Dipartimento di Psicologia, Facoltà di Psicologia Università di Parma Il COMPORTAMENTO nell OTTICA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE COMPORTAMENTALE Dott.ssa Margherita Bonfatti Sabbioni
Il caso di Lisa Lisa non va bene a scuola e presenta sintomi di disagio. Le maestre rilevano uno scarso rendimento scolastico e un comportamento in aula non adatto alle circostanze richiedono l intervento dello psicologo. CHE FARE? Quali domande porre? A chi rivolgerle? Quali aree indagare?
L OSSERVAZIONE è il passo preliminare di ogni intervento ma cosa vedo? Termini come aggressivo, ribelle, buono, docile, mansueto,cordiale, timido, espansivo etc non sono funzionali all educazione. Il comportamento deve essere definito operazionalmente, devo tradurre ciò che vedo in termini di comportamento direttamente osservabile e contare quante volte colgo queste manifestazioni. Non più impressioni soggettive ma valutazioni obiettive
Perché? a) La maestra Lucia dice che Lisa sembra sempre triste, durante la lezione di matematica piange e si chiude in se stessa. Appare scontrosa e insicura. b) La maestra Anna invece ritiene che Lisa sia una bambina timida e introversa. Anche se in italiano non va molto bene si impegna e dimostra di essere volenterosa. Bisogna solo saperla prendere nel modo giusto.
Per superare valutazioni di carattere soggettivo è importante affidarsi ai numeri e alla descrizione operativa del comportamento Ad esempio, meglio contare quante volte Lisa piange, il numero di richieste volontarie di aiuto, il numero di compiti che svolge..etc Questi dati permettono il CONFRONTO e la COMUNICAZIONE
PSICOLOGIA dell EDUCAZIONE e EDUCAZIONE alla PSICOLOGIA 3 L educazione riguarda i cambiamenti degli esseri umani: un cambiamento è una differenza fra due condizioni; ognuna di queste condizioni ci è nota solo attraverso ciò che produce cose fatte, parole dette, azioni compiute e così via -. Misurare ciascuno di questi prodotti significa definire la loro quantità, cosicchè persone competenti possano sapere quanto grande sia, meglio di quanto farebbero senza misurarli in genere la natura delle misurazioni in educazione è la stessa che in tutte le altre misurazioni. 3 Thorndike, 1918 3
1. DESCRIZIONE OPERAZIONALE Dettagliare in modo preciso le forme specifiche di comportamento riferendosi ad una descrizione in termini osservabili 2001) (Ianes & Celi, Tradurre ciò che vediamo in comportamento osservabile e NON ETICHETTARE
Ma quali sono le origini del comportamento di Lisa? Per comprenderlo è necessaria l ASSESMENT FUNZIONALE ovvero OSSERVARE il CONTESTO e le CIRCOSTANZE in cui AVVIENE
NESSUNO COMPORTAMENTO AVVIENE IN VUOTO AMBIENTALE E DI RELAZIONI (Ianes & Celi, 2001)
ASSESMENT FUNZIONALE Descrizione del comportamento e identificazione dei possibili fattori ambientali che determinano quel comportamento per scegliere una strategia appropriata verso il cambiamento Per comprendere il comportamento è necessario INDIVIDUARE gli ANTECEDENTI ed i CONSEGUENTI del COMPORTAMENTO
condizionamento operante di F. B. Skinner - modello A B C + A antecedente B comportamento C conseguenze -
ASSESMENT FUNZIONALE Descrivere il comportamento in termini di relazione funzionale con l ambiente. Comprendere quali sono gli antecedenti che suscitano il comportamento e gli effetti che esso produce sull ambiente.
1. Assesment funzionale Il caso di Marco Marco è un bambino ribelle. Spesso tira pugni e calci ai suoi compagni. Un giorno, durante la lezione di italiano Marco prende la gomma di Laura senza permesso perché deve cancellare. Laura provoca Marco insultandolo, Marco si arrabbia e cerca di colpirla con un pugno. La maestra vede e decide di mandare Marco fuori dall aula.
1. Assesment funzionale Osservare il contesto e le circostanze in cui avviene il comportamento Antecedente Comportamento Conseguenza Deve cancellare, Ruba la gomma Laura lo provoca non ha la gomma Laura lo provoca Cerca di colpirla con un pugno La maestra vede e lo manda fuori dall aula
L assesment funzionale permette di COMPRENDERE il SIGNIFICATO di un comportamento e la FUNZIONE che svolge per quella persona
SCOPRIRE REGOLARITA IL COMPORTAMENTO PROBLEMATICO E UN MESSAGGIO (Carr, 1998) Equivalente comunicativo, un comportamento che gli riesce facile e che spesso permette di ottenere il risultato sperato (Ianes & Celi, 2001)
COSA PROVOCA COMPORTAMENTI PROBLEMATICI? STIMOLAZIONI INADEGUATE: richieste eccessive, provocazioni ASSENZA DI STIMOLAZIONI: isolamento 2. FORNIRE ANTECEDENTI ADEGUATI richieste adeguate alle competenze richieste
COSA MANTIENE COMPORTAMENTI PROBLEMATICI? CONSEGUENZE POSITIVE: attenzione ELIMINAZIONE DI CONSEGUENZE NEGATIVE: comportamenti di fuga RICORDARSI DI. 3. FORNIRE CONSEGUENZE ADEGUATE A COMPORTAMENTI POSITIVI
RELAZIONE EDUCATIVA POSITIVA, DIMOSTRARE COMPRENSIONE
1. ESERCITARE ABILITA SOCIALI E COMUNICATIVE 2. FORNIRE STIMOLAZIONI ADEGUATE 3. FORNIRE RINFORZATORI SOCIALI POSITIVI E SIGNIFICATIVI 4. SPERIMETARE RUOLI E COMPORTAMENTI DIVERSI, ALTERNATIVI AI PROBLEMATICI
SPERIMENTARE RELAZIONI SOCIALI POSITIVE marghebs@yahoo.it