EDUCAZIONE ALIMENTARE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA: PROGETTO PILOTA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA G.MARIOTTI, MORCIANO DI ROMAGNA

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1 Università degli Studi della Repubblica di San Marino Università degli Studi di Parma Master in Sicurezza e Qualità dell Alimentazione in Età Evolutiva EDUCAZIONE ALIMENTARE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA: PROGETTO PILOTA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA G.MARIOTTI, MORCIANO DI ROMAGNA CANDIDATO: Dott.ssa Elisa Angelini RELATORE: Prof.ssa Maria Letizia Petroni Anno Accademico

2 SCOPO DELLA TESI Il progetto pilota di Educazione Alimentare con Poldina zucchina nella Scuola dell Infanzia G. Mariotti di Morciano di Romagna (RN) si inserisce in un ottica di prevenzione di sovrappeso/obesità, ma anche di promozione di un alimentazione varia e corretta al fine di evitare stati carenziali di nutrienti importanti per la crescita, lo sviluppo ed il benessere del bambino. La scuola come ambientazione ben si presta a coinvolgere contemporaneamente bambini, insegnanti e genitori; inoltre, i bambini anche piccoli sono particolarmente disponibili a far propri messaggi suggeriti attraverso attività ludiche con finalità educativa ed informativa. L educazione alimentare è sinonimo quindi di prevenzione e di educazione alla salute. Facendo nello specifico contesto morcianese un analisi preliminare, attraverso riunioni con la Dirigenza dell I.C. Valle del Conca (di cui la scuola dell infanzia Mariotti fa parte), con le insegnanti del plesso, con l Ufficio servizi Scolastici-Educativi-Sociali del Comune, con un piccolo focus group di genitori, sono emerse le problematiche principali e quindi su queste si è strutturato il programma di tale progetto. I punti focali e gli obiettivi sono stati i seguenti: -promuovere un maggior consumo di frutta e verdura -trasmettere l importanza di una dieta varia e corretta -individuare buone abitudini (fare movimento, scandire la giornata alimentare in 5 pasti, fare quotidianamente una colazione nutriente e completa, bere acqua, mangiare abitualmente frutta e verdura) -favorire un atteggiamento sereno ed equilibrato con il cibo e con il momento del pasto. METODI La Scuola dell Infanzia G.Mariotti accoglie 168 bambini, suddivisi in 6 sezioni (di 27 o 28 o 29 bambini) disomogenee per età (classi miste dai 3 ai 5 anni). Per le insegnanti è stato inizialmente scritto un opuscolo con nozioni ed informazioni scientifiche sulle tematiche che si sarebbero affrontate. Il personaggio chiave del percorso di educazione alimentare con i bambini è stato Poldina, una zucchina. Attraverso giochi, filastrocche, canzoni ed attività sono stati proposti ai bambini vari messaggi, quali l importanza del

3 consumo di frutta e verdura e del rispetto della stagionalità, di una dieta varia e completa, di mangiare correttamente nei 5 pasti al giorno, di fare una colazione nutriente tutti i giorni, di fare movimento, di assaggiare sempre e serenamente le pietanze proposte a tavola a casa o a scuola, di apprezzare la convivialità ed il piacere di condividere il momento del pasto a scuola coi compagni, a casa con la famiglia. Sono stati strutturati 10 incontri per ciascuna sezione, ognuno incentrato su uno specifico obiettivo del progetto. A conclusione di ciascun incontro tutti i bambini personalizzavano una scheda che riprendeva la tematica affrontata (colorandola, o disegnandola o incollando immagini specifiche), facendola diventare una nuova pagina del proprio libro, che al termine del progetto hanno regalato ai loro genitori. In questo libro sono state inserite anche tutte le schede di approfondimento o informative dedicate ai genitori sull argomento della settimana affrontato in classe, disponibili, di volta in volta, per una prima lettura, durante lo svolgimento del progetto, in uno spazio dedicato all ingresso della scuola. I metodi per monitorare eventuali cambiamenti nello stile di vita dei bambini a seguito del progetto sono stati questionari rivolti ai genitori prima e dopo lo svolgimento del progetto ed alle insegnanti in fase finale. I questionari rivolti ai genitori riguardavano le abitudini alimentari del bambino, circa: il gradimento e le porzioni settimanali al di fuori dell orario scolastico di verdura e di frutta, la varietà della dieta e la disponibilità all assaggio del bambino, il numero di pasti (compresi snack e spuntini), la frequenza settimanale della colazione, del consumo di bibite zuccherate, le ore dedicate settimanalmente a giochi di movimento o sport e quelle trascorse davanti a TV e/o videogiochi, l approccio all alimentazione. In fase finale, a distanza di 3 mesi, sono state riproposte le stesse identiche domande, con l aggiunta di altre più dirette rivolte alla rilevazione del consumo di frutta e verdura e della propensione all assaggio. La centralità dell assaggio è stata vista come l arma principale per promuovere un consumo di frutta e verdura e per un alimentazione varia e sana, poiché spesso l ostacolo che il bambino incontra nell accettare tutto ciò è proprio dato da una neofobia nei confronti di cibi non usuali nella propria alimentazione e quindi non accettati.

4 RISULTATI PRINCIPALI I risultati derivano da una analisi statistica descrittiva delle risposte date ai questionari. I questionari iniziali compilati dai genitori sono stati 115, quelli finali 111. Dai dati ottenuti, è emerso che: i bambini assaggiano più volentieri i cibi proposti, con un atteggiamento in generale più sereno e disponibile; hanno mostrato un maggior gradimento della frutta e della verdura, con un relativo aumento del consumo di tali alimenti e sono più propensi ad una alimentazione più varia; si sta osservando una tendenza ad abbracciare uno stile di vita più attivo. In particolare i risultati più evidenti si hanno osservando le risposte a due domande specifiche e dirette presenti nel questionario finale per i genitori in Fig.1-Fig.2. Fig.1. Dopo questo percorso, è aumentato il consumo di frutta e verdura del bambino? 70,0 52,5 63,3 35,0 36,7 17,5 0 Sì NO Fig.2. Il bambino assaggia più volentieri i cibi proposti in tavola dopo questo percorso? 80,0 60,0 75,7 40,0 20,0 0 Sì 24,3 NO

5 Anche le risposte date dalle insegnanti vanno nella stessa direzione dei dati dei genitori. Sia i genitori, sia le insegnanti hanno espresso gradimento ed interesse verso iniziative come questa, mirate alla promozione di un corretto stile di vita. CONCLUSIONI Per poter trarre le conclusioni vanno fatte alcune considerazioni. Il questionario iniziale è stato distribuito durante la seconda settimana di gennaio e quello finale, a distanza di 3 mesi, durante la seconda settimana di aprile, per cui i cambiamenti monitorati non sono attribuibili ad un vero e proprio cambio di stagionalità. La durata del percorso è stata breve, e, per problemi di tempistica per la consegna della tesi, ma anche di gestione ed organizzazione della scuola, l ultimo incontro, che ha avuto un identità a sé, come progetto assaggio in mensa, ossia mirato a promuovere l assaggio delle pietanze proposte nel menù scolastico, è avvenuto dopo la consegna dei questionari finali, escludendo perciò, dall analisi dei dati, eventuali effetti dovuti a tale incontro. Vanno analizzati, inoltre, anche i fattori limitanti l efficacia del percorso, tra i quali: lo svolgimento nel periodo invernale, che ha visto numerose assenze dei bambini, il coinvolgimento in ciascun incontro dell intera sezione, ossia classi numerose e disomogenee per età, la carenza di incontri per i genitori, al di fuori delle riunioni strutturate, incentrati su argomenti di interesse del progetto, la mancanza di un team multiprofessionale e la breve durata. Alla luce di tutto ciò risultano buoni e soddisfacenti i risultati riportati nel paragrafo precedente. Si è assistito ad una sensibilizzazione delle famiglie ad adottare stili di vita più corretti. I bambini, vivendo con entusiasmo ed interesse ogni incontro hanno, in linea generale, dimostrato una buona interiorizzazione dei messaggi loro proposti. La Scuola anche in questo caso si è dimostrato essere un appropriato contesto per coinvolgere i bambini, le famiglie e lo staff scolastico. Si può concludere quindi che Insegnare ai bambini comportamenti alimentari corretti, in modo tale che diventino buone abitudini, è possibile; sarebbe auspicabile poter strutturare iniziative, percorsi e progetti a lungo termine, multisettoriali e multiprofessionali.

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