La presenza di Aflatossine nei luoghi di lavoro

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Transcript:

V^ Congresso Nazionale Le Micotossine nella Filiera Agro-Alimentare La presenza di Aflatossine nei luoghi di lavoro Relatore : Fulvio Ferri Medico del Lavoro Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPSAL) AUSL di Reggio Emilia Bologna 24 Novembre 2015, Zanhotel Europa, Bologna 1

Hanno partecipato allo studio su esposizione ed indicatori biologici in esposti ad Aflatossine e controlli: Bedogni L., Capanni S., Crespi E., Ferdenzi P., Gargano A., Gattei D., Magnani I., Mozzanica S., Magnani M., Olmi M., Ombrini G. del SPSAL AUSL RE Fedrizzi G. e Menotta S. dell I.Z.S., sede di BO Collini G., Giorgi Rossi P., Luberto F., Mancuso P.a del Servizio di Epidemiologia AUSL di RE gli operatori di ARPA di RE, Carlo Brera e Barbara Desantis, Laboratorio MICOTOSSINE, I.S.S., Roma che oltre all analisi dei campioni biologici hanno assicurato il fondamentale supporto e il confronto in tutte le varie fasi dell indagine. Studio finanziato da Ass.to Sanità Regione Emilia Romagna 2

Bibliografia essenziale: AA.VV 1^ Congresso Nazionale, Le Micotossine nella Filiera Agroalimentare Carlo Brera, ISS, Roma, 29-30 Novembre 2004 Atti a cura di Marina Miraglia e AA.VV. Aflatossine: conoscenza e prevenzione Regione Emilia Romagna: Ass.to Sanità, Servizio Veterinario e Igiene degli Alimenti, Servizio di Sanità Pubblica 2015 Brera C., Caputi R.,Miraglia M., Iavicoli I, Salerno A.,Carelli G. Exposure assessment to mycotoxins in workplaces: aflatoxins and ochratoxin A occurrence in airborne dusts and human sera - Microchemical Journal 73 (2002) 167 173 G.Brochard, C.Le Bàcle Mycotoxines en milieu du travail. II. Exposition, risques, prévention in INRS, Documents pour le Medicin Du Travail, n^ 121, I^ trim. 2010 Hayes RB, Van Nieuwenhuize JP e Al. Aflatoxin exposures in the industrial setting: an epidemiologic study of mortality. Food Chem Toxicol. 1984 ; 22 (1): 39-43 Hui-Chen Wu e al. Aflatoxin B1 Exposure, Hepatitis B Virus Infection and Hepatocellular Carcinoma in Taiwan Cancer Epidemiol Miomarkers Prev 2009; 18(3); March 2009 Li-Yu.Wang, M. Hatch e Al. Aflatoxin Exposure and risk of hepatocellular carcinoma in Taiwan Int J. Cancer: 67, 620-625 (1966) J.H. Olsen, L. Dragsted and H. Autrup Cancer risk and occupational exposure to aflatoxins in Denmark Br. J. Cancer 1988, 58, 392-396 WHO, IARC Aflatoxins, in Some Traditional Herbal Medicines, Some Mycotoxins, Naphtalene and Styrene Vol 82, IARCPress 2002, LYON France Xiao-Yang He e al. Efficient activation of aflatoxin B1 by cytocrome P450 2 13, an enzime predominantly 3 expressed in human respiratory tract - Int. J. Cancer: 118, 2665-2671, 2006

SITUAZIONE SORPRENDENTE PER UN OPERATORE DELLA PREVENZIONE!!. da un lato, in determinate aziende, puo imbattersi in aflatossine cancerogene (AfB1 AfG1 AfM1,..) - ad azione genotossica (prod. Addotti AFB1-N 7 -Gua e AFB1FAPY->Trasversione G/T in codone 249, gene oncosoppressore p.53 del genoma umano: molto freq. in pazienti HCC se provenienti da aree ad elevato inquinamento da AFB1) (Aguilar F., 1993) - i cui effetti nocivi, sulle popolazioni animali ed umane piu esposte per ragioni alimentari (Asia ed Africa, sprtt), sono ampiamente noti da anni - che possono giocare un ruolo causale diretto nel 4,6 28,2 % di tutti i casi di epatocarcinoma - la cui pericolosità e storicamente collegata alla possibile assunzione per via alimentare attraverso cibi contaminati, ma il cui assorbimento nell organismo, come e noto, può avvenire anche attraverso la via respiratoria o, addirittura, per via cutanea (almeno sperimentalmente). 4

. dall altro, deve constatare la carente attenzione / conoscenza la scarsa regolamentazione e. sulla possibile esposizione professionale ad AFLA. su modalità di prevenzione dei loro effetti nocivi e 5

La scarsa attenzione e dimostrata da - limitato numero di studi epidemiologici o approfondimenti sperimentali su effetti sanitari e livelli di esposizione professionale, nelle pur numerose aziende che trattano, direttamente o indirettamente, prodotti alimentari o mangimi contaminati - assenza di qualsiasi normativa specifica di prevenzione a tutela dei lavoratori esposti: le AFLA ( paradossalmente ) non sono comprese nella lista UE dei cancerogeni professionali. 6

Unico (recente) aggancio normativo specifico in tema di esposizione professionale: dal giugno 2014, l INAIL ha inserito l EPATOCARCINOMA come Malattia Professionale, con obbligo di denuncia, in caso di precedente esposizione professionale ad Aflatossina B1 (codice I.6.45 C22.0) (Decreto Min.Lav. 10.06.14) 7

Perche questo disinteresse? (1) Forse perchè - le AFLA sono cancerogeni naturali, ubiquitari, prodotti da muffe, a cui non e semplice sottrarsi e quindi la loro nocività spaventa meno ; inoltre - la loro presenza suscita minori conflitti / allarmi sociali / discussioni rispetto a quelle indotte da cancerogeni di sintesi.. continua 8

(continua) Perche questo disinteresse? (2) Forse perché il problema dell esposizione alimentare è particolarmente evidente nei paesi in via di sviluppo (Asia, Africa,..) dove si osservano. elevate incidenze di epatocarcinoma (HCC) indotte dall elevata contaminazione dei cibi da AFLA e probabilmente dall effetto additivo (ma non moltiplicativo!) di contemporanea infezione da HBV e HCV (Li-Yu Wang, 2006; Hui-Chen Wu, 2009). ampie fasce di popolazione che non possono permettersi di scartare, o destinare ad altro impiego, i semi e i prodotti della terra più contaminati da AFLA e quindi.. se li mangiano anche se fortemente contaminati. D altronde, per buona parte di queste popolazioni.... 9

la maggiore probabilità di morire per EPATOCARCINOMA, ( mangiando tali prodotti ) rappresenta l ALTERNATIVA possibile alla sicurezza della morte per FAME, ( se rinunciano a cibarsene ) 10

Dalle nostre parti ( in Occidente ), invece,. dove i limiti di contaminazione sono tenuti in considerazione e, in genere [?!? ], vengono rispettare, fatti l evidenza epidemiologica di danni da Aflatossine e più difficile da documentare. 11

Per tutti questi motivi, l attenzione alle AFLA. come fattori di rischio professionale, e scarsa anche nelle aziende in cui l esposizione per via inalatoria e consistente. 12

Eppure l esposizione professionale (per via inalatoria) ESISTE. e non e assolutamente trascurabile! La possibilità di una specifica via di attivazione polmonare dell AfB1 in epossido e stata già ampiamente dimostrata ( Kelly JD, 1997; Xiao-Yang He, 2006; ) Da cio la verosimile azione cancerogena anche locale. 13

QUALI EFFETTI DANNOSI SUI LAVORATORI ESPOSTI? Pochi dati certi: - Nei Paesi Bassi ( lavorazioni di Arachidi ) : aumento mortalità per ca. vie respiratorie in gruppi di lavoratori esposti ad AFLATOSSINE vs. gruppo di non esposti (Hayes RB, 1984) - In mangimifici di Danimarca, in addetti con più anzianità ( > 10 aa.): eccesso di tumori a fegato, vie biliari, ghiandole salivari e mediastino, rispetto a popolaz. generale (Olsen J.H. 1988) 14

ALCUNE DOMANDE ESSENZIALI : QUANTE SONO LE AZIENDE POTENZIALMENTE INTERESSATE? QUANTI SONO I LAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI?.. E A QUALI LIVELLI DI ESPOSIZIONE? 15

Quali comparti / lavorazioni interessati? Soprattutto comparto agroalimentare,... ma non solo: Raccolta (mais,. ) Carico e scarico (porti, autotrasportatori, ) Deposito / insilamento Trattamenti meccanici Essiccazione Produzione mangimi Distribuzione agli animali da allevamento Seconda lavorazione delle M.P. (.. ) Laboratori analisi Produzione di BIOGAS, Incenerimento Prime fasi di lavorazione del cotone 16

DEPOSITO ORIZZONTALE DEL MAIS SELEZIONATO 17

Parte scartata del mais dopo selezione 18

BUCA DI SCARICO 19

Pulizia buca di scarico 20

POLVERE DEPOSITATA SU IMPIANTI O SUL PAVIMENTO (mangimificio) PULIZIE CARENTI O ASSENTI 21

Vaglio vibrante: dispersione e accumuli di polvere 22

MODALITA INCONGRUE DI PULIZIA, IN MANGIMIFICIO 23

CARICO ALLA RINFUSA 24

CARICO ALLA RINFUSA 25

In ESSICCATOIO: Macinazione di mais inquinato e carico su carro (x conferimento ad az. Produz. BIOGAS) 26

In ESSICCATOIO Macinazione di mais inquinato e carico su carro (x conferimento ad az. Produz. BIOGAS) 27

In ESSICCATOIO Macinazione di mais inquinato (x conferimento ad az. Produz. BIOGAS) : carico mais macinato su carro 28

Aziende indust.li e lavoratori potenzialmente a rischio AFLATOSSINE (da Flussi INAIL 2013) LAVORAZIONI per GRUPPI (A10d_Ateco2007) Totale Addetti aziende Codici ATECO considerati) COLTIVAZIONE CEREALI 3343 1619 A 0111; A 01111; A011110 COLTIVAZIONE SEMI OLEOSI E MISTI (oleosi e non) 33243 2907 A 01112; A 011120; A 01113; A 011130; A 01114; A 011140 COLTIVAZIONE DI RISO 246 191 A 0112; A 01120; A 011200 COLTIVAZIONE DI SPEZIE, PIANTE AROMATICHE E FARMACEUTICHE 140 118 A 0128; A 01280; A 012800 ALLEVAMENTI SUINI, BOVINI, AVICOLI con EVENTUALI COLTIVAZIONI 3404 1311 A 014100; A 0142; A 01420; A 014200; A 0146; A 01460; A 014600; A 0147; A 014700; A 01499; A 014990; A 01500; A 015000; ATTIVITA' DI SUPPORTO ALLA PRODUZIONE VEGETALE ATTIVITA' SUCCESSIVE ALLA RACCOLTA DI VEGETALI 10868 6079 A 0161; A 01610; A 016100 2831 492 A 0163; A 01630; A 016300 PULITURA, CERNITA E ALTRE LAVORAZIONI DI SEMI E GRANAGLIE 108 14 A 016401; A 016409 PRODUZIONE DI OLIO RAFFINATO O GREZZO DA SEMI OLEOSI O FRUTTI OLEOSI (ECCETTO OLIO DI MAIS) 1303 193 C 10412; C 104120 LAVORAZIONE DELLE GRANAGLIE, PRODUZIONE DI AMIDI E DI PRODOTTI AMIDACEI PRODUZ.NE DI CACAO, CIOCCOLATO, TE, CAFFE, CONFETTERIE,. 10680 1687 28097 2062 C 106; C 1061; C 10611; C 106110; C 10612; C 106120; C 10613; C 106130; C 10614; C 106140; C 1062; C 10620 C 1082; C 10820; C 108200; C 1083; C 10830; C 108301 PRODUZIONE DI CONDIMENTI E SPEZIE 1865 274 C 1084; C 10840; C 108400 PRODUZIONE DI MANGIMI PER L'ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI DA ALLEVAMENTO 6449 662 C 1091; C 10910; C 109100 PREPARAZIONE E FILATURA DI FIBRE TESSILI 20266 2281 C 131; C 13100; C 131000 RIPARAZIONE E MANUTENZIONE DI ALTRE MACCHINE PER AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E LA ZOOTECNIA 5 2 C 331270 IN ITALIA : TOTALE 2013 122.848 19.892 c.a. 20.000 aziende interessate c.a. 123.000 addetti potenzialmente esposti 29

Sintesi dei livelli di inquinamento da AFLA aerodisperse in ambienti di lavoro (in ng/m 3 ) : ricognizione da 22 diversi studi internazionali Tratto da Aflatossine: conoscenza e prevenzione Reg. E.R., 2015, con integrazioni) COMPARTI PRODUTTIVI Agricoltura cerealicola (*) (sprtt mais) (6 studi; 31 dati ) Mangimifici (5 studi; 14 dati) Lavorazione Arachidi (4 studi ; 15 dati) Caffè, cacao e spezie AFLA- TOSSINE B1 B2 AFLATOSSINE aerodisperse MEDIANE valori minimi (ng/ m 3 ) nd 64,5 AFLATOSSINE aerodisperse MEDIANE VALORI MASSIMI (ng/ m 3 ) 0,40-421 (2 studi ; 6 dati) Lavorazione/Macinazione Riso o Mais (2 studi ; 8 dati) TOTALI nd 8 1,55-1680 Allevamenti (Suini e Avicoli) (2 studi; 5 dati) Rifiuti (1 studio; 12 dati) NOTA BENE!!! ng / m 3 (*) Raccolta, Carico, Scarico, Stoccaggio, Pulizia ambienti di stoccaggio, Essiccatoi, Contenitori vari, 30

LE NOSTRE INDAGINI ( AUSL RE + IZS BO + ISS ) : UN APPROCCIO PROGRESSIVO Prima : il problema POLVERE - Concentrazione delle polveri aerodisperse (da cereali e da farine ) e livelli di esposizione personale alle stesse Valutaz. Ex UNI EN 689 1997 Poi : ci sono AFLATOSSINE? - Contenuto di Aflatossine nelle materie prime in ingresso (dati aziendali) - Contenuto di Aflatossine nelle polveri depositate sugli impianti o a terra - Inquinamento da Aflatossine aerodisperse - Esposizione personale ad aflatossine (su polveri totali) 31

. INOLTRE.. in collaborazione con - I.S.S. (dr. C.Brera e Coll.), - Equipe del Serv. Di Epidemiologia dell AUSL di RE. Analisi della concentrazione serica ed urinaria di AF. M1 e altre, su campioni di inizio e fine settimana, in un gruppo di lavoratori (maschi) professionalmente esposti e in un gruppo di controllo NON professionalmente esposto. Raccolta delle informazioni sull eventuale assunzione di cibi a rischio (potenzialmente contaminati) negli ultimi 4 giorni prima dei prelievi, in entrambi i gruppi. ANALISI DEI DATI BIOLOGICI e CONFRONTO DEI RISULTATI inter e intra gruppi sia in rapporto all esposizione professionale che in relazione all assunzione di cibi a rischio. Di questi risultati........... una breve sintesi. 32

IL PROBLEMA POLVERE (in mangimificio o in azienda di essiccamento / cernita granaglie) CHE TIPO DI POLVERI SONO? Sono essenzialmente polveri di Cereali o Polveri di farine : possono dare problemi di irritazione, ma, soprattutto, di sensibilizzazione (all apparato respiratorio e alla cute). ESISTONO LIMITI DI ESPOSIZIONE VALIDI? Non esistono ancora limiti COGENTI in Italia : vi sono limiti proposti in altri paesi ed una proposta comune europea per le farine. 33

Tab. 1: Valori Limite di Esposizione Professionale proposti da alcuni Enti od Organizzazioni. ENTE Polvere inerte Polvere di cereali Farine anno HSE (GB) 10 10 2004 CTN CNAMTS (Fr) 5 2004 SCOEL (EU) 1 (**) 2008 ACGIH (USA) 10 4 0,5 (*) 2013 SUVA (CH) (S) (per polveri di cereali: frumento, segale,..) 1 (raccomandato per frumento e segale) 2014 (S): fattore sensibilizzante: impossibile stabilire un NOAEL (No Observable Adverse Effect Level) (*): Documentation ACGIH 2014 (**): Raccomandazione SCOEL/SUM/123, Dicembre 2008 SCOEL: Scientific Committee on Occupational Exposure Level, EU HSE: Health and Safety Executive, Gran Bretagna SUVA: Schweizerische UnfallVersicherungsAnstalt [Istituto Nazionale Svizzero di Assicurazione contro gli Infortuni], Svizzera CTN CNAMTS: Comité Technique National - Caisse Nationale de l'assurance Maladie des Travailleurs Salariés, Francia ACGIH: American Conference of Governmental Industrial Hygienists, USA 34

Valori di esposizione a polvere di cereali (e di farine) in mangimificio. Lavoratori esposti presso n Media aritmetica minimo massimo mg/m 3 buche di scarico 7 9,4 (*) 1,3 25,6 linea 3 e suinetti linea 3 6 3,6 1,4 7,5 insaccatrice 5 1,6 0,7 2,45 integratori 4 6,1 1,7 10,5 controllo Pellets, Pulizie 1 5,1 - - giostra medicali 1 3,7 - - insacco + carrrelli 1 7,3 - - 35

Inquin.to / espos.ne ad AFLATOSSINE in Mangimificio e az. Essiccatura/Cernita mais Ferri F., Fedrizzi G., Brera C. e Al. (in press) Tipo Aziende Range delle Conc.ni di AF.B1 e AF.TOT. (B1, B2, G1, G2) in polvere depositata (in PPB: range) Aree / reparti Inquin.to amb.le da AFLA B1 e TOT.li aerodisperse (pg / m 3 ) Esposizione personale ad AFLA B1 e Totali (pg / m 3 ) Mangimificio n^ 45 AF.B1: n.r. 18,1 lav. exp AF.TOT. : n.r. 19,1 Rep. Vari Prod.ne Scarico MP AF.B1: 4,8 (*) AF. Totali : 6,1 AF.B1 : 27,0 (**) AF. Totali : 38,3 AF.B1: 16,4 ( ) 16,4 AF. Totali : (16,4) AF.B1 : 51,5 ( ) AF. Totali : 91,5 Essicc. / cernita n^ 3 lav. exp AF.B1: n.r. 171,3 AF.TOT. : n.r. 195,6 Zona Cernita AF.B1 : 88-1505 (in 4 postaz.ni diverse) AF. Tot.: 88 1679 Uso di pala meccanica : n.r. 36 Su polvere di (*) 14 filtri aggregati (**) 6 filtri aggregati ( ) 18 filtri aggregati ( ) 7 filtri aggregati

Valori Medi di tutti i campioni: cnfr. tra ESPOSTI e NON ESPOSTI per giornata di prelievo. Analisi delle differenze (AfM1 urin.: ng/ml) ESPOSTI Lunedi Venerdi totale Differenza N. 29 29 58 Tra medie P-value MEDIA 0.031 0.040 0.035 0.009 (0.268) d.s. 0.040 0.082 0.064 NON Lunedi Venerdi totale Differenza P-value ESPOSTI Tra medie N. 30 30 60 MEDIA 0.024 0.030 0.027 0.006 (0.317) d.s. 0.041 0.052 0.047 Differenza tra medie E-N.E. Lun. Ven. Tot 0.006 0.010 0.008 37

CHE FARE? (per tutelare la salute dei lavoratori ) Informazione dei lavoratori (non eventuale : obbligatoria per legge! ): se anche le A. non sono nella lista dei Cancerogeni professionali, sono comunque Cancerogeni, riconosciuti tali dalla scienza e da altre leggi: da cio obbligo di - VALUTAZIONE del RISCHIO (ex DL. 81/ 08) e di - INFORMAZIONE per i lavoratori ( v. codice ICOH x Medico Competente ) Applicazione delle buone prassi di prevenzione - evitare / limitare la contaminazione di prodotti (v. anche indicazioni ISS) - risanare i prodotti contaminati (cernita efficace) - limitare la dispersione / inquinamento da polveri contaminate (aspirazione e ventilazione degli amb. di lavoro) - proteggere al meglio ogni individuo esposto (DPI, ma non solo mascherine ) per 38

INOLTRE.. MISURARE per valutare - il rischio presente e/o - l efficacia delle misure adottate Sorveglianza sanitaria (?!?) : eventuale monitoraggio biologico (?) con associata valutazione delle abitudini alimentari individuali Obbligo di denuncia (ex art 139, DPR 1124/ 65), in caso di epatocarcinoma, in esposto (attuale o ex esposto), come da Decreto Min.Lav. 10.06.14. 39

. e, naturalmente, una adeguata integrazione della normativa attuale, inserendo le AFLATOSSINE, a pieno titolo, tra i Cancerogeni Professionali 40

GRAZIE PER L ATTENZIONE 41

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Sintesi dei livelli di inquinamento da AFLA aerodisperse in ambienti di lavoro (in ng/m 3 ) : ricognizione da 22 diversi studi internazionali Tratto da Aflatossine: conoscenza e prevenzione Reg. E.R., 2015, con integrazioni) COMPARTO PRODUTTIVO Agricoltura cerealicola (*) (sprtt mais) Mangimifici AFLA- TOSSINE B1 B2 TOTALI B1 AFLATOSSINE aerodisperse: RANGE dei valori Minimi (ng/m 3 ) nd - 88 nd - 384 nd 0,016 MEDIANA minimi (ng/ m 3 ) nd 8 0,002 AFLATOSSINE aerodisperse: RANGE dei valori MASSIMI (ng/ m 3 ) 11,1 1505 24-13000 0,027 0,052 MEDIANA MASSIMI (ng/ m 3 ) 92 1680 0,040 TOTALI 0,006 0,016 0,04 0,038 13,26 1,55 Lavorazione Arachidi B1 0,2 0,87 0,45 7,6-300 19 Caffè, cacao e spezie Lavorazione/Macinazione Riso o Mais Allevamenti (Suini e Avicoli) B1 TOTALI nd nd nd nd nd nd 0,029 0,045 0,037 TOTALI nd 8 0,05 7,39-28 19,11 B1 5 124 64,5 0,08 4849 421 Rifiuti B1 0,6 1,7 1,15 1,5 62.3 27,55 -- Studi e dati considerati 6 studi 31 dati 5 studi 14 dati 4 studi 15 dati 2 studi 6 dati 2 studi 8 dati 2 studi 5 dati 1 studio 12 dati (*) Raccolta, Carico, Scarico, Stoccaggio, Pulizia ambienti di stoccaggio, Essiccatoi, Contenitori vari, 43