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BANDINI FEDERICA (a cura di) Economia e management delle aziende non profit e delle imprese sociali Padova: Cedam, 2009 pp. XVI-286, 22,00 Indice del volume: Prefazione, di Elio Borgonovi. CAPITOLO I. L OGGETTO DI STUDIO: L AZIENDA NON PROFIT E L IMPRESA SOCIALE. Premessa. 1. Definizioni. 1.1. L impresa sociale. 1.2. L impresa sociale in Italia e la ripresa del concetto di bene comune. Bibliografia. CAPITOLO II. PARTE I. GLI ASSETTI ISTITUZIONALI DEGLI ENTI NON PROFIT: IMPLICAZIONI DAL PUNTO DI VISTA CIVILSTICO, di Roberto Randazzo. 1. Introduzione. 2. Gli enti senza scopo di lucro disciplinati dal codice civile: associazioni, fondazioni, comitati. 3. La fondazione di partecipazione e la legislazione speciale. 4. L impresa sociale. Bibliografia. PARTE II. L IMPRESA SOCIALE IN EUROPA: IL CONTESTO ISTITUZIONALE DEL- LA GOVERNANCE IN UN OTTICA COMPARATA. Premessa. 1. Impresa sociale e imprenditorialità sociale. 2. L impresa sociale attraverso le definizioni di centri di ricerca e organismi governativi europei. 2.1 L impresa sociale nelle leggi europee. 3. La governance dell impresa sociale in Europa: caratteristiche comuni e differenze. Bibliografia. CAPITOLO III. PARTE I. LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA NELLE AZIENDE NON PROFIT: L APPROC- CIO CONTINGENTE. Premessa. 1. La struttura organizzativa. 2. L approccio contingente alla progettazione della struttura organizzativa. 2.1. Applicazioni del modello derivanti dalla ricerca empirica. 2.1.1. Strutture organizzative. 2.1.2. Gestione delle risorse umane e meccanismi di coordinamento. 2.2. Conclusioni. Bibliografia. PARTE II. LA GOVERNANCE DELL IMPRESA SOCIALE. LE DIVERSE MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE DEGLI STAKEHOLDERS, di Giuliana Baldassare. Premessa. 1. La finalità istituzionale dell impresa sociale. 2. La natura multistakeholder dell impresa sociale. 3. Lo sviluppo organizzativo di tipo incrementale. 4. Un ipotesi di schema interpretativo. 4.1. I diversi stakeholder e le motivazioni che sono alla base del loro coinvolgimento. 4.2. Tipologie di aziende e interessi prevalenti. 5. Conclusioni. Bibliografia. CAPITOLO IV. LE CARATTERISTICHE DELLA GESTIONE DEL PERSONALE NELLE AZIENDE NON PROFIT E NELLE IMPRESE SOCIALI. 1. Gli strumenti operativi di gestione: la gestione del personale. 2. Il ruolo strategico del personale nelle organizzazioni non profit. 3. I principi del Management della qualità totale e la gestione del personale nelle aziende non profit. 4. Il personale volontario 4.1 I Fattori caratterizzanti la gestione del personale volontario. 5. Comunicazione Interna. Bibliografia. CAPITOLO V. PARTE I. PROGRAMMARE E VALUTARE LA GESTIONE DELLE AZIENDE NON PROFIT, di 385 Azienda Pubblica 2.2009

Fonti di approfondimento Andrea Francesconi. 1. I sistemi di programmazione e controllo nelle aziende non profit: cenni generali. 2. I profili di misurazione delle performance per le ANP. 2.1. Le dimensioni della performance nelle ANP: i concetti di efficienza ed efficacia. 3. Il sistema di contabilità analitica nelle ANP. 4. Il sistema di reporting nelle ANP. 5. Il sistema di budget nelle ANP. 6. Il sistema di Programmazione e Controllo nelle ANP: analisi di un esperienza reale. 6.1 L associazione OSPE. 6.2. Il sistema di Programmazione e Controllo di OSPE. Bibliografia. PARTE II. IL BILANCIO SOCIALE NELLE AZIENDE NON PROFIT, di Filippo Giordano. 1. Il ruolo del bilancio sociale per le aziende non profit. 2. Gli elementi costitutivi della rendicontazione sociale. 2.1. Le finalità. 2.2. Il processo. 3. I principali modelli di riferimento. 4. La struttura del documento. 4.1. L identità. 4.2. La rappresentazione dei risultati economici. 4.3. La rappresentazione dei risultati sociali. Bibliografia. CAPITOLO VI. PARTE I. LA RACCOLTA FONDI: PRINCIPI E METODOLOGIE, di Francesco Manfredi. 1. La raccolta fondi. 2. Il concetto di scambio nella raccolta fondi. 3. Un modello avanzato per la pianificazione della raccolta fondi. 4. La comunicazione per la raccolta fondi. 5. Il direct marketing. 5.1. Il direct mail. 5.2. Il telemarketing. 5.3. L uso dei media. 6. La campagna di tesseramento soci. 7. I grandi eventi. 8. Conclusioni. Bibliografia. PARTE II. LA COR- PORATE SOCIAL RESPONSABILITY COME STRUMENTO DI INTEGRAZIONE TRA IMPRESA FOR PROFIT E NON PROFIT, di Giuseppe Ambrosio. 1. La Corporate Social Responsibility. 2. Comunità locale e Non Profit. 3. Le elargizioni liberali. 3.1. Monetarie. 3.2. Non monetarie. 4. Gli investimenti nella comunità. 4.1. Le politiche sociali delle imprese e la Social Entrepreneurship (SE). 4.2. La Venture Philanthropy. 4.3. Lo Staff Involvement (SI). 5. Le iniziative commerciali. 5.1. Le sponsorizzazioni. 5.2. Il Cause Related Marketing (CRM). Bibliografia. CAPITOLO VII. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO PER L IMPRESA SOCIALE: I FONDI COMUNITARI E IL VENTURE CAPITAL, di Manuela Brusoni e Veronica Vecchi. 1. Introduzione. 2. Il venture capital sociale. 2.1. La doppia bottom line. 2.2. Aspetti tecnici: deal fl ow, exit e dimensione dei fondi. 3. Il venture capital sostenibile. 4. Il venture capital di Sviluppo locale. 5. La venture Philantropy. 6. I fondi Strutturali e i fondi Settoriali. 6.1. I fondi strutturali. 6.2. I fondi settoriali. 7. L approccio strategico ai finanziamenti comunitari. 8. Le condizioni di accesso ai finanziamenti comunitari da parte delle imprese sociali. Bibliografia. Azienda Pubblica 2.2009 386

L. BISIO, M. NICOLAI Il patto di stabilità e gli strumenti di finanza locale Rimini: Maggioli Editore, 2009 pp. 422, 34,00 ISBN 5106.4 Indice del volume: 1. Inquadramento del Patto di Stabilità e Crescita a livello europeo. 2. I primi Patti di Stabilità Interni. 3. Il Patto di Stabilità Interno del 2002. 4. I Patti di Stabilità 2003 e 2004. 5. Il Patto di Stabilità per gli anni 2005 e 2006. 6. Il Patto per gli anni 2007, 2008 e 2009. 7. Il Patto di Stabilità e gli strumenti finanziari. 8. Patto di Stabilità: fu vera gloria? GIAN CARLO COCCO Gestire un associazione. Strategia, organizzazione e marketing per operatori di imprese non profit Milano: Franco Angeli, 2009 pp. 144, 13,60 Indice del volume: Premessa. Capitolo 1. Il marketing associativo. 1.1. Breve panorama sull associazionismo culturale ed educativo. 1.2. Che cos è il marketing e che consiste il marketing associativo. 1.3. I criteri e gli strumenti per la segmentazione delle associazioni culturali ed educative. 1.4. L analisi della popolazione che compone le associazioni culturali ed educative. 1.5. L analisi della popolazione che compone le associazioni. 1.6. La suddivisione tradizionale delle associazioni educative e culturali, e i possibili nuovi criteri di riferimento. 1.7. Le finalità del marketing associativo. 1.8. La rilevazione dei dati delle associazioni e la loro elaborazione. 1.9. Il marketing associativo e la soddisfazione degli utenti. Capitolo 2. La forza associativa: differenziazioni, integrazioni e sinergie tra le associazioni culturali ed educative. 2.1. I vantaggi delle coalizioni nella storia, nell impresa e nella scienza e cultura. 2.2. I vantaggi delle coalizioni tra le diverse associazioni culturali ed educative. 2.3. Alcuni aforismi sulle associazioni e sulle alleanze tra associazioni. Capitolo 3. L organizzazione delle associazioni: assetto, ruoli, funzionamento, regole d azione in relazione alle finalità. 3.1. Cenni introduttivi sulla costituzione e sullo statuto di una associazione; La lettura delle associazioni come sistemi organizzativi. 3.2. L organizzazione interna di un associazione. 3.3. Il funzionamento degli organi collegiali delle associazioni. 3.4. Spunti applicativi. Capitolo 4. L autonomia economica e finanziaria e le fonti di finanziamento delle associazioni non profit. 4.1. Lo sviluppo della sensibilità economica nella gestione di un associazione. 4.2. La contabilità generale e il bilancio d esercizio. 4.3. La contabilità analitica e l analisi dei costi. 4.4. Il bilancio preventivo e il controllo di gestione. 4.5. Dotazioni, fondi e trasparenza. 4.6. Sintetico 387 Azienda Pubblica 2.2009

Fonti di approfondimento glossario amministrativo e finanziario. 4.7. L autonomia economica finanziaria e le fonti di finanziamento delle associazioni non profit. 4.8. Appendice. Capitolo 5. Comunicare tramite Internet. 5.1. Brevissima storia di Internet. 5.2. La creazione di un sito informatico. 5.3. Il caso dell associazione Rinnovamento. 5.4. Esempi di videate di un sito: l associazione Rinnovamento. Capitolo 6. I manager delle associazioni: vocazione o professione? 6.1. Scoprire, riconoscere e sviluppare le capacità necessarie per gestire un associazione. 6.2. Il profilo del dirigente di un associazione educativa e culturale. 6.3. Modalità di rilevazione delle capacità. Capitolo 7. Area emozionale. Capitolo 8. Area intellettuale. Capitolo 9. Area gestionale. Capitolo 10. Conclusioni. Appendice. Un nuovo Servizio di Manageritalia destinato ai figli dei dirigenti associati che hanno iniziato un attività lavorativa Un Ponte sul Futuro. LORENZO D AUTILIA, RENATO RUFFINI, NEREO ZAMARO (a cura di) Il lavoro pubblico tra cambiamento e inerzie organizzative Milano: Bruno Mondadori, 2009 pp. 323, 28,00 ISBN Indice del volume: Introduzione di A. Naddeo. 1. Forme organizzative e impiegati pubblici nell epoca delle riforme, di M.L. D Autilia e N. Zamaro. 1.1. Il profilo mutevole della questione amministrativa. 1.2. Riforma dell amministrazione e regolazione del personale in Italia. 1.3. Sulla dimensione delle amministrazioni pubbliche in Italia: un quadro d insieme con alcuni approfondimenti. 2. La pianificazione del personale nelle pubbliche amministrazioni tra fabbisogni organizzativi e vincoli normativi, di P. Mastrogiuseppe. 2.1. Premessa. 2.2. L evoluzione della pianificazione delle risorse umane. 2.3. La pianificazione delle risorse umane nella pubblica amministrazione. 2.4. Il moto pendolare delle riforme: aperture e chiusure nella gestione del personale e degli organici. 2.5. Le conseguenze del moto pendolare: il rischio della pianificazione come adempimento burocratico. 2.6. Verso l autonomia responsabile?. 3. Strutture e organici tra il 1993 e il 2005, di F. Boscaino. 3.1. Strutture, funzioni e organici, tra legislature e governi. 3.2. Piante organiche e dotazioni organiche: la domanda di lavoro della pubblica amministrazione. 3.3. Gli organici di diritto e gli organici di fatto. 3.4. I movimenti del personale. 3.5. Caratteristiche strutturali del personale in servizio. 4. La mobilità del personale, di R.B. Sanna. 4.1. Introduzione. 4.2. Le possibili forme di mobilità: definizioni operative. 4.3. La mobilità dei dipendenti pubblici: quadro generale. Azienda Pubblica 2.2009 388

4.4. La mobilità volontaria. 4.5. Alcune considerazioni sulla mobilità territoriale. 4.6. La mobilità d ufficio. 4.7. La mobilità temporanea. 4.8. Conclusioni. 5. Concorsi e progressioni di carriera, di M.L. D Autilia e R.B. Sanna. 5.1. Introduzione. 5.2. I procedimenti. 5.3. Le progressioni di carriera. 6. L inquadramento professionale, di R.B. Sanna. 6.1. Premessa. 6.2. I sistemi di classificazione dei dipendenti pubblici. 6.3. Lo stato di attuazione del nuovo sistema di classificazione e i profili professionali. 6.4. Conclusioni. 7. La formazione del personale, di F. Boscaino. 7.1. Apprendimento individuale e apprendimento organizzativo. 7.2. La funzione formazione: strutture, attori e strumenti. 7.3. La programmazione della formazione. 7.4. Le attività formative: interventi e obiettivi, modalità di erogazione e contenuti. 7.5. La valutazione dell attività formativa. 7.6. L investimento in formazione. 8. Linee di rinnovamento del lavoro pubblico, di R. Ruffini. 8.1. I risultati delle riforme: un primo tentativo di sintesi. 8.2. Le inerzie delle amministrazioni nell applicazione della riforma del pubblico impiego. 8.3. Le linee di intervento sul pubblico impiego tra attualità e futuro. A. NOBILE, A. SPADARO Le forniture di beni e servizi nella pubblica amministrazione Rimini, Maggioli Editore, 2009 pp. 722 con Cd-Rom 70,00 ISBN 5124.2 Indice del volume: 1. Normativa di riferimento. 1.a. per la scelta del fornitore di beni e servizi sopra la soglia comunitaria. 1.b. per la scelta del fornitore di beni e servizi sotto la soglia comunitaria. 1.c. per l acquisizione di beni e servizi nella P.A.. 1.d. di specifico richiamo in materia contrattuale. 2. Gli adempimenti preliminari e preparatori e l attività contrattuale per l acquisizione di beni e servizi. 3. La stipulazione del contratto e gli adempimenti per il suo perfezionamento. 4. Le procedure alternative a quella contrattuale. 5. Situazioni modificative del contratto. 6. I contenuti contrattuali. 7. Procedure centralizzate secondo le leggi finanziarie e procedure telematiche d acquisto. 8. Schemi di contratti. 9. Moduli convenzioni. 389 Azienda Pubblica 2.2009