ATLANTE SANITARIO DELLA REGIONE PIEMONTE

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1 5. L OFFERTA 5.1. L ASSISTENZA DI BASE Il numero totale di Medici di Medicina Generale (MMG) che operano in Piemonte (anno 2002) è di 4.752, pari ad un tasso regionale di 1,25 su 1000 abitanti di età superiore ai 14 anni. La distribuzione dei tassi a livello sub regionale presenta una certa variabilità: le ASL con il maggior numero di MMG rispetto agli abitanti residenti sono quelle della città di Torino con tassi superiori alla media regionale. In particolare le ASL 1 e 2 presentano ambedue dei tassi superiori ai 2 medici per 1000 abitanti di 14 anni ed oltre (Figura 5.1.1). Nella situazione di maggior svantaggio rispetto alla presenza di MMG si trovano invece l ASL 13 di Novara, l ASL 17 di Saluzzo/Savigliano, l ASL 18 di Alba/Bra e l ASL 22 di Novi Ligure, con tassi inferiori all 1 per I Pediatri di libera scelta sul territorio regionale sono complessivamente 509 (anno 2002) con un tasso regionale di 0,96 pediatri ogni 1000 abitanti sotto i 14 anni. Anche in questo caso le ASL più avvantaggiate sono quelle del capoluogo, in particolare le ASL 1 e 2 di Torino e l ASL 8 di Chieri/Moncalieri, con tassi superiori all 1,3 x 1000 abitanti di età inferiore ai 14 anni. Nella situazione di maggior svantaggio, rispetto alla presenza di Pediatri di libera scelta, si trovano l ASL 16 di Mondovì/Ceva e l ASL 17 di Saluzzo/Savigliano, con tassi inferiori allo 0,5 per 1000 abitanti (Figura 5.1.1). Figura Medici di MG e Pediatri di libera scelta per ASL. Anno ,5 2,0 medici x 1000 ab.>15 anni pediatri x 1000 ab.<=14anni Medici-Pediatri 1,5 1,0 0,5 0, ASL 5.2. L ASSISTENZA OSPEDALIERA La descrizione dell offerta di assistenza ospedaliera è basata su una molteplicità di indicatori: posti letto, distanze di percorrenza ed un indicatore composito di accessibilità ricavato dai precedenti due. In Piemonte è disponibile una matrice delle distanze fra comuni, le cui celle rappresentano il tempo di percorrenza in minuti fra tutti i comuni della regione in condizione di traffico normale. Sulla base di questa informazione sono state ricavate due matrici di distanze: 1) fra ogni comune e l ospedale con 195

2 pronto soccorso più vicino; 2) fra ogni comune e l ospedale ad alta complessità (con DEA di II livello) più vicino. E stato quindi costruito un indicatore sintetico di accessibilità spaziale, che ha avuto l obiettivo di tenere conto in una unica misura sia della densità che della prossimità di accesso dell assistenza ospedaliera e che assume la seguente espressione: A i = n j= 1 i,j=1,2,1206 A i =comune di residenza i-simo PL j =posti letto del comune j-simo d ij =distanza tra comune di residenza i-simo e comune j-simo PL d ij j Per ogni comune di residenza, quindi, viene cumulato additivamente il rapporto fra posti letto e distanze su tutti i comuni in cui sia presente almeno un ospedale. L obiettivo dell indicatore è quello di quantificare la capacità attrattiva di ogni area modulando in un unico valore densità e accesso La disponibilità dei posti letto Gli indicatori qui utilizzati servono da un lato a rappresentare la distribuzione geografica dell offerta ospedaliera, che, come atteso, presenta delle carenze in corrispondenza delle aree meno densamente popolate. D altro canto i tassi sulla popolazione residente nel comune danno una misura dell impatto che la struttura ospedaliera esercita sull economia e l organizzazione sociale del comune: più il tasso è elevato più importante è il ruolo dell ospedale come soggetto di occupazione e di sviluppo di quella realtà. Questo vale soprattutto per alcuni capoluoghi di provincia di più piccole dimensioni e per molti comuni medio-piccoli. 59 comuni concentravano nel 2003 l offerta di posti letto per ricoveri acuti. La mappa regionale dei posti letto ne mostra la distribuzione puntiforme, che polarizza l offerta in eccesso pertinente alle aree più densamente popolate (Figura 5.2.1). Se si prendono a riferimento i capoluoghi di provincia, la disponibilità di posti letto per acuti varia da oltre l 11 per 1000 abitanti nella città di Cuneo al 5,4 per 1000 di Torino. Sovrapponibile anche se più omogenea sembra essere la distribuzione di posti in day hospital (DH) (Figura 5.2.2). Sempre considerando i capoluoghi di provincia la disponibilità di posti letto in DH varia da poco più dell 1,3 per 1000 della città di Cuneo allo 0,8 della città di Verbania. La città di Torino in questo caso si colloca su valori intermedi, con un tasso di disponibilità di posti letto in DH dello 0,92 per Se si considera la percentuale di posti letto in DH sul totale dei letti ospedalieri per acuti, Torino, fra i capoluoghi di provincia, si colloca al primo posto con 14 posti letto in DH ogni 100 letti per acuti (Figura 5.2.3). A parte il caso del capoluogo di regione, questo dato presenta una scarsa variabilità fra le altre città capoluogo di provincia: il numero di posti letto di DH sul totale dei letti per acuti varia infatti dal 9,5% di Vercelli all 11,5% di Novara. 196

3 Per quel che riguarda i posti letto di riabilitazione e lungodegenza la geografia non varia sostanzialmente rispetto a quella dei posti letto per acuti 1 (Figure e 5.2.5). I posti letto di geriatria sono di solito concentrati nei capoluoghi di provincia (Alessandria, Asti, Biella, Novara e Torino), ad eccezione di alcune ASL che hanno individuato la collocazione di tali risorse in sedi ospedaliere decentrate, come nel caso dell ospedale di Cuorgnè per l ASL 9 di Ivrea (Figura 5.2.6). Va comunque sottolineata la scarsa presenza di tali risorse in particolare nell area nord orientale della regione (Verbano-Cusio-Ossola) e nella zona sud occidentale (alta Langa, monregalese), caratterizzate da una alta presenza di popolazione anziana. Va ricordato che molta parte della domanda di servizi da parte della popolazione anziana, anche per problemi sanitari più complessi, trova oggi risposta nella rete di strutture residenziali (RSA) e, in minor parte, nei servizi di Cure Domiciliari (ADI, ADP, Assistenza Domiciliare). Ampiamente diffusi su tutto il territorio regionale in corrispondenza dell offerta di posti letto per acuti e praticamente sovrapponibili tra loro, sembrano essere i letti per l area materno infantile: ostetriciaginecologia e pediatria (Figure e 5.2.8). La limitata offerta di posti letto privati accreditati si concentra nei capoluoghi di quadrante e in pochi altri comuni, maggiormente nell area nord orientale della regione (Figura 5.2.9) L accessibilità alle strutture ospedaliere Per analizzare le difficoltà di accesso alla rete ospedaliera le mappe descrivono i tempi medi di percorrenza dai diversi comuni della regione, per raggiungere le strutture ospedaliere, distribuite per livelli di complessità dell intervento sanitario e di urgenza. La rappresentazione cartografica dei tempi di percorrenza mostra per il pronto soccorso un offerta pluri-polare ben diffusa all interno del territorio; potenziali problemi di accesso si verificano nella fascia montana sud-occidentale (Figura ). Per il DEA di II livello si evidenziano i quattro poli di attrazione per la casistica più complessa, corrispondenti alle aree in cui sono ubicate le grandi aziende ospedaliere regionali (Torino, Cuneo, Alessandria e Novara) (Figura ). Se, invece della distanza del comune dal presidio di PS più vicino, si esamina la distanza del comune di residenza di ogni ricoverato rispetto all ospedale che ha eseguito il ricovero, si ottengono geografie sostanzialmente sovrapponibili, dato che la stragrande maggioranza dei ricoveri ordinari ed in day hospital, medici e chirurgici, si svolgono negli ospedali di zona di riferimento, che sono anche sedi di pronto soccorso (Figure , , e ). 1 Con la denominazione di posti letto di riabilitazione sono identificati quelli riferiti a reparti appartenenti alle discipline di unità spinale (codice 28 nei modelli di rilevazione del Sistema Informativo Sanitario, recupero e riabilitazione funzionale (codice 56 nei modelli di rilevazione del Sistema Informativo Sanitario), neuroriabilitazione (codice 75 nei modelli di rilevazione del Sistema Informativo Sanitario), o presenti in istituti di sola riabilitazione (esclusa la lungodegenza, codice disciplina 60). 197

4 Il tasso medio di utilizzo dei posti letto in Piemonte, su 59 comuni con strutture ospedaliere censite, corrisponde al 64,6%, con una forte variabilità a livello geografico (dal 22,6% ad oltre il 90%). I due terzi delle strutture presentano un tasso di occupazione dei letti superiore al 58%; fra queste sono compresi gli ospedali di capoluogo di Provincia e le principali strutture riferimento delle ASL (Figura ). La mappa dell indice composito di accessibilità spaziale mostra un unico epicentro gravitazionale per l assistenza ospedaliera centrato in modo molto marcato sulla città di Torino e che si propaga a raggiera verso i poli di quadrante (Figura ). Questa geografia dell accessibilità ai posti letto ospedalieri evidenzia, sulle aree di confine a nord, a ovest e sud, zone di relativo svantaggio a livello piemontese: il quintile che individua i valori più bassi dell indice interessa in modo particolare i comuni montani della provincia di Cuneo, le Valli di Lanzo e dell Orco-Soana in provincia di Torino, i comuni del Verbano- Cusio-Ossola ed i comuni della Langa ed alta Langa nelle province di Asti ed Alessandria. 198

5 Figura Posti letto ordinari acuti (*1000 abitanti), anno 2003 Figura Posti letto DH acuti (* 1000 abitanti), anno 2003 Figura % posti letto DH su totale posti letto, anno 2003 Figura Posti letto di riabilitazione (*1000 abitanti), anno 2003 Figura Posti letto di lungodegenza (*1000 abitanti), anno 2003 Figura Posti letto in geriatria (*1000 abitanti > 65 anni), anno

6 Figura Posti letto in ostetricia-ginecologia (*1000 abitanti Donne anni), anno 2003 Figura Posti letto in Pediatria (* 1000 abitanti < 14 anni), anno 2003 Figura Posti letto privati accreditati (*1000 abitanti), anno 2003 Figura Distanze medie per ricoveri ordinari, anno 2003 Figura Distanze medie per ricoveri in Day Hospital, anno

7 Figura Distanze medie per ospedalizzazione medica, anno 2003 Figura Distanze medie per ospedalizzazione chirurgica, anno 2003 Figura Distanza dal più vicino ospedale con pronto soccorso, anno 2003 Figura Distanza dal più vicino ospedale ad alta complessità, anno 2003 Figura Tasso di utilizzo ricoveri ordinari * 100, anno 2003 Figura Indicatore di accessibilità, anno

8 5.3. L OFFERTA SPECIALISTICA AMBULATORIALE In questo capitolo viene descritta l offerta di prestazioni specialistiche ambulatoriali, comprese la diagnostica strumentale e di laboratorio, erogabili dalle strutture pubbliche o equiparate in Piemonte. Le mappe descrivono la distribuzione dei punti di offerta in termini di strutture erogatrici ed in termini di numero di branche specialistiche presenti, raggruppate ai sensi del D.M. 22/7/96 2. La distribuzione delle strutture che offrono assistenza specialistica è diffusa in modo abbastanza omogeneo su tutto il territorio regionale (Figura 5.3.1). La città di Torino, l area metropolitana e la provincia di Torino, accompagnate dal comune di Cuneo ed aree limitrofe, sembrano presentare un quadro di maggior concentrazione delle risorse, sia per numero di strutture, sia per numero di branche rappresentate e quindi per diversificazione e completezza dell offerta (Figura 5.3.2). Anche aree svantaggiate quanto ad accessibilità ad altre risorse sanitarie (es. ricoveri ospedalieri, posti letto ad alta complessità), quali le aree montane della provincia di Cuneo e l area del Verbano-Cusio-Ossola, sono caratterizzate da una rete piuttosto diffusa di servizi specialistici. Le due aree geografiche che continuano a presentare un profilo di relativo svantaggio, in particolare per quanto riguarda i punti di offerta per abitanti, sembrano essere le province di Asti ed Alessandria (esclusi i capoluoghi), il biellese, le valli di Lanzo e la Val Sesia. La disponibilità di un offerta più diffusa e più articolata di servizi specialistici a livello territoriale ha una ricaduta importante sulla possibilità di diversificare le scelte dei cittadini, a livello di servizio a cui rivolgersi. Questo lo si nota con una certa evidenza analizzando la mappa riferita alla percentuale di prestazioni erogate presso la stessa struttura 3 (Figura 5.3.3). Le aree geografiche che presentano le maggiori percentuali di concentrazione delle prestazioni erogate presso la stessa struttura, sembrano corrispondere alle aree nelle quali è meno diffusa la disponibilità di servizi e la loro diversificazione: questa corrispondenza è particolarmente evidente nelle province di Asti ed Alessandria. E interessante notare come questo tipo di rappresentazione della concentrazione/diversificazione delle prestazioni dei servizi specialistici, sia in parte sovrapponibile alla concentrazione/diversificazione dell accesso allo stesso medico 4 (Figura 5.3.4). La variabilità di questo dato, escludendo che possa essere attribuibile ad una modalità così diversificata dell utilizzo del Medico di Medicina Generale, potrebbe infatti esser dovuta alle prescrizioni effettuate da medici specialisti ambulatoriali, soprattutto per quel che riguarda la continuità di trattamenti ambulatoriali. La possibilità di diversificare l accesso al medico specialista è correlata alla diffusione dei punti di erogazione a livello 2 Per l analisi dei punti di offerta sono stati utilizzati due tipi di indicatori: numero di strutture eroganti prestazioni di assistenza specialistica, rapportate alla popolazione comunale * ; numero di branche specialistiche presenti in ciascuna struttura, rapportate alla popolazione comunale * % prestazioni erogate dalla stessa struttura: per ogni individuo è stato calcolato il numero di prestazioni specialistiche erogate presso la stessa struttura, sul totale di prestazioni erogate a quel soggetto* % prestazioni prescritte dallo stesso medico: per ogni individuo è stato calcolato il numero di prestazioni specialistiche prescritte dallo stesso medico, sul totale di prestazioni erogate a quel soggetto*

9 territoriale ed alla completezza dell offerta di servizi presenti presso tali strutture: questo spiegherebbe la correlazione esistente fra le due rappresentazioni geografiche. In conclusione, la distribuzione dell offerta dei principali tre livelli di assistenza (primaria, ospedaliera e specialistica ambulatoriale) sembra rivelare ancora significativi squilibri sul territorio regionale che meritano di essere analizzati in relazione alla distribuzione del bisogno e della propensione all uso dei servizi, in modo da identificare obiettivi prioritari di revisione della rete dell offerta. Figura Numero di strutture di assistenza specialistica (* abitanti), anno 2003 Figura Numero di branche specialistiche per struttura (* abitanti), anno 2003 Figura % prestazioni erogate dalla stessa struttura, anno 2003 Figura % prestazioni prescritte dallo stesso medico, anno

10 5.4. APPENDICE: DEFINIZIONI UTILIZZATE PER IL CALCOLO DEGLI INDICATORI. Indicatore Numeratore Denominatore Sesso, Età Numero di medici di medicina generale per 1000 abitanti Numero di medici generici per ASL U e D, 15 anni Numeri di pediatri di medicina generale per 1000 abitanti Numero di pediatri per ASL U e D, 14 anni Posti letto per ricoveri ordinari per Numero di posti letto per ricoveri 1000 abitanti ordinari U e D, tutte le età, Posti letto per ricoveri day hospital day per 1000 abitanti hospital U e D, tutte le età, Percentuale di posti letto per ricoveri in day hospital Posti letto per ricoveri in reparto di riabilitazione per 1000 abitanti Posti letto per ricoveri in reparto di lungodegenza per 1000 abitanti Posti letto per ricoveri in istituti privati accreditati per 1000 abitanti Posti letto per ricoveri in reparto di geriatria per 1000 abitanti Posti letto per ricoveri in reparto di ostetricia-ginecologia per 1000 abitanti Posti letto per ricoveri in reparto di pediatria per 1000 abitanti Distanza dal più vicino ospedale con pronto soccorso Distanza dal più vicino ospedale ad alta complessità Distanza media per ospedalizzazione per ricoveri ordinari Distanza media per ospedalizzazione per ricoveri day hospital Distanza media per ospedalizzazione per DRG di tipo medico Distanza media per ospedalizzazione per DRG di tipo chirurgico Tassi di utilizzo per ricoveri ordinari Indicatore composito di disponibilità e di accesso Numero di branche per abitanti Numero di strutture per abitanti Percentuale di prescrizioni prescritte dallo stesso medico Percentuale di prescrizioni erogate dalla stessa struttura Numero di posti letto per ricoveri day hospital reparto di ammissione 56 reparto di ammissione 60 istituti privati accreditati reparto di ammissione 21 reparto di ammissione 37 reparto di ammissione 39 Distanza (in minuti) da ciascun comune di residenza al più vicino comune con pronto soccorso Distanza (in minuti) da ciascun comune di residenza al più vicino comune con ospedale ad alta complessità Distanza (in minuti) percorsa per ricoveri ordinari Distanza (in minuti) percorsa per ricoveri day hospital Distanza (in minuti) percorsa per DRG medici Distanza (in minuti) percorsa per DRG chirurgici Numero giornate degenza osservate per i ricoveri ordinari *365 Si veda formula nel par. 5.2 Numero complessivo di branche erogatrici Numero di strutture Numero di prescrizioni prescritte dallo stesso medico Numero di prescrizioni erogate presso la stessa struttura Numero complessivo posti letto Ricoveri ordinari Ricoveri in day hospital DRG medici DRG chirurgici Numero di posti letto ordinari Si veda formula nel par. 5.2 Numero di prestazioni erogate per ogni individuo Numero di prestazioni erogate per ogni individuo Strutture sanitarie aperte al 31/12/2003 U e D, tutte le età U e D, tutte le età U e D, tutte le età U e D, 65 anni U e D anni U e D 14 anni 204

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