Dispense e programma del corso sono disponibili sul sito.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Dispense e programma del corso sono disponibili sul sito."

Transcript

1 Testi consiliati Dispense e proramma del corso sono disponibili sul sito oppure ia rileate presso i chioschi ialli IMPORTANTE: chiedere la versione del 0-0 (e controllare sul frontesizio che sia quella iusta) B. Schutz, A first Course in General Relativity Cambride University Press

2 Docente: Prof. Valeria Ferrari stanza 06 II piano Vecchio edificio Fisica Ricevimento: martedi dalle 4 alle 5 Esercitatore: Dr. Leonardo Gualtieri Stanza 0c II piano Vecchio edificio Fisica leonardo.ualtieri@roma.infn.it Ricevimento: martedi dalle 5 alle 6

3 Tutte le informazioni sul corso si troveranno via via sul sito Cliccando su RELATIVITA GENERALE Ci sara un esonero (data da definire) sulla parte tecnica del corso Il voto dell esonero o dello scritto peseranno circa un terzo nella valutazione finale

4 PRE-REQUISITO FONDAMENTALE PER SEGUIRE QUESTO CORSO: CONOSCERE LA RELATIVITA SPECIALE Ripassate le trasformazioni di Lorentz!!!

5 La Relatività Generale è la teoria fisica della ravitazione basata sul Principio di Equivalenza tra ravitazione e inerzia e Sul Principio di Covarianza Generale

6 Perché la teoria newtoniana diventa inappropriata a descrivere il campo ravitazionale? Perché c è bisono di un tensore per descrivere il campo ravitazionale? Qual è il ruolo del Principio di Equivalenza e del Principio di Covarianza Generale nella formulazione delle equazioni di Einstein?

7 L arena della fisica pre-relativistica è lo spazio piatto della eometria euclidea I postulati di Euclide (~35-65 ac) Risulti postulato che: ) si possa tracciare una retta da un punto qualsiasi ad oni altro punto; ) si possa prolunare indefinitamente una linea retta ; 3) si possa descrivere un cerchio con un centro qualsiasi e un raio qualsiasi; 4) tutti li anoli retti siano uuali fra di loro; 5) se una retta che interseca due altre rette forma dalla stessa parte anoli inferiori a due anoli retti, le due rette, se estese indefinitamente, si incontrano da quella parte dove li anoli sono inferiori a due anoli retti.

8 Gauss 84 (Germania) Bolay 83 (Austria) Lobachevski 86 (Russia) Scoprirono indipendentemente una eometria che soddisfa tutti i postulati di Euclide eccetto il quinto Spazio bi-dimensionale a curvatura neativa Rappresentazione analitica scoperta da Feli Klein nel 870 Per oni coppia di numeri reali (, ) tali che d(, X ) < a cosh a lunhezza di scala definiamo la distanza X L indipendenza loica del quinto postulato di Euclide era così dimostrata X X X

9 Nel 87 Gauss pubblica le Disquisitiones enerales circa superficies curvas In cui distinue tra Proprietà interne o intrinseche di una superficie e Proprietà esterne o estrinseche La proprietà intrinseca fondamentale è la distanza tra due punti; la eometria intrinseca di un cono o un cilindro è piatta, ma non lo è quella di una sfera La eometria intrinseca di una superficie considera solo le relazioni tra punti che stanno sulla superficie Le proprietà estrinseche hanno a che vedere con l embeddin della superficie in uno spazio a dimensione più alta: es. curvatura estrinseca Noi ci occuperemo essenzialmente delle proprietà intrinseche

10 Seuendo Gauss, selezioniamo queli spazi metrici per cui, data una qualsiasi reione di spazio sufficientemente piccola, e possibile sceliere un sistema di coordinate (ξ, ξ ) tale che la distanza tra il punto P (ξ, ξ ) soddisfi il teorema di Pitaora P (ξ dξ, ξ dξ ) e il punto ds (dξ ) (dξ ) ATTENZIONE: d ora in avanti, quando diro distanza tra due punti, intendero distanza tra due punti infinitamente vicini Le coordinate (ξ, ξ ) si dicono localmente euclidee ATTENZIONE: la possibilita di definire un sistema di coordinate localmente euclidee e una proprieta LOCALE, vale cioe solo nell intorno di un punto, a meno che l intero spazio non sia euclideo.

11 Supponiamo ora di cambiare il sistema di coordinate: come si trasforma la distanza? ξ ξ (, ) ξ ξ (, ) ds (dξ ) (dξ ) dξ ξ d ξ d dξ ξ d ξ d diventa [ ( ) ξ ds ( ) ξ ] [ ( ) ξ (d ) ( ) ξ ] (d ) [( )( ) ( )( )] ξ ξ ξ ξ d d (d ) (d ) d d αβ d α d β. Nello scrivere l ultima uualianza abbiamo usato la convenzione di Einstein

12 ( ξ ) ( ) ξ ( ξ ) ( ) ξ [( ξ )( ) ( )( )] ξ ξ ξ ξ r cos θ ξ r sin θ Le componenti del tensore metrico contenono le derivate prime delle coordinate localmente euclidee rispetto alle coordinate eneriche (ξ, ξ ) ESEMPIO: passiamo da coordinate localmente euclidee a coord. polari Come calcolo il tensore metrico? (r, θ) dξ cos θdr r sin θdθ dξ sin θdr r cos θdθ ds (dξ ) (dξ ) dr r dθ,, r, 0.

13 Passiamo da (, ) a (, ): come cambia il tensore metrico? [( ξ ) ( ξ ) ] [( ξ ξ ) [( ξ (, ) (, ) ξ ) [( ξ ) ( ξ ) ]( ) [( ξ ) ( ξ ) ]( ) ( ξ ξ ξ ξ )( ) ( ξ ) ( ) ξ ( ξ ) ( ) ξ [( ξ )( ) ( )( )] ξ ξ ξ ( ) ( ) ( ) µν µ ν

14 In enerale, quando si passa da un riferimento a un altro αβ α β µν µ α ν β Questo e il modo in cui si trasformano I tensori quando si passa da un qualsiasi sistema di coordinate a un altro ATTENZIONE: ove ci sono indici ripetuti e sottintesa la somma

15 Dato uno spazio metrico in cui la distanza tra due punti infinitamente vicini sia esprimibile tramite il Teorema di Pitaora, permette di esprimere la distanza in qualsiasi altro αβ sistema di coordinate. VICEVERSA: Dato uno spazio in cui ds αβ d α d β Se lo spazio appartiene alla sottoclasse definita da Gauss, è sempre possibile trovare un sistema di coordinate localmente euclidee tale che ds (dξ ) (dξ ) La metrica determina le proprietà intrinseche di uno spazio metrico

16 Voliamo definire una funzione di che dipenda dalle derivate prime e seconde del tensore metrico, ma NON dipenda dal sistema di coordinate usate αβ Nel caso di superfici bidimensionali, questa quantità è la CURVATURA GAUSSIANA k determinante della metrica ATTENZIONE: la curvatura, che descrive le proprietà intrinseche di una eometria bidimensionale è una quantità scalare

17 Per esempio, in qualsiasi coordinate esprimiamo la metrica della -sfera, la curvatura aussiana sarà sempre a k Provare per es. con sin ϕ ϑ ϑ d a d a ds Invece per la eometria di Gauss-Bolay-Lobachevski ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( d d d d ds a a a a k

18 Quanto detto finora si estende a spazi di dimensioni arbitrarie in particolare al caso D4 lo spazio-tempo in cui avvenono i fenomeni fisici Selezioneremo queli spazi-tempo in cui, localmente, la distanza tra punti vicini sia data da 0 IMPORTANTE: se uno spazio ha dimensioni D, le proprietà intrinseche sono descritte da più funzioni scalari: D(D)/ componenti indipendenti di αβ ds dξ dξ dξ Spazi-tempo localmente Minkowskiani dξ 3 Possiamo sempre sceliere le coordinate in modo da imporre D relazioni funzionali tra queste componenti C D(D)/-D D(D-)/ quantità per es. se D, C se D4 C6 Riemann, Christoffel LeviCivita, Ricci Beltrami

19 Seconda lee di Newton F m I a Lee della ravitazione universale F G m G a ( mg m I ) G i M Gi( r r i ) r r i 3 Se m I m G tutti i corpi si muovono in un campo ravitazionale con la stessa accelerazione

20 La massa inerziale è uuale alla massa ravitazionale Galileo (564-64) Netwon (pendoli) Eotvos 889 (una parte in 0 9 ) Dicke 964 (una parte in 0 ) Brainski 97 (una parte in 0 ) Lunar Laser ranin (una parte in 0 3 ) Tutti questi esperimenti confermano il principio di equivalenza della massa inerziale e della massa ravitazionale Successi della teoria newtoniana Moto della luna e maree Moto dei pianeti Predizione (846 Adams e Le Verrier) e scoperta di Nettuno qualche anno dopo Primi dubbi osservativi Le Verrier, 845 scopre anomalie nel moto di Mercurio 885 Newcomb conferma: il perielio precede di 43secondi di arco oni 00 anni

21 Obiezioni filosofiche: la teoria di Newton prevede l esistenza dei riferimenti inerziali, rispetto a cui valono le lei della meccanica Ma cosa li definisce? Newton: esiste uno spazio assoluto rispetto a cui i riferimenti inerziali sono in moto rettilineo uniforme Leibeniz, Mach : lo spazio assoluto non è necessario Nel 864 Mawell formula la teoria dell elettrodinamica: La velocità della luce è costante! Mawell: esiste l etere Michelson e Morley (887): l etere non esiste Le nuove equazioni non sono invarianti rispetto alle trasformazioni di Galileo, ma lo sono rispetto a quelle di Lorentz (Einstein 905) PROBLEMA: cosa fare delle equazioni della ravità?

22 Consideriamo un corpo che si muove in un campo ravitazionale costante e uniforme. Supponiamo per semplicita che sia soetto solo alla forza di ravita m I d dt m G OSERVAZIONE DI EINSTEIN: Supponiamo di saltare su un ascensore che sta cadendo liberamente nello stesso campo ravitazionale, cioe facciamo la seuente trasformazione di coordinate t, t t Nel riferimento solidale con l ascensore il corpo avra la seuente accelerazione m I { d dt [ t ]} m G d dt 0 NOTARE CHE: questo risultato seue da ) e costante e uniforme ) m I m G

23 Osservazione di Einstein: se salo su un ascensore che cade liberamente un corpo in quiete rimane in quiete dunque questo è un riferimento localmente inerziale Perché localmente? - deve essere costante e uniforme Poter definire un riferimento in cui è possibile eliminare, nella stessa maniera per tutti i corpi, il campo ravitazionale, è un proprietà esclusiva del campo ravitazionale. Non è vero per esempio per la forza elettrica!

24 Principio di equivalenza in forma FORTE: In un campo ravitazionale arbitrario, in qualsiasi punto dello spaziotempo possiamo sceliere un riferimento localmente inerziale tale che, in un intorno sufficientemente piccolo del punto, TUTTE le lei della fisica assumono la stessa forma che hanno in assenza di ravità, cioè hanno la forma che è prevista dalla Relatività Speciale 0 ds dξ dξ dξ Principio di equivalenza in forma DEBOLE: Lo stesso di prima, ma si riferisce alle sole lei del moto dei corpi, invece che a tutte le lei fisiche dξ 3 Il principio di equivalenza assomilia molto all assioma in base al quale Gauss seleziona le eometrie non-euclidee: in oni punto dello spazio esiste un riferimento localmente euclideo, in cui la distanza tra due punti è data dal teorema di Pitaora ds dξ dξ Ci aspettiamo che il tensore metrico abbia qualcosa a che vedere con il campo ravitazionale

25 Conseuenze del Principio di Equivalenza Volio trovare l equazione del moto di una particella in caduta libera in un campo ravitazionale In un rif. localmente inerziale una d ξ α particella libera ha equazione 0 dτ In un rif. arbitrario: forza di ravita forze inerziali d dτ α Γ α µν µ d dτ ν d dτ 0 Γ α µν ξ α λ µ ξ λ ν Simboli di Christoffel o Connessioni Affini

26 ( ) ( ) ( ) ( ) ( )( ) ( )( ) [ ] ξ ξ ξ ξ ξ ξ ξ ξ Le componenti del tensore metrico contenono le derivate prime delle coordinate localmente euclidee rispetto alle coordinate eneriche Simboli di Christoffel o Connessioni Affini Contenono le derivate del tensore metrico αβ ν µ λ λ α α µν ξ ξ Γ

27 In un rif. localmente inerziale una d ξ α particella libera ha equazione 0 dτ In un rif. arbitrario: forza di ravita forze inerziali Γ α µν µ ν d d dτ dτ d dτ In teoria newtoniana sarebbe cioè la derivata del potenziale ravitazionale α Γ α µν µ ν d d dτ dτ 0 Le connessioni affini sono la eneralizzazione del campo rav. newtoniano, il tensore metrico eneralizza il potenziale Newtoniano

28 SOMMARIO: Il principio di equivalenza ci permette di trovare sempre un rif. in cui,localmente, le lei della fisica sono quelle della Relatività Speciale, e in cui lo spaziotempo è descritto dal tensore metrico di Minkowski, cioè è piatto η ds µν dξ dτ dia(,,,) η µν 0 dξ µ dξ Se cambio riferimento ν Dall eq. delle eodetiche dξ 0 seue che il potenziale ravitazionale è descritto dal Tensore metrico: ecco perché abbiamo bisono di un tensore dξ d dτ α dξ Γ α µν dξ α β αβ d d αβ η ξ µ µν ds 3 µ ν d d dτ dτ ξ µ α β 0 αβ ha un duplice ruolo: eometrico (distanza) e fisico (potenziale rav.)

29 Dato il tensore αβ e le sue derivate prime, cioè α Γ µν le connessioni affini in un punto X, possiamo sempre determinare un riferimento localmente inerziale nell intorno del punto Inoltre, abbiamo sempre la libertà di fare una trasformazione di Lorentz e il nuovo riferimento sarà ancora localmente inerziale

Ricevimento: martedi dalle 14 alle 15. Dr. Leonardo Gualtieri. Stanza 202c II piano Vecchio edificio Fisica

Ricevimento: martedi dalle 14 alle 15. Dr. Leonardo Gualtieri. Stanza 202c II piano Vecchio edificio Fisica Docente: Prof. Valeria Ferrari stanza 05 II piano Vecchio edificio Fisica E-mail valeria.ferrari@roma.infn.it Ricevimento: martedi dalle 4 alle 5 Dr. Leonardo Gualtieri Stanza 0c II piano Vecchio edificio

Dettagli

CORSO DI RELATIVITA GENERALE

CORSO DI RELATIVITA GENERALE CORSO DI RELATIVITA GENERALE Docente: Valeria Ferrari stanza 53, II piano Vecchio edificio Fisica E-mail valeria.ferrari@roma.infn.it Ricevimento: martedi dalle 4 alle 5 Leonardo Gualtieri Stanza 0c, II

Dettagli

CORSO DI RELATIVITA GENERALE. ORARIO LEZIONI: giovedi 10:00-12:00 aula AMALDI venerdi 14:00-16:00 aula CABIBBO

CORSO DI RELATIVITA GENERALE.  ORARIO LEZIONI: giovedi 10:00-12:00 aula AMALDI venerdi 14:00-16:00 aula CABIBBO CORSO DI RELATIVITA GENERALE Docente: Valeria Ferrari stanza 53, II piano Vecchio edificio Fisica E-mail valeria.ferrari@roma.infn.it ORARIO LEZIONI: iovedi 0:00-:00 aula AMALDI venerdi 4:00-6:00 aula

Dettagli

CORSO DI RELATIVITA GENERALE. Ricevimento: martedi dalle 13:00 alle 14:00

CORSO DI RELATIVITA GENERALE.  Ricevimento: martedi dalle 13:00 alle 14:00 CORSO DI RELATIVITA GENERALE Docente: Valeria Ferrari stanza 53, II piano Vecchio edificio Fisica E-mail valeria.ferrari@roma.infn.it Ricevimento: martedi dalle 3:00 alle 4:00 Tutte le informazioni sul

Dettagli

CORSO DI RELATIVITA GENERALE. Ricevimento: martedi dalle 14:30 alle 15:30

CORSO DI RELATIVITA GENERALE.  Ricevimento: martedi dalle 14:30 alle 15:30 CORSO DI RELATIVITA GENERALE Docente: Valeria Ferrari stanza 53, II piano Vecchio edificio Fisica E-mail valeria.ferrari@roma.infn.it Ricevimento: martedi dalle 4:30 alle 5:30 Tutte le informazioni sul

Dettagli

La teoria della Relatività Generale

La teoria della Relatività Generale Liceo Classico Seneca La teoria della Relatività Generale Prof. E. Modica La massa Dipendenza della massa dalla velocità Se un corpo di massa m è soggetto ad una forza costante F nella direzione della

Dettagli

Il linguaggio della relatività: le geometrie non euclidee

Il linguaggio della relatività: le geometrie non euclidee Il linguaggio della relatività: le geometrie non euclidee Luca Lussardi Università Cattolica del Sacro Cuore Einstein 1916-2016 Università degli Studi di Brescia 6 Aprile 2016 Non sono certo che la geometria

Dettagli

La visione dell Universo prima e dopo Einstein

La visione dell Universo prima e dopo Einstein La visione dell Universo prima e dopo La Rela'vità: da Galilei ad Arturo Stabile Benevento, 2 dicembre 2015 Sommario Principi su cui si fonda la scienza Il tempo e lo spazio: ingredien@ base Trasformazioni

Dettagli

Elettromagnetismo. Prof. Francesco Ragusa Università degli Studi di Milano. Lezione n

Elettromagnetismo. Prof. Francesco Ragusa Università degli Studi di Milano. Lezione n Elettromagnetismo Prof. Francesco Ragusa Università degli Studi di Milano Lezione n. 25 6.04.2018 Campo elettrico di una carica accelerata Quadrivettori e trasformazioni di Lorentz Cinematica e dinamica

Dettagli

Elettromagnetismo. Prof. Francesco Ragusa Università degli Studi di Milano. Lezione n

Elettromagnetismo. Prof. Francesco Ragusa Università degli Studi di Milano. Lezione n Elettromagnetismo Prof. Francesco Ragusa Università degli Studi di Milano Lezione n. 24 1.04.2019 Quadrivettori e trasformazioni di Lorentz Cinematica e dinamica relativistiche Forza magnetica e relatività

Dettagli

Richiamiamo quanto detto nell esercitazione precedente sul trasporto parallelo. Lungo una curva di parametro λ, di vettore tangente

Richiamiamo quanto detto nell esercitazione precedente sul trasporto parallelo. Lungo una curva di parametro λ, di vettore tangente Trasporto parallelo Richiamiamo quanto detto nell esercitazione precedente sul trasporto parallelo. Lungo una curva di parametro λ, di vettore tangente U µ = dxµ, (1) il vettore V µ è trasportato parallelamente

Dettagli

Trasformazione della metrica per cambiamenti di coordinate

Trasformazione della metrica per cambiamenti di coordinate TERZA ESERCITAZIONE Trasformazione della metrica per cambiamenti di coordinate Consideriamo lo spazio di Minkowski in coordinate cartesiane {x µ } (x, x, x, x 3. La sua metrica è ds (dx + (dx + (dx + (dx

Dettagli

dx σ + Γ ρσ dλ = dxν dλ ν dλ 2 dλ dxν dλ d 2 x µ

dx σ + Γ ρσ dλ = dxν dλ ν dλ 2 dλ dxν dλ d 2 x µ Consideriamo ora la fisica della gravitazione in uno spazio-tempo curvo. Come per il caso Newtoniano le domande sono due. (1) In che modo il campo gravitazionale influenza il comportamento della materia?

Dettagli

Relatività Ristretta

Relatività Ristretta 1. L invarianza della velocità della luce 2. L esperimento di Michelson Morley 3. Gli assiomi della teoria della relatività ristretta 4. Relatività della simultaneità 5. La contrazione delle lunghezze

Dettagli

La relatività generale: un capolavoro in tre atti

La relatività generale: un capolavoro in tre atti Accademia delle Scienze di Torino 3 dicembre 015 La relatività generale: un capolavoro in tre atti Vincenzo Barone Le due teorie della relatività La relatività speciale, o ristretta, considera solo una

Dettagli

Trasformazioni di Lorentz, Quadrivettori, Impulso ed Angoli

Trasformazioni di Lorentz, Quadrivettori, Impulso ed Angoli Trasformazioni di Lorentz, Quadrivettori, Impulso ed Angoli Trasformazioni tra Sistemi di Riferimento Quantita di interesse in un esperimento: sezioni d urto, distribuzioni angolari, polarizzazioni. Confrontabili

Dettagli

Fisica Introduzione

Fisica Introduzione Fisica 1 2011-2012 Introduzione 1 FISICA GENERALE Meccanica: -Studio del moto dei corpi -Forza di gravità Elettromagnetismo: - Cariche elettriche, magneti FISICA CLASSICA FISICA MODERNA Fenomeni a livello

Dettagli

Relativita speciale. A. Palano. Testo di riferimento: P.J. Nolan, Complementi di Fisica, fisica moderna, Zanichelli

Relativita speciale. A. Palano. Testo di riferimento: P.J. Nolan, Complementi di Fisica, fisica moderna, Zanichelli Relativita speciale A. Palano Testo di riferimento: P.J. Nolan, Complementi di Fisica, fisica moderna, Zanichelli Sistemi di riferimento in moto relativo. Moti relativi S: Assoluto, S : relativo, Moto

Dettagli

Geometria dello Spaziotempo

Geometria dello Spaziotempo Geometria dello Spaziotempo Stefano Ansoldi Dipartimento di Fisica Teorica Università degli Studi di Trieste Corso di Laurea in Fisica Anno Accademico 2002/2003 Premesse algebriche. Strutture su uno spazio

Dettagli

PARTE V TEORIA DELLA RELATIVITÀ GENERALE

PARTE V TEORIA DELLA RELATIVITÀ GENERALE PARTE V TEORIA DELLA RELATIVITÀ GENERALE 2 TITOLO DEL VOLUME 1. Introduzione La Relatività Generale è, matematicamente, una teoria estremamente complessa. Einstein disse che era il problema più complicato

Dettagli

1 Trasformazione di vettori e 1-forme per cambiamenti

1 Trasformazione di vettori e 1-forme per cambiamenti Trasformazione di vettori e -forme per cambiamenti di coordinate Consideriamo lo spazio di Minkowski in coordinate cartesiane {x µ } (x,x,x 2,x 3 ). La sua metrica è ds 2 (dx ) 2 +(dx ) 2 +(dx 2 ) 2 +(dx

Dettagli

Geometria differenziale

Geometria differenziale Geometria differenziale Il teorema di Gauss-Bonnet 22 ennaio 2018 Proposizione 1. ia D il disco unitario chiuso in R 2 munito dell orientazione standard e di una metrica liscia. Allora k ds = 2π K ω D

Dettagli

19. Le trasformazioni di coordinate spazio-temporali nella teoria della relatività ristretta

19. Le trasformazioni di coordinate spazio-temporali nella teoria della relatività ristretta 19. Le trasformazioni di coordinate spazio-temporali nella teoria della relatività ristretta 1 Le trasformazioni di Galileo Consideriamo per semplicità un moto unidimensionale. Come abbiamo più volte sottolineato,

Dettagli

Incontri di introduzione alla Relatività Generale

Incontri di introduzione alla Relatività Generale Incontri di introduzione alla Relatività Generale Prima parte La Torre del Sole - 11 Novembre 2015 Dr. Andrea Castelli, Ph.D. Università degli Studi di Bologna Struttura del corso PARTE PRIMA - 11 Novembre

Dettagli

La Relatività Generale.

La Relatività Generale. La Relatività Generale. Dr. Yves Gaspar, Ph.D. (University of Cambridge, UK) Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia Department of Mathematics and Physics. Motivazioni. La gravità newtoniana è incompatibile

Dettagli

Appunti di Relatività Ristretta

Appunti di Relatività Ristretta Appunti di Relatività Ristretta (per il corso di Elementi di Fisica Nucleare e Subnucleare 2007/08) Fiorenzo Bastianelli 1 Introduzione Agli inizi del 1900 erano conosciute due grandi teorie fisiche: 1)

Dettagli

La Relatività Generale come Fonte di Ispirazione

La Relatività Generale come Fonte di Ispirazione La Relatività Generale come Fonte di Ispirazione Augusto SAGNOTTI Scuola Normale Superiore e INFN - Pisa GR @ 100 s Parma, 20 Novembre 2015 Con l Europa nel pieno della I Guerra Mondiale, Einstein completava

Dettagli

La relatività generale

La relatività generale La relatività enerale Mattia Villa V scientifico Indice: Premessa.3 Punti di partenza per la relatività Generale 3 Esperimenti ideali..4 Relatività Generale e sue applicazioni...4 1. Effetti dello spazio-tempo

Dettagli

Unità geometriche Si può eliminare l unità di tempo (o quella di lunghezza) attraverso c, e quella di massa attraverso G.

Unità geometriche Si può eliminare l unità di tempo (o quella di lunghezza) attraverso c, e quella di massa attraverso G. CAPITOLO 1 Motivazioni del corso Col termine astrofisica relativistica s intende grosso modo l insieme delle applicazioni astronomiche e astrofisiche della relatività generale; cosmologia designa invece

Dettagli

Le Basi Fisiche della Relatività Generale e la derivazione delle Equazioni di Friedmann

Le Basi Fisiche della Relatività Generale e la derivazione delle Equazioni di Friedmann Capitolo 5 Le Basi Fisiche della elatività Generale e la derivazione delle Equazioni di Friedmann Fino ad ora ci siamo occupati di caratterizzare la geometria di un universo omogeneo ed isotropo in espansione

Dettagli

Le Basi Fisiche della Relatività Generale e la derivazione delle Equazioni di Friedmann

Le Basi Fisiche della Relatività Generale e la derivazione delle Equazioni di Friedmann Capitolo 5 Le Basi Fisiche della elatività Generale e la derivazione delle Equazioni di Friedmann Fino ad ora ci siamo occupati di caratterizzare la geometria di un universo omogeneo ed isotropo in espansione

Dettagli

Trasformazioni di Lorentz

Trasformazioni di Lorentz Trasformazioni di Lorentz Regole di trasformazione fra un sistema inerziale S (descritto da x, y, z, t) ed uno S (descritto da x, y, z, t ) che viaggia a velocità V lungo x rispetto a S: x = γ(x V t) y

Dettagli

Verifica di Fisica 3 a B Scientifico - 11 aprile 2011

Verifica di Fisica 3 a B Scientifico - 11 aprile 2011 Liceo Carducci Volterra - Prof. Francesco Daddi Verifica di Fisica 3 a B Scientifico - 11 aprile 2011 Reolamento: punteio di partenza 2/10. Per oni quesito si indichi una sola risposta. Oni risposta esatta

Dettagli

Fisica in uno spazio-tempo curvo 1

Fisica in uno spazio-tempo curvo 1 Fisica in uno spazio-tempo curvo 1 Consideriamo ora la fisica della gravitazione in uno spazio-tempo curvo. Come per il caso Newtoniano le domande sono due. (1) In che modo il campo gravitazionale influenza

Dettagli

TEORIA DELLA RELATIVITA RISTRETTA

TEORIA DELLA RELATIVITA RISTRETTA TEORIA DELLA RELATIVITA RISTRETTA EVOLUZIONE DELLE TEORIE FISICHE Meccanica Classica Principio di Relatività Galileiano Meccanica Newtoniana Gravitazione (Newton) Costante Universale G = 6,67*10^-11Nm^2/Kg^2

Dettagli

CAPITOLO 16. (nella (16 2) gli indici i, k a secondo membro non possono essere 0 causa l antisimmetria

CAPITOLO 16. (nella (16 2) gli indici i, k a secondo membro non possono essere 0 causa l antisimmetria CAPITOLO 16 E finalmente torniamo alla fisica Riprendiamo il filo del discorso dal Cap. 1, dove abbiamo visto che in un RIL la fisica è (localmente) lorentziana. Dunque possiamo trovare coordinate {x α

Dettagli

Moti relativi. Cenni. Dott.ssa Elisabetta Bissaldi

Moti relativi. Cenni. Dott.ssa Elisabetta Bissaldi Moti relativi Cenni Dott.ssa Elisabetta Bissaldi Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) A.A. 2018-2019 2 In generale, la descrizione del moto dipende dal sistema di riferimento scelto Si consideri un

Dettagli

Stage Estivi LNF 2013

Stage Estivi LNF 2013 Stage Estivi LNF 2013 Riferimenti Inerziali Sistema di Riferimento: sistema di coordinate (3 spaziali + 1 temporale) solidale con osservatore (riferimento di quiete) Riferimento Inerziale (R.I.): qualunque

Dettagli

ALUNNO: Nicola Cicchini

ALUNNO: Nicola Cicchini ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE da Vinci - De Giorgio Liceo scientifico tecnologico ALUNNO: Nicola Cicchini Anno scolastico: 2013/2014 Il fondatore di questa teoria è Albert Einstein. Einstein aveva la

Dettagli

CORSO DI RELATIVITA I. PROF. LIVIO PIZZOCCHERO

CORSO DI RELATIVITA I. PROF. LIVIO PIZZOCCHERO CORSO DI RELATIVITA I. PROF. LIVIO PIZZOCCHERO PROGRAMMA DELLA PARTE DA 6 CREDITI 1. Un esame critico dello spazio-tempo galileiano. Lo spazio- tempo come fibrato sul tempo assoluto, e come spazio affine

Dettagli

produzione di particelle in laboratorio

produzione di particelle in laboratorio produzione di particelle in laboratorio In un urto tra due particelle, può essere prodotta una particella pesante a spese dell energia cinetica dello stato iniziale In questo modo possono essere prodotte

Dettagli

Fisica Quantistica III Esercizi Natale 2009

Fisica Quantistica III Esercizi Natale 2009 Fisica Quantistica III Esercizi Natale 009 Philip G. Ratcliffe (philip.ratcliffe@uninsubria.it) Dipartimento di Fisica e Matematica Università degli Studi dell Insubria in Como via Valleggio 11, 100 Como

Dettagli

CAPITOLO 13. x = a 1 + b 1 λ, y = a 2 + b 2 λ,

CAPITOLO 13. x = a 1 + b 1 λ, y = a 2 + b 2 λ, CAPITOLO 3 Riprenderemo ora gli esempi visti al Cap. 0, per estenderli ai concetti introdotti nei Capp. e 2. Le notazioni sono quelle del Cap. 0. Esempio Per caratterizzare il piano euclideo dal punto

Dettagli

TUTTO (o quasi tutto ) SULLA RETTA di Leonardo Calconi

TUTTO (o quasi tutto ) SULLA RETTA di Leonardo Calconi TUTTO (o quasi tutto ) SULLA RETTA di Leonardo Calconi LA RETTA COME INSIEME CONTINUO La retta è una delle più antiche espressioni di continuità, definita da Euclide mediante i postulati 1, che affermano

Dettagli

Cinematica dei moti relativi

Cinematica dei moti relativi Cinematica dei moti relativi Carattere relativo del moto --> scelta sistema di riferimento Cercheremo le leggi di trasformazione classiche dei vettori v e a di uno stesso punto materiale tra due sistemi

Dettagli

Numero progressivo: 6 Turno: 1 Fila: 1 Posto: 1 Matricola: Cognome e nome: (dati nascosti per tutela privacy)

Numero progressivo: 6 Turno: 1 Fila: 1 Posto: 1 Matricola: Cognome e nome: (dati nascosti per tutela privacy) Numero progressivo: 6 Turno: 1 Fila: 1 Posto: 1 Matricola: 0000695216 Cognome e nome: (dati nascosti per tutela privacy) 1. Di quanto ruota in un giorno sidereo il piano di oscillazione del pendolo di

Dettagli

Meccanica parte seconda: Perche' i corpi. si muovono? la Dinamica: studio delle Forze

Meccanica parte seconda: Perche' i corpi. si muovono? la Dinamica: studio delle Forze Meccanica parte seconda: Perche' i corpi si muovono? la Dinamica: studio delle Forze Il concetto di forza Le forze sono le cause del moto o meglio della sua variazione Se la velocita' e' costante o nulla

Dettagli

La relatività generale: princìpi e fatti

La relatività generale: princìpi e fatti Accademia delle Scienze di Torino 19 gennaio 017 La relatività generale: princìpi e fatti Vincenzo Barone Le due teorie della relatività La relatività speciale, o ristretta, considera solo una particolare

Dettagli

OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE

OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE Un oscillatore è costituito da una particella che si muove periodicamente attorno ad una posizione di equilibrio. Compiono moti oscillatori: il pendolo, un peso attaccato

Dettagli

1 Trasformazione di vettori e 1-forme per cambiamenti

1 Trasformazione di vettori e 1-forme per cambiamenti PRIMA ESERCITAZIONE Trasformazione di vettori e -forme per cambiamenti di coordinate Consideriamo lo spazio di Minkowski in coordinate cartesiane {x } (x,x,x 2,x 3 ). La sua metrica è ds 2 (dx ) 2 +(dx

Dettagli

1 Esercitazione tipo compitino

1 Esercitazione tipo compitino 1 Esercitazione tipo compitino Risolvo i primi due esercizi Esercizio 1. Sia g =: L B : R 4 R 4, la funzione definita da L B (X) = BX ove B = 0 1 1 2 0 1 1 2 1 2 1 3 1. Si dimostri che L B è una funzione

Dettagli

Principio di inerzia

Principio di inerzia Dinamica abbiamo visto come si descrive il moto dei corpi (cinematica) ma oltre a capire come si muovono i corpi è anche necessario capire perchè essi si muovono Partiamo da una domanda fondamentale: qual

Dettagli

all interno del vagone

all interno del vagone all interno del vagone all interno del vagone Qual è la velocità del pallone? Dipende!!!!! Dal sistema di riferimento scelto all interno del vagone Qual è la velocità del pallone? Dipende!!!!! Dal sistema

Dettagli

Vera Montalbano Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell Ambiente, Università di Siena AIF, sezione di Siena

Vera Montalbano Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell Ambiente, Università di Siena AIF, sezione di Siena Vera Montalbano Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell Ambiente, Università di Siena AIF, sezione di Siena 18 dicembre 2014 Sommario spazio, tempo, sistemi di riferimento Relatività di Galileo

Dettagli

dλ + Γµ ναu ν V α = 0 (3)

dλ + Γµ ναu ν V α = 0 (3) SESTA ESERCITAZIONE Trasporto parallelo Lungo una curva di parametro λ, di vettore tangente U µ = dxµ dλ, (1) il vettore V µ è trasportato parallelamente se soddisfa le equazioni del trasporto parallelo

Dettagli

Incontri di introduzione alla Relatività Generale

Incontri di introduzione alla Relatività Generale Incontri di introduzione alla Relatività Generale Seconda parte La Torre del Sole - 18 Novembre 2015 Dr. Andrea Castelli, Ph.D. Università degli Studi di Bologna Piano della presentazione PARTE SECONDA

Dettagli

Breve storia della geometria non euclidea

Breve storia della geometria non euclidea Breve storia della geometria non euclidea 30 maggio 2017 Martina De Marchis Breve storia della geometria non euclidea 30 maggio 2017 1 / 20 Cos è la geometria non euclidea? Le geometrie non euclidee (Segre):

Dettagli

Sistemi di coordinate

Sistemi di coordinate Sistemi di coordinate Servono a descrivere la posizione di una punto nello spazio. Un sistema di coordinate consiste in Un punto fisso di riferimento chiamato origine Degli assi specifici con scale ed

Dettagli

P = r. o + r. O + ω r (1)

P = r. o + r. O + ω r (1) 1 5.1-MOTI RELATIVI Parte I 5.1-Moti relativi-cap5 1 5.1-Moti relativi Teorema delle velocità relative Riprendiamo l impostazione tracciata nel paragrafo 2.6 (moti relativi 2-D) e consideriamo un sistema

Dettagli

Equilibrio delle forze

Equilibrio delle forze Esepi di forze Equilibrio delle forze Dovendo sostenere un lapadario che ha una assa di k e sapendo che le corde a nostra disposizione si spezzano quando sono sollecitate oltre i 00 N; ci si chiede se,

Dettagli

Prova Scritta di di Meccanica Analitica

Prova Scritta di di Meccanica Analitica Prova Scritta di di Meccanica Analitica 7 gennaio 015 Problema 1 Un punto di massa unitaria si muove sull asse x soggetto al potenziale V (x) = x e x a) Determinare le posizioni di equilibrio e la loro

Dettagli

MA DIO GIOCA A DADI CON IL MONDO?

MA DIO GIOCA A DADI CON IL MONDO? MA DIO GIOCA A DADI CON IL MONDO? Le basi delle teorie della RELATIVITA e della MECCANICA QUANTISTICA A cura di Giorgio PALAZZI e Alberto RENIERI EINSTEIN E LA RELATIVITA SIAMO ALL INIZIO DEL XX SECOLO

Dettagli

Esercizio: pendolo sferico. Soluzione

Esercizio: pendolo sferico. Soluzione Esercizio: pendolo sferico Si consideri un punto materiale di massa m vincolato a muoversi senza attrito sulla superficie di una sfera di raggio R e soggetto alla forza di gravita. Ridurre il moto alle

Dettagli

Introduciamo il sistema di riferimento indicato in figura b) con F 1 = ( f, 0) ed F 2 = (f, 0). Se P = (x, y) la condizione (1) fornisce

Introduciamo il sistema di riferimento indicato in figura b) con F 1 = ( f, 0) ed F 2 = (f, 0). Se P = (x, y) la condizione (1) fornisce 1 L ellisse 1.1 Definizione Consideriamo due punti F 1 ed F 2 e sia 2f la loro distanza. L ellisse è il luogo dei punti P tali che la somma delle distanze PF 1 e PF 2 da F 1 ed F 2 è costante. Se indichiamo

Dettagli

Una formulazione equivalente è Il moto di un singolo punto materiale isolato è rettilineo uniforme (o è fermo):

Una formulazione equivalente è Il moto di un singolo punto materiale isolato è rettilineo uniforme (o è fermo): I PRINCIPI DELLA MECCANICA In queste note i principi della dinamica vengono formulati utilizzando soltanto le definizioni di accelerazione e velocità istantanee della Cinematica. Le lettere in grassetto

Dettagli

O + ω r (1) Due casi sono fondamentali (gli altri si possono pensare una sovrapposizione di questi due:

O + ω r (1) Due casi sono fondamentali (gli altri si possono pensare una sovrapposizione di questi due: 1 5.1-MOTI RELATIVI Parte I 5.1-Moti relativi-cap5 1 5.1-Moti relativi Teorema delle velocità relative Riprendiamo l impostazione tracciata nel paragrafo 2.6 (moti relativi 2-D) e consideriamo un sistema

Dettagli

Teoria della Relatività

Teoria della Relatività Teoria della Relatività Danilo Babusci Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Laboratori Nazionali di Frascati A volte mi chiedo come sia accaduto che sia stato io a formulare la teoria della relatività.

Dettagli

Innalzamento e abbassamento di indici

Innalzamento e abbassamento di indici TERZA ESERCITAZIONE Innalzamento e abbassamento di indici Consideriamo lo spazio di Minkowski in coordinate sferiche {x µ } (t, r, θ, φ). La sua metrica è con ds dt + dr + r dθ + r sin θdφ g µν dx µ dx

Dettagli

Derivata materiale (Lagrangiana) e locale (Euleriana)

Derivata materiale (Lagrangiana) e locale (Euleriana) ispense di Meccanica dei Fluidi 0 0 det 0 = [ (0 ) + ( ( ) ) + (0 0 ) ] = 0. Pertanto, v e µ sono indipendenti tra loro e costituiscono una nuova base. Con essi è possibile descrivere altre grandezze,

Dettagli

Analisi Matematica 2. Curve e integrali curvilinei. Curve e integrali curvilinei 1 / 29

Analisi Matematica 2. Curve e integrali curvilinei. Curve e integrali curvilinei 1 / 29 Analisi Matematica 2 Curve e integrali curvilinei Curve e integrali curvilinei 1 / 29 Curve in R 2 e R 3 Intuitivamente: una curva é un insieme di punti nello spazio in cui una particella puó muoversi

Dettagli

FORZE. SistemidiForze Definizione 1 Si definisce Momento di una Forza applicata in un punto P rispetto ad un polo O, la seguente quantità

FORZE. SistemidiForze Definizione 1 Si definisce Momento di una Forza applicata in un punto P rispetto ad un polo O, la seguente quantità FOZE Nozione di Forza La Forza è un ente, assunto come primitivo, atto a rappresentare l azione su un corpo da parte di altri corpi e capace di produrre sul corpo effetti meccanici quali: 5 1. Variazione

Dettagli

Relatività Ristretta

Relatività Ristretta Relatività Ristretta (Appunti per il corso di Teoria dei Campi 1-2010/11) Fiorenzo Bastianelli 1 Introduzione Agli inizi del 1900 erano conosciute due grandi teorie fisiche: 1) la meccanica di Galileo

Dettagli

Indice. capitolo. capitolo. capitolo

Indice. capitolo. capitolo. capitolo Indice Metodo scientifico 1 1. Introduzione 1 2. Definizione operativa delle grandezze fisiche 3 3. Sistemi di unità di misura ed equazioni dimensionali 5 4. Grandezza fisica tempo 9 5. Relazioni funzionali

Dettagli

Geometria Differenziale 2017/18 Esercizi 3

Geometria Differenziale 2017/18 Esercizi 3 Geometria Differenziale 217/18 Esercizi 3 1 Superfici I 1.1 Esercizio a) Verificare che l ellissoide Σ : x2 a 2 + y2 b 2 + z2 c 2 = 1 è una superficie regolare in tutti i suoi punti. b) Dare una parametrizzazione

Dettagli

Lo spazio-tempo di Minkowski. prof.ssa Angela Donatiello

Lo spazio-tempo di Minkowski. prof.ssa Angela Donatiello Lo spazio-tempo di Minkowski Per meglio comprendere gli effetti relativistici dovuti all assunzione dei due postulati di Einstein, introduciamo un utile strumento geometrico noto con il nome di diagramma

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO G. GALILEI - Verona Anno Scolastico

LICEO SCIENTIFICO G. GALILEI - Verona Anno Scolastico PROGRAMMA PREVISTO Testo di riferimento: "L indagine del mondo fisico Vol. B (Bergamaschini, Marazzini, Mazzoni) Le unità didattiche a fondo chiaro sono irrinunciabili. Le unità didattiche a fondo scuro

Dettagli

Meccanica Analitica e Relativistica - I Esonero - 14/12/2016

Meccanica Analitica e Relativistica - I Esonero - 14/12/2016 Meccanica nalitica e Relativistica - I Esonero - 14/12/2016 In un piano verticale è scelto un sistema di riferimento di assi cartesiani ortogonali z di origine e con l asse z orientato verso il basso.

Dettagli

Dinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton

Dinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton Dinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton La Dinamica studia il moto dei corpi in relazione il moto con le sue cause: perché e come gli oggetti si muovono. La causa del moto è individuata nella presenza

Dettagli

( ) Alcune Osservazioni sulla Legge di Newton 1) Dimensioni fisiche: Massa: grandezza fondamentale Unità SI kilogrammo (kg) SI F: kg m s N Newton

( ) Alcune Osservazioni sulla Legge di Newton 1) Dimensioni fisiche: Massa: grandezza fondamentale Unità SI kilogrammo (kg) SI F: kg m s N Newton Alcune Osservazioni sulla Legge di Newton 1) Dimensioni fisiche: Massa: grandezza fondamentale Unità SI kilogrammo (kg) [ F] = [ m][ a] = [ m][ l][ t] ( ) - SI F: kg m s N Newton S. Vitale A.A. 003-004

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO Galileo Galilei VERONA

LICEO SCIENTIFICO Galileo Galilei VERONA LICEO SCIENTIFICO Galileo Galilei PROGRAMMA PREVISTO Anno Scolastico 2006-2007 Testo di riferimento: "Le Vie della Fisica" vol. 1-2 (Battimelli - Stilli) Le unità didattiche a fondo chiaro sono irrinunciabili.

Dettagli

approfondimento La dinamica e le interazioni fondamentali Il principio di inerzia secondo Galileo Sistemi inerziali

approfondimento La dinamica e le interazioni fondamentali Il principio di inerzia secondo Galileo Sistemi inerziali approfondimento La dinamica e le interazioni fondamentali Il principio di inerzia secondo Galileo Sistemi inerziali Forza gravitazionale e forza peso massa e peso, peso apparente Forze normali Moto circolare

Dettagli

Equazioni di Maxwell. I campi elettrici e magnetici (nel vuoto) sono descritti dalle equazioni di Maxwell (in unità MKSA)

Equazioni di Maxwell. I campi elettrici e magnetici (nel vuoto) sono descritti dalle equazioni di Maxwell (in unità MKSA) Equazioni di Maxwell I campi elettrici e magnetici (nel vuoto) sono descritti dalle equazioni di Maxwell (in unità MKSA) E = ϱ ɛ 0 (1) E = B (2) B = 0 (3) E B = µ 0 j + µ 0 ɛ 0 (4) La forza che agisce

Dettagli

TEORIA DELL EFFETTO SAGNAC

TEORIA DELL EFFETTO SAGNAC TEORIA DELL EFFETTO SAGNAC Questo breve articolo dimostra che fra tutte le teorie equivalenti solo quella basata sulla simultaneità assoluta (e 1 = 0) predice correttamente l effetto Sagnac. La teoria

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA RELATIVITÀ SPECIALE: Dalla seconda legge di Newton a E = mc 2. 8 marzo 2017

INTRODUZIONE ALLA RELATIVITÀ SPECIALE: Dalla seconda legge di Newton a E = mc 2. 8 marzo 2017 INTRODUZIONE ALLA RELATIVITÀ SPECIALE: Dalla seconda legge di Newton a E = mc 2 8 marzo 2017 Piano della presentazione Trasformazioni di Lorentz Red Shift Relatività e leggi di Newton Galileo Seconda Legge

Dettagli

Vi prego di segnalare ogni inesattezza o errore tipografico a

Vi prego di segnalare ogni inesattezza o errore tipografico a ESERCIZI DI GEOMETRIA 4 Vi prego di segnalare ogni inesattezza o errore tipografico a mll@unife.it Geometria proiettiva Esercizio 1. Dire quali tra le seguenti coordinate omogenee dei punti in P 2 rappresentano

Dettagli

APPUNTI SULLA RELATIVITA' RISTRETTA. X = X ' V t

APPUNTI SULLA RELATIVITA' RISTRETTA. X = X ' V t APPUNTI SULLA RELATIVITA' RISTRETTA TRASFORMAZIONI DI LORENTZ X è la posizione del punto P misurata dal sistema O e X' è la posizione del punto P misurata dal sistema O'. Le equazioni di trasformazione

Dettagli

Conteggi e sezione d urto

Conteggi e sezione d urto Capitolo 1 Conteggi e sezione d urto Consideriamo la reazione a due corpi: a + X b + Y (1.1) che comprende come caso particolare lo scattering elastico. La sezione d urto differenziale per la reazione

Dettagli

25 gennaio 2013 Primo-Levi I pianeti del Sistema solare - introduzione

25 gennaio 2013 Primo-Levi I pianeti del Sistema solare - introduzione 25 gennaio 2013 Primo-Levi I pianeti del Sistema solare - introduzione Bedogni Roberto INAF Osservatorio Astronomico di Bologna http://www.bo.astro.it/~bedogni/primolevi/ email: roberto.bedogni@oabo.inaf.it

Dettagli

GEOMETRIA B Esercizi

GEOMETRIA B Esercizi GEOMETRIA B 2016-17 BARBARA NELLI A.A. 2016-17 Alcuni degli esercizi sono presi dal libro DC [1]. 1. Esercizi Esercizio 1.1. Sia α : I R 3 una curva parametrizzata e sia v R 3 un vettore fissato. Assumiamo

Dettagli

Robotica industriale. Richiami di statica del corpo rigido. Prof. Paolo Rocco

Robotica industriale. Richiami di statica del corpo rigido. Prof. Paolo Rocco Robotica industriale Richiami di statica del corpo rigido Prof. Paolo Rocco (paolo.rocco@polimi.it) Sistemi di forze P 1 P 2 F 1 F 2 F 3 F n Consideriamo un sistema di forze agenti su un corpo rigido.

Dettagli

PROGRAMMA PREVISTO Prof. F. Sigward A.S. 2018/19

PROGRAMMA PREVISTO Prof. F. Sigward A.S. 2018/19 II S_SCA FISICA Statica dei fluidi La pressione, la legge di Pascal, il torchio idraulico La legge di Stevino La spinta di Archimede e il galleggiamento Pressione atmosferica ed esperimento di Torricelli

Dettagli

Da Maxwell a Einstein

Da Maxwell a Einstein Da Maxwell a Einstein Le equazioni di Maxwell forniscono una spiegazione completa dei fenomeni elettromagnetici e ottici: La luce è un onda elettromagnetica e tutte le onde elettromagnetiche si propagano

Dettagli

Prova di geometria differenziale del , I parte VERSIONE A

Prova di geometria differenziale del , I parte VERSIONE A Prova di geometria differenziale del 26-2-204, I parte VERSIONE A Attenzione: riportare i dati personali su ogni foglio consegnato Esercizio.. Si descriva l atlante stereografico sulla sfera S 2 (), con

Dettagli

CORSO DI TEORIA DELLA RELATIVITA I. PROF. LIVIO PIZZOCCHERO

CORSO DI TEORIA DELLA RELATIVITA I. PROF. LIVIO PIZZOCCHERO CORSO DI TEORIA DELLA RELATIVITA I. PROF. LIVIO PIZZOCCHERO Il corso, per la laurea magistrale in Matematica, enfatizza gli aspetti matematici e fondazionali della teoria della relatività; può essere seguito

Dettagli

Problemi aperti e prospettive in Fisica della Gravitazione. Salvatore Capozziello

Problemi aperti e prospettive in Fisica della Gravitazione. Salvatore Capozziello Problemi aperti e prospettive in Fisica della Gravitazione Salvatore Capozziello Sommario I fondamenti: la gravità e lo spazio-tempo Problemi concettuali in Relatività Generale Alternative ed estensioni

Dettagli

Geometria dello Spaziotempo da Raggi di Luce e Particelle

Geometria dello Spaziotempo da Raggi di Luce e Particelle di Luce e Particelle Tesi di Laurea Triennale UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTÀ DI SCIENZE MM. FF. NN. Corso di Laurea in Fisica A. A. 2008/2009 30 settembre 2009 Indice 2 Particelle + Raggi di

Dettagli

ESPLICITA DERIVAZIONE DELLA RELAZIONE RELATIVISTICA MASSA-ENERGIA PER UN SISTEMA COMPOSTO CON POTENZIALI INTERNI

ESPLICITA DERIVAZIONE DELLA RELAZIONE RELATIVISTICA MASSA-ENERGIA PER UN SISTEMA COMPOSTO CON POTENZIALI INTERNI ESPLICITA DERIVAZIONE DELLA RELAZIONE RELATIVISTICA MASSA-ENERGIA PER UN SISTEMA COMPOSTO CON POTENZIALI INTERNI Di Riccardo Messina L espressione dell equivalenza massaenergia che è qui riportata non

Dettagli

PROGRAMMA DEL CORSO DI FISICA TEORICA 1 PROF. E. PACE CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA A. A

PROGRAMMA DEL CORSO DI FISICA TEORICA 1 PROF. E. PACE CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA A. A PROGRAMMA DEL CORSO DI FISICA TEORICA 1 PROF. E. PACE CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA A. A. 2013-2014 ELETTROSTATICA NEL VUOTO Equazione di Poisson ed equazione di Laplace. Teorema di Green; I e II

Dettagli