EVOLUZIONE DELLE FORME DI ALLEVAMENTO E SCENARI FUTURI Luigi CATALANO Lorenzo LAGHEZZA Il mandorlo: dalla tavola al campo alla scoperta delle sue potezialità Masseria Torre di Nebbia Corato 28 Marzo 2015
Origine e diffusione del mandorlo Il mandorlo arriva in Grecia dall Asia centrale circa 2600 anni fa, per poi diffondersi nel bacino del Mediterraneo attraverso le colonie della Magna Grecia e successivamente ad opera dei Romani 1325 a.c. Presso i Romani la mandorla era nota con il nome di nux greca
Il mandorlo in Puglia è coltivato da oltre 2000 anni. Durante l epoca romana, i Georgici latini già differenziavano diverse specie di nuces grecae, termine che indica l origine orientale della specie. Il Prunus amygdalus (il mandorlo così come da noi conosciuto) è presente in regione sia con varietà a seme dolce, sia a seme amaro. Sulla murgia barese allo stato selvatico vive il Prunus webbi, precursore del mandorlo e depositario del carattere gene dell autofertilità. La diffusione nel territorio regionale parte dalle colonie greche del litorale adriatico, per incrementarsi specialmente nel periodo bizantino.
Nel 1577 Leandro Alberti ne evidenziò la presenza in provincia di Bari La diffusione della coltura in Puglia avviene nella II metà dell 800 a seguito della riduzione delle superfici a vite per l epidemia della peronospora che colpì anche le nostre terre. Leonardo Fanelli nel 1939 censì in Puglia ben 367 varietà autoctone così diffuse: Provincia N. Comuni in cui sono diffuse le varietà autoctone di mandorlo Bari 45 Taranto 27 Foggia 19 Brindisi 15 Lecce 4
Mandorle - Superfici nelle province pugliesi 1948-1952 2011 SUPERFICIE (ha) 1.000 ha 100 ha 1948-1952 % 2011 % ITALIA 157.000 100 75.453 100 Puglia 70.000 44,6 24.520 32,5 Bari 39.000 24,8 16.000 21,2
Mandorlicoltura del passato La selezione delle mandorle dopo la sgusciatura meccanica Giovinazzo (Ba), lavorazione mandorle
Giocando si resta a guardia delle produiioni famigliari Calabria, mandorle stese al sole ad asciugare
Smallatura manuale delle mandorle a Trerlizi partecipa l intera famiglia (Archivio fotografico Fam. Altamura Mariella) Smallatura meccanica c Bitetto (Archivio fotografico Fam. Proscia)
Mandorlicoltura famigliare di ieri ed oggi a Terlizzi (Archivio fotografico r eporter Vincenzo Vino)
A testimoniare la leadership mondiale della Puglia nel settore, basti pensare che fino agli anni 60, la quotazione delle mandorle presso la Borsa Merci della Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Bari costituiva il mercuriale di riferimento per le Borse Merci del resto del mondo!!
Mandorle - Produzioni nelle province pugliesi 1948-1952 2011 100.000 q 10.000 q 1.000 q PRODUZIONE (q.li) 1948-1952 % 2011 % ITALIA 1.414.522 100 1.079.411 100 Puglia 644.114 45,5 307.100 28,4 Bari 449.560 44,7 192000 17,8
Dal secondo dopoguerra la mandorlicoltura italiana inizia un lento ma continuo declino. Infatti la coltura viene concepita ancora secondo gli schemi illustrati dal Columella 2000 anni fa. In California, nello stesso periodo, dallo schema mediterraneo introdotto dai monaci spagnoli che avevano relegato il mandorlo sulle aride colline, la coltura si sposta nei fertili fondovalle. Nel quarantennio 1091/65 al 2002/06, la California passa dal 20 al 70% della produzione mondiale. Nello stesso periodo l Italia passa dal 17 al 4% della quota di mercato
PAESI PRODUTTORI DI MANDORLE
Confronto tra produzioni unitarie di mandorle sgusciate in Puglia e negli USA Varietà Mandorle sgusciate (Kg-Ha) Anno di riferimento e autore della ricerca Miste 101 1937 (Ricchioni) Miste 115 1939 (Fanelli) Miste 168 1967 (D Amati) Miste autosterili 305 1997 (Godini e Palasciano) Miste autofertili 445 1997 (Godini e Palasciano) Miste autosterili 1.393 1993, USDA (da Godini, 2008)
Mandorlicoltura in California Produzione mondiale 2010/2011 di mandorle sgusciate (ton.)
Mandorlicoltura in California
Mandorlicoltura in California
Mandorlicoltura in California
Nonpareil
Produzione mondiale 2010/2011 mandorla sgusciata in % Australia 4,2 % Spagna 3,8 % Altri Paesi 11,8 % California 80,2 % Fonte: INC (international nut and Dried fruit), The Cracker 2011.
OPPORTUNITA MANDORLO Mandorle Noci Nocciole Fonte: USDA 2011
Proiezioni future California Fonte: Karen Klonsky, UC Davis, Brian Ezell, Paramount Farms, Debbie McMillan, Derco
Gran parte della mandorlicoltura italiana è ancora obsoleta rendendo così difficile la reale valutazione del potenziale produttivo in un mercato internazionale sempre più complesso
Regioni Superficie totale(ha) Dott. Agr. Giuseppe Rutigliano Dati Italia Superficie in produzione (q) Produzione Totale (q) Produzione raccolta (q) Lombardia 3 3 100 100 Veneto 3 3 81 80 Toscana 34 34 808 747 Marche 30 25 275 275 Lazio 37 12 70 50 Abruzzo 139 136 246 246 Molise 15 15 525 525 Campania 5 5 75 75 Puglia 23.210 23.190 247.280 239.900 Basilicata 46 45 2150 2150 Calabria 160 158 3315 3228 Sicilia 44.755 43.270 67.0945 65.1275 ITALIA 68.437 66.896 925.870 898.651 Fonte: ISTAT 2012
In Italia il mandorlo viene oggi coltivato su una superficie di 79.955 ha, di cui 29.230 ha in Puglia (36,56% superficie nazionale) La produzione nazionale è di 122.779 T di cui 29.410 T prodotte in Puglia, pari al 23.95% del totale. (Fonte ISTAT)
FOGGIA 3.300 T Distribuzione della coltura del MANDORLO in Puglia tra le diverse province: suprefici e produzioni (Fonte ISTAT 2008) 1.500 Ha 20.000 Ha BARI 19.650 T TARANTO 1.260 T LECCE 560 T BRINDISI 4.640 T 650 Ha 5800 Ha 80 Ha
Mandorlo: una grande opportunità a patto che..
La mandorlicoltura pugliese può essere competitiva solo se: intesa come coltura specializzata che merita uguali attenzioni alla pari di altre colture di pregio (uva da tavola, ciliegio) ed a cui vengono riservati terreni non marginali fa ricorso a soluzioni tecniche che razionalizzano e rendono efficiente il ciclo produttivo organizza l offerta del prodotto aggregando la produzione
Mandorlo in Puglia OGGI
SISTEMA DI IMPIANTO TRADIZIONALE Portinnesto Varietà Mandorlo da seme GF 677 Tradizionali (Filippo Ceo, Genco, Tuono, Ferragnes etc.) Sesto di impianto 5-6 x 4-5 m N di piante / ettaro 400 500 Forma di allevamento Meccanizzazione VOLUME (vaso classico, vaso multi-asse, etc.) Medio-bassa
Modelli di nuova mandorlicoltura razionale
Il mandorlo può facilmente integrarsi nell ambito di ordinamenti aziendali differenti, senza richiedere eccessivi investimenti, assicurando redditività soddisfacente. Utilizzazione stesse macchine per la raccolta meccanica
Raccolta meccanica
Carrello avvolgi rete semovente Pinza scuotitrice Teli di intercettazione Nastro trasportatore in fase di scarico
Aspetti della mandorlicoltura meccanizzata in Puglia Scuotitore con ombrello rovescio Operazione di stesura delle reti Scuotitore pronto all azione Raccolta agevolata delle mandorle Raccolta delle mandorle in bins Operazioni di carico del prodotto Smallatrice meccanica Essiccazione del prodotto smallato
Cantiere per la smallatura Pulizia del prodotto smallato Essiccazione
MANDORLO. nuove soluzioni
L alta densità e i modelli d impianto nel mandorlo
SISTEMA DI IMPIANTO SUPERINTENSIVO Portinnesto Rootpac 20 Rootpac 40 Varietà Spagnole (Belona, Guara, Soleta etc.) Sesto di impianto 3,8-4 x 1,2-1,5 N di piante / ettaro 1.670 2.200 Forma di allevamento Parete Meccanizzazione Alta
PERCHE IL SUPERINTENSIVO? RAPIDA ENTRADA IN PRODUZIONE STESSA MACCHINA PER LA RACCOLTA MECCANICA DELL OLIVO E DELLA VITE. POTATURA100% MECCANICA SANITA DEI FRUTTI (AFLATOSSINA, SALMONELLA) MAGGIORE PRECOCITA NELL OTTENERE ALTE PRODUZIONI MAGGIORE AFFIDABILITA
In Spagna
AGROMILLORA SHD MANDORLO POTATURA MECCANICA EDGING E TOPPING LAME ROTANTI BARRA FALCIANTE
RACCOLTA MECCANICA
ASPETTI CHIAVE DEL MANDORLO SHD ESPERIENZA REALE - KNOW-HOW Impianto: Giugno 2010 piante di 50 cm microinnestate. Localizzazione: Granja d Escarp - Lérida Superficie: 2 Ha. Portinnesti: Rootpac 40 e Rootpac 20. Varietà Soleta, Belona. Sesto di impianto: 4mx1,5m RP 40/ 4mx1,25m RP 20. Forma di allevamento: spalliera Esigenze ed idriche e nutrionali : sistema a goccia, nel 2013 4000m 3. 200N-100P-150K Prima raccolta 2012: 400 Kg/Ha di seme di Belona e 500 Kg/Ha Soleta Seconda raccolta, 2013: 1.500 Kg/Ha
Vantaggi e limiti dell alta densità Messa a frutto precoce Elevate rese produttive Alte rese alla raccolta Riduzione costi colturali Rapido ammortamento impianto Elevati costi iniziali di investimento Tecnica colturale molto accurata Mantenimento efficienza pianta nel tempo Elevata professionalità Richiede sistemi di protezione Durata Rielaborato da Sansavini e Errani, 1985
DIFFUSIONE PORTINNESTO PRIMI FRUTTETI INTENSIVI Melo / M9 1950 1970 1980 Pero / MC 1930 1980 1990 Ciliegio / Gisela (serie) 1994 2000 Mandorlo / Rootpac 2008 2010 Attualmente si stima siano stati impiantati 75 ha in Puglia 1.500 in Spagna 3.000 in USA
RICERCA E INNOVAZIONE ROOTPAC 20 UTILIZZO VARIETA ITALIANE.
Alta densità: potenziali vantaggi Le tecnologie dell HDP mirano a conseguire: riduzione della mole degli alberi e quindi, ove possibile una completa meccanizzazione riduzione del periodo improduttivo delle piante maggiori rese produttive degli impianti maggiore efficienza d uso delle macchine, dei cantieri di lavoro e della manodopera
Alta densità: possibili limiti A questi vantaggi possono fare da contrappeso alcuni inconvenienti, alcuni dei quali possono essere evitati se il futticoltore ne ha conoscenza e possiede grande perizia professionale Sansavini e Errani, 1998 maggiore difficoltà a mantenere costante nel tempo la produttività e l efficienza del frutteto minore durata fisiologica ed economica dell impianto (da verificare) maggiori spese di impianto e più elevate quote di ammortamento dell investimento iniziale maggiori rischi da avversità climatiche
Portinnesti Impianti ad alta e altissima densità 1. Portinnesti consigliati, promettenti e sconsigliati 2. Scala di vigoria dei portinnesti consigliati 3. Schede tecniche dei portinnesti seminanizzanti e nanizzanti consigliati per gli impianti fitti e superfitti 4. Le interazioni varietà / portinnesto / densità
Ed in Italia????
POTATURA IMPIANTO SUPERINTENSIVO PRIMO ANNO
INNOVAZIONE Anche il mandorlo, forse a torto ritenuta pianta che sfugge al progresso ed all evoluzione, potrà godere dei risultati della ricerca, sperimentazione ed innovazione
Il rifiorire del mandorlo in Puglia è legato ancora una volta alla capacità di interpretare l innovazione, di fare sistema, nell interesse comune da perseguire ed al gioco di squadra che si saprà esprimere
GRAZIE PER L ATTENZIONE
Quinquennio 1947-1951 Media Produzione mondiale in Tonnellate di sgusciato Fonte: Gill & Duffus of London
Quinquennio 1967-1971 Media Produzione mondiale in Tonnellate di sgusciato Fonte: Gill & Duffus of London
Fonte: Gill & Duffus of London Quinquennio 1987-1991 Media Produzione mondiale in Tonnellate di sgusciato
Produzione mondiale 2010/2011 mandorla sgusciata in ton. Fonte: INC (international nut and Dried fruit), The Cracker 2011.
PRODUZIONE MONDIALE 2010/2011 MANDORLA SGUSCIATA IN % Australia 4,2 % Spagna 3,8 % Altri Paesi 11,8 % 1000 800 PRODUZIONE MONDIALE DI MANDORLE SGUSCIATE (.000 tonn) California 80,2 %.000 tonn 600 400 200 0 1947-1951 1967-1971 1987-1991 2010-2011 Rielaborazione - Fonte INC (international nut and dried fruit), The Cracker 2011.