Francesco COLOMBARO. (Pescara) Laboratorio per coristi. Classe di Teoria e Solfeggio Laboratorio per coristi

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1 Laboratorio per coristi Laboratorio per coristi Il Laboratorio per CORISTI presuppone l uso del metodo di Roberto Goitre pubblicato da Suvini Zerboni. Il metodo in questione tende a dare una formazione informazione, dei punti fermi di riferimento ai cantori, al fine di generare sicurezza nella lettura cantata. Lo stesso metodo è adattissimo anche a tutti quegli alunni che non hanno intenzione di fare della musica il proprio mestiere. Inoltre è un ottima formazione di base anche per chi vuole affrontare la lettura con maggior padronanza. Due sono i motori di tale sistema : 1) La lettura tramite lo spostamento del Do (Do mobile) in funzione delle varie tonalità. Questo fa sì che il Do venga a capitare sul I grado di una qualsiasi scala maggiore e che il La diventi I grado di una tonalità relativa minore. 2) Il metodo è fatto per raggiungere piccoli obiettivi in maniera del tutto progressiva, incrementando negli esercizi, di volta in volta, sia le figure ritmiche che le note: es.: - I Argomento il RITMO - esercizi solo ritmici con semiminima e pausa di semiminima senza metro in chiave aiutati dal solo battito delle mani o da una qualsiasi pulsazione. - esercizi solo ritmici con metro in chiave con uso di facili controtempi - esercizi solo ritmici con aggiunta del punto a fianco della minima - esercizi solo ritmici a due voci per una facile poliritmia - esercizi solo ritmici con aggiunta di crome - esercizi solo ritmici, con altre figure, a due tre voci (anche a canone) - esercizi solo ritmici con aggiunta di semibrevi - esercizi solo ritmici con aggiunta di punto e legatura - esercizi solo ritmici con uso di sincopi - esercizi solo ritmici con tempi composti - Sarà cura dell insegnante fare dei veri e propri esercizi alla lavagna (o anche tramite proiezioni) facendo partecipare, in maniera sincrona, tutta la classe con e senza gesti di divisione e suddivisione. - II Argomento IL MELOS - - esercizi con 2 note : Do Re I e II grado di una ipotetica scala Maggiore fig. Semiminima e pausa di S., Minima e pausa di M. -esercizi con 3 note:do Re Mi I II e III grado di una ipotetica scala Maggiore -esercizi con 4 note : Do Re Mi FA -esercizi con 5 note : Do Re Mi FA Sol ecc.. - Sarà cura dell insegnante fare dei veri e propri esercizi alla lavagna (o anche tramite proiezioni ecc.) facendo partecipare,in maniera sincrona, tutta la classe con e senza gesti di divisione e suddivisione.

2 2 Laboratorio per coristi note dell autore Cantar leggendo pag.17 : Estenzione Do Re L insegnante canterà i primi due suoni della scala maggiore, che chiamerà suoni funzione Do Re. Contemporaneamente indicherà con un gesto due posizioni distinte davanti al suo corpo (per esempio due bottoni della giacca o del grembiule, due spille o due coccarde appuntate al vestito). Quindi farà cantare gli allievi sulle note Do Re variamente alternate o ripetute indicando i punti di riferimento prestabiliti, senza aiutarli né con la voce né con qualsivoglia strumento. In seguito, tracciata una linea continua alla lavagna, segnerà alcune figure di semiminima e di minima al di sotto della linea continua sulla lavagna, segnerà alcune figure di semiminima e di minima al di sotto della linea stessa, oppure sulla linea e al di sopra di essa. Le note Do Re dovranno necessariamente corrispondere a suoni reali. Con il sistema del Do mobile si definiscono Do Re (con il termine di suoni funzione) i primi due gradi di una scala nel modo maggiore. Le voci meno esercitate possono essere più intonate su certi suoni che su altri; si consiglia di cercare dapprima il suono mediamente meglio intonato da tutti gli allievi... - In riferimento a questo tipo di problematiche potrebbe essere utile, ad ogni incontro, utilizzare una Griglia, alla lavagna (o anche su un foglio grande) di note DO MI SOL nelle linee e RE e FA negli spazi intermedi nonché al di sotto e al di sopra il SI e il LA. [La griglia inoltre potrebbe essere anche invertita note DO MI SOL negli spazi e RE e FA nelle linee intermedie nonché al di sotto e al di sopra il SI e il LA] L utilità di questo schema porta con sé varie opportunità : 1) Con una semplice bacchetta si potrebbero indicare le note e farle cantare improvvisando melodie facili e, coerentemente con il metodo, in maniera del tutto progressiva incrementare le note di volta in volta rendendo il tutto un gioco facile e divertente. Questo schema inoltre abitua i ragazzi a relazionarsi alla solmisazione, all esacordo e alla sensibile in maniera tale che un centro tonale diventi un vero e proprio centro di gravitazione melodica in ordine ai gradi I - V - IV VI ecc.. 2) In generale le note diesizzate verranno cambiate con le vocali finali in i Do# Di, Re# Ri ecc. mentre le note bemollizzate con le voli finali in a o in o Reb Ra, Mib Ma. Andrà considerata, anche la lettura del si con il cambio in Ti per non confonderlo con il sol# Sil, Lab Lo ecc.. Fig.2(vedi allegato) 3) Dal punto di vista dell uso delle chiavi e dal punto di vista dell uso dei tagli addizionali questo sistema favorisce e aiuta moltissimo l immediato riconoscimento delle note sia nelle chiavi antiche sia al di sopra che al di sotto del pentagramma.

3 3 Laboratorio per coristi 4) E inoltre ipotizzabile anche l uso di indicazioni grazie al gesto della mano (chironomia) es. : due dita in su per una seconda su, due dita in giù per una seconda giù, tre dita in su per una terza su, quattro dita in giù per una quarta giù ecc. 5) Non va trascurata inoltre la lettura poliritmica e la lettura polifonica a 2 a 3 e 4 voci di canoni, bicinia, tricinia ecc... che è alla base di un giusto atteggiamento ritmico nonché di una giusta intonazione degli intervalli e quindi di un giusto temperamento vocale. Il Melos e il Ritmo a volte si separano totalmente per venire trattati in maniera facile ed esaustiva sia nei tempi semplici che nei tempi composti. Il melos viene congiunto al ritmo molto lentamente, in maniera tale che l allievo possa vedere, e quindi abituarsi, a tutte le possibili figurazioni melodico ritmiche. Alla fine del metodo, inoltre, a grandi cenni, viene trattato anche il ritmo misto. - Ritmo nei Tempi Semplici e ritmo nei tempi composti ; Divisioni e Suddivisioni delle unità di tempo. Fig.3(vedi allegato) I tempi semplici, i tempi composti e il ritmo misto verranno indicati in maniera del tutto simile a come le scuole di direzione d orchestra usano indicare, al fine di agevolare la decifrazione del gesto di un eventuale direttore di coro o d orchestra. Sarà cura del Docente insegnare all alunno la lettura ritmica e melodica anche senza alcun gesto, in quanto problema per tutti quegli allievi che sono costretti a leggere muovendo le dita sullo strumento musicale. Il libro in realtà si divide in due volumi : uno per la Solmisazione moderna e uno di Teoria ricco di proposte didattiche con fini esclusivamente ludico - didattici e psico pedagogici ; infatti sono rintracciabili unità e argomenti che hanno alla base Fare musica e giocare. 6) Affianco a questo sistema sarà cura dell insegnante fare DETTATI RITMICI E MELODICI in riferimento al livello raggiunto con lo stesso solfeggio cantato. Non si escludono in itinere esercizi e invenzioni liberamente inventate per tipologia di allievo al fine di realizzare una raccolta di riferimento per tali laboratori.

4 4 Laboratorio per percussionisti Laboratorio per percussionisti Il Laboratorio per Percussionisti presuppone l uso del metodo di Roberto Goitre in maniera del tutto ridotta e semplificata. Sarà cura dell Insegnante utilizzare anche altri metodi progressivi come ad esempio il I e II volume di solfeggio del Dante Agostini dove la lettura in questione è fatta soltanto di figure ritmiche e che, come il Metodo Goitre, incrementano sempre più difficoltà sia a livello di figure ritmiche sia a livello di tempi semplici e composti e l inserzione di fig. irregolari. Tuttavia le linee generali saranno del tutto simili e le lezioni si svolgeranno alla lavagna (o con proiezioni) e saranno indirizzate a tutti quegli allievi che hanno bisogno di una forte preparazione ritmica di base. Non si escludono in itinere esercizi e invenzioni liberamente inventate per tipologia di allievo al fine di realizzare una raccolta di riferimento per tali laboratori Laboratorio per strumentisti Anche il Laboratorio per strumentisti presuppone l uso del metodo di Roberto Goitre in maniera del tutto ridotta e semplificata. Sarà cura inoltre dell Insegnante utilizzare il Pozzoli corso facile prima e seconda parte, al fine di facilitare l immediata lettura delle note fine a se stesse, il cosiddetto solfeggio parlato, nelle chiavi di violino e di basso, nei tempi semplici, nei tempi composti, ed anche con figurazioni irregolari. I suddetti testi possono inoltre essere usati anche per la facile lettura cantata. Sia per il Laboratorio per Percussionisti sia per il Laboratorio per strumentisti si presuppone uno svolgimento in itinere tenendo conto dell età dell allievo e della sua capacità di apprendimento e cercando di curare con attenzione tutti i singoli alunni. Va considerato inoltre il fatto che con tutti quegli alunni che non dovranno fare della musica una professione i percorsi potrebbero essere divisi es. : Tutti quelli che leggono per voci ad un solo pentagramma,strumenti ad arco, a fiato ed a percussione, leggeranno solo in chiave di violino e potranno usare per iniziare Pozzoli corso facile prima e seconda parte. Tutti quelli che leggono il doppio pentagramma Pianoforte Organo Arpa, Celeste, Campanelli a Tastiera, Xilofono ecc. potranno usare per iniziare Pozzoli I CORSO e Pozzoli corso facile 2 parte Non si escludono in itinere esercizi e invenzioni liberamente inventate per tipologia di allievo al fine di realizzare una raccolta di riferimento per tali laboratori.

5 Primo Periodo Livello A Obiettivi di apprendimento Conoscenze: Elementi di notazione musicale e di teoria progressiva : - suono, rumore, altezza, timbro; - note, rigo musicale; - figure e valori; - chiavi; - tagli addizionali; - misure, tempi e accenti,ritmo; - legature; - punto semplice, doppio, triplo, coronato; - sincope e contrattempo; - duina,terzina e sestina; - alterazioni; - tonalità; - suoni omofoni; - i gradi della scala; - dinamiche - agogica Elementi di intonazione e di dettato ritmico-melodico : - Effettuare letture ritmiche senza metro ritmico (valori musicali elementari) anche a due tre voci. - Effettuare letture ritmiche con metro ritmico (valori musicali elementari) nei tempi semplici e nei tempi composti anche a due tre voci. - Effettuare letture ritmiche con metro ritmico (valori musicali elementari) nei tempi semplici e nei tempi composti anche a due tre voci (valori musicali elementari con il punto). - Cantare in tonalità, in maniera progressiva, in riferimento a gradi facili, proponendo brevi esercizi e incrementando in itinere gradi e valori musicali. Si ipotizza l uso di sc.pentatoniche (V III, V III II, V VI II I ecc..) e l uso del Do mobile (es.do Re I II, Do Re Mi I II III, Do Re Mi Fa I II III IV, Do Re Mi Fa

6 6 Sol I II III IV V, ecc ) nei tempi semplici e nei tempi composti, anche a due voci. - Cantare in altre tonalità con al massimo tre diesis o tre bemolli ipotizzando anche l uso di sc.pentatoniche (V III, V III II, V VI II I ecc..) e del Do mobile. - Effettuare dettati in maniera progressiva, in riferimento a gradi facili, proponendo brevi esercizi e incrementando in itinere gradi e valori musicali. Si ipotizza l uso di sc.pentatoniche (V III, V III II, V VI II I ecc..) e del Do mobile (es.do Re I II, Do Re Mi I II III, Do Re Mi Fa I II III IV, Do Re Mi Fa Sol I II III IV V, ecc ) nei tempi semplici e nei tempi composti. - Effettuare dettati e cantati con introduzione di modulazioni al tono relativo e con dinamica e agogica, nei tempi semplici e nei tempi composti anche a due tre voci. - Effettuare cantati con introduzione di modulazioni al tono relativo e con dinamica e agogica, nei tempi semplici e nei tempi composti con uso di trasporto. - Effettuare cantati con introduzione di modulazioni al tono relativo e ai toni vicini con uso di trasporto. - Effettuare dettati e cantati con introduzione di modulazioni al tono relativo e ai toni vicini e con dinamica e agogica, nei tempi semplici e nei tempi composti con aggiunta di gruppi irregolari (facili) anche a due tre voci. ELEMENTI DI LETTURA PARLATA - Lettura Ritmica e Parlata sillabata o percussiva (tradizionale) Solfeggio nelle chiavi di violino e basso in tutti i tempi semplici e composti con combinazioni ritmiche regolari e irregolari. - Setticlavio : esecuzione di letture parlate nelle chiavi antiche, esecuzione di letture cantate nelle chiavi antiche e-o anche con il Do mobile. Abilità - Capacità di riconoscimento e di riproduzione di valori musicali (elementari).

7 7 - Capacità di riconoscimento e di riproduzione di valori musicali (valori musicali elementari con il punto). - Capacità di intonazione dei gradi di una tonalità, ed eventuali intervalli interni, con relativa durata di valori musicali nei tempi semplici e nei tempi composti. - Capacità di intonazione dei gradi di una tonalità, ed eventuali intervalli interni, con relativa durata di valori musicali nei tempi semplici e nei tempi composti anche a due tre voci. - Capacità di intonazione dei gradi di una tonalità, ed eventuali intervalli interni, con relativa durata di valori musicali anche con alterazioni che conducono verso tonalità vicine applicando anche dinamica e agogica. - Capacità di riconoscimento dei gradi di una tonalità con relativa durata di valori musicali anche con alterazioni che conducono verso tonalità vicine, ed eventuali intervalli interni nuovi. Al termine del periodo di studio lo studente : Arriverà progressivamente a leggere ed ascoltare una melodia Maggiore o minore anche a due tre voci, sapendo far riferimento a Metro, Gradi, Intervalli, Valori ritmici nei tempi semplici e nei tempi composti con il punto e con eventuali modulazioni ai toni vicini con uso di trasporto e con eventuale uso di Do mobile. Contenuti del corso : Lettura melodica : - individuale: esecuzione vocale di una melodia nelle tonalità maggiori e minori (fino a tre alterazioni in chiave), con alterazioni transitorie e brevi passi modulanti ai toni vicini; - collettiva: esecuzione vocale di semplici esercizi a 2 voci, in stile armonico (bicordi) e polifonico (elementari strutture contrappuntistiche a parti alternate, imitazioni, canoni), con note della tonalità d impianto e qualche alterazione transitoria. Trasporto : Esecuzione vocale di una melodia nei modi maggiore e minore (fino a tre alterazioni in chiave), con trasporto non oltre un tono sotto/sopra rispetto alla tonalità originale, compreso l utilizzo di alterazioni transitorie. Dettato ritmico musicale :

8 8 Lettura Ritmica : Esecuzione di una lettura: - parlata (tradizionale) in chiave di violino e di basso, nei tempi semplici e composti con figurazioni ritmiche di media difficoltà, compresi i gruppi irregolari (terzine, doppie terzine, sestine, duine, quartine, quintine, settimine) notati nelle loro figurazioni fondamentali; - ritmica (a una parte), sillabata o percussiva, nei tempi semplici e composti, con figurazioni ritmiche più complesse rispetto alla precedente; - poliritmica (a due parti) individuale e/o collettiva, sillabata o percussiva, con figurazioni analoghe alla precedente. Setticlavio : Esecuzione di letture parlate nelle sette chiavi. Dettato ritmico, musicale e armonico-polifonico : Trascrizione di: - un dettato ritmico nei tempi fondamentali, con figurazioni di difficoltà ritmiche più contenute rispetto a quelle delle letture ritmiche; - un dettato musicale (ritmico-melodico) nelle tonalità maggiori e minori fino a due alterazioni in chiave, nei tempi fondamentali, con alterazioni transitorie e brevi passi modulanti ai toni vicini, senza indicazione di tempo e tonalità; - frammenti di dettato armonico (bicordi) e/o polifonico a due parti (quattro note contro una; due note contro una, anche in alternanza). Teoria Musicale : Elementi fondamentali di notazione, ortografia e teoria musicale; concetto di scala; gradi della scala; scale maggiori e individuazione delle relative minori; integrazioni di argomenti con particolare riferimento a quelli di maggior valenza teorico-armonica: analisi di tempi semplici, composti e corrispondenti; denominazione dei gradi; intervalli e rivolti; tonalità vicine ed omofone; triadi magg., min., aum. e dim. e rivolti; triadi sui gradi della scala; tritono e sua risoluzione; modulazioni ai toni vicini; ritmo iniziale e finale di un brano; cenni sulla struttura di un brano musicale (inciso, semifrase, frase, periodo); altro, a discrezione del Docente ed in base al livello medio del corso. Composizione e Improvvisazione : - completamento di un periodo musicale proposto (con scrittura della seconda frase) mediante l utilizzo coerente degli elementi ritmico-melodici, con carattere

9 9 affine o differenziato della risposta (ossia se le cellule utilizzate sono simili oppure contrastanti rispetto alla proposta); - variazione del periodo musicale proposto, con modificazione degli elementi ritmico-melodici; - creazione estemporanea (con voce, strumento o scrittura) di un periodo musicale dotato di ritmo, mediante l utilizzo di una sequenza (scritta) di vari suoni. Ascolto : discriminazione e identificazione di: intervalli, triadi maggiori, minori, diminuite ed aumentate in posizione fondamentale e in rivolto; riconoscimento, all ascolto di brevi e facili brani, di configurazioni timbriche (strumenti, famiglie orchestrali), melodiche (disegno melodico piano o sinuoso, melodia ricorrente), armoniche (tonalità principale magg. o min.), ritmiche (incisi e cellule ritmiche ricorrenti), metriche (tempo ritmico) e dinamiche (andamento vario o stabile). Prove d esame 1 - Test scritto di teoria musicale 2 - Dettato melodico 3 - Esecuzione estemporanea di un solfeggio parlato nel pentagramma doppio 4 - Esecuzione estemporanea di un solfeggio cantato Materiale predisposto dal Docente LETTURA MELODICA : Cantar Leggendo Roberto Goitre Zoltan Kodàly 24 PICCOLI CANONI SUI TASTI NERI - MUSICA PENTATONICA ESERCIZI DI LETTURA - BICINIA HUNGARICA I - 15 ESERCIZI a 2 voci - CANTIAMO IN MODO CORRETTO Ubaldi, Canoni Corradini, Che gioia cantare Andreani-D Urso-Guglielminotti Valetta-Odone, Lettura melodica Vol. I-II, ed. Ricordi LETTURA RITMICA Pozzoli, Solfeggi parlati e cantati, I corso e Appendice al I corso, II corso Ciriaco, Solfeggi parlati e cantati, I corso parte I e II, II corso Poltronieri, Esercizi progressivi di solfeggi parlati e cantati, I, II Corso

10 10 Cambieri-Fugazza-Melocchi, Solfeggi parlati, ed. Berben Andreani-D Urso-Guglielminotti Valetta-Odone, Lettura ritmica, ed. Ricordi DETTATO Zoltan Kodàly ed.carisc : 24 PICCOLI CANONI SUI TASTI NERI - MUSICA PENTATONICA ESERCIZI DI LETTURA - BICINIA HUNGARICA I - 15 ESERCIZI a 2 voci - CANTIAMO IN MODO CORRETTO canti popolari ungheresi Vol.1 Cantar Leggendo Roberto Goitre Pasteris, Dettato ritmico Pasteris, Preparazione al dettato melodico Pozzoli, Guida teorica-pratica al dettato Parte I e II TEORIA MUSICALE Zanettovich, Elementi fond. di teoria e di ortografia musicale Atlante di Musica Ulrich Michels TRATTATO DI TEORIA MUSICALE Ottorino Gentilucci COMPOSIZIONE E IMPROVVISAZIONE Delfrati, Il pensiero musicale, 1 e 2 ASCOLTO Copland, Come ascoltare la musica Graziosi, Introduzione all ascolto La bibliografia è puramente indicativa e non esaustiva; il Docente, nella sua autonomia didattica, è libero di adottare i testi che ritiene più idonei e funzionali ai nuovi piani di studio della formazione musicale di base.

11 Secondo Periodo Livello B Obiettivi di apprendimento Conoscenze: Elementi di notazione musicale e di teoria progressiva : - alterazioni; - tonalità; - suoni omofoni; - i gradi della scala; - gruppi irregolari: duina terzina e sestina; - tono e semitono; - scale maggiori e minori; - intervalli maggiori, minori e giusti; - intervalli consonanti e dissonanti; - completamento delle scale; - tutti gli intervalli diretti e rivolti e loro analisi; - accordi: triadi e settima di dominante; - modulazione e analisi di semplici modulazioni ai toni vicini; - suoni armonici; - completamento dello studio dei gruppi irregolari: duine, quartine, quintine, settimine, ecc; - ritmi iniziali e finali; - costruzione del periodo musicale; - indicazioni di andamento, dinamiche, segni d'espressione e modi d'attacco, segni d'abbreviazione; - studio degli abbellimenti e loro realizzazione scritta; - il trasporto; - voci e strumenti; - altre scale: pentatonica, esatonale, bachiana, modalità antiche. - Modalità di rappresentazione del suono in sistemi di notazione non tradizionali. - Criteri di formazione delle scale tonali e di alcune scale non tonali. - Elementi essenziali dell armonia tonale. - Criteri basilari di organizzazione formale del linguaggio musicale. - Concetti relativi alle principali textures: monodia, omofonia, polifonia, fasce sonore.

12 12 Consolidamento degli elementi di lettura vocale - Esercizi di consolidamento dell ambito tonale con uso di cromatismi e con uso di modulazioni ai toni vicini e lontani. - Esercizi di ampliamento intervallare dell ambito tonale e esercizi di consolidamento attraverso inserzioni di fig.ritmiche complesse e fig.irregolari. Abilità - Riprodurre i diversi intervalli melodici e armonici; - leggere brani musicali di crescente difficoltà; - discriminare e identificare all ascolto intervalli, accordi, brevi figurazioni ritmiche e melodiche, configurazioni timbriche e dinamiche; - cogliere le principali relazioni sintattiche e formali presenti in un semplice brano. Enuclearle con linguaggio adeguato; - trascrivere, all ascolto, semplici brani monodici; - applicare i principali aspetti morfologici e sintattici del sistema tonale in semplici melodie, anche in forma estemporanea; - identificare, all ascolto e in partitura, l organico e la texture di composizioni appartenenti a vari generi e stili. Al termine del periodo di studio lo studente : - legge e riproduce con la voce brani di media difficoltà rispettandone le indicazioni agogiche e dinamiche; - intona gli intervalli consonanti e dissonanti più comunemente utilizzati, sia da soli sia organizzati in melodie, anche trasportandoli; - trascrive, dopo averli ascoltati, semplici melodie, figurazioni ritmiche e accordi; - compone semplici melodie formalmente compiute. Contenuti del corso : Lettura Melodica: - individuale: esecuzione vocale di una melodia nelle tonalità maggiori e minori fino ad un numero congruo di alterazioni in chiave (cinque/sei), con alterazioni transitorie e modulazioni ai toni vicini; - collettiva: esecuzione vocale di brevi esercizi a 2 voci, in stile armonico (bicordi) e polifonico (elementari strutture contrappuntistiche: a parti alternate, imitazioni, canoni), anche con alterazioni transitorie e passi modulanti ai toni vicini.

13 13 Trasporto : Esecuzione vocale di una melodia di media difficoltà (con alterazioni in chiave e alterazioni transitorie), con trasporto non oltre un tono sotto/sopra rispetto alla tonalità originale. Lettura Ritmica : Esecuzione di una lettura: - parlata (tradizionale) in chiave di violino e di basso, nei tempi semplici, composti e misti, con figurazioni ritmiche irregolari in più tempi (duina, terzina doppia terzina, quartina, quintina, doppia terzina, sestina, settimina), con cambi di tempo e abbellimenti di uso più frequente; - ritmica (a una parte), sillabata o percussiva, nei tempi semplici, composti e misti, con figurazioni ritmiche irregolari più complesse rispetto alla precedente; - poliritmica (a due parti) individuale e/o collettiva, sillabata o percussiva, con figurazioni ritmiche analoghe alla precedente. Setticlavio : Esecuzione di letture parlate coerenti con le necessità di lettura strumentale degli allievi. Dettato ritmico, musicale e armonico-polifonico : Trascrizione di: - un dettato ritmico nei tempi fondamentali, con figurazioni di difficoltà più contenuta rispetto a quelle della lettura ritmica; - un dettato musicale (ritmico-melodico) nelle tonalità maggiori e minori fino a tre alterazioni in chiave, nei tempi fondamentali, con alterazioni transitorie e modulazioni ai toni vicini. - un dettato armonico in bicordi (con eventuale uso di alterazioni transitorie) e/o polifonico a due parti, con l utilizzo di semplici strutture contrappuntistiche. Teoria Musicale : Completamento, approfondimento e consolidamento degli argomenti di teoria musicale trattati nel primo periodo della formazione di base. Inoltre, integrazioni con concetti fondamentali di armonia: triadi sui gradi della scala e loro funzioni e tendenze risolutive; accordo di settima di dominante; accordo di settima di sensibile; cadenze; altro, a discrezione del Docente, in base al livello medio del corso.

14 14 Composizione e Improvvisazione : - completamento del periodo musicale proposto (con scrittura della frase di risposta) mediante l utilizzo coerente degli elementi ritmico-melodici proposti e con precisazione della natura affermativa o negativa della risposta (ossia se gli incisi utilizzati sono simili, almeno ritmicamente, oppure contrastanti rispetto a quelli della proposta); - variazione della frase o del periodo proposti, con modificazione degli elementi ritmico-melodici, anche mediante l artificio del moto contrario o retrogrado; - creazione estemporanea (con voce, strumento o scrittura) di una frase musicale sulla base di una semplice base armonica data, mediante l utilizzo delle note degli accordi assegnati e qualche nota di ornamento (note di passaggio, note di volta, anticipazione). Ascolto : Riconoscimento, all ascolto di un brano, degli elementi: timbrici (strumenti, famiglie e sezioni orchestrali), ritmici (incisi, cellule ritmiche ricorrenti, figurazioni particolari), melodici (disegno melodico piano, sinuoso, articolato, ecc.), armonici (tonalità principale magg. o min., armonia semplice opp. ricca di accordi, modulazioni più evidenti, cadenze principali), metrici (tempo ritmico), relativi all andamento e alla dinamica, strutturali (temi, frasi, episodi). Prove d esame 1 - Test scritto di teoria musicale, comprendente la trascrizione in pentagramma doppio di un brano scritto nel setticlavio e la trascrizione di una linea melodica in altra tonalità 2 - Test scritto sul riconoscimento all ascolto di alcuni elementi ritmici, melodici, armonici, timbrici, dinamici e strutturali del brano proposto (tra quelli descritti) 3 - Dettato melodico e dettato a due voci 4 - Esecuzione estemporanea di un solfeggio parlato nel pentagramma doppio 5 - Esecuzione estemporanea di un solfeggio parlato nel setticlavio 6 - Esecuzione estemporanea di un solfeggio cantato 7 - Esecuzione estemporanea di un solfeggio cantato trasportato Testi di riferimento Materiale predisposto dal Docente :

15 15 LETTURA MELODICA Cantar Leggendo Roberto Goitre Zoltàn Kodàly ed. Carisc : - BICINIA HUNGARICA II III IV - EPIGRAMS 9 vocalizzi con accompagnamento - 33 Two Part EXERCISES - 44 Two Part EXERCISES - 55 Two Part EXERCISES - 66 Two Part EXERCISES - 77 Two Part EXERCISES Ubaldi, Canoni Corradini, Che gioia cantare Andreani-D Urso-Guglielminotti Valetta-Odone, Lettura melodica Vol. II, ed. Ricordi Odone, Lettura melodica Vol. III, ed. Ricordi LETTURA RITMICA Pozzoli, Solfeggi parlati e cantati, II-III corso Ciriaco, Solfeggi parlati e cantati, II-III corso Poltronieri, Esercizi progressivi di solfeggi parlati e cantati, II-III corso Cambieri-Fugazza-Melocchi, Solfeggi parlati, ed. Berben Andreani-D Urso-Guglielminotti Valetta-Odone, Lettura ritmica, ed. Ricordi DETTATO Cantar Leggendo Roberto Goitre Zoltàn Kodàly Pasteris, Dettato ritmico Pasteris, Preparazione al dettato melodico Pozzoli, Guida teorica-pratica al dettato Parte I e II TEORIA MUSICALE Zanettovich, Elementi fond. di teoria e di ortografia musicale Atlante di Musica Ulrich Michels Trattato di teoria Ottorino Gentilucci

16 16 COMPOSIZIONE E IMPROVVISAZIONE Delfrati, Il pensiero musicale, 2 e 3 ASCOLTO Copland, Come ascoltare la musica Graziosi, Introduzione all ascolto La bibliografia è puramente indicativa e non esaustiva; il Docente, nella sua autonomia didattica, è libero di adottare i testi che ritiene più idonei e funzionali ai nuovi piani di studio della formazione musicale di base. LICON - ACCADEMIA ALBAN BERG - LIBERO CONSERVATORIO DI MUSICA

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