EDUCARE AL LAVORO. Profilo e competenze specifiche dell educatore per la costituzione di Reti Leggere Locali di Inserimento Lavorativo (ReLLI)

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1 EDUCARE AL LAVORO Profilo e competenze specifiche dell educatore per la costituzione di Reti Leggere Locali di Inserimento Lavorativo (ReLLI) Gianluca Barbanotti, Coseno, Macrofase 3 27 gennaio 2006 Pagina 1 di 10

2 Introduzione All interno del progetto Equal Jonathan la Macrofase 3 è dedicata all integrazione all interno delle pratiche di inserimento lavorativo dei minori e giovani con disagio sociale che sono inseriti in servizi educativi, siano essi residenziali, diurni o territoriali. In particolare il fuoco del progetto di questa azione è la costituzione di Reti Locali Leggere di Inserimento lavorativo all interno delle quali gli educatori professionali possono collocarsi per sviluppare azioni di inserimento lavorativo. Tribunale Famiglia Aziende Centro per l Impiego Servizio educativo Educatore ReLLI Servizi sociali Altre Agenzie specializzate Centri di formazione Scuola Reti La complessità del percorso di avvicinamento al mondo del lavoro implica una complessità di attori e di agenzie quali scuola, centri professionali, centri per l impiego, informagiovani, aziende, ai quali si agggiungono, per i minori con disagio sociale, i servizi sociali, il tribunale per i minorenni, le famiglie di riferimento. L educatore che ha il compito di accompagnare i giovani verso il mondo del lavoro devono rapportarsi con questa rete, conoscendola e praticandola. Pagina 2 di 10

3 Locali Anche in epoca di globalizzazione l inserimento nel mondo del lavoro è strettamente connesso con il territorio di appartenenza. Comprensori anche molto prossimi geograficamente (ne abbiamo un esempio molto evidente nelle tre province coinvolte nel progetto Jonathan) presentano mercati del lavoro molto diversificati di cui i percorsi di inserimeno lavorativo devono tener conto. Spesso data la poca autonomia nella mobilità degli adolescenti e dei giovani i vincoli territoriali diventano ancor più stringenti. La dimensione locale non si limita alle caratteristiche del mercato del lavoro ma è anche una caratteristica delle reti. Le agenzie preposte al supporto dei percorsi non si presentano in tutti i territori con la stessa imponenza e fornendo gli stessi servizi. Leggere I servizi socio-educativi rivolti ad adolescenti sono strutturalmente di piccole dimensioni ed accolgono minori che solo occasionalmente hanno necessità di inserirsi nel mondo del lavoro. Non è quindi utile prospettare la costituzione di servizi permanenti e strutturati per l inserimento lavorativo. Risulterebbero ridondanti da un punto di vista funzionale e dispersivi sul fronte dell ottimizzazione delle risorse. E necessario invece sviluppare delle reti leggere che siano in grado di attivarsi on demand. In una comunità per minori può capitare un caso all anno, a volte anche un caso ogni due anni, che necessita di un percorso di inserimento lavorativo. La rete e gli strumenti da attivare devono quindi essere da un lato leggeri ma dall altro anche intermittenti in grado cioè di attivarsi a pieno regime non appena se ne verifica il bisogno. Elementi costitutivo delle ReLLI Le ReLLI si costituiscono come strumenti operativi che assumono le caratteristiche tipiche dei sistemi reticolari in quanto composte da attori, elementi di hardware, e flussi di informazioni. Attori principali di questo percorso sono gli educatori che di seguito definiremo educatori ReLLI di cui definiamo il profilo più sotto; l hardware è costituito dal Sito web ReLLI e dal gruppo degli educatori Gruppo ReLLI, i flussi di comunicazione sono garantiti da incontri periodici fra gli attori e dalla banca dati che è alimentata dalle agenzie preposte, attraversi link appositamente definiti che dagli stessi operatori ReLLi che inseriscono le proprie esperienze di inserimento. Pagina 3 di 10

4 Flusso informativo Agenzie specializzate Banca dati Sito web RELLI Archivio esperienze Educatori ReLLI Flusso formativo Riferimenti normativi e di contesto Strumenti tecnici specifici Stato della rete Metodologie di lavoro Formazione iniziale Incontri semestrali revisione Incontri semestrali revisione Pagina 4 di 10

5 Educatore ReLLI L educatore impegnato nelle Reti Locali Leggere di Inserimento lavorativo innesta le proprie competenze specifiche sul nucleo delle competenze tecniche proprie dell educatore professionale. Sviluppo della cultura della legalità Conoscenza quadro normativo Implementazione delle cultura del lavoro Conoscenza reti Educatore ReLLI Competenze educatore professionale Sviluppo competenze trasversali Pratica reti Strumenti specifici Non si propone, dunque, un nuovo profilo professionale, ma una specializzazione in un area specifica all interno delle attività proprie della figura professionale dell educatore. Pagina 5 di 10

6 Aree di presido per la specilizzazione nell inserimento lavorativo La cultura del lavoro. Spesso i minori e i giovani che vivono situazioni di disagio sociale non hanno avuto nella loro biografia incontri significativi con la cultura e il mondo del lavoro. Spesso i contesti educativi, le comunità, i servizi diurni, i presidi educativi territoriali, per come sono strutturati non rappresentano luoghi ove si veicola la cultura del lavoro: per motivi deontologici facimente comprensibili, raramente gli educatori stessi sono percepiti come lavoratori. Si profila così la necessità di attivare percorsi che rendano visibile e concreto il mondo del lavoro al gruppo degli adolescenti ed giovani. E necessario individuare gli strumenti (testimoni privilegiati, visite, frequentazioni, progetti mirati) che possano far incontrare i giovani con il mondo lavorativo. La cultura della legalità Solo attraverso un interiorizzazione dei principi fondamentali della legalità si può immaginare un percorso lavorativo individuale di successo. L attenzione alla legalità è spesso erroneamente attribuita esclusivamente ad appartenenze e legami quasi genetici, come se non fosse ipotizzabile un educazione alla cittadinanza. I servizi educativi sono invece chiamati, al di fuori di logiche ideologiche, ad impostare percorsi che siano in grado di smuovere le sensibilità individuali su questo tema, ne va della capacità dei servizi di proporre dei reali percorsi di integrazione e di prevenzione della devianza. Il tema della legalità è connesso con quello della responsabilità individuale all interno del mondo delle relazioni ed è quindi terreno di confronto e di lavoro quotidiano per tutti gli operatori che interagiscono con gli adolescenti e i giovani, anche se non sempre questi aspetti assumono un carattere di consapevolezza ed intenzionalità sufficienti ad impostare dei programmi di lavoro coerenti ed efficaci. Sviluppo delle competenze trasversali Oggi, più di ieri, e, presumibilmente, meno di domani, sono fondamentali fattori di successo nel mondo del lavoro alcuni requisiti comunemente definiti competenze trasversali. La flessibilità dell organizzazione del lavoro e la continua evoluzione delle tecniche di lavoro richiedono al lavoratore, in qualunque segmento si inserisca, doti di tenuta nel tempo, di elasticità mentale, di propensione al cambiamento, di resilienza, di saper alternare grandi capacità di auto-organizzazione con forti propensioni al lavoro in gruppo, ecc. A queste si affaincano altri aspetti, spesso non chiaramente definibili, quali il bell aspetto, la mobilità (patente, ecc.), l alfabetizzazione informatica, la conoscenza della lingua, ecc. Un minore che cresce in un cotesto familiare adeguato consegue la maggior parte di queste competenze senza particolari difficoltà, mentre spesso i percorsi di minori Pagina 6 di 10

7 che vivono un disagio sociale si ritrovano a fare i conti sia con un percorso di vita che ha inflitto loro delle ferite che intaccano in modo profondo l autostima, la fiducia negli altri, che con un contesto di relazioni che non ha incoraggiato o sostenuto l acquisizione di queste abilità di vita. Il compito dell educatore e dei servizi educativi rivolti a giovani e adolescenti deve essere centrato in modo prioritario sull acquisizione di queste competenze sia attraverso percorsi individualizzati che con azioni educative programmate all interno del gruppo. Strumenti tecnici specifici Nel confronto diretto con il mondo del lavoro è necessario inoltre padroneggiare l uso di alcuni strumenti specifici: la costruzione di un curriculum, la gestione di un colloquio di lavoro e l intervista al datore di lavoro, la pianificazione di un percorso di formazione specifico, ecc. L educatore deve conoscere gli strumenti tecnici, deve saperli utilizzare e, soprattutto, deve essere in grado di trasferire la competenza agli adolescenti e ai giovani con cui lavora. Ci sono inoltre alcuni strumenti che si vanno affermando nel mondo del lavoro che l educatore deve conoscere, anche se non necessariamente padroneggiare in modo assoluto, quale ad esempio il marketing territoriale. Conoscenza del quadro normativo e del contesto L educatore che deve impegnarsi in percorsi di accompagnamento all inserimento lavorativo, deve conoscere il quadro normativo nazionale relativo al mondo del lavoro con particolare attenzione alle tipologie di contratto che riguardano l ingresso nel mondo del lavoro e alla loro connessione con il mondo della formazione. E necessaria inoltre un adeguata formazione sull assetto definito a livello regionale in relazione allo sviluppo dell occupazione. Sul piano regionale è importante avere anche un quadro dell andamento della domanda e dell offerta nel mercato del lavoro per poter sostenere ed orientare le scelte dei minori e dei giovani anche nelle fasi precedenti l ingresso nel mondo del lavoro. Conoscenza della rete dei servizi E fondamentale per poter sviluppare e sostenere percorsi di inserimento conoscere la mappa dei servizi offerti dalle diverse agenzie presenti sul territorio: centri per l impiego, informagiovani, centri di formazione professionale, ecc. La conoscenza di queste realtà deve essere dettagliata e articolata per poter sviluppare percorsi affidabili, sapendo nel dettaglio quali sono i servizi offerti e cosa questi comprendono. Pagina 7 di 10

8 Pratica della rete dei servizi Se la conoscenza della rete è importante è ancora più importante sviluppare dei percorso di conoscenza diretta. La qualità delle reti non è determinata dalla forza dei presidi dei singoli snodi, ma dalla capacità degli attori di incontrarsi sui terreni di confine, di costruire percorsi che integrino competenze evitando sovrapposizioni o fratture. Per fare questo l educatore e gli altri operatori, devono conoscersi, sviluppare fiducia e stima professionale, e praticare la rete, percorrerla cioè in tutti i sensi consentiti. Ai minori e giovani con disagio sociale non servono protocolli rigidi che predeterminino il loro percorso, ma agenzie flessibili pronte ad attivarsi su progetti individualizzati e rimodulabili nel tempo. Pagina 8 di 10

9 Integrazione fra pratiche di base e percorso specialistico Alcune competenze individuate costituiscono parte integrante dell armamentario educativo in dotazione dei servizi per adolescenti: l educazione ad una cultura della legalità è azione trasversale dell agire educativo, in tutti i contesti, a partire dalla prima infanzia, e, a maggior ragione in tutti gli interventi che coinvolgono adolescenti e giovani. Così, anche se in misura via via meno pregnante, anche i temi della cultura del lavoro e dello sviluppo delle competenze trasversali attengono, normalmente, agli obiettivi indivduati dalla maggior parte dei servizi rivolti agli adolescenti e ai giovani. Altre aree, quadro normativo e di contesto, conoscenza e pratica della rete delle agenzie e delle aziende, sono invece riservate esclusivamente agli educatori che svolgono un ruolo specifico in funzione dell inserimento lavorativo di minori e giovani. Pratiche educative di base Sostegno all inserimento lavorativo Sviluppo della cultura della legalità Implementazione cultura del lavoro Sviluppo competenze trasversali Trasmissione strumenti specifici Conoscenza quadro normativo Conoscenza reti Pratica reti Pagina 9 di 10

10 Sviluppo del percorso Data la dimensione sperimentale della specializzazione individuata per il particolare contesto all interno del quale sono calati gli strumenti di inserimento lavorativo è necessario prevedere, nel corso dei seminari di avvio, una serie di aggiustamenti in riferimento sia ai contenuti che agli obiettivi di lavoro. In particolare gli incontri seminariali avranno lo scopo di definire metodologie di lavoro specifiche e strumenti pedagogici ed educativi adeguati in modo da poter essere replicati in situazioni e contesti diversi. Pagina 10 di 10

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