ANALISI E RIFLESSIONI IN UN OTTICA DI MIGLIORAMENTO ANALISI DEI RISULTATI INVALSI DI ISTITUTO
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- Sergio Cesare Nicoletti
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1 ANALISI E RIFLESSIONI IN UN OTTICA DI MIGLIORAMENTO ANALISI DEI RISULTATI INVALSI DI ISTITUTO SERIE STORICA 2010/
2 INDICE INTRODUZIONE... 2 LA PROVA DI ITALIANO Risultati generali: andamento negli ultimi anni delle prove di Italiano Analisi dei punteggi a distanza nelle prove di Italiano La prova di Italiano nel dettaglio La variabilità interna tra classi e plessi nelle prove di italiano Distribuzione degli studenti per livelli di apprendimento nella prova di italiano Confronto tra voto di classe e punteggi nelle prove di Italiano Risultati degli alunni non madrelingua nelle prove di italiano Effetto Scuola nella prova di italiano LA PROVA DI MATEMATICA Risultati generali: andamento negli ultimi anni delle prove di matematica Analisi dei punteggi a distanza nelle prove di matematica La prova di matematica per ambiti e dimensioni La variabilità interna tra classi e plessi nelle prove di matematica Distribuzione degli studenti per livelli di apprendimento nella prova di matematica Confronto tra voto di classe e punteggi nelle prove di matematica Risultati degli alunni non madrelingua nelle prove di matematica Effetto Scuola nella prova di matematica
3 INTRODUZIONE Nell ottica di un autovalutazione di istituto, una riflessione approfondita sui risultati Invalsi aiuta a comprendere alcuni meccanismi della nostra scuola per individuare con maggiore chiarezza le azioni di miglioramento della didattica. E necessario però sgombrare il campo da possibili fraintendimenti e chiarire alcuni aspetti preliminari: al centro dell osservazione e della valutazione non c è la singola classe o uno specifico plesso né, tantomeno, il singolo docente o team di docenti. Al contrario, attraverso i risultati Invalsi è possibile riflettere sull azione globale e complessiva della scuola attraverso dati che, considerati in un ottica di profondità cronologia ed anche sincronica, restituiscono linee di tendenza e aspetti strutturali della scuola. In questo modo è possibile condurre un osservazione sistematica degli aspetti legati all acquisizione delle competenze linguistiche e logico-matematiche degli alunni e, di conseguenza, alle dinamiche degli apprendimenti nel percorso del primo ciclo e al loro consolidamento nel tempo. Ci sono poi aspetti che ci aiutano a definire meglio il nostro popolamento scolastico e le caratteristiche socio-culturali del nostro territorio, aiutandoci a focalizzare specifici aspetti su cui concentrare l azione didattica della scuola, come nel caso degli alunni non madrelingua. L analisi dei risultati infine spinge a riflettere su alcuni aspetti organizzativi dell istituto (ad esempio la formazione classi, la programmazione in parallelo, il curricolo verticale) nell ottica di un miglioramento significativo dell azione didattica. Nulla a che vedere quindi con la valutazione qualitativa degli alunni e delle classi che attiene ai team docenti, i soli che possono interpretare le misurazioni alla luce del contesto, del popolamento scolastico (alunni DSA, BES, non madrelingua, problematiche particolari, etc.) e della specifica storia di ogni classe, per ottenere indicazioni rilevanti dal punto di vista didattico. In questa analisi vengono in particolare analizzati gli aspetti elencati di seguito, prendendoli in considerazione relativamente alla prova di italiano e a quella logico-matematica: 1. Risultati generali e andamento negli ultimi anni, osservati in verticale, dalla seconda primaria alla terza classe della scuola secondaria di primo grado. L osservazione permette una visione di insieme dell evoluzione degli apprendimenti dei nostri alunni lungo l intero percorso del primo ciclo di istruzione 2. L analisi dei punteggi a distanza, che permette di focalizzare l attenzione sul consolidamento delle competenze nei segmenti relativi alla scuola primaria (dalla seconda alla quinta) e della scuola secondaria 3. La prova nel dettaglio, per concentrare l attenzione su parti, ambiti e processi e cogliere eventuali debolezze o punti di forza nelle competenze specifiche 4. La variabilità dei risultati tra classi e plessi, nell ottica di una valutazione complessiva degli aspetti relativi alla formazione delle classi, al curricolo verticale, alla programmazione in parallelo e per aree 5. Distribuzione degli studenti per livelli di apprendimento e osservazione della composizione delle classi per fasce di livello 6. Confronto tra voto di classe e punteggi nelle prove Invalsi, per riflettere sulla correlazione tra i due aspetti, pur nella piena consapevolezza che la valutazione è un operazione qualitativa molto diversa e ben più complessa della semplice misurazione quantitativa delle singole prove 7. Risultati degli alunni non madrelingua, fondamentale per la comprensione delle dinamiche di apprendimento di una parte cospicua dei nostri alunni (circa un quarto del totale) 8. Effetto scuola, per una valutazione complessiva dell azione della nostra scuola sugli apprendimenti dei nostri alunni. 2
4 LA PROVA DI ITALIANO 1. Risultati generali: andamento negli ultimi anni delle prove di Italiano Le tabelle sottostanti riportano la serie storica dei risultati nella prova di italiano dei nostri studenti in II e V primaria e in III secondaria, permettendo di seguire l evoluzione delle prestazioni dall ingresso nella scuola obbligo fino al termine del primo ciclo di istruzione. La serie certifica un costante miglioramento degli apprendimenti: in II primaria si registrano risultati altalenanti (talvolta sotto la media nazionale) e difficoltà iniziali anche significative. Questo dato, che si riscontra in modo analogo anche per la prova di matematica, appare significativo e fotografa una fase ancora iniziale e non consolidata di apprendimento della lettoscrittura. Una sorta di situazione di ingresso certamente in relazione con il contesto socioculturale del territorio. Al termine della scuola primaria, in classe quinta, i risultati sono invece sempre superiori alla media nazionale e in linea (o al di sopra) della media lombarda e della macro area del Nord Ovest, dove si registrano risultati tra i più alti a livello nazionale. Al termine della scuola secondaria (classe terza) e quindi del primo ciclo di istruzione gli apprendimenti paiono consolidarsi ulteriormente, ponendosi costantemente sempre al di sopra della media nazionale e, ancora una volta in linea o superiori alle medie regionali e della macro area del Nord Ovest. PROVA DI ITALIANO RISULTATI GENERALI (SERIE STORICA) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE TERZA ANNO PUNTEGGIO PERCENTUALE AL NETTO DEL CHEATING LOMBARDA NORD OVEST = = ITALIANA SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA ANNO PUNTEGGIO PERCENTUALE AL NETTO DEL CHEATING LOMBARDA NORD OVEST = = = ITALIANA 3
5 = = = = SCUOLA PRIMARIA CLASSE SECONDA ANNO PUNTEGGIO PERCENTUALE AL NETTO DEL CHEATING LOMBARDA NORD OVEST = = = = = ITALIANA I dati della classe II primaria richiedono una riflessione approfondita: qui si rilevano infatti prestazioni talvolta sotto le medie di riferimento, segnale della presenza di ostacoli e difficoltà in una fase ancora iniziale del processo di acquisizione della letto-scrittura e della padronanza linguistica. La cosa non stupisce, dato che si tratta di aspetti ancora non consolidati e in una fase embrionale, ma il dato dà comunque informazioni utili sul popolamento scolastico del nostro istituto. Se scorporiamo infatti i punteggi degli alunni non madrelingua da quelli dei nativi italiani (nati in Italia da famiglia italiana), i risultati si alzano significativamente, riallineandosi alle medie generali. Il dato sembra quindi in diretta relazione con le difficoltà scolastiche in ingresso degli alunni di origine straniera. Bambini che non parlano italiano in casa, o ne parlano una versione impoverita, che talvolta non apprendono correttamente la lingua madre e che, altrettanto spesso, non frequentano, se non saltuariamente, la scuola dell infanzia. Per cercare di affrontare questo specifico aspetto con maggiore efficacia, la scuola sta perseguendo un percorso di miglioramento nell insegnamento interculturale dell italiano L2, mediante interventi mirati di potenziamento linguistico alla scuola dell infanzia e di collaborazione con le famiglie per incentivare la presenza dei bambini a scuola; percorsi di supporto e consolidamento per gli alunni della scuola primaria; supporto specialistico ai docenti in fase di programmazione e valutazione; attività di formazione e aggiornamento del personale. PROVA DI ITALIANO - RISULTATI DEI SOLI ALUNNI NATIVI SENZA ALUNNI NON MADRELINGUA SCUOLA PRIMARIA CLASSE SECONDA ANNO PUNTEGGIO PERCENTUALE AL NETTO DEL CHEATING LOMBARDA NORD OVEST ITALIANA =
6 2. Analisi dei punteggi a distanza nelle prove di Italiano Il punteggio a distanza serve per comprendere l evoluzione nei risultati degli studenti di una determinata classe dopo un certo numero di anni. I dati in nostro possesso non ci consentono ancora di seguire gli alunni in tutto il percorso scolastico del primo ciclo, ma permettono comunque un confronto parziale certamente interessante. Confrontando i risultati conseguiti a tre anni di distanza possiamo cogliere alcuni aspetti sull evoluzione degli apprendimenti tra la seconda e la quinta primaria e anche tra la quinta primaria e la classe terza della secondaria. I dati ci dicono che, a distanza di tre anni, i ragazzi tendono a consolidare i livelli di apprendimento raggiunti (in alcuni casi migliorandoli ulteriormente), attestandosi sulla media degli studenti della Lombardia e del Nord Ovest e costantemente al di sopra della media nazionale. PROVA DI ITALIANO - ANALISI DEI PUNTEGGI A DISTANZA SCUOLA SECONDARIA - CLASSE TERZA CONFRONTO TRA I RISULTATI OTTENUTI NELLE PROVE SVOLTE IN CLASSE TERZA DELLA SCUOLA SECONDARIA E QUELLI DELLE PROVE DI QUINTA PRIMARIA ANNO ORDINE SCOLASTICO E CLASSE LOMBARDA SECONDARIA CL. TERZA () PRIMARIA CL. QUINTA (2014) NORD OVEST = = ITALIANA SECONDARIA CL. TERZA () PRIMARIA CL. QUINTA (2013) SECONDARIA CL. TERZA () PRIMARIA CL. QUINTA (2012) = = = = PROVA DI ITALIANO - ANALISI DEI PUNTEGGI A DISTANZA SCUOLA PRIMARIA - CLASSE QUINTA CONFRONTO TRA I RISULTATI OTTENUTI NELLE PROVE DI QUINTA PRIMARIA E QUELLI DELLE PROVE DI SECONDA PRIMARIA ANNO ORDINE SCOLASTICO E CLASSE LOMBARDA PRIMARIA CL. QUINTA () PRIMARIA CL. SECONDA (2014) NORD OVEST = = ITALIANA PRIMARIA CL. QUINTA () PRIMARIA CL. SECONDA (2013) PRIMARIA CL. QUINTA () PRIMARIA CL. SECONDA (2012) = = = = 5
7 3. La prova di Italiano nel dettaglio La serie storica delle singole parti della prova di italiano conferma le difficoltà iniziali in II primaria già registrata nei risultati generali, evidenziando difficoltà sia nella comprensione del testo, sia negli esercizi linguistici. Al termine della primaria (classe V) le prestazioni sono invece ottime sia nella comprensione dei testi narrativi ed espositivi sia nella riflessione sulla lingua. Al termine della scuola secondaria si confermano le ottime prestazioni nel lavoro sul testo; nella parte relativa alla riflessione sulla lingua i risultati appaiono invece più altalenanti negli anni, evidenziandosi come il settore di maggior fragilità su cui concentrare l azione didattica della scuola secondaria. PROVA DI ITALIANO PARTI DELLA PROVA (SERIE STORICA) RISULTATI DEL NOSTRO ISTITUTO RISPETTO NAZIONALE SCUOLA SECONDARIA CLASSE TERZA ANNO TESTO NARRATIVO TESTO ESPOSITIVO RIFLESSIONE SULLA LINGUA SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA ANNO TESTO NARRATIVO TESTO ESPOSITIVO RIFLESSIONE SULLA LINGUA = SCUOLA PRIMARIA CLASSE SECONDA ANNO TESTO NARRATIVO ESERCIZI LINGUISTICI = Ancora una vota scorporando le prove di II primaria degli alunni non madrelingua da quelle dei nativi, le medie si rialzano significativamente, a testimoniare le difficoltà linguistiche degli alunni non madrelingua, che vengono recuperate solo parzialmente nel percorso scolastico successivo. Il dato è indice della necessità di migliorare gli strumenti di insegnamento e apprendimento dell italiano L2, ambito in cui la scuola è attivamente impegnata, coerentemente con gli obiettivi individuati nel Rapporto di Autovalutazione di Istituto. Le prestazioni sotto la media nella riflessione sulla lingua registrate saltuariamente in alcuni anni rappresentano comunque uno spunto di riflessioni importante per il miglioramento dell azione didattica. 6
8 PROVA DI ITALIANO PARTI DELLA PROVA (SERIE STORICA) RISULTATI DEI SOLI ALUNNI NATIVI SENZA ALUNNI NON MADRELINGUA SCUOLA PRIMARIA CLASSE SECONDA ANNO TESTO NARRATIVO ESERCIZI LINGUISTICI = La variabilità interna tra classi e plessi nelle prove di italiano La serie storica dei risultati nelle prove di italiano permette di osservare la variabilità tra i punteggi conseguiti dalle diverse classi anno per anno e, a livello di primaria, tra plessi. La riduzione di questo aspetto costituisce un obiettivo di miglioramento individuato nel Rapporto di Autovalutazione. Scuola secondaria di primo grado La scuola secondaria (plesso unico che raccoglie gli alunni proveniente dalle tre diverse primarie) negli ultimi anni si è dotata di criteri per la formazione delle classi che garantiscono omogeneità degli studenti per fasce di livello, scuola di provenienza, genere, presenza di alunni non madrelingua, con bisogni educativi speciali, disturbi o difficoltà di apprendimento, disabilità. Vengono inoltre realizzate prove disciplinari in parallelo tra le classi, frutto di una programmazione comune per aree disciplinari. L organizzazione scolastica garantisce inoltre alternanza e interscambiabilità nell assegnazione dei docenti alle classi e ai corsi. La serie storica delle prove Invalsi documenta una diminuzione tendenziale della forbice tra i risultati delle diverse classi - costante dal 2014 al possibile indice dell efficacia delle misure organizzative adottate nel corso degli ultimi anni. PROVA DI ITALIANO LA FORBICE DEI RISULTATI CONSEGUITI DALLE CLASSI (DIFFERENZA TRA IL RISULTATO PIU ALTO E IL PIU BASSO) SCUOLA SECONDARIA CLASSI TERZE 7
9 PROVA DI ITALIANO - VARIABILITA TRA CLASSI DELLA SCUOLA SECONDARIA (SERIE STORICA) SCUOLA SECONDARIA CLASSE TERZA 2014 FORMAZIONE CLASSI SULLA BASE DEI CRITERI DI ISTITUTO /2018 Gruppo Totale alunni Femmine Maschi Non madrelingua Certificati Livello /100 77,6 79, Scuola di provenienza Sovere Bossico Pianico Solto Collina Altro PROVE PER CLASSI PARALLELE /2018 CONFRONTO PROVE INVALSI (MEDIA TRA LE PROVE DI ITALIANO E MATEMATICA), MEDIA VOTO ESAME DI STATO E PROVE PARALLELE A.S. / 8
10 Scuola primaria Nella scuola primaria la serie storica dei risultati nelle prove di italiano di V primaria evidenzia una certa variabilità tra i diversi plessi, con valori talvolta superiori alla media nazionali. La variabilità aumenta ulteriormente nelle classi iniziali del percorso scolastico (prova di classe seconda) suggerendo che le ragioni di questo fenomeno siano da ricercare più nella diversità del popolamento scolastico e nel contesto socio-culturale dei diversi plessi (numerosità alunni non madrelingua; maggiore incidenza del dialetto nel parlato quotidiano) che nell organizzazione della didattica (tempo scuola, pluriclassi, etc.). Bisogna inoltre sottolineare la scarsa affidabilità statistica del dato di Bossico, caratterizzato un alta variabilità di anno in anno, generata dal numero estremamente limitato degli alunni per classe (tra 5 e 10). Nonostante la complessità dei fattori in campo, la riduzione della variabilità tra i plessi dell istituto costituisce un obiettivo di miglioramento individuato nel Rapporto di Autovalutazione. Per raggiungerlo la scuola negli ultimi anni si è dotata una programmazione comune per aree disciplinari (incentrata sul curricolo verticale di istituto) e prove di verifica in parallelo tra le classi e i diversi plessi. PROVA DI ITALIANO LA FORBICE DEI RISULTATI CONSEGUITI DALLE CLASSI (DIFFERENZA TRA IL RISULTATO PIU ALTO E IL PIU BASSO) SCUOLA PRIMARIA CLASSI QUINTE SCUOLA PRIMARIA CLASSI SECONDE PROVA DI ITALIANO - VARIABILITA TRA PLESSI DELLA SCUOLA PRIMARIA (SERIE STORICA) SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA 9
11 2014 COLONNA VERDE = LIVELLO DI VARIABILITÀ TRA PLESSI DELL ISTITUTO COLONNA BLU = MEDIA NAZIONALE VARIABILITÀ TRA CLASSI/PLESSI PROVA DI ITALIANO - VARIABILITA TRA PLESSI DELLA SCUOLA PRIMARIA (DETTAGLIO DEI SINGOLI PLESSI) SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA 2014 SCUOLA PRIMARIA CLASSE SECONDA 10
12 Distribuzione degli studenti per livelli di apprendimento nella prova di italiano La serie storica della distribuzione dei livelli di apprendimento evidenzia come nel nostro istituto la fascia più bassa (livello 1) sia costantemente meno numerosa rispetto alla media italiana. Ciò significa che, al termine del percorso scolastico nella nostra scuola, ci sono pochi alunni con una significativa difficoltà degli apprendimenti. Al contrario la nostra fascia alta (livello 5) è costantemente più popolosa rispetto al dato nazionale; dato che evidenzia una significativa percentuale di alunni con apprendimenti molto efficaci. Risultano invece più altalenanti le fasce intermedie, con risultati tendenzialmente buoni sulla fascia medio-alta; ma piuttosto ambivalenti in quelle media e medio-bassa, disegnando profili di classe non sempre omogenei ed equilibrati. L evoluzione dei grafici dalla seconda primaria fino alla terza secondaria, ancora una volta mostra il progressivo mutamento del profilo delle classi, con l irrobustimento delle fasce più alte (liv. 4 e 5). ANNO 2014 PROVA DI ITALIANO - DISTRIBUZIONE ALUNNI PER FASCE DI LIVELLO LIVELLO 1 fascia bassa SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LIVELLO 3 fascia media LIVELLO 2 fascia medio bassa LIVELLO 4 fascia medio alta LIVELLO 5 fascia alta = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni inferiore alla media nazionale = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni uguale alla media nazionale = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni superiore alla media nazionale ANNO LIVELLO 1 fascia bassa LIVELLO 2 fascia medio bassa PRIMARIA CLASSE QUINTA LIVELLO 3 fascia media LIVELLO 4 fascia medio alta LIVELLO 5 fascia alta
13 = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni inferiore alla media nazionale = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni uguale alla media nazionale = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni superiore alla media nazionale ANNO LIVELLO 1 fascia bassa LIVELLO 2 fascia medio bassa PRIMARIA CLASSE SECONDA LIVELLO 3 fascia media LIVELLO 4 fascia medio alta LIVELLO 5 fascia alta 2014 = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni inferiore alla media nazionale = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni uguale alla media nazionale = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni superiore alla media nazionale 6. Confronto tra voto di classe e punteggi nelle prove di Italiano Le tabelle che seguono permettono di osservare la corrispondenza tra voto di classe e i risultati Invalsi nelle prove di Italiano. In II primaria la corrispondenza è poco significativa, attestandosi su valori medio-bassi. Fenomeno che sembra caratterizzare anche le prove di italiano della classe quinta. L aderenza tra valutazione di classe e risultati Invalsi aumenta alla secondaria attestandosi su valori medi. PROVA DI ITALIANO - CORRISPONDENZA TRA VOTO DI CLASSE E RISULTATI INVALSI (SERIE STORICA) SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE TERZA ANNO SEZ. A SEZ. B SEZ. C SEZ. D MEDIO-BASSA MEDIA MEDIA - MEDIO-BASSA MEDIA MEDIA - MEDIO-ALTA FORTE MEDIA MEDIO-BASSA MEDIA MEDIO-BASSA - PRIMARIA CLASSE QUINTA ANNO BOSSICO PIANICO SOVERE A SOVERE B MEDIO-BASSA MEDIA MEDIO-BASSA MEDIO-BASSA SCARSAMENTE MEDIO-BASSA (A) MEDIA MEDIO-BASSA SIGNIFICATIVA FORTE (B) MEDIO-BASSA MEDIO-BASSA MEDIO-BASSA MEDIO-BASSA 2014 MEDIO-ALTA MEDIO-BASSA MEDIO-BASSA MEDIA PRIMARIA CLASSE SECONDA ANNO BOSSICO PIANICO SOVERE A SOVERE B MEDIA MEDIO-BASSA (A) MEDIO-BASSA (B) MEDIO-BASSA MEDIO-BASSA MEDIO-BASSA MEDIO-BASSA MEDIO-BASSA MEDIO-BASSA SCARSAMENTE SCARSAMENTE MEDIA MEDIA SIGNIFICATIVA SIGNIFICATIVA 2014 MEDIA MEDIO-BASSA MEDIO-ALTA MEDIO-BASSA 12
14 7. Risultati degli alunni non madrelingua nelle prove di italiano I grafici relativi ai risultati degli alunni rispetto alla cittadinanza permettono di osservare i livelli raggiunti dagli alunni non madrelingua. Per leggere la situazione è utile concentrare l attenzione sugli alunni non madrelingua di seconda generazione (nati in Italia da famiglia straniera), che sono numericamente più rilevanti ai fini statistici. Come si vede dalla serie storica i loro risultati sono sempre significativamente inferiori a quelli dei nativi (nati in Italia da famiglia italiana). Il loro ritardo negli apprendimenti è molto marcato e si traduce in una media dei voti di fine anno significativamente inferiore, da scelte di orientamento verso la scuola superiore che privilegiano la formazione e l istruzione professionale, e da un tasso di insuccesso in prima superiore molto superiore ai colleghi italiani, con un alto rischio di dispersione scolastica. L analisi dei dati Invalsi permette di evidenziare come questo ritardo nelle competenze linguistiche di base degli alunni non madrelingua sia già profondo nella classe seconda della scuola primaria (compreso in una forbice tra 5,1 e 23,2 punti di differenza, con un ritardo medio di 13 punti negli ultimi due anni). I risultati in quinta primaria sono ancora più altalenanti: la forbice è compresa tra 3,9 e 20,5 punti e non permette di cogliere un trend omogeneo. Al termine del primo ciclo il ritardo sembra più stabile (forbice tra 17,4 e 21,1) ma è su livelli più alti dell intero percorso scolastico nel primo ciclo. Il miglioramento degli apprendimenti dei ragazzi non madrelingua è uno degli obiettivi del piano di miglioramento del nostro istituto che si è da tempo attivato con la costituzione di una commissione coordinata da docenti con Funzione Strumentale ed è capofila del progetto che coinvolge la rete scuole dell Alto Sebino, assieme alla Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi, per il miglioramento della didattica dell Italiano L2. Specifiche attività di potenziamento sono inoltre realizzate con l utilizzo dei fondi MIUR per le scuole ad alto flusso migratorio. 13
15 PROVA DI ITALIANO - RISULTATI ALUNNI NON MADRELINGUA (SERIE STORICA) SCUOLA SECONDARIA CLASSE TERZA 2014 SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA
16 SCUOLA PRIMARIA CLASSE SECONDA Effetto Scuola nella prova di italiano L Effetto Scuola o valore aggiunto consente di identificare il peso della scuola e della sua azione sui risultati conseguiti dai propri allievi, al netto dell influenza dei fattori esterni al di fuori del suo controllo, come il contesto sociale degli alunni e del territorio o la preparazione pregressa degli alunni. I risultati della nostra scuola, disponibili a partire dal, fotografano una realtà positiva, caratterizzata da risultati generali al di sopra della media nazionale e da un effetto scuola nella media nazionale. SERIE STORICA EFFETTO SCUOLA PROVA DI ITALIANO SCUOLA SECONDARIA - CLASSE TERZA 15
17 SERIE STORICA EFFETTO SCUOLA PROVA DI ITALIANO SCUOLA PRIMARIA - CLASSE QUINTA 16
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19 LA PROVA DI MATEMATICA 9. Risultati generali: andamento negli ultimi anni delle prove di matematica Le tabelle riportano la serie storica dei risultati nella prova di matematica dei nostri studenti in II e V primaria e in III secondaria, permettendo di seguire l evoluzione dei risultati dall ingresso nella scuola obbligo fino al termine del primo ciclo di istruzione. La serie certifica un ottimo livello elevato degli apprendimenti. Come per la prova di italiano, si registrano però maggiori difficoltà (e risultati sotto la media) nelle fasi iniziali del percorso scolastico, a livello della II primaria. Questo dato appare significativo e fotografa una fase ancora iniziale e non consolidata di apprendimento della letto-scrittura: una sorta di situazione di ingresso in relazione con il contesto socio-culturale del territorio. Al termine della scuola primaria, in classe quinta, i risultati sono invece sempre superiori alla media nazionale e in linea (o al di sopra) della media lombarda e della macro area del Nord Ovest, dove si registrano risultati tra i più alti a livello nazionale. A termine della scuola secondaria (classe terza) e quindi del primo ciclo di istruzione gli apprendimenti paiono consolidarsi ulteriormente, ponendosi costantemente sempre al di sopra della media nazionale e, ancora una volta in linea o superiori alle medie regionali e della macro area del Nord Ovest. PROVA DI MATEMATICA RISULTATI GENERALI (SERIE STORICA) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE TERZA A.S. PUNTEGGIO PERCENTUALE AL NETTO DEL CHEATING 56.7 LOMBARDA NORD OVEST ITALIANA = = SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA A.S. PUNTEGGIO PERCENTUALE AL NETTO DEL CHEATING 59.8 LOMBARDA NORD OVEST ITALIANA = = 18
20 = = SCUOLA PRIMARIA CLASSE SECONDA A.S. PUNTEGGIO PERCENTUALE AL NETTO DEL CHEATING 50.8 LOMBARDA NORD OVEST ITALIANA = = = Come per la prova di italiano, i dati della classe II primaria appaiono i più problematici. Anche qui, se scorporiamo i punteggi degli alunni non madrelingua da quelli dei nativi italiani. i risultati di classe si alzano significativamente (ad eccezione del ), riallineandosi alle medie generali. Il dato sembrerebbe quindi in diretta relazione con le difficoltà scolastiche in ingresso degli alunni di origine straniera, che spesso non parlano italiano in casa o ne parlano una versione impoverita, che talvolta non apprendono correttamente la lingua madre e che, altrettanto spesso, non frequentano, se non saltuariamente, la scuola dell infanzia. Per cercare di affrontare le difficoltà iniziali con maggiore efficacia, la scuola sta perseguendo un percorso di miglioramento nell insegnamento interculturale, mediante interventi mirati di potenziamento linguistico alla scuola dell infanzia e di collaborazione con le famiglie per incentivare la presenza dei bambini a scuola; percorsi di supporto e consolidamento per gli alunni della scuola primaria; supporto specialistico ai docenti in fase di programmazione e valutazione; attività di formazione e aggiornamento del personale. SCUOLA PRIMARIA CLASSE SECONDA RISULTATI DEI SOLI ALUNNI NATIVI SCORPORANDO GLI ALUNNI NON MADRELINGUA ANNO PUNTEGGIO PERCENTUALE AL NETTO DEL CHEATING 50.8 LOMBARDA NORD OVEST ITALIANA Analisi dei punteggi a distanza nelle prove di matematica Il punteggio a distanza serve per comprendere l evoluzione nei risultati degli studenti di una determinata classe dopo un certo numero di anni. I dati in nostro possesso non ci consentono ancora di seguire i ragazzi in tutto il percorso scolastico del primo ciclo, ma permettono comunque 19
21 un confronto parziale certamente interessante. Confrontando i risultati conseguiti a tre anni di distanza possiamo cogliere alcuni aspetti sull evoluzione degli apprendimenti tra la seconda e la quinta primaria e anche tra la quinta primaria e la classe terza della secondaria. I dati ci dicono che, a distanza di tre anni, i ragazzi tendono a consolidare i livelli di apprendimento raggiunti (in alcuni casi migliorandoli ulteriormente), attestandosi sulla media degli studenti della Lombardia e del Nord Ovest e costantemente al di sopra della media nazionale. Particolarmente interessante il confronto tra i risultati della prova della classe primaria II del 2012 e quelli della V del : a distanza di tre anni gli alunni sembrano aver recuperato buona parte dello svantaggio iniziale, riallineandosi alla media nazionale e a quella del Nord Ovest con una prestazione di poco inferiore al dato regionale. PROVA DI MATEMATICA - ANALISI DEI PUNTEGGI A DISTANZA SCUOLA SECONDARIA - CLASSE TERZA CONFRONTO TRA I RISULTATI OTTENUTI NELLE PROVE SVOLTE IN CLASSE TERZA DELLA SCUOLA SECONDARIA E QUELLI DELLE PROVE DI QUINTA PRIMARIA ANNO ORDINE SCOLASTICO E CLASSE LOMBARDA SECONDARIA CL. TERZA () PRIMARIA CL. QUINTA (2014) NORD OVEST ITALIANA SECONDARIA CL. TERZA () PRIMARIA CL. QUINTA (2013) SECONDARIA CL. TERZA () PRIMARIA CL. QUINTA (2012) = = PROVA DI MATEMATICA - ANALISI DEI PUNTEGGI A DISTANZA SCUOLA PRIMARIA - CLASSE QUINTA CONFRONTO TRA I RISULTATI OTTENUTI NELLE PROVE DI QUINTA PRIMARIA E QUELLI DELLE PROVE DI SECONDA PRIMARIA ANNO ORDINE SCOLASTICO E CLASSE LOMBARDA PRIMARIA CL. QUINTA () PRIMARIA CL. SECONDA (2014) NORD OVEST ITALIANA PRIMARIA CL. QUINTA () PRIMARIA CL. SECONDA (2013) PRIMARIA CL. QUINTA () PRIMARIA CL. SECONDA (2012) = = = = 20
22 11. La prova di matematica per ambiti e dimensioni La serie storica della prova di matematica analizzata per ambiti e dimensioni evidenzia il progressivo consolidamento di conoscenze, abilità e competenze nel corso del primo ciclo di istruzione. Ancora una volta appaiono le difficoltà inziali (II primaria) nell ambito dei numeri e nelle dimensioni legate a conoscere ed argomentare ; difficoltà che appaiono sostanzialmente superate a livello della quinta. Al termine del primo ciclo conoscenze e competenze sono consolidate in maniera significativa. PROVA DI MATEMATICA AMBITI DELLA PROVA (SERIE STORICA) RISULTATI DEL NOSTRO ISTITUTO RISPETTO NAZIONALE SCUOLA SECONDARIA CLASSE TERZA ANNO NUMERI DATI E PREVISIONI SPAZIO E FIGURE RELAZIONI E FUNZIONI SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA ANNO NUMERI DATI E PREVISIONI SPAZIO E FIGURE RELAZIONI E FUNZIONI = = SCUOLA PRIMARIA CLASSE SECONDA ANNO NUMERI DATI E PREVISIONI SPAZIO E FIGURE PROVA DI MATEMATICA DIMENSIONI DELLA PROVA (SERIE STORICA) RISULTATI DEL NOSTRO ISTITUTO RISPETTO NAZIONALE SCUOLA SECONDARIA CLASSE TERZA ANNO CONOSCERE RISOLVERE PROBLEMI ARGOMENTARE 21
23 2014 SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA ANNO CONOSCERE RISOLVERE PROBLEMI ARGOMENTARE 2014 SCUOLA PRIMARIA CLASSE SECONDA ANNO CONOSCERE RISOLVERE PROBLEMI ARGOMENTARE = = = 2014 Ancora una vota scorporando le prove della II primaria degli alunni non madrelingua da quelle dei nativi, le medie si rialzano significativamente, a testimoniare difficoltà che vengono recuperate solo parzialmente nel percorso scolastico successivo. PROVA DI MATEMATICA - RISULTATI DEI SOLI ALUNNI NATIVI SENZA GLI ALUNNI NON MADRELINGUA (SERIE STORICA) SCUOLA PRIMARIA CLASSE SECONDA AMBITI DELLA PROVA ANNO NUMERI DATI E PREVISIONI SPAZIO E FIGURE = 2014 DIMENSIONI DELLA PROVA ANNO CONOSCERE RISOLVERE PROBLEMI ARGOMENTARE = = = La variabilità interna tra classi e plessi nelle prove di matematica La serie storica dei risultati nelle prove di matematica permette di osservare la variabilità tra i punteggi conseguiti dalle diverse classi anno per anno e, a livello di primaria, tra plessi. La riduzione di questo aspetto costituisce un obiettivo di miglioramento individuato nel Rapporto di Autovalutazione. Scuola secondaria di primo grado La serie storica delle prove di matematica nella scuola secondaria evidenzia una variabilità negli anni più marcata rispetto alla prova di italiano, da cui non emerge un analogo trend di 22
24 progressiva riduzione negli anni. In questo caso gli strumenti adottati dalla scuola (criteri per la formazione di classi omogenee, programmazioni e prove disciplinari in parallelo) non sembra aver prodotto ancora i risultati auspicati. PROVA DI MATEMATICA FORBICE DEI RISULTATI CONSEGUITI DALLE CLASSI (DIFFERENZA TRA IL RISULTATO PIU ALTO E IL PIU BASSO) SCUOLA SECONDARIA CLASSI TERZE PROVA DI MATEMATICA - VARIABILITA TRA CLASSI DELLA SCUOLA SECONDARIA (SERIE STORICA) SCUOLA SECONDARIA CLASSE TERZA
25 FORMAZIONE CLASSI SULLA BASE DEI CRITERI DI ISTITUTO /2018 Gruppo Totale alunni Femmine Maschi Non madrelingua Certificati Livello /100 77,6 79, Scuola di provenienza Sovere Bossico Pianico Solto Collina Altro PROVE PER CLASSI PARALLELE /2018 CONFRONTO PROVE INVALSI (MEDIA TRA LE PROVE DI ITALIANO E MATEMATICA), MEDIA VOTO ESAME DI STATO E PROVE PARALLELE A.S. / Scuola primaria Nella scuola primaria la serie storica dei risultati nelle prove di matematica evidenzia una variabilità tra i diversi plessi del nostro istituto tendenzialmente inferiore a quella riscontrata nelle prove di italiano e per lo più inferiore alla media nazionale. Come per la prova di italiano, la variabilità aumenta ulteriormente nelle classi iniziali del percorso scolastico (classe seconda) suggerendo che le ragioni di questo fenomeno siano da ricercare più nella diversità del popolamento scolastico e nel contesto socio-culturale dei diversi plessi (numerosità alunni non madrelingua; maggiore incidenza del dialetto nel parlato quotidiano) che nell organizzazione della didattica (tempo scuola, pluriclassi, etc.). Bisogna inoltre sottolineare la scarsa affidabilità statistica del dato di Bossico, caratterizzato un alta variabilità di anno in anno, generata dal numero estremamente limitato degli alunni per classe (tra 5 e 10). Nonostante la complessità dei fattori in campo, nelle classi quinte come nelle seconde si registra un trend di progressiva diminuzione della variabilità, forse anche grazie agli strumenti di cui si è dotata la scuola (programmazione comune per aree disciplinari incentrata sul curricolo verticale di istituto e prove di verifica in parallelo ). 24
26 PROVA DI MATEMATICA FORBICE DEI RISULTATI CONSEGUITI DALLE CLASSI (DIFFERENZA TRA IL RISULTATO PIU ALTO E IL PIU BASSO) SCUOLA PRIMARIA CLASSI QUINTE SCUOLA PRIMARIA CLASSI SECONDE PROVA DI MATEMATICA - VARIABILITA TRA PLESSI DELLA SCUOLA PRIMARIA (SERIE STORICA) SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA 2014 COLONNA VERDE = LIVELLO DI VARIABILITÀ TRA PLESSI DELL ISTITUTO COLONNA BLU = MEDIA NAZIONALE VARIABILITÀ TRA CLASSI/PLESSI 25
27 PROVA DI MATEMATICA - VARIABILITA TRA PLESSI DELLA SCUOLA PRIMARIA (DETTAGLIO DEI SINGOLI PLESSI) SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA 2014 SCUOLA PRIMARIA CLASSE SECONDA Distribuzione degli studenti per livelli di apprendimento nella prova di matematica La serie storica della distribuzione dei livelli di apprendimento conferma sostanzialmente i trend già rilevati in quella di italiano. Ancora una volta si registra una buona situazione in uscita (classe 26
28 terza, scuola secondaria), caratterizzata da una fascia più bassa (livello 1) meno numerosa rispetto alla media italiana e una fascia alta (livello 5) costantemente più popolosa rispetto al dato nazionale. Il dato evidenzia come, al termine del percorso scolastico nella nostra scuola, ci siano pochi alunni con una significativa difficoltà degli apprendimenti e, al contrario, una percentuale di alunni con alti livelli di apprendimento più alta della media nazionale. Risultano invece più altalenanti le fasce intermedie, con risultati tendenzialmente buoni sulla fascia medioalta; ma piuttosto ambivalenti in quelle media e medio-bassa, disegnando profili di classe non sempre omogenei ed equilibrati. Appare chiaro invece il trend, già riscontrato, di evoluzione degli apprendimenti dalla seconda primaria fino alla terza secondaria, che mostra un progressivo mutamento del profilo delle classi, con l irrobustimento delle fasce più alte (liv. 4 e 5) e uno svuotamento del livello più basso. ANNO 2014 PROVA DI MATEMATICA - DISTRIBUZIONE ALUNNI PER FASCE DI LIVELLO LIVELLO 1 fascia bassa SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LIVELLO 3 fascia media LIVELLO 2 fascia medio bassa LIVELLO 4 fascia medio alta LIVELLO 5 fascia alta = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni inferiore alla media nazionale = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni uguale alla media nazionale = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni superiore alla media nazionale ANNO LIVELLO 1 fascia bassa LIVELLO 2 fascia medio bassa PRIMARIA CLASSE QUINTA LIVELLO 3 fascia media LIVELLO 4 fascia medio alta LIVELLO 5 fascia alta 2014 = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni inferiore alla media nazionale = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni uguale alla media nazionale = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni superiore alla media nazionale ANNO LIVELLO 1 fascia bassa LIVELLO 2 fascia medio bassa PRIMARIA CLASSE SECONDA LIVELLO 3 fascia media LIVELLO 4 fascia medio alta LIVELLO 5 fascia alta 27
29 2014 = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni inferiore alla media nazionale = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni uguale alla media nazionale = indica che nella nostra scuola la fascia corrispondente ha un numero di alunni superiore alla media nazionale 14. Confronto tra voto di classe e punteggi nelle prove di matematica Le tabelle che seguono permettono di osservare la corrispondenza tra voto di classe e i risultati Invalsi nelle prove di Matematica. Come per la prova di Italiano, in II primaria la corrispondenza è poco significativa, attestandosi su valori medio-bassi. L aderenza tra valutazione di classe e risultati Invalsi sembra aumentare in V primaria, per attestarsi su livelli medi in terza secondaria. PROVA DI MATEMATICA - CORRISPONDENZA TRA VOTO DI CLASSE E RISULTATI INVALSI (SERIE STORICA) SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE TERZA ANNO SEZ. A SEZ. B SEZ. C SEZ. D MEDIO-ALTA MEDIO-BASSA MEDIA - MEDIO-BASSA MEDIO-ALTA MEDIO-BASSA - FORTE FORTE MEDIO-ALTA MEDIO-BASSA MEDIO-ALTA MEDIA - PRIMARIA CLASSE QUINTA ANNO BOSSICO PIANICO SOVERE A SOVERE B FORTE MEDIO-BASSA MEDIA MEDIO-ALTA SCARSAMENTE MEDIO-BASSA (A) MEDIA MEDIO-ALTA SIGNIFICATIVA MEDIA (B) MEDIO-BASSA MEDIA MEDIO-BASSA MEDIA 2014 MEDIA MEDIA MEDIA MEDIA PRIMARIA CLASSE SECONDA ANNO BOSSICO PIANICO SOVERE A SOVERE B MEDIA MEDIA (A) MEDIO-BASSA (B) MEDIO-BASSA MEDIA MEDIO-BASSA MEDIO-BASSA MEDIO-BASSA SCARSAMENTE SIGNIFICATIVA MEDIO-BASSA MEDIA MEDIA MEDIO-BASSA 2014 MEDIO-BASSA MEDIA MEDIO-BASSA MEDIO-BASSA 15. Risultati degli alunni non madrelingua nelle prove di matematica I grafici relativi ai risultati degli alunni rispetto alla cittadinanza permettono di osservare i livelli raggiunti dagli alunni non madrelingua di seconda generazione. Come si vede dalla serie storica i loro risultati sono significativamente inferiori a quelli dei nativi (nati in Italia da famiglia italiana) anche se, a differenza della prova di italiano, si registrano talvolta prestazioni molto più allineate sui medesimi livelli. L analisi dei dati Invalsi evidenzia un ritardo iniziale nelle competenze matematiche già significativo nella II della scuola primaria (compreso in una forbice tra 8,2 e 16,5 punti di differenza). I risultati in V primaria sono ancora più altalenanti: la forbice è compresa tra 0 (dato che segnala prestazioni degli alunni non madrelingua analoghe a quelle dei nativi nel e nel ) e 22,1. Una differenza che non permette di cogliere un trend omogeneo e che anzi obbliga 28
30 ad interrogarci sui motivi di prestazioni tanto discordanti. Al termine del primo ciclo il ritardo sembra più stabile (forbice tra 11,3 e 24,6) ma è su livelli più alti dell intero percorso scolastico nel primo ciclo. Le maggiori fatiche degli alunni non madrelingua rispetto ai nativi è confermato da una media dei voti di fine anno significativamente inferiore, da scelte di orientamento verso la scuola superiore che privilegiano la formazione e l istruzione professionale, e da un tasso di insuccesso in prima superiore molto superiore ai colleghi italiani. Il miglioramento degli apprendimenti dei ragazzi non madrelingua è uno degli obiettivi del piano di miglioramento del nostro istituto che si è da tempo attivato con la costituzione di una commissione coordinata da docenti con Funzione Strumentale ed è capofila del progetto che coinvolge la rete scuole dell Alto Sebino, assieme alla Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi, per il miglioramento della didattica dell Italiano L2. Specifiche attività di potenziamento sono inoltre realizzate con l utilizzo dei fondi MIUR per le scuole ad alto flusso migratorio. 29
31 PROVA DI MATEMATICA - RISULTATI ALUNNI NON MADRELINGUA (SERIE STORICA) SCUOLA SECONDARIA CLASSE TERZA 2014 SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA
32 SCUOLA PRIMARIA CLASSE SECONDA Effetto Scuola nella prova di matematica L Effetto Scuola o valore aggiunto consente di identificare il peso della scuola e della sua azione sui risultati conseguiti dai propri allievi, al netto dell influenza dei fattori esterni al di fuori del suo controllo, come il contesto sociale degli alunni e del territorio o la preparazione pregressa degli alunni. I risultati della nostra scuola, disponibili a partire dal, fotografano una realtà positiva, caratterizzata da risultati generali al di sopra della media nazionale e da un effetto scuola tendenzialmente nella media nazionale. SERIE STORICA EFFETTO SCUOLA PROVA DI MATEMATICA SCUOLA SECONDARIA - CLASSE TERZA 31
33 SERIE STORICA EFFETTO SCUOLA PROVA DI MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA - CLASSE QUINTA 32
34 33
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