione su base territoriale...» 100 1.5. National neutrality: deduzione delle imposte estere...» 101 2. Il divieto di discriminazione (art. 24)...» 101 3. Le procedure amichevoli (art. 25)...» 103 3.1. Le procedure amichevoli nel Modello OCSE di Convenzione contro le doppie imposizioni...» 103 3.2. Gli Advance Pricing Agreements (APA)...» 105 3.3. La posizione dell OCSE sulle procedure amichevoli per la soluzione delle controversie in materia di fiscalità internazionale...» 107

XI 4. Lo scambio di informazioni (art. 26)... Pag. 109 5. L assistenza nella riscossione (art. 27)...» 111 5.1. La riscossione dei crediti fiscali da parte di uno Stato estero...» 111 CAPITOLO III LE DIRETTIVE COMUNITARIE IN MATERIA FISCALE 1. La direttiva sul trattamento fiscale delle operazioni di riorganizzazione societaria... Pag. 115 2. La direttiva Madre - Figlia (435/90/CEE)...» 119 3. La direttiva 2003/49 sulla tassazione di interessi e canoni pagati a società consociate...» 121 4. La direttiva 2003/48 sulla tassazione degli interessi da risparmio...» 125 5. L Accordo tra Svizzera e Unione Europea per la tassazione di dividendi, interessi e canoni tra società madri e figlie e società consociate...» 127 6. La Convenzione arbitrale in materia di prezzi di trasferimento...» 129 7. L elusione fiscale nel diritto comunitario...» 132 8. Lo scambio di informazioni nella Comunità europea...» 135 9. La direttiva 76/308 del 15 marzo 1976 in materia di assistenza nella riscossione...» 136 10. Il trattamento fiscale delle perdite transfrontaliere...» 137 11. Prospettive di sviluppo del diritto tributario a livello comunitario: la HST e la CCCTB...» 140 PARTE SECONDA LE DISPOSIZIONI ITALIANE RELATIVE A FATTISPECIE INTERNAZIONALI E COMUNITARIE CAPITOLO IV LE IMPOSTE DIRETTE SEZIONE I - L IMPOSTA SUL REDDITO 1. Introduzione: i criteri di collegamento con l ordinamento italiano... Pag. 143 1.1. La residenza fiscale delle persone fisiche...» 143 1.2. Il concetto di domicilio nel codice civile...» 144 1.3. Il concetto di residenza nel codice civile...» 145 1.4. Il trasferimento di residenza verso paradisi fiscali per le persone fisiche...» 146 2. La residenza fiscale dei soggetti Ires nella legislazione domestica ed internazionale...» 147 2.1. Gli enti trasparenti nella disciplina domestica...» 149

XII 3. Il collegamento di tipo oggettivo con l ordinamento tributario italiano.. Pag. 152 4. La rottura del collegamento con il nostro ordinamento fiscale: il trasferimento della residenza all estero da parte di imprenditori commerciali» 155 5. La creazione di un collegamento con il nostro ordinamento da parte di soggetti non residenti: il trasferimento della residenza in Italia e il trasferimento di beni esteri in Italia...» 157 6. Lo spostamento di beni e i rapporti casa madre/stabile organizzazione..» 159 7. La stabile organizzazione nella disciplina interna...» 161 8. La forza di attrazione della s.o. nella disciplina interna...» 163 9. Il concetto di «beneficiario effettivo» del reddito nella disciplina interna» 164 10. La tassazione dei redditi immobiliari nella fattispecie internazionali per la disciplina interna...» 165 10.1. I redditi dei beni immobili...» 165 10.2. Soggetti residenti...» 166 10.3. Soggetti non residenti...» 166 11. La tassazione dei dividendi: disciplina interna...» 166 11.1. Premessa...» 167 11.2. Gli utili da partecipazione in senso proprio...» 168 11.3. Gli strumenti finanziari partecipativi...» 169 11.4. Gli strumenti finanziari similari alle azioni...» 169 11.5. La disciplina italiana degli utili di fonte estera...» 172 11.6. Il regime di tassazione degli utili da partecipazione e dei proventi equiparati...» 175 11.7. Utili e proventi equiparati di fonte italiana percepiti da persone fisiche al di fuori dell esercizio di impresa...» 175 11.8. Utili e proventi equiparati di fonte estera percepiti da persone fisiche al di fuori dell esercizio di impresa...» 178 11.9. Utili e proventi equiparati percepiti da persone fisiche nell esercizio di impresa e da società di persone commerciali...» 182 11.10. Utili di fonte italiana e proventi equiparati percepiti da soggetti Ires...» 183 11.11. Utili di fonte estera e proventi equiparati percepiti da soggetti Ires...» 185 11.12. Utili e proventi equiparati percepiti da enti non commerciali...» 186 11.13. Utili di fonte italiana percepiti da soggetti non residenti...» 186 12. La tassazione delle plusvalenze nella disciplina interna...» 187 12.1. La nuova definizione di plusvalenza nell ambito dei redditi diversi di natura finanziaria...» 188 12.2. Plusvalenze realizzate attraverso la cessione di partecipazioni qualificate...» 189 12.3. Plusvalenze assimilate a quelle realizzate mediante cessione di partecipazioni qualificate...» 192 12.4. Plusvalenze realizzate mediante cessione di partecipazioni non qualificate...» 193 12.5. Modalità di determinazione delle plusvalenze...» 194 12.6. Plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate» 195 12.7. Partecipazioni in società residenti in Stati o territori a fiscalità privilegiata...» 196 12.8. Plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate...» 197

XIII 12.9. Plusvalenze realizzate con la cessione di azioni e strumenti finanziari assimilati alle azioni da parte di persone fisiche nell esercizio di impresa e da parte di società di persone commerciali Pag. 199 12.10. Plusvalenze realizzate con la cessione di azioni e strumenti finanziari assimilati alle azioni da parte di soggetti Ires...» 200 12.11. Plusvalenze realizzate da soggetti non residenti...» 201 12.12. Conclusioni...» 202 13. I redditi di capitale nella disciplina italiana...» 205 13.1. Le obbligazioni e i titoli similari...» 205 13.2. Soggetti non residenti...» 208 13.3. I contratti di cash pooling...» 211 13.4. I contratti di assicurazione sulla vita...» 213 14. Le operazioni di riorganizzazione internazionale nella disciplina interna» 215 15.1. Il reddito di lavoro autonomo prodotto all estero nella normativa italiana...» 218 15.2. Il reddito di lavoro autonomo prodotto in Italia da soggetti non residenti...» 218 16.1. La tassazione dei redditi di lavoro dipendente nella normativa italiana: la disciplina delle fattispecie internazionali...» 219 16.2. Presupposti oggettivi e soggettivi per l applicazione dell art. 51, comma 8 bis: la residenza, il requisito di esclusività e continuità e il requisito temporale dei 183 giorni...» 221 16.2.1. Il requisito della residenza e la nozione di lavoro dipendente.» 221 16.2.2. I requisiti della esclusività e continuità e il requisito temporale dei 183 giorni...» 222 16.3. La problematica dei lavoratori transfrontalieri...» 226 17. I redditi degli amministratori e dei sindaci non residenti prodotti nel territorio dello Stato...» 227 18. I redditi di artisti e sportivi nella disciplina interna...» 228 19. La disciplina di contrasto alle pratiche di transfer pricing in Italia...» 230 19.1. I Cost Sharing Agreements in Italia...» 233 19.2. Gli strumenti domestici per dirimere le controversie. Profili amministrativi e processuali dell accertamento con adesione e della conciliazione giudiziale...» 236 20. Ruling internazionale e Advance Pricing Agreements...» 240 20.1. Premessa...» 240 20.2. Soggetti interessati...» 241 20.3. Avvio della procedura...» 242 20.4. Ambito applicativo...» 243 20.5. Il procedimento...» 245 20.6. Considerazioni conclusive sul ruling di standard internazionale...» 247 21. Le misure unilaterali dell ordinamento italiano dirette ad eliminare la doppia imposizione internazionale: il credito d imposta...» 248 21.1. La disciplina delle società controllate estere (cd. Controlled Foreign Companies - CFC; art. 167 tuir)...» 250 21.2. La disciplina delle società collegate estere (art. 168 tuir)...» 255 22. L indeducibilità dei costi sostenuti nei confronti di imprese o professionisti residenti in paradisi fiscali (art. 110, commi 10 e 11, tuir)...» 256 23. Il regime del consolidato mondiale in Italia...» 258

XIV 24. La disciplina di contrasto all elusione fiscale internazionale in Italia... Pag. 261 25. Il monitoraggio fiscale...» 263 25.1. Obbligo di monitoraggio dei patrimoni detenuti all estero e dei flussi...» 263 25.2. La disciplina prevista dal d.l. 167 del 1990...» 264 25.3. L esonero per i trasferimenti relativi ad operazioni effettuate nell ambito dei regimi del risparmio amministrato e del risparmio gestito...» 265 25.4. Gli obblighi in capo ai contribuenti: casi in cui è obbligatoria la compilazione del quadro RW...» 266 25.5. L orientamento della Cassazione...» 268 25.6. Sanzioni in caso di inadempimento...» 269 26. Il trust nella fiscalità internazionale...» 270 26.1. Le categorie di trust...» 271 26.2. I trust nella disciplina Ires...» 271 26.2.1. La tassazione dei redditi prodotti da un trust nelle fattispecie internazionali secondo il tuir...» 273 26.3. La residenza fiscale del trust...» 274 26.3.1. Le presunzioni di residenza del trust...» 276 26.3.2. Sull applicazione dei commi 5 bis e ter dell art. 73 tuir ai trust...» 279 26.4. I trust e le convenzioni bilaterali contro le doppie imposizioni...» 279 26.5. L impatto sulla disciplina fiscale delle diverse tipologie di trust..» 281 SEZIONE II - GLI ASPETTI INTERNAZIONALI DELL IRAP 1. Premessa... Pag. 283 2. L applicazione dell Irap ai soggetti non residenti che esercitano attività produttive nel territorio dello Stato...» 284 2.1. I soggetti passivi...» 284 2.2. Il presupposto territoriale...» 285 2.3. La ripartizione territoriale della base imponibile...» 286 3. L applicazione dell Irap ai soggetti residenti che esercitano attività produttive anche al di fuori del territorio dello Stato...» 287 3.1. L esercizio di attività produttive all estero...» 287 3.2. Lo scomputo dalla base imponibile Irap del valore della produzione forfetariamente riferibile alle attività produttive estere...» 288 3.2.1. L esclusione dalla base imponibile Irap del valore delle attività produttive estere derivanti dall utilizzo di navi iscritte nel registro internazionale...» 289 3.2.2. L esclusione dalla base imponibile Irap del valore delle attività estere riferibili agli enti pubblici e privati non commerciali...» 289 4. Le problematiche connesse al riconoscimento dell Irap nei trattati bilaterali contro la doppia imposizione sul reddito e sul patrimonio per i soggetti non residenti...» 290 5. La rinegoziazione del trattato italo-statunitense per evitare la doppia imposizione...» 292

XV 6 L estensione all Irap dei regimi di esenzione riconosciuti ai soggetti non residenti dalle convenzioni internazionali contro la doppia imposizione... Pag. 293 CAPITOLO V LE IMPOSTE INDIRETTE: CENNI SUI PRINCIPI RILEVANTI IN AMBITO INTERNAZIONALE 1. La disciplina fiscale delle successioni e donazioni... Pag. 295 2. L imposta di registro...» 297 3. L imposta sul valore aggiunto...» 297 3.1. La territorialità, le esportazioni e le importazioni...» 297 3.2. Gli scambi intracomunitari...» 299 4. I dazi doganali...» 299 4.1. Attività e vantaggi fiscali...» 301 Accordi contro le doppie imposizioni stipulati dall Italia...» 303 Articles of the Model Convention with Respect to Taxes on Income and on Capital...» 209 Bibliografia...» 331