L Esercizio Fisico Adattato nel Paziente Vasculopatico Dott.M.Martinelli

Documenti analoghi
PATOLOGIE DELL AORTA

L esercizio fisico nel paziente con arteriopatia obliterante cronica periferica

UN PERCORSO CONDIVISO PER LO SCREENING DI PRIMO LIVELLO E LE MEDICAZIONI DI BASE

Integrazione plurispecialistica nel paziente con arteriopatia vascolare periferica

COMPLICANZE VASCOLARI NEL PAZIENTE DIABETICO

Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta

CAPITOLO 5. LA CARDIOLOGIA RIABILITATIvA

Previste oltre. per Malattie Cardiocircolatorie. Visite Annuali

Comorbosità CIRS (Cumulative illness Rating Scale) IDS (Index of Disease Severity) CCI (Charlson Comorbidity index)

SISTEMA VASCOLARE ARTERIOSO

SINDROME POST-FLEBITICA (SPF) CASI CLINICI

IPERTENSIONE E AOP. Criqui, Circulation 1985 Diehm, Atherosclerosis 2004 Fowkes, Int.J.Epidemiol. 1991

Ipertensione arteriosa Percorso

L ulcera neuropatica Valutazione dell appoggio plantare Lo scarico della lesione

Il Diabete come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari

IL DIABETE E LE SUE COMPLICANZE: IL PIEDE DIABETICO

Patologia Vascolare Periferica Informazioni per il Paziente

benefici e rischi Bissolotti L., Passeri E.W., Calabretto C.,Chiari S. Domus Salutis Brescia

Il piede diabetico. Graziano Santantonio Elena Pellini. UOS Diabetologia P.O. San Paolo Civitavecchia

DOTT. SSA FABIOLA RIELLI

IPERTENSIONE ARTERIOSA E RISCHIO CARDIOVASCOLARE INQUADRAMENTO FISIOPATOLOGICO E CLINICO DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE NEL PAZIENTE IPERTESO

PROTOCOLLI DI IDONEITÀ ALLA GUIDA

Epidemiologia e profilassi delle malattie cardiovascolari

La terapia anti- ipertensiva ed ipolipidemizzante nel diabetico ad alto rischio

EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 ME SI DE I SOPR AVVISUTI DOPO UN RICOVERO PER ICTUS ISCHEMICO PROTOCOLLO OPERATIVO

CARDIOPATIE CONGENITE E VALVOLARI

CDL IN TECNICHE ORTOPEDICHE CORSO DI MEDICINA INTERNA. Prof. Andrea Zanichelli AA 2012/13

Studio SENIORS Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza

TRATTAMENTO CHIRURGICO DELL ULCERA DIABETICA E L ORTESIL.

Ma si può morire di Crepacuore solamente per una forte emozione?

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra

Indagine conoscitiva sulle vasculopatie centrali e periferiche

perchè vengono, quali sono, come possiamo evitarle Lingua Italiana

LA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA. Dr.Paolo Musso Responsabile Servizio di Riabilitazione Cardiologica Maria Pia Hospital

Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio.

Rischio Cardiovascolare. Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano)

Ictus: cause, sintomi e terapie Salute e Benessere Inviato da : Kristina Bella Pubblicato il : 3/8/2016 8:20:00

rischio cardiovascolare

ESERCIZIO FISICO NEI PAZIENTI DIALIZZATI

Le malattie delle arterie coronariche Aspetti assuntivi. Congresso A.I.M.A.V Milano, 13 Ottobre 2009

2 congresso nazionale Centro Studi e Ricerche AMD

Lo Studio QUADRI. Castelfranco Veneto, 13 dicembre 2004 Il diabete nel Veneto: dalla conoscenza del problema al miglioramento dell assistenza

VALORI PERCENTUALI. 2) Sesso M F 81,59% 18,41% Sesso 18,41% 81,59% 2) Sesso 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00%

Come migliorare le performances

PROGRAMMA : Lezione Magistrale, relatore Dr. Domenico Corda ISTOLOGIA E ANATOMIA DELL ISTANGIO: la matrice interstiziale.

Che cos'è il diabete? Sabato 05 Maggio :16. Informazioni generali. Diabete tipo 1. Diabete tipo 2 1 / 5

INDICAZIONI ALLA RIVASCOLARIZZAZIONE

MEDICINA DELLO SPORT LEZIONE 3 ATEROSCLEROSI

Centro Biotecnologie AORN A Cardarelli Napoli, 7 Aprile Dott.ssa Chiara Sepe U.O. Cardioliogia Riabilitativa AORN «A.

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute

Prevenzione delle Malattie Coronariche. Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico

L arteriopatia periferica diabetica: prevenzione ed approccio diagnostico terapeutico degli arti inferiori. MP Viani

CORSO AVANZATO: LA CEFALEA. Questionario di apprendimento

Prevalenza e trattamento del dismetabolismo nel paziente anziano iperteso: evidenza del mancato controllo dei fattori di rischio cardiovascolare

Diabete delle donne: ecco perché è diverso da quello degli uomini Mercoledì 15 Marzo :20

ESERCITAZIONE PRATICA: IL POSIZIONAMENTO DELLE CALZE ELASTICHE CONFEZIONARE UN BENDAGGIO. INFERMIERA Nadia Tessarin

Medicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie

Fattori di rischio comuni a uomini e donne

Riabilitazione Respiratoria

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche

MORTALITÀ A TRENTA GIORNI DALL INTERVENTO PER TUMORE MALIGNO DEL FEGATO PROTOCOLLO OPERATIVO

I FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE ATTUALITA IN TEMA DI PATOLOGIE CARDIOMETABOLICHE

Il recupero delle disautonomie e il training fisico

Malattie dell Apparato Respiratorio e Cardiovascolare. Settore scientifico-disciplinare di riferimento (SSD)

ARTERIOPATIE CRONICHE OSTRUTTIVE Le arterie sono un sistema di distribuzione composto da vasi in grado di adattarsi a situazioni emodinamiche

10 anni di Pioglitazone: solo un Ipoglicemizzante? Roberto Trevisan Direttore U.S.C. Diabetologia Ospedali Riuniti di Bergamo

Concetti chiave. Se entro 2 settimane il dolore persiste invariato, senza progressivo miglioramento dei sintomi, è indicata una ulteriore valutazione

Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile. workshop. 23 febbraio 2016

Diabete e cardiopatia ischemica cronica. Lorenzo Grazioli Gauthier MD Clinica Luganese Dip. Medicina Interna -Lugano

Riabilitazione del paziente arteriopatico allo stadio IIB: risultati immediati e follow-up a un anno

Corso teorico-pratico di RIABILITAZIONE VASCOLARE

RISCHIO CARDIOVASCOLARE RESIDUO NEI DIABETICI DOPO STEMI TRATTATO CON ANGIOPLASTICA CORONARICA

Training in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi. Introduzione. Cremona settembre 2016

COSA FARE DOPO UNA ARTERIOPATIA PERIFERICA

Cuore e Donna. Dr.ssa Chiara Leuzzi Cardiologia ASMN IRCCS. Venerdì 22 aprile

La Situazione Ipertensione in Valle d Aosta


PROFILASSI ANTITROMBOTICA IN CHIRURGIA GENERALE

Allegato III Modifiche al riassunto delle caratteristiche del prodotto e al foglio illustrativo

PREVENIRE IL DIABETE: dalla ricerca all'educazione terapeutica. Candidata: Marilena Piardi

INDAGINE RETROSPETTIVA SULLA POPOLAZIONE DI UTENTI COINVOLTI NEL PROGETTO DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA DELL U.L.S.S. N 2 DI FELTRE dal febbraio

Le cefalee croniche e abuso di farmaci sintomatici

SCOMPENSO CARDIACO E ATTIVITÀ FISICA

ISCHEMIE ACUTE DEGLI ARTI (Inferiori)

IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI

LA RISPOSTA ALL ESERCIZIO NEL SOGGETTO PARAPLEGICO

Gestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase acuta alla dimissione

Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini

L arteriopatia periferica nel diabetico

NUMERO DI RECLUTATI PER CENTRO

ISTITUTO CARDIOVASCOLARE DI CAMOGLI L ATTIVITA FISICA FISIOTERAPISTA COORDINATORE FABIO MORESI

Regolamento. Allegato 1. Requisiti psicofisici per la certificazione medica dei paracadutisti (PARA)

UN CASO DI PIEDE DIABETICO

Schede indicatori socio-sanitari territoriali Proposta a cura del Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore Sant Anna

Il danno vascolare tardivo (ABI) negli ipertesi. Lucia Prati Varese 21 Giugno 2014

Studio sull uso dei farmaci antalgici nel paziente anziano cardiopatico e con vasculopatia cerebrale

RELAZIONE CARDIOPATICO ANALISI GRAFICA TRAINING ANALYSIS TAFURO

CARDIOPATIA ISCHEMICA

Saper interpretare lo schema del passo dell amputato

Fattori di rischio per Aterosclerosi: IPERTENSIONE ARTERIOSA E DISLIPIDEMIE

Transcript:

Esercizio Fisico e Disabilità: un Approccio Multidisciplinare L Esercizio Fisico Adattato nel Paziente Vasculopatico Dott.M.Martinelli UO di Riabilitazione Polifunzionale Specialistica e Generale Geriatrica 25 ottobre 2008 Domus Salutis

Vasculopatie e Riabilitazione insufficienza venosa cronica sindrome post-flebitica linfedemi esiti di amputazione d arto per cause vascolari, traumatiche o neoplastiche arteriopatie obliteranti

Vasculopatie e Riabilitazione insufficienza venosa cronica sindrome post-flebitica linfedemi esiti di amputazione d arto per cause vascolari arteriopatie obliteranti

Il dolore nell insufficienza arteriosa cronica La Claudicatio intermittens

L arteriopatia obliterante Classificazione di Leriche- Fontaine I Asintomatico IIa lieve claudicatio IIb claudicatio moderata-severa III Dolore ischemico a riposo IV Ulcere o gangrena Classificazione di Rutheford 0 asintomatico 1 lieve claudicatio 2 moderata claudicatio 3 severa claudicatio 4 dolore ischemico a riposo 5 minore perdita di tessuto 6 maggiore perdita di tessuto

Prevalenza di claudicatio nella popolazione generale % 8 7 6 5 4 3 2 1 0 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 classi di età Hughson,1978-DeBacker 1979-Reunanen 1982-Fowkes,1991-Stoffers 1991-Smith,1991- Novo 1992

I sintomi Caratterizzati da dolore, crampi, astenia alla muscolatura degli arti inferiori in corso di attività fisica Tali sintomi si attenuano e scompaiono con il riposo

Diagnosi differenziale Polpaccio Occlusione venosa Dolore bruciante/sordo che stringe : peggiora in stazione eretta e si riduce sollevando le gambe Sollievo del dolore in base alla postura Sindrome cronica compartimentale Dolore bruciante Sollievo dal cambio di postura Compressione radicolare Sollievo dal cambio di postura Cisti di Baker Sollievo dal cambio di postura Anca/Coscia/Natica Artrosi/Artrite Dolore persistente, incrementato da alcuni movimenti Sintomi associati in altre articolazioni Compressione spinale Storia di lombalgia Sintomi in stazione eretta Sollievo dal cambio di postura Piede Artrite Morbo di Buerger

L indice di pressione residua gamba/braccio ABI/IPR > 0,9 0,6-0,9 < 0,6 < 0,5 Significato Arteriopatia improbabile Arteriopatia moderata Arteriopatia altamente probabile con lesione stenotica od ostruttiva segmentaria Arteriopatia severa, verosimilmente con più lesioni lungo l asse arterioso

Fattori di rischio modificabili Diabete mellito Fumo di sigaretta Obesità Dislipidemia Ipertensione Iperomocisteinemia (?)

Prevalenza di arteriopatia obliterante Età 31-50 51-70 >70 Normo Glicemia 1,5% 3,4% 12,5% Diabete 2,1% 6,3% 17,6%

La comorbilità cardiovascolare Il paziente con claudicatio presenta un rischio di morire per una complicanza aterosclerotica da 2 a 4 volte superiore rispetto ad una persona senza claudicatio Il 4-5% dei pazienti con claudicatio presentano ogni anno un evento avverso (fatale o non fatale) di tipo cardiovascolare 5% dei pazienti va incontro ad amputazione nei 5 anni successivi alla diagnosi

Trattamento della claudicatio Obiettivi Alleviare i sintomi da sforzo e incrementare la capacità del cammino Migliorare la qualità di vita Ridurre la morbilità e la mortalità da eventi cardio-vascolari NEJM 2001; 344: 1608-21

Trattamento della claudicatio Modifica dei fattori di rischio Terapia farmacologica Regolare allenamento fisico Rivascolarizzazione chirurgica

Trattamento della claudicatio Modifica dei fattori di rischio Terapia farmacologica Regolare allenamento fisico Rivascolarizzazione chirurgica

Il trattamento iniziale consigliato è il Regolare allenamento fisico Quale End Point? Il miglioramento nella distanza di marcia Trans Atlantic InterSociety Consensus Working Group Settembre 2008

Larsen OA, Lassen NA. Effect of daily muscular exercise in patients with intermittent claudication. Lancet 1966; 2:1093-1096

Ranzomized controlled trials evaluating the efficacy of exercise rehabilitation Group N intervention Duration (mo) Change in ACD Larsen & Lassen 1965 T C 7 7 Daily walks Placebo tablet 6 +183-6 Horn 1973 T 6 Exercise 4 +133 C 6 Placebo Tablet Nc Dahlof 1974 T 11 Exercise 6 +117 c 23 Placebo tablet +75 Creasy 1990 T1 T2 13 20 Exercise Angioplasty 6 +442 +57 Hiatt 1994 T1 T2 9 8 Supervised exercise Strengh training 3 +74 +36 Regensteiner 1997 T1 T2 10 10 Supervised exercise Home exrecise 3 +137 +5 Patterson 1997 T1 T2 19 19 Supervised exercise Home exrcise 6 +195 +83 Gardner 2002 T C 31 30 Supervised exercise No exercise 18 + 80 + 10

I livelli di attività motoria come efficacia nel miglioramento dell autonomia motoria e come prevenzione delle complicanze cardio-vascolari WALKING FOR LIFE Esercizo fisico controllato Esercizio fisico spontaneo Sedentarità

Exercise Training is an essential component of the management of patients with type 2 diabetes American Diabetes Association

Meccanismi che attraverso gli esercizi riabilitativi migliorano i sintomi della claudicatio Incremento della capacità del muscolo nel metabolismo ossidativo con maggior estrazione di ossigeno dal sangue Incremento dei vasi collaterali e ridistribuzione del flusso sanguigno nei muscoli attivati Incremento della vasodilatazione endotelio-dipendente mediata dall ossido nitrico Miglioramento della biomeccanica del cammino con minor consumo di ossigeno

Intervallo di marcia Intervallo di marcia libero relativo da dolore (IMLR o ICD): distanza in metri (o in tempo) che il soggetto riesce a percorrere fino alla comparsa del dolore Intervallo di marcia libero assoluto (IMLA o ACD): la capacità massima di deambulazione

Programma di esercizio proposto da Gardner, 2001 FREQUENZA: 3 sessioni la settimana INTENSITA : da un iniziale 50% della capacità di esercizio ad un finale 80% DURATA: da 15 a 30 per sessione MODO: camminata, preceduta e seguita, da riscaldamento/defaticamento su cyclette TIPO DI ESERCIZIO: camminata intermittente con riferimento al dolore submassimale (in aerobiosi per i diabetici: 55-79% della frequenza cardiaca massimale) LUNGHEZZA del programma: 6 mesi

La riabilitazione a domicilio IL Diario del Cammino IL Diario del Cammino

Il Diario del cammino Libretto che contiene alcune informazioni : il significato della claudicatio la dieta corretta inoltre: pagine-calendario dove il soggetto annota i percorsi di camminata eseguiti gli esercizi complementari

Pagine-calendario

Gli esercizi (1)

Gli esercizi (2)

Gli esercizi (3)

Gli esercizi (4)

Gli esercizi (5)

Miglioramento medio dell'intervallo di marcia libero da dolore 54 M 14 F Età 71,7 (54-85) 600 500 501 > 200mt 18% mt 400 300 237 232 < 200mt 82% 200 100 0 55 < 100 mt > 100 mt < 100mt 53% Training personalizzato Dopo 6 mesi > 100 mt 47%