PROGETTO EDUCATIVO ASILO NIDO CARLA LEVATI. Anno educativo 2012/2013
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- Timoteo Mora
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1 PROGETTO EDUCATIVO ASILO NIDO CARLA LEVATI Anno educativo 2012/2013 A cura del Coordinamento pedagogico dell asilo nido C. Levati
2 per progetto educativo intendiamo un piano che, dopo aver declinato in maniera specifica i traguardi formativi che si vogliono raggiungere ciò che si auspica che i destinatari dell offerta formativa diventino alla fine del percorso ipotizzato in termini di capacità, competenze, atteggiamenti, apprendimenti specifici -, dichiari attraverso quali mezzi (esperienze, attività, strategie) e risorse è possibile realizzare tali traguardi e specifichi le modalità di valutazione degli esiti. Un progetto non è ne un manifesto né un utopia (tatto del testo il progetto pedagogico al nido e la sua valutazione, Bondioli, Becchi, Ferrari) Il nido è un istituzione educativa che accoglie bambini e bambine del nostro territorio, dai tre mesi ai tre anni e si affianca alla famiglia nel perseguire e curare la crescita e lo sviluppo armonico del bambino. In riferimento alla legge regionale n 34 del 2004 politiche regionali per minori si definiscono le finalità del servizio e le modalità attuative, riconoscendo i bambini e le bambine soggetti di diritti individuali, giuridici, civili e sociali e opera perché essi siano rispettati come persone. Il nido ha finalità di: Formazione e socializzazione dei bambini, nella prospettiva del loro benessere psicofisico e dello sviluppo delle loro potenzialità cognitive, affettiva, relazionali e sociali; Cura dei bambini che comporti un affidamento continuativo a figure diverse da quelle parentali in un contesto esterno a quello familiare; Sostegno alle famiglie nella cura dei figli e nelle scelte educative. Tutto ciò in un contesto ambientale favorevole che stimoli e promuova le esperienze relazionali in un clima affettivo positivo, gioioso e giocoso, volto all esplorazione costruttiva che permetta a tutti i bimbi di continuare la loro storia, utilizzando competenze e conoscenze acquisite.
3 Il nido Carla Levati, da quest anno gestito della Cooperativa Universiis, accoglie sino a 60 bambini suddivisi in tre gruppi, ri-suddivisi in due sezioni per ciascun gruppo. I gruppi sono eterogenei, le sezioni omogenee. Ogni gruppo ha due/tre educatori di riferimento che turnano durante l intera giornata, ogni sezione ha il proprio educatore di riferimento che in base alle turnazioni accoglie il bambino la mattina o lo agevola nel ricongiungimento il pomeriggio. Vi è un educatrice che accoglie tutti i bambini delle varie sezioni che si fermano al nido sino alle e che con loro svolge attività diverse e segue una sua progettazione, sempre in accordo con il tema dell anno. Le presenze del personale sono attestate da un sistema di timbratura elettronica. Il tema scelto quest anno come filo conduttore delle attività strutturate e non la La fiaba di Pinocchio. Le sezioni hanno scelto il loro nome in relazione ad un personaggio della fiaba e sono così composte: - sezione piccoli Il grillo parlante : dai tre ai dodici mesi; - sezione piccoli Lucignolo : dai tre ai dodici mesi; - sezione mezzanelli I ciuchini : dai 12 ai 24 mesi; - sezione mezzanelli Il gatto e la Volpe : dai 12 ai 24 mesi - sezione mezzanelli Le balene : dai 12 ai 24 mesi - sezione grandi I burattini : dai 24 ai 36 mesi - gruppo tempo prolungato: Il laboratorio di Geppetto L ORGANIZZAZIONE PEDAGOGICA DEGLI SPAZI: La strutturazione degli spazi è una parte fondamentale del progetto educativo per trasmettere ai bambini e alle loro famiglie un messaggio di accoglienza serena attraverso la personalizzazione degli ambienti. Nell organizzazione degli spazi serve tener ben presente i bisogni dei bambini e le esigenze delle famiglie così da conciliare le necessità di ciascuno. Seguendo questa logica abbiamo istituito spazi comuni, spazi per i bambini (spazio-sezione; spaziolaboratorio; spazio-psicomotorio) e spazi per le famiglie. - Spazi comuni: l ingresso è lo spazio comune per antonomasia dove il genitore ed il suo bambino entrano al nido accedendo ad un salone che, nelle prime ore della mattina, li accoglie.
4 - Gli spazi per i bambini sono suddivisi in sezioni, luoghi in cui i piccoli trascorrono i momenti della giornata più di routine (spuntino del mattino, cambio, pranzo, nanna, merenda, ricongiungimento ) e a volte qualche attività particolare; gli spazi-laboratorio in cui i bimbi trascorrono la mattinata e, a secondo della tipologia di attività proposta scelgono il luogo idoneo (laboratorio di pittura/manipolazione/travasi laboratorio dei travestimenti/drammatizzazione/lettura delle storie laboratorio di psicomotricità stanzetta del gioco simbolico). - Spazi per le famiglie: all interno del nido c è una saletta in cui i genitori possono ritrovarsi (anche e soprattutto durante la fase di ambientamento dei loro bambini) e scambiarsi idee, vedere foto riguardo al nido, leggere e prendere in prestito libri e riviste riguardo la genitorialità Nella stagione estiva lo spazio a disposizione si estende con l uso del giardino. Il progetto educativo comprende la riflessione riguardo i momenti che scandiscono la giornata al nido (routine): L Accoglienza Al nido parlare di accoglienza significa parlare del lasciarsi e del ritrovarsi. L ingresso è un momento molto particolare in quanto separarsi non è mai facile. Per facilitare questo momento vengono attivate particolari strategie: - ritrovarsi nello stesso spazio con arredi a giochi che cambiamo raramente; - ritrovare un gruppo di bambini riconoscibili; - ricercare un rituale di distacco che permetta al bambini di prevedere cosa accadrà; Cambio e igiene personale Il momento del cambio e un momento privilegiato tra educatore e bambino L educatore sa che questo è uno speciale momento di intimità e cura che rivolge a ciascun bimbo e allo stesso tempo esperienza sensoriale e corporea che lo accompagna verso l autonomia. L approccio sarà diversificato a seconda del bambino e delle caratteristiche specifiche legate all età evolutiva. Per i lattanti (3 mesi-12 mesi) il cambio è uno dei momenti fisici insieme all essere tenuto tra le braccia, cullato, accudito e ha bisogno di movimenti teneri e delicati che facciano attenzione ai loro veri bisogni. Per i semi-divezzi (12 mesi- 2 anni) il cambio ha una valenza affettiva e sensoriale: l educatrice cambiando il bambino interagisce con lui, gli dedica tempo rafforzando così il rapporto con la figura di riferimento.
5 Per i divezzi (2-3 anni) si tende a stimolare e a incoraggiare il bimbo a fare da sé, così che lodato e aiutato arrivi al pieno controllo delle proprie funzioni fisiologiche e alla propria autonomia. Il Pranzo Il momento della pappa al nido ha una valenza molto forte: sia dal punto di vista di una corretta alimentazione sia perché rappresenta un occasione per grandi esperienze educative e di prima socializzazione. Tutto ciò deve essere svolto in un ambiente tranquillo, sereno, non troppo rumoroso e soprattutto rispettando i ritmi e le esigenze di ogni singolo bambino. Il nido ha una sua cucina interna che garantisce un attenzione particolare alle esigenze di ogni piccolo assaggiatore. Il Sonno Il momento del sonno è per i bambini un momento di distacco dalla realtà per questo è uno dei momenti più delicati e in cui il rispetto dei ritmi di ciascun bambino è essenziale. I rituali di addormentamento di ciascun bimbo devono essere ritenuti dall educatore cosa preziosa e da rispettare per affrontare con tranquillità e serenità questo momento. All interno del dormitorio è sempre garantita la presenza di una educatrice per tutta la durata del sonno. Il nido Carla Levati ogni anno da particolare rilievo ad alcune tematiche che ritiene fondamentali punti di forza: 1. L Alimentazione Il pasto rappresenta dal punto di vista educativo parte fondamentale del progetto pedagogico, perciò è assolutamente necessario che i bimbi abbiano un approccio positivo al cibo. Per questo durante l anno i piccoli avranno la possibilità di toccare gli alimenti, di assaggiarli e manipolarli, preparando con l aiuto del personale pizza, biscotti, leccornie 2. Lettura e drammatizzazione con esperti Grande rilievo sarà dato alla lettura di racconti e alla loro drammatizzazione e per questo saranno invitati al nido alcuni esperti di teatro che si renderanno disponibili per la lettura di un racconto o di una fiaba. Il progetto prevede anche l utilizzo delle marionette, considerando che il tema di quest anno è La fiaba di Pinocchio.
6 3. Psicomotricità All interno della nostra struttura sarà possibile praticare la psicomotricità anche tutti i giorni avendo a disposizione spazi e personale adeguato. L'attività si svolgerà con l'ausilio di materiali idonei, quali tappetini, cuscini, palloni, teli etc; i bambini interagiranno con questi elementi esprimendo liberamente ciò che sentono. Verrà utilizzata la musica come accompagnatrice, come mezzo per rendere armonioso l'ambiente e come strumento di fantasia: il bambino ascolterà brani musicali e suoni diversi e sarà libero di muoversi di conseguenza. Un metodo questo per consentire già dalla giovane età, l'interpretazione del suono associata al movimento. Riteniamo molto importante uno sviluppo armonico tra corpo e psiche. Il bambino deve essere accompagnato alla scoperta del proprio corpo, dei movimenti che è in grado di fare, della coordinazione e della sicurezza motoria. Non c è nulla di più bello e stimolante che conoscere il proprio corpo giocando! Durante la bella stagione sarà possibile effettuare tale attività all aperto. 4. Alla scoperta dei cinque sensi: Si tratterà di un percorso di esperienze ed attività che metteranno in luce il valore della scoperta, dello sviluppo dell immaginazione, della comprensione del valore che i 5 sensi hanno nella vita quotidiana. Un ruolo importante verrà dato al gioco, considerato una condizione ottimale per i bambini che assimilano e scoprono divertendosi, senza fare alcuna fatica. I bambini impareranno a conoscere e a capire il proprio corpo attraverso sensazioni nate da semplici stimoli dell ambiente esterno. Tutto il lavoro sarà diviso in diverse tappe che metteranno in luce, in tempi diversi, ogni particolare aspetto dei 5 sensi. - IL TATTO: in questo percorso verrà privilegiata la scoperta di materiali diversi da toccare attraverso la manipolazione spontanea e guidata. - L UDITO: l udito è uno dei sensi più preziosi per il bambino. Attraverso il suono egli sviluppa le caratteristiche del linguaggio e della comunicazione. In questa fase verrà privilegiata la conoscenza dei suoni della natura. - IL GUSTO: attraverso il gusto, il bambino porta a compimento le sue esperienze conoscitive più particolari e soggettive. Questo percorso prevede che il bambino assaggi sapori diversi tra loro ed esprima le sue reazioni. - LA VISTA: la vista è uno dei sensi più sviluppati nei bambini. Già all età di due e tre anni si perfeziona notevolmente, diventa più ricca di particolari, consente al bambino di effettuare discrepanze tra forme e colori. In questa fase solleciteremo l osservazione dei fenomeni naturali. - L OLFATTO: l olfatto è il senso che accompagna buona parte della vita di un neonato ma, crescendo, il bambino perfeziona questa capacità.
7 In quest area verrà privilegiata la scoperta di tanti tipi di odori: più o meno familiari, piacevoli e sgradevoli, gli odori della natura. 5. Progetto: NON SOLO NIDO Serate a tema: un progetto serale per genitori, uno spazio di riflessione, di condivisione e di ascolto: uno spazio privilegiato per gli aspetti più emozionali che la relazione con i piccoli porta con sé. Progetto continuità nido-scuola dell infanzia: anche quest anno sono stati organizzati, verso la fine dell anno educativo, alcuni incontri-colloqui di continuità con le scuole dell infanzia, statali e non, che il prossimo anno scolastico accoglieranno i nostri bambini. Uscite ludico-didattiche: anche quest anno i bambini grandi avranno l opportunità di fare un esperienza, insieme ad amici e genitori, fuori dal nido: la fattoria didattica, Città alta, i parchi gioco vedranno i bambini dell asilo nido giocare. Obiettivo di questo progetto è offrire/regalare alle famiglie un momento ricco di esperienza relazionale e di forte condivisione. Servizio prolungato per la scuola dell infanzia Lorenzini : un progetto sperimentale che preveda la fruizione del tempo prolungato dell asilo nido Carla Levati anche per tutte le famiglie che ne necessitano frequentanti la scuola dell infanzia Lorenzini, struttura adiacente al nido stesso. A latere di tutti questi percorsi sono in allestimento due nuovi progetti dedicati anche al territorio: la festa delle bolle di sapone e un percorso ostetrico-pediatrico. Comunicazione nido-famiglie Prima dell inizio dell anno educativo l equipe educativa organizza una serata di presentazione delle persone che fanno il nido, delle modalità di lavoro, dei tempi d inserimento, del regolamento Successivamente viene organizzato un colloquio individuale/preliminare con la famiglia, necessario per conoscersi, per raccogliere tutte le informazioni relative al bambino, alle sue abitudini, ai suoi interessi, alla sua alimentazione, al corredo necessario All inizio di ogni anno viene inoltre presentato alle famiglie il progetto annuale elaborato dalle educatrici e dalla coordinatrice. Questo progetto deve essere flessibile perché pur definendo obiettivi, contenuti, tempi e spazi deve tener conto della soggettività, della centralità e della valorizzazione delle differenze di ciascun bambino. Vista l importanza del rapporto Nido-Famiglia, le comunicazioni, le informazioni e le convocazioni degli incontri e altre informazioni di carattere generale di rilievo (menù, feste organizzate, gite) verranno garantite attraverso la loro affissione in bacheca all ingresso, oltre che ricordate dal
8 personale. Negli incontri con le famiglie saranno distribuiti dei questionari di valutazione del servizio con possibilità di inserire suggerimenti e informazioni. Ogni sezione inoltre organizzerà tre serate annuali in cui verrà fatto punto del percorso educativo di sezione, verranno presentati i progetti in evoluzione e preparato un momento conviviale per condividere l intera esperienza di nido. Durante l intero anno vengono inoltre organizzati i colloqui individuali o su richiesta dell educatrice o della famiglia. Hanno lo scopo di realizzare una relazione contrassegnate dalla collaborazione e dalla corresponsabilità educativa attraverso un alleanza nido-famiglia. L equipe educativa Il nido dispone di personale con qualifiche differenti ma un medesimo obiettivo: garantire un servizio di qualità. Attualmente al nido sono presenti 6 educatori, una volontaria e una ausiliaria; il rapporto educatore bambino è di 1/7. L intera equipe di lavoro parteciperà al corso formativo proposto dall Ufficio di Piano dell Ambito di Seriate con il tema L estetica degli spazi. Luoghi belli dove sperimentare il bene d essere. Tutto il personale partecipa mensilmente alle riunioni del collettivo all interno del quale e previsto un momento di informazione pedagogica. LA NOSTRA GIORNATA TIPO: accoglienza e gioco libero spuntino e canzoncine attività educativa in piccoli gruppi preparazione igienica al pranzo pranzo routines del bagno e gioco libero prima uscita dolce riposo cambio/merenda seconda uscita attività (diversificate ogni giorno) e gioco libero tutti a casa
9 Il nido è aperto 48 settimane all anno per dieci ore e mezza al giorno. La documentazione del nido La professionalità degli educatori si esplica anche in relazione all utilizzo di strumenti professionali in grado di incrementare la conoscenza dei bambini e di conseguenza la capacità di intervenire poi con una progettualità mirata alle capacità/abilita di ogni singolo bambino. La documentazione crea memoria individuale, collettiva e istituzionale. Il progetto educativo viene documentato con strumenti non solo di tipo verbale ma anche grafico e con tecnologie audiovisive. La documentazione al nido è di vario genere: album fotografici, dvd che riprendono i bambini nei vari momenti della giornata, cartelloni, diario personale di ciascun bambino e schede di osservazione di alcuni momenti della giornata al nido di ciascun bimbo. PROGETTO EDUCATIVO Inventare un progetto educativo Dove l inizio del cammino può essere ovunque, la direzione qualsiasi, i passi disuguali, le tappe arbitrarie, l arrivo imprevedibile, ma dove pertanto tutto è coerente" (Fabbri, Munari le strategie del sapere)
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