CORSO DI BASE DI PLAYBACK THEATRE CERTIFICAZIONE SIPT E CPT
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- Agnolo Foti
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1 CORSO DI BASE DI PLAYBACK THEATRE CERTIFICAZIONE SIPT E CPT Programma SCUOLA ITALIANA DI PLAYBACK THEATRE Direttore: Maria Elena Aimo Responsabili formazione: Marco Finetti e Isabella Peghin Responsabile rapporti internazionali: Giacomo Volpengo Responsabili scientifici: Luigi Dotti e Nadia Lotti
2 La Formazione in Playback Theatre viene proposta sulla base dei principi ispiratori della Scuola Italiana di Playback Theatre, in accordo con quelli del Centre for Playback Theatre (USA). Attraverso i percorsi formativi la Scuola Italiana di Playback Theatre favorisce lo sviluppo del Playback Theatre in Italia con l intento di diffondere la sua applicazione negli ambiti artistico, educativo, formativo, terapeutico e psicosociale. Avvicinarsi al Playback Theatre (in Italiano si può tradurre in Teatro della Restituzione) significa immergersi in una intensa atmosfera in cui la dimensione artistica, psicologica, sociale, relazionale e comunitaria si incontrano. Nel core training si potranno apprendere i fondamenti del Playback Theatre attraverso la pratica diretta, conoscere la sua storia, la sua evoluzione, le sue potenzialità e i campi di applicazione. Ogni partecipante avrà l opportunità di narrare e di immergersi con gradualità nell esperienza della scena in uno spirito divertente e leggero, ma allo stesso tempo di profonda vicinanza e coinvolgimento. Il corso pone l'attore di fronte alla sfida di ascoltare, lasciare emergere l'intuizione e l'ispirazione, avere fiducia negli altri e soprattutto nelle proprie straordinarie risorse, saper supportare e richiamare la propria esperienza personale nella rappresentazione delle storie narrate. La formazione al ruolo di performer di Playback Theatre sviluppa competenze artistiche e relazionali utili per una crescita personale e per un eventuale utilizzo nel lavoro con i gruppi in genere. A conclusione del percorso i partecipanti sapranno orientarsi nel contesto nazionale e internazionale e sapranno gestire sul palco come performer e musicista, un primo approccio con un pubblico. Tale formazione è inserita in un percorso più ampio che segue il seguente iter: Core Training Conducting Advanced Skills Practise Corso biennale di Teatro per lo Sviluppo di Comunità Leadership Training Trainers In Italia da alcuni anni si è sviluppato anche il Corso di Counseling Espressivo Relazionale di Gruppo che consente alle persone di utilizzare il Playback Theatre, Metodi Attivi di origine moreniana e tecniche artistiche varie, in campo professionale. Articolazione Core Training Il Corso di base di Playback Theatre si articola in un minimo di 24 ore fino a 40 e si sviluppa in moduli di esperienza pratica di formazione di gruppo.
3 Modalità Il Core Training intende fornire un primo approccio alle tecniche di base al fine di sperimentare direttamente e personalmente la metodologia. Verranno effettuate attività indirizzate su 4 modalità differenti: o Esperienze a livello personale in cui l individuo attraverso la propria performance può esplorare la dimensione simbolica dell ascolto empatico e riproporsi in una nuova chiave rappresentativa o Esperienze a livello di coppie in cui, attraverso la relazione ravvicinata, è possibile iniziare a sperimentare la presenza dell altro come risorsa e come limite o Esperienze a livello di gruppo in cui l improvvisazione non può prescindere dall ascolto della sue pluralità o Esperienze a livello di comunità in cui gli obiettivi si sublimano in una unione di proposte teatrali simboliche e rappresentative del mondo interiore del soggetto in azione Contenuti Ogni incontro sviluppa varie tematiche che si intrecciano con contenuti diversi secondo una gradualità che consentirà all allievo di apprendere i metodi e le tecniche del Playback Theatre in quanto Teatro di Sviluppo di Comunità. TEMATICHE CONTENUTI OBIETTIVI Origini ed evoluzione del playback theatre Le radici, metodi ispiratori, lo sviluppo della metodologia nel tempo con le diverse applicazioni, lo sviluppo in Italia, differenza con altre forme di teatro d'improvvisazione Conoscenza dell'evoluzione del metodo, valorizzazione delle specificità del PT Network internazionale e nazionale, livelli di formazione CPT, IPTN, Scuole Nazionali, compagnie e professionisti, struttura formativa internazionale e nazionale Orientamento circa la realtà nazionale ed internazionale, conoscenza dei siti di riferimento, conoscenza del percorsi formativi previsti Creatività e spontaneità Definizioni, cenni alla teoria moreniana Prendere contatto con la propria spontaneità e creatività, accogliere la difficoltà ad abbandonare i ruoli usuali e a lasciar fluire le intuizioni, recuperare la dimensione di gioco e divertimento, ricerca dell'autenticità
4 Il rituale La struttura di una performance, i materiali scenici, i ruoli (performers, musicista, conduttore, pubblico), il processo nelle sue diverse fasi, la posizione neutra Sperimentare il ruolo di performer, musicista e pubblico, conoscere la struttura e il processo di una performance, consapevolezza sulla "posizione" (neutra e azione) Figure espressive brevi non narrative e narrative Il ruolo del musicista tableau, coppie, scultura fluida, scultura meccanica, coppie, coro, principi dell'improvvisazione, l'espressività corporea, l'uso della voce strumenti e suoni, improvvisazione musicale, differenza tra musica come accompagnamento e come nuova proposta apprendere le forme espressive brevi principali, apprendere i principi dell'improvvisazione, sviluppo della personale creatività e spontaneità nel PT, addestramento all'ascolto, aumento e consapevolezza dell'espressività corporea e vocale conoscenza dei diversi strumenti musicali e relativi suoni, sperimentazione dell'improvvisazione musicale e della cocostruzione insieme ai performer della restituzione al narratore, l'ascolto del musicista I cardini della formazione Rituale Il rituale è l insieme degli atti codificati che strutturano un evento. Nel teatro improvvisato fornisce una cornice che contiene e rassicura ma al tempo stesso favorisce l espressione libera e spontanea. Per il suo valore sociale permette di fondare o di rinsaldare i legami interni alla comunità. Storia personale L esperienza personale è fonte di attenzione, interesse, commozione ed insegnamenti per l intera comunità. E fondamentale per la salute emotiva, per dare un senso alla collocazione dell uomo nel mondo. Arte L espressione artistica non è esclusivo territorio dell artista professionista, ogni persona è in grado di creare una forma estetica e poetica che può essere veicolo di sensibilità, intuizione e apprendimento. Gruppo Il gruppo, la comunità e l istituzione sono i soggetti centrali delle interazioni che si sviluppano nel teatro. Queste interazioni esplorano i conflitti emergenti tra i ruoli sociali e valoriali, nelle pluralità di forme in cui questi si declinano individualmente. Ogni ruolo è una fusione di elementi privati e collettivi. Ogni ruolo ha due lati, uno privato e uno collettivo (J.L.Moreno).
5 Estetica La dimensione estetica e poetica ha un grande potenziale curativo. Parlare di poetica del teatro significa prendere in attenta considerazione l identità del regista di scena, dell attore, dell atto drammatico, dello spettatore ed il contesto nel quale si esprimono. Simbolo Il lavoro sul simbolo ci permette di arricchire la conoscenza di noi stessi ben oltre l erudizione. Il simbolo si presta ad essere esplorato e non spiegato offrendoci sempre nuovi e molteplici significati, trascendendo i limiti dell esprimibile. Il simbolo è preverbale e ci pone con immediatezza al cospetto del mondo delle immagini. Le sue proprietà integratrici si focalizzano nell unità del molteplice, sulla vita, le sue cerimonie e i suoi riti. Improvvisazione L improvvisazione è caratterizzata dalla contemporaneità tra la nascita e la fruizione dell evento artistico e creativo che è unico e irripetibile. L improvvisazione è la modalità privilegiata dal Performer e dal Conduttore di Teatro di Sviluppo di Comunità che per metterla in atto deve attivare la propria spontaneità e creatività. Spontaneità Creatività Apprendere la spontaneità significa apprendere a rispondere in modo sintonico alle esigenze dell'ambiente (senza distorcerne le richieste e la realtà) e alle proprie esigenze interne (senza stereotipie difensive e facendo emergere i veri bisogni e le autentiche emozioni). La spontaneità è in stretta relazione al concetto di creatività. Il fattore S-C (spontaneità-creatività) è l elemento chiave nell'espansione dell'individuo per poter assumere ruoli nuovi e superare/trasformare in modo creativo i ruoli inadeguati e/o stereotipati. Riferimenti teorici metodologici Il riferimento metodologico principale del Corso è il Playback Theatre di Jonathan Fox; i riferimenti teorico metodologici più ampi, oltre agli elementi teorici e valoriali del Playback Theatre, si riconducono agli Action Methods ideati da Jacob Levi Moreno (Teatro della Spontaneità, Role Playing, Sociodramma, Psicodramma e sociometria) Playback Theatre Il Playback Theatre è una forma originale di improvvisazione teatrale in cui la gente racconta eventi reali della propria vita, e poi li guarda rappresentati al momento attraverso una rappresentazione scenica e musicale. Il Playback Theatre crea uno spazio rituale nel quale ogni storia, sia essa ordinaria, straordinaria, nascosta o difficile possa essere narrata ed immediatamente trasformata in teatro. Uno spazio dove l unicità di ogni persona è affermata e onorata mentre si costruiscono e si intensificano le connessioni tra le persone rafforzando lo spirito comunitario Teatro della spontaneità (Stegreiftheater o Impromptu Theatre) e Role Playing E un teatro spontaneo e dell improvvisazione, dove l attenzione è volta allo sviluppo della spontaneità e della creatività (il fattore S-C) dei partecipanti, senza una distinzione tra attori e pubblico.
6 Sociodramma Il lavoro socio-drammatico, attraverso la fase di riscaldamento, farà emergere i ruoli collettivi critici e le scene, che costituiranno il materiale per l'azione scenica successiva. L'elaborazione della scena segue le modalità tecniche psicodrammatiche (inversione di ruolo, specchio, ecc.), favorendo una partecipazione e una trasformazione del materiale da parte di tutto il gruppo. Questo lavoro socio-drammatico si rivolge agli aspetti culturalizzati, collettivi del ruolo, alle ideologie, agli stereotipi sociali, alle relazioni interculturali e inter-gruppali di quel dato pubblico. L'aspetto personale del singolo entra nel sociodramma come variazione individuale del ruolo collettivo, come risonanza personalizzata, come arricchimento e vitalità del ruolo cristallizzato. Il sociodramma così inteso è un potentissimo strumento formativo per grandi gruppi e può aiutare una maggiore e più profonda comprensione di tematiche rilevanti (rapporto genitori-figli, ad esempio). Psicodramma Lo psicodramma trae origine dalla concezione psicologica e dal metodo psicoterapeutico e formativo elaborati da Jacob Levy Moreno in quasi sessant'anni di attività nel campo clinico, sociale, educativo, dapprima in Vienna e poi - a partire dal negli USA. Fin dal 1922 Moreno iniziò ad elaborare lo psicodramma come modalità di intervento mirante ad intervenire sul sistema di relazioni interpersonali dei singoli o dei gruppi. Con lo psicodramma entrano nella psicologia contemporanea i cosiddetti 'metodi attivi', diversificatisi col tempo in numerose scuole a vario orientamento. Sociometria La sociometria è metodo di analisi sociologica e di diagnosi psicologica in ambito gruppale. Si poggia sulla comune osservazione che, oltre lo scopo da raggiungere, un gruppo ha una struttura psicosociale non evidente e ufficiale, ma comunque viva, reale e dinamica. La sociometria costituisce un modo per ritrovare il senso degli antichi rapporti tra gli uomini, di quelle relazioni preferenziali che costituiscono l unica garanzia di armonia: psicologica per l individuo e sociale per il gruppo in cui vive. Affiliazione La Scuola Italiana di Playback Theatre, affiliata a Center for Playback Theatre di New York, diretta da Jonathan Fox, opera in stretta collaborazione con i fondatori del Playback Theatre che saranno frequentemente presenti in Italia durante il workshop residenziali estivi o autunnali. Il Center for Playback Theatre, fondata nel 1990, ha sede a New Paltz New York State. Network Internazionale Il Corso di Teatro di Sviluppo di Comunità si inserisce all interno di un network internazionale di cui fa parte la Scuola Italiana di Playback Theatre. Esperti stranieri che hanno tenuto corsi in Italia in passato: Jonathan Fox, Jo salas - USA; Debora Pearsons - Australia; Heather Robb - Francia; Robyn Weir - Australia; Veronica Needa Inghilterra/Hong kong; Paul Mc. Isac U.S.A.; Jozsef Paradi, Thiamer Bako, Attila Donath e Judit Erdos - Ungheria; Petros Theodorou Grecia; Maria Elena Garavelli - Argentina; Riitta Harilo - Finlandia; Fra Zeller - Svizzera; Yves Postic Francia Veronica Needa info@playback-theatre.it
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