Paolo Depaoli. Supporti alle lezioni basate sul capitolo 10 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta)

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http://www.pbmstoria.it/unita/immaginedellaltro/iconografia/img4fr.php Paolo Depaoli Supporti alle lezioni basate sul capitolo 10 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta)

Articolazione dei contenuti 1 - Determinanti dell espansione internazionale 2 - Rilievo specifico delle variabili chiave 3 - Relazioni tra internazionalizzazione e leve di PO: specializzazione orizzontale e verticale, meccanismi di coordinamento 2

1 - Determinanti dell espansione internazionale (1/2) DEF. «Il processo di internazionalizzazione è un processo di dispiegamento geografico dell intera o di parte della filiera produttiva di un impresa per cogliere le migliori condizioni nei diversi mercati, sia quelli di sbocco dei prodotti, sia quelli di approvvigionamento dei fattori, sia quelli dove meglio si realizza la produzione» (p. 312) DEF. - Processo di internazionalizzazione (PdI). «Processo che, a partire da un rapporto relativamente semplice, ma sistematico con i mercati esteri, come quello generato da flussi esportativi non occasionali, porta via via verso forme di investimento all estero e comunque verso lo sviluppo di relazioni competitive, transattive e collaborative con altre aziende di produzione, di beni e servizi, pubbliche e private in diversi paesi» (ibid.) Motivazioni differenziate Fasi successive Modalità di presenza diverse Raggio di azione geografico 3

Tab. 10. 1 Dimensioni e indicatori del grado di internazionalizzazione 4

1 - Determinanti dell espansione internazionale (2/2) Il PdI è legato al ciclo di vita del prodotto con la maturazione del prodotto si cercano nuovi mercati di sbocco Tre fattori contribuiscono a spiegare la nascita delle multinazionali: 1. Vantaggi che derivano dal possesso di risorse e conoscenze controllate da un impresa 2. Vantaggi di tipo localizzativo (vantaggi competitivi comparati di alcuni paesi): es. minori costi del lavoro, dei capitali finanziari, delle materie prime e/o politiche governative favorevoli 3. Si preferisce internazionalizzare le attività piuttosto che venderle o cederle mediante concessione di licenza Altri fattori: Innovazione Economie di scala Economie di raggio di azione 5

2 - Rilievo specifico delle variabili chiave Gli obiettivi strategici dell internazionalizzazione - quali processi efficienti, prodotti adatti ai mercati, innovazione costante di prodotto e processo - devono trovare implementazione in soluzioni organizzative coerenti. Le scelte di PO delle imprese internazionali devono tener conto delle variabili chiave. Variabile chiave Economie di scala Economie di specializzazione Economie di raggio d azione Incertezza Interdipendenza Insostituibilità risorse Numerosità Rilievo specifico Allargamento dei mercati di sbocco crescita dimensionale localizzazione in un paese Sfruttamento di vantaggi comparati di costi Con investimenti diretti all estero si sfruttano asset specifici della casa madre (marca o R&S); si capitalizzano esperienze di internazionalizaz. I meccanismi di coordinamento devono tener conto di fattori di incertezza dell ambiente (comportamenti degli attori) Es. Interdipendenza sequenziale tra consociate in paesi diversi (dist.) Investimenti diretti all estero >> controllo proprietario delle attività >> riduzione dei costi di transazione Crescita della rete interna ed esterna crescita delle relazioni 6

3 - Confini organizzativi e internazionalizzazione (1/2) Decidere qual è il grado di controllo che la casa madre intende esercitare sulle consociate. Le modalità di ingresso e presenza sono diverse. Modalità Esportazione indiretta Esportazione diretta Accordi nonequity IDE jointventure IDE controllo proprietario Caratteristiche Penetrazione attraverso compratori esteri presenti nel paese sede della casa madre Penetrazione con risorse proprie: agenti, dipendenti diretti, ufficio di rappresentanza Accordi di licensing (proprietà intellettuale) o di frenchising (distribuzione) Conferimento di capitale a una società mista con partner locale (in forma paritaria: 50% o no) Start-up di una nuova azienda oppure acquisizione di una impresa locale 7

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Crisi e calo degli IDE 9

Esempi Espansione di Luxottica 10

3 - Confini organizzativi e internazionalizzazione (2/2) Il mandato L espansione internazionale richiede che si decida, oltre alle modalità di entrata e al tipo di controllo che si vuole esercitare sulla consociata, qual è il mandato internazionale per la sede estera. Occorre decidere: Il tipo di specializzazione orizzontale della consociata: caratteristiche e obiettivi (es. produzione, assemblaggio? Nodo commerciale o distributivo? Centro R&S? Oppure tutte queste funzioni e quindi una specializzazione in base all output. La specializzazione verticale della consociata (decentramento decisionale e delle risorse). Occorre bilanciare il fabbisogno di reattività locale con quello di integrazione tra le attività estere Branch plant per mkt locale Mandato specialistico e focalizzato (parte di una supply chain globale) World product mandate Quale ruolo dare alla consociata nella generazione e trasmissione delle conoscenze. Mandati competence exploiting Mandati competence creating 11

subsidiary 12

Meccanismi di coordinamento delle imprese internazionali (1/2) Presentano un grado di difficoltà maggiore rispetto a quelli di un impresa nazionale. Fattori che provocano difficoltà di coordinamento: Differenziazione diversità dei contesti locali (culturali, istituzionali, sociali) Incertezza dovuta a diversità contesti scarsa prevedibilità dei comportamenti Conflitto di interessi scarsa prevedibilità comportamenti Interdipendenza Autonomia elevata per servire mkt locali interdip. generica Implementazione obiettivi casa madre interdip. Sequenziale Collaborazione alla realizzazione di un singolo progetto interdip. reciproca 13

Meccanismi di coordinamento: soluzioni più diffuse (2/2) «Standardizzazione dei processi di lavoro e degli obiettivi mediante staff operanti a livello corporate, standardizzazione delle capacità e delle conoscenze mediante la formazione e la gestione degli incarichi internazionali, e standardizzazione della cultura a livello corporate» (p. 329) «Relazioni laterali con il ricorso a team internazionali e relazioni dirette» (ibidem) 14

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Le forme organizzative (1/2) «L organizzazione delle imprese internazionali comporta scelte differenziate rispetto ad alcune dimensioni: i confini organizzativi (entry mode), il tipo di specializzazione orizzontale e verticale relativo alle diverse unità estere (mandato internazionale (), la scelta dei meccanismi di coordinamento e di trasferimento delle conoscenze. La combinazione di tali scelte, in coerenza con le variabili chiave rilevanti, determina le diverse forme organizzative per le attività internazionali» (p. 332) 16

Le forme organizzative (2/2) 17

FINE 18

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NOTE 32

Il processo del credito Contatto cliente Istruttoria Delibera ed erogazione Utilizzo e monitoraggio Chiusura del credito Colloquio conoscitivo Acquisizione esigenze e informazioni Verifica posizione anagrafica Prima valutazione e scoring Predisposizion e modulistica Raccolta documenti Raccolta informazioni Definizione situazione patrimoniale / economica Apertura posizione anagrafica Caricamento della pratica elettronica di fido Analisi formale pratica Analisi economica Stesura proposta Delibera in autonomia Caricamento affidamento Erogazione somma Gestione delle informazioni Gestione corrente Monitoraggio Gestione pratiche in osservazione Gestione incagli Gestione pratiche a rientro Estinzione fisiologica Recupero forzoso Contenzioso legale Cessione del credito 33