PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2011/2012 Docente: Sorrentino Francesco Materia: Ed. Fisica Classe: 4 E Nel primo consiglio di classe sono stati definiti gli obiettivi educativo-cognitivi generali che sono stati riportati nella programmazione comune del consiglio di classe e ai quali la presente programmazione fa riferimento. La Classe è composta da un gruppo di 24 alunni, 15 maschi e 9 femmine, età considerata 17/18 anni. FINALITA' L'insegnamento dell'educazione Fisica nel triennio è la prosecuzione e l'evoluzione del programma del biennio. Esso rappresenta la conclusione di un percorso che mira al completamento della strutturazione della persona ed alla definizione della personalità per un consapevole inserimento nella società, aiutando gli allievi nel superamento dei disagi che possono produrre comportamenti devianti. Le Finalità principali mirano a: - L'acquisizione del valore della corporeità, attraverso esperienze di attività motorie e sportive, di espressione e di relazione, in funzione della formazione di una personalità equilibrata e stabile; - Il raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona attraverso l'affinamento della capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuro-muscolari; - L'approfondimento operativo e tecnico di attività motorie e sportive che, dando spazio alle attitudini e propensioni personali, favorisca l'acquisizione di capacità trasferibili al mondo del lavoro, tempo libero, salute; - L'arricchimento della coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé e l'acquisizione della capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport. In relazione alla programmazione curricolare, si prevede il conseguimento dei seguenti obiettivi cognitivi disciplinari in termini di: CONOSCENZE: Alla fine dell anno scolastico gli alunni conoscono: la tecnica di esecuzione dei fondamentali degli sport di squadra e delle principali tattiche degli sport realizzati ( pallavolo, basket, pallamano, calcio a 5, rugby ), almeno uno sport di squadra; la tecnica di esecuzione e le principali tattiche di gara degli sport individuali realizzati ( atletica leggera), almeno due sport individuali; conoscere i regolamenti delle discipline realizzate; conoscere la classificazione e la definizione delle capacità motorie condizionali e coordinative; conoscere la terminologia di base; conoscere gli aspetti essenziali della storia di uno sport.
COMPETENZE: Alla fine dell anno scolastico gli alunni sanno: saper selezionare gli esercizi più idonei a un riscaldamento specifico; saper eseguire le tecniche e le principali tattiche degli sport individuali e di squadra realizzati; saper applicare il regolamento come giudice di gara; saper osservare e analizzare il proprio gesto tecnico e quello dei compagni; saper verbalizzare l'esperienza cinestesica; saper riconoscere le capacità motorie inerenti una disciplina sportiva; sapersi relazionare socialmente nel gruppo. CAPACITÀ: Alla fine dell anno scolastico gli alunni sono in grado di: compiere attività di resistenza forza, velocità /rapidità e articolarità; coordinare azioni efficaci in situazioni complesse; utilizzare le qualità fisiche e neuromuscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e ai vari contenuti tecnici e tattici; praticare almeno due degli sport programmati nei ruoli congeniali alle proprie attitudini e propensioni; di organizzare attività di arbitraggio degli sport di squadra e sport individuali realizzati. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE PREVISTI: Monte ore annuale previsto dal curricolo nella classe 66 Modulo / U.D. Periodo /ore MODULO 1: POTENZIAMENTO FISIOLOGICO Cenni teorici sulle capacità condizionali Riattivare e potenziare la condizione fisico-motoria generale, agendo sugli aspetti coordinativi che condizionano il movimento. Ottobre-metà Novembre Aprile Miglioramento della funzione cardio-circolatoria e respiratoria: -attività a regime aerobico, ricerca dell'aumento della resistenza, corsa a ritmo blando (15/20 minuti); -interval-training a ritmi medio-bassi. Resistenza/Aerobica: Utilizzo di metodi di lavoro continuo, non massimali, nel proporre contenuti quali: -correre -saltare -andature atletiche (circuiti). Tutto l anno Resistenza anaerobica: Si propongono le attività viste nel punto precedente ( R/A ) utilizzando metodi di lavoro intervallati con carichi più intensi di livello submassimale. Potenziamento dei distretti muscolari arti inferiori e superiori sia a carico naturale che con sovraccarichi: -esercizi a corpo libero; -circuiti di lavoro con piccoli e grandi attrezzi, palle mediche ( spalliera, cerchi, funicelle, over, ostacoli bassi ); -esercizi pliometrici;
-esercizi di preatletica. Sviluppo della mobilità articolare e scioltezza muscolare: -andature ed esercizi in forma dinamica (slanci, estensioni, flessioni, circonduzioni) in cui si ponga attenzione alla capacità di compiere gesti ampi, sia attraverso esercitazioni a corpo libero che con piccoli e grandi attrezzi; -esercizi di stretching che riguardano i principali distretti muscolari e quelli specifici per le esigenze dell'attività motoria che si eseguirà. Miglioramento della velocità/rapidità: -Esercizi e giochi di reazione motoria a stimoli acustici e visivi; -esercitazioni di gioco, di tipo propedeutico, che richiedano rapidità d'azione o di adeguamento a situazioni variabili, -tecniche di partenza, staffette, prove di velocità. - Test motori di ingresso. Ottobre- Metà Novembre MODULO 2 : RIELABORAZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI Cenni teorici ed esercizi utili a migliorare le capacità coordinative. Per raggiungere una conoscenza sempre più approfondita ed un uso sempre più appropriato del corpo, attraverso un arricchimento reale delle abilità motorie si lavorerà sulla coordinazione, con particolare riguardo all ampliamento delle esperienze motorie ed alla conseguente varietà delle risposte che devono essere sempre più precise e raffinate: - coordinazione generale si utilizzeranno esercizi e percorsi con piccoli attrezzi (funicelle, bacchette, cerchi, clavette ostacoli..) con salti, lanci, scavalcamenti, sottopassaggi. - Coordinazione oculo-manuale: es. con la palla attraverso lanci di precisione, studio delle velocità e traiettoria, vari tipi di prese, utilizzando palloni di forme, dimensioni e pesi diversi ( dalla pallina di tennis alla pallina ovale, dalla palla di spugna alla palla medica, dal pallone da basket a quello di pallavolo ). Tutto l anno - Coordinazione oculo-podalica: esercizi di abilità, percorsi e giochi di calcio-calcio a 5. - Equilibrio: esercizi, percorsi, andature e giochi per lo sviluppo dell'equilibrio (grandi e piccoli attrezzi, preacrobatica) - Percezione e strutturazione spazio-temporale: (distanze, velocità, traiettorie, spostamenti di sé, del compagno, dell'avversario, della palla e loro rapporti) attraverso l'organizzazione del movimento in spazi e situazioni variabili. MODULO 3: CONSOLIDAMENTO DEL CARATTERE, SVILUPPO DELLA SOCIALITA' E DEL SENSO CIVICO: -Vari tipi di giochi sportivi anche in forma agonistica, esercizi e lavori di gruppo; Tutto l anno
-Esercizi di preacrobatica al tappeto miglioramento della capovolta: capovolta avanti e capovolta dietro con uscita in equilibrio; -volteggio alla cavallina apprendimento del volteggio alla cavallina: Attività, intese a far conseguire all'adolescente la consapevolezza dei propri mezzi e a superare con gradualità eventi e remore immotivate; Febbraio U.D. 4: MOVIMENTI FONDAMENTALI E LORO ESPRESSIONI TECNICO-TATTICHE -Saranno approfonditi i temi trattati nel biennio. SPORT DI SQUADRA ( almeno uno) UNITA DI APPRENDIMENTO IL BASKET fondamentali individuali: palleggio, passaggio, finta, tiro (piazzato, in sospensione, in terzo tempo) fondamentali di squadra: attacco ( dai e vai, dai e segui, dai e cambia), blocco, black door; difesa: cenni di difesa a uomo e a zona; gioco 2c2, 3c3, 5c5; regolamento UNITA DI APPRENDIMENTO LA PALLAVOLO -Fondamentali individuali: il palleggio, il bagher, la battuta, schiacciata e muro; -fondamentali di squadra: schemi di difesa 3-2-1 e il 3-1-2 e semplici schemi di attacco; -regolamento; -turni di arbitraggio. Metà Novembre- Gennaio UNITA DI APPRENDIMENTO IL CALCIO A 5 Fondamentali individuali: -passaggio, controllo di palla (stop) e conduzione (guida della palla); -finta, dribbling e tiro in porta. -principi di tattica di squadra: smarcamento, marcamento e orientamento nella fase di possesso e non possesso palla. -regolamento. UNITA DI APPRENDIMENTO LA PALLAMANO Fondamentali individuali : -presa, passaggio, palleggio e tiro; fondamentali di squadra: -attacco, difesa e contropiede; -giochi propedeutici e gioco globale. -regolamento.
SPORT INDIVIDUALI ( almeno due) UNITA DI APPRENDIMENTO SALTO IN ALTO stile FOSBURY TECNICA: RINCORSA, STACCO, FASE DI VOLO ( valicamento e svincolo), CADUTA. 1) Sviluppo della rincorsa valorizzando la capacità di ritmizzazione e la giusta percezione dell ampiezza e della frequenza dei passi; 2) Miglioramento della capacità di salto, attraverso l ottimizzazione del controllo della forza e la conoscenza della tecnica del gesto; 3) Presa di coscienza del proprio corpo e dei suoi segmenti nello spazio in riferimento alla tecnica di valicamento ed atterraggio. Marzo- Maggio-Giugno UNITA DI APPRENDIMENTO SALTO IN LUNGO Tecnica: rincorsa, stacco con ginocchio avanti alto e caduta in divaricata. UNITA DI APPRENDIMENTO CORSA VELOCE 100 m. -La partenza dai blocchi UNITA DI APPRENDIMENTO LANCIO DEL PESO Tecnica: posizione di partenza, inizio della fase di caricamento, massimo caricamento e inizio della traslocazione, fase di lancio (o del doppio appoggio), inizio della fase di spinta, completamento della spinta e uscita dell attrezzo. -attività di assistenza diretta e indiretta PER QUANTO RIGUARDA LE UNITÀ DI APPRENDIMENTO DEGLI SPORT DI SQUADRA E INDIVIDUALI, I TEMPI PROGRAMMATI POTRANNO SUBIRE DELLE VARIAZIONI, PER LA CONCOMITANZA CON GLI ALTRI COLLEGHI NELL UTILIZZO DEGLI SPAZI E DEI MATERIALI. METODI Si utilizzerà un metodo induttivo, la metodologia è il " problem solving ", strategia per l'apprendimento che parte dalla presenza di un problema da risolvere inteso come stimolo al pensiero organizzato. Si oppone perciò ad ogni forma di insegnamento passivo in quando sviluppa nell'allievo l'atteggiamento di ricercare il problema. E' l'allievo stesso a individuare le metodologie e le strategie di soluzione più funzionale a risolverlo. Si utilizzerà un metodo analitico, lezione frontale e direttivo-strutturale (spiegazione, dimostrazione, realizzazione), quando la disciplina trattata richiede una maggiore interiorizzazione del gesto tecnico specifico da parte degli allievi. Saranno, inoltre, realizzati interventi individualizzati, in itinere per quegli allievi che devono colmare eventuali lacune MEZZI Testo consigliato " Nuovo praticamente Sport " Edizione D'Anna Volumi " Comprendere il movimento " e " Applicare il movimento "
Dispense, appunti, visione di videocassette, CD rom. Piccoli e grandi attrezzi. SPAZI Per le lezioni si utilizzerà la palestra del palazzetto dello sport, la pista di atletica dello stadio Tombolato ed eventuali impianti pubblici e privati. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Si parte con verifiche iniziali attraverso la realizzazione di test di valutazione delle qualità motorie di base, messe in atto per rilevare i prerequisiti motori, cognitivi e socio-affettivi, cioè, le competenze presenti nel gruppo classe ad inizio anno scolastico. Le verifiche strutturate alla fine di un percorso didattico saranno il più possibile di tipo oggettivo ed organizzate con modalità diverse quali: test motori, questionari, test a risposta multipla, colloqui ed osservazioni sistematiche in itinere. La valutazione sommativa terrà conto del livello di partenza di ogni alunno e dei risultati raggiunti ( nella capacità esecutiva delle varie attività, nella conoscenza teorica e scientifica della disciplina ), dell'impegno e dell'interesse dimostrati, del grado di collaborazione tra i compagni e della partecipazione al dialogo educativo. Per gli esonerati, prove orali, questionari, relazioni e test a risposta multipla. VALUTAZIONE (Corrispondenza fra voto numerico e competenze, secondo il modello allegato nel POF) Cittadella, 28/10/2009 Firma del Docente