Perché comunichiamo? La comunicazione risponde ad un bisogno naturale, espressivo, tipico dell uomo, che va ad influire anche sullo stato di salute: infatti le persone sole o con pochissime relazioni interpersonali sono più soggette a malattie e persino a morte prematura.
Attraverso atti comunicativi impariamo a riconoscere chi siamo. L identità si basa sui modi con cui il soggetto interagisce e sui messaggi e le definizioni che, fin dall infanzia, sono inviati da genitori, familiari, educatori, insegnanti, amici, ecc...
La comunicazione soddisfa bisogni SOCIALI, quali il senso di appartenenza, il coinvolgimento, il desiderio di controllo e di influenza sulle persone, il senso di affiliazione.
La comunicazione risponde a bisogni di tipo PRATICO o strumentale : per ottenere un informazione, per chiedere consigli, per ottenere qualcosa, è infatti necessario comunicare.
Nell ottica psicosociale la comunicazione viene considerata portatrice di due caratteristiche fondamentali:
1) ogni comunicazione prevede un certo livello di consapevolezza e quindi un certo grado di INTENZIONALITÀ dell emittente
2) ogni comunicazione è costituita da un PROCESSO, cioè da un sistema che coinvolge più soggetti sociali in una serie di eventi.
Definizione di comunicazione Uno scambio interattivo osservabile fra due o più partecipanti, dotato di intenzionalità reciproca e di un certo livello di consapevolezza, in grado di far condividere un determinato significato sulla base di sistemi simbolici e convenzionali di significazione e di segnalazione secondo la cultura di riferimento. Anolli (2002)
Competenze per comunicare Linguistica (produrre e interpretare segnali verbali) Paralinguistica (usare enfasi, cadenze, esclamazioni) Cinesica (comunicare attraverso segni gestuali) Prossemica (usare ed interpretare distanze interpersonali e orientamenti spaziali) Performativa (utilizzare atti linguistici e non linguistici per realizzare l intenzione comunicativa) Socio-culturale (riconoscere le situazioni sociali e le relazioni di ruolo)
Definire la comunicazione Comunicazione comportamento (ogni comunicazione èun comportamento ma non ogni comportamento è comunicazione) Informazione comunicazione (la prima è acquisizione di conoscenze inferite in modo autonomo anche inconsapevole; la seconda esige la presenza di un intenzione) Interazione comunicazione (la prima qualsiasi contatto fra due individui, la seconda richiede uno scambio consapevole e riconosciuto come tale dai partecipanti) Anolli (2002)
Funzioni della comunicazione Funzione proposizionale Funzione relazionale
Funzioni centrate della comunicazione Strumentale (ottenere qualcosa) Di controllo (influenzare gli altri) Informativa (trasferire conoscenze) Espressiva (manifestare sentimenti) Di contatto sociale (socializzare) Di alleviamento (alleviare preoccupazione) Di stimolazione (attivare l organismo) Legata al ruolo (finalità professionali)
Elementi della comunicazione Chi? Comunica a chi? Cosa? Come? Con quale canale? Con quale effetto? In quale contesto? In quali circostanze? Con quale scopo? Sulla base di quali elementi? Trasmittente Ricevente Contenuto Modo Mezzo Risultato Ambiente Occasione Finalità Fondatezza
La struttura della comunicazione (secondo R. Jacobson, Saggi di linguistica generale, Feltrinelli, Milano 1966) c o n t e s t o codice MITTENTE MESSAGGIO DESTINATARIO contatto canale fisico e psicologico
il MITTE TE opera la codificazione del messaggio e lo trasmette: è il responsabile della comunicazione. il RICETTORE è il destinatario del messaggio, lo interpreta attraverso una operazione di decodificazione il MESSAGGIO è un informazione o un quantum di informazioni trasmesse e strutturate secondo regole definite il CODICE definisce le regole per la strutturazione del messaggio (deve essere comune al mittente e al destinatario) il CO TATTO è un canale fisico e una connessione psicologica che consente di stabilire e mantenere la comunicazione
La comunicazione si situa sempre in una relazione, ovvero in un sistema di relazioni, in un CO TESTO tempo spessore sociale spazio geografico ed entro quel contesto, in quella cornice significativa assume il suo significato, la sua possibilità di lettura. Il contesto è matrice di significati (Bateson)
La comunicazione può essere definita: il risultato di un complesso intreccio di attività svolte da due o più soggetti, che, interagendo costruiscono congiuntamente il senso delle loro azioni, sulla base di una disponibilità alla comunicazione e di un bagaglio ci conoscenze comuni o comunque oggetto di negoziazione.
. La pragmatica della comunicazione Un individuo non comunica (trasmette) ma partecipa ad una comunicazione Lettura della comunicazione elaborata da un gruppo di studiosi della scuola di Palo Alto, tra i quali Bateson e Watzlawick ASSIOMI alcune semplici proprietà della comunicazione che hanno fondamentali implicazioni interpersonali. Essi servono ad illustrare certe caratteristiche del funzionamento della comunicazione umana e allo stesso tempo, comportano patologie, disturbi, che possono portare al fallimento della comunicazione; questo tipo di approccio è stato definito dagli stessi autori come Pragmatica della comunicazione.
1 assioma: non si può non comunicare : qualsiasi comportamento, le parole, così come i silenzi, l attività o l inattività hanno tutti valore comunicativo, e influenzano gli altri interlocutori che non possono non rispondere a queste comunicazioni. COMPORTAMENTO = MESSAGGIO
2 assioma: Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione, di modo che il secondo classifica il primo, ed è quindi metacomunicazione. Significa che il contenuto di un messaggio va interpretato alla luce della relazione esistente tra i soggetti che interagiscono) Ogni atto comunicativo non soltanto trasmette informazioni, ma al tempo stesso impone un comportamento: esiste la notizia, il contenuto dell informazione e il comando che si riferisce al modo in cui deve essere assunto quel preciso messaggio, diverso a seconda della relazione esistente tra le due persone.
FAI ATTENZIONE NOTIZIA ordine preghiera RELAZIONE raccomandazione minaccia intercalare *
3 assioma: La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti Ciò significa che i nostri scambi comunicativi non sono casuali ma sono legati da una sequenza ininterrotta, organizzati proprio come se seguissero una punteggiatura. Osservando la conversazione tra due comunicanti, si può identificare la sequenza di chi parla e di chi risponde, si può definire ciò che è la causa di un comportamento e ciò che è l effetto. I modi di punteggiare una sequenza sono soggettivi e possono generare dei conflitti di relazione difficilmente superabili.
Es. marito si chiude in se stesso perche la moglie brontola, la moglie brontola perché il marito si chiude in se stesso Marito 1x 3x 5x 7x 9x Lui si chiude in se stesso Lei brontola Lui si chiude in se stesso Lei brontola Lui si chiude in se stesso Lei brontola Lui si chiude in se stesso Lei brontola Moglie 2x 4x 6x 8x 10x * on vi è in linea di principio una punteggiatura oggettivamente giusta
4 assioma: Gli esseri umani comunicano sia con il modulo numerico che con quello analogico Il linguaggio numerico riguarda l uso di parole, i segni arbitrari dovuti ad una convenzione sul significato ad esse attribuito. È comprensivo di una sintassi logica complessa estremamente efficace, ed è lo strumento privilegiato per trasmettere dei contenuti, manca però di una serie di significati importanti per il settore della relazione (la parola di per sé esprime solo il significato che le è proprio). Il linguaggio analogico consiste nelle modalità della comunicazione non verbale, gesti, espressioni del viso, inflessioni della voce, sequenza del ritmo e cadenza delle parole, ecc.. che servono soprattutto a trasmettere gli aspetti che riguardano la relazione tra i partecipanti. L attività di comunicare comporta quindi la capacità di coniugare questi due linguaggi, nonché di tradurre dall uno all altro i messaggi da trasmettere e quelli ricevuti. In tutti e due i casi può essere difficile riuscire a tradurre questi e si possono fare errori di interpretazione.
5 assioma: Tutti gli scambi di comunicazione sono simmetrici o complementari, a seconda che siano basati sull uguaglianza uguaglianza o sulla differenza. L ultimo assioma sostiene che L interazione simmetrica è basata sull uguaglianza quando il comportamento di un membro tende a rispecchiare quello dell altro (nelle relazioni asimmetriche ciascun soggetto si comporta in modo da presupporre il comportamento dell altro, offrendogli le stesse ragioni perché questa asimmetria esista e perduri nel tempo). La relazione complementare è invece caratterizzata dalla differenza di posizione (dominante o sottomessa) assunta dalle persone tre le quali avviene lo scambio comunicativo. Le posizioni sono una dominante e l altra sottomessa. Quando si irrigidisce una delle due modalità di entrare in rapporto con l altro, si producono patologie o fallimenti comunicativi difficilmente recuperabili.
SIMMETRIA COMPLEMENTARIETA
[PRAGMATICA DELLA COMU ICAZIO E UMA A, P. Watzlawick - J.H. Beavin - D.D. Jackson, Edizione Astrolabio, pag.41]