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2 Il Sistema Provinciale dei Musei e dei Beni Culturali Mantovani, istituito il 9 marzo del 2004 e coordinato dalla Provincia di Mantova, conta l adesione di cinquantatrè realtà. Nel dicembre 2009, l aver costantemente creduto nella qualità dello sviluppo culturale-integrato, nonché nella funzione sociale di formazione svolta dal museo, ha portato il Sistema Provinciale ad ottenere dalla Regione Lombardia il Riconoscimento come Sistema Museale Locale segnalato con l apposizione di un nuovo logo. Recapiti e informazioni Provincia di Mantova Ufficio Beni Culturali e Musei Piazza Mantegna, Mantova T E musei@provincia.mantova.it

3 Asola Museo Civico Goffredo Bellini Dal Risorgimento alla Grande guerra Scuola secondaria di secondo grado partecipanti: Massimo 25 2 ore ciascuno frequenza: 3 euro a studente descrizione: Analisi della storia asolana, dall'arrivo di Napoleone all'unita' d'italia e Primo conflitto mondiale, attraverso i cimeli di guerra e le fotografie del fondo fotografico del museo Recapiti via Garibaldi, 7 - Asola tel Visita guidata e laboratorio didattico a scelta tra: creazione di una coccarda con gli stemmi degli stati preunitari, analisi dei documenti, delle lettere dei soldati al fronte, delle cartoline spedite alle famiglie e dei comunicati dei generali. Federica Zani museo@comune.asola.mn.it La collezione comprende: reperti archeologici dalla preistoria all età romana; un fondo di libri antichi; testimonianze dell appartenenza alla Repubblica Veneta e dell età risorgimentale; opere grafiche e pittoriche di artisti come Luigi Impaccianti, Marino Parenti e Otello Bernardi; una vasta raccolta di armi dal XV al XX secolo, una sezione naturalistica e un archivio fotografico degli inizi del Novecento.

4 Dei ed eroi dell'antica Grecia Favolando in musica Scuola dell'infanzia partecipanti: Massimo 25 frequenza: 2 ore ciascuno 3 euro a studente descrizione: Analisi della "kylix" attica come testimonianza del simposio greco Visita didattica con supporto di schede e un laboratorio a scelta tra: tempietto in argilla cruda, maschera in cartoncino raffigurante medusa Federica Zani museo@comune.asola.mn.it partecipanti: Massimo 25 frequenza: 2 ore ciascuno 3 euro a studente descrizione: Scoprire alcuni reperti del museo attraverso delle bellissime fiabe,dove il protagonista è un reperto esposto. Non c'è, infatti, luogo migliore del museo per viaggiare nel mondo della fiaba e della fantasia Lettura animata di una fiaba a scelta tra: "kylix il vaso dai grandi occhioni "e "il paese multiforme". La prima è un viaggio alla scoperta della coppa dell'antica grecia con l'attività di laboratorio in cui la coppa viene decorata con sabbie colorate, mentre la seconda racconta un quadro dell'artista marino parenti in cui il paesaggio non è altro che un insieme di forme geometriche e nell'attività ogni alunno creerà il suo paese multiforme. Federica Zani museo@comune.asola.mn.it

5 La magia dell'egitto Sulle tracce dei Romani partecipanti: Massimo 25 frequenza: 2 ore ciascuno 3 euro a studente descrizione: Scoprire la scrittura, le divinità e i riti funerari nell antico egitto attraverso la stele funeraria di kewey Visita didattica con suppporto di schede e un laboratorio a scelta tra: realizzazione di un cartiglio su lamina di rame, realizzazione maschera di tutankhamon in cartoncino, realizzazione di un ushabti, realizzazione di un piccolo sarcofago in gesso Federica Zani museo@comune.asola.mn.it partecipanti: Massimo 25 frequenza: 2 ore ciascuno 3 euro a studente descrizione: Scoprire la società romana attraverso i reperti del museo, comprendere i commerci, le monete, la ceramica, i corredi funerari e le sepolture Visita didattica con supporto di schede e un laboratorio a scelta tra : realizzazione di un mosaico con tessere in argilla, realizzazione di lucerne in argilla cruda con l utilizzo di stampi, studio della vita quotidiana e del rito funerario attraverso plastici smontabili rispettivamente di una domus e di una tomba alla cappuccina Federica Zani museo@comune.asola.mn.it

6 Torques e Kantharoi Un tuffo nella preistoria partecipanti: Massimo 25 frequenza: 2 ore ciascuno 3 euro a studente descrizione: Scoprire gi etruschi e i celti osservando gli oggetti dei corredi funerari e la ceramica: i torques reperto simbolo del popolo celtico e il kantharos in bucchero della cultura etrusca. partecipanti: Massimo 25 frequenza: 2 ore ciascuno 3 euro a studente descrizione: Comprendere la preistoria attraverso i reperti ritrovati dall'archeologo, osservazione dei reperti esposti e dei materiali utilizzati: pietra, argilla, metallo e osso. Realizzazione di un elmo e di un collare-pettorale in cartoncino decorato con laminette di rame sbalzate con decori etruschi e celti. Federica Zani museo@comune.asola.mn.it Visita didattica con suppporto di schede e un laboratorio a scelta tra: il paleontologo e lo studio dei fossili, lo scavo archeologico simulato, il vasetto in argilla cruda con la tecnica del colombino, le armi e gli utensili preistorici con manipolazione e osservazione delle ricostruzioni, l'intreccio ottenuto con telaio orizzontale, le pitture rupestri con terre colorate Federica Zani museo@comune.asola.mn.it

7 Bagnolo San Vito Museo della civiltà contadina Dal baule del 900: la mia - tua nostra storia Recapiti via Renolfa - Bagnolo San Vito tel partecipanti: Circa 25 da gennaio a dicembre frequenza: 1 ora e 45 minuti 1 euro a studente descrizione: Il laboratorio si propone di stimolare il senso della ricerca sulla propria storia personale riletta attraverso gli album di famiglia, le immagini in cornice e le testimonianze affettive, facilitando l analisi di contesti storici diversi. I bambini socializzano e riscoprono l importanza dei documenti: certificati, diplomi, attestati, contratti, rogiti, lettere, abbigliamento infantile, carillons, catenine piccole raccolte di cartoline figurine santini fumetti ricordini sino a rileggere con rispetto i segni delle privazioni sul volto dei nostri anziani (si può estendere il progetto alle devozioni e superstizioni). Assodato come il baule o la valigia abbiano caratteristiche personali, familiari, riservate, pur tuttavia comuni, si differenziano gli oggetti affettivi carichi di ricordi da quelli fotografici e cartacei. Angolo della Civiltà Contadina Il Museo è costituito dall esposizione di un patrimonio etnografico di circa 1200 oggetti, raccolti sul territorio e restaurati. I percorsi didattici tendono ad esprimere una filosofia di vita della prima metà del 900, non solo rurale, con una specificità antropologica nella continuità del divenire: dall antica civiltà Etrusca all avvento del periodo preindustriale nei settori dell illuminazione, motorizzazione, comunicazione, trasporti, attività artigianali.

8 Giochi e giocattoli di un tempo La comunicazione dialettale partecipanti: Circa 25 Da gennaio a dicembre frequenza: 1 ora e 45 minuti 1 euro a studente descrizione: Il progetto si pone come obiettivi: socializzare regole e comportamenti condivisi; evidenziare le abilità individuali, ma anche l importanza del gioco di squadra; accettare l arbitro e saper anche perdere. Posti i ragazzi in situazione educativa, le simulazioni evidenziano: coordinazione motoria, autocontrollo, accoglienza di limiti, prontezza di riflessi, ragionamento (carampana, giro d Italia, cerchi e cerchietti, biglie, birilli, barattoli, palla a muro, gioco figurine). Dalle interviste ai nonni si ripercorrono situazioni diversificate di giochi individuali e di gruppo sia nelle diverse stagioni che in ambienti differenti: corte piazza scuola oratorio parco. Analizzati i giocattoli costruiti con materiali semplici e quelli più preziosi, vengono esemplificate modalità e variabili di regole da un paese all altro. Angolo della Civiltà Contadina partecipanti: Circa 25 Da gennaio a dicembre frequenza: 1 ora e 45 minuti 1 euro a studente descrizione: Reso il dovuto riconoscimento a tutta una vasta letteratura in proposito, dall analisi di interessanti bibliografie esistenti emerge: a chi affidare il dignitoso testamento di una civiltà ancor calda sotto la polvere del tempo, ancor viva nella schietta e graffiante parlata dialettale, se non al tocco didattico di sensibilità scolastiche?. In classe o al Museo gli alunni apprendono che : ogni paese ha il proprio angolo della memoria storica, trasversale a tanti paesi. La comprensione del linguaggio dei nonni trasmette memorie cariche di umanità, sapienze, insegnamenti creando un bypass comunicativo tra generazioni diverse e consegnandoci emotivi segni d appartenenza, priorità valoriali che compensano preoccupanti vuoti di memoria. Interviste ai nonni per le raccolte di: proverbi, modi di dire, filastrocche, canti, commedie e preziose testimonianze orali. Il ricco materiale cartellonistico e fotografico del laboratorio sotto la scuola elementare entra sia nelle aule scolastiche che nelle mostre itineranti di paese. Angolo della Civiltà Contadina

9 La nonna racconta: bucato, letto, cucina La scuola al tempo dei nonni partecipanti: Circa 25 Da gennaio a dicembre frequenza: 1 ora e 45 minuti 1 euro a studente descrizione: Il percorso intende riscoprire l uso quotidiano dell acqua nella corte rurale: dal bucato a mano, all igiene personale, alla preparazione dei cibi, dall'abbeverare gli animali domestici, all'innaffiare l orto. Nello stendere i panni sulla corda, affiora una simpatica storia dell abbigliamento del tempo. La ricca esposizione di letti, lavabi, culle, vestiario fatto e rammendato a mano suscita pertinenti correlazioni col presente. L'osservazione dell accurato arredo della cucina di un tempo, prevede l analisi sul funzionamento della stufa a legna e di specifiche stoviglie attraverso il racconto della vera storia del pane latte vino polenta conserve e pasta fatta in casa dalle abili mani della Rasdora. Madia per la farina, muscaróla, gramola per l impasto, tulér dal pan, paiolo in rame, asse-sfoglia, mortaio, piatti in legno o alluminio o ceramica, scolapiatti, sdàs, tigin, ecc. Comodini, prét in dal let, vasino da notte, panca, valigia, lenzuola ruvide, borsa dell acqua calda, quadro della Sacra Famiglia e foto in cornice dei bisnonni (col profumo di pòm campanin sotto il letto e i vetri delle finestre decorati dalla galaverna invernale). Angolo della Civiltà Contadina partecipanti: Circa 25 Da gennaio a dicembre frequenza: 1 ora e 45 minuti 1 euro a studente descrizione: Il progetto si pone come obiettivo la contestualizzazione dei periodi e vissuti più difficili rispetto a quelli attuali: scarsità di supporti culturali e metodi educativi autoritari. Il laboratorio mira inoltre a rivalutare gli apprendimenti legati ad esperienze sensoriali (Montessori) e vissuti reali del bambino. Rileggendo le pagelle e simulando momenti di scrittura con pennino, si riscoprono interessanti analogie e differenze sulle opportunità educative, analizzando metodologie, punizioni, saperi. Analisi dell arredo scolastico di un tempo con: lavagna, cattedra, banchini, cartelle, alfabetieri, quaderni e sussidi didattici rapportati all attualità. La nonna racconta: orari, materie, valutazioni, punizioni, metodi, pluriclassi Angolo della Civiltà Contadina

10 Libri e oggetti in cattedra Primi segni del progresso partecipanti: Circa 25 Da gennaio a dicembre frequenza: 1 ora e 45 minuti 1 euro a studente descrizione: L innovativa proposta di integrare gli apprendimenti scolastici con testimonianze materiali analizzate direttamente nell aula scolastica, meglio focalizza il tema prescelto favorendo negli alunni un approccio sensoriale coi documenti e interiorizzandone: strutture, funzioni, ingegnosità manuali, trasformazioni e correlazioni col presente. Nei mesi invernali, il progetto sperimentale compensa in parte difficoltà di trasporti, facendo raccontare agli oggetti in classe temi su tutta una filosofia di vita della prima metà del Novecento: simulare al pret in dal let, accendere la lucerna a petrolio, macinare il caffè, preparare la polenta, spiegare gli strumenti del banco del calzolaio, il girello, oggetti in miniatura. Le "piccole raccolte" di cartoline, fotografie, figurine, santini, fumetti diventano reperti da settorializzare nell alveo delle fonti storiche, simulando un piccolo archivio didattico costruito dagli alunni. Angolo della Civiltà Contadina partecipanti: Circa 25 Da gennaio a dicembre frequenza: 1 ora e 45 minuti 1 euro a studente descrizione: Il progetto si pone come obiettivo favorire un simpatico trait d union, sulla linea del tempo, tra l antica civiltà rurale-manuale e le timide espressioni innovative pre-industriali. Vengono interpretati visivamente i mutamenti agricoli, quelli artigianali, le conquiste sociali con simulazione e considerazioni antropologiche sulle attuali accelerazioni tecnologiche per un presente più compatibile. Attraverso l'analisi di oggetti, strumenti, attrezzi e utensili vengono individuate le trasformazioni apportate dall ingegnosità dell uomo nelle proprie attività, passando dai vecchi mestieri di bottega, alle prime fabbriche nei settori dell Illuminazione, Motorizzazione, Comunicazione. Esempi: macchina da cucire, da scrivere, dal calamaio al computer, dal grammofono al mangiadischi, radiotelefono, stampa e primi giornali, motorini, mungitrice elettrica, trattori motorini, per cui la storia viene riletta attraverso gli oggetti affettivi. I passaggi progressivi dalla manualità all applicazione meccanica, sperimentata in modo sensoriale, conquistano l attenzione dei bambini interiorizzandone significati e consequenziale senso dell innovazione. Angolo della Civiltà Contadina

11 Vita di corte Bagnolo San vito Museo diffuso del fiume - Conca del Bertazzolo partecipanti: Circa 25 Da gennaio a dicembre frequenza: 1 ora e 45 minuti 1 euro a studente descrizione: Dalla ricerca fotografica e quasi archeologica di un antica corte rurale, se ne ricostruiscono le parti strutturali: casa padronale, stalla, barchessa, fienile, pollaio, cantina, aia ridando vita e ruoli a persone, attività, allevamenti e filòs nella stalla. Il nonno racconta infatti il ritmo stagionale dei raccolti, le ingegnose abilità artigianali dei vecchi mestieri, le ruote della fatica nei trasporti e persino le singole responsabilità anche dei bambini nella convivenza di una comunità rurale. Nell analisi della ricerca ambientale corti canali chiese coltivazioni si riscoprono le geografie culturali del Territorio, le trasformazioni e le lente conquiste sociali (con risonanze ancora attuali ). Gli alunni sono invitati a disegnare dal vivo la struttura tipica di una corte agricola del territorio bagnolese (esempio Corte Renolfa) confrontando gli attrezzi e strumenti di oggi con quelli del passato. Vengono effettuate semplici simulazioni operative per quanto riguarda: raccogliere erba, fieno, paglia; sgranocchiare le pannocchie di granoturco; distinguere e macinare vari tipi di semi; giocare sull aia. Angolo della Civiltà Contadina Recapiti Via V. Veneto, loc. Governolo - Bagnolo San vito tel prolocobagnolosv@gmail.com Il Museo del Fiume, centro di documentazione del Museo Diffuso Conca del Bertazzolo, offre diverse possibilità di visita, adattandosi alle differenti esigenze di un pubblico diversificato che va dallo studente delle Scuole Primarie e Secondarie all appassionato sino allo specialista. Il Museo consente di visitare la Chiusa e la Conca di Navigazione, rispettivamente progettati alla fine del XIV secolo e all inizio del XVII, e variamente adattati nel corso dei secoli sino al parziale rinnovamento del

12 Datemi una leva e solleverò il mondo La cassa del costruttore partecipanti: Minimo 18 - massimo 28 Tutto l'anno su prenotazione a partire da Marzo 2016 frequenza: 1 incontro di 3 ore 2 euro (ingresso) + 5 euro (laboratorio) descrizione: La Conca di Governolo, oggi come in passato, rende possibile la navigazione fluviale, commerciale e turistica, sul fiume Mincio mettendo in comunicazione i laghi di Mantova con il fiume Po e il mare Adriatico. Il funzionamento della chiusa, da secoli, è affidato a macchine che sfruttano l applicazione di semplici ma fondamentali leggi fisiche basate sui principi della leva che consentono con sforzi contenuti di sollevar e pesi notevoli. L esperienza vuole riproporre le modalità per il sollevamento dei pesi attuate mediante diversi tipi di leva. L attività è preceduta da una visita al Museo del Fiume e alla Conca del Bertazzolo per ripercorrere la lunga storia del collegamento Po/Mincio dall epoca etrusca ai giorni nostri, ricostruita attraverso gli illustri personaggi che l hanno caratterizzata e i grandi plastici che mostrano i cambiamenti della zona nel tempo. Nelle aule didattiche poi saranno condotte alcune esperienze di fisica mediante macchine semplici e complesse, simili a quelle impiegate fra XIV e XIX secolo nella costruzione e nella gestione della chiusa e della conca sul Mincio e del vicino Castello. L osservazione e l attività pratica renderanno immediatamente comprensibili il funzionamento della leva semplice con slitta basculante e cunei per lo spostamento verticale e orizzontale di un finto blocco di pietra, il funzionamento delle carrucole e dell argano con manovella e ruota per il sollevamento verticale di un peso. Pro Loco Bagnolo prolocobagnolosv@gmail.com partecipanti: Minimo 18 - massimo 28 Tutto l'anno su prenotazione a partire da Marzo 2016 frequenza: 1 incontro di 3 ore 2 euro (ingresso) + 5 euro (laboratorio) descrizione: Sulla confluenza del Mincio e del Po sono sorti manufatti come l antico castello di Governolo e le chiuse che possono essere considerati capolavori di ingegneria. Le antiche maestranze sapevano operare e costruire con i mezzi semplici, ma efficaci che avevano a disposizione. L esperienza si propone di dimostrare come con strumenti di facile utilizzo, si possa riuscire a misurare un angolo, cosa di fondamentale importanza per costruire un muro dritto e solido o un arco resistente. L attività è preceduta da una visita al Museo del Fiume e alla Conca del Bertazzolo per ripercorrere la lunga storia del collegamento Po/Mincio dall epoca etrusca ai giorni nostri, ricostruita attraverso gli illustri personaggi che l hanno caratterizzata e i grandi plastici che mostrano i cambiamenti della zona nel tempo. Nelle aule didattiche poi saranno condotte alcune esperienze di fisica mediante macchine semplici e complesse, simili a quelle impiegate fra XIV e XIX secolo nella costruzione e nella gestione della chiusa e della conca sul Mincio e del vicino Castello. I ragazzi potranno improvvisarsi mastri costruttori edificando un muro e un arco che, ovviamente non dovranno crollare. A loro disposizione avranno una cassa di legno con il kit necessario per la misurazione degli angoli e blocchi in legno per la costruzione. Pro Loco Bagnolo prolocobagnolosv@gmail.com

13 L'acqua va alla bassa? Bagnolo San Vito Parco archeologico del Forcello partecipanti: Minimo 18 - massimo 28 Tutto l'anno su prenotazione a partire da Marzo 2016 frequenza: 1 incontro di 3 ore 2 euro (ingresso) + 5 euro (laboratorio) descrizione: La lunga storia della confluenza tra Po e Mincio è la storia di una zona da sempre strategicamente importante per il controllo delle acque della città di Mantova. E l acqua è la protagonista di un percorso che ripercorre i secoli: risorsa indispensabile all insediamento, all agricoltura, alla difesa militare, alla comunicazione e al commercio, ma anche minaccia alla sopravvivenza delle comunità in caso di alluvioni. L esperienza ha l obiettivo di approfondire i movimenti dell acqua controllati dall uomo in base ai principi dell idraulica elementare. L attività è preceduta da una visita al Museo del Fiume e alla Conca del Bertazzolo per ripercorrere la lunga storia del collegamento Po/Mincio dall epoca etrusca ai giorni nostri, ricostruita attraverso gli illustri personaggi che l hanno caratterizzata e i grandi plastici che mostrano i cambiamenti della zona nel tempo. Nelle aule didattiche poi saranno condotte alcune esperienze di fisica mediante macchine semplici e complesse, simili a quelle impiegate fra XIV e XIX secolo nella costruzione e nella gestione della chiusa e della conca sul Mincio e del vicino Castello. Con alcuni semplici strumenti che possiamo avere a disposizione anche in casa, verranno condotti esperimenti per chiarire il principio dei vasi comunicanti e della Vite di Archimede alla base del funzionamento della Conca di Navigazione, e il concetto di spinta di Archimede o spinta idrostatica che consente il galleggiamento delle navi. Pro Loco Bagnolo prolocobagnolosv@gmail.com Recapiti via Valle 1, loc. San Biagio - Bagnolo San Vito tel fax info@parcoarcheologicoforcello.it Il Parco del Forcello sorge intorno ai resti di un importante abitato etrusco del VI IV a.c. scoperto negli anni 60 e 70 grazie alle ricerche svolte da appassionati locali. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce una piccola porzione di questo abitato, con una lunga sequenza stratigrafica articolata in otto fasi insediative principali. L impianto urbano era con ogni probabilità - di tipo ortogonale con un asse viario principale largo 15 metri.

14 Cosa mangiavano gli Etruschi? E quando non c'erano i pennarelli? (novità 2015/2016) Scuola dell'infanzia partecipanti: frequenza: descrizione: Circa 20 studenti Da marzo ad ottobre su prenotazione 1 incontro di 3 ore 2 euro (ingresso) + 5 euro (laboratorio) a studente Un tempo ottenere la farina per preparare pane e focacce non era cosa veloce: si dovevano macinare con pazienza i chicchi di cereali o di legumi con macine e macinelli in pietra fino ad avere una farina fine. Poi pane, focacce e polente accompagnavano le carni e i pesci... Il laboratorio ci porta nel cuore della vita quotidiana della città etrusca, o meglio, nelle sue cucine ponendo l'attenzione a tutti quei ritrovamenti che consentono agli archeologi di ricostruire cosa c'era sulla tavola degli Etruschi, come venivano cucinati i cibi, come erano conservati e da dove arrivavano La visita al sito, supportata da pannelli didattici e da ricostruzioni sperimentali quali il telaio verticale, le fornaci per la cottura della ceramica e il modellino di casa etrusca, è imperniata su tutte le testimonianze relative alle abitudini alimentari, fondamentali per la sussistenza. Il quadro della storia dell'etruria padana e della vita nell'abitato è completato dalla visione di un cartone animato. Con l'ausilio di una presentazione in Power Point, vengono presentate le attività legate alla produzione del cibo, come l'agricoltura e l'allevamento, e quelle connesse alla sua preparazione, come la molitura dei cereali e la cottura degli alimenti. L'attività pratica prevede una prova di molitura di cereali (farro, grano, orzo, miglio e panico) con macine e macinelli in pietra, e un esercizio di riconoscimento di diversi ossi animali provenienti dagli scavi tramite l'utilizzo di tavole anatomiche in uso agli archeozoologi. Pro Loco Bagnolo info@parcoarcheologicoforcello.it partecipanti: Minimo 18 - massimo 28 Da marzo ad ottobre su prenotazione frequenza: 1 incontro di 3 ore 2 euro (ingresso) + 5 euro (laboratorio) a studente descrizione: Ma un tempo, quando non esistevano i pennarelli, con cosa dipingevano i bambini? E su che cosa? Allora le mamme, che hanno sempre la soluzione a tutti i problemi, per tener buoni i loro piccoli preparavano pappe colorate con i resti della frutta e della verdura che usavano in cucina. E i bimbi si divertivano a colorare pezze di stoffa con le dita e con timbri detti pintaderas. Con un tuffo nel passato insieme alle operatrici del Parco Archeologico del Forcello faremo un viaggio multisensoriale tra profumi e odori forti alla scoperta dei colori naturali. Il laboratorio, fruibile anche da parte dei bimbi più piccoli, esplora il mondo dei colori naturali preparati con sostanze vegetali o terre colorate. L'attività è preceduta da una visita introduttiva al sito supportata da pannelli didattici e da ricostruzioni sperimentali quali il telaio verticale, le fornaci per la cottura della ceramica e il modellino di casa etrusca. Il quadro della storia dell'etruria padana e della vita nell'abitato del Forcello è completato dalla visione di un cartone animato. I colori sono sostanze che quasi sempre non lasciano tracce nei siti archeologici, ma dovevano essere ampiamente usati. Nella fase pratica i ragazzi utilizzeranno su supporti differenti colori diluiti in acqua e colla d amido. Per rendere più coinvolgente l esperienza verranno usati timbri in terracotta detti pintaderas diffusi anche nel mantovano nelle epoche precedenti quella etrusca. Pro Loco Bagnolo info@parcoarcheologicoforcello.it

15 IL mestiere dell'archeologo La casa di Venzal partecipanti: Minimo 18 - massimo 28 Da marzo ad ottobre su prenotazione frequenza: 1 incontro di 3 ore 2 euro (ingresso) + 5 euro (laboratorio) a studente descrizione: Quanti di noi sono rimasti affascinati dal lavoro degli archeologi e quanti bambini sognano di diventarlo. Il laboratorio di simulazione di scavo permette di avvicinarsi al lavoro dell archeologo sperimentandone le tecniche con gli strumenti del mestiere (cazzuola, scopino, paletta e secchio) e provando l emozione della scoperta. L attività offre un approccio immediato e concreto con lo scavo archeologico consentendo di comprendere la metodologia con cui la ricerca archeologica ricostruisce il nostro passato. L'incontro prevede la visita al sito supportata da pannelli didattici e ricostruzioni sperimentali quali il telaio verticale a pesi, le fornaci per la cottura della ceramica e il modellino di una casa etrusca. Il quadro della storia dell'etruria padana e della vita nell'abitato del Forcello è completato dalla visione di un cartone animato. Con l'ausilio di una presentazione in Power Point si introducono le modalità di identificazione di un sito archeologico tramite le cosiddette indagini preliminari, i principi di base dello scavo stratigrafico, le tecniche e gli strumenti di scavo. Nella fase pratica ai ragazzi si propone una simulazione di scavo: con cazzuole e pennelli si procede all'asportazione di uno strato di terra per mettere in luce i resti archeologici. La fase di documentazione permette l'analisi dei reperti rinvenuti attraverso l'utilizzo di apposite schede didattiche Pro Loco Bagnolo info@parcoarcheologicoforcello.it partecipanti: Minimo 18 - massimo 28 Da marzo ad ottobre su prenotazione frequenza: 1 incontro di 3 ore 2 euro (ingresso) + 7 euro (laboratorio) a studente descrizione: Il percorso per arrivare dalla caverna alla casa in mattoni è stato lungo. Gli uomini hanno provato per secoli a costruire abitazioni sempre più solide e grandi con ciò che avevano a disposizione. Il laboratorio approfondisce l'aspetto delle tecniche costruttive adottate nel sito del Forcello sulla base dei dati forniti dagli scavi in corso e permette di realizzare il modellino di una casetta in incannucciato come tante ne sono state costruite nelle nostre zone dalla preistoria all arrivo dei Romani. L'incontro prevede la visita al sito supportata da pannelli didattici e da ricostruzioni sperimentali quali il telaio verticale, le fornaci per la cottura delle ceramiche e, soprattutto, il modellino in scala di una casa etrusca. Il quadro della storia dell'etruria padana e della vita nell'abitato del Forcello è completato dalla visione di un cartone animato. Partendo dall'analisi delle tecniche costruttive note fin dalla preistoria, con l'aiuto di immagini di diversi contesti di abitato, il laboratorio si sofferma sulle tecniche adottate al Forcello e permette alla classe, suddivisa in gruppi, di realizzare il modellino di una casetta in incannucciato (struttura portante in legno, pareti i legno intrecciato, pavimentazione in battuto di limo e argilla, tetto in paglia). Pro Loco Bagnolo info@parcoarcheologicoforcello.it

16 L'arte del vasaio Le trame del passato Diversamente abili partecipanti: Minimo 18 - massimo 28 Da marzo ad ottobre su prenotazione frequenza: 1 incontro di 3 ore 2 euro (ingresso) + 5 euro (laboratorio) a studente descrizione: La scoperta della ceramica ha rivoluzionato la vita dell uomo al punto da cambiare le abitudini alimentari o il modo di costruire le case. La ceramica è anche il fossile guida dell archeologo dato che resiste inalterata al passare dei secoli. Con il laboratorio i ragazzi sperimenteranno le meraviglie dell argilla, dalla preparazione alla modellazione, dalla decorazione alla cottura nelle fornaci, realizzando tra le altre cose un piccolo vaso la tecnica a colombino. L'incontro prevede la visita al sito supportata da pannelli didattici e da ricostruzioni sperimentali quali il telaio verticale, il modellino di casa etrusca e, in particolare, le fornaci per la cottura della ceramica con le riproduzioni di vasellame d'uso comune. Il quadro della storia dell'etruria padana e della vita nell'abitato etrusco del Forcello è completato dalla visione di un cartone animato. Durante il laboratorio i ragazzi possono esprimere la loro creatività con l'argilla realizzando un vasetto con l'antica tecnica del colombino. Con un supplemento di 10 euro a classe il parco può provvedere alla cottura del materiale una volta completata l'essiccazione. Pro Loco Bagnolo info@parcoarcheologicoforcello.it partecipanti: Minimo 18 - massimo 28 Da marzo ad ottobre su prenotazione frequenza: 1 incontro di 3 ore 2 euro (ingresso) + 5 euro (laboratorio) a studente descrizione: Come si vestivano una volta? Di cosa erano fatti i fili? Come venivano fabbricati i tessuti? E cosa si usava per colorarli? Partendo dai reperti ritrovati nel sito etrusco del Forcello, il laboratorio risponde a tante domande come queste: permette ai ragazzi di assistere ad una dimostrazione di tessitura con un telaio verticale a pesi come quelli in uso nelle case etrusche e di realizzare una piccola porzione di tessuto con un telaietto ad hoc. L'incontro prevede la visita al sito supportata da pannelli didattici e da ricostruzioni sperimentali quali le fornaci per la cottura della ceramica, il modellino di casa etrusca e soprattutto il grande telaio verticale a pesi. Il quadro della storia dell'etruria Padana e della vita nell'abitato del Forcello è completato dalla visione di un cartone animato. Il laboratorio illustra le attività di filatura, tessitura e intreccio nell'abitato etrusco tramite i reperti rinvenuti nel corso degli scavi, quali pesi da telaio, rocchetti e fusaiole. Dopo una dimostrazione di tessitura a telaio verticale, i ragazzi possono tessere a loro volta una piccola porzione di tessuto con appositi telaietti a tensione. Pro Loco Bagnolo info@parcoarcheologicoforcello.it

17 L'orto di nonna Anthus (novità 2015/2016) Metallurghi per un giorno partecipanti: frequenza: descrizione: Circa 20 studenti Da marzo ad ottobre su prenotazione 1 incontro di 3 ore 2 euro (ingresso) + 5 euro (laboratorio) a studente Nonna Anthus era brava in cucina, ma il segreto erano gli ingredienti delle sue ricette: nell'orto coltivava con passione cereali, legumi ed erbe aromatiche che profumavano i suoi piatti. Il laboratorio accompagna i ragazzi alla scoperta delle piante alimentari che venivano coltivate al Forcello con il supporto dell orto didattico e delle schede botaniche preparate dagli studenti dell Istituto Tecnico Agrario Strozzi di Mantova. L'attività è introdotta da una visita al sito supportata da pannelli didattici e da ricostruzioni sperimentali quali il telaio verticale, le fornaci per la cottura della ceramica e il modellino di casa etrusca. Il quadro della storia dell'etruria padana e della vita nell'abitato del Forcello è completato dalla visione di un cartone animato. Partendo dai ritrovamenti fatti dagli archeologi nei livelli d incendio delle case del sito, quali semi carbonizzati, cariossidi di cereali, noccioli di frutta, resti di legno bruciato, i ragazzi verranno guidati nella ricostruzione dell antico ambiente attorno al Forcello individuando le risorse alimentari sia spontanee che coltivate a disposizione degli Etruschi. Il passaggio dall orto alla tavola è sottolineato da un momento dedicato alla messa dimora di piantine alimentari, che i ragazzi si porteranno a casa, e da uno dedicato alla molitura di cereali e legumi. Pro Loco Bagnolo info@parcoarcheologicoforcello.it partecipanti: Minimo 18 - massimo 28 Da marzo ad ottobre su prenotazione frequenza: 1 incontro di 3 ore 2 euro (ingresso) + 7 euro (laboratorio) a studente descrizione: La tecnologia dei metalli ha rivoluzionato la storia dell uomo: chi era in grado di saper fondere e lavorare il metallo occupava un posto di rilievo nelle società antiche. Ma come si lavoravano i metalli? Da dove venivano? Dalle case del Forcello tornano alla luce fibule, pendagli, aghi, spilloni, frammenti di aes signatum e aes rude in bronzo, chiodi, coltelli e attrezzi in ferro, ma anche ornamenti in argento e lamina d'oro. Il laboratorio approfondisce gli aspetti legati alla lavorazione del metallo e all'approvigionamento della materia prima. L'analisi della tecnica di fusione avviene tramite sperimentazione diretta. Il laboratorio consente ai ragazzi di assistere ad una dimostrazione di fusione del metallo (stagno) in buca o tramite l utilizzo di un piccolo forno fusorio con produzione di oggetti a stampo. L'attività è preceduta da una visita introduttiva al sito supportata da pannelli didattici e da ricostruzioni sperimentali quali il telaio verticale, le fornaci per la cottura della ceramica e il modellino di casa etrusca. Il quadro della storia dell'etruria padana e della vita nell'abitato del Forcello è completato dalla visione di un cartone animato. Dopo aver mostrato ai ragazzi alcuni esempi di oggetti in metallo, spesso corrosi dal tempo, si procede con la fusione dello stagno in una fornacetta a fossa. Il fuoco viene tenuto vivo da un mantice che può essere azionato in tutta sicurezza anche dai partecipanti. Una volta fuso, il metallo viene colato negli stampi per fabbricare piccoli oggetti che verranno consegnati ai ragazzi insieme alle scorie di fusione. Pro Loco Bagnolo info@parcoarcheologicoforcello.it

18 Segni etruschi Borgofranco sul Po Tru.Mu Museo del Tartufo partecipanti: Minimo 18 - massimo 28 Da marzo ad ottobre su prenotazione frequenza: 1 incontro di 3 ore 2 euro (ingresso) + 5 euro (laboratorio) a studente descrizione: Che fine fanno i cocci una volta raccolti? Passano nelle mani dei restauratori che con grande pazienza ricompongono vasi dalle forme svariate. E qualche volta hanno anche delle sorprese come la scoperta di iscrizioni lasciate dal proprietario dell oggetto. È il caso di diversi vasi etruschi che recano iscrizioni incise. Saranno i ragazzi stavolta a fare i restauratori provando a ricomporre un puzzle di frammenti di ceramica. Il laboratorio si sofferma sulla fase di raccolta e primo restauro delle ceramiche dopo lo scavo. Al Forcello, però, capita di trovare anche brevi iscrizioni in etrusco che raccontano qualcosa in più degli abitanti del sito. L'inquadramento generale dell'abitato etrusco avviene durante la visita supportata da pannelli didattici e ricostruzioni sperimentali, quali il telaio verticale, le fornaci per la cottura delle ceramiche e il modellino di casa etrusca. Il quadro della storia dell'etruria padana e della vita al Forcello è completato dalla visione di un cartone animato. Con il supporto di una presentazione in Power Point, vengono introdotte le classi ceramiche rinvenute al Forcello con particolare attenzione a quelle che recano iscrizioni, per sottolineare l'importanza della ceramica come indicatore culturale e come veicolo di informazioni sul proprietario e sull'utilizzo dell'oggetto. Nella fase pratica, i ragazzi, suddivisi in gruppi, come pazienti restauratori separano i frammenti di diversi recipienti in ceramica per ricomporli con nastro adesivo. Le iscrizioni incontrate consentiranno di scoprire qualcosa in più sulla lingua etrusca, ancora oggi poco conosciuta a causa della scarsità di testi. Pro Loco Bagnolo info@parcoarcheologicoforcello.it Recapiti via A. Barbi, 36/b (Località Bonizzo) - Borgofranco sul Po tel fax info@comune.borgofrancosulpo.mn.it Tru.Mu ovvero "Truffle Museum - Museo del Tartufo", nato nel 2007 è un viaggio tra tradizione e contemporaneità, un percorso di scoperta scientifica del tartufo nel mantovano, un momento di apprendimento e di scambio. Una lunga parete grafico/scientifica spiega tutto quello che c'è da sapere sul tartufo in termini biologici, sulle piante simbionti e sul terreno e il territorio. Alle informazioni scientifiche fanno da contrappeso le curiosità legate all'addestramento del cane da tartufo, alla cucina e alle tecniche di conservazione. All'esterno il percorso si conclude con un parco didattico attraverso il quale i bambini potranno mettere alla prova quanto hanno imparato sul tartufo.

19 Il Tartufo... Caccia al tesoro nascosto La Fiaba di Tufo, Tartufo Telefono: La Fiaba di Tufo, Tartufo Scuola dell'infanzia partecipanti: Massimo 30 Da settembre a giugno frequenza: 1 incontro di 2 ore gratuito descrizione: Un gioco, un'esperienza sensoriale tra scopertà e novità, questo è il percorso scientifico-didattico che il Tru.Mu offre. La visita tematica proposta per la scuola primaria è adatta alle classi IV e V. L'attività è impostata come il gioco della caccia al tesoro, cui scopo è quello di riconoscere il tartufo, oltre che approfondire argomenti spesso già affrontati in classe, come: la fotosintesi clorofilliana, i funghi e le piante. La visita si completa inoltre di un momento per l'osservazione al microscopio di spore di alcune specie di tartufo e di radici micorizzate. Infine, nell'area antistante il museo il cercatore di tartufo con il suo cane mostreranno il tesoro nascosto, il TARTUFO. La classe che partecipa a questa visita tematica viene suddivisa in tre squadre. Ad ognuna sono consegnate 6 buste corrispondenti ai 6 argomenti principali proposti dalla parete illustrata del museo. Ogni "tappa" è introdotta da una sintetica spiegazione, che sarà poi la chiave di risoluzione dei quesiti proposti all'interno di ciascuna busta. Gli argomenti trattati sono: fotosintesi, funghi, tartufo e piante. Gli insegnanti assegnano un punteggio ad ogni risposta esatta, decretando infine la squadra vincitrice per maggior numero di risposte corrette. La visita include inoltre un momento di osservazione al microscopio e prova dei sensi: tatto ed olfatto nella parete gioco-test. Conclude l'attività didattica la ricerca del tesoro nascosto, grazie al cane con il suo cercatore di tartufo nel parco esterno del museo. Ambra Ghisellini prenotazioni@trumu.org partecipanti: Massimo 30 Da settembre a giugno frequenza: 1 incontro di 2 ore gratuito descrizione: L'attività didattica è adatta ad una fascia d'età dai 3 ai 6 anni. Attraverso la fiaiba di Tufo si impara a conoscere l'ambiente del bosco e del sottosuolo, le piante ed il protagonista: il TARTUFO. All'ascolto della lettura animata, segue l'attività di laboratorio creativo, dove ricreare con la fantasia il racconto. I bambini si divertono a colorare, ritagliare, incollare e utilizzare diversi materiali per riempire il grande cartellone della Fiaba di Tufo. I bambini sono accolti nella grande sala museale, dove possono osservare e scoprire la grande parete illustrata, ricca di immagini che riconducono all'ambiente ideale dove il tartufo nasce e si sviluppa. Con l'aiuto di una presentazione digitale viene letta ed interpretata la fiaba di Tufo Tartufo, che sarà poi ricostruita dai bambini. Nell'area di laboratorio-creativo sono utiilzzati i seguenti materiali: colori, cartoncino, forbici, lana, cotone, rami, foglie carta crespa, colla, pennelli e tanto altro ancora. I bambini ricreano la fiaba ascoltata distinguendo le aree del sopra e sotto suolo. A conclusione dell'attività didattica, se il tempo lo permette, è possibile assistere alla dimostrazione pratica della cerca del tartufo nel parco antistante il museo. Ambra Ghisellini prenotazioni@trumu.org

20 Un fungo ipogeo da conoscere: il tartufo Canneto sull Oglio Ecomuseo Valli Oglio Chiese - Centro di Documentazione partecipanti: Massimo 30 Da settembre a giugno frequenza: 1 incontro di 2 ore gratuito descrizione: La visita tematica proposta alla scuola secondaria di primo grado è un valido approfondimento che si affiianca al programma già affrontato in classe. Un agronomo accompagna gli studenti nella conoscenza di questo importante fungo ipogeo. Gli spunti di riflessione sono dati dalla parete attrezzata, che illustra, chiarisce e definisce il tartufo. Sicuramente significativo è il tempo dedicato all'osservazione al microscopio collegato allo schermo di: foglie, radici, sezioni di funghi, tartufi e tanto altro ancora, per approfondire diversi argomenti di botanica, micologia, idnologia ed entomologia. Al Tru.Mu il visitatore può conoscere ed approfondire diversi argomenti, il tema principale è il TARTUFO, punto di partenza e di arrivo nella lezione proposta dall'agronomo. La visita tematica è ricca di contenuti di botanica, di idnologia e micologia. I pannelli esplicativi posizionati nella grande sala museale, così come le specie di tartufo conservate in teche ed il microscopio sono i principali strumenti utilizzati dall'agronomo durante la lezione-visita guidata. Questo progetto può essere adattato ad uno specifico programma scolastico, previa comunicazione da parte dell'insegnante. Ambra Ghisellini prenotazioni@trumu.org Recapiti piazza Gramsci, 79 - Canneto sull Oglio tel / / fax cannetocultura@libero.it Le parti costitutive dell Ecomuseo delle Valli Oglio Chiese sono il Centro di Documentazione, situato nel Museo Civico, e il patrimonio diffuso sul territorio, entrambi interconnessi con appositi percorsi tematici e itinerari attrezzati. Il Centro di Documentazione con i suoi 14 percorsi tematici è lo specchio del territorio, memoria attiva delle valenze culturali e delle identità territoriali sul piano: ambientale, scientifico naturalistico, storico antropologico, etnografico e produttivo.

21 "A"come argilla materia prima per una educazione storico tecnologica Casa e bottega Scuola dell'infanzia partecipanti: Massimo 30 frequenza: incontri di due ore ciascuno 4 euro per alunno e per ogni incontro, comprensivo dei materiali e della cottura dei manufatti. descrizione: Analisi dei materiali e degli strumenti - tipologie e colori dell' argilla - tecniche di base per l'approccio alla modellazione. Dalla sfera al volto, motivi per imprigionare le ombre e le luci alla base della scultura. Le texsture - dall'impronta allo stampo: dal positivo al negativo e viceversa. Come modellare un vaso senza il tornio. La coloritura dell'argilla attraverso la smaltatura Visita alla sezione dell'archeologia e della sezione l'argilla materia prima della pianura padana presenti nel Centro di Documentazione. Analisi dei manufatti esposti e delle tecniche di lavorazione. Evoluzione tecnologiche - vari tipi di cottura. Aspetti artigianali ed artistici. Le scansioni didattiche sono corredate da schede. Attività didattica a cura dell'associazione Ecologica Museo Oglio Chiese 0376/ tutte le mattine dal lunedi al venerdi /70175 sabato 15,00-19,00 domenica 10,00-12,30/15,00-19,00 segreteria.tecnica@comune.canneto.mn.it ogliochiese.museo@virgilio.it partecipanti: Massimo 30 frequenza: un incontro di due ore ciascuno 2 euro per ogni incontro e alunno descrizione: Come era organizzata la casa popolare, gli spazi, le mansioni della donna e dell'uomo: Gli oggetti e le scansioni del lavoro nella casa. La casa si trasforma in bottega. Strumenti e tecniche e tecnologie di antichi mestieri. Dall'artigianato all'industria. Analisi degli strumenti, dei materiali e delle tecnologie delle seguenti botteghe: sarto, calzolaio, falegname, carradore, bottaio, zoccolaio, tornitore, fabbro, imbianchino, decoratore, giocattolaio ecc. Dal giocattolo popolare al giocattolo artigianale alla sua evoluzione e organizzazione in giocattolo industriale. Attività didattica a cura dell'associazione Ecologica Museo Oglio Chiese 0376/ tutte le mattine dal lunedi al venerdi /70175 sabato 15,00-19,00 domenica 10,00-12,30/15,00-19,00 segreteria.tecnica@comune.canneto.mn.it ogliochiese.museo@virgilio.it

22 Il gioco e il giocattolo nella tradizione popolare e preindustriale La maschera tramite della drammatizzazione partecipanti: Massimo 30 frequenza: 2 incontri di 2 ore ciascuno circa 2 euro per la visita tematica interattiva. Per il laboratorio 4 euro comprensivo di tutti i materiali descrizione: Origini storiche del gioco e del giocattolo fatto in casa - alla scoperta dell'antica tradizione del giocattolo popolare. Saper acquisire le regole i processi creativi attraverso l'arte della manualità. Saper comunicare e rapportarsi con gli altri attraverso il gioco. Giocando si impara. Dal giocattolo della tradizione al giocattolo artigianale e poi industriale. Le stagioni scandiscono il gioco Scuola dell'infanzia Analisi dei giocattoli fatti in casa, espressività, accorgimenti, tecnologie ed espressività. Giochi e giocattoli di acqua, di terra, di aria, giochi per acquisire la manualità, la destrezza, il colpo d'occhio, l'equilibrio ecc. giochi per diventare adulti. Costruire giocattoli con materiali poveri legno, carta, sughero, argilla plastica ecc. L'attività didattica è corredata da 200 schede e dal volume "il gioco e il giocattolo nella tradizione popolare" Attività didattica a cura dell'associazione Ecologica Museo Oglio Chiese 0376/ tutte le mattine dal lunedi al venerdi /70175 sabato 15,00-19,00 domenica 10,00-12,30/15,00-19,00 segreteria.tecnica@comune.canneto.mn.it ogliochiese.museo@virgilio.it partecipanti: frequenza: descrizione: Massimo 30 persone 2 incontri di 2 ore ciascuno 4 euro per alunno per ogni incontro, comprensivo dei materiali La maschera tramite con il teatro e la drammatizzazione mezzo per interpretare l'eterna lotta tra il bene e il male, tra la morte e la vita. La maschera nel costume, nella tradizione popolare e nell'arte. La maschera nel segno della trasgressione e di interpretazione del creato. Attraverso la sezione dei riti e dei miti e la sezione del gioco analisi dei manufatti e delle tecnologie utilizzate. studio e realizzazione delle numerose tipologie di maschere, alla ricerca di una simbologia espressiva. Materiali utilizzati: carta, cartoncini, stoffa e altri materiali. Tecniche del collages, cromie con pennarelli tempere ecc. Attività didattica a cura dell'associazione Ecologica Museo Oglio Chiese 0376/ tutte le mattine dal lunedi al venerdi /70175 sabato 15,00-19,00 domenica 10,00-12,30/15,00-19,00 segreteria.tecnica@comune.canneto.mn.it ogliochiese.museo@virgilio.it

23 Le erbe commestibili nella tradizione popolare Miti e riti nella cultura popolare Scuola secondaria di secondo grado partecipanti: Circa 25 per gruppo partecipanti: Circa 25 alunni pe r gruppo Autunno, primavera frequenza: Anche due incontri din circa 2 ore frequenza: 2 incontri di circa 2 ore descrizione: 2 euro per alunno per visita tematica ad ogni incontro, più 3 euro per il laboratorio con la raccolta delle erbe L'uso culinario e curativo delle erbe - la raccolta nella tradizione popolare nel linguaggio e nell'artigianato -caratteristiche e curiosità metafore e simbologia vegetali. La Chiesa di S. Croce esempi di un codice botanico. Lungo il percorso attrezzato "Acqua terra una risorsa" raccolta delle erbe spontanee commesti bili. descrizione: 2 euro per alunno per incontro I riti ei miti nella tradizione popolare: miti dell'acqua del fuoco e dell'albero.: Alle origini dei miti nel territorio dell'ecomuseo (simboli solari - il drago ecc.) Il calendario delle feste delle tradizioni e delle ritualità. Le simbologie nella chiesa di santa croce. Le ritualità legate al costume nella tradizione popolare, alle origini della moda. Simbologie e metafore - Il calendario gastronomico tra storia feste e tradizioni. Visita alla sezione analisi dei documenti. Come realizzare un erbario procedure e tecniche di conservazione. L'attività didattica è sostenuta dalle schede e dal libro le erbe commestibili e dalla cartellonistica lungo il percorso a margine del fiume Oglio. Attività didattica a cura dell'associazione Ecologica Museo Oglio Chiese 0376/ tutte le mattine dal lunedi al venerdi /70175 sabato 15,00-19,00 domenica 10,00-12,30/15,00-19,00 segreteria.tecnica@comune.canneto.mn.it ogliochiese.museo@virgilio.it Scoprire le origini delle tradizioni popolari attraverso il simbolo la metafora, il rito e il mito. Il calendario dei riti espressione della comunità. Gli affetti e i sentimenti del "ricordo" attraverso la simbologia botanica. Analisi dei manufatti esposti nella sezione dei Riti e miti del Costume e nella Chiesa di Santa Croce. L'attività didattica è sostenuta da schede e dai Volumi sul costume e il Gusto ritrovato. Percorso Acqua terra una risorsa. Attività didattica a cura dell'associazione Ecologica Museo Oglio Chiese 0376/ tutte le mattine dal lunedi al venerdi /70175 sabato 15,00-19,00 domenica 10,00-12,30/15,00-19,00 segreteria.tecnica@comune.canneto.mn.it ogliochiese.museo@virgilio.it

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