Piani di sicurezza delle acque

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Transcript:

Piani di sicurezza delle acque «L implementazione del piano di sicurezza delle acque da parte del gestore idro-potabile» PROGETTO PILOTA ACQUEDOTTI VALDICASTELLO E PIETRASANTA Team Leader: Ing. Francesco Di Martino Ingegneri GAIA S.p.A.: Ing. Ester Della Santa, Ing. Virginia Vallini Lunedì 11 Maggio 2015 PIETRASANTA

Indice Presentazione 1. Inquadramento territorio GAIA S.p.A. 2. Obiettivi del PSA 3. Fasi di sviluppo del PSA e stato di avanzamento 4. Preparazione e Pianificazione 1. Formazione del team multidisciplinare 2. Costituzione dell ambiente di condivisione 5. Valutazione del sistema e dei rischi 1. Descrizione del sistema 6. Conclusioni 1/19

1. Inquadramento gestione GAIA S.p.A. Province: Massa-Carrara, Lucca, Pistoia Comuni: 46 Estensione territorio: 2.594 kmq ACQUEDOTTO NR Sistemi acquedottistici 465 Captazioni superficiali 16 Sorgenti 1.030 Campi pozzi 94 Serbatoi 1.150 Potabilizzazioni (Disinfezioni) 667 Pompaggi 269 Reti 4.358(Km) DEPURAZIONE NR Depuratori >10.000 AE 11 Depuratori >2.000 AE 15 Depuratori <2.000 AE 472 Scaricatori di piena 250 FOGNATURA NR Sollevamenti 387 Reti 2.072(Km) Utenti serviti 253.427 Volume fatturato 26 mln di mc 2/19

2. Obiettivi del PSA Prevenzione dei rischi di contaminazione delle acque destinate al consumo umano; Miglioramento del livello di sicurezza e di qualità dei sistemi acquedottistici attraverso una gestione accurata delle potenziali situazioni di emergenza; Ottimizzazione e razionalizzazione del monitoraggio qualitativo orientato alle reali cause di rischio; Sicurezza di una gestione controllata delle infrastrutture di fornitura dell acqua potabile attraverso l identificazione di azioni da adottare per proteggere e migliorare i sistemi idrici; Costruzione di un rapporto di condivisione e collaborazione con gli enti competenti alla sorveglianza igienico-sanitaria e ambientale; Formazione e aggiornamento dei responsabili e degli operatori interni. 3/19

3. Fasi di sviluppo del PSA e avanzamento Un PSA è articolato in 4 fasi e si svolge attraverso un processo iterativo che può richiedere modifiche a quanto definito nelle precedenti: Preparazione e Pianificazione Valutazione del sistema e dei rischi Valutazione dei pre-requisiti, definizione delle responsabilità e autorità, formazione di un team multidisciplinare Descrizione del sistema, Identificazione dei pericoli e degli eventi pericolosi, valutazione dei rischi, definizione delle misure di controllo e monitoraggio, rivalutazione dei rischi e definizione delle priorità di azione Revisione del sistema per il controllo dei rischi Attività di supporto, revisione e comunicazione Piani di azione per la gestione dei rischi prioritari, monitoraggio operativo, verifica dell efficacia del piano, procedure di gestione Formazione, riesame del sistema e comunicazione 4/19

4. Preparazione e Pianificazione Il driver del processo è il gestore del sistema idropotabile ma molte sono le componenti del tavolo di lavoro che possono apportare informazioni fondamentali all implementazione: Una volta sviluppato il piano, esso sarà la base per l autocontrollo dell intera filiera idrica, analogamente a quanto accade per le industrie alimentari. E la cooperazione instauratasi fra il gestore e l autorità di controllo, nel rispetto dei ruoli reciproci, può tradursi in esperienze virtuose per la garanzia della qualità dell acqua fornita. 5/19

4.1 Formazione del team multidisciplinare Il primo passo è stata la costituzione del gruppo di lavoro con il coinvolgimento di dirigenti, tecnici ed esperti del settore. Team Leader Costituzione e coordinamento del gruppo, pianificazione dei lavori e delle riunioni, comunicazione interna ed organizzazione informatica dei dati. I Consulenti esterni La squadra di esperti Deve avere un approfondita conoscenza del territorio, del sistema di fornitura, della qualità dell acqua, della salute pubblica. Sono stati selezionati nell ambito del gestore ma integrati da specialisti esterni. I.S.S. Consulenza in materia di valutazione e gestione dei rischi sanitari e in materia di comunicazione AUSL Consulenza in materia sanitaria ARPAT Consulenza in materia ambientale Amministrazione Consulenza in materia di territorio, attività produttive, popolazione 6/19

4.2 Costituzione dell ambiente di condivisione Spazio Cloudper la condivisione di informazioni, links, immagini e documenti Google for Work Google Drive (condivisione dati) Google Sites(gestione dati) 7/19

4.2 Costituzione dell ambiente di condivisione Sito GAIA S.p.A. gestione dati PSA 8/19

4.2 Costituzione dell ambiente di condivisione Documentazione e Archiviazione 9/19

5. Valutazione del sistema e dei rischi Per l identificazione dei potenziali pericoli è fondamentale effettuare come primo passo la fotografia del sistema idropotabile in termini di infrastrutture, risorse e processi 10/19

5.1 Descrizione del sistema Per la comprensione completa del sistema devono essere valutate tutte le fasi della filiera idro-potabile: captazione, trattamentoe distribuzione; andando a valutare le infrastrutture e le risorse esistenti. La descrizione del sistema idrico deve garantire che ciascun elemento del sistema venga considerato, condizione indispensabileper supportare il successivo processo di valutazione del rischio. A tal fine è stata compilata dal gruppo di lavoro una scheda che prevede, per ciascuna tipologia di trattamento, i dati necessari per lo studio. 11/19

5.1 Descrizione del sistema Scheda raccolta dati del sistema idrico 12/19

5.1 Descrizione del sistema IMMAGINI INFRASTRUTTURE 13/19

5.1 Descrizione del sistema Database gestionale aziendale 14/19

5.1 Descrizione del sistema STUDI E CONCESSIONI CONCESSIONI DELLE RISORSE IDRICHE STUDI RISORSE IDRICHE E INFRASTRUTTURE 15/19

5.1 Descrizione del sistema La descrizione del sistema acquedotto è il cuore della valutazione del rischio, sta impegnando l azienda in tutti i suoi settori: ingegneria, geologia, laboratorio e il servizio di acquedotto, mettendo a disposizione del gruppo di lavoro l esperienza pluriennale sul campo, i dati gestionali, i dati storici e documentali e le conoscenze tecnico-scientifiche sul territorio. Tale attività è stata preceduta e supportata da visite in sito da parte dell ISS con il supporto di GAIA S.p.A. per la conoscenza del sistema idrico e la verifica dell adeguatezza della documentazione disponibile. I dati messi a disposizione di GAIA S.p.A. e degli altri partecipanti al gruppo di lavoro verranno archiviati nello spazio cloudsecondo la struttura prevista. 16/19

6. Conclusioni L azienda ritiene che lo sviluppo dei Piani di Sicurezza delle Acque per gli acquedotti di Valdicastelloe di Pietrasanta sia un importante punto di partenza per la sperimentazione del modello proposto dalle Linee guida. Auspicando che l adozione di tali Piani di Sicurezza possa portare ad un ottimizzazione delle risorse investite dall azienda, con la garanzia di una sistematica distribuzione di acqua continuamente monitorata. Dopo questa prima esperienza pilota, realizzata grazie al fondamentale supporto dell Istituto Superiore di Sanità, è intenzione dell azienda estendere questo tipo di approccio anche a tutti gli altri principali acquedotti gestiti. 17/19

Ringraziamenti Servizio Giorgio Della Santa Area Tecnica Sistemi Informativi Territoriali Servizi Ingegneria Luca Fabiani Luca Giannecchini Andrea Lunardini Alessio Guidi Gianfranco Degl Innocenti Rosario Tabbì Laboratorio Emanuela Polini Sistemi Informativi Marco Sandrelli Andrea Arrighini 18/19

Grazie per l attenzione Team Leader: Ing. Francesco Di Martino Ingegneri GAIA S.p.A.: Ing. Ester Della Santa, Ing. Virginia Vallini Lunedì 11 Maggio 2015 PIETRASANTA 19/19