RELAZIONE SULL AUTOVALUTAZIONE DEL CPIA DI AGRIGENTO ANNO SCOLASTICO 2017/2018 A CURA DEI DOCENTI CON FUNZIONE STRUMENTALE PER L AREA 3

Transcript

1 Centro Provinciale per l Istruzione degli Adulti di Agrigento Codice Meccanografico AGMM C.F agmm083009@istruzione.it PEC: agmm083009@pec.istruzione.it Via Quartararo Pittore n. 5 c/o ITCG Brunelleschi Tel AGRIGENTO RELAZIONE SULL AUTOVALUTAZIONE DEL CPIA DI AGRIGENTO ANNO SCOLASTICO 2017/2018 A CURA DEI DOCENTI CON FUNZIONE STRUMENTALE PER L AREA 3 PROF.SSA ROBERTA DALFINO E PROF. GIUSEPPE SOLLANO Durante quest anno scolastico il CPIA di Agrigento ha avviato un processo di autovalutazione, al fine di migliorare la qualità del servizio offerto, coinvolgendo sia gli operatori che l utenza. Il processo di autovalutazione si è articolato in 3 fasi: individuazione di 3 questionari adeguati alle esigenze e alle caratteristiche della nostra istituzione scolastica (Aprile-Maggio 2018); somministrazione dei questionari ad operatori e utenti (Maggio-Giugno 2018); tabulazione ed elaborazione dei dati rilevati (Giugno 2018). Questo processo di autovalutazione avviato dal CPIA di Agrigento ha tenuto conto, per quanto possibile, della normativa più recente, che sottolinea l importanza dell autovalutazione e ne istituisce modalità e tempi in modo ufficiale e uniforme per tutte le istituzioni scolastiche italiane. La normativa alla quale si fa riferimento è la seguente: Il DPR n. 263 del 2012 che ha segnato il passaggio dagli ex CTP agli attuali CPIA. Il DPR n. 80/2013 che ha emanato il regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione in materia di istruzione e formazione. La Direttiva n. 11 del 18 Settembre 2014 che ha disposto, per il triennio costituito degli aa. ss. 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017, la progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche del procedimento di valutazione, secondo le fasi previste dall art. 6, comma 1, del DPR n. 80 del 28 Marzo La Circolare n. 47 del 21/10/2014: Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. 1

2 La legge 107/2015 di Riforma del sistema di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, in particolare i commi 86, e L autovalutazione d istituto mira allo sviluppo di una cultura collaborativa, che porta tutti i protagonisti coinvolti a impegnarsi in dialoghi costruttivi per la definizione dei fattori di qualità, per la loro valutazione e per le attività di miglioramento. Il CPIA di Agrigento ha deciso di avviare questo tipo di indagine per individuare i punti di forza dell attività complessiva e i punti di debolezza, al fine di introdurre processi di miglioramento del servizio scolastico e affrontare sulla base dei dati emersi i problemi prioritari. I risultati ottenuti attraverso questa indagine ci permettono di fare un bilancio complessivo di quanto è stato fatto dal 2014 ad oggi e di quello che occorrerà fare negli anni a venire. Le aree di osservazione hanno riguardato l immagine della scuola, la trasparenza e l informazione, l offerta formativa, gli strumenti didattici disponibili, le attività extracurriculari, il clima relazionale, la valutazione dell operato del DS e di altre figure di riferimento (il primo collaboratore del dirigente, il DSGA e le FF. SS.), del personale amministrativo e dei collaboratori scolastici, infine la professionalità e la motivazione dei docenti. I docenti con incarico di Funzione Strumentale per l Area 3 hanno predisposto 3 questionari destinati rispettivamente al personale ATA, ai docenti e all utenza. Dal momento che l attuale utenza del CPIA è composta in massima parte da apprendenti stranieri, quasi tutti ospiti presso le comunità alloggio per migranti, si è deciso di proporre il questionario destinato all utenza non a tutti gli alunni, ma piuttosto ai referenti didattici delle singole comunità; il suddetto questionario è stato proposto anche alle famiglie di alunni minorenni e/o ad alunni maggiorenni che non risultano essere ospiti presso alcuna struttura di accoglienza. I questionari sono stati distribuiti e raccolti in forma anonima. Le 3 schede di rilevamento permettevano ai soggetti intervistati di esprimere 4 diversi giudizi di approvazione relativamente alle affermazioni presenti. Nei questionari destinati al personale ATA le 4 alternative di giudizio erano le seguenti: 1) molto; 2) in parte; 3) per nulla; 4) non so. All utenza (referenti didattici di comunità alloggio, famiglie di alunni minorenni e alunni maggiorenni non inseriti in strutture di accoglienza) sono state proposte le seguenti 4 opzioni di giudizio: 1) sono d accordo; 2) sono d accordo in parte; 3) non sono d accordo; 4) non so. Le schede destinate ai docenti, infine, presentavano una prima sezione avente le medesime opzioni di giudizio previste per l utenza e una seconda sezione che permetteva agli intervistati di esprimere i seguenti giudizi di gradimento: 1) molto; 2) adeguatamente; 3) in parte; 4) per nulla. In tutti i casi per esprimere la propria opinione bastava barrare la casella corrispondente. Per individuare i punti di forza e le criticità del CPIA, occorre dunque fare una sintesi dei dati più significativi emersi dal sondaggio. 2

3 SCHEDE RISERVATE AL PERSONALE ATA I dati rilevati attraverso i questionari proposti al personale ATA del CPIA sono da considerarsi nel complesso soddisfacenti e dal sondaggio emergono poche criticità. Il primo dato soddisfacente è che su 18 intervistati, il 100% di essi ha partecipato al sondaggio, compilando il questionario. Rispetto alla Dirigenza il 72% degli ATA (13 intervistati su 18) si dichiara molto soddisfatto, il 22% (4/18) si dichiara in parte soddisfatto e solo il 6% (1/18) è per nulla soddisfatto. Questi dati diventano ancora più positivi se messi in relazione con il fatto che l 89% degli ATA (16/18) ritiene che il DS si impegni molto per promuovere il miglioramento continuo del CPIA e solo l 11% di essi (2/18) pensa che il Dirigente non si impegni per nulla a favore di questo miglioramento. Relativamente al Collaboratore del Dirigente il 94% degli ATA (17/18) afferma che è molto efficiente nell organizzazione del lavoro e solo il 6% (1/18) lo considera per nulla efficiente nell organizzazione del lavoro. Anche per quanto concerne il DSGA, ossia un altra figura di primo piano all interno dell istituzione CPIA, il 78% degli intervistati (14/18) lo ritiene molto disponibile a discutere con il personale le problematiche organizzative, il 6% di essi (1/18) lo ritiene in parte disponibile e solo un 6% (1/18) lo giudica per nulla disponibile. Un 14% di intervistati (2/18) non sa. Vi è inoltre un 72% di intervistati (13/18) che dichiara che il DSGA sa gestire il suo ruolo con molta efficacia ed efficienza. Dal questionario, tuttavia, sembra emergere un desiderio da parte degli ATA di essere maggiormente valorizzati negli incarichi assegnati secondo le competenze specifiche in loro possesso. Il 56% degli ATA (10/18), infatti, si ritiene molto valorizzato negli incarichi assegnati secondo le competenze specifiche, mentre il 22% (4/18) si sente in parte valorizzato e il 17% di essi (3/18) per nulla valorizzato. Vi è un 7% (1/18) che non sa rispondere. C è anche da rilevare che la scuola risponde solo parzialmente alle esigenze formative del personale ATA e occorrono dunque degli sforzi maggiori in questo senso. Il 56% (10 intervistati su 18) ritiene ad esempio che la scuola offra corsi di formazione e/o aggiornamento molto utili per il proprio lavoro, mentre per il 28% (5/18) i corsi sono utili solo in parte e per l 11% (2/18) non sono utili per nulla. Un 7% (1/18) non sa. Per un 50% degli ATA (9/18), inoltre, la scuola sostiene molto i propri bisogni formativi, ma per un 39% (7/18) li sostiene solo in parte. L 83% degli intervistati si dichiara molto soddisfatto del proprio lavoro e questo conferma dunque un buon clima relazionale all interno del CPIA di Agrigento. Questo dato è avvalorato anche dal fatto che il 100% degli ATA dichiara di essere molto soddisfatto sia dei rapporti con i propri colleghi che dei rapporti con i docenti, gli studenti, le famiglie e le comunità, tutti rapporti improntati di rispetto e collaborazione reciproca. Per il 67% del personale ATA (12/18) le attrezzature tecnologiche sono molto adeguate alle esigenze organizzative del CPIA, mentre per un 33% di essi (6/18) sono adeguate solo in parte, quindi probabilmente occorrerebbero maggiori investimenti in questo settore da parte del CPIA. Solamente il 50% degli intervistati (9/18) si dichiara molto soddisfatto delle strutture dell istituto, mentre il 39% (7/18) si dichiara parzialmente soddisfatto e il 6% (1/18) per nulla soddisfatto. L altro 6% non sa. 3

4 Questi dati riflettono probabilmente le difficoltà legate alle sedi periferiche del CPIA, che in tali sedi non opera in strutture proprie, ma utilizza i locali assegnati anche ad altre istituzioni scolastiche. SCHEDE RISERVATE AI DOCENTI Anche i dati relativi al sondaggio condotto tra il personale docente del CPIA delineano con chiarezza un clima relazionale molto soddisfacente. Il 77% (43/56) dei docenti ad esempio è d accordo sul fatto che la scuola, pur essendo nata solo nel 2014, promuove abbastanza la propria immagine a livello provinciale; il 13% (7/56) è d accordo in parte e solo il 5% (3/56) non è d accordo, con un altro 5% (3/56) che non sa. L 88% dei docenti (49/56) è d accordo che le relazioni tra colleghi sono di reciproco rispetto, l 89% (50/56) dice di collaborare positivamente con il personale ATA e l 88% (49/56) afferma che i collaboratori scolastici trasmettono efficacemente le informazioni. Le percentuali di chi non è d accordo con le suddette affermazioni sono sempre molto basse tra gli intervistati. Il 79% dei docenti (44/56) è d accordo che il personale di segreteria fornisce le informazioni necessarie, un 16% (9/56) è d accordo in parte e solo un 5% (3/56) non è d accordo con questa affermazione. Uno sforzo maggiore potrebbe probabilmente essere fatto nella collaborazione con gli enti che operano nel territorio, al fine di promuovere attività rivolte al territorio stesso. Il 58% dei docenti intervistati (32/56) si dichiara infatti d accordo con il fatto che il CPIA collabora positivamente e sufficientemente con gli enti del territorio e promuove attività rivolte ad esso, tuttavia un 36% e un 31% di essi (rispettivamente 20/56 e 17/56) si dichiara in parte d accordo con queste due affermazioni. Vi è anche un 4 % (2/56) che non è d accordo con la prima affermazione e un 7% (4/56) che non è d accordo con la seconda. Rispettivamente il 2 e il 4% non sanno. Un importante traguardo raggiunto dal CPIA è senza dubbio che il 93% dei docenti (52/56) ritiene che la scuola adotti criteri di valutazione trasparenti e comuni a tutti i punti di erogazione, il 5% (3/56) di essi è d accordo in parte su questo punto e vi è solo un 2% (1/56) che non sa. Un po più bassa è la percentuale di docenti che ritiene che il personale della scuola sia valorizzato negli incarichi assegnati secondo competenze specifiche: il 77% (43/56) è d accordo, ma il 13% (10/56) è d accordo in parte; solamente il 4% (2/56) comunque non è d accordo e il 2% (1/56) non sa. Una evidente criticità per il CPIA di Agrigento è sicuramente rappresentata dalla carenza di laboratori didattici. Solo il 34% dei docenti intervistati (19/56), infatti, è d accordo sul fatto che la nostra scuola faciliti l uso dei laboratori nella didattica curriculare, un 39% di essi (22/56) è d accordo solo in parte e un altro 16% (9/56) non è d accordo. L altro 11% (6/56) non sa. Relativamente al Dirigente Scolastico, l 88% dei docenti (49/56) ritiene che contribuisca molto a creare un clima di lavoro positivo; l 11% (6/56) ritiene che contribuisca adeguatamente a creare un clima di lavoro positivo e vi è solo un 2% (1/56) che non sa. In merito alle FF. SS. e ai referenti alle attività funzionali al POF, il 70% dei docenti interpellati (39/56) ritiene che il loro lavoro sia stato un supporto molto valido per l operato dei docenti e degli alunni e il 27% (15/56) ritiene che sia stato un supporto adeguatamente valido; vi è soltanto un 2% (1/56) che pensa che il lavoro di queste figure 4

5 sia stato in parte valido e un altro 2% (1/56) per il quale non è stato valido per nulla. Per quanto concerne il DSGA, il 64% degli intervistati (36/56) dichiara che sa gestire il suo ruolo con molta efficacia ed efficienza, il 30% (17/56) dichiara che lo sa gestire con efficacia ed efficienza adeguate; solo il 2% (1/56) afferma che l efficacia ed efficienza del suo ruolo sono parziali e il 4% (2/56) che sono nulle. Per il 73% dei docenti (41/56) il Collaboratore del Dirigente è molto efficiente nell organizzazione del lavoro, per un 23% di essi (13/56) lo è adeguatamente e solo per un 2% (1/56) lo è in parte e per l altro 2% (1/56) non lo è affatto. Sono stati rilevati dati soddisfacenti anche nella sezione del questionario relativa all informazione e alle condizioni igienico-sanitarie degli ambienti scolastici. SCHEDE RISERVATE ALL UTENZA Referenti didattici di comunità, famiglie di corsisti minorenni e corsisti maggiorenni non inseriti in strutture destinate all accoglienza I dati rilevati attraverso i questionari proposti all utenza del CPIA evidenziano delle buone relazioni tra questa e il Dirigente Scolastico, il personale ATA, i docenti e i collaboratori scolastici. L elevato grado di soddisfazione dell utenza che emerge da questa sezione del questionario fornisce un ulteriore conferma del buon clima relazionale del CPIA. Anche l utenza, tuttavia, al pari di una parte dei docenti intervistati, sembra ritenere che occorrono sforzi ancora maggiori per la promozione delle attività del CPIA nel territorio. Per il 57% degli intervistati (43/76), infatti, le attività della scuola sono molto conosciute nel territorio, per il 26% di essi (20/76) queste attività sono adeguatamente conosciute e per un 4% (3/76) sono conosciute in parte; tuttavia si nota anche un 13% (10/76) che ritiene che le suddette attività non siano affatto conosciute nel territorio. Vi è anche un 57% di utenti (43/76) che dichiara che il CPIA promuove molto le attività rivolte al territorio, un 26% (20/76) che pensa che il CPIA promuova adeguatamente queste attività e un 4% (3/76) per il quale le promuove solo in parte. Anche in questo caso, però, vi è un 13% di utenti (10/76) secondo i quali il CPIA non promuove affatto tali attività. Notiamo anche che per un 13% di intervistati la scuola non collabora positivamente e sufficientemente con gli enti del territorio. Molto positivi sono i dati relativi al coinvolgimento e alla trasparenza, che, se incrociati con gli analoghi dati positivi registrati anche nei questionari destinati ai docenti, ci restituiscono un immagine di istituzione scolastica chiara e trasparente a tutti i livelli. Questo rappresenta senza dubbio un traguardo importante per il CPIA di Agrigento. Per quel che concerne l offerta formativa, benché vi sia un 68% di utenti (52/76) che dichiara che le attività proposte dal CPIA rispondono ai bisogni dei suoi studenti, vi è anche un 14% di essi (11/76) che afferma che le attività rispondono in parte a questi bisogni. Un 11% di intervistati (8/76) pensa che le attività proposte dalla scuola non rispondono ai bisogni degli studenti e un 7% (5/76) non sa. Ad ogni modo, il 91% degli intervistati consiglierebbe la nostra scuola ad altri utenti. 5

6 In sintesi, il sondaggio ha delineato per il CPIA di Agrigento il seguente quadro: punti di forza: vi è un buon clima relazionale sia tra tutti gli operatori che tra essi e l utenza la scuola è aperta, accogliente e trasparente criticità: carenza di laboratori e tecnologie informatiche da applicare alla didattica mancanza di sedi proprie Inoltre, benché in questi anni sia stato fatto molto, probabilmente occorrono sforzi ancora maggiori per promuovere l immagine della scuola a livello provinciale Agrigento, 25/06/2018 I docenti: Prof.ssa Roberta Dalfino Prof. Giuseppe Sollano 6