I Fenomeni di superficie

Documenti analoghi
Fenomeni di superficie. 1) Caratteristiche del potenziale di interazione fra due molecole di un liquido.

Fenomeni di superficie. 1) Caratteristiche del potenziale di interazione fra due molecole di un liquido.

La lezione di oggi. Le interazioni tra molecole alla superficie di un liquido generano fenomeni come: tensione superficiale capillarità

Fenomeni di superficie Tensione superficiale

Fenomeni alla superficie di separazione fra sostanze diverse

Lezione n. 4. La superficie liquida

Lezione 12 Tensione superficiale. Deformabilità.

Tensione superficiale nei liquidi

Meccanica. dei Fluidi. Antonio Bartolotta. Professore Ordinario di Fisica Scuola delle Scienze di Base e Applicate Università di Palermo

La tensione superficiale

Lo stato liquido. Un liquido non ha una forma propria, ma ha la forma del recipiente che lo contiene; ha però volume proprio e non è comprimibile.

Equazione di Bernoulli. M. Masera FISICA - CTF 1

Forze di adesione. Marcello Borromeo corso di Fisica per Farmacia - Anno Accademico

PORTATA DI UN CONDOTTO. Portata Q: volume di fluido che attraversa la sezione di un condotto nell unità di tempo. V v t. = t

GESTIONE delle RISORSE IDRICHE

Unità didattica 4. Quarta unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia

Lezione 9 Statica dei fluidi. Densità e pressione. Legge di Stevin. Conseguenze della legge di Stevin.

Stati di aggregazione della materia:

Meccanica dei Fluidi - Fluidostatica -

Lezione 9. Statica dei fluidi

Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie

Lo stato liquido. Stato liquido: situazione intermedia non ben definita struttura semiordinata Volume proprio assenza di forma propria

Fluidi. Marcello Borromeo corso di Fisica per Farmacia - Anno Accademico

MECCANICA DEI FLUIDI

Meccanica dei fluidi. ! definizioni; ! statica dei fluidi (principio di Archimede); ! dinamica dei fluidi (teorema di Bernoulli).

ESERCIZI APPLICATIVI E DI CONTROLLO

I fluidi Approfondimento I

Esperienza del viscosimetro a caduta

Stati di aggregazione della materia:

Solidi, liquidi e gas. 0 In natura le sostanze possono trovarsi in tre stati di aggregazione:

Meccanica dei fluidi

Meccanica dei Fluidi 1

Appunti alle lezioni di fisica sui fenomeni di superficie nei liquidi

Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Esercitazioni di Fisica a.a Emanuele Biolcati

Fluidi (FMLP: Cap. 11 Meccanica dei fluidi)

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale

Meccanica del punto materiale

GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA. Lo stato liquido

Teoria Cinetica Molecolare dei Gas Ideali

CAPITOLO 3 LA LEGGE DI GAUSS

V(l) Cognome e Nome...

delle curve isoterme dell anidride carbonica

Le forze intermolecolari e i liquidi Brooks/Cole - Cengage

Meccanica dei Fluidi. Fisica con Elementi di Matematica 1

Equazione di Laplace per superfici sferiche

La tensione superficiale

Calibrazione di una molla come sensore di forze

Dall idrostatica alla idrodinamica. Fisica con Elementi di Matematica

Applicando al pistone una forza esterna, si esercita una pressione p ext sul fluido immediatamente sottostante al pistone.

Fluidi II. Applicazioni della legge di Bernoulli Viscosità Legge di Poiseuille Fluidi in regime stazionario Tensione superficiale Capillarità

Meccanica dei Fluidi: statica e dinamica

Flusso Elettrico Legge di Gauss: Motivazione & Definizione Legge di Coulomb come conseguenza della legge di Gauss Cariche sui Conduttori

Statica dei fluidi & Termodinamica: I principio, gas perfetti e trasformazioni, calore

V in A? V in B? V in C?

dott. ing. Stefano Malavasi

Modulo B Unità 3 Equilibrio dei fluidi Pagina 1. Solidi, liquidi, aeriformi

L equilibrio dei gas

Fluidi II. Applicazioni della legge di Bernoulli Viscosità Legge di Poiseuille Regime stazionario Tensione superficiale Capillarità

La lezione di oggi. I fluidi reali La viscosità Flussi laminare e turbolento. La resistenza idrodinamica

p V Velocita di propagazione del suono ρ = densita del mezzo k = modulo di compressione

Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia. Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia

Gli stati della materia

Fenomeni Molecolari nei Liquidi Pressione Superficiale

Corso di Idraulica Agraria ed Impianti Irrigui

La corrente di un fluido

Eq. bilancio quantità di moto

Dinamica dei Fluidi. Moto stazionario

Fluidi I. Stati della materia Densità e pressione Idrostatica Idrodinamica

1. Statica dei fluidi

Esempi di esercizi per la preparazione al primo compito di esonero

Acqua. E la molecola più abbondante nel corpo E vitale. Uova di rana in ambiente acquoso

Meccanica dei Fluidi. stati di aggregazione della materia: solidi liquidi gas. fluidi assumono la forma del contenitore

elio giroletti effetti del sangue reale MECCANICA FLUIDI effetti del sangue reale MECCANICA FLUIDI

Meccanica Dinamica del punto materiale

STATICA DEI FLUIDI (Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Michele Sorce)

VISCOSITA. dv dr. P 2 r. η coefficiente di viscosità R P 1 >P 2 P 1. mks kg /(s m) = Pa s. cgs g /(s cm) = poise 1 poise=0.1 Pa s

Intendo svolgere (nessuna risposta: compito intero): Compito intero Recupero I parziale Recupero II parziale Recupero III parziale.

1. I fluidi e le loro caratteristiche. 2. La pressione in un fluido.

Meccanica dei fluidi

Le forze intermolecolari ed i liquidi Brooks/Cole - Cengage

Politecnico di Milano Fondamenti di Fisica Sperimentale (Prof. A. Farina) Seconda prova in itinere - 26/06/2012

Cenni sulle proprietà elastiche dei solidi

Fenomeni di superficie nei liquidi

LA STATICA DEI FLUIDI

Lo stato gassoso e le sue proprietà

Fisica per Medicina. Lezione 7 - Statica e dinamica dei fluidi. Dr. Cristiano Fontana

1) Per quale valore minimo della velocità angolare iniziale il cilindro riesce a compiere un giro completo.

FISICA. CdS Scienze Biologiche. Stefania Spagnolo. Dip. di Matematica e Fisica Ennio De Giorgi

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE L

CORSO DI FISICA dispensa n.2 MECCANICA DEI FLUIDI

Convezione Definizioni fondamentali

1 Equilibrio statico nei corpi deformabili

Elettromagnetismo. Applicazioni della legge di Gauss. Lezione n Prof. Francesco Ragusa Università degli Studi di Milano

ATTRITO VISCOSO NEI FLUIDI

Transcript:

Per un liquido reale occorre tenere conto, oltre che della viscosità, anche delle forze di coesione che tendono a tenere unite le molecole del liquido; una molecola all interno del liquido è attirata in modo uguale dalle vicine, ma quando si trova alla superficie di separazione con l aria è di solito attirata meno dalle molecole d aria che da quelle del liquido sottostante; le forze di coesione producono una risultante non nulla diretta verso il liquido. Consideriamo, ad esempio, un liquido (es. l acqua - vedi figura seguente) e supponiamo trascurabile l interazione tra esso ed il fluido esterno (es. l aria); ogni molecola A,B,C e D all interno di tale liquido interagisce, con le altre che la circondano, contenute entro una sfera di raggio r a come mostrato in figura. Per le molecole A e B, la sfera d azione è interamente nel liquido. La risultante delle forze sulle molecole A e B è nulla. Fenomeni Superficiali 1

La molecola C, a distanza h<r a dalla superficie, è invece soggetta ad una forza risultante diretta verso l interno del liquido. Tale forza è sempre più intensa al diminuire di h, e diventa massima per le molecole (D) poste sulla superficie (h=0). Sullo strato superficiale del liquido di spessore r a, si esercita quindi una forza risultante, verso l interno, che: Fenomeni Superficiali 2

a) tende a comprimere leggermente lo strato superficiale, b) porta il liquido, a causa della compressione, a minimizzare la area della superficie che lo delimita, c) fa comportare la superficie che delimita il liquido come una membrana elastica. Infatti, se osserviamo una goccia di liquido queste forze comprimono la molecola di superficie contro quelle sottostanti generando una pressione interna maggiore di quella esterna. La goccia tende ad assumere la forma sferica, che ha rapporto superficie/volume minimo e quindi un minimo numero di molecole superficiali. Si è visto, sperimentalmente, che l aumento della superficie ( S) che delimita un liquido non può avvenire spontaneamente ma serve il lavoro (L) di una forza esterna. Fenomeni Superficiali 3

La tensione superficiale: Si definisce di conseguenza, la tensione superficiale di un liquido (generalmente indicata con τ) come la costante di proporzionalità fra il lavoro L necessario ad aumentare di S la superficie che delimita il liquido e S stesso: L dl L=τ S τ= = 1. 1 S ds ( ) Dalla definizione segue cheτsi misura in J/m 2 =N m/m 2 =N/m. Il valore di τ dipende anche dal fluido esterno (se questo non è specificato si assume sia l aria) e dalla temperatura. Nella tabella successiva sono riportati alcuni valori. Fenomeni Superficiali 4

Legge di Laplace: Abbiamo già detto che una porzione di liquido, libera di conformarsi per azione delle sole forze di tensione superficiali, deve assumere una forma sferica. Consideriamo quindi una lamina liquida sferica di raggio R e spessore dr (una bolla di sapone). Fenomeni Superficiali 5

La pressione esterna e la tensione superficiale per la 1.1 tendono a contrarre la bolla. Per l equilibrio è necessario una pressione interna (vedi figura seguente) che deve tendere ad espandere la bolla, quindi: p int >p est (p int - p est ) >0 Il lavoro delle forze di pressione per una espansione di dr è: dl p =F p dr=(p int - p est ) S dr essendo S=4πR 2 dl p =(p int - p est ) 4πR 2 dr (>0) A questo espansione si oppone la tensione superficiale con un lavoro: dl τ =τ ds (<0). Fenomeni Superficiali 6

Per calcolare ds, essendo lo spessore dr piccolo, si ha: S sfera,int. S sfera,est. 4πR 2 ds=ds sfera,inr. +ds sfera,est. = 2 d(4πr 2 )=2 8πRdR dunque dl τ =τ ds =τ 16π R dr d=derivata All equilibrio il lavoro totale deve essere nullo dl τ = dl p 16π τ RdR=(p int - p est ) 4πR 2 dr 4 τ = (p int - p est )R p int - p est =4τ/R (1.2) (sfera cava) L eccesso di pressione interna, necessario per tenere la bolla in equilibrio, dipende direttamente daτed inversamente dal raggio R. Se si tratta di un sfera di liquido, la p int,detta pressione di curvatura p c, è dovuta alla tensione superficiale che lo comprime, mentre l esistenza di una sola superficie che lo delimita toglie un fattore 2 dalla dimostrazione precedente. Si ha pertanto: Fenomeni Superficiali 7

p c - p est =2τ/R (1.3) (sfera piena) Le equazioni 1.2 e 1.3 sono note come Legge di Laplace. Superficie di un liquido come membrana elastica: La superficie di un liquido può sostenere una massa deformandosi. Consideriamo un cilindretto cilindrico di raggio r e massa m. Per simmetria, la risultante delle forze di tensione superficiale F τ è verticale con: F τ =τ L cosθ=τ 2πr cosθ essendo L=2πr e P=mg per l equilibrio F τ =P τ 2πr cosθ=mg cosθ=mg/(2πr τ). ossia cosθ aumenta (ovvero aumenta la deformazione della superficie) Fenomeni Superficiali 8

all aumentare di m a parità diτed r. Se per un dato m e/oτ, il rapporto mg/2πr τ è maggiore di 1 la superficie non può sostenere la massa m. (Essendo τ generalmente molto piccolo, solo piccole m riescono a fermarsi sulla superficie). Capillarità: La risultante delle forze di interazione molecolare su una molecola è spesso denominata forza di coesione (se si sviluppa fra molecole identiche) o forza di adesione (se si sviluppa fra molecole diverse). forze di coesione tengono insieme le sostanze forze di adesione fanno attrarre sostanze diverse (ad esempio acqua su vetro) La condizione di equilibrio di un fluido in presenza di più sostanze è determinata dalla reciproca intensità delle forze di adesione e coesione. Fenomeni Superficiali 9

Consideriamo ad esempio un liquido a contatto con la parete solida del contenitore e con l aria (acqua in un bicchiere). Le molecole del liquido in vicinanza della parete sentono la forza di coesione del liquido F c diretta verso l interno del liquido, la forza di adesione liquido-gas F a,a diretta verso l interno del gas, la forza di adesione liquido-solido F a,s diretta verso l interno del solido (vedi figura). La F a,a è così debole da poter essere trascurata, mentre le restanti due forze, vista la loro direzione e verso, non possono avere risultante nulla quindi, ricordando la definizione di fluido, dobbiamo aspettarci Fenomeni Superficiali 10

che all equilibrio la superficie libera del liquido diventi ortogonale alla risultante delle forze agenti. Si possono avere i due casi della figura al lato. Fenomeni Superficiali 11

φ = angolo di raccordo (angolo fra la tangente alla superficie del liquido, nel punto di contatto con la parete, e la verticale ascendente). Esso dipende dalla coppia liquido-solido: Acqua-vetro φ = 0 Benzina-vetro φ = 26 Acqua-paraffina φ = 107 Acqua-teflon φ = 127 Mercurio-acqua φ = 140 L incurvamento della superficie è osservabile solo in prossimità ( mm) delle pareti; questo in tubi di piccole dimensioni trasversali (cosiddetti tubi capillari) da luogo al fenomeno della capillarità: il livello della superficie libera del fluido nel capillare è diverso da quello nel resto del recipiente (in contraddizione apparente con la Fenomeni Superficiali 12

legge di Stevino). Quello che succede è schematizzato nella figura seguente per due tubi capillari, A e B, immersi in acqua con A di vetro e in B di teflon. Fenomeni Superficiali 13

Un liquido che bagna la patere si innalza formando un menisco concavo nel capillare, mentre un liquido che non bagna la parete si porta ad un livello più basso formando un menisco convesso nel capillare. Calcoliamo h, nel caso A (valido anche per il caso B) ovvero per un liquido che bagna la parete, per un capillare cilindrico di raggio r (fig 8b). Sul perimetro di contatto liquido-solido L= 2πr si esercitano le tensioni superficiali la cui risultante F τ è verticale e diretta verso l alto: F τ =τ cosφ L poiché L= 2πr F τ =τ cosφ 2πr. Questo causa l innalzamento del liquido nel capillare la cui massa risente la forza peso P; all equilibrio deve essere P= F τ. Poichè P=mg con m=ρ V ρ πr 2 h τ cosφ 2πr=ρ πr 2 h g 2τcosφ h = ( 1. 4) Legge di Jurin ρ gr Fenomeni Superficiali 14