Esercizi di Analisi Matematica B. Massimo Cicognani

Documenti analoghi
ANALISI B alcuni esercizi proposti

Soluzioni dello scritto di Analisi Matematica II - 10/07/09. C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni

Alcuni esercizi: funzioni di due variabili e superfici

TEMI D ESAME DI ANALISI MATEMATICA I

Risposta La curva r è regolare a tratti per via di quanto succede della sua rappresentazione parametrica nel punto t = 1: pur riuscendo

Esercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016

Analisi 2. Roberto Monti. Appunti del Corso - Versione 5 Ottobre 2012

Derivate parziali, derivate direzionali, differenziabilità. a) Calcolare le derivate direzionali e le derivate parziali in (0, 1) di f(x, y) =

R. Capone Analisi Matematica Integrali multipli

ESERCIZI DI ANALISI II Ingegneria per l Ambiente e il Territorio a.a. 2006/2007

Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Scritto del secondo appello, 1 febbraio 2017 Testi 1

ANALISI MATEMATICA 1. (Ingegneria Industriale, corsi A e B) Esempi di prove scritte

Le derivate parziali

1 a Prova parziale di Analisi Matematica I (A) 16/11/2007

variabili. se i limiti esistono e si chiamano rispettivamente derivata parziale rispetto ad x e rispetto ad y.

Analisi Matematica II (Prof. Paolo Marcellini)

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI

Prima prova di verifica in itinere di ANALISI MATEMATICA II. 12 Marzo 2008 Compito A. 1 (punti 3)

Esercizi di Analisi 2. Nicola Fusco (Dipartimento di Matematica e Applicazioni, Università Federico II, Napoli) 1. Successioni e Serie di Funzioni

PROGRAMMA. Capitolo 1 : Concetti di base: numeri reali, funzioni, funzioni reali di variabile reale.

Primo Compito di Analisi Matematica Corso di laurea in Informatica, corso B 18 Gennaio Soluzioni

CORSO DI ANALISI MATEMATICA 1 ESERCIZI. Carlo Ravaglia

PER LA COMMISSIONE D ESAME 1E 2E 3E 4E 5E Totale

Esercizi sulle funzioni di due variabili: parte II

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = log(1 + x 2 y) lim x 2 x

INTEGRALI Test di autovalutazione

Analisi Matematica II. Esercizi per le vacanze pasquali

Scritto d esame di Analisi Matematica I

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = e (x3 +x) y

NOME:... MATRICOLA:... Corso di Laurea in Fisica, A.A. 2009/2010 Calcolo 1, Esame scritto del

Analisi Matematica 2, Scritto Generale, Per quali valori di > e uniformemente convergente per ogni x 2 [; +) la serie di funzioni n x + n 4 x

Proposizioni. Negazione di una proposizione. Congiunzione e disgiunzione di due proposizioni. Predicati. Quantificatori.

a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre gli zeri di f e studiarne il segno.

Funzioni vettoriali di variabile scalare

PARTE 1: Elementi di base. Simboli e operazioni sugli insiemi. Simboli logici. Prodotto cartesiano.

ANALISI MATEMATICA A CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN MATEMATICA 15 CF A.A

Analisi Matematica e Geometria 1

Esercizi svolti. g(x) = sono una l inversa dell altra. Utilizzare la rappresentazione grafica di f e f 1 per risolvere l equazione f(x) = g(x).

LICEO SCIENTIFICO STATALE G. MARCONI FOGGIA

DERIVATE SUCCESSIVE E MATRICE HESSIANA

Matematica e Statistica (A-E, F-O, P-Z)

ANALISI MATEMATICA II Sapienza Università di Roma - Laurea in Ingegneria Informatica Esame del 16 febbraio Soluzioni compito 1

Analisi Matematica I

Funzioni implicite - Esercizi svolti

ANALISI 1 - Teoremi e dimostrazioni vari

Corsi di Laurea in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni.

DOMINIO E LIMITI. Esercizio 3 Studiare gli insiemi di livello della funzione f, nei seguenti casi:

DERIVATE E LORO APPLICAZIONE

25 IL RAPPORTO INCREMENTALE - DERIVATE

COGNOME... NOME... Matricola... Corso Prof... Esame di ANALISI MATEMATICA II - 25 Giugno 2007

Analisi Matematica I Primo Appello ( ) - Fila 1

1 a Prova parziale di Analisi Matematica I (1) 22/11/2006 (civili + ambientali)

n=0 a n è convergente. x 2

1) D0MINIO. Determinare il dominio della funzione f (x) = ln ( x 3 4x 2 3x). Deve essere x 3 4x 2 3x > 0. Ovviamente x 0.

CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 ESERCIZI. Carlo Ravaglia

Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura ANALISI MATEMATICA I. Prova scritta del 8 Gennaio 2014

Forme differenziali e campi vettoriali: esercizi svolti

SYLLABUS DI MATEMATICA Liceo Linguistico Classe III

CALENDARIO BOREALE 1 EUROPA 2015 QUESITO 1

Massimi e minimi vincolati

Limiti di successioni

LUISS Laurea specialistica in Economia e Finanza Anno Accademico 2010/2011

Calcolo differenziale per funzioni in più variabili.

FUNZIONI ELEMENTARI, DISEQUAZIONI, NUMERI REALI, PRINCIPIO DI INDUZIONE Esercizi risolti

Calcolo Combinatorio Il fattoriale, coefficienti binomiali e loro proprietà; formula del binomio di Newton

Università di Trieste Facoltà d Ingegneria. Esercizi sul calcolo integrale in IR N. Dott. Franco Obersnel

Mauro Sassetti. Calcolo differenziale ed integrale. per funzioni di due variabili reali.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI INGEGNERIA (sede di Vicenza)

Definizione: Dato un sottoinsieme non vuoti di. Si chiama funzione identica o identità di in sé la funzione tale che.

(x B x A, y B y A ) = (4, 2) ha modulo

R. Capone Analisi Matematica Calcolo Differenziale Funzioni di due variabili

Teoremi di Stokes, della divergenza e di Gauss Green.

Esercizi di prove scritte di Analisi Matematica I con schema di soluzione Paola Loreti. April 5, 2006

Corso di Geometria III - A.A. 2016/17 Esercizi

Riferimenti: R.Adams, Calcolo Differenziale 2. Capitoli 3.4, 3.9. Esercizi 3.4, 3.9.

Sviluppi e derivate delle funzioni elementari

Esercizi su serie numeriche, integrali ed equazioni differenziali utili per la preparazione all esame scritto 1

PNI SESSIONE SUPPLETIVA QUESITO 1

Conoscenze. L operazione di divisione (la divisione di due polinomi) - La divisibilità fra polinomi (la regola di Ruffini, il teorema. del resto.

UNITÀ DIDATTICA 2 LE FUNZIONI

Esercizi di Analisi Matematica 3. Prima parte

Analisi Matematica T1 (prof.g.cupini) (CdL Ingegneria Edile Polo Ravenna) REGISTRO DELLE LEZIONI A.A

Esercizi di Analisi Reale

COMPLEMENTI DI ANALISI VETTORIALE

Analisi Matematica I DISEQUAZIONI Risposte Pagina Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 1

Programmazione per competenze del corso Matematica, Quinto anno

MATEMATICA GENERALE Prova d esame del 4 giugno FILA A

Contenuti del programma di Matematica. Classe Terza

Corso di Laurea in Matematica Geometria 2. Foglio di esercizi n. 5 a.a Soluzioni

Matematica e Statistica

Esercizi su: insiemi, intervalli, intorni. 4. Per ognuna delle successive coppie A e B di sottoinsiemi di Z determinare A B, A B, a) A C d) C (A B)

Complementi di Analisi Matematica Ia. Carlo Bardaro

Elenco moduli Argomenti Strumenti / Testi Letture / Metodi. partecipazione degli alunni. 2 Completamento equazioni e disequazioni.

ISTITUTO SUPERIORE XXV APRILE LICEO CLASSICO ANDREA DA PONTEDERA classi 5A-5B PROGRAMMA DI MATEMATICA

ESERCIZI SVOLTI SU: GEOMETRIA TRIDIMENSIONALE. 2. Fissato un sistema di riferimento cartesiano dello spazio euclideo O, i, j, k,

determinare le coordinate di P ricordando la relazione che permette di calcolare le coordinate del punto medio di un segmento si

ESERCIZI INTRODUTTIVI

Università degli Studi di Salerno - Facoltà di Ingegneria Matematica II - Prova Scritta - 09/06/2006

Breve formulario di matematica

Frazioni. 8 Esercizi di Analisi Matematica Versione Argomenti: Operazioni sulle frazioni Tempo richiesto: Completare la seguente tabella: a b

Transcript:

Esercizi di Analisi Matematica B Massimo Cicognani

ii

Indice Testi. Serie numeriche e serie di potenze.................2 Funzioni di più variabili reali.................. 5.3 Equazioni differenziali...................... 9.4 Integrali multipli......................... 2.5 Integrali curvilinei........................ 5.6 Compiti.............................. 9 2 Soluzioni 3 2. Soluzioni serie........................... 3 2.2 Soluzioni funzioni di più variabili reali............. 46 2.3 Soluzioni equazioni differenziali................. 7 2.4 Soluzioni integrali multipli.................... 92 2.5 Soluzioni integrali curvilinei................... 7 2.6 Soluzioni compiti......................... 28 iii

iv INDICE

Questa è una selezione di alcuni esercizi e compiti d esame collegati ai corsi di Analisi Matematica LB tenuti dall autore presso la Facoltà di Ingegneria II dell Università di Bologna, sede di Cesena. Vengono prima proposti tutti i testi, poi, nel capitolo successivo, vengono date tutte le soluzioni. Per comodità del lettore, prima di ciascuna soluzione viene riproposto il testo completo. Gli argomenti proposti sono: serie numeriche e serie di potenze, calcolo differenziale per funzioni di più variabili, equazioni differenziali, integrali multipli, integrali curvilinei. Nel primo capitolo, alla fine di ogni sezione riguardante uno di questi argomenti, si propongono alcuni titoli di brevi relazioni che il lettore è invitato a scrivere. Si tratta di quesiti che possono essere inseriti nelle prove scritte d esame ma la loro principale utilità consiste in una traccia per rielaborare i contenuti del corso in maniera organica durante lo studio personale. Per la loro redazione, il lettore può consultare il testo Lezioni di Analisi Matematica B dello stesso autore, che illustra in quale maniera gli argomenti sono sviluppati durante i corsi, e/o, ovviamente, un qualunque manuale di Analisi Matematica. v

vi

Capitolo Testi. Serie numeriche e serie di potenze Esercizio.. Verificare che la serie k= log k + k è divergente, dopo aver calcolato la somma S n dei primi n termini. Esercizio..2 Provare che (k + )2 log = log 2. k(k + 2) k= Esercizio..3 Nei due esercizi precedenti il termine generale tende a per k +, quindi in entrambi è soddisfatta la condizione necessaria per la convergenza di una serie. Cosa mostra, in particolare, il primo esercizio? Esercizio..4 Provare che per x < vale ( + ( )n n= 6 n ) x n = 2 5x 6 5x x 2.

2 CAPITOLO. TESTI Esercizio..5 Determinare per x < il valore a cui converge con m. ) ( + ( )n n=m 6 n x n Esercizio..6 Studiare il carattere della serie n=2 n log α n, α >. Esercizio..7 Utilizzando il criterio del confronto, determinare il carattere delle seguenti serie a termini positivi (a) n= + sin n 3 n, (b) n= 2 cos n n 2, (c) n= 2 cos n. n Esercizio..8 Utilizzando il criterio del confronto, determinare il carattere della serie a termini positivi n= log n n α, α >. Esercizio..9 Utilizzando il criterio del confronto in forma asintotica, determinare il carattere della serie a termini positivi (a) n= (d) 2n + (n + ) 3, (b) n= n= n + log n n 2 + cos n (c) ( ) log + (n + ) 3, (e) n= n= n 2 + n + ( n sin n).

.. SERIE NUMERICHE E SERIE DI POTENZE 3 Esercizio.. Utilizzando il criterio del confronto in forma asintotica, determinare, al variare di α in R +, il carattere della serie a termini positivi (a) n= ( log + ) n α, (b) n= ( cos ) n α. Esercizio.. Utilizzando il criterio del rapporto, determinare il carattere della serie a termini positivi (a) (c) n= n= n! 3 n, (b) n= 2 n n n, (d) n= 2 n n! n! n n. Esercizio..2 Utilizzando il criterio della radice, determinare, al variare di α in R e di a in R +, il carattere della serie a termini positivi n α a n. n= Esercizio..3 Studiare, al variare di α in R, la convergenza semplice e assoluta della serie a termini reali n= ( ) n n α. Esercizio..4 Studiare la convergenza semplice e assoluta delle serie a termini complessi (a) n= ( ) n + in, (b) n= i + ( ) n n, (c) n= ( ) n + in 2.

4 CAPITOLO. TESTI Esercizio..5 Determinare il raggio di convergenza delle seguenti serie di potenze in campo complesso (c) (a) n= n= n + 2 n n 2 + zn, ( ) n n + zn, (d) (b) n= n= 3 n n + zn, (e /n ) 2 cos /n zn. Esercizio..6 Determinare il comportamento delle serie di potenze di variabile reale (a) n= 3 n n + xn, (b) negli estremi dell intervallo di convergenza. n= ( ) n n + xn Esercizio..7 Utilizzando i due esercizi precedenti, trovare il dominio D delle seguenti funzioni di variabile reale (a) n= 3 n n + ( ) x + n, (b) x n= ( ) n n + (x2 ) n. Domande di teoria A) Dare la definizione di serie a termini reali ed enunciare la condizione necessaria di convergenza. B) Serie geometrica e suoi resti: comportamento e valore della somma. C) Specificare i possibili caratteri di una serie a termini positivi, enunciare il criterio dell integrale e dedurne il comportamento della serie armonica generalizzata. D) Enunciare e dimostrare il criterio del confronto ed il suo corollario di confronto asintotico per serie a termini positivi. E) Enunciare i criteri del rapporto e della radice per serie a termini positivi. Fare esempi in cui i criteri risultano inefficaci. F) Enunciare il criterio di Leibniz per serie con termini a segno alterno. G) Definire il concetto di convergenza assoluta di una serie e discutere le relazioni con la semplice convergenza.

.2. FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI REALI 5 H) Dimostrare che la parte interna dell insieme di convergenza di una serie di potenze in campo complesso è vuota oppure un cerchio aperto oppure l intero piano. Definire di conseguenza il raggio di convergenza di una serie di potenze. I) Discutere la derivabilità nei punti interni e la continuità negli estremi dell intervallo di convergenza per la funzione somma di una serie di potenze di variabile reale. J) Definire la serie di Taylor di una funzione C di variabile reale. Dimostrare che le funzioni reali e x, sin x, cos x sono sviluppabili in serie di Mc Laurin su tutto l asse reale. K) Definire le funzioni e z, sin z, cos z in campo complesso e spiegare come si giunge alla formula di Eulero..2 Funzioni di più variabili reali Esercizio.2. Provare che non esistono i limiti (a) lim (x,y) (,) x + y x 2 + y 2, (b) lim x 2 + y2 (x,y) (,) y Esercizio.2.2 Siano α, β >. Utilizzando le coordinate polari provare che esiste il limite (e vale ) se e solo se α + β > 2. x α y β lim (x,y) (,) x 2 + y 2 Esercizio.2.3 Calcolare (a) lim (x,y) (,) x 2 y 2 cos(xy) x 2, (b) lim + y6 (x,y) (,) x 2 + y 4 [(a) Utilizzare le coordinate polari e la disuguaglianza cos 2 θ cos 2 θ + ϱ 4 sin 6 θ.

6 CAPITOLO. TESTI Esercizio.2.4 Seguendo la definizione di derivata direzionale, calcolare f v (, ) con f(x, y) = x3 + y 2 xy e v = (v, v 2 ) un versore di R 2. Esercizio.2.5 Perchè non esiste f : R 2 R tale che f x = 2xy e f y = x 2? Esercizio.2.6 Provare che le seguenti funzioni sono continue ma non differenziabili in (, ) (a) f(x, y) = x 2 + y 2, (b) f(x, y) = xy Esercizio.2.7 Siano α, β >. Provare che la funzione definita da f(x, y) = x α y β x 2 se (x, y) (, ), f(, ) = + y2 è continua in (, ) se e solo se α + β > 2 e differenziabile in (, ) se e solo se α + β > 3. Esercizio.2.8 Provare che la funzione definita da f(x, y) = x2 y x 4 se (x, y) (, ), f(, ) = + y2 non è continua in (, ) ma ammette in tale punto tutte le derivate direzionali. Esercizio.2.9 Con riferimento all esercizio precedente, discutere la validità della regola f (, ) = ( f(, ), v) con v direzione diversa dai versori v degli assi. Ci sono almeno due condizioni necessarie per la differenziabilità che non sono soddisfatte da f in (, ): quali?

.2. FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI REALI 7 Esercizio.2. Sempre con riferimento alla stessa funzione di cui sopra, senza applicare la definizione, per quale risultato f è differenziabile in (, )? Scrivere l equazione del piano tangente al grafico nel punto (,, f(, )). Esercizio.2. Studiare la continuità, derivabilità e differenziabilità in (, ) della funzione definita da f(x, y) = x3 x 2 se (x, y) (, ), f(, ) =. + y2 Esercizio.2.2 Siano α, β >. Studiare la continuità, derivabilità e differenziabilità in (, ) della funzione definita da f(x, y) = x α + y 3 β ( se (x, y) (, ), f(, ) = x 2 + y 2 ) β Esercizio.2.3 Utilizzando la regola della catena, provare che la parabola di equazioni parametriche è una linea di livello della funzione x = 3t 2, y = 2t f(x, y) = xy2 x 2 + y 4. Esercizio.2.4 Determinare i punti di massimo e minimo relativo della funzione g(t) = f(t, t) con f(x, y) = xy2 x 2 + y 4 dopo aver calcolato g (t) con la regola della catena.

8 CAPITOLO. TESTI Esercizio.2.5 Classificare i punti critici della funzione f(x, y) = x 3 (x 2 + y 2 ). Esercizio.2.6 Classificare i punti critici delle funzioni (a) f(x, y, z) = x 2 + y 2 z 2 4xz 2yz 2z 3 /3 (b) f(x, y, z) = x 2 + y 2 + z 2 4xz 2yz 2x 3 /3. Esercizio.2.7 Col metodo dei moltiplicatori di Lagrange, trovare la distanza dall origine della retta intersezione dei piani x y + z = e x + y z =. Esercizio.2.8 Sia f : A R 3 R, A = {(x, y, z) x 2 + y 2 z 2, 2 z }, f(x, y, z) = x 2 + y + 2z. Determinare l immagine f(a). Esercizio.2.9 Sia f : A R 3 R, A = {(x, y, z) x 2 + y 2 + z 2 4, z }, f(x, y, z) = 8 x2 + 6 y2 + z. Determinare l immagine f(a). Domande di teoria A) Insiemi compatti, insiemi connessi e principali proprietà delle funzioni continue in R n. B) Derivate direzionali e loro significato geometrico. C) Definizione di differenziabilità in un punto. Relazioni con la continuità. D) Relazioni tra derivabilità e differenziabilità. E) Teorema del differenziale totale. F) Regola della catena e sue conseguenze. G) Matrice jacobiana, invertibilità locale. H) Teorema di Schwarz, matrice hessiana. I) Formula di Taylor al secondo ordine. J) Classificazione dei punti critici attraverso la matrice hessiana. K) Teorema delle funzioni implicite. L) Massimi e minimi vincolati, metodo dei moltiplicatori di Lagrange.

.3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI 9.3 Equazioni differenziali Esercizio.3. Risolvere l equazione differenziale lineare y = x x 2 + y. Esercizio.3.2 Risolvere il problema y = 2 sin 4x y + x x 2, y( π/8) =. Esercizio.3.3 Risolvere il problema y = y x + x cos x, y(π/2) =, y (π/2) = π/2. Esercizio.3.4 Risolvere il problema y = 2y x + 2x y, y( ) =. Esercizio.3.5 Risolvere il problema y = 3(y2 + ), y( ) = 2. xy Esercizio.3.6 Dopo aver detto, senza fare calcoli, perchè la soluzione è una funzione strettamente crescente nel proprio intervallo di definizione, risolvere il problema y = ey, y() =. x

CAPITOLO. TESTI Esercizio.3.7 Risolvere il problema y = y(y 2), y(2) =. x(x 4) Esercizio.3.8 Risolvere l equazione y = x(y 3 y). Esercizio.3.9 Calcolare 2 y(x)dx con y la soluzione di y = y log y, y() = /2. x Esercizio.3. Calcolare y(x)dx con y la soluzione di y = y2 + y, y( ) =. x Esercizio.3. Risolvere il problema y = y x + tan y, y(2) = π/3. x Esercizio.3.2 Risolvere le equazioni (a) y 5y + 6y = e x, (b) y 2y + y = e 2x. Esercizio.3.3 Risolvere l equazione y + y = cos x.

.3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI Esercizio.3.4 Risolvere il problema y 4y + 4y = e 2x + 2x 8, y() =, y () = 3. Esercizio.3.5 Risolvere l equazione y + 2y + 3y = e x cos x. Esercizio.3.6 Sia k R. Risolvere l equazione y + ky = e tra le soluzioni trovare quelle che verificano le condizioni ai limiti y() = y(π) =. Esercizio.3.7 Risolvere il problema y 2y + y = t 2 e t, y() =, y () = e. Domande di teoria A) Equazioni differenziali del primo ordine, problema di Cauchy. Teorema fondamentale di esistenza e unicità della soluzione. B) Dare un esempio di non unicità della soluzione di un problema di Cauchy. C) Equazioni lineari del primo ordine. Formula risolutiva. D) Equazioni a variabili separabili ed equazioni ad esse riconducibili. E) Equazioni differenziali lineari omogenee: spazio vettoriale delle soluzioni, matrice wronskiana. F) Equazioni differenziali lineari non omogenee: spazio affine delle soluzioni, metodo della variazione delle costanti. G) Equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti. H) Metodi per simpatia. Risonanza nell equazione dell oscillatore armonico.

2 CAPITOLO. TESTI.4 Integrali multipli Esercizio.4. Calcolare y x 2 + y dxdy, 2 A A = {x2 + y 2 4, y x, x}. Esercizio.4.2 Dato il settore circolare A = {x 2 + y 2 2, y x} a) Calcolarne il baricentro geometrico. b) Calcolare il volume del solido da esso generato con una rotazione completa attorno all asse y senza utilizzare il Teorema di Guldino. c) Verificare che il Teorema di Guldino è soddisfatto. Esercizio.4.3 Si consideri la sfera euclidea S e la sua parte A S = {x 2 + y 2 + z 2 4}, A = {x 2 + y 2 + z 2 4, 4z 2 x 2 + y 2 + z 2 }. Calcolare il rapporto tra il volume di A e l integrale (x 2 + y 2 + z 2 ) /2 dxdydz. S Esercizio.4.4 Siano α > 2, R >. Posto A R = { z R 2 x 2 y 2 }, µ 3 (A R ) = volume di A R, calcolare lim R + R 3 (x 2 + y 2 ) α/2 dxdydz. µ 3 (A R ) A R Esercizio.4.5 Calcolare la misura (volume) di A R 3 A = { 3 2 (x2 + y 2 ) z 2 (x2 + y 2 ), z }.

.4. INTEGRALI MULTIPLI 3 Esercizio.4.6 Calcolare A e z2 dxdydz con x 2 + y2 A = { x 2 + y 2 z }. Esercizio.4.7 Calcolare la misura (volume) di A R 3 A = { z x 2 + y 2, z x 2 y 2 + 2 x 2 + y 2 }. Nei due esercizi seguenti calcolare riduzione. A f(x, y, z)dxdydz con le formule di Esercizio.4.8 A = {x + y z, x, y, z }, f = x Esercizio.4.9 A = { x, y, x + y, < z x 2 }, f = /2 z Nei rimanenti esercizi calcolare A f(x, y, z)dxdydz passando in coordinate cilindriche o sferiche dopo aver determinato quale dei due cambi di variabile è il più idoneo. Esercizio.4. A = { z, y, x 2 + y 2 (z 2 + ) 2 }, f = z (x 2 + y 2 ) 3/2. Esercizio.4. A = { < x 2 + y 2 + z 2, z (x 2 + y 2 + z 2 )/2}, f = x 2 + y 2 + z 2.

4 CAPITOLO. TESTI Esercizio.4.2 A = { z /2, 4z 2 x 2 + y 2 (z 2 + ) 2 }, f = (z ) 3 (x 2 + y 2 ) /2. Esercizio.4.3 A = { < x 2 + y 2 + z 2, 2 z x 2 + y 2 + z 2 }, f = 3 x 2 + y 2 + z 2. Esercizio.4.4 A = { z, x, y, z 2 x 2 + y 2 z}, f = 2x x 2 + y 2. Esercizio.4.5 A = { < x 2 + y 2 + z 2, f = x 2 + y 2 + z 2 2z 3(x 2 + y 2 + z 2 )}, x 2 + y 2 + z 2. Esercizio.4.6 A = { < z x 2 y 2 }, f = 2 z. Esercizio.4.7 A = { < x 2 + y 2 + z 2, z (x 2 + y 2 + z 2 )/2}, f = x 2 + y 2 + z 2.

.5. INTEGRALI CURVILINEI 5 Domande di teoria A) Definizione di integrale per funzioni positive, condizioni sufficienti per l integrabilità. B) Definizione di funzione sommabile, casi notevoli di sommabilità. C) Principali proprietà dell integrale per funzioni sommabili rispetto alle operazioni, alla relazione d ordine, alle suddivisione dell insieme di definizione, alle simmetrie. D) Formule di riduzione. E) Cambiamenti di variabile, coordinate polari, cilindriche, sferiche. F) Utilizzo delle coordinate polari e delle coordinate sferiche per discutere la sommabilità di / x α in dimensioni 2 e 3. G) Calcolo di + e x2 dx..5 Integrali curvilinei Esercizio.5. Data la curva γ in R 3 parametrizzata da r(t) = (cos t, sin t, t), t 2π, determinare: a) la retta tangente nel punto r(π); b) la sua lunghezza; c) il baricentro geometrico; d) il baricentro rispetto alla densità lineare f(x, y, z) = x ; e) l integrale su γ, orientata in senso contrario a quello indotto dalla parametrizzazione data, del campo vettoriale F (x, y, z) = (y, x, x + z). Esercizio.5.2 Determinare l integrale di lavoro γ F dr del campo F (x, y) = e sin x (y cos x, ) + (, ) sulla curva orientata γ parametrizzata da r(t) = (cos(πt), t + t 2 ), t. Esercizio.5.3 Sia F il campo vettoriale in R 3 ) F (x, y, z) = (e y + ze x, xe y + ey z 2 +, ex 2zey (z 2 + ) 2.

6 CAPITOLO. TESTI a) Provare che F è chiuso in R 3. b) Determinare il lavoro di F sulla curva orientata parametrizzata da r(t) = (t, t 2, ), t. Esercizio.5.4 Sia F il campo vettoriale in R 3 F (x, y, z) = ( y, x, z 2). Determinare il lavoro di F sulla curva orientata definita da con punto iniziale (,, ). x 2 + y 2 + z 2 =, y = x, x Esercizio.5.5 Dato il campo piano ( 3 log( + y 2 ) F (x, y) = 2, 6y ) x x + y 2 a) Provare che è esatto su tutto il dominio naturale determinando i potenziali. b) Trovare il potenziale U(x, y) che verifica U(, ) =. c) Relativamente al potenziale determinato in b), esplicitare nella forma y = y(x) la linea di potenziale nullo che passa dal punto (, ) Nei seguenti cinque esercizi data la curva γ, contenuta nell insieme A R 3, attraverso equazioni cartesiane, determinare equazioni parametriche e calcolare l integrale su γ della funzione scalare f assegnata. Esercizio.5.6 x 2 + y 2 = γ : z = y, γ A = {x, y }, f = 2xy.

.5. INTEGRALI CURVILINEI 7 Esercizio.5.7 x 2 + y 2 = γ : z = x + y, γ A = {x, y x}, f = 2(x 2 y 2 ). Esercizio.5.8 x 2 + y 2 + z 2 = 2 γ : x 2 + y 2 = z, γ A = {y }, f = x + y. Esercizio.5.9 y = x γ :, γ A = { x }, f = x + y. z = x 2 + y 2 Esercizio.5. x 2 + y 2 + z 2 = 4 γ : x + y =, γ A = {y, z }, f = z. Nei seguenti sei esercizi dato il campo F nel suo dominio naturale, verificare che il campo è chiuso, dire se il dominio è stellato o, nel caso bidimensionale, semplicemente connesso. Trarre le conseguenze sulla esistenza di potenziali locali o globali. Determinare per i campi chiusi dei potenziali locali e verificare poi si possono estendere all intero dominio (ciò può accadere anche se il dominio non è stellato: questa condizione è sufficiente ma non necessaria!). Esercizio.5. F (x, y) = ( ) 2 y x + yex, 2 y x + ex + 2y.

8 CAPITOLO. TESTI Esercizio.5.2 F (x, y) = ( ) x x 2 y + ey + 2x, 2 x 2 y + xey. Esercizio.5.3 F (x, y) = ( x + y + 2x, x + y + 2y ) y 2. + Esercizio.5.4 F (x, y) = ( ) 2x x 2 + y 2 + 2x, 2y x 2 + y 2 + Esercizio.5.5 F (x, y, z) = ( x x 2 + y 2 + z 2, y x 2 + y 2 + z 2 + 2yz, z x 2 + y 2 + z + 2 y2 + ) z 2 + Esercizio.5.6 ( ) z x 2 + z 2, 2y, x x 2 + z 2 Domande di teoria A) Definizione di curva e di curva orientata. B) Definizione di curve regolari e regolari a tratti. Retta tangente. C) Lunghezza di una curva. D) Integrali curvilinei di funzioni scalari. Baricentro. E) Definizione di integrale curvilineo di un campo vettoriale, dipendenza dall orientamento. F) Integrale di un campo dotato di potenziale (campo esatto). G) Relazioni tra integrali curvilinei ed esistenza di potenziali. (Campi conservativi e campi esatti). H) Definizione di campo chiuso. Dimostrare che un campo esatto è chiuso. I) Dare un esempio di un campo chiuso che non è esatto. J) Condizioni geometriche sul dominio per assicurare che un campo chiuso sia esatto (in tale dominio). K) Determinazione di un potenziale su un rettangolo di un campo piano chiuso.

.6. COMPITI 9.6 Compiti Compito.6. Esercizio A Determinare l insieme di convergenza in R della serie di potenze n= 3 n n + tn, t R (Solo il risultato,.5 pt). Determinare il dominio naturale D della funzione di variabile reale (Solo il risultato, 3 pt). f(x) = n= 3 n ( x ) n n + x la funzione f(x) è continua per x = /2? Motivare la risposta (.5 pt). Esercizio B Sia f : A R 3 R, A = {(x, y, z) 4x 2 + 4y 2 z 2, 4 z }, f(x, y, z) = x + y 2 + z. Determinare i seguenti elementi: Eventuali punti di massimo o minimo interni al dominio A (motivare la risposta,.5 pt). Eventuali punti di frontiera dove il teorema dei moltiplicatori di Lagrange non si può applicare (solo il risultato,.5 pt). Le tre regioni di frontiera V, V 2, V 3 in cui il teorema dei moltiplicatori di Lagrange si applica (scrivere le equazioni e le disequazioni che definiscono le regioni, pt. I tre corrispondenti sistemi da risolvere (scrivere le equazioni dei sistemi di Lagrange, pt). I tre corrispondenti insiemi di punti che si ottengono (scrivere gli insiemi delle soluzioni dei tre sistemi precedenti, 2 pt). Perchè l insieme dei valori f(a) è un intervallo limitato e chiuso? (.5 pt) Scrivere f(a). (.5 pt)

2 CAPITOLO. TESTI Esercizio C Determinare la soluzione di specificandone il dominio. significativi. 6 pt) y = y2 + 2y, y( ) = 2 x Esercizio D Dato l integrale y (z ) 2 (x 2 + y 2 ) dxdydz, A (Svolgimento completo riportando i passaggi A = { z <, y, 4z 2 x 2 + y 2 (z 2 + ) 2 }, passare a coordinate cilindriche. Si ottiene (completare, pt):... ( )..................... dϱdz dθ,... B B = {(ϱ, z);.......................................}. Riportare da questo punto i passaggi significativi fino ad arrivare al risultato finale (4 pt). Esercizio E Data la curva γ di equazioni cartesiane x 2 + y 2 = γ :, γ A = {x, y } z = x Scrivere una parametrizzazione (solo il risultato, 2 pt). Calcolare 2xyds (riportare i passaggi significativi, 3 pt) γ Esercizio F Dimostrare che l integrale lungo una curva regolare orientata di un campo esatto vale la differenza di potenziale agli estremi. (5 pt)

.6. COMPITI 2 Compito.6.2 Esercizio A Determinare l insieme di convergenza in R della serie di potenze (Solo il risultato, 2 pt). n= n3 n 2 n + tn, t R. Determinare il dominio naturale D della funzione di variabile reale (Solo il risultato, 2 pt). f(x) = n= n3 n ( x ) n 2 n + x Determinare f () motivando la risposta (2 pt). Esercizio B Sia f : R 2 R, f(x, y) = x 3 (x 2 + y 2 2y). Nello studio dei punti di minimo/massimo locali, determinare i seguenti elementi: Punti critici. (Solo risultato, 2 pt) Classificazione dei punti critici dove la matrice hessiana consente di concludere. Per ciascuno di questi punti, riportare la corrispondente matrice hessiana e motivare conseguentemente la classificazione del punto (2 pt) Nei rimanenti punti critici la funzione vale. Riportare su un grafico i segni dei valori di f e trarre conclusioni motivate sulla natura di questi punti. (2 pt) Esercizio C Data l equazione determinare i seguenti elementi: y 4y + 4y = e 2x + e 2x Integrale generale della equazione omogenea corrispondente (solo il risultato, pt). Un integrale particolare riportando tutti i passaggi significativi (3 pt).

22 CAPITOLO. TESTI Integrale generale della equazione completa (solo il risultato, pt). Soluzione con dati iniziali y() = y () = (solo il risultato, pt). Esercizio D Calcolare, riportando i passaggi significativi, A = {(x 2 + y 2 ) 3/4 z }. (5 pt). Esrcizio E Dato il campo vettoriale piano ( y 2 x 2 ) F (x, y) = (x 2 + y 2 ) 2, 2xy (x 2 + y 2 ) 2 determinare i seguenti elementi: A e z2 (x 2 + y 2 dxdydz con ) /4 Il dominio naturale A specificando se è semplicemente connesso (solo il risultato, pt). Il campo F è chiuso in A? Indicare le derivate delle componenti che servono per rispondere (solo il risultato, pt). Il campo F è esatto in A? In caso affermativo, indicare i potenziali (solo il risultato, 2 pt). Il lavoro di F sul segmento orientato di punto iniziale (, ) e punto finale (, ) (solo il risultato, pt). Esercizio F Dare la definizione di differenziabilità di una funzione di due variabili f(x, y) in un punto (x, y ) interno al dominio. Dare l interpretazione geometrica. Enunciare le relazioni con la continuità e derivabilità di f in (x, y ). (5 pt) Compito.6.3 Esercizio A Sia f : A R 3 R, A = {(x, y, z) y 2 + z 2 x, x + y 2}, f(x, y, z) = (x ) 2 /2 + y 2 + z 2. Determinare i seguenti elementi:

.6. COMPITI 23 Punti critici interni al dominio A (.5 pt). Le tre regioni di frontiera V, V 2, V 3 in cui si applica il teorema dei moltiplicatori di Lagrange (scrivere le equazioni e le disequazioni che definiscono le regioni,.5 pt). I tre corrispondenti sistemi da risolvere (scrivere le equazioni dei sistemi di Lagrange,.5 pt). I tre corrispondenti insiemi di punti che si ottengono (scrivere gli insiemi delle soluzioni dei tre sistemi precedenti, 3 pt). Perchè l insieme dei valori f(a) è un intervallo limitato e chiuso? (.5 pt) Scrivere f(a). (.5 pt) Esercizio B Data l equazione determinare i seguenti elementi. y 2y + y = e x + x Integrale generale della equazione omogenea corrispondente (solo il risultato, pt). Un integrale particolare riportando tutti i passaggi significativi. (3 pt) Integrale generale della equazione completa (solo il risultato, pt). Soluzione con dati iniziali y() = 2, y () = (solo il risultato, 2 pt). Esercizio C ze z2 Calcolare, riportando i passaggi significativi, dxdydz con A 2 z z2 A = { z (x 2 + y 2 ) /2, z 2 x 2 y 2, z log 2}. (7 pt). Esercizio D Dato il campo vettoriale F (x, y) = ( e y cos(xe y ), (/2 y) + xe y cos(xe y ) ) determinare i seguenti elementi: Il dominio naturale A specificando se è semplicemente connesso (solo il risultato, pt). Dire se il campo F è chiuso in A indicando le derivate delle componenti che servono per rispondere (solo il risultato, pt). Si può prevedere a questo punto se il campo F è esatto in A o meno? Dopo aver risposto, se ne esistono, indicare i potenziali assieme ai passaggi significativi per ottenerli (2.5 pt).

24 CAPITOLO. TESTI Il lavoro di F sulla curva orientata parametrizzata da r(t) = ((/2) cos t, (/2) sin t), t 2π. (risultato e motivazione, pt). Esercizio E Dopo aver dato la definizione di differenziabilità in un punto interno al domino di una funzione da R n a R, discuterne le relazioni con la continuità e la derivabilità nello stesso punto (3 pt). Compito.6.4 Esercizio A Sia f : A R 3 R, A = {(x, y, z) x 2 + y 2 + z 2 4, x + y }, f(x, y, z) = (x 3) 2 + y 2 + z 2. Determinare i seguenti elementi: Eventuali punti critici interni al dominio A (.5 pt). Le tre regioni di frontiera V, V 2, V 3 in cui si applica il teorema dei moltiplicatori di Lagrange (scrivere le equazioni e le disequazioni che definiscono le regioni,.5 pt). I tre corrispondenti sistemi da risolvere (scrivere le equazioni dei sistemi di Lagrange,.5 pt). I tre corrispondenti insiemi di punti che si ottengono (scrivere gli insiemi delle soluzioni dei tre sistemi precedenti, 3 pt). Scrivere f(a). (.5 pt) Esercizio B Data l equazione determinare i seguenti elementi: y = x(y 3 y) Le eventuali soluzioni costanti. ( pt) Tutte le soluzioni definite per ogni x R, riportando tutti i passaggi significativi. (6 pt)

.6. COMPITI 25 Soluzione con dati iniziali y() = /2 (Solo il risultato, pt) Esercizio C Calcolare, riportando i passaggi significativi, con A = { z /2, 4z 2 x 2 + y 2 (z 2 + ) 2 }. (6 pt). Esercizio D Dato il campo vettoriale F (x, y) = determinare i seguenti elementi: ( ) 2x x 2 + y 2 + 2x, 2y x 2 + y 2 + A (z ) 3 (x 2 + y 2 dxdydz ) /2 Il dominio naturale A specificando se è semplicemente connesso (solo il risultato, pt). Dire se il campo F è chiuso in A indicando le derivate delle componenti che servono per rispondere (solo il risultato, pt). Trovare, se ne esistono, tutti i potenziali indicando i passaggi significativi per ottenerli (3 pt). Il lavoro di F sulla curva orientata parametrizzata da r(t) = ((3/2) cos t, (3/2) sin t), t 2π (risultato e motivazione, pt). Esercizio E (6 pt) Dare la definizione di integrale di una funzione scalare continua f su una curva regolare non orientata γ. Provare che la definizione è ben data in quanto non dipende dalla parametrizzazione di γ. Definire infine il baricentro geometrico di γ. Compito.6.5 Esercizio A Sia f : A R 3 R, A = {(x, y, z) x 2 + y 2 + z 4, x + y }, f(x, y, z) = (x ) 2 + y 2 + 2z.

26 CAPITOLO. TESTI Determinare i seguenti elementi: Eventuali punti critici interni al dominio A (.5 pt). Le tre regioni di frontiera V, V 2, V 3 in cui si applica il teorema dei moltiplicatori di Lagrange (scrivere le equazioni e le disequazioni che definiscono le regioni,.5 pt). I tre corrispondenti sistemi da risolvere (scrivere le equazioni dei sistemi di Lagrange,.5 pt). I tre corrispondenti insiemi di punti che si ottengono (scrivere gli insiemi delle soluzioni dei tre sistemi precedenti, 3 pt). Scrivere f(a). (.5 pt) Eserczio B Data l equazione determinare i seguenti elementi: y = y(y 2) x(x 4) Le eventuali soluzioni costanti. ( pt) Tutte le soluzioni con x (, 4) e y (, 2), riportando tutti i passaggi significativi. (6 pt) Soluzione con dati iniziali y(2) = (Solo il risultato, pt) Esercizio C Calcolare, riportando i passaggi significativi, A dxdydz con x 2 + y 2 + z2 A = { < x 2 + y 2 + z 2, x 2 + y 2 + z 2 2z 3(x 2 + y 2 + z 2 )}. (6 pt). Esercizio D Data la curva non orientata γ R 3 definita in maniera cartesiana da x 2 + y 2 = γ : z = x + y determinare i seguenti elementi:, γ {x, y x}, Una parametrizzazione (solo il risultato, 3 pt).

.6. COMPITI 27 L integrale (3 pt). γ (x 2 y 2 )ds indicando i passaggi significativi per ottenerlo Esercizio E(6 pt) Dare la definizione di integrale di un campo vettoriale continuo F su una curva regolare orientata γ. Provare che la definizione è ben data in quanto non dipende dalla parametrizzazione di γ. Provare infine che se F è esatto l integrale non dipende da γ ma solo dai suoi estremi. Compito.6.6 Esercizio A Sia f : R 2 R, f(x, y) = y 3 (x 2 + y 2 4x + 3). Nello studio dei punti di minimo/massimo locali, determinare i seguenti elementi inserendo le risposte nelle rispettive caselle. Punti critici. (Solo risultato, 2 pt) Classificazione dei punti critici dove la matrice hessiana consente di concludere. Per ciascuno di questi punti, riportare la corrispondente matrice hessiana e motivare conseguentemente la classificazione del punto (3 pt) Nei rimanenti punti critici la funzione vale. Riportare su un grafico i segni dei valori di f e trarre conclusioni motivate sulla natura di questi punti. (2 pt) Esercizio B Data l equazione determinare i seguenti elementi: x 2x + x = + e t Integrale generale della equazione omogenea corrispondente (solo il risultato, pt). Un integrale particolare riportando tutti i passaggi significativi (3 pt). Integrale generale della equazione completa (solo il risultato, pt). Soluzione con dati iniziali y() =, y () = (solo il risultato, 2 pt).

28 CAPITOLO. TESTI Esercizio C Calcolare, riportando i passaggi significativi, (z 2)e x2 +y 2 dxdydz con A A = {x 2 + y 2, z 2 x 2 + y 2 }. (7 pt). Esercizio D Data la curva di equazioni cartesiane x 2 + y 2 + z 2 = 4 γ :, γ A = {y, z }, x + y = orientata in maniera tale che (,, 2) sia il suo punto iniziale, determinare gli elementi seguenti: Una parametrizzazione di γ (solo il risultato, 2 pt). L integrale su γ (non orientata) della funzione scalare f(x, y, z) = z riportando i passaggi principali (2 pt). L integrale su γ, orientata, del campo vettoriale F (x, y.z) = ( z, z, 2x) riportando i passaggi principali (2 pt). Si può calcolare l integrale di lavoro al punto precedente come differenza di potenziale? Motivare la risposta ( pt). Esercizio E Enunciare e dimostrare il criterio del confronto ed il suo corollario di confronto asintotico per serie a termini positivi. (5 pt) Compito.6.7 Esercizio A Sia f : A R 3 R, A = {(x, y, z) x 2 + z 2 y, x + y 2}, f(x, y, z) = x 2 + Determinare i seguenti elementi: Punti critici interni al dominio A (.5 pt). (y )2 2 + z 2. Le tre regioni di frontiera V, V 2, V 3 in cui si applica il teorema dei moltiplicatori di Lagrange (scrivere le equazioni e le disequazioni che definiscono le regioni,.5 pt).

.6. COMPITI 29 I tre corrispondenti sistemi da risolvere (scrivere le equazioni dei sistemi di Lagrange,.5 pt). I tre corrispondenti insiemi di punti che si ottengono (scrivere gli insiemi delle soluzioni dei tre sistemi precedenti, 3 pt). Scrivere f(a) (.5 pt). Esercizio B Risolvere y = 3(y2 + ), y( ) = 2 xy specificando il dominio della soluzione e riportando tutti i passaggi significativi. (7 pt) Esercizio C Calcolare, riportando i passaggi significativi, A z (x 2 + y 2 + z 2 ) 3/2 dxdydz, A = {x2 +y 2 +z 2 4, z x 2 + y 2, x 2 +y 2 } (7 pt). Esercizio D Data la curva di equazioni cartesiane x 2 + y 2 + z 2 = 4 γ :, γ A = {y, z }, x = y orientata in maniera tale che(,, 2) sia il punto iniziale e ( 2, 2, ) il punto finale, determinare gli elementi seguenti: Una parametrizzazione di γ (solo il risultato, 2 pt). L integrale su γ, orientata, del campo vettoriale F (x, y.z) = ( ) (x 2 + y 2 + z 2 ) 2 y 2 + z 2 x 2, 2xy, 2xz usando la definizione, non usando potenziali, e riportando i passaggi principali (2.5 pt). Indicare i potenziali del campo F precedente (solo il risultato 2.5 pt).

3 CAPITOLO. TESTI Esercizio E Dimostrare che se la serie di potenze a n z n converge in w allora converge in tutti gli z tali che z < w. (5 pt) n=

Capitolo 2 Soluzioni 2. Soluzioni serie Soluzione 2.. (Testo..) Verificare che la serie k= log k + k è divergente, dopo aver calcolato la somma S n dei primi n termini. Usando si ha per n 3: S n = log k + k = log(k + ) log k log 2 + (log 3 log 2) + (log 4 log 3)+... + (log(n + ) log(n)) = log(n + ) quindi lim S n = lim log(n + ) = +. n + n + Soluzione 2..2 (Testo..2) Provare che (k + )2 log k(k + 2) = log 2 k= 3

32 CAPITOLO 2. SOLUZIONI Usando si ha S n = log (k + )2 = 2 log(k + ) log k log(k + 2) k(k + 2) quindi (2 log 2 log log 3) + (2 log 3 log 2 log 4) + (2 log 4 log 3 log 5) +... + (2 log(n + ) log n log(n + 2)) = log 2 + log(n + ) log(n + 2) lim S n = n + ( lim n + log 2 + log n + n + 2 ) = log 2. Soluzione 2..3 (Testo..3) Nei due esercizi precedenti il termine generale tende a per k +, quindi in entrambi è soddisfatta la condizione necessaria per la convergenza di una serie. Cosa mostra, in particolare, il primo esercizio? Che la condizione termine generale infinitesimo è solo necessaria e non è in generale sufficiente per la convergenza di una serie. Soluzione 2..4 (Testo..4) Provare che per x < vale ( + ( )n n= Le serie geometriche 6 n x n, n= ) x n = n= 2 5x 6 5x x 2 ( ) x n 6 convergono rispettivamente per x < e per x < 6. Per x < quindi convergono entrambe e la loro somma vale x + + (x/6) = x + 6 2 5x = 6 + x 6 5x x 2.

2.. SOLUZIONI SERIE 33 Soluzione 2..5 (Testo..5) Determinare per x < il valore a cui converge con m. ) ( + ( )n n=m 6 n x n Si tratta di resti della serie precedente. Per x < si ha ) ( + ( )n 6 n x n = xm x + ( x/6)m + (x/6) = n=m x m x + ( )m 6x m ( 6 m+ 6 m (6 + x) = + ( ) m 6 ) x m + ( 6 m + ( ) m+ 6 ) x m+ 6 m (6 5x x 2. ) Soluzione 2..6 (Testo..6) Studiare il carattere della serie n=2 n log α n, α >. con Si deve studiare f(x) = f(n) n=2 x log α x. La funzione f è continua, positiva, strettamente decrescente sull intervallo [2, + ) e converge a per x +. Per il criterio dell integrale la serie ha lo stesso carattere di + x log α x dx. Con la sostituzione y = log x si trova + che converge se e solo se α >. 2 2 + x log α x dx = y α dy log 2

34 CAPITOLO 2. SOLUZIONI Soluzione 2..7 (Testo..7) Utilizzando il criterio del confronto, determinare il carattere delle seguenti serie a termini positivi (a) n= + sin n 3 n, (b) n= 2 cos n n 2, (c) n= 2 cos n. n (a) Utilizzando le disuguaglianze < + sin n 2 si ha Poichè la serie geometrica < + sin n 3 n 2 3 n. 2 n= converge, anche la serie data converge. (b) Da < 2 cos n 3 si ha Poichè la serie 3 n < 2 cos n n 2 3 n 2. 3 n= converge, anche la serie data converge. (c) Da 2 cos n si ha n 2 2 cos n n n. Poichè la serie armonica n= diverge a +, anche la serie data diverge a +. n

2.. SOLUZIONI SERIE 35 Soluzione 2..8 (Testo..8) Utilizzando il criterio del confronto, determinare il carattere della serie a termini positivi log n n α, α >. n= Si ha log n n α per n 3 e tutti gli α >. Poichè la serie nα n= diverge a + per α, anche la serie data diverge a + per gli stessi α. Per α > fissiamo ε > in maniera tale che α ε > ed usiamo Poichè la serie log n n α n= n α nε n α = n α ε, n n ε. n α ε, α ε > converge, la serie data converge per α >. Soluzione 2..9 (Testo..9) Utilizzando il criterio del confronto in forma asintotica, determinare il carattere della serie a termini positivi (a) n= (d) 2n + (n + ) 3, (b) n= n= n + log n n 2 + cos n (c) ( ) log + (n + ) 3, (e) n= n= n 2 + n + ( n sin n). (a) Per n + Poichè la serie 2n + (n + ) 3 2 n 2. n= 2 n 2

36 CAPITOLO 2. SOLUZIONI converge, anche la serie data converge. (b) Per n + Poichè la serie armonica diverge, anche la serie data diverge. (c) Per n + Poichè la serie diverge, anche la serie data diverge. n + log n n 2 + cos n n. n= n n 2 + n + n. n= (d) Da /(n + ) 3 e da log( + x) x per x, abbiamo Poichè la serie ( log + n ) (n + ) 3 n= converge, anche la serie data converge. n 3 (n + ) 3 n 3. (e) Da /n e da x sin x x 3 /6 per x, abbiamo Poichè la serie n sin n 6n 3. n= converge, anche la serie data converge. 6n 3 Soluzione 2.. (Testo..) Utilizzando il criterio del confronto in forma asintotica, determinare, al variare di α in R +, il carattere della serie a termini positivi

2.. SOLUZIONI SERIE 37 (a) n= ( log + ) n α, (b) n= ( cos ) n α (d) Da /n α e da log( + x) x per x, abbiamo Poichè la serie ( log + ) n α n α. n= converge se e solo se α >, anche la serie data converge se e solo se α >. n α (e) Da /n α e da cos x x 2 /2 per x, abbiamo Poichè la serie cos n α 2n 2α. n= 2n 2α converge se e solo se α > /2, anche la serie data converge se e solo se α > /2. Soluzione 2.. (Testo..) Utilizzando il criterio del rapporto, determinare il carattere della serie a termini positivi (a) (c) n= n= n! 3 n, (b) n= 2 n n! 2 n n n, (d) n! n n n= (a) Poniamo a n = n! 3 n.

38 CAPITOLO 2. SOLUZIONI Vale a n+ (n + )! lim = lim n + a n n + 3 n+ 3n n! = n + lim = + n + 3 quindi la serie diverge per il criterio del rapporto. Vale (b) Poniamo a n = 2n n!. a n+ 2 n+ lim = lim n + a n n + (n + )! n! 2 n = 2 lim n + n + = quindi la serie converge per il criterio del rapporto. Vale (c) Poniamo a n = 2n n n. a n+ 2 n+ nn lim = lim n + a n n + (n + ) n+ 2 n = ( ) 2 n n lim n + n + = n + e = quindi la serie converge per il criterio del rapporto. Risulta agevole anche l utilizzo del criterio della radice: lim n 2 an = lim n + n + n =. Vale (d) Poniamo a n = n! n n. a n+ (n + )! nn lim = lim n + a n n + (n + ) n+ n! = lim n + ( n n + ) n = e quindi la serie converge per il criterio del rapporto.

2.. SOLUZIONI SERIE 39 Soluzione 2..2 (Testo..2) Utilizzando il criterio della radice, determinare, al variare di α in R e di a in R +, il carattere della serie a termini positivi n α a n. n= Abbiamo lim n + n n α a n = lim a ( n n ) α = a = a n + quindi il criterio consente di concludere per a : la serie converge per < a < qualunque sia α e non converge per a > qualunque sia α. Per a = il criterio è inefficace, tuttavia la serie si riduce a che converge se e solo se α <. n α = n n= n= α Soluzione 2..3 (Testo..3) Studiare, al variare di α in R, la convergenza semplice e assoluta della serie a termini reali n= ( ) n n α. Poniamo Per α si ha lim a n = n + lim n + a n = ( )n n α. n α = per α = + per α < quindi il termine generale non è infinitesimo e la serie data non converge.

4 CAPITOLO 2. SOLUZIONI Per α > lo studio della convergenza assoluta si riconduce alla serie armonica generalizzata: a n = n α. n= Si ha convergenza assoluta se e solo se α >. Per questi α si ha anche la convergenza semplice come conseguenza di quella assoluta. La convergenza semplice senza convergenza assoluta si ha per < α usando il criterio di Leibniz (che si può applicare per tutti gli α > ): n= ( ) n+ a n = n n= n= α e la successione n α è decrescente ed infinitesima per tutti gli α >. La somma delle serie data è un numero reale negativo approssimato da n ( ) k+ k= a meno di un errore assoluto minore di /(n + ) α. k α Soluzione 2..4 (Testo..4) Studiare la convergenza semplice e assoluta delle serie a termini complessi (a) n= ( ) n + in, (b) n= i + ( ) n n, (c) n= ( ) n + in 2 si ha (a) Posto z n = z n = ( ) n + in ( ) 2n + n = 2 + n 2 n e la serie armonica convergente. + n= n diverge quindi la serie data non è assolutamente

2.. SOLUZIONI SERIE 4 da cui Si ha poi in particolare I(z n ) /n quindi z n = ( )n in + n 2 R(z n ) = ( )n + n 2, I(z n) = n + n 2, + n= I(z n ) = per confronto con la serie armonica. Poichè la serie delle parti immaginarie non converge in R, la serie data non converge in campo complesso. Contrariamente all ordine qui seguito, se si ottiene come prima cosa il fatto che la serie non converge allora lo studio della convergenza assoluta diventa superfluo in quanto una serie che non converge semplicemente è assolutamente divergente. si ha (b) Posto z n = z n = i + ( ) n n + ( ) 2n n = 2 + n 2 n e la serie armonica convergente. Si ha poi da cui + n= n diverge quindi la serie data non è assolutamente z n = ( )n n i + n 2 R(z n ) = ( )n n + n 2, I(z n) = + n 2. La serie delle parti reali converge in R ad un valore negativo per Leibniz: + n= + ( ) n+ n R(z n ) = + n n= 2 e la successione decrescente n + n 2

42 CAPITOLO 2. SOLUZIONI converge a. La serie delle parti immaginarie ha termine generale di segno costante negativo e I(z n ) /n 2 quindi + n= I(z n ) converge ad un reale negativo per confronto con la serie armonica generalizzata. Da quanto precede, la serie data converge (solo semplicemente) in campo complesso ad un numero w situato nel quarto quadrante. si ha (c) Posto z n = z n = ( ) n + in 2 ( ) 2n + n = 4 + n 4 n 2 quindi la serie data è assolutamente convergente per confronto con la serie armonica generalizzata. Ne segue che è anche semplicemente convergente. Soluzione 2..5 (Testo..5) Determinare il raggio di convergenza delle seguenti serie di potenze in campo complesso (c) (a) n= n= n + 2 n n 2 + zn, ( ) n n + zn, (d) (b) n= n= 3 n n + zn, (e /n ) 2 cos /n zn (a) Poniamo a n = n + 2n n 2 + ed utilizziamo il criterio del rapporto. Si ha a n = a n 2n n 2

2.. SOLUZIONI SERIE 43 e lim n + 2 n+ (n + ) 2 n2 2 n = lim n + quindi il raggio di convergenza vale /2. (b) Poniamo a n = 3n n + ed utilizziamo il criterio del rapporto. Si ha e lim n + a n = a n quindi il raggio di convergenza vale /3. (c) Poniamo 2n 2 (n + ) 2 = 2 3 n+ n + 2 n + 3(n + ) 3 n = lim = 3 n + n + 2 a n = ( )n n + ed utilizziamo il criterio del rapporto. Si ha a n = n + e lim (n + ) = n + n + 2 quindi il raggio di convergenza vale. (d) Poniamo a n = (e/n ) 2 cos /n ed utilizziamo il criterio del rapporto. Si ha quindi Ne segue a n = a n /n2 /2n 2 lim a n = 2. n + a n+ lim = 2 n + a n 2 = da cui il raggio di convergenza vale.

44 CAPITOLO 2. SOLUZIONI Soluzione 2..6 (Testo..6) Determinare il comportamento delle serie di potenze di variabile reale (a) n= 3 n n + xn, (b) negli estremi dell intervallo di convergenza. n= ( ) n n + xn (a) Dal punto (b) dell esercizio precedente segue in particolare che l intervallo reale di convergenza ha estremi ±/3. Per x = /3 la serie si riduce a n= 3 n 3 n (n + ) = n + n= serie armonica. Nell estremo /3 la serie non converge. Per x = /3 la serie si riduce a n= 3 n ( 3) n (n + ) = n= ( ) n n + serie che converge per Leibniz. Nell estremo /3 la serie converge (solo semplicemente). (b) Dal punto (c) dell esercizio precedente segue in particolare che l intervallo reale di convergenza ha estremi ±. Per x = la serie si riduce a n= ( ) 2n n + = n + n= serie armonica. Nell estremo la serie non converge. Per x = la serie si riduce a n= ( ) n n + serie che converge per Leibniz. Nell estremo la serie converge (solo semplicemente).

2.. SOLUZIONI SERIE 45 Soluzione 2..7 (Testo..7) Utilizzando i due esercizi precedenti, trovare il dominio D delle seguenti funzioni di variabile reale (a) n= 3 n n + ( ) x + n, (b) x n= ( ) n n + (x2 ) n (a) Dal momento che la serie + n= 3 n n + yn converge in R per y [ /3, /3), il dominio si ottiene risolvendo 3 x + < x 3. Moltiplicando per 3 x con x e tenendo conto che x > per x, tale condizione equivale a x 3x + 3 < x, x. Dal momento che 3x + 3 < x non ha soluzioni positive, il dominio è un sottoinsieme di R e si ottiene risolvendo x 3x + 3 < x quindi D = [ 3/2, 3/4). Possiamo anche discutere la regolarità della funzione in esame, tenendo conto che per x D essa coincide con f(x) = n= 3 n n + ( ) x + n x e che la funzione interna x + x è derivabile infinite volte in D. Il teorema sulle derivate di una serie di potenze assicura quindi che nell intervallo aperto ( 3/2, 3/4) la funzione f(x) è derivabile infinite volte. Ogni derivata si può rappresentare tramite una serie derivando termine a termine la serie di partenza.

46 CAPITOLO 2. SOLUZIONI Il Lemma di Abel assicura che nell estremo 3/2 la funzione f(x) è continua. (b) Dal momento che la serie + n= ( ) n n + yn converge in R per y (, ], il dominio si ottiene risolvendo che equivale a < x 2 < x 2 2 quindi D = [ 2, ) (, 2]. Possiamo anche discutere la regolarità della funzione in esame, tenendo conto che per x D la funzione interna x 2 è derivabile infinite volte. Il teorema sulle derivate di una serie di potenze assicura quindi che nella unione di intervalli aperti ( 2, ) (, 2) la funzione data è derivabile infinite volte. Ogni derivata si può rappresentare tramite una serie derivando termine a termine la serie di partenza. Il Lemma di Abel assicura che negli estremi ± 2 la funzione data è continua. 2.2 Soluzioni funzioni di più variabili reali Soluzione 2.2. (Testo.2.) Provare che non esistono i limiti (a) lim (x,y) (,) x + y x 2 + y 2, (b) lim x 2 + y2 (x,y) (,) y (a) Consideriamo una generica retta per l origine di direzione (v, v 2 ), v 2 + v2 2 =, data dalle equazioni parametriche x = tv t R. y = tv 2

2.2. SOLUZIONI FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI REALI 47 Lungo tale retta si ha lim t tv + tv 2 t v + v 2 = lim = v + v 2. t 2 (v 2 + v2 2 ) t t Esistono tutti i limiti lungo le rette ma con valori diversi per direzioni diverse. Il limite dato non esiste. (b) Nelle equazioni parametriche delle rette precedenti, poniamo v 2, cioè escludiamo l asse x che non può essere considerato visto che la funzione non è definita nei punti (x, ). I limiti lungo tutte le altre rette hanno valore comune: t 2 (v 2 lim + v2 2 ) = lim t tv 2 t ma il limite lungo la parabola y = x 2 vale x 2 + x 4 lim x x 2 t v 2 = = lim x ( + x 2 ) =. Dal momento che lungo traiettorie diverse si hanno valori limite diversi, il limite dato non esiste. Soluzione 2.2.2 (Testo.2.2) Siano α, β >. Utilizzando le coordinate polari provare che esiste il limite (e vale ) x α y β lim (x,y) (,) x 2 + y 2 se e solo se α + β > 2. Posto x = r cos ϑ analizziamo il corrispondente limite r α+β cos ϑ α sin ϑ β lim r + r 2 y = r sin ϑ = lim r + rα+β 2 cos ϑ α sin ϑ β. Esso esiste indipendente da ϑ se e solo se α+β 2 >, quindi per α+β 2 il limite dato non esiste. Infatti, per α + β < 2, tale limite vale + quando

48 CAPITOLO 2. SOLUZIONI cos ϑ e sin ϑ mentre vale quando cos ϑ = oppure sin ϑ =. Se poi α + β = 2, allora abbiamo valori costanti della funzione data lungo le semirette per l origine (linee di livello) ma tali valori cos ϑ α sin ϑ β dipendono in maniera evidente da ϑ. Per α + β > 2, il limite lungo tutte le semirette per l origine ha valore comune. Il limite dato vale se e solo se lim r rα+β 2 cos ϑ α sin ϑ β = + uniformemente rispetto a ϑ ma questo è vero grazie alla disuguaglianza r α+β 2 cos ϑ α sin ϑ β r α+β 2, dove abbiamo usato cos ϑ, sin ϑ. Concludendo, il limite dato esiste se e solo se α + β > 2. Quando esiste vale. Soluzione 2.2.3 (Testo.2.3) Calcolare (a) lim (x,y) (,) x 2 y 2 cos(xy) x 2, (b) lim + y6 (x,y) (,) x 2 + y 4 (a) Posto x = r cos ϑ y = r sin ϑ, per ogni ϑ fissato abbiamo lim r + r 4 cos 2 ϑ sin 2 ϑ r 2 (cos 2 ϑ + r 4 sin 6 ϑ) = lim r + r 2 cos 2 ϑ sin 2 ϑ cos 2 ϑ + r 4 sin 6 ϑ =. Il limite dato esiste e vale se e solo se la convergenza è uniforme rispetto a ϑ. Utilizzando sin 2 ϑ e cos 2 ϑ cos 2 ϑ + r 4 sin 6 ϑ, quindi si ottiene cos 2 ϑ cos 2 ϑ + r 4 sin 6 ϑ, r2 cos 2 ϑ sin 2 ϑ cos 2 ϑ + r 4 sin 6 ϑ r2

2.2. SOLUZIONI FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI REALI 49 che implica convergenza a per r uniformemente rispetto a ϑ. Il limite dato esiste e vale. Posto (b) Da cos(xy) x 2 y 2 /2 per xy, il limite dato equivale a per ogni ϑ fissato abbiamo lim r + lim (x,y) (,) x 2 y 2 2(x 2 + y 4 ). x = r cos ϑ y = r sin ϑ r 4 cos 2 ϑ sin 2 ϑ 2r 2 (cos 2 ϑ + r 2 sin 4 ϑ) = lim r +, r 2 cos 2 ϑ sin 2 ϑ 2(cos 2 ϑ + r 2 sin 4 ϑ) =. Il limite dato esiste e vale se e solo se la convergenza è uniforme rispetto a ϑ. Utilizzando sin 2 ϑ e cos 2 ϑ cos 2 ϑ + r 2 sin 4 ϑ, quindi si ottiene cos 2 ϑ cos 2 ϑ + r 2 sin 4 ϑ, r2 cos 2 ϑ sin 2 ϑ cos 2 ϑ + r 2 sin 4 ϑ r2 che implica convergenza a per r uniformemente rispetto a ϑ. Il limite dato esiste e vale. Soluzione 2.2.4 (Testo.2.4) Seguendo la definizione di derivata direzionale, calcolare f (, ) con f(x, y) = v x 3 + y 2 xy e v = (v, v 2 ) un versore di R 2. Abbiamo f f( + tv, tv 2 ) f(, ) (, ) = lim = v t t ( + tv ) 3 + t 2 v2 2 lim ( + tv )tv 2 = t t lim (3v + 3tv 2 + t 2 v 3 + tv2 2 v 2 tv v 2 ) = 3v v 2. t

5 CAPITOLO 2. SOLUZIONI Soluzione 2.2.5 (Testo.2.5) Perchè non esiste f : R 2 R tale che f x = 2xy e f y = x 2? Se tale funzione esistesse, sarebbe derivabile infinite volte visto che tali sono 2xy e x 2. In particolare, per il Teorema di Schwarz, dovrebbero coincidere f xy ed f yx mentre (2xy) = 2x, y x ( x2 ) = 2x che evidentemente non sono identiche. Soluzione 2.2.6 (Testo.2.6) Provare che le seguenti funzioni continue non sono differenziabili in (, ) (a) f(x, y) = x 2 + y 2, (b) f(x, y) = xy (a) La funzione non è differenziabile in (, ) perchè non esistono le derivate parziali in (, ): f(x, ) f(, ) x lim = lim x x x x non esiste perchè il limite destro vale mentre quello sinistro vale. Già il fatto che una derivata non esista esclude la differenziabilità, comunque si vede in maniera simile che anche la derivata parziale rispetto ad y non esiste in (, ). (b) La funzione è identicamente nulla sugli assi cartesiani quindi le derivate parziali in (, ) esistono e valgono entrambe. La funzione è quindi differenziabile in (, ) se e e solo se f(h, k) h k f(, ) lim (h,k) (,) h 2 + k 2 vale. Esaminiamo quindi il limite lim (h,k) (,) hk h 2 + k 2.

2.2. SOLUZIONI FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI REALI 5 Passando a coordinate polari h = r cos ϑ k = r sin ϑ, abbiamo che dipende da ϑ. Il limite r cos ϑ sin ϑ lim = cos ϑ sin ϑ r + r f(h, k) f x (, )h f y (, )k f(, ) lim (h,k) (,) h 2 + k 2 non esiste, in particolare non vale, quindi la funzione f non è differenziabile in (, ). Soluzione 2.2.7 (Testo.2.7) Siano α, β >. Provare che la funzione definita da f(x, y) = x α y β x 2 se (x, y) (, ), f(, ) = + y2 è continua in (, ) se e solo se α + β > 2 e differenziabile in (, ) se e solo se α + β > 3. Per definizione, f(x, y) è continua in (, ) se e solo se cioè se e solo se lim f(x, y) = f(, ) (x,y) (,) lim f(x, y) = (x,y) (,) e, dall Esercizio 2, questo vale se e solo se α + β > 2. Per quanto concerne la differenziabilità, la funzione è identicamente nulla sugli assi cartesiani quindi le derivate parziali in (, ) esistono e valgono entrambe. La funzione è quindi differenziabile in (, ) se e e solo se f(h, k) h k f(, ) lim (h,k) (,) h 2 + k 2

52 CAPITOLO 2. SOLUZIONI vale. Esaminiamo quindi il limite lim (h,k) (,) h α k β (h 2 + k 2 ) 3/2. Passando a coordinate polari h = r cos ϑ k = r sin ϑ, abbiamo r α+β cos ϑ α sin ϑ β lim r + r 3 = per tutti i ϑ se e solo se α + β > 3. La funzione f risulterà differenziabile in (, ) se e solo se la convergenza a è uniforme rispetto a ϑ. Da rα+β cos ϑ α sin ϑ β r 3 r α+β 3 tale convergenza uniforme sussiste per tutti gli α, β tali che α + β > 3. La funzione f è differenziabile in (, ) se e solo se α + β > 3. Soluzione 2.2.8 (Testo.2.8) Provare che la funzione definita da f(x, y) = x2 y x 4 se (x, y) (, ), f(, ) = + y2 non è continua in (, ) ma ammette in tale punto tutte le derivate direzionali. Calcoliamo i limiti lungo le parabole y = mx 2 : lim f(x, mx 4 x mx2 ) = lim x x 4 ( + m 2 ) = m + m 2. Poichè il valore dipende dalla traiettoria, non esiste il limite il limite per (x, y) (, ) di f(x, y). In particolare tale limite non vale f(, ) quindi la funzione non è continua in (, ).