Studio della contaminazione ambientale e di prodotto in aziende produttrici di gorgonzola

Documenti analoghi
RC 2008 Studio della contaminazione ambientale da Listeria monocytogenes e distribuzione della contaminazione su formaggi erborinati

Focolaio di listeriosi negli USA da ricotta salata prodotta in Italia

Valutazione dell efficacia di acido lattico, a diverse concentrazioni, sulla sopravvivenza di L.monocytogenes

Confronto dei metodi di tipizzazione molecolare per la caratterizzazione di ceppi di Listeria monocytogenes circolanti in Italia

Challenge test: metodologia e strumenti pratici per una corretta valutazione

PATOGENI EMERGENTI NEL LATTE E PROSPETTIVE PER LA VENDITA DEL LATTE CRUDO

Novella Sentieri di Zanotti Cappella Cantone (CR) Salame Cremona IGP

Test di shelf life per Listeria monocytogenes in prodotti RTE

Prodotto lattiero caseario tradizionale della provincia di Nuoro

LABORATORIO SPERIMENTALE DELLE TRASFORMAZIONI ALIMENTARI: ATTIVITÀ E OBIETTIVI

Contaminazione delle filiere alimentari. Dr. D'Aurizio Guglielmo P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare

Strain(s):wild_strain_IZS_N _110870_07 wild_strain_izs_n _215943_06 atcc_6994,isolated_from: sausages

Protocolli di campionamento degli alimenti e delle superfici Giuliana Blasi IZS Umbria e Marche

I risultati della ricerca corrente condotta dall Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise "G. Caporale " Anno 2013

Fabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici.

MICRORGANISMI PROBIOTICI: caratterizzazione fenotipica, genotipica e probiotica. Alfonsina Fiore, Maria Casale

Caso di MTA da enterotossina stafilococcica in formaggio

Salumificio Alborghetti S.r.l. Ambivere BG Salame come una volta

Salumi Cremini di Cremini Giancarlo & Pontevico Salame Cremini

Listeriosi in gravidanza e neonatale: indagini epidemiologiche, di laboratorio, criticità e riflessioni

Prime strategie e metodologie di applicazione del Reg. (CE) 2073/ continuità o discontinuità con il sistema di autocontrollo HACCP?

I risultati della ricerca corrente condotta dall Istituto Zooprofilattico dell Abruzzo e del Molise «G. Caporale» Anno 2014

CARATTERIZZAZIONE MICROBIOLOGICA DEL TORTELLINO DI BOLOGNA

Studio e modellazione degli aspetti enzimatici legati alla stagionatura del formaggio Parmigiano Reggiano

Curriculum Vitae Europass

Progetto IZS AM MSAATE03/15 Contaminazione da Campylobacter e STEC in carni di pollo e bovine al dettaglio

Validazione processo produttivo per Listeria e Salmonella

VALUTAZIONE DEL POTERE BATTERICIDA (SANIFICANTE 10)

Casaro. La figura è stata rilevata nei seguenti gruppi di attività economica della classificazione Ateco 91:

CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE LEGIONELLA RELAZIONE DELLE ATTIVITÀ 2012

Francesca Giacobbi Laura Fiume

INGRESSO DELL INFEZIONE IN ITALIA

PROGETTO: IZS AM 02/12 RC I

STUDI PER LA VALIDAZIONE DELLA SHELF-LIFE DI PRODOTTI CARNEI CRUDI STAGIONATI E/O FERMENTATI. Silvana Barbuti

Reg. (CE) 2073, punto 24 delle considerazioni preliminari

PRESENZA DI MYCOBACTERIUM AVIUM SUBSP. PARATUBERCULOSIS NEL SUD ITALIA: PREVALENZA E CONTAMINAZIONE DEL LATTE

Caratteristiche qualitative CNR Centro Studi Latte-Milano. del latte crudo IL LATTE. Roberta Lodi 1

I piani di campionamento ed il Reg. CE 1441/2007 Quando e come

3.13 MANIPOLATI MISTI CRUDI DA CUOCERE (PIETANZE, CONTORNI CON PIU' INGREDIENTI DI ORIGINE ANIMALE E VEGETALE)

Gestione delle NC microbiologiche

OPERATORE DELLE LAVORAZIONI LATTIERO-CASEARIE

Alimenti vegetali e contaminazione ambientale:

OGGETTO: Relazione sull attività svolta da Bioleader srl in Vs. favore nell anno scolastico in corso

Esami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002

L ESPERIENZA DI UNA BANCA NELLA TRANSIZIONE DALLE PIASTRE AI FLACONI. Piera Santoro Banca delle Cornee della Regione Piemonte

PROSCIUTTO DI SAN DANIELE

Il latte crudo è un prodotto come gli altri? Il latte crudo è un prodotto a rischio?

La valutazione del rischio nei caseifici

Sviluppo microbico Procedure di valutazione dello sviluppo microbico. Esercitazione 1. Analisi sperimentali. Metodi diretti.

VERIFICHE MICROBIOLOGICHE AI SENSI DELLA DECISIONE 2001/471/CE: NOTE APPLICATIVE CAMPIONAMENTO BATTERIOLOGICO DELLE CARCASSE

CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE LEGIONELLA

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. Nome Matteo Spisani Telefono Nazionalità Italiana

Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003

Caratterizzazione della qualità microbiologica delle paste ripiene con prodotti a base di carne: tortellini prodotti a Bologna

Piano Regionale per il monitoraggio permanente dell'influenza aviare. Risultati dei controlli anno 2007

Metodi di laboratorio nel controllo microbiologico degli alimenti: classici ed innovativi

Milano, 30 gennaio 2012 MACCHINA CAFFE

15/10/2015 MRSA MRSA. Methicillin-Resistant Staphylococcus aureus. Resistenza codificata dal gene meca

Modelli per la predizione della crescita di microrganismi patogeni in prodotti RTE. Luigi Iannetti, Romolo Salini

Analisi denitrificazione del suolo. Dipartimento Biotecnologie Agrarie Università di Padova

Aspetti microbiologici nei prodotti a base di latte degli alpeggi

FUNGHI DELLA URBANI TARTUFI srl FUNGHI PORCINI INTERI CONGELATI. (Boletus edulis e relativo gruppo) Fungo porcino intero congelato 500 g F60068UT

Renzo Mioni Direttore SC1 Microbiologia Alimentare - IZS Ve Istituto Zooprofilattico delle Venezie

Uova contaminate da Fipronil anche in Italia. Primi esiti dei controlli dei Carabinieri dei NAS

Esercitazione di microbiologia generale. Isolamento

AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA - VERONA (D.Lgs. n. 517/ Art. 3 L.R.Veneto n. 18/2009) D I M T

CARATTERIZZAZIONE MOLECOLARE DINOROVIRUS GIV ED ALTRI VIRUS ENTERICI IN MOLLUSCHI BIVALVI : UNO STUDIO PRELIMINARE

Indice. Prefazione. Il casaro consapevole Tecnologia casearia: definizione Le denominazioni Formaggi DOP Formaggi IGP Formaggi STG Formaggi PAT

ATTIVITA, RESPONSABILITA E CONTRATTO

Verbale di controllo in Caseifici

Gli audit nei laboratori interni: elementi di valutazione

La vitamina B12 nel siero e nella ricotta da Parmigiano Reggiano

Influenza dei biofilmmicrobici sulla fermentazione e la maturazione di formaggi a pasta filata della Sicilia occidentale

AUTOCONTROLLO: RISORSA OCCUPAZIONALE? Autocontrollo in stabilimenti di carni avicunicole. Dott. Giuseppe Leonardi

4 th PAN-European FORUM Dredging in port and environmental sustainability Barletta, Italy

Linee guida 882: un traguardo per una nuova partenza

STUDIO SPERIMENTALE AL FINE DI VALIDARE LA PROCEDURA DI SANIFICAZIONE CON IL SISTEMA HYGIENIO

AUTOCONTROLLO AZIENDALE PIANO DI CAMPIONAMENTO

Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2004

Linee guida applicazione Regolamento CE n 2073/2005 del 15 novembre 2005

La mappatura dei geni umani. SCOPO conoscere la localizzazione dei geni per identificarne la struttura e la funzione

PRODOTTI LATTIERO CASEARI

N. prot. /IZSLT del 21/04/2011

Roma, 28 marzo Prot N.: Oggetto: Arterite Vitale Equina Report Piano Nazionale in Italia nel 2012.

Caratterizzazione batteriologica di ambienti ospedalieri critici: le sale operatorie dott. Francesca Giacobbi

RING TEST NAZIONALE LEUCOSI BOVINA ENZOOTICA PER LA RICERCA DI ANTICORPI NEI CONFRONTI DEL VIRUS DELLA

Validazione secondo UNI EN ISO del metodo Micro Biological Survey: Conta Batterica Totale e E. coli.

MICROBIOLOGIA ALIMENTARE

Protocolli sperimentali per la caratterizzazione dei prodotti, la determinazione della shelf-life e lo studio di stabilità dei prodotti

Proposta campionamento a seguito di positività per Blue tongue in Regione Veneto

Analisi microbiologiche

Caratterizzazione della flora fungina superficiale di insaccati carnei a pezzo anatomico intero

West Nile Disease. Situazione epidemiologica. N Novembre 2008 ore 16:00. hanno permesso di evidenziare ulteriori 98 focolai d infezione.

REPORT FINALE DEL CIRCUITO INTERLABORATORIO PER LA RICERCA DELLA TRICHINELLA IN CARNI SUINE

Raccomandazione n. 54/04/COL del 30 marzo 2004.

NOTE TECNICHE CAMPIONI PER LABORATORI ARAL Revisione marzo 2011

AUTORITÀ DI VIGILANZA EFTA

ATTIVITA DI DEPOSITO ALL INGROSSO

DETERMINAZIONE DIRETTA DELLA CARICA MICROBICA TOTALE

Transcript:

Studio della contaminazione ambientale e di prodotto in aziende produttrici di gorgonzola LNR per Listeria monocytogenes Vicdalia Aniela Acciari Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise G. Caporale Teramo - Italy

Indice della presentazione Obiettivi dello studio Studio sperimentale: - Contaminazione ambientale - Contaminazione prodotti - Caratterizzazione fenotipica e genotipica dei ceppi di Listeria monocytogenes isolati Risultati Valutazione dei risultati Conclusioni

Studio sperimentale CONTAMINAZIONE AMBIENTALE Valutare la prevalenza di contaminazione da Listeria monocytogenes e Listeria spp. negli ambienti di lavorazione di due aziende produttrici di gorgonzola Sono stati programmati quattro campionamenti in un periodo di 12 mesi

Area di caseificazione Area dei salatura Area di stagionatura Prelievo di tamponi ambientali nelle principali aree di lavorazione : Area di taglio e confezionamento All interno di ciascuna area sono state campionate sia superfici a contatto (utensili e macchinari) e non a contatto (canaline di scarico del siero e tombini). Nel secondo campionamento prelievi in un ulteriore area (Area spogliatoio del personale) per valutare il ruolo della movimentazione degli operatori

Valutazione della contaminazione ambientale CAMPIONAMENTO PUNTI DI PRELIEVO 19-27 superfici (a contatto e non a contatto con il prodotto) campioni di acqua di scarico MODALITA di CAMPIONAMENTO spugnette

Studio sperimentale CONTAMINAZIONE DEL PRODOTTO Valutare la prevalenza ed i livelli di contaminazione da L. monocytogenes dalla CROSTA e dalla PASTA del prodotto finito 5 forme di prodotto finito da ognuno dei 5 lotti di produzione selezionati Livelli di contaminazione dalla crosta e dalla pasta Distribuzione e densità di contaminazione sulla crosta

Studio sperimentale CONTAMINAZIONE DEL PRODOTTO

Pesata da 25 g + 225 ml di Brodo Fraser base senza supplementi (C162) aggiunta del supplemento per Demi Fraser (cod ditta BS 03008) (cod magazzino AA09349) Prova sterilità+fertilità prelievo di 1 ml per TAL QUALE + 1 ml per diluizioni Incubazione diluizioni brodo Fraser ALOA (C356) OXFORD (C80) semina su ALOA (C356) lettura + selezione colonie tipiche x diluizione SCELTA Brodo Fraser (C55)+ citrato ferrico (cod ditta 4240056) (cod magazzino AA02033) Prova sterilità + fertilità conferma biochimica conteggio C162 + suppl. brodo Fraser (cod ditta BS03108) (cod magazzino AA09348) RISULTATO NUMERAZIONE ALOA (C356) OXFORD (C80) lettura + selezione colonie tipiche x diluizione lettura + selezione colonie tipiche x diluizione conferma biochimica conferma biochimica RISULTATO RICERCA

Studio sperimentale Caratterizzazione fenotipica e genotipica dei ceppi di L. monocytogenes isolati Valutare la prevalenza di determinati ceppi di L. monocytogenes al interno degli stabilimenti di produzione e a livello del prodotto finito Identificazione sierologica Analisi di macrorestrizione con gli enzimi AscI e ApaI mediante Elettroforesi in campo pulsato (PFGE)

+ AGAROSIO Incubazione con proteinase K Cellule inglobate Lisi cellulare e lavaggi per eliminare i detriti cellulari Digestine con enzima di restrizione

CHEF Switch Time Electric Field 1 Electric Field 2 - - - - - - - - + + + + + + + + Analisi delle immagini con il software Bionumerics versione 6.6

RISULTATI Azienda 1

Valutazione della contaminazione ambientale 60 50 53,8 Sono stati analizzati 80 campioni ambientali di cui 58 superfici a contatto e 22 non a contatto. 40 30 20 16,7 25,0 25,0 14,3 C NC Il 20% delle superficie a contatto e il 18% delle non a contatto sono risultate contaminate da Listeria monocytogenes 10 0 0 0,0 0,0 Listeria spp. è stata rilevata in 13 campioni ambientali (16 %) 1 acqua di scarico.

Valutazione della contaminazione ambientale 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 I II III IV Caseificio Salatura Stagionatura Taglio e Confezionamento I prelievo: 6 campioni positivi (7,5%) II prelievo 5 campioni positivi (6,3%) III prelievo 2 campioni positivi (2,5%) IV prelievo 3 campioni positivi (3,8%)

Valutazione della contaminazione del Sono state analizzate 25 mezze forme di gorgonzola (3 croste e 3 paste separatamente) appartenenti a 5 diversi lotti di produzione per un totale di 150 campioni (300 determinazioni) Su i 75 quarti di crosta 37 campioni (49,3%) sono risultati contaminati mentre le paste erano tutte negative Complessivamente è emerso che 16 mezze forme (64%) erano positive. prodotto

Risultati della analisi qualitative su crosta e pasta Lotti di produzione Numero di campioni positivi alla ricerca di L. monocytogenes/numero di campioni esaminati Numero di mezze forme positive alla ricerca di L. monocytogenes/numero mezze esaminati Crosta pasta Mezze forme 1 12/15 0/15 5/5 2 11/15 0/15 4/5 3 0/15 0/15 0/5 4 12/15 0/15 5/5 5 2/15 0/15 2/5 Totale 37/75 0/75 16/25

Risultati della analisi quantitative sui 37 quarti di crosta risultati positivi Lotti di produzione Range di contaminazione da L. monocytogenes (UFC/g) 0.04 Lm 100 101 Lm 1000 1001 Lm 10000 10000 1 1 3 3 5 2 0 4 1 6 3 0 0 0 0 4 4 1 0 7 5 0 0 0 2 Totale 5 8 4 20

Valutazione della contaminazione del prodotto Delle 16 forme positive sono stati esaminati l ultimo quarto di crosta disponibile suddivisi in quadratini di circa 9 cm 2 (704 determinazioni) Sono stati esaminati complessivamente 352 quadratini (per ricerca e numerazione) per determinare la distribuzione di L. monocytogenes sulla crosta

Valutazione della contaminazione del prodotto L. monocytogenes è stata rilevata in: 9 quarti su 16 esaminati (56,2 %) 38 quadratini su 352 esaminati (10,8 %) con una carica compresa tra 0,04-0,3 MPN/g e >110 MPN/g

Risultati della analisi quantitative delle 352 porzioni dei quarti di crosta Lotti di produzione N. porzioni quadrate N. porzioni quadrate positive a L.m Range di contaminazione da L. monocytogenes MPN/g 0.3 L.m 0.4 L.m 110 L.m 110 1 24 1 21 1 22 1 22 1 22 2 2 2 20 1 1 2 22 2 2 2 22 2 2 2 22 2 2 4 22 2 2 4 21 4 22 4 3 1 4 24 17 4 11 2 4 22 6 5 1 5 22 5 22 Totale 352 38 4 30 4

RISULTATI Azienda 2

Valutazione della contaminazione ambientale Azienda 2 RISULTATI Sono stati analizzati 89 campioni ambientali di cui 68 superfici a contatto e 21 non a contatto. Il 20,6% delle superficie a contatto e il 23,8% delle non a contatto sono risultate contaminate da L. monocytogenes Listeria spp. è stata rilevata in 2 campioni ambientali (2,2 %). 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 11 Caseificio Salatura Stagionatura Taglio e Confezionamento 21,4 25 17,4 50 35 C NC

Valutazione della contaminazione ambientale 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 I II III IV Caseificio Salatura Stagionatura Taglio e Confezionamento I prelievo: 8 campioni positivi (9%) II prelievo 7 campioni positivi (7,9%) III prelievo 3 campioni positivi (3,3%) IV prelievo 1 campioni positivi (1,1%)

Valutazione della contaminazione del prodotto Sono state analizzate 25 mezze forme di gorgonzola appartenenti a 5 diversi lotti di produzione per un totale di 150 campioni (300 determinazioni) Dei 75 quarti 23 campioni di crosta (30,7%) sono risultati positivi mentre le paste sono risultate negative. Complessivamente è emerso che 13 mezze forme (48%) erano positive

Risultati della analisi qualitative su crosta e pasta Lotti di produzione Numero di campioni positivi alla ricerca di L. monocytogenes/numero di campioni esaminati Numero di mezze forme positive alla ricerca di L. monocytogenes/numero mezze esaminati Crosta pasta Mezze forme 1 11/15 0/15 5/5 2 7/15 0/15 5/5 3 6/15 0/15 3/5 4 0/15 0/15 0/5 5 0/15 0/15 0/5 Totale 24/75 0/75 13/25

Risultati della analisi quantitative dei 24 quarti di crosta risultati positivi Lotti di produzione Range di contaminazione da L. monocytogenes (UFC/g) 0.04 Lm 100 101 Lm 1000 1001 Lm 10000 10000 1 7 1 0 3 2 5 0 0 2 3 0 3 1 2 4 0 0 0 0 5 0 0 0 0 Totale 12 4 1 7

Valutazione della contaminazione del prodotto Delle 13 forme positive sono stati esaminati l ultimo quarto di crosta disponibile suddivisi in quadratini di circa 9 cm 2 Sono stati esaminati complessivamente 285 quadratini (per ricerca e numerazione) per determinare la distribuzione di L. monocytogenes sulla crosta

Valutazione della contaminazione del prodotto L. monocytogenes è stata rilevata in: 8 quarti su 13 esaminati (61,6 %) 18 quadratini su 285 esaminati (6,3 %) con una carica compresa tra 0,04-0,3 MPN/g e >110 MPN/g

Risultati della analisi quantitative delle 285 porzioni dei quarti di crosta Lotti di produzione N. porzioni quadrate N. porzioni quadrate positive a L.m Range di contaminazione da L. monocytogenes MPN/g 0.3 L.m 0.4 L.m 110 L.m 110 1 22 4 3 1 1 22 2 2 1 22 3 3 1 22 1 22 1 1 2 23 2 22 2 22 3 2 1 2 22 2 1 1 2 22 1 1 3 22 3 20 2 1 1 3 22 Totale 285 18 1 9 8

Risultati Caratterizzazione fenotipica e genotipica dei ceppi di L. monocytogenes isolati

Caratterizzazione dei ceppi isolati nella azienda 1 Sono stati analizzati 14 ceppi 64,3% sierotipo 1/2a e 35,7% sierotipo 1/2b 21,4 14,3 64,3 Sono stati riscontrati 3 pulsogruppi Pulsogruppo A Pulsogruppo B Pulsogruppo C

Caratterizzazione dei ceppi isolati per area di lavorazione Area di lavorazione Sierotipo Pulsotipo 1/2 a 1/2 b Asc I Apa I Pulsogruppo Prelievo Caseificio 7,2% 100% 1 1 A I Salatura 21,4% 33% 1 1 A II I 77% 2 2 B III I 57,1% 1 1 A III IV Stagionatura 50% I 28,6% 2 3 C 42,9% IV 14,3% 2 2 B IV Taglio e II 21,4% 100% 1 1 A confezionamento III

Dendrogramma ceppi azienda 1

Caratterizzazione dei ceppi isolati nella azienda 2 Tutti i ceppi appartenevano al sierotipo 1/2a Sono stati riscontrati 4 pulsogruppi: 19% 6% 25% 50% Pulsogruppo A Pulsogruppo D Pulsogruppo E Pulsogruppo F

Caratterizzazione dei ceppi isolati per area di lavorazione Area di lavorazione Ceppi Sierotipo Pulsotipo 1/2 a AscI ApaI Pulsogruppo Prelievo Caseificio 6,2% 100% 4 4 E I Salatura 18,8% 33,3% 1 1 A 33,3% 3 6 D I I Stagionatura 31,3% Taglio e confezionamento 43,8% 33,3% 4 4 E I 40% 1 1 A III IV 20% 3 6 D I 20% 4 4 E I 20% 5 5 F IV 71,4% 1 1 A I III 28,6% 3 6 D III

Dendrogramma ceppi azienda 2

Complessivamente Il 83,6% dei ceppi apparteneva al sierotipo 1/2a e il 16,4% al sierotipo 1/2b Sono stati individuati 6 pulsogruppi 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 A B C D E F 10,0 0,0 Azienda 1 Azienda 2 Totale complessivo

Dendrogramma di tutti i ceppi ambientali isolati in entrambi gli stabilimenti

Valutazione dei risultati La contaminazione delle aree di lavorazione risulta diffusa ed omogeneamente distribuita nelle due aziende considerate. La presenza di ceppi di L. monocytogenes sulle superficie non a contatto con il prodotto rappresenta un punto critico nella gestione delle procedure di pulizia e sanificazione La contaminazione delle aree di lavorazione da Listeria spp. indica un ambiente favorevole alla crescita di L. monocytogenes

Valutazione dei risultati Dalla analisi dei profili genetici dei ceppi isolati nelle due aziende si è individuato un pulsogruppo predominate (A) mentre gli altri sembrano avere una scarsa capacità di persistenza nelle aree di lavorazione vista la loro eliminazione con le normali procedure di sanificazione.

Valutazione dei risultati Dalla analisi del prodotto si è evidenziato come la distribuzione di L.monocytogenes risulta disomogenea e puntiforme interessando un numero ridotto di porzioni Le analisi del prodotto hanno permesso di stabilire che la pasta a differenza della crosta è risultata sempre non contaminata. La crosta si conferma un importante fonte di contaminazione

GRAZIE