PROGETTAZIONE CURRICOLARE EDUCATIVO-DIDATTICA RELIGIONE CATTOLICA
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- Aurora Bertoni
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CREAZZO Via Manzoni, Creazzo (VI) - Tel. 0444/ Fax 0444/ Sc. infanzia S. Marco - primarie Ghirotti e S.G. Bosco secondaria Manzoni Codice Fiscale PROGETTAZIONE CURRICOLARE EDUCATIVO-DIDATTICA RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA DELL INFANZIA "S. MARCO" DI CREAZZO ANNO SCOLASTICO 2014/2015 INSEGNANTE: ANNA SCORTEGAGNA
2 PREMESSA Il bambino dai tre ai sei anni che frequenta la scuola dell infanzia è caratterizzato da una grande capacità di stupore, meraviglia, bisogno di esplorazione, scoperta e gioco, è curioso della realtà che lo circonda e che non sempre riesce a decifrare. Pone domande di senso sul mondo e sull esistenza umana, sull esistenza di Dio, la vita e la morte, la gioia e il dolore. Raccoglie discorsi circa il cosa è giusto e cosa è sbagliato, si chiede dov era prima di nascere e se e dove finirà la sua esistenza. Si apre al confronto con altre culture. (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione protocollo n.5559 del MIUR 4 settembre 2012). Di fronte a queste richieste di significato, l'attività di religione si propone come insostituibile esperienza capace di favorire e di educare la ricerca del senso della vita; essa non si sovrappone al resto dell'attività scolastica ma è interagente ed integrata con essa in quanto si inserisce pienamente nel quadro delle indicazioni per il curricolo per la crescita della persona in tutti i suoi aspetti cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. Essa confluisce in un globale sforzo educativo di prima alfabetizzazione culturale, che muove dal complesso delle esperienze, avvia a forme e strutture mentali e sviluppa sentimenti positivi. In particolar modo, nella scelta delle attività vengono tenute presenti le tre fondamentali coordinate del rapporto educativo: - l attenzione al bambino come soggetto attivo; - l attenzione all'ambiente culturale in cui il bambino vive; - l attenzione ai bisogni del bambino che sono: di significato, di protezione, di sicurezza, di accettazione, di reciprocità, di relazione e della propria identificazione. Anche l IRC assume come orizzonte di riferimento il quadro delle Competenze-Chiave per l apprendimento permanente definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell Unione Europea (Raccomandazione del , DPR 11 febbraio 2010 intesa tra CEI e MIUR in vigore dal 2010/2011) e il quadro delle competenze nazionali come indicate nel paragrafo dalla scuola dell infanzia alla scuola primaria ; favorisce, inoltre, il successo formativo dei bambini con specifiche strategie inclusive e percorsi personalizzati. La progettazione annuale della religione cattolica, articolata in base ai criteri di essenzialità e significatività, viene proposta attraverso itinerari diversificati e graduali a seconda delle diverse fasce d età, tenendo conto dei Traguardi IRC e degli obiettivi di apprendimento (C.M ) propri dell insegnamento della religione cattolica relativi ai diversi campi d esperienza che sono: Il sé e l altro - Scopre nel Vangelo la persona e l insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di ogni persona e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per iniziare a maturare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
3 Il corpo in movimento - Esprime con il corpo la propria esperienza religiosa per cominciare a manifestare adeguatamente con i gesti la propria interiorità, emozioni ed immaginazione. Linguaggi, creatività, espressione - Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani (feste, preghiere, canti, spazi, arte), per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. I discorsi e le parole - Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. La conoscenza del mondo - Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza. Successivamente sono stati individuati i criteri metodologici, i materiali, gli strumenti didattici, il modo di verifica e valutazione. L accoglienza sarà il criterio metodologico che sottende ogni attività della scuola dell infanzia. In particolare verranno presentati i valori: - ACCOGLIENZA - RISPETTO - PERDONO - RINGRAZIAMENTO Questi concetti sono contenuti nel valore cristiano dell AMORE PACE RISPETTO AMORE ACCOGLIENZA RINGRAZIAMENTO
4 FINALITA EDUCATIVE Nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo l educazione religiosa concorre a promuovere le finalità della scuola dell infanzia: sviluppo dell identità, dell autonomia, della competenza, della cittadinanza riconoscendo sul piano educativo la priorità della famiglia e l importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e culturali. CONSOLIDARE L'IDENTITA' In relazione a queste finalità, l'educazione religiosa nella scuola dell'infanzia, aiuta a rafforzare l'identità del bambino sotto il profilo affettivo psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale rendendolo sensibile a: - sviluppare sicurezza, stima di sé e fiducia nelle proprie capacità; - vivere le prime esperienze di amicizia tentando di superare l egocentrismo e le differenze di sesso; - sperimentare autentiche forme di star bene insieme imparando ad esprimere e controllare emozioni e sentimenti propri e rendendosi sensibile a quelli degli altri; - acquisire atteggiamenti di fiducia verso gli altri a partire dalle esperienze di fiducia avute e concesse dai propri educatori; - essere disponibile a vivere in modo equilibrato e positivo l'incontro con l'altro favorendo l'aiuto reciproco e la solidarietà; - valorizzare tutte le iniziative che promuovono la pace; - essere disponibile e aperto verso i valori Cristiani umanamente condivisi; - essere consapevole di appartenere ad una comunità aperta a culture e religioni diverse. SVILUPPARE L AUTONOMIA L'educazione religiosa nella scuola dell'infanzia contribuisce in modo consapevole ed efficace alla progressiva conquista dell'autonomia. Questo significa che il bambino deve essere in grado di orientarsi e di compiere scelte autonome nella concretezza del suo ambiente naturale e sociale di vita. Una tale prospettiva comporta lo sviluppo nel bambino delle capacità di: - interiorizzare valori universalmente condivisi quali: la libertà, il rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente, la solidarietà, la giustizia; - interiorizzare le norme morali e le regole della convivenza; - sviluppare interesse e curiosità verso il diverso e l inedito e aprirsi alla scoperta; - porsi degli interrogativi e confrontarsi con gli altri; - sviluppare una iniziale consapevolezza nell'uso di una terminologia semplice del linguaggio religioso.
5 ACQUISIRE COMPETENZE Le attività di religione cattolica aiutano il bambino a comprendere, interpretare, rielaborare e comunicare le esperienze religiose che vive in famiglia e nella comunità di appartenenza. In particolar modo le competenze da acquisire sono: - riconoscere che il mondo viene percepito dai cristiani e dai credenti dono di Dio e per questo va amato e rispettato; - riconoscere che per i cristiani Gesù è il Figlio di Dio che rivela con la sua vita l amore di Dio Padre agli uomini; - comprendere i segni e i simboli delle feste, dei luoghi della comunità cristiana e sviluppare una prima capacità di lettura delle immagini cristiane e dei racconti biblici; - acquisire atteggiamenti di fratellanza e di pace nel rispetto delle diversità culturali e religiose. VIVERE PRIME ESPERIENZE DI CITTADINANZA L attività di religione cattolica aiuta a sviluppare il senso della cittadinanza portando il bambino a: - scoprire gli altri, i loro bisogni; - gestire i contrasti attraverso regole condivise; - dialogare nel rispetto dei diritti e dei doveri; - rispettare l ambiente e la natura. CAMPI DI ESPERIENZA EDUCATIVA Tutta l'attività è organizzata secondo criteri di flessibilità operativa e didattica, che tengono conto dei diversi ritmi e tempi di apprendimento dei bambini oltre che alle loro motivazioni e ai loro interessi. Attraverso una continua osservazione dei bambini si individueranno nelle unità di apprendimento le competenze. Nelle attività di religione ci sarà un attenzione particolare questi campi di esperienza e ai traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi all IRC che in essi sono distribuiti. IL SE E L ALTRO In questo campo il bambino vive esperienze che lo portano a rafforzare la stima di sé, il rispetto degli altri e del mondo. In questo modo egli è aiutato a confrontarsi con diverse realtà e a collaborare con esse. Partendo dalla sua esperienza familiare e sociale, cerca di rispondere alle domande su Dio e sulla vita dell uomo. IL CORPO E IL MOVIMENTO E' il campo della corporeità e della motricità in cui il bambino prende coscienza del proprio corpo, delle sue parti, impara a rispettarlo e ad averne e a gestire l affettività e le emozioni.
6 IMMAGINI, SUONI E COLORI Attraverso molteplici esperienze il bambino sperimenta diverse forme di espressione, riconoscendo e valorizzando le abilità di ciascuno. I DISCORSI E LE PAROLE E il campo di esperienza della capacità comunicativa che sollecita i bambini a scambiare punti di vista, confrontare le proprie interpretazioni attorno a fatti ed eventi, esprimere i propri pensieri, negoziare e condividere con gli altri le proprie opinioni. LA CONOSCENZA DEL MONDO. E il campo di esperienza matematico-scientifico: il bambino coglie l ordine e l armonia del mondo che lo circonda ed affina le capacità di riconoscere l esistenza di problemi e la possibilità di risolverli imparando ad osservare e rispettar e tutti gli esseri viventi e l ambiente naturale. METODOLOGIA La realizzazione delle attività per l'insegnamento della religione cattolica si concretizzano in un determinato e specifico itinerario metodologico. L'insegnante effettuerà proposte positive, gratificanti, soprattutto dal punto di vista affettivo ed emotivo, per favorire un approccio sereno e gioioso con l'educazione religiosa. Al fine di far acquisire un corretto atteggiamento sul piano valoriale, risulterà fondamentale l'assunzione di comportamenti coerenti da parte dell'insegnante. Si terranno presenti tutti i campi di riferimento e si cercheranno raccordi con le metodologie previste dagli stessi. MATERIALI: Colori di vario tipo, carta, cartelloni, carta velina, stoffa, lana, elementi naturali (conchiglie, foglie sabbia ), cotone, farina, pongo, pasta di sale, materiali di recupero ( stoffe, bottoni..), semi, legno, colla. STRUMENTI: Illustrazioni, fotografie, statuine, registratore e videoregistratore, proiettore, fotocopiatrice.
7 VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione assume nel sistema e nel piano educativo un ruolo centrale, sia per quanto riguarda l'accertamento del rendimento del bambino, sia per la validità del curricolo. La raccolta dei dati relativi agli apprendimenti dei bambini avviene tramite diverse modalità quali l'interazione verbale, attività grafico pittoriche, attività ludiche, drammatizzazioni, uso di immagini. In particolare si avrà modo di osservare al termine delle attività l interesse dei bambini, la loro partecipazione, la capacità di ricordare le attività svolte e di operare dei collegamenti tra le varie conoscenze acquisite. Il materiale di documentazione relativo all'educazione religiosa (programmazione annuale, attività, relazioni finali) prodotto dall'insegnante viene debitamente consegnato alle rispettive direzioni didattiche. La documentazione dell'attività svolta, prodotta dai singoli bambini nel corso dell'anno (elaborati, lavori), verrà opportunamente raccolta e consegnata alle famiglie. L attività di religione viene svolta con i seguenti orari LUNEDI RETTORGOLE SEZ. GIALLA PICCOLI SEZ. VERDE E BLU GRANDI SEZ. VERDE E BLU MARTEDI CREAZZO SEZ. GIALLA SEZ. AZZURRA SEZ. ARCOBALENO MERCOLEDI MONTEVIALE PICCOLI SEZ. GIALLA E VERDE MEDI SEZ. AZZURRA E GIALLA SEZ. ROSSA GRANDI SEZ. AZZURRA E VERDE GIOVEDI RETTORGOLE SEZ. AZZURRA SEZ.ROSSA VENERDI CREAZZO SEZ. VERDE SEZ. ROSSA
8 PIANO PERSONALIZZATO DELL ATTIVITA DI RELIGIONE CATTOLICA INSIEME... FELICI UNITA PROGETTUALI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO COMPITI SIGNIFICATIVI CONTENUTI INSIEME AGLI ALTRI settembre-ottobre UN UOMO DI NOME MOSE' ottobre-novembre GESU' NASCE IN UNA FAMIGLIA SPECIALE dicembre-gennaio LA SOCIETA' AL TEMPO DI GESU' febbraio-marzo LA PASQUA DI GESU' aprile ESSERE COMUNITA' maggio Imparare a stare con gli altri rispettandosi. Conoscere la figura di Mosè, guida del popolo di Dio. Conoscere i momenti significativi della nascita di Gesù. Conoscere alcune regole che si dovevano rispettare al tempo di Gesu'. Conoscere il messaggio di gioia e pace che porta la Pasqua. Conoscere segni di fraternità e presenti anche nelle religioni degli altri popoli. Esperienze di osservazione diretta degli elementi della natura; esperienze di esplorazione e ricerca guidata in giardino e in chiesa; gioco organizzato e finalizzato; gioco con materiale simbolico spontaneo o guidato; gioco di regole; gioco d imitazione di ruoli a coppie o individuale; gioco a puzzle sulla vita di Gesù; gioco a sequenze logico temporali sulla vita di Gesù; conversazioni programmate o spontanee; approccio all esperienza di gruppo, di piccoli gruppi, di coppia; incoraggiamento a superare le difficoltà, a non rinunciare; dialogo individualizzato nel caso di assenze prolungate; attività con materiale di facile reperibilità; attività manipolativa, grafica, pittorica; attività musicale, canto, ascolto di musica religiosa; narrazione di storie che presentano tematiche altruistiche; riproduzione grafica del racconto; lettura di brani del Vangelo; consultazione di libri, giornali, immagini, attività di ritaglio e collage; recitazione di poesie e di filastrocche; proiezione di videocassette e diapositive; drammatizzazione e mimi. Amicizia e regole per stare insieme. Una cesta per il piccolo Mosè Il cespuglio ardente Le 10 piaghe I 10 comandamenti Racconti evangelici del Natale. Confronto tra la nascita di Gesù e quella dei bambini di adesso. Differenti estrazioni sociali e usanze del paese di Gesu'. Racconti della predicazione di Gesù e simboli pasquali. Usanze, gesti, edifici sacri dei cristiani e delle altre religioni.
9 CURRICOLO IRC PER LA SCUOLA DELL INFANZIA BAMBINI DI TRE ANNI CAMPI DI ESPERIENZA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE OBIETTIVO EDUCATIVO IL SE E L ALTRO Conoscere il nome degli altri bambini e delle insegnanti. Comprendere le regole per stare bene insieme. Sa sperimentare relazioni positive Conoscere l ambiente circostante e le persone che vi appartengono. IL CORPO IN MOVIMENTO LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE Apprendere gesti di gentilezza, amicizia, rispetto verso gli altri attraverso la persona di Gesù. Conoscere segni e simboli delle principali feste cristiane. Esprimere le proprie emozioni utilizzando un comportamento adeguato. Distinguere i vari segni e simboli. Sa assume atteggiamenti adeguati nella vita scolastica. Sa individuare i segni e i simboli del Natale, della Pasqua e della Chiesa. Scoprire la bellezza dello stare insieme. Sperimentare l atmosfera di gioia che accompagna le feste cristiane comprendendone il significato e i simboli. I DISCORSI E LE PAROLE Pronunciare correttamente e nominare i personaggi presentati. Utilizzare alcune parole semplici del linguaggio cristiano (pace, amicizia, Natale, etc.) Sa raccontare ciò che ha ascoltato con parole appropriate. Conoscere semplici racconti del vangelo. LA CONOSCENZA DEL MONDO Osservare ed esplorare il mondo. Sviluppare sentimenti di meraviglia, curiosità e rispetto verso l ambiente naturale. Sa riconoscere i principali elementi della natura Cogliere con stupore la varietà e la bellezza della natura.
10 CURRICOLO IRC PER LA SCUOLA DELL INFANZIA BAMBINI DI QUATTRO ANNI CAMPI DI ESPERIENZA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE OBIETTIVO EDUCATIVO IL SE E L ALTRO Individuare e collegare Gesù e Dio Padre. Intuire l importanza di Gesù e di Dio Padre. Sa riconoscere comportamenti corretti. Comprendere l importanza delle regole per stare bene insieme. IL CORPO IN MOVIMENTO Apprendere alcuni gesti della vita dei cristiani. Provare emozione, interesse, coinvolgimento nei confronti dei compagni. Sa manifestare amicizia, solidarietà e pace. Conosce Gesù e il suo insegnamento di pace. LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE I DISCORSI E LE PAROLE Conoscere segni e simboli della vita del cristiano. Imparare altri termini del linguaggio cristiano. Riconoscere i segni delle principali feste cristiane e alcuni elementi della chiesa. Comprendere ed esprimere i contenuti presentati. Sa distinguere i segni cristiani del Natale, della Pasqua e ne conosce il significato. Sa utilizzare termini appropriati. Riconoscere e comunicare i racconti del Vangelo legati alle festività per i Cristiani. Imparare alcuni termini del linguaggio cristiano. LA CONOSCENZA DEL MONDO Conoscere la natura come dono di Dio Creatore. Collocare i doni di Dio nel mondo. Sa riconoscere nel mondo i doni di Dio. Ammirare il Creato e riconoscerlo come dono di Dio.
11 CURRICOLO IRC PER LA SCUOLA DELL INFANZIA BAMBINI DI CINQUE ANNI CAMPI DI ESPERIENZA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE OBIETTIVO EDUCATIVO IL SE E L ALTRO Conoscere nel Vangelo la persona e l insegnamento di Gesù. Distinguere Gesù e Dio Padre. Sa riconoscere Gesù mandato da Dio. Comprendere che l Amore è il comandamento più grande per i Cristiani. IL CORPO IN MOVIMENTO Interiorizzare i comportamenti vissuti e proposti da Gesù. Vivere emozioni, relazioni, gesti di condivisione all interno del gruppo classe. Sa provare e manifestare sentimenti di amicizia, pace e perdono. Comprendere che Gesù ci ha insegnato ad amare tutti. LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO Conoscere segni e simboli cristiani. Imparare alcuni termini del linguaggio cristiano ascoltando semplici racconti del Vangelo. Conoscere il mondo come dono di Dio Creatore. Individuare i segni delle principali feste cristiane e della Chiesa. Comprendere il significato dei termini del linguaggio cristiano. Riconoscere i doni di Dio. Sa riconoscere segni e simboli cristiani in modo adeguato e il loro significato. Sa narrare quanto appreso utilizzando il linguaggio appropriato. Sa sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà circostante dono di Dio. Scoprire nell arte figurativa i racconti del Vangelo legati alle festività cristiane. Riutilizzare correttamente i termini del linguaggio cristiano. Comprendere il significato della cura e del rispetto della natura.
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