Metodi per il controllo microbiologico dei mosti e dei vini in assenza di anidride solforosa



Documenti analoghi
IL CONTROLLO DELLA PROLIFERAZIONE MICROBICA

Esperienze di produzione di vini in assenza di anidride solforosa C.Riponi, L.Pirrone, F.Chinnci, F.Sonni, N.Natali. Vicenza 12 dicembre 2009

Protocollo sperimentale per la produzione di vini senza solfiti. Dr.ssa Graziana Grassini

SPECIE MICROBICHE DOMINANTI NEL VINO

Microbiologia applicata al settore enologico

Innovazione nella vinificazione delle uve appassite/disidratate

IL PIACERE DEL VINO ENERGIZED BY

Health Target Group ALIMENTI CHEMICAL FREE FOOD TECHNOLOGY

Progetto ewine (Joint Project 2005)

«Selezione dei ceppi autoctoni mediante meso-vinificazioni»

Realtà vitivinicola regionale

<< Isolamento e caratterizzazione dei lieviti autoctoni della cantina VICAS >>

Fermentazione acetaldeide sotto controllo!

«Produzione di vini nella cantina VICAS mediante i lieviti autoctoni selezionati»

VIVIANA CORICH Docente di Microbiologia - Università di padova

«Selezione dei ceppi autoctoni mediante meso-vinificazioni»

-Coordinamento : CRA- Centro di ricerca per l Enologia (CRA_ENO) via P.Micca, 35-Asti Responsabile scientifico : dott.ssa Antonella Bosso

Tecniche di vinificazione senza l impiego della solforosa

Sperimentazione in scala di cantina presso azienda Capodarco (Grottaferrata- Roma)

Origine e valutazione della qualità percepibile dei vini

INNOWINE UR 1 UR 2 : UR 3 : AgriFood Innovation Day Bari, 26 0ttobre 2012

Test per l'analisi di campioni di vino

SOSTENIBILITÁ E INNOVAZIONE IN CANTINA COME STRUMENTI DI VALORIZZAZIONE TERRITORIALE

Test tecnico per culture starter di batteri lattici 2012

IL POTERE DELL OZONO. Puro Unico Naturale

Centro Interdipartimentale di ricerca per l Innovazione in Viticoltura ed Enologia

Le analisi del vino in una produzione fai da te

Test tecnico dei lieviti selezionati 2011

INNOVAZIONE NELLA VINIFICAZIONE DELLE UVE APPASSITE/DISIDRATATE

Lo stato dell arte della normativa fra biologico, naturale e libero. Roberto Pinton

VINIFICAZIONE SPONTANEA: ASPETTI MICROBIOLOGICI

ISTITUTO AGRARIO DI S. MICHELE CAVIT PROGRAMMA DI CONTROLLO QUALITÀ DEI PREPARATI DI LIEVITO SECCO PER LA VENDEMMIA 2002.

Chimica Enologica e Analisi di Laboratorio 6 CFU

SISTEMI THERMO SCIENTIFIC ARENA PER L ANALISI AUTOMATICA DEI VINI EVIDENZE DA UN APPLICAZIONE STANDARD. AHSI Spa

Dr.ssa Francesca Ciampini. ISVEA - Le tecniche analitiche di monitoraggio del Brettanomyces

INDAGINE QUALITATIVA SUI PREPARATI DI LIEVITO SECCO ATTIVO

Benedetta Turchetti Dipartimento di Biologia Applicata Università degli Studi di Perugia Curatore della Collezione dei Lieviti Industriali DBVPG

CORSO DI DEGUSTAZIONE AL CASALE EUROPA

SIECZKOWSKI, BERGAGLIO - SELEZIONE DI UN CEPPO DI LIEVITO SPECIFICO PER IL VITIGNO SYRAH PAG. 1

28 marzo 2013 ASTRA Tebano Castellari Lorena e Jacopo Giovannini SELEZIONE DI LIEVITI AUTOCTONI PER LA VALORIZZAZIONE DI VINI ALBANA E SANGIOVESE DI

Il lisozima è un agente antimicrobico

introduzione alla piattaforma tecnologica Freewine En. Nir Levav Zagreb, 06/07/2012

I solfiti in enologia

L ENOLOGO OTTOBRE 2010

FILIERA UVA. Analisi del processo di vinificazione attraverso sistemi innovativi (obiettivo 3.4).

Vitigni resistenti Prima caratterizzazione enologica Vendemmia 2018

modulo LA VINIFICAZIONE LA VINIFICAZIONE unità didattiche VINIFICAZIONE IN BIANCO ore richieste: 2 ore di lezione, con osservazioni in CANTINA

Il Prosecco: un vino di successo ASPETTI TECNICI DELLA NUOVA DOC PROSECCO

Schede di autocertificazione dei vini

Corso di laurea in Viticoltura ed enologia a.a MICROBIOLOGIA GENERALE ED ENOLOGICA (MICROGE 006GG)

Vino biologico: regolamento europeo o norme private

Produzioni biotecnologiche agroalimentari: Il Vino

RAPPORTO ATTIVITA SPERIMENTALI RELAZIONE DEFINITIVA

RISOLUZIONE OIV-OENO MONOGRAFIA SUL GLUTATIONE

La microbiologia per i vini rosati

Nota tecnica UVA DA VINO: Botector

SVILUPPO DI UNA TECNOLOGIA BIOLOGICA INNOVATIVA PER LA RIMOZIONE DEL MERCURIO DA MATRICI AMBIENTALI CONTAMINATE

LIEVITI SECCHI PRESENTI SUL MERCATO TRENTINO Caratteristiche microbiologiche ed enologiche.

Béatrice Cao-Thanh Institut Rhodanien, Orange, France

Schede di autocertificazione dei vini

La fermentazione malolattica

Laurea in Viticoltura ed Enologia

Analisi degli zuccheri del vino nella vinificazione Dr. Simone Bellassai Enologo e CDR WineLab specialist

CARATTERIZZAZIONE DI UN NUOVO CEPPO DI LIEVITO

LIEVITI SECCHI Controllo qualità e caratteristiche enologiche.

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe V Trasformazione dei prodotti

autocertificazione e prezzo sorgente il vino

Vinificazione senza macerazione sia su uve bianche che su uve nere

Oenovin EPERNAY (ex r.f. Bayanus) Lievito selezionato in Champagne il cui utilizzo è indicato per il trattamento di mosti destinati alla produzione di

UVA DA VINO, VINI, MOSTI

RISOLUZIONE ECO 4/2004

WP2 Approfondimenti scientifici sui fattori che intervengono sulla shelf-life dei vini

Schede di autocertificazione dei vini

Tecniche enologiche volte a favorire la fermentazione malolattica nei vini rossi

La bioconservazione in relazione alla salubrità e qualità organolettica degli alimenti GIOVANNA SUZZI

IL PROGETTO di VINIFICAZIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA ENOLOGICA

Innovazione nel controllo di qualità del processo in laboratorio

«Messa a punto dell impianto per la produzione di lieviti autoctoni in cantina»

INFORMAZIONE CONFIDENZIALE. La riproduzione e la diffusione del documento è vietata senza approvazione scritta da parte di Lallemand Inc.

Igiene sostenibile in cantina con l impiego dell ozono: zero impatto ambientale e zero residui. Cristian Carboni Industrie De Nora Spa

Effetti sanitizzanti mediante PCO-REFINEAIR: esperienze di laboratorio. Francesco Marra

QUALITA MICROBIOLOGICA DEI COSMETICI: ASPETTI TECNICI E NORMATIVI CHALLENGE TEST

HARMONIA CHIANTI RISERVA D.O.C.G.

BIODIVERSITÀ DEI LIEVITI DELLA VIGNA PER ESALTARE LA TIPICITÀ DEL VINO

TECNOLOGIE CHIMICHE PER L'INDUSTRIA E LABORATORIO

RISOLUZIONE OIV-CST

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 177

Cessioni fenoliche dal tappo di sughero e potenziale effetto sulla stabilità proteica del vino

REGOLAMENTO (UE) N. 471/2012 DELLA COMMISSIONE

Interviene: Gaetano Mirandola Antico Molino Rosso s.r.l.

Articolo 32. «Lo Stato tutela la salute dei cittadini» Valerio GIACCONE Presentazione modulo di Tecnologia degli Alimenti

Come eliminare o ridurre l impiego della solforosa in vinificazione

Articolo La indicazione geografica tipica "Marche" è riservata alle seguenti categorie di prodotti vitivinicoli:

Etichettatura - Indicazioni facoltative

RISOLUZIONE ECO 5/2004

Microssigenazione Barbera 2008

SCIENZA E CULTURA DELL ALIMENTAZIONE TERZE INDIRIZZO ENOGASTRONOMIA - CUCINA

BATTERI CONTRO IL BRETT? speciale biotecnologie in enologia

USO DI ACQUA ELETTROLIZZATA ED OZONO SU UVE da VINO IN POST-RACCOLTA: ASPETTI TECNOLOGICI e MICROBIOLOGICI L. ROLLE, L. COCOLIN

Transcript:

Convegno tecnico: LA RIDUZIONE DEI SOLFITI NEI VINI COME GRANDE OPPORTUNITÀ DI MERCATO Metodi per il controllo microbiologico dei mosti e dei vini in assenza di anidride solforosa SANDRA TORRIANI Dipartimento di Biotecnologie, Università degli Studi di Verona

IMPIEGO DI SOLFOROSA IN ENOLOGIA

LEGISLAZIONI SULLA SOLFOROSA L Organizzazione Mondiale della Sanità comprende l SO 2 tra i conservanti (E220) e ne indica la Dose Giornaliera Ammissibile in 0,7 mg/kg di peso corporeo. All eccesso di assunzione di SO 2 sono attribuiti vari disturbi, ad es. l insorgenza di emicranie. Attualmente i limiti legali alla presenza di solfiti nei vini sono fissati dalla legislazione comunitaria Reg. CE 606/2009 Oltre all effetto tossico, l SO 2 ha anche un azione allergenica, per cui con l entrata in vigore della Direttiva CE n.89/2003, Tenore totale SO 2 (mg/l) Vini rossi Vini bianchi e rosati < 5 g/l >5 g/l < 5 g/l > 5 g/l 150 200 200 250 dal Dic. 2005 è diventato obbligatorio riportare in etichetta la frase contiene solfiti (10 mg/l) Pittogramma Reg. CE 607/2009 art. 51, par. 2

SOLFOROSA COME INDICE DI QUALITÀ? La quantità di SO 2 nei vini può qualificare le produzioni enologiche, non solo quelle biologiche, che sono ottenute con un uso molto contenuto di SO 2 durante la vinificazione. Il consumatore consapevole è orientato verso alimenti salubri privi di additivi chimici. Il vino può trovare nel suo ridotto contenuto di SO 2 un ulteriore fattore di valorizzazione, anche in termini commerciali e promozionali. MOSTO FERM. ALCOLICA FERM. MALOLATTICA LEGNO O ACCIAIO BOTTIGLIA

AZIONE ANTIMICROBICA DELLA SOLFOROSA Inibizione lieviti non-saccharomyces, Inibizione batteri malolattici nei vini bianchi, Prevenzione dello sviluppo di Brettanomyces spp. e contaminanti batterici, Controllo proliferazione microbica. MOSTO FERM. ALCOLICA FERM. MALOLATTICA LEGNO O ACCIAIO BOTTIGLIA

PRATICHE ENOLOGICHE ALTERNATIVE AI SOLFITI Stato sanitario delle uve, igiene della cantina e idonee pratiche enologiche sono i cornerstones della strategia che l enologo deve applicare contro la proliferazione incontrollata dei microbi di deterioramento. ADDITIVI CHIMICI Classici (es. dimetildicarbonato, acido ascorbico, acido sorbico) Naturali (es. lisozima, chitinasi, batteriocine, zimocine) TRATTAMENTI FISICI Campi elettrici pulsati, Trattamenti a elevate pressioni, Ultrasuoni ad alta intensità, Luce ultravioletta

TRATTAMENTI con LUCE ULTRAVIOLETTA Irraggiamento nella regione C degli ultravioletti (UV-C). 254 e 260 nm I raggi UV-C interagiscono con il DNA dei microrganismi I residui di timina formano dimeri i microrganismi non si replicano

I RAGGI UV-C NELL INDUSTRIA DELLE BEVANDE Il trattamento UV è già stato applicato con successo: - per il controllo dei microrganismi e dell attività enzimatica in succhi di frutta [Koutchma et al., 2009, Food and Bioprocess Technology 2:138; Falguera et al., 2011, LWT-Food Science and Technology 44:115] Anche in impianti di imbottigliamento di cantine: - trattamento dell acqua, - sanitizzazione dell aria. Trattamenti sperimentali su mosto d uva e vino contaminati artificialmente [Fredericks et al., 2011. Efficacy of ultraviolet radiation as an alternative technology to inactivate microorganisms in grape juices and wines. Food Microbiol. 28:510]

TECNOLOGIA SurePure (Milnerton, South Africa) Per ovviare allo scarso potere di penetrazione dei raggi UV negli alimenti sono stati progettati reattori a flusso turbolento. I tubi sono stati progettati per generare un flusso turbolento del liquido da trattare, migliorando la capacità di penetrazione dei raggi UV e la capacità di inattivare i microrganismi. L impianto base è formato da 40 tubi in serie ciascuno dei quali contiene una lampada UV-C (254 nm) Il campione è fatto circolare a un flusso costante di 4.000 L/h. Modulando il numero di lampade o facendo circolare più volte il campione da trattare, è possibile applicare dosaggi di luce diversi. La dose è circa 1.000 J/L.

SPERIMENTAZIONE CON UV-C Premessa Controllare le fermentazioni e le contaminazioni microbiche senza l aggiunta di additivi chimici è uno degli obiettivi dell industria enologica da raggiungere per ottenere vini salubri come richiedono i consumatori. Ricerca Applicazione di un nuovo trattamento UV-C alternativo all uso dei solfiti nell industria enologica per il controllo dei microrganismi contaminanti e per il miglioramento della qualità di mosti e vini (UVASOL). MOSTO FERM. ALCOLICA FERM. MALOLATTICA LEGNO O ACCIAIO BOTTIGLIA

PROVA DI LABORATORIO Obiettivo Materiali e metodi Valutare la resistenza intrinseca caratteristica di diverse specie di lieviti e batteri enologici alla radiazione UV-C. Ogni coltura in fase stazionaria è stata diluita e le diluizioni sono state piastrate in triplicato su terreno YPD Agar (lieviti), MRS Agar (batteri lattici) e FM (batteri acetici). Le piastre sono state irradiate con lampada Spectroline Longlife Filter Model ENF-240C/FE (Spectronics Corporation, USA) a 254 nm in modo statico. Il tempo di esposizione è stato di 277 sec, in modo da ottenere lo stesso dosaggio dell impianto SurePure. E stata calcolata la riduzione logaritmica media confrontando i risultati delle conte delle diluizioni trattate e delle diluizioni controllo (non sottoposte a trattamento UV-C).

EFFICACIA DEI RAGGI UV-C sui BATTERI Specie di batteri Prima trattamento UV-C Conta (UFC/mL) Dopo trattamento UV-C Riduzione logaritmica Acetobacter aceti 7,7 10 6 ± 3,4 10 6 13 ± 15 6,0 ± 0,8 A. malorum 9,1 10 6 ± 1,1 10 6 93 ± 77 5,5 ± 1,3 A. oeni 2,2 10 6 ± 5,7 10 5 23 ± 5 5,4 ± 0,8 A. pomorum 9,7 10 6 ± 8,8 10 5 66 ± 30 5,7 ± 1,0 Gluconobacter oxydans 5,3 10 6 ± 1,2 10 6 63 ± 6 5,5 ± 0,9 Lactobacillus hilgardii 2,3 10 7 ± 2,4 10 6 44 ± 38 6,1 ± 1,0 L. paracasei/rhamnosus 2,7 10 7 ± 4 10 5 36 ± 32 6,3 ± 0,9 L. buchneri/parabuchneri/sunkii 3,9 10 7 ± 3,7 10 6 90 ± 70 6,2 ± 1,2 Oenococcus oeni 5,3 10 7 ± 4,2 10 6 77 ± 32 6,4 ± 1,1 Tutte le specie di acetobatteri e di batteri lattici testate hanno mostrato una riduzione logaritmica molto marcata, sempre superiore alle 5 unità logaritmiche.

EFFICACIA DEI RAGGI UV-C sui LIEVITI Specie di lievito Prima trattamento UV-C Conta (UFC/mL) Dopo trattamento UV-C Riduzione logaritmica Candida steatolytica 3,8 10 7 ± 1,3 10 7 70 ± 30 5,7 ± 0,2 Candida zemplinina/stellata 9 10 5 ± 3 10 5 4,6 10 2 ± 6,3 10 2 3,6 ± 0,7 Hanseniaspora osmophila 2,3 10 5 ± 2,3 10 5 N.R. 5,2 ± 0,4 Hanseniaspora uvarum 4 10 5 ± 2,6 10 5 36 ± 47 4,4 ± 1,2 Lachancea thermotolerans 2,1 10 6 ± 3 10 5 10 ± 17 5,8 ± 0,8 Metschnikowia pulcherrima 5,6 10 6 ± 7 10 5 6 ± 11 6,3 ± 0,8 Pichia galeiformis/membranifaciens 4,3 10 6 ± 2,5 10 6 46 ± 47 5,1 ± 0,3 Pichia kluyveri 2,6 10 6 ± 2 10 5 1,3 10 3 ± 2 10 2 3,2 ± 0,05 Saccharomyces cerevisiae 8,2 10 6 ± 7 10 5 13 ± 10 6,0 ± 0,8 *I più sensibili sono stati S. cerevisiae, L. thermotolerans e M. pulcherrima, che mostrano un elevato tasso d inattivazione. *P. kluyveri e C. zemplinina/stellata, sono > resistenti alla radiazione UV-C.

PROVE DI CANTINA Obiettivo Materiali e metodi Valutare l efficacia dell applicazione UV-C con l impianto SurePure per la stabilizzazione microbiologica di mosto d uva e vino. Diverse cantine d Italia, Differenti tipi di matrice: - mosto, - vino bianco e rosato, - vino rosso, Prove a diverso dosaggio (25-2.000 J/L), Prove a dosaggio 1.000 J/L. Determinazione del numero dei microrganismi (UFC/mL), prima e dopo il trattamento UV-C in terreni specifici (lieviti in WL, LAB in MRS, batteri aerobi in WLD).

RISULTATI: MOSTO di UVA GARGANEGA 5 4 Log UFC/mL 3 2 1 0 C ont 125 250 500 625 750 1000 J/L Lie viti LAB AAB Conte iniziali (UFC/mL) Lieviti LAB AAB 3 10 4 1 10 4 3 10 4 Correlazione tra dosaggio di radiazione UV-C e tasso d inattivazione (Keyser et al. 2008)

RISULTATI: VINO PINOT GRIGIO Log UFC/mL 6 5 4 3 2 1 0 C ont 125 250 500 625 750 1000 J/L Lie viti LAB AAB Conte iniziali (UFC/mL) Lieviti LAB AAB 1 10 5 1 10 2 2 10 2 Correlazione tra dosaggio di radiazione UV-C e tasso d inattivazione (Keyser et al. 2008)

RISULTATI: VINO SANGIOVESE 5 Log UFC/mL 4 3 2 1 0 Cont 500 750 1000 2000 J/L Lieviti LAB AAB Conte iniziali (UFC/mL) Lieviti LAB AAB 5 10 4 3 10 2 7 10 2 Il trattamento è risultato efficace per i LAB, ma non per gli altri gruppi microbici.

RISULTATI: MOSTI Trattamento a 1.000 J/L Conte iniziali (UFC/mL) Riduzioni logaritmiche Campione Lieviti LAB AAB Lieviti LAB AAB Mosto di Garganega, FT 3,1 10 4 1,2 10 4 3,1 10 4 4,49 4,08 4,49 Mosto Garganega, SB 5,5 10 7 60 1,1 10 2 5,32 0,48 2,04 Mosto di Moscato, FF 4,7 10 6 1,9 10 2 10 2 4,72 2,27 2 Mosto passito, FLV 5 10 7 10 3 8,2 10 3 2,09 3 2,14 Mosto di Prosecco, CB 10 7 4 10 3 5 10 3 5,3 2,12 1,92 Mosto di Trebbiano, CVC 5,6 10 7 2,7 10 4 1,3 10 5 1,97 4,43 2,48 Mosto di Verdicchio, MN 7 10 4 N.R. 7,7 10 4 0,76-4,89 3,38 ± 1,77 2,05 ± 1,76 2,49 ± 1,55 L inattivazione dei lieviti è stata in genere elevata (3,38 ± 1,77 Log) Elevata suscettibilità dei batteri alla radiazione UV-C (LAB 2,05 ± 1,76 Log; AAB 2,49 ± 1,55 Log)

RISULTATI: VINI BIANCHI E ROSATI Trattamento a 1.000 J/L Conte iniziali (UFC/mL) Riduzioni logaritmiche Campione Lieviti LAB AAB Lieviti LAB AAB Asti spumante, TS 3,3 10 7 N.R. N.R. 7,51 0 0 Chardonnay, MZ 8 10 4 1,5 10 2 60 4,90 2,18 1,78 Fiano, TF 5 10 4 >10 5 3 10 6 4,70 6,00 6,48 Garganega, COL 1,5 10 2 30 50 2,17 1,48 1,69 Garganega, DC 1,3 10 5 10 4 20 2,51 4,00 1,30 Garganega, VR 2 10 6 90 70 2,85 1,95 1,84 Pinot grigio, RDL 1,3 10 5 1,3 10 2 2,4 10 2 5,11 2,00 2,34 Prosecco 1,5 10 4 4 10 2 9 10 3 4,18 2,60 3,95 Rosato, RDL 1,6 10 5 1,4 10 4 N.R. 5,20 4,14 0 Schiava rosato, RDL 7 10 7 80 3,6 10 2 7,84 1,90 2,56 Trebbiano, CVC 5 10 4 6 10 5 2 10 4 4,70 5,78 3,00 4,70 ± 1,82 2,91 ± 1,85 2,27 ± 1,82 Il sistema SurePure è risultato estremamente efficace nell abbattere la carica microbica, anche quando il livello numerico iniziale è molto elevato.

Il tasso di inattivazione nei vini rossi è basso soprattutto per i lieviti, in quanto sono ricchi in sostanze polifenoliche, come antociani e tannini, che sono in grado di assorbire la radiazione ultravioletta RISULTATI: VINI ROSSI Trattamento a 1.000 J/L Conte iniziali (UFC/mL) Riduzioni logaritmiche Campione Lieviti LAB AAB Lieviti LAB AAB Aglianico 1, TF 10 7 7,4 10 4 2,6 10 3 1,00 1,23 0,64 Aglianico 2, TF 10 7 2,4 10 3 7,6 10 3 0,79 0,78 0,77 Aglianico, CD 2,4 10 3 1,4 10 4 1,4 10 4 0,54 1,16 0,59 Amarone FW, GIV 7 10 5 90 80-1,95 0,60 Amarone, GIV 9 10 5 4,4 10 3 8,2 10 3 1,18 0,90 1,01 Barolo, FF 2 10 3 6 10 3 3 10 3 0,60 0,60 3,48 Sangiovese, CVC 5 10 4 3,4 10 2 7 10 2 0,30 1,20 1,15 Syrah in barrique, 70 N.R. N.R. 0,07 - - Tai rosso, LP 6 10 7 N.R. 1,3 10 2 0,23-2,11 Vino rosso, COL 6 10 2 10 3 6 10 4 0,96 3,00 4,00 Vino rosso, FLV 1,7 10 8 5,4 10 3 1,3 10 2 1,93 1,24-0,63±0,57 1,08±0,81 1,32±1,28

PROVE PRELIMINARI DI STABILITA Obiettivo Materiali e metodi Valutare la stabilità microbiologica di vini trattati con UV-C. Campioni di vino trattato e controllo, Conservazione a 4 C e 20 C, Analisi microbiologiche nel tempo. Vino Barbera

CONCLUSIONI Le prove in laboratorio hanno indicato che i lieviti e i batteri presenti nei mosti e nei vini sono suscettibili alla radiazione UV-C. Alcune specie del genere Pichia e Candida sono maggiormente resistenti. Il trattamento UV-C si è dimostrato efficace nel diminuire la concentrazione dei microrganismi indigeni associati ai vini bianchi/rosati e ai mosti. E necessario ottimizzare i dosaggi di radiazione UV in base al campione da trattare: i vini rossi richiedono un trattamento prolungato. I fattori che limitano l inattivazione microbica : - Tipo e stato fisiologico dei microrganismi - Sostanze polifenoliche - Torbidità MOSTO FERM. ALCOLICA FERM. MALOLATTICA LEGNO O ACCIAIO BOTTIGLIA

CONCLUSIONI Questo metodo per il controllo della contaminazione microbica può consentire di ottenere una stabilizzazione microbiologica dei prodotti per lungo tempo. Il sistema SurePure si pone come valida alternativa all azione antimicrobica dell SO 2 durante il processo di vinificazione in bianco. Saranno effettuati studi specifici per indagare eventuali effetti del trattamento UV-C sulle caratteristiche organolettiche e sul colore. MOSTO FERM. ALCOLICA FERM. MALOLATTICA LEGNO O ACCIAIO BOTTIGLIA

Ringraziamenti Le cantine, gli enologi e i tecnici per il loro prezioso aiuto e supporto nel condurre le sperimentazioni. I miei collaboratori: Dr.ssa Marilinda Lorenzini Dr. Fabio Fracchetti Dr.ssa Franca Rossi Dr. Alessio Artuso Grazie per l attenzione