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Transcript:

Note di fisica Mauro Saita e-mail: maurosaita@tiscalinet.it Versione provvisoria, aprile 2013. Indice 1 Prodotto vettore 1 1.1 Proprietà del prodotto vettore................................ 2 2 Momento di una forza 2 2.1 Momento di una forza rispetto a un polo.......................... 2 2.2 Risultante e momento risultante di un sistema di forze.................. 4 2.3 Momento rispetto a un asse................................. 4 2.4 Condizioni per l equilirio di un corpo solido....................... 5 2.5 Esempi di equilirio statico................................. 5 1 Prodotto vettore Definizione 1.1. Data una coppia ordinata di vettori A, B il prodotto vettore A B (si legge: A vettore B ) è il vettore definito dalle proprietà seguenti: 1. La direzione di A B è ortogonale sia al vettore A che al vettore B. 2. La lunghezza di A B è uguale all area del parallelogramma generato da A e B, vale a dire A B = A B sin α (1.1) dove α, compreso tra 0 e 180, è l angolo tra i vettori A, B. 3. Il verso di A B (quando A B non è nullo) è quello stailito dalla regola della mano destra. A B B A Figura 1: Il prodotto vettore A B. 0 Nome file: Momento-equilirio-2013.tex 1

1.1 Proprietà del prodotto vettore Il prodotto vettore valgono le seguenti proprietà 1. Se uno dei due vettori è nullo il loro prodotto vettore è zero, cioè Se A = 0 oppure B = 0 allora A B = 0 2. Se uno dei due vettori è multiplo dell altro allora il loro prodotto vettore è zero Se B = ka, dove k è un numero, allora A B = 0 3. Il prodotto vettore è anticommutativo, vale infatti il seguente Teorema 1.2. Se A e B due vettori qualsiasi dello spazio ordinario si ha A B = B A (1.2) La dimostrazione segue immediatamente dalla regola della mano destra. 4. Il prodotto vettoriale (A B) A B è ilineare, vale cioè il seguente teorema Teorema 1.3. Se A, B, C sono tre vettori qualsiasi dello spazio ordinario e k è un numero si ha (A + B) C = A C + B C A (B) + C) = A B + A C (k A) B = k (A B) A (k B) = k (A B) Non si riporta la dimostrazione di questo teorema. 2 Momento di una forza 2.1 Momento di una forza rispetto a un polo Sia F la forza applicata nel punto P di un corpo rigido. Fissato un punto dello spazio tridimensionale, il vettore r = P è detto vettore posizione della forza F (r individua il punto di applicazione di F) mentre il punto è detto polo. Si chiama momento della forza F rispetto al polo il vettore M = r F si legge: M uguale a r vettore F (il simolo denota il prodotto vettore). Il vettore M = r F si determina nel modo seguente: Intensità di M: si trasporti per parallelismo il vettore F in. Detto α l angolo individuato da r e F, si ha: M = F r sin α Direzione di M: la direzione di M è ortogonale al piano individuato da F e r. 2

Verso di M: il verso di M si stailisce con la regola della mano destra. M F α r F P π Figura 2: Momento della forza F rispetto al polo. La forza F, applicata in P, e il vettore r giacciono nel piano π mentre il momento M è perpendicolare a tale piano. Il numero r sin α si chiama raccio di F rispetto al polo. Nella figura qui sotto il piano individuato dalla forza F e dal vettore posizione r è il piano del foglio. r H P F Figura 3: Il raccio della forza F rispetto al polo è la lunghezza del segmento H. Per determinare il raccio di F rispetto a si può fare così: si tracci la retta passante per e perpendicolare alla retta d azione di F. Indicato con H il piede di tale perpendicolare, il raccio è la lunghezza del segmento H, cioè = H Esercizio 2.1. Il momento di una forza si misura in N m (Newton per metro). Spiegare. Esercizio 2.2. Se il polo si trova sulla retta d azione della forza F quanto vale il momento M? Esercizio 2.3. Se si sposta il punto A di applicazione della forza F lungo la retta d azione di F il momento non camia. Spiegare utilizzando un disegno. Esercizio 2.4. A un asta rigida, incernierata in è applicata la forza F indicata in figura. Quanto vale il momento M della forza F rispetto a? F = 100 N Figura 4: Forza F e vettore posizione r sono ortogonali. 3

Esercizio 2.5. A un asta rigida, incernierata in è applicata la forza F mostrata in figura. Quanto vale il momento M della forza F rispetto a? 25 0 F = 250 N Figura 5: La forza F forma un angolo di 25 0 rispetto alla verticale. 2.2 Risultante e momento risultante di un sistema di forze Su un corpo agiscono n forze F 1, F 2,..., F n rispettivamente applicate in A 1, A 2,..., A n. Si chiama risultante delle forze esterne del sistema di forze il vettore F = F1 + F 2 + + F n Fissato un polo, si chiama momento risultante del sistema di forze rispetto al polo il vettore M = M 1 + M 2 + + M n dove M 1, M 2,..., M n sono i momenti rispetto al polo delle singole forze. sservazione 1. Per determinare la risultante di un sistema di forze si può scegliere in modo aritrario un punto, trasportare per parallelismo tutte le forze in e poi determinare la risultante F mediante la regola del parallelogramma. Per i momenti la situazione è più complicata: se si camia polo, camia anche il momento risultante. In altre parole, se M e M sono i momenti risultanti rispetto al polo e al polo di uno stesso sistema di forze si ha: M M sservazione 2. Se le forze F 1, F 2,..., F n giaciono tutte nello stesso piano la risultante F sarà anche essa nello stesso piano mentre il momento risultante avrà direzione ortogonale a tale piano. 2.3 Momento rispetto a un asse Con riferimento alla figura, si consideri la retta r e una forza F applicata in A. Si determini la componente F r di F nella direzione di r. È facile convincersi che il momento M r di F r non camia al variare del polo su r. 4

r A F r F Figura 6: Il momento M r non camia se si sposta il polo sulla retta r. L osservazione appena fatta giustifica la seguente definizione: si chiama momento di F rispetto alla retta r il momento M r della componente di F lungo la parallela alla retta r passante per A, calcolato rispetto a un punto qualsiasi r. 2.4 Condizioni per l equilirio di un corpo solido Corpo solido in equilirio. Sia S un corpo solido sottoposto all azione delle forze esterne F 1, F 2,..., F n (alcune di esse possono essere reazioni vincolari dovute alla presenza di uno o più vincoli). Il corpo S si dice in equilirio se, in certo istante di tempo t, esso risulta in quiete e le forze considerate non determinano su di esso alcun fenomeno di moto. Condizione necessaria e sufficiente per l equilirio di un corpo solido Un corpo solido sul quale agiscono le forze esterne F 1, F 2,..., F n è in equilirio se e solo se sono soddisfatte le seguenti due condizioni: 1. la somma vettoriale di tutte le forze esterne deve essere nulla, cioè F = F1 + F 2 + + F n = 0 2. la somma vettoriale di tutti i momenti delle forze esterne che agiscono sul corpo deve essere nulla, cioè M = M 1 + M 2 + + M n = 0 Si osservi che nella condizione [2.] non si è precisato rispetto a quale polo calcolare i momenti delle forze; ciò è dovuto al fatto che il polo rispetto al quale calcolare i momenti può essere scelto aritrariamente. 2.5 Esempi di equilirio statico Esercizio 2.6 (Scala appoggiata al muro.). Una scala da pompieri di lunghezza L = 12 m e massa m = 45 kg è appoggiata a un muro verticale (privo di attrito) e la sua estremità superiore è a quota h = 9.3 m dal suolo. Un vigile del fuoco, di massa M = 72 kg, sale fino a un terzo della scala stessa. Tenendo conto solo degli attriti tra scala e pavimento, si disegni il diagramma delle forze (esterne) del sistema e si determinino tutte le intensità di tali forze. 5

m M Figura 7: Scala appoggiata a un muro verticale. 6