Epidemiologia dei rischi fisici

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1 Corso ISS Strutture ad uso natatorio, ricreativo e per il benessere: rischi igienico-sanitari e aspetti gestionali Roma, ottobre 2016 Epidemiologia dei rischi fisici Stefania De Angelis, Emanuele Ferretti Reparto di Igiene delle Acque Interne Dipartimento di Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria ISS - Roma

2 Introduzione Negli ultimi anni frequentatori delle piscine in aumento Motivo di attrazione Diversificazione del loro utilizzo (acquagym, parchi acquatici) Rapporto pubblicato dall ISTAT nel 2005 sui comportamenti emergenti e le nuove tendenze della pratica sportiva in Italia (*) Aumento dei praticanti (+40% in 8 anni) (*) ISTAT. Lo sport che cambia. I comportamenti emergenti e le nuove tendenze della pratica sportiva in Italia. Argomenti n

3 Indice Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale (Annegamenti e semiannegamenti, Lesioni spinali, Traumi) Epidemiologia dei rischi fisici in Italia (Annegamenti e semi-annegamenti)

4 L annegamento è definito dall OMS come morte derivante da un danneggiamento della funzione respiratoria a seguito d immersione in un liquido. Il semi-annegamento è definibile come la condizione nella quale il danneggiamento della funzione respiratoria conseguente all immersione in un liquido, non porta a morte immediata, ma può comportare gravi danni a distanza inclusa la morte stessa.

5 Epidemiologia dei rischi fisici a livello internazionale Descrizione della metodologia Epidemiologia dei rischi fisici Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi Fattori di rischio e misure di prevenzione Annegamenti e semi-annegamenti Lesioni spinali Traumi

6 Metodologia Ricerca e selezione della letteratura (1) Fonti di informazione consultate: Cochrane Library ( Organizzazione Mondiale della Sanità ( Canadian Task Force on Preventive Health Care ( Irish Water Safety ( PUBMED National Library of Medicine Google ( (

7 Metodologia Ricerca e selezione della letteratura (2) Documenti reperiti Cochrane Library 1 revisione sistematica (recinzioni) 1 protocollo di rev. sist. (prevenzione annegamenti bambini) Organizzazione Mondiale della Sanità 1 Linea guida (sicurezza degli ambienti delle acque ricreazionali) Canadian Task Force on Preventive Health Care 3 Linee guida (prevenzione incidenti domestici e ricreazionali nei bambini, adulti e anziani) Irish Water safety 1 Linea guida (sicurezza delle piscine: struttura e gestione) PUBMED National Library of Medicine MESH: Swimming pools, Wounds and Injuries, Accident prevention dal 1997: 82 articoli (1 ottobre 2013) Google Siti istituzionali, progetti di ricerca, letteratura grigia

8 Metodologia Ricerca e selezione della letteratura (3) PUBMED: 59 articoli pertinenti a rischi fisici e piscine Distribuzione geografica

9 Metodologia Ricerca e selezione della letteratura (4) PUBMED: criteri di inclusione Pertinenza all argomento Non considerati dalla revisione sistematica Cochrane e dalla linea guida OMS Essere studi sperimentali o revisioni della letteratura inclusi 40 articoli 2 revisioni narrative 34 studi osservazionali (9 prospettici, 23 retrospettivi, 2 retrospettivi e prospettici) 4 case reports In totale considerati per un analisi approfondita 47 documenti

10 Epidemiologia e rischi fisici Suddivisione dei documenti in base ai temi trattati e all età dei soggetti analizzati Annegamenti e semi-annegamenti (A) 5 Lesioni spinali (LS) 4 Traumi (T) 9 Regole comportamentali (R) 3 Incidenti domestici e ricreazionali (IDR) 2 Annegamenti+Lesioni Spinali+Traumi Adulti e bambini bambini Adulti 5 0 A LS T R IDR A+LS+T

11 Epidemiologia dei rischi fisici Difficoltà I dati non sono relativi alle sole acque ricreazionali! Gli annegamenti includono: suicidi, annegamenti domestici, ambiente lavorativo Le informazioni non sono raccolte in maniera sistematica in tutti i paesi Le informazioni non sono omogenee Italia Sono disponibili dati solo per gli annegamenti Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene l incidente

12 Epidemiologia dei rischi fisici Annegamenti e semi-annegamenti (1) 2 a causa di morte accidentale per bambini <15 anni (paesi industrializzati) Incidenza più alta per i bambini <5 anni Ogni bambino annegato: 4 ospedalizzati, 14 visitati in Pronto Soccorso

13 Epidemiologia dei rischi fisici Annegamenti e semi-annegamenti (2) N per ,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 Dal 1995 al 1997: annegamenti (età 0-29 anni) Il 67% avvenuti in piscine residenziali, terme e vasche da bagno Età USA: Tassi di mortalità per annegamento per fasce di età ( ) (linea guida OMS) Seconda causa di morte accidentale tra i bambini 2006 WISQARS TM (Web-based Injury Statistics Query and Reporting System)

14 Data presented during the World Aquatic Health Conference (9-12 October 2012, Norfolk, Virginia)

15 Data presented during the World Aquatic Health Conference (9-12 October 2012, Norfolk, Virginia)

16 Data presented during the World Aquatic Health Conference (9-12 October 2012, Norfolk, Virginia)

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18 Epidemiologia dei rischi fisici Annegamenti e quasi-annegamenti (3) Stati Uniti Bambini < 5 aa 600 morti/anno. La maggior parte in piscine residenziali Canada Nuova Zelanda Australia Tasso std di mortalità per annegamento (M 2,31; F 0,63 per ) (bambini: <14 aa M 1,86 F 0,95; <5 aa 75% in piscina) Bambini <5 aa 2 a causa di morte. 42% in piscine private o residenziali. Dal 1987 obbligatoria la recinzione Tasso di annegamento in piscine: bambini <4 aa 56,51; 5-14 aa 3,20. Molto diffuse le piscine private

19 Epidemiologia dei rischi fisici Lesioni spinali (1) Revisione della letteratura sull eziologia degli infortuni dovuti ai tuffi (Blanksby, 1997) Forte variabilità nel mondo dell incidenza degli infortuni dovuti ai tuffi sul totale delle lesioni spinali 2,3% (Sud Africa) 19,8% (Polonia) Soggetti più a rischio: maschi (15-29 aa) Luogo più a rischio: piscine % Infortuni avvenuti in piscina USA: 28% ( ) Canada: 45% (1979) Australia: 28% ( ) Inghilterra: 32% ( )

20 Epidemiologia dei rischi fisici Lesioni spinali (2) USA 1997 (Su dati del National Spinal Cord Injury Statistical Center - Blanksby, 1997) 1106 incidenti dal 1973 al ,8% avvenuti in piscina (di questi 86,7% in piscine private) 57,2% altezza acqua<1,2 m 38% altezza acqua 1,2-2,4 m 74,9% assenza di indicatori di profondità 87,4% assenza di cartelli di avviso 93,8% piscina non sorvegliata 48,9% uso di alcol

21 Epidemiologia dei rischi fisici Traumi (1) Raramente hanno conseguenze letali, ma possono essere causa di disabilità Traumi cranici e cerebrali Abrasioni del volto Dislocazioni retiniche Fratture degli arti Fratture del piede e delle dita Abrasioni Eviscerazioni Prolassi (spesso non gravi e non riportati)

22 Intrappolamento del dorso / corpo

23 Eviscerazione

24 Intrappolamento dei capelli

25 Intrappolamento degli arti

26 Epidemiologia dei rischi fisici Traumi (2) Swimming pool accidents in Denmark (Nielsen 2003) Analisi incidenti nelle piscine nel periodo Fonte dei dati: Registro degli incidenti Istituto Statale di Sanità Pubblica Rilevati 2500 infortuni/anno 1 ogni frequentatori 60% ha riguardato bambini (0-14 anni) Incidente più frequente: caduta Gravità della lesione: varia in funzione dell età

27 Fattori di rischio e prevenzione Annegamenti e quasi-annegamenti (1) FATTORI DI RISCHIO Età, luogo, assunzione di alcol, acque profonde, non saper nuotare, nuotare oltre le proprie capacità, nuoto in apnea, tuffi, cadute inaspettate, T > 40, facile accesso, eccessiva aspirazione bocchette MISURE DI PREVENZIONE presenza di avvisi informativi vigilanza degli adulti, presenza di assistenza installazione di recinzioni, coperture, sistemi di allarme, equipaggiamento per il soccorso, rimozione dei giochi implementazione di programmi educativi divieto di assumere alcol (adolescenti) supporto di base delle funzioni vitali (Basic Life Support - BLS)

28 Fattori di rischio e prevenzione Annegamenti e quasi-annegamenti (2) Marchant et al. Bystander basic life support: an important link in the chain of survival for children suffering a drowning or near-drowning episode MJA 2008 Elemento cruciale per la sopravvivenza e il buon esito clinico negli episodi di quasi-annegamento Supporto di base delle funzioni vitali (BLS) A. Apertura delle vie aeree (Airway) B. Bocca-a-bocca (Breathing) C. Compressioni toraciche (Circulation).

29 Utenti Fattori di rischio e prevenzione Lesioni spinali FATTORI DI RISCHIO Piscina con acqua bassa Profondità non conosciuta Tecniche di tuffo non appropriate Saltare in acqua da alberi, balconi o strutture Scarsa visibilità sott acqua Assunzione di alcol MISURE DI PREVENZIONE Campagne educative Rispetto delle norme Evitare l alcol Non tuffarsi al buio, in modo inusuale, se si è soli Proprietari Campagne informative Servizio di supervisione Illuminazione adeguata Indicatori di profondità Recinzioni, cartelli informativi Facile accesso ai mezzi di soccorso

30 Fattori di rischio e prevenzione Traumi FATTORI DI RISCHIO Tuffi o salti in acque basse Sovraffollamento Oggetti sott acqua Scarsa visibilità Superfici scivolose Oggetti su bordo vasca MISURE DI PREVENZIONE Criteri progettuali Informativa ai bagnanti Limitare il numero di bagnanti Servizio di supervisione Rispetto di norme comportamentali

31 Epidemiologia dei rischi fisici in Italia Indice Normativa Descrizione della metodologia Analisi degli eventi (annegamenti o semiannegamenti) occorsi nel 2008/2015 in Italia Conclusioni e alcune indicazioni

32 Normativa ACCORDO STATO REGIONI 16 gennaio 2003 Tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio. Piscine di proprietà pubblica o privata, destinate ad utenza pubblica. - Piscine pubbliche - Piscine ad uso collettivo - Impianti finalizzati al gioco acquatico Dove viene sottolineata l importanza della vigilanza DISCIPLINA INTERREGIONALE DELLE PISCINE In attuazione dell Accordo, 22 giugno 2004 Impegno dei Presidenti regionali a sviluppare le discipline regionali.

33 Annegamenti in Italia Dati di mortalità Sono disponibili dati solo per gli annegamenti Non sono stratificati in base al corpo idrico in cui avviene l incidente. Incidenti nelle aree di balneazione. M. Giustini,P. Ade, F. Taggi e E. Funari. Ann Ist Super Sanità 2003; 39(1): In Italia tra il 1969 e il 1997 la mortalità per annegamento è scesa da circa 1200 a circa 500 (- 60%) casi/anno e il tasso di mortalità da 21 a 7,5 morti per milione di residenti/anno (-65%) (mare, laghi, fiumi, vasche da bagno, etc.)

34 Metodologia Ricerca di notizie relative ad annegamenti e semi-annegamenti su siti di quotidiani Fonti di informazione: ( Analisi degli eventi annegamenti o semiannegamenti occorsi nel 2008/2016 in Italia per un totale di 378 episodi, 40 casi/anno

35 Analisi degli eventi Distribuzione degli eventi in base alla data e all area geografica (2008/2016) North Center South Total Total Total Total Total % JAN ,0 FEB ,8 MAR ,9 APR ,3 MAY ,6 JUN ,1 JUL ,7 AUG ,0 SEP ,0 OCT ,1 NOV ,3 DEC ,3 Total % of each geograph. area on the overall 48,4 22,5 17,5 100,0

36 Analisi degli eventi Tipo di impianto, percentuale di decessi e assistenza ricevuta (2008/2016) No assistance N. N. death N. N. death Domestic , ,0 Semi public , ,5 Public , ,5 Total % 11,7 44,3 44,0 100 *EMS = Emergency Medical Service People 1 st aid + EMS* Life guard 1st aid + EMS* Total N. N. death N. % N. death N death (%)

37 Analisi degli eventi Distribuzione degli eventi in base a sesso ed età (2008/2016) % Age M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot , , , , , ,5 Total %

38 Analisi degli eventi Principali cause riportate per anno (2008/2016) 60,0% 40,0% Baby left alone Illness Downfall Molte di queste morti Playsono evitabili!!! Unknown 20,0% 0,0%

39 Comportamenti da evitare Nuotare oltre le proprie capacità Assunzione di alcool Immersione dopo il pasto Fare giochi pericolosi BLS? Analisi degli eventi Morti evitabili. Come? Gli assistenti bagnanti hanno il brevetto BLS Aumenta la probabilità di esito favorevole Disponibilità del defibrillatore credo proprio che senza il defibrillatore non saremmo riusciti a salvarlo Recinzioni!

40 Analisi degli eventi % di sopravvivenza in rapporto al tempo di sommersione 95% dopo 1' di sommersione 75% dopo 3' di sommersione 35% dopo 4 di sommersione 25% dopo 6' di sommersione 3% dopo 8' di sommersione OLIVA M. Emergency Oggi, 1999.

41 Epidemiologia dei rischi fisici Conclusioni e alcune indicazioni (1) An adult should always supervise playtime in padding pools Check to see how deep the pool is Be careful not to dive into shallow water If you are with younger children, watch out for them at all times Obey all the pool safety rules such as no running dives no horseplay Remember to check for others before entering the water Irish Water Safety

42 Epidemiologia dei rischi fisici Conclusioni e alcune indicazioni (2) Implementazione di programmi di educazione Servizio di assistenza ai bagnanti Progettazione degli impianti (materiali antisdrucciolo, bocchette di ripresa, griglie, recinzioni) Rimozione dei giocattoli dopo l uso Controllare che le norme siano rispettate VIGILANZA

43 Grazie Emanuele Ferretti Reparto di Igiene delle Acque Interne Istituto Superiore di Sanità Ringraziamenti: Ing. Marina Torre Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità.

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