OSSERVATORIO PORTO DI ANCONA IL PORTO E LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO DELL INTERMODALITA. 11 Marzo 2009

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OSSERVATORIO PORTO DI ANCONA IL PORTO E LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO DELL INTERMODALITA 11 Marzo 2009 1

PREMESSA E OBIETTIVI DEL LAVORO Realizzazione delle opere a mare nel porto di Ancona Continua, nonostante la crisi il processo di containerizzazione dei traffici marittimi. Il Mediterraneo manterrà una sua centralità che verrà rafforzata con il raddoppio del Canale di Suez. Realizzazione opere = attrattività del porto? Condizioni di mercato Condizioni infrastrutturali Aspetti organizzativi 2 Relazioni con il territorio e Altri nodi logistici regionali

LA NUOVA BANCHINA MARCHE 950 mt di banchina 20 ha di piazzale La capacità è funzione di: spazi effettivamente dedicati al traffico container (questione silos), quota ottimale di utilizzo del restante spazio (60%-65%?) mezzi di movimentazione tempi di sosta dei container tiri pile di container ipotizzabili picchi di domanda 3

LA CAPACITA DELLA BANCHINA GIOIA TAURO Banchine mt Pescaggio Crane Capacità Aree Mt T/ anno, (in mq) 3.395 12,5-18 22 gru a portale + 3 gru mobili 4.200.000 1.600.000 GENOVA 1.200 15 10 1.500.000 1.000.000 1,5 LA SPEZIA 1.402 13-14 P gru a portale + 2 gru mobili CAGLIARI 1.520 16 7 a portale + 1 mobile LIVORNO 1430 13 8 gru a portale 1.200.000 282.000 1.100.000 400.000 800.000 412.000 RAPPORTO CAP./ AREA SALERNO 920 11 4 gru mobili 500.000 100.000 5,0 VENEZIA 852 10 4 450.000 290.000 1,6 2,6 4,3 2,8 1,9 RAVENNA 640 10,5 4 a portale + 1 mobile 285.000 300.000 1,0 4 Applicando un valore medio di 2-2,3 teus per mq BANCHINA MARCHE - Capacità in teus: 400.000 450.000

IL MERCATO CONTAINER: LO SCENARIO E IL POSIZIONAMENTO DI ANCONA PORTO E MERCATI DI RIFERIMENTO INTERMODALITA CONCLUSIONI 5

10,00 5,00 - -5,00-10,00-15,00-20,00-25,00-30,00-35,00 PORTI E CRISI ECONOMICA TRAFFICO TEUS NEI PRINCIPALI SCALI INTERNAZIONALI PERIODO 2009 Variazioni % su 2008 *periodo periodo genn-sett 6 BARCELLONA AMBURGO* LONG BEACH BREMA/BR. ANVERSA SHENZEN SINGAPORE LOS ANGELES VANCOUVER HONG KONG MONTREAL SHANGHAI ROTTERDAM LE HAVRE ALGECIRAS* SEATTLE GOTEBORG KOPER VALENCIA* MARSIGLIA -20 milioni di teus -15,6%

2009 - CRISI ECONOMICA E PORTI ASIATICI PORTI CINESI TRAFFICO CONTAINER 2009 e var 2008 7 Porti Cinesi 2009 in teus var % su 2008 Shanghai 25,00-10,70% Shenzhen 18,20-14,80% Guangzhou 11,10 4,90% Qingdao 10,20 2,40% Ningbo- Zhoushan 10,50-3,90% Tianjin 8,70 2,40% Dalian 4,50 1,10% Xiamen 4,60-7,00% Lianyungang 3,00 1,30% Yingkou 2,50 24,60% Totale 98,30-5,20% Fonte: Ministero dei trasporti cinese

IN ITALIA 5,0% 0,0% -5,0% -10,0% -15,0% -20,0% -25,0% -30,0% -35,0% TRAFFICO MERCI IN ALCUNI PORTI ITALIANI % 2009 su 2008-40,0% Ancona Genova Trieste Venezia Ravenna Taranto Totale merci Container 8 Primi 6 porti dell Adriatico (Venezia, Koper, Trieste, Ravenna, Rijeka, Ancona): -10,2% su 2008 container Fonte: elaborazioni Istao-Otm su dati AP

LE STRATEGIE A BREVE E MEDIO TERMINE DEI GRANDI OPERATORI Sospesi molti servizi diretti, un maggior numero di carichi viene indirizzato sui porti hub. Riduzione dell offerta sulle stesse linee (attivazione di servizi con navi più piccole). Oggi la riduzione dell offerta si attesta intorno al 17%. Ma aumenta la capacità complessiva della flotta mondiale nel 2009 (6,6%,), nonostante tutte le cancellazioni registrate nell anno Crollo degli utili delle compagnie Riduzione dei programmi di espansione: secondo le previsioni Drewry in generale la capacità dei terminal contenitori non aumenterà fino al 2015 9

ANCONA NEL SEGMENTO CONTAINER A partire dal 2001, buona la crescita dei porti Adriatici sulla scia della crescita mondiale del traffico container. Eccezionale dinamismo dei porti dell Adriatico Orientale, in particolare Koper e Rijeka, ma anche Bar sebbene con volumi più piccoli. I porti dell Adriatico Orientale passano da una quota di mercato del 14% nel 2001 sul totale del bacino, al 39% nel 2008. Ancona è il porto che è cresciuto meno di tutti. PORTI ADRIATICI: TRAFFICO CONTAINER (TEUS) 2001-2008 2008 2001 2008 Var 2008-2001 Venezia 246.196 379.072 54% Koper 93.187 353.880 280% Trieste 200.623 335.943 67% Ravenna 158.353 214.324 35% Rijeka 13.172 168.761 1181% Ancona 90.030 119.014 32% Primi 6 porti 801.561 1.570.994 96% Totale 821.489 1.712.842 109% Adriatico 10 Fonte: elab. Istao OTM su dati AP

ECCESSIVA FRAMMENTAZIONE E ESPLOSIONE CONCORRENZA Dalla FRAMMENTAZIONE. alla CONCORRENZA 11 In Adriatico sono necessari sette porti per rastrellare un traffico equivalente a quello del porto di Genova. Ma anche il Mediterraneo si caratterizza per una forte parcellizzazione dell offerta Fonte: elab. Istao OTM su dati AP KOPER nuovi servizi ferroviari su Graz (in Austria) su Curtici in Romania con Adria Transport. TRIESTE: Evergreen garantisce servizi ferroviari di collegamento su Monaco via Alpe Adria. SALONICCO: ingresso di HPH nella gestione del terminal per attirare traffico sui Balcani. Costanza e Mar Nero: sul porto DP World e APM, possibili sviluppi traffico fluviale (corridoio VII).

ANCONA E LE STRATEGIE DEI GRANDI TERMINAL OPERATOR I PRINCIPALI TERMINAL OPERATOR IN ITALIA SAVONA VADO -A.P. Moller Maersk si è aggiudicata il bando di Project Financing per la progettazione, realizzazione e gestione del terminal contenitori previsto dal Piano Regolatore Portuale nella rada di Vado Ligure. Superficie: 200.000 m2 Lunghezza di banchina: 700 m Profondità: da -15,00 mt a -20,00 mt. 12

ANCONA E ISOLAMENTO DA ALTRI NETWORK PORTUALI Competizione da singoli porti ad aree-sistema L importanza dei network: (vedi NAPA) ed entrare nei circuiti delle strategie MULTIPORT delle compagnie di navigazione I NETWORK PORTUALI EUROPEI 13

ANCONA E ISOLAMENTO DA ALTRI NETWORK PORTUALI 1990 2000 2010 ROUND THE WORLD SERVICES Transhipment (hub+feeder) DIRECT SERVICES EXPRESS SERVICES MULTIPORTS STRATEGIES 14 Rastrellamento e deposito di merci su più porti, anche vicini Abbassamento della competizione e buone opportunità per porti minori

IL MERCATO CONTAINER: LO SCENARIO E IL POSIZIONAMENTO DI ANCONA PORTO E MERCATI DI RIFERIMENTO INTERMODALITA CONCLUSIONI 15

QUANTO UTILIZZANO ANCONA LE IMPRESE MARCHIGIANE? 52 questionari (30 export via mare e 22 import) appartenenti a 39 imprese. IMPRESE PER MERCATI DI PROVENIENZA DELLE MERCI CHE VIAGGIANO VIA MARE IMPRESE PER MERCATI DI DESTINAZIONE DELLE MERCI CHE VIAGGIANO VIA MARE 16 Fonte: dati Istao, OTM 2009

Fonte: Istao OTM, 2009 I PORTI PIU CITATI PORTI UTILIZZATI DALLE IMPRESE PER NUMERO DI CITAZIONI 17

AZIENDA E CASE DI SPEDIZIONE CRITERI DI SCELTA DEGLI SPEDIZIONIERI PER IMPORTANZA ATTRIBUITA 18 Fonte: Istao OTM, 2009

IL PUNTO DI VISTA DEGLI SPEDIZIONIERI INTERNAZIONALI Tutti localizzati con proprie filiali nelle Marche: Log Service ad Ancona, Saima Avandero ad Ancona, Montecosaro e Pesaro, Geodis-Zus Ambrosetti a Monsano, Shenker Italiana a Civitanova Marche. Spesso coprono territorio più ampi (in genere anche Abruzzo e Umbria). Confermata concorrenza con i porti del Tirreno. Raro l utilizzo di Ancona per le merci marchigiane, nullo quando si tratta di movimenti di Umbria o Abruzzo. Giudicati buoni e sensibilmente migliorati i collegamenti con l Est del Mondo da Ancona. Buona la frequenza e buoni transit time. Apprezzata la flessibilità che mostrano agenzie marittime nel soddisfare le esigenze del cliente. 19

IL MERCATO MARCHE E IL RUOLO DI PORTO E INTERPORTO ANCONA JESI IL MERCATO MARCHE (container marittimo) INTERPORTO PORTO 20 Mercato di riferimento principale Clienti Merce delle Marche che vanno oltre Gibilterra utilizzando i porti del Tirreno Armatori potenzialmente interessati a collegare il Tirreno via ferrovia ( volumi, noli, dogana..) Merce che viaggia da e verso le Marche (e qualche regione limitrofa) principalmente verso l Est del Mondo Imprese e case di spedizione Concorrenti Strada/Autostrasporto dai porti tirrenici Altri porti anche del Tirreno perché privilegiati da spedizionieri, perché si vende ex works.

LO SVILUPPO - MERCATI E MODELLI DI BUSINESS - PORTO E INTERPORTO INTERPORTO PORTO ANCONA ANCONA JESI I MERCATI DEL FUTURO 21 Mercato di riferimento principale Clienti INTERPORTO Merce del Centro Italia che attualmente viaggia su strada destinata al Nord e all Europa Imprese e Case di Spedizione PORTO Concorrenti Strada/Autostrasporto Altri porti Merce che viaggia dal Centro Nord Italia verso l Asia Armatori

SINERGIE TRA PORTO E INTERPORTO composizione unica dei treni sulla direttrice Nord. sosta lunga dei container. servizi puramente logistici PORTO e INTERPORTO ANCONA JESI 22 Bacini di mercato porto Bacini di mercato interporto Direttrici di traffico interporto Direttrici di traffico porto

GLI SPAZI DI MERCATO DELL INTERPORTO IL 42% DEL TRAFFICO EXTRA-REGIONALE SU STRADA È DIRETTO A NORD (LOM-ERO-VEN) 9% 7% 26% tonn verso Marche (entrate) tonn dalle Marche (uscite) RECUPERARE IL TRAFFICO SU STRADA DA E VERSO L ESTERO CHE VIENE GESTITO DA AUTOTRASPORTATORI STRANIERI 6% 17% 6% 13% 23 MERCI IN ENTRATA E USCITA DALLA MARCHE SU STRADA MOVIMENTI INTERNAZIONALI IMP+EXP Movimenti internazionali delle Marche (Istat - Coeweb) 100% Merci caricate su mezzi immatricolati in Italia (sup. 35 tonn) 51% Fonte: elab. Elab. Su dati ISTAT Universituà di Urbino

ANCORA TRAFFICO INTERMODALE Potenziale sviluppo intermodalità mare-ferromare grazie alla diffusione delle linee Grimaldi relativa al traffico non accompagnato verso nord e verso Civitavecchia QUALI LIMITI (secondo la stessa azienda Grimaldi) : - scarsa cultura del trailer; - standard attuali dei trailer spesso non compatibili con il trasporto via ferrovia; - costi assicurativi per la compagnia estremamente onerosi IL TRAFFICO INTERMODALE CON I TRAILER 24

IL MERCATO CONTAINER: LO SCENARIO E IL POSIZIONAMENTO DI ANCONA PORTO E MERCATI DI RIFERIMENTO INTERMODALITA CONCLUSIONI 25

GLI EFFETTI DELL INCREMENTO DI CONTAINER 450.000 400.000 350.000 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 HP di sviluppo traffico 400.000 TEUS strada (80%) treno (20%) 300.000 teus via camion Coeff. Di riempimento 1,2 1,4 teus/camio 210.000 a 250.000 tir l anno Circa di 1.000 camion giorno + quelli su ro-pax 100.000 teus via treno treno medio 45 teus 50.000-0 1 2 3 4 5 6 7 Treni container nel porto di Ancona Teus rail treni teus/treno 2006 29.539 618 48 2007 19.411 449 43 2008 16.863 343 49 26 Fonte: elab. OTM 2.200 treni in un anno 10 treni container al giorno + altri treni (carbone, coils ecc)

L IMPORTANZA DELL USCITA A OVEST La capacità reale di sostenere lo sviluppo del traffico su tir (soprattutto per la città) è legata alla realizzazione dell Uscita a Ovest 27

INTERMODALITA E TRAFFICI PORTUALI MIGLIAIA DI TEUS MOVIMENTATI NEI PORTI ITALIANI 10.534 10.300 9.364 9.579 9.802 8.856 8.123 6.984 7.244 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 TRAFFICI FERROVIARI NEI PORTI ITALIANI ANNI 2007 E 2008 Porti 2007 2008 Trieste 30% 32% La Spezia 25% 24% Ravenna 17% 20% Genova 20% 17% Livorno 18% 16% Ancona 18% 14% Napoli 8% 6% Taranto 5% 5% Savona 2% 4% Gioia Tauro 2% 1% Totale 12% 11% 28 *Fonte: Trenitalia Cargo

IL TRAFFICO FERROVIARIO NEI PORTI: PROBLEMI PRINCIPALI COSTI/SOSTENIBILITA ECONOMICA INFRASTRUTTURALE: BINARI ALL INTERNO DEI PORTI ORGANIZZATIVO: FRAMMENTAZIONE DELLE OPERAZIONI INFRASTRUTTURALE E COMMERCIALE DELLA LINEA FERROVIARI 29

IL TRAFFICO FERROVIARIO NEL PORTO DI ANCONA...(1) TRENI DA E PER IL PORTO DI ANCONA 1.400 1.200 1.000 800 600 400 200 0 495 535 618 449 343 68 51 72 67 67 719 649 572 644 593 7 48 913 2004 2005 2006 2007 2008 2009 ENEL ALTRE ME R C I CONTENITORI 30 *Fonte: elaborazione OTM

IL TRAFFICO FERROVIARIO NEL PORTO DI ANCONA (2) TRAFFICI FERROVIARI MENSILI NEL PORTO DI ANCONA TRENI 2006 TRENI 2007 Cont. Totale Cont. Totali GEN 38 73 50 79 FEB 53 117 42 76 MAR 60 141 39 107 APR 48 125 31 80 MAG 59 117 47 126 GIU 58 102 36 111 LUG 52 97 33 114 AGO 47 104 27 71 SET 56 124 34 94 OTT 57 141 39 113 NOV 53 73 39 82 DIC 37 43 32 112 31 TOT 618 1.257 449 1.165 TRENI GIORNO MEDI 3 6 2 5

ASPETTI ORGANIZZATIVI STAZIONE DI ANCONA PORTO NUOVA DARSENA 1 TRENITALIA CARGO CPS 2 3 squadra di manovra composta da 2 +2 operatori (1 operatore a bordo e 1 a terra). 4 ore al mattino+ 4 ore sera Unica operazione: sdoppiamento treno (binari da 300 MT contro treno da 410 mt.) TEMPI = 1 ora circa 32 Basso livello di congestione attuale ma POTENZIALE INEFFICIENZA IN CASO DI ALTO TRAFFICO

LO SCENARIO INFRASTRUTTURALE INTERNO AL PORTO IL NUOVO SCALO MAROTTI 2 Binari di Carico: lunghezza 411 mt e 381 mt N. 2 binari di appoggio che a seconda delle soluzioni di layout trovate variano da 360 a 510 mt 33 A 10 treni corrispondono circa 4000/5000 metri giorno di convogli che devono, in maniera scaglionata, arrivare, essere manovrati fino ai binari di carico/scarico ed effettuare le relative operazioni, rimanovrati fino ai binari di partenza e ripartire per fare posto ai successivi.

LA CAPACITA DELLA LINEA: LA DISPONIBILITA DI TRACCE MERCI SCHEMA (DA ORARIO DICEMBRE 2009-2010) Orario Destinazione Tempi percorrenza Giorni 3.02 6.10 Bologna S.D. 3 h. 08 min 1.2.4.5. 15.38 18.50 Bologna S.D. 3 h 12 min 1.3.5 20.03 23.03 Bologna S.D 3h 2.4 21.20-4.20 Milano 1.2.3.5 23.43 5.33 Verona 5h 50 min 2.4 Orario Provenienza Tempi percorrenza Giorni 14.20 17.16 Bologna 2h 56 min 1.2.3.4.5 13.30 20.01 Milano 6h 31 min 1.2.3.4.5 19.47 22.50 Bologna 3h 3 min 2.3.4.5 02.40 5.24 Bologna 2h 44 min 1.2.3.5 12.34 15.40 Bologna 2h 49 min 1.3 07.30 11.01 Bologna 3h. 31 min 1.2.3.4 34 di mattina le fasce sono meno disponibili sia perché passano più treni passeggeri sia perché ci troviamo in fasce COSIDDETTE IPO, destinate alla manutenzione. Sicuramente meglio le tracce notturne anche come tempi di percorrenza.

I LIMITI DELLA RETE FERROVIARIA Sulla Galleria di Cattolica esistono limiti per casse mobili o carri PC 45 e superiori. Possono circolare ad oggi solo sul binario dispari (in direzione Sud) a 6 km orari dal KM 136.380 al Km 137.00 (per 620 mt) il che significa occupare un tempo molto lungo. Attualmente passano sulla galleria di Cattolica solo 2 treni di questo tipo. Nel 2010 inizieranno i lavori per mettere a norma la galleria e presumibilmente i lavori finiranno nel 2012. LA RETE FERROVIARIA DELLE MARCHE 35 Sulla romana capacità dimezzata, costi più alti legati alla trazione/pendenze *Fonte: RFI

IL SOSTEGNO ALL INTERMODALITA : QUELLO CHE FANNO GLI ALTRI (1) L.R. n.15/2009 L.R 15/2004, art. 21 e D.pres 256/2006 Dgr 1609/2007 RIFERIM. INTERVENTI PER IL TRASPORTO FERROVIARIO DELLE MERCI REGOLAMENTO ATTUATIVO DI INTERVENTI PER LO SVILUPPO DELL INTERMODALITA SERVIZIO DI TRASPORTO COMBINATO STRADA-ROTAIA TRA I TERMINAL CONTAINER DEI PORTI DI NAPOLI E IL DISTRETTO DI NOLA. CONCESSIONE IN REGIME DI AIUTO OGGETTO Concessione di contributi per servizi trasporto ferroviario intermodale (e per servizi marittimi) Concessione di contributi per l avvio di servizi intermodali o tradizionali a treno completo (no autostrada viaggiante) Sovvenzione diretta (3 anni) BENEFIC. Imprese logistiche pubbliche o private Imprese logistiche e ferroviarie Interporto Campano Spa (con obblighi e diritti del vettore) (e armatori, e/o operatori che gestiscano una nave) 36 PERIODO Tre anni dall avvio del servizio Tre anni

IL SOSTEGNO ALL INTERMODALITA : QUELLO CHE FANNO GLI ALTRI (2) PERCHE Compensare diversi costi esterni generati da strada e ferro Compensare diversi costi esterni generati da strada e ferro Coprire la differenza tra costi e ricavi di gestione del servizio nei primi tre anni AMMONT. 1 cent per TONN/KM (anno 1) 0,9 cent per TONN/KM (anno 2) 0,8 cent per TONN/KM (anno 3) 33 euro per UTI + coeff. correttivi a seconda della lunghezza della tratta 1.322.000 31% dei costi sostenuti per la gestione 18% dei costi sostenuti 8% dei costi CARATTER. VARIABILE in funzione: - dei km realmente percorsi - del peso del treno VARIABILE in funzione di: -UTI 37 Esempio (anno 1) Contributo di 840 a treno CON Carico di 700 tonn Percorso max fin.: 120 Km Contributo di 825 a treno con Treno: 25 UTI

IL SOSTEGNO ALL INTERMODALITA : QUELLO CHE FANNO GLI ALTRI (2) RICAVI Anno 1 Anno 2 Anno 3 Navette settimanali 5 15 10 Navette anno 250 375 500 Andata (UTI/Anno) 6.500 11.500 17.000 Ritorno (UTI/Anno) 1.500 2.500 4.000 Totale 8.000 14.000 21.000 Ricavi (140 euro per TEU) 1.120.000 1.960.000 2.940.000 COSTI Anno 1 Anno 2 Anno 3 Trasferimento su rimorchio (trailer) Container terminal porto di Napoli - terminal ferroviario Porto di Napoli 160.000 263.000 336.000 Movimentazione nel terminal ferroviario porto di Napoli 240.000 377.500 525.000 Manovra ferroviaria Porto di Napoli-Napoli traccia 20.000 35.000 52.500 Vezione ferroviaria Napoli traccia-interporto di Nola 500.000 700.000 650.000 Manovra ferroviaria Interporto di Nola-Terminal intermodale interporto di Nola 72.000 103.500 126.000 Movimentazione nel termina intermodale di Interporto di Nola 224.000 366.500 462.000 Consegna/ritiro del contenitore su veicolo stradale nell'ambito del distretto di Nola 400.000 700.000 1.029.000 1.616.000 2.545.500 3.180.500 38-496.000-585.500-240.500-31% -23% -8% I due terzi dei costi SONO imputabili.a servizi accessori

IL MERCATO CONTAINER: LO SCENARIO E IL POSIZIONAMENTO DI ANCONA PORTO E MERCATI DI RIFERIMENTO INTERMODALITA CONCLUSIONI 39

CONCLUSIONI Nuova banchina, nuove infrastrutture interne, operatività interporto, presenza dell Aeroporto. Nuove prospettive di mercato, sincronizzare i potenziamenti lungo le infrastrutture lineari, cercare di potenziare le strategie con reti lunghe Favorire l insediamento di operatori Nel traffico ferroviario cruciale il sostegno finanziario 40

RECUPERARE UNA STRATEGIA INTERNAZIONALE DEL TERRITORIO IL RUOLO DEI SOGGETTI ISTITUZIONALI NAPA CORRIDOIO ADRIATICO-BALTICO PP23 PROGRAMMA DI ESTENSIONE PP23 ASSE FERROVIARIO DA GDANSK A GRAZ 41

Grazie 42 Ida Simonella OSSERVATORIO SUI TRASPORTI MARITTIMI ISTITUTO ADRIANO OLIVETTI DI STUDI PER LA GESTIONE DELL ECONOMIA E DELLE AZIENDE Via Zuccarini, 15 60131 Ancona Tel: +39 071 2901144 FAX: +39 071 2901017 www.istao.it