1. LABORATORIO INDIVIDUALE SU: VALUTAZIONE VERO FALSO. 1. E una tecnica di analisi dei processi decisionali nei servizi 1 2

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Transcript:

1. LABORATORIO INDIVIDUALE SU: VALUTAZIONE VERO FALSO 1. E una tecnica di analisi dei processi decisionali nei servizi 1 2 2. Una procedura di misurazione della V è rappresentata dalla certificazione della Qualità 1 2 3. La V è una operazione successiva alla formulazione delle decisioni alternative nel progetto 1 2 4. Si basa prevalentemente sulle aspettative dell utenza 1 2 5. L impatto di un intervento viene affrontato nella V ex ante 1 2 6. Si svolge in ogni unità di intervento una volta all anno 1 2 7. E sempre associata alle norme di Classificazione della Qualità 1 2 8. Permette di misurare diversi aspetti del servizio 1 2 9. E imposta per legge a tutte le aziende erogatrici di servizi 1 2 10. Si configura come un metodo occasionale di osservare l esperienza 1 2 11. La rilevanza dell intervento o progetto deve emergere nella fase di V ex-post 1 2 12. La verifica dell uso delle risorse è la fase centrale nella Valutazione 1 2 13. la statistica rappresenta lo strumento di autosufficienza della V 1 2 14. L efficacia è una variabile concomitante nella valutazione del Progetto 1 2 15. Il rendimento di un Progetto o intervento è funzione delle sole risorse impiegate 1 2

2. LABORATORIO SU :INDICATORI DELLA VALUTAZIONE DEI SERVIZI. Tre laboratori di analisi cliniche sono caratterizzati dai seguenti parametri di funzionamento Parametri Laboratori X Y Z 1) Ore settimanali di attività 24 30 32 2) Prestazioni (n. di prelievi effettuati) 720 810 800 3) Risultati (n. di casi effettivamente analizzati) 540 750 768 a) Qual è l ufficio più efficiente? b) Qual è l ufficio più efficace? c) Qual è l ufficio con rendimento più alto? d) Quali dovrebbero essere i livelli di attività e di risultato di un quarto ufficio che lavora 36 ore, che intendesse raggiungere i massimi valori degli indici di funzionamento dei laboratori X Y Z?

LABORATORIO N. 3 SU : MEDIE STATISTICHE E INDICATORI DI VARIABILITA 1) I percentili sono medie statistiche di posizione Vero Falso 2) La media aritmetica rende nulla la somma algebrica degli scarti 1 2 3) La mediana divide in due parti uguali la distribuzione 1 2 4) La moda si può calcolare per caratteri espressi su scala quantitativa 1 2 5) I quartili sono indici di posizione 1 2 6) La moda o valore normale rappresenta la frequenza relativa più grande 1 2 7) La media aritmetica in un distribuzione Normale o gaussiana coincide con la mediana 1 2 8) La media aritmetica si può calcolare solo per variabili quantitative continue 1 2 9) La mediana si può sempre calcolare per caratteri di qualsiasi tipo 1 2 10) La varianza è pari al quadrato dello scarto quadratico medio 1 2 11) Il I^ quartile indica la modalità o livello inferiore o uguale al 25% dei valori osservati 1 2 12) Il campo di variazione può essere influenzato da valori abnormi 1 2 13) La moda è un indicatore che viene influenzato dai valori anomali della distribuzione 1 2 14) Il terzo quartile può coincidere con la mediana 1 2 15) Se il carattere è su scala ordinale non è possibile calcolare i quartili 1 2 16) la moda è indicata in presenza di elevata concentrazione su una modalità 1 2 18) Il CV% permette il confronto della variabilità di fenomeni di diverso media 1 2 19) La differenza interquartile è definita come differenza tra il terzo quartile e la mediana 1 2 20) Il coefficiente di variazione è un indice di variabilità relativa 1 2 21) La Differenza Interquartilica è definita come = Q 2 Q 3 ; 1 2 22)La presenza di alta concentrazione su di una modalità o livello della distribuzione indica una minima variabilità del fenomeno 1 2 23) La varianza vale zero in condizioni di massima variabilità 1 2 24) La varianza è pari al quadrato dello scarto quadratico medio 1 2 25) La frequenza relativa della moda valore modale può essere interpretata anche misura della variabilità del fenomeno 1 2

Esercizio 1 Variabile X: Tempo impiegato per attività sportiva Due gruppi di individui (600 residenti / 330 non residenti) Si consideri la seguente distribuzione di frequenza per classi: Classi di X 70-80 80-90 90-100 100-110 110-120 120-130 130-140 totale GruppoR(residenti) 40 80 100 150 105 75 50 600 GruppoNR (non ressidenti) 10 25 45 55 120 45 30 330 La moda del gruppo di residenti è la modalità più frequente, quindi la modalità 100-110 a cui corrisponde la massima frequenza (150). Per calcolare la mediana si calcolano le frequenze cumulate: Frequenze F.cumulate 5 perc. 070-080 40 40 1-40 30 posto = 5 percentile 080-090 80 120 41-120 Q1. 090-100 100 220 121-220 150 posto = Q1, 1 quartile (600 : 4 1) moda - mediana 100-110 150 370 221-370 300-301 posto = mediana Q3 110-120 105 475 371-475 450 posto = Q3, 3 quartile (600 : 4 3) 120-130 75 550 476-550 95 perc. 130-140 50 600 551-600 570 posto = 95 percentile Totale 600 Freq. F.cumul. 070-080 10 10 1-10 080-090 25 35 11-35 5 percentile (330 : 100 5 = 16.5) 090-100 45 80 35-80 100-110 55 135 81-135 1 quartile (330 : 4 1 = 82.5) moda - mediana 110-120 120 255 136-255 165 posto = mediana (330 : 2 = 165) / 3 quartile (330 : 4 3 = 247.5) 120-130 45 300 256-300 130-140 30 330 301-330 95 percentile (330 : 100 95 = 313.5) Totale 330 Esercizio 2 Si consideri un gruppo di 400 soggetti con debiti formativi che sono stati sottoposti ad una attività di sostegno didattico e sono stati classificati sulla base del recupero ottenuto. La variabile in questo caso è Ordinale. Recupero Nullo Minimo Discreto Buono Ottimo Completo (N) (M) (D) (B) (O) (C) N. studenti 15 90 100 125 50 20

LABORATORIO 4 SU I DISEGNI DI INDAGINE. VERO FALSO 1) Gli studi caso-controllo traggono origine da un gruppo di sani sui quali è stata rilevata in maniera accurata la presenza di uno o più specifici fattori di rischio 1 2 2) Gli studi cosiddetti quasi-sperimentali garantiscono la massima autonomia nell organizzazione dell esperimento al ricercatore 1 2 3)Gli studi longitudinali o per coorte si prestano allo studio di eventi rari 1 2 4)La tecnica in doppio cieco permette di garantire il massimo anonimato nella rilevazione di dati sperimentali 1 2 5)Gli studi descrittivi si basano prevalentemente su fonti statistiche correnti o di servizio 1 2 6)Negli studi sperimentali il controllo dei possibili fattori di confondimento viene garantito dalla randomizzazione della somministrazione dei trattamenti e dalla scelta dei soggetti a cui assegnare i singoli livelli sperimentali 1 2 7)I fattori di confondimento rappresentano fattori che posso introdurre distorsioni nella stima dei parametri in studio 1 2 8)L incidenza viene osservata negli studi caso-controllo 1 2 9)La prevalenza viene registrata negli studi trasversali 1 2 10)I cambiamenti vengono meglio rilevati negli studi trasversali 1 2 11)Un limite degli studi longitudinali prospettici è rappresentato dalla complessità dell organizzazione nel tempo per garantire omogeneità della rilevazione 1 2 12) Gli studi trasversali offrono l opportunità di stimare la diffusione dei fattori di rischio nella popolazione 1 2 13)Gli screening di popolazione si configurano come studi di epidemiologia analitica 1 2 14)La possibile distorsione imputabile alla memoria viene ridotta ricorrendo alla adozione di rilevazioni in cieco o doppio cieco 1 2

LABORATORIO N. 5 SU :INDICATORI E MISURE NEGLI STUDI DI CAUSALITA. Vero Falso 1)La prevalenza esprime la velocità di diffusione dell evento in studio 1 2 2)Il rischio relativo RR é sempre uguale al rapporto incrociato OR; 1 2 3)L incidenza di un evento nella popolazione esprime la probabilità di un soggetto Esente di essere colpito dall evento in studio 1 2 4)Il rischio attribuibile % sulla popolazione é sempre prossimo al 100.0%; 1 2 5) Un OR = 0.2 indica che il fattore ad esso associato é ad alto rischio di danno per la salute; 1 2 6) La prevalenza dipende dalla durata della malattia o evento 1 2 7)il RR varia fra 0 e 100; 1 2 8) Il rischio attribuibile negli esposti dipende unicamente dal rischio relativo; 1 2 9)Il rischio relativo è un indicatore che si calcola negli studi di caso-controllo 1 2 10) Il RR si misura in maniera ottimale negli studi trasversali o cross over; 1 2 11) La differenza di Sheps dipende anche dalla quota di sani fra i non esposti; 1 2 12) Il rischio attribuibile nella popolazione dipende solamente dall'incidenza nella popolazione; 1 2 13)Il rischio assoluto è sempre un numero non negativo; 1 2 14)La differenza di Berkson considera anche i casi fra i non esposti; 1 2 15)La differenza di Sheps può superare il 100.0% 1 2 Laboratorio 6 Viene compiuta una indagine di un campione di 2400 utenti ad un servizio di biblioteca universitaria i quali si sono rivolti negli ultimi due mesi per ricevere informazioni e libri o materiale di lettura didattica. Di questi 800 avevano richiesto il materiale via e-mail mentre i restanti 1600 per richiesta diretta in ufficio. Alla riconsegna del materiale da parte degli studenti è stata compiuta una valutazione dell esperienza e quindi del servizio ricevuto. I risultati sono riprodotti nella tavola seguente. Distribuzione del numero di utenti per puntualità e tipologia di contatto per richiesta del servizio (Studio di coorte). Clienti che hanno restituito il TOTALE materiale Puntualmente In ritardo Studenti che Via e-mail 250 550 800 hanno richiesto materiale Per contatto 1150 450 1600 didattico in Biblioteca personale 1400 1000 2400 Si costruiscono e interpretino i seguenti indicatori del livello di soddisfazione e dipendenza con il fattore di potenziale causa del ritardo nella consegna (modalità di richiesta del servizio).

LABORATORIO 7. SU: CUSTOMER SATISFACTION. VERO FALSO 1. E una tecnica di analisi dei processi decisionali nei servizi 1 2 2. Una procedura di misurazione è rappresentata dal SERQUAL 1 2 3. La tecnica Delphi è una tecnica di larga applicazione nella C.S. 1 2 4)Rileva le aspettative e le esperienze degli utenti il servizio 1 2 5)In questa analisi la qualità viene definita dalla coincidenza delle aspettative degli utenti con quelle dei fornitori 1 2 6)Una azienda o istituto erogatore di servizi misura la C.S. per valutare la propria performance 1 2 7) Si svolge una volta all anno 1 2 8)Lo studio dei reclami non si basa sull analisi testuale 1 2 9)E imposta per legge a tutte le aziende erogatrici di servizi 1 2 10)Dipende solamente dalla esperienza presente dei clienti 1 2 11)Nel modello SERQUAL sono previsti 22 items di rilevazione ugualmente considerate ai fini della analisi della C.S. 1 2 12) Le strutture fisiche ove si svolge il servizio sono una dimensione soggetta a valutazione di importanza diversa dal tipo di servizio valutato 1 2 13)Nel modello SERQUAL con 20 items un risultato della applicazione pari a 100 indica una perfetta concordanza fra aspettative e esperienza 1 2 14)Nel modello SERQUAL le dimensi

LABORATORIO 8. SU :TECNICHE DI VALUTAZIONE BASATE SU ESPERTI. Vero Falso 1)Forniscono indicazioni solo qualitative; 1 2 2)La NGT si realizza in tempi mediamente superiori a quanto ottenuto con il Delphi; 1 2 3)Gli esperti coinvolti dalla tecnica Delphi non necessariamente arrivano a conoscersi durante il lavoro; 1 2 4)Si basano su funzioni di surclassamento; 1 2 5)La tecnica Delphi prevede un confronto diretto fra gli esperti per discutere delle loro opinioni; 1 2 6)In queste tecniche le dinamiche relazionali fra esperti non devono assolutamente essere controllate; 1 2 7)La Nominal Group Technique prevede il coinvolgimento di un numero limitato (rispetto al Delphi) di esperti; 1 2 8) La NGT produce graduatorie costruite sulla base di una funzione denominata flusso medio; 1 2 9)Gli esperti vengono sempre selezionati mediante estrazione casuale da una lista unica; 1 2 10)L attendibilità dei risultati di queste tecniche sono sempre Molto elevate e documentabili; 1 2 11)La comunicazione e discussione nella NGT è sempre ben strutturata e condotta dal ricercatore; 1 2 12)Nel Delphi il criterio di aggregazione degli esperti avviene secondo uno specifico obiettivo conoscitivo; 1 2 13)Un criterio decisionale nella selezione degli esperti può essere se questo ha svolto attività di ricerca scientifica documentata sull argomento in studio; 1 2 14)Nel Delphi il coordinatore del gruppo di lavoro deve controllare i rischi dovuti alle dinamiche di consenso distorto che si possono attivare entro il gruppo; 1 2 15)In queste tecniche la relazione finale viene redatta in stretta collaborazione degli esperti; 1 2 16) I risultati sono sempre delle funzioni di surclassamento 1 2 oni dei servizi,

analizzate, sono sempre inferiori a cinque 1 2 15)Per la classificazione delle risposte si ricorre ad una scala quantitativa ad intervallo 1 2 16)I Reclami vengono rilevati sempre mediante criteri di Classificazione omogenei e completi 1 2 17)L analisi dei reclami avviene mediante elaborazione delle informazioni quantitative contenute nei messaggi 1 2 18)I reclami permettono di cogliere l importanza assegnata dai clienti alle diverse componenti dei servizi 1 2