MERCATO ITALIANO GRANO TENERO. Obiettivo ANDAMENTO dei prezzi nazionali ed esteri del grano tenero (2009)

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1 Obiettivo in collaborazione con MERCATO ITALIANO GRANO TENERO delle prospettive future per i mesi di fine campagna. Nelle ultime settimane i prezzi si sono fermati nella corsa al ribasso sia per il prodotto nazionale che estero. Considerando che per i nuovi raccolti mancano circa tre mesi e che la situazione resta in evoluzione, in funzione dello stato delle colture a fine inverno e dalla prospettiva di mercato durante i mesi estivi, le scorte di grano nazionale sono in esaurimento e i prezzi del poco prodotto residuo difficilmente si discosteranno da quelli attuali. Le recenti precipitazioni destano preoccupazione per i possibili allagamenti, ma è ancora presto per preoccuparsi. I prezzi per il prodotto in partenza continuano ad attestarsi sui euro/t per i misti rossi e sui euro/t per i bianchi. Il prodotto estero via camion viene offerto dalla Francia a un prezzo pari a euro/t, dalla Germania a euro/t e dall Ungheria a euro/t. Il prezzo del grano foraggero in partenza sui porti è pari a euro/t. ANDAMENTO dei prezzi nazionali ed esteri del grano tenero (2009) 350,00 325,00 300,00 275,00 Prezzi (euro/t) 250,00 225,00 200,00 175,00 150,00 125,00 100,00 30 dic. 6 gen. 13 gen. 20 gen. 27 gen. 3 feb. 10 feb. 17 feb. 24 feb. 3 mar. 10 mar. Ager BO N. Spring Ager BO Classe 1 Ager BO Classe 3 Francese partenza

2 GRANO DURO Anche per il grano duro il mercato sembra essersi stabilizzato dopo aver toccato i minimi nelle settimane passate. Alla fine di marzo probabilmente ci sarà un leggero aumento della domanda da parte del consumo che deve coprire posizioni per il fine campagna, e forse si assisterà a un leggero rimbalzo dei prezzi. Continua l offerta di partite di prodotto di bassa qualità in Centro Italia, ma l acquisto da parte dei mangimisti rimane problematico per la competizione esercitata dagli altri cereali. I prezzi per il prodotto uso umano in partenza sono pari a euro/t, mentre sono pari a euro/t per l uso zootecnico. ANDAMENTO dei prezzi nazionali ed esteri del grano duro (2009) Prezzi (euro/t) dic. 6 gen. 13 gen. 20 gen. 27 gen. 3 feb. 10 feb. 17 feb. 24 feb. 3 mar. 10 mar. Ager BO Fino Centro Francese partenza 2 Hard Fob US Ager BO Fino Nord MAIS E SOIA Il mercato è tranquillo; i consumi zootecnici sono in una fase di calma con un calo nel comparto avicolo del 15-20%. Nel mercato nazionale prevale l opinione che l attuale situazione difficilmente possa cambiare nei prossimi mesi, e ciò si traduce in una sostanziale inattività con scambi ridotti sia sulla vecchia campagna che sulla nuova. L offerta di prodotto nazionale ed estero non è abbondante ma lo scenario complessivo dei cereali penalizza il mais: è il grano tenero che determina l andamento dei prezzi. Le prossime semine risultano incerte: la competizione sulle dimensioni del rapporto di semina tra mais e soia è condizionata anche dall andamento meteorologico che ritarda di fatto l inizio dei lavori primaverili. Inoltre è possibile che le ultime precipitazioni stiano causando un ritardo nella semina delle barbabietole (soprattutto in Emila-Romagna) determinando un aumento della superficie destinata a mais. I prezzi per il prodotto in partenza sono pari a 135 euro/t in Friuli Venezia Giulia, 137 euro/t in Veneto e 140 euro/t in Emilia-Romagna. I prezzi per il prodotto estero via camion sono pari a arrivo. Per il nuovo raccolto è da segnalare qualche affare per il prodotto estero a un prezzo pari a euro/t arrivo via camion per consegna al raccolto. I prezzi del seme di soia nazionale per il prodotto in partenza sono pari a 325 euro/t.

3 MERCATO ESTERO GRANO TENERO Europa. Dopo aver toccato i minimi nei giorni scorsi i prezzi si sono stabilizzati un po dappertutto; continua a esserci una tendenza ribassista, ma ulteriori cali sono condizionati dall evoluzione della situazione internazionale e dalla stato delle colture al termine dell inverno. La scorsa settimana le licenze di esportazione concesse dall Ue sono state di t, portando il totale a 11,9 milioni di t (l anno scorso le tonnellate erano 14,9 milioni); a questo punto l obiettivo di 18 milioni di tonnellate di esportazioni diventa sempre più difficile da raggiungere. Continua la crisi di consumo in molti Paesi europei. In Spagna la domanda da parte della zootecnia continua ad essere debole e la disponibilità di prodotto abbondante. Un recente studio della Commissione europea indica che nei prossimi dieci anni ci sarà un aumento del 7% di consumo di cereali nell Ue per l utilizzo energetico, tale da consentire un aumento del 3,5% dei redditi agricoli. I prezzi sul Matif francese sono pari a 119 euro/t, mentre il prezzo del prodotto di base tedesco in partenza è pari a 112,5 euro/t e dall Ungheria i prezzi sono pari a euro/t. Mondo. I mercati sono in attesa delle stime Usda di marzo; la situazione rimane pesante anche se negli ultimi giorni l indebolirsi del dollaro ha dato un po di respiro ai valori sul Cbot. La Turchia è nuovamente sul mercato per la vendita di t di grano tenero. In Ucraina i lavori agricoli primaverili sono iniziati nell area attorno alla Crimea, mentre in Russia i danni da gelo alle colture vengono stimati nella media degli ultimi anni e circa l 8% del grano dovrà essere riseminato. I prezzi Fob in dollari/t sono pari a 197 dagli Usa, 217 dall Argentina, 201 dall Australia, 168 dall Ucraina e 170 dalla Russia. GRANO DURO Europa. Le semine di grano duro in Spagna vengono confermate in calo del 3,3%. Il mercato resta sempre poco attivo con i prezzi in Francia che sono pari a 145 euro/t per il prodotto in partenza sud Ovest, 158 euro/t Fob Rouen (nominale) e in Spagna a 150 euro/t Fob. Mondo. Il prezzo Fob in Canada è pari a 220 dollari/t.

4 MAIS E SOIA Dopo aver toccato i minimi nei giorni scorsi, i prezzi del mais sul Matif sono leggermente rimbalzati ma rimanendo sempre inferiori a 130 euro/t. L Ue ipotizza un aumento del 10% per il consumo di mais nei prossimi anni grazie all utilizzo energetico. Stime ufficiali indicano un aumento del 13% della superficie coltivata a mais in Romania con un raccolto intorno ai 9 milioni di tonnellate. Nei giorni scorsi Bruxelles ha approvato la coltivazione nell Ue di 3 varietà di mais gm; tale provvedimento ha determinato dibattiti sia a livello comunitario che in alcuni Stati, tra i quali l Italia. I prezzi del mais sul Matif sono pari a 129 euro/t, mentre la rivalutazione del fiorino ungherese determina un aumento del granoturco ungherese a 116 euro/t per il prodotto in partenza. Mondo. L agenzia «Informa» indica una produzione di mais in Brasile di 53,3 milioni di t (2,3 milioni in più rispetto alla stima di febbraio), e un raccolto argentino di 21 milioni di t contro i 17,20 milioni indicati dall Usda a febbraio. L ipotesi di una ripresa dell economia internazionale e di un miglioramento della situazione finanziaria induce diversi operatori ad abbandonare il comparto dei futures agricoli, fra cui il mais, a favore di altri strumenti finanziari. I prezzi del mais Fob in dollari/t sono pari a 165 dagli Usa, 164 dall Argentina e 160 dal Sudafrica.

5 VARIE SEME CERTIFICATO: ANCHE LEGACOOP PROTESTA Legacoop Agroalimentare protesta per il parere positivo dato dal Cta (Comitato tecnico permanente agricoltura della conferenza Stato-Regioni) sulla soppressione dell obbligo di impiego di seme certificato per accedere a contributi per il grano duro (previsti dall art.68 del Regolamento 73/2009). Se il parere dovesse essere ratificato dalla presidenza della conferenza Stato- Regioni - è l allarme di Legacoop - si metterebbero a rischio i redditi dei produttori e la filiera della pasta di qualità. «Nei giorni scorsi - si legge nella nota - il ministero delle Politiche Agricole ha informato che il Cta ha espresso parere favorevole sulla soppressione dell obbligo all impiego di seme certificato per accedere ai contributi previsti per il grano duro. Legacoop Agroalimentare esprime il proprio sconcerto rispetto al parere del Cta - sottolinea il comunicato - Se la decisione dovesse essere ratificata, infatti, si vanificherebbe la politica di valorizzazione della produzione italiana di grano duro avviata da oltre un ventennio sia in termini qualitativi sia produttivi, finendo per ripercuotersi in maniera negativa sui redditi dei produttori agricoli». Legacoop ricorda pure che la tracciabilità e rintracciabilità delle produzioni, elementi di fondamentale importanza per tutelare i consumatori, hanno origine con l utilizzo di seme certificato. CONFAGRICOLTURA: COME MAI PER IL GRANO NON È STATA APPLICATA LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA? La legislazione comunitaria, e non poteva essere diversamente, prevede tre misure principali di difesa commerciale. La prima, cosiddetta «antidumping», viene applicata nei confronti di importazioni effettuate sul mercato comunitario da parte di imprese che praticano prezzi inferiori rispetto a quelli del loro paese d origine. La seconda, «antisovvenzione», viene invece applicata nei confronti delle importazioni che godono di aiuti e sovvenzioni da parte dei loro Paesi d origine. Le misure di salvaguardia possono invece essere attivate in presenza di grave danno alle imprese comunitarie derivante da flussi anomali di importazione. «Possibile si chiede il presidente della Confagricoltura siciliana, Gerardo Diana che per la crisi che da quasi un anno ha colpito il grano duro non si sia pensato di attivare uno di questi strumenti previsti dalla legislazione comunitaria?». «La scorsa primavera aggiunge il Presidente Diana abbiamo lanciato l allarme per il grano messicano che, esaurita la funzione di alimentare i suini perché colpiti dalla peste, avrebbe fatto rotta verso le coste italiane. Da allora le quotazioni del grano duro siciliano sono crollate, non superando mai la soglia dei 13 centesimi/kg». A differenza del passato, in cui era sintomatico un rialzo delle quotazioni a distanza di qualche mese dalle operazioni di trebbiatura, in questa campagna il mercato non ha dato alcun segno di ripresa. Il tutto è evidentemente da collegare all arrivo di un consistente numero di mercantili. La clausola di salvaguardia, disciplinata dal diritto comunitario, può essere attivata direttamente dalla Commissione o dietro segnalazione di uno o più Stati membri dell Ue. In caso di accertamento dell esistenza di una grave crisi o di un pericolo imminente determinato da improvvise alterazioni dei flussi commerciali è consentita l applicazione di dazi o di quote all importazione nei confronti di un determinato prodotto allo scopo di proteggere in via eccezionale e temporanea la produzione comunitaria. Per il grano si è invece verificato l effetto contrario e cioè l abbassamento, a sette centesimi chilo, del prezzo di soglia per l ingresso nella comunità.