LABORATORIO DI FISICA II CORSO A-L Università degli studi di Catania Facoltà di Scienze Dipartimento di Fisica e Astronomia Guglielmo Garofalo

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Transcript:

LABORATORIO DI FIICA II CORO A-L Università degli studi di Catania Facoltà di cienze Dipartimento di Fisica e Astronomia Guglielmo Garofalo Verifica della resistenza totale di due resistenze in serie ed in parallelo con il ponte di Wheatstone Introduzione Agli inizi del XIX secolo furono intrapresi studi sull elettricità, Humpry Davy arrivò perfino alla conclusione che il potere conduttore varia con la temperatura uccessivamente Georg imon Ohm riprese queste indagini e definì la resistenza elettrica, nei conduttori metallici, il rapporto della differenza di potenziale con l intensità di corrente elettrica Ohm studiò tutto in modo empirico, basandosi soltanto sull osservazione del fenomeno e senza far riferimento alla struttura atomica La prima legge di Ohm vale solo per conduttori metallici ed è espressa dalla seguente relazione: V I = COTANTE Ohm studiò anche come varia la resistenza in un conduttore filiforme deducendo una relazione matematica chiamata seconda legge di l Ohm: R = ρ () Dove (R) rappresenta la resistenza, (l) la lunghezza del conduttore, () la sezione e (?) è la resistività e dipende dal tipo di materiale di cui è composto il conduttore e dalla temperatura i definisce resistenza elettrica il rapporto della tensione (V) con l intensità di corrente elettrica, ed è possibile definirla per tutti i materiali, nei conduttori metallici il rapporto si mantiene costante mentre negli isolanti la resistenza è variabile V R = () REITENZA ELETTRICA I Quando ci troviamo davanti a circuiti elettrici dobbiamo conoscere oltre alle leggi di Ohm anche i principi di irchoff, che studiò le reti elettriche e ne ricavò due principi Il primo principio di irchoff afferma che in un nodo la somma algebrica delle correnti elettriche è nulla: N I 0 (3) Mentre il secondo afferma che la somma algebrica delle = forze elettromotrici è uguale alla somma algebrica delle cadute di tensione N ε = I R (4) i i parla di rete elettrica quando ci sono più generatori e più conduttori collegati tra loro Un ramo è quella porzione di rete elettrica che contiene almeno un conduttore elettrico Il punto in cui convergono più

di due rami si chiama nodo La maglia non è altro che un qualsiasi percorso, che partendo da un nodo vi ritorna senza passare due volte sullo stesso ramo Cenni teorici Nella pratica si presenta assai spesso il problema di misurare la resistenza di un conduttore Nel caso in cui questo sia fatto di un metallo di resistenza specifica nota, ed abbia inoltre una forma geometrica semplice (filiforme), si può facilmente calcolare la sua resistenza a mezzo della () In generale è però preferibile misurare la resistenza di un conduttore anziché calcolarla Per la misura della resistenza elettrica esistono numerosi dispositivi che possono però essere raggruppati in tre sole categorie o metodi: metodo volt-amperometrico che è una diretta applicazione della () Metodo dell ohmetro in cui si usa un voltmetro di resistenza r nata, in serie con una pila tale da far deviare il voltmetro a fondo scala e nel circuito si inserisce il resistore di resistenza R incognita, la deviazione del voltmetro si riduce i può così tarare la scala del voltmetro direttamente in ohm 3 Metodo del ponte in cui si confronta la caduta di tensione ai capi del resistore incognito con quelle ai capi di resistori campione percorsi da correnti Molto spesso per la misura delle resistenze si usa un dispositivo detto ponte di Wheatstone, costituito da quattro resistenze collegate come in figura La resistenza incognita R viene inserita tra i punti C e B, mentre la resistenza R è una resistenza campione rispetto alla quale viene confrontata la R Le resistenze R ed R sono realizzate o con delle cassette di resistenze fisse (ponte di Wheatstone a cassetta) o con un unico filo calibrato ADB si sezione () e lunghezza (l) generalmente di m (ponte di Wheatstone a filo) e, come abbiamo visto, di resistenza totale R T =R +R =?l/ ul filo scorre un cursore che permette il contatto mobile D consentendo, così, di poter variare il rapporto tra le lunghezze l ed l dei due tratti di filo e quindi il rapporto tra le loro resistenze R ed R rispettivamente Il ponte vero è proprio è costituito dal ramo CD, in cui un galvanometro è messo in serie ad una resistenza variabile R ed un tasto T Chiudendo il tasto T e poi quello T, regolando le resistenze ai lati del ponte si deve far in modo che il galvanometro non segnali passaggio di corrente Ciò va fatto per tentativi partendo dal valore massimo R fino ad escluderla del tutto In tale condizione i punti C e D sono allo stesso potenziale ed il ponte si dice in equilibrio ir = i R = i R i ha quindi: i ed i =i per cui si ha che R R RR = R = R R R l l l e il ponte è a filo, poiché R = ρ ed R = ρ si ha che R = R (5) l Nelle condizioni di misura il galvanometro è usato come voltmetro di zero di grande sensibilità ed è questo che rende il metodo vantaggioso poiché la sensibilità volumetrica può arrivare fino a 0-4 - 0-5 volt e qualcuna delle resistenze del ponte è molto piccola ( O) la resistenza dei contatti assume importanza nell influire sulla precisione della misura ir = i R = i R

Apparato sperimentale Ponte di Wheatstone Microamperometro a zero centrale 3 Tester 4 Pila 5 Resistenza a cassetta 6 Resistenze incognite Durante l esecuzione dell esperienza si è utilizzato un dispositivo simile a quello della figura seguente: Figura Descrizione dell esperienza Dopo aver montato il circuito come in figura, ho posto il cursore C al centro del filo in modo da avere un rapporto tra lunghezze unitario Ho inserito tra i punti C e D, in un primo momento, un amperometro che inizialmente ho posto alla massima portata Chiudendo l interruttore T mi accorgevo che l indice dello strumento si discostava notevolmente dallo zero, ciò indicava il passaggio di corrente e quindi lo squilibrio del ponte Agendo sulle manopole della cassetta resistiva variavo la sua resistenza in modo da portare lo strumento nella posizione di zero approssimativo ed individuato tale valore abbassavo di volta in volta la sensibilità dello strumento fino a portarmi alla portata minima Ho poi sostituito l amperometro con un microamperometro ed infine con un galvanometro ed ho ripetuto la procedura precedente anche per questo strumento rilevando alla fine un valore pari a R =08,7±0,O per la prima resistenza incognita ed un valore pari a R =985,6±0,O per la seconda resistenza incognita Questi valori di R sostituiti nell espressione (5) poiché il rapporto delle lunghezze è pari ad uno ci restituisce proprio il valore delle resistenze cercato Dopo aver eseguito la misura di ciascuna resistenza incognita singolarmente ho collegato per prima cosa queste resistenze in serie e le ho inserite nel ponte di Wheatstone e operando come descritto precedentemente ho ottenuto R serie =069,3±0,O 3

uccessivamente ho collegato le resistenze in parallelo ed ho rilevato procedendo sempre allo stesso modo un valore pari a R parallelo =56,3±0,O Analisi dati Le resistenze sono state misurate anche tramite Tester e si sono ottenuti i risultati seguenti: R =08±O R =985±O R serie =,06±0,0kO R parallelo =0,55±0,00kO I risultati ottenuti col tester sono tutti confrontabili con quelli ottenuti con l utilizzo del ponte di Wheatstone tranne che per il caso delle resistenze collegate in parallelo Un altra verifica che potrebbe farsi è quella di vedere se le resistenze collegate in serie e in parallelo seguano effettivamente ciò che prevede la teoria Resistenze in serie: Due o più resistenze si dicono (connesse) in serie quando vengono attraversate dalla stessa corrente Consideriamo una rete formata da un generatore e da un numero N di resistori connessi in serie, dalla seconda legge di irchoff si ha che: V = R i + Ri + R3i + + Rn i = ( R + R + R3 + + Rn ) i = Rseriei dalla quale si ottiene che R serie = R + R + + Rn Per il calcolo dell errore sulle resistenze collegate in serie si ha che: R serie = R + R Resistenze in parallelo: Due o più resistenze si dicono in parallelo quando sono connesse in modo tale che la ddp ai loro estremi è la stessa Dalla prima legge di irchoff, applicata ad uno dei nodi A o B si ha che: i = i + i + + i n cioè si ha: V V V V i = + + + = V = + + + n n Rparallelo Da questa equazione si ottiene che: = + + + parallelo R n Nel caso in cui si hanno due sole resistenze si ha che: parallelo R + R Per il calcole dell errore sulle resistenze collegate in parallelo si ha che: Rparallelo R R R+ = + + R + R parallelo = Conclusioni Ho confrontato i valori rilevati con il ponte di Wheatstone, per le singole resistenze, con quelli misurati con il tester, sempre per le stesse resistenze, e ho trovato che sono compatibili nei limiti degli errori sperimentali Ho anche voluto trovare i relativi errori delle relazioni ricavate, per il collegamento in serie e per quello in parallelo, per poter confrontare i risultati Nella tabella sottostante sono riportati i risultati ottenuti 4

Collegamento erie Collegamento Parallelo Misura col tester R=,06±0,0 ko R=0,55±0,00 ko Misura con il ponte R=069,3±0,O R=56,3±0,O di Wheatstone Relazione teorica R=068,3±0,O R=55,94± Tra i valori misurati col tester e quelli misurati con il ponte di Wheatstone c è un perfetto accordo; mentre tra i valori misurati sperimentalmente e quelli ricavati teoricamente non c è accordo La causa di tale disaccordo potrebbe essere dovuta al fatto che i puntali utilizzati erano parzialmente ossidati e che parte della corrente si è dissipata per effetto Joule nei fili usati per il collegamento Bibliografia A Foti e C Gianino Elementi di Analisi dei dati sperimentali Liguori, Napoli J R Taylor Introduzione all analisi degli errori Zanichelli, Bologna Amaldi-Bizzarri-Pizzella Fisica Generale Zanichelli Bologna R Ricamo Guida alle esperimentazioni di Fisica Ambrosiana, Milano Prof NArena Appunti delle lezioni anno accademico 003-004 Prof Costa Raccolta delle esperienze di Laboratorio di Fisica Generale II 5