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Giuseppe Stagnitto FONDAMENTI DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI Appunti del corso a cura degli studenti INDICE INTRODUZIONE AL CORSO I - INTRODUZIONE ALL ANALISI STRUTTURALE... pag.1 1. PRIMI ESEMPI DI ANALISI STRUTTURALE (pag. 1) 1.1 I materiali utilizzati nelle costruzioni 1.2 Concetto di schematizzazione strutturale 1.3 Convenzione di simboli inerenti i carichi 1.4 Esercizio applicativo sulle condizioni di carico 1.5 Metodo grafico per tracciare i diagrammi parabolici dei momenti 2. COMPRENSIONE DEL FENOMENO DELLA FLESSIONE (pag. 10) 2.1 Esercizio introduttivo: metodi approssimato e rigoroso 2.2 Esercizio sui profili non standardizzati 2.3 Altri esercizi sul comportamento flessionale 2.4 Sintesi per la comprensione della flessione 3. RICHIAMI DI SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (pag. 20) 3.1 Esercizio sul calcolo della posizione del baricentro 3.2 La deformata approssimata da una curva policentrica 3.3 Proporzionalità tra momento e curvatura 4. PRIMO PROGETTO DI UNA STRUTTURA (ISOSTATICA) (pag. 25) 4.1 Esercizio su di una mensola caricata all'estremo libero 4.2 Prime riflessioni progettuali 4.3 Calcoli semplificati di confronto 4.4 Altre considerazioni sui momenti di inerzia II - STRUTTURE IN ACCIAIO... pag. 29 5. LE VERIFICHE STRUTTURALI PER LE COSTRUZIONI IN ACCIAIO (pag. 30) 5.1 Problemi di resistenza, di stabilità, di funzionalità 6. TIPOLOGIE DI PROFILI IN ACCIAIO (pag. 31) 6.1 Travi in acciaio IPE ed HE 6.2 Funzioni resistenti delle ali e dell'anima 7. PRIMI UTILIZZI DEI PROFILARI (pag. 33) 7.1 Le grandezze riportate sui profilari 7.2 Calcolo approssimato delle caratteristiche geometriche (A;J, W) 7.3 Considerazioni sul modulo di elasticità E

8. VALORI ASSOLUTI E RELATIVI DEGLI SPOSTAMENTI (pag. 39) 8.1 La freccia di una trave 8.2 Esempio numerico 9. MOMENTO LIMITE ELASTICO E MOMENTO ULTIMO PLASTICO (pag. 40) 9.1 Esercizio numerico sui momenti limite 9.2 Lo stato limite ultimo tensionale 10. SOLLECITAZIONI INTERNE NELLE SEZIONI IN ACCIAIO (pag. 42) 10.1 I diagrammi delle azioni interne 10.2 L'azione di taglio (V) e le tensioni interne corrispondenti 10.3 Combinazione delle tensioni 10.4 Il criterio di verifica della tensione ideale 10.5 Esempio numerico 10.6 Verifiche di resistenza 11. PROGETTO DI UNA TRAVE CONTINUA IN ACCIAIO (pag. 51) 11.1 Oggetto del progetto 11.2 Schema strutturale e condizioni di carico considerate 11.3 Azioni interne nelle condizioni di carico 11.4 Diagramma di inviluppo semplificato 11.5 Verifica alla Stato Limite Ultimo (SLU) 11.6 Verifica degli spostamenti (SLE) 12. ESERCIZI SU SEMPLICI STRUTTURE IN ACCIAIO (pag. 66) 12.1 Nota sulla distinzione tra strutture isostatiche e iperstatiche 12.2 Simmetrie di geometria e di carico 12.3 Tre formule utili per il calcolo di spostamenti 12.4 Limiti tensionali e limiti di spostamento 12.5 Calcolo di spostamenti in casi più complessi 13. DIAGRAMMA DI INTERAZIONE PER STRUTTURE IN ACCIAIO (pag. 76) 13.1 Diagrammi di interazione allo Stato Limite tensionale 13.2 Costruzione della curva di interazione M-V per ogni profilo 13.3 Caso completo con presenza di azione assiale III - TEORIA DELLE STRUTTURE... pag. 81 14. CALCOLO DI SPOSTAMENTI IN STRUTTURE ISOSTATICHE (pag. 83) 14.1 Concetto dell analogia di Mohr 14.2 Trave su due appoggi con carico concentrato in mezzeria 14.3 trave su due appoggi con carico distribuito 14.4 Trave a mensola con carico concentrato 14.5 Calcolo della freccia per una trave a mensola con carico distribuito 14.6 Esempi di calcolo degli spostamenti 14.7 Osservazione sugli effetti della concentrazione dei carichi 14.8 Somma algebrica di spostamenti 15 DIFFERENZE FRA STRUTTURE ISOSTATICHE ED IPERSTATICHE (pag. 94) 15.1 Il problema di Archimede 15.2 La legge della leva 15.3 Il principio di sovrapposizione degli effetti 15.4 Azioni interne in strutture isostatiche

16 IL CONCETTO DI "REAZIONE VINCOLARE" (pag. 98) 16.1 Le forze di natura "geometrica" 16.2 La reazione vincolare è un esempio di costrutto (Bridgman) 17 LE STRUTTURE IPERSTATICHE (pag. 100) 17.1 Effetti di diverse distribuzioni delle rigidezze EJ 17.2 Calcolo iterativo nel progetto strutturale 18 INTRODUZIONE ALLA SOLUZIONE DELLE IPERSTATICHE (pag. 102) 18.1 La prima iperstatica storicamente risolta 18.2 Applicazione del "principio di ragion sufficiente" 19 LA SENSIBILITA' STATICA NON BASTA PER CAPIRE LE IPERSTATICHE (pag. 106) 19.1 Il paradosso dei tre portatori 19.2 Differenti modelli concettuali 20 METODO DELLE FORZE PER LA RISOLUZIONE DI IPERSTATICHE (pag. 108) 20.1 Trave incastrata agli estremi con carico uniformemente distribuito 20.2 Trave incastrata agli estremi con carico concentrato 20.3 Risoluzione della mensola iperstatica con una diversa incognita 20.4 Caso di spostamenti relativi (trave continua) 21 LIVELLI DI SCHEMATIZZAZIONE STRUTTURALE (pag. 118) 21.1 Dalla trave isolata al telaio tridimensionale 21.2 Scissione in sottosistemi strutturali 22 RICHIAMI DI CALCOLO DELLE MATRICI (pag. 122) 22.1 Trascrizione matriciale di un sistema di equazioni lineari 22.2 Metodi diretti e metodi iterativi 23 INTRODUZIONE AI TELAI PIANI (pag. 125) 23.1 Vincoli interni e vincoli esterni 23.2 Il "segreto" del metodo risolutivo degli spostamenti 23.3 Matrici di flessibilità e di rigidezza 23.4 Momenti conseguenti a rotazioni unitarie 24 IL METODO DEGLI SPOSTAMENTI PER I TELAI A NODI FISSI (pag. 132) 24.1 Iniziamo a capire come funziona il metodo 24.2 Interpretazione fisica del metodo degli spostamenti 24.3 Altri casi di carico sulla trave continua 24.4 Soluzione di telai con più rotazioni incognite 24.5 Il sistema risolvente per un telaio con due rotazioni incognite 24.6 Esempio numerico 24.7 I diagrammi delle azioni flettenti 24.8 I diagrammi delle azioni taglianti 24.9 I diagrammi delle azioni assiali 24.10 I diagrammi delle azioni interne dipendono dalle sezioni? 24.11 Il segno dell'azione di taglio 25 STRUTTURE SOGGETTE A CARICHI VARIABILI (pag. 151) 25.1 Esempi di linee di influenza dei momenti 25.2 Linea di influenza degli spostamenti verticali 25.3 Massimizzare freccia e momento in una sezione 25.4 Esercizio numerico per un telaio in acciaio 25.5 Metodo generale per il progetto allo SLU 25.6 Utilizzo dei programmi di calcolo strutturale

IV - SEZIONI IN CALCESTRUZZO ARMATO... pag. 170 26 CONCETTI INTRODUTTIVI (pag. 171) 26.1 La sezione di una trave in calcestruzzo armato 26.2 Metodo approssimato per il calcolo a flessione semplice 26.3 Necessità degli approfondimenti successivi 27 RESISTENZE DI PROGETTO DEL CALCESTRUZZO E DELL ACCIAIO (pag. 173) 27.1 La resistenza di progetto del calcestruzzo 27.2 La resistenza di progetto dell'acciaio 27.3 I diagrammi tensione-deformazione 28 CALCOLO ANALITICO A FLESSIONE SEMPLICE (pag. 176) 28.1 Verifica di resistenza allo SLU 28.2 La verifica di duttilità (liceità del calcolo analitico) 28.3 Come aumentare il Momento resistente di progetto? 28.4 Il caso della sezione a T calcolata come fosse rettangolare 29 I DIAGRAMMI DI INTERAZIONE N-M (pag. 183) 29.1 Utilizzo dei diagrammi riportati nei manuali 29.2 Confronto tra i diagrammi adimensionali delle Norme 2008 e precedenti 29.3 Costruzione numerica dei diagrammi di interazione N-M 29.4 Corrispondenza tra i domini limite nello spazio ultime e in quello di N-M 29.5 Campi di rottura della sezione in c.a. pressoinflessa 30 TRACCIAMENTO MANUALE: METODO DEL VETTORE UNICO (pag. 197) 30.1 Semplificazione adottata per il tracciamento manuale dei diagrammi 30.2 Schema del metodo del vettore unico 30.3 Costruzione vettoriale alternativa 30.4 Sintesi del procedimento 30.5 Applicazione del metodo nelle verifiche di resistenza 30.6 Confronto con programmi di calcolo automatico 30.7 La larghezza della zona compressa (nota per le sezioni a T) 31 COSTRUZIONE DEI DIAGRAMMI ADIMENSIONALI GRADUATI (pag. 202) 31.1 Costruiamoci da noi i diagrammi dei manuali 31.2 Esempi di diagrammi adimensionali graduati 31.3 I punti di convergenza dei raggi vettori 32 VERIFICA DI RESISTENZA A TAGLIO (pag. 216) 32.1 Schema resistente a tiranti e a puntoni 32.2 L'inclinazione delle fessure 32.3 Lo schema resistente a traliccio di Ritter- Mörsh 32.4 Le verifiche di resistenza a taglio 32.5 Armatura longitudinale aggiuntiva dovuta al taglio 32.6 Il taglio nelle ali della sezione a T 32.7 Progetto e verifica dell'armatura dell'ala della sezione a T 32.8 Armatura trasversale nell'ala della sezione a T 32.9 I tre campi di rottura a taglio 33 IL METODO DEI 3 PUNTI PER L'ARMATURA TRASVERSALE (pag. 235) 33.1 Armatura di una sezione rettangolare soggetta a pressoflessione retta e taglio 33.2 Armatura di una sezione a T soggetta a pressoflessione retta e taglio 33.3 Metodo analitico alternativo per l'armatura trasversale

V - ARGOMENTI DI PROGETTO DI STRUTTURE... pag. 261 34 CLASSIFICAZIONE DELLE SEZIONI IN ACCIAIO (pag. 262) 34.1 Il modulo di resistenza plastico W pl 34.2 Esempio di calcolo del modulo W pl 34.3 Le quattro classi di sezioni 34.4 La capacità di plasticizzazione 35 AFFINAMENTO DEI DIAGRAMMI DI INTERAZIONE V - M (pag. 266) 35.1 Affinamento di indagine sul valore delle azioni interne agenti 35.2 Affinamento del diagramma di interazione allo stato limite tensionale elastico 35.3 Costruzione numerica del diagramma di interazione V-M 35.4 Diagramma di interazione allo stato ultimo plastico 36 METODI PER IL CALCOLO DI TRAVI CONTINUE (pag. 273) 36.1 La duttilità nel calcolo delle travi continue 36.2 Introduzione al calcolo rigido-plastico 36.3 Calcolo elastico con ridistribuzione limitata 36.4 Sintesi dei tre metodi di calcolo per una trave continua su tre appoggi 37 NOTA SULLE NORME TECNICHE 2008 (D.M. 14/01/08) (pag. 278) 37.1 I coefficienti moltiplicativi dei carichi 37.2 La tensione resistente di progetto dell'acciaio di carpenteria 38. BIBLIOGRAFIA (pag. 282) PRONTUARIO... pag. 283 1 Sezioni in acciaio HE 2 Armatura per sezioni in c.a. 3 Densità di armatura trasversale

INTRODUZIONE AL CORSO Il Corso di Fondamenti di Tecnica delle Costruzioni deve insegnare i concetti essenziali delle costruzioni in acciaio e in cemento armato, dopo avere affrontato la risoluzione numerica delle strutture iperstatiche. Oggi l utilizzo del computer rende non indispensabile uno sviluppo completo delle tecniche numeriche utilizzate per risolvere le strutture a telaio. Pertanto si è limitato lo studio dei telai a semplici telai a nodi fissi. Nella prima parte del corso svolgeremo alcuni semplici calcoli strutturali al fine di facilitare la comprensione di alcuni argomenti che saranno ripresi con più completezza nel seguito. Lo studente dovrebbe avere la pazienza di accettare di incontrare, prima, ciò che verrà meglio detto dopo. Ad esempio verranno usate, inizialmente senza dimostrazione, alcune formule al fine di eseguire subito dei veri e propri calcoli di verifica, così da entrare nel cuore dell argomento come se ne fossimo già un poco esperti. È questa l applicazione di un metodo didattico che crediamo di poter dire si è rivelato fruttuoso. Per semplificare la comprensione degli argomenti è preferibile riferirci dapprima alle costruzioni in acciaio che sono studiate nei termini più familiari di tensioni. Si mostra anche come costruire (originali) diagrammi di interazione per le sezioni in acciaio che introducono all utilizzo dei diagrammi di interazione per le sezioni pressoinflesse in calcestruzzo armato. Questi ultimi sono insegnati con un procedimento semplificato originale (metodo del vettore unico) sviluppato nel libro Calcolo immediato delle sezioni in calcestruzzo armato [4]. Anche le verifiche di resistenza al taglio del calcestruzzo armato sono state tradotte in un semplice metodo grafico (il metodo dei 3 punti). Precede il corso la lezione introduttiva che il mio Maestro prof. Ing. Aldo Cauvin tenne personalmente a Mantova il primo anno di istituzione del corso stesso. RINGRAZIAMENTI Questi appunti sono stati scritti grazie all'encomiabile diligenza di alcuni allievi che hanno seguito il Corso da me tenuto presso l'università degli Studi di Pavia, sede di Mantova.