MERCATO ITALIANO GRANO TENERO. Obiettivo ANDAMENTO dei prezzi nazionali ed esteri del grano tenero (2009)

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1 Obiettivo in collaborazione con MERCATO ITALIANO GRANO TENERO consumo sia ancora limitata: i prezzi del grano panificabile continuano a essere determinati dagli scambi commerciali di prodotto estero, soprattutto francese, che in assenza di significative offerte di prodotto nazionale rappresenta buona parte della merce compravenduta. Continuano a ritmo relativamente sostenuto le importazioni di grano di alta qualità dagli Usa (Nothern Spring) e dall Austria. Il mercato del grano foraggero rimane sostenuto per il prodotto partenza dai porti, ma continuano a esserci offerte di merce dal centro Europa via camion a prezzi interessanti, anche se la domanda resta molto scarsa soprattutto sul pronto. I prezzi del grano tenero nazionale partenza sono pari a euro/t, mentre il prezzo del prodotto estero arrivo via camion è pari a euro/t dalla Francia e euro/t dall Ungheria. Il Northern Spring vale oltre 330 euro/t partenza e il prezzo del grano austriaco con il 15% di proteine è pari a 300 euro/t. Il prezzo del grano foraggero è pari a 220 euro/t partenza dai porti e 210 euro/t arrivo camion. ANDAMENTO dei prezzi nazionali ed esteri del grano tenero (2009) 350,00 325,00 300,00 275,00 Prezzi (euro/t) 250,00 225,00 200,00 175,00 150,00 125,00 100,00 23 giu. 30 giu. 7 lug. 14 lug. 21 lug. 28 lug. 4 ago. 11 ago. 18 ago. 25 ago. 1 set. 8 set. 15 set. 22 set. 29 set. Ager BO N. Spring Ager BO Classe 1 Ager BO Classe 3 Francese partenza

2 GRANO DURO Il mercato del grano duro continua a essere calmo; i prezzi sono in leggero rialzo anche in funzione degli acquisti di prodotto da parte dei mangimisti che sfruttano la competitività di questo cereale nell utilizzo zootecnico. Continuano gli sdoganamenti di merce estera ( t al 14 settembre) e il consumo continua ad avere un atteggiamento attendista sul mercato. Da segnalare la vendita di t alla Tunisia a 348 dollari/t. I prezzi vanno dai euro/t del prodotto uso zootecnico ai euro/t di quello con caratteristiche qualitative a uso molitorio. ANDAMENTO dei prezzi nazionali ed esteri del grano duro (2009) giu. 30 giu. 7 lug. 14 lug. 21 lug. 28 lug. 4 ago. Prezzi (euro/t) 11 ago. 18 ago 25 ago. 1 set. 8 set. 15 set. 22 set. 29 set. Ager BO Fino Centro Francese partenza 2 Hard Fob US Ager BO Fino Nord MAIS E SOIA La trebbiatura continua ad accumulare ritardi per le avverse condizioni meteo: in basso Veneto la raccolta deve ancora terminare e a nord di Venezia è soltanto alle prime battute. La pressione da raccolto sui mercati ancora non si sente e la scarsità di prodotto posto in vendita dai coltivatori contribuisce a sostenere i prezzi sul pronto nonostante la richiesta del consumo sia tuttora ridotta, soprattutto nel comparto zootecnico. Da registrare però una buona domanda per l utilizzo industriale. Per quanto riguarda i prezzi, per il futuro il mercato nazionale è strettamente collegato con le quotazioni del Matif francese del quale sembra seguire fedelmente le oscillazioni. Le offerte di mais estero via camion sono praticamente nulle, mentre sui porti è disponibile prodotto brasiliano o di origine comunitaria. I prezzi del mais nazionale partenza sul pronto sono pari a euro/t in Friuli, euro/t in Veneto e euro/t in basso Veneto. Il mais brasiliano è offerto a euro/t per ottobre e quello estero su Ancona a euro/t. Per avanti si parla di gennaio-giugno in Veneto. I prezzi del seme di soia nazionale al raccolto sono stabili e pari a euro/t partenza.

3 MERCATO ESTERO GRANO TENERO Europa. Il rafforzamento dell euro sta creando qualche difficoltà alle esportazioni di grano comunitario: l ultimo acquisto da parte dell Egitto di tonnellate è stato a solo vantaggio di acquirenti americani. La scorsa settimana le licenze di esportazione concesse dall Ue sono state di t con un totale di campagna di 5,2 milioni di t rispetto ai 4,5 milioni dello scorso anno. Oltre che rallentare i raccolti autunnali, le continue precipitazioni stanno creando problemi alle semine autunnali in diversi Paesi del Centro e dell Est Europa. In ogni caso il buon livello dei prezzi attuali dovrebbe determinare un leggero aumento del seminativo a grano, coltura che rimane la prima scelta in diverse aree d Europa. Il Coceral (Comitato del commercio dei cereali, mangimi, semi oleosi) ha ridotto la produzione di grano comunitario nella corrente campagna da 132,2 a 126,8 milioni di tonnellate con un calo consistente in Germania (da 25,5 a 23,8 milioni di t); Paese che ha una produzione qualitativamente molto scarsa. A seguito del rallentamento delle esportazioni i prezzi in Francia sono leggermente calati con valori sul Matif pari a 224 euro/t; in Germania il mercato è leggermente più debole per il grano panificabile con prezzi partenza a euro/t e in leggero rialzo per il grano foraggero a 180 euro/t partenza in Ungheria; il grano da molino è pari a euro/t partenza. Mondo. Negli Usa la raccolta di grano primaverile è completa solo all 87% (la media degli ultimi anni era del 96%) e le semine invernali sono al 18% (contro una media degli ultimi anni del 21%). In Ucraina le semine autunnali procedono spedite e si parla di un aumento di seminativo del 10% raggiungendo i 9 milioni di ettari di superficie seminata. li governo Ucraino ha confermato che non ci saranno limitazioni alle esportazioni di cereali come precedentemente ipotizzato. L Algeria sembra aver finora importato grano tenero a sufficienza fino alla prossima campagna, mentre l Egitto ha ancora diverso prodotto da importare. L IGC (International grain council) ha confermato nel numero di settembre, una produzione mondiale di grano pari a 644 milioni di tonnellate e ha calato da 184 a 183 milioni di t lo stock finale di campagna nel mondo. La debolezza del dollaro e la sostenutezza del mercato del mais rinforzano il mercato Usa del grano con il Cbot a 726 cent/bushel. I prezzi fob in dollari/t sono pari a 286 dagli Usa e 302 dall Argentina per dicembre. GRANO DURO Europa. Il mercato francese è in leggero rialzo in simpatia con gli altri cereali. Le importazioni dell attuale campagna sono a t ( nell anno scorso) e le esportazioni a t ( t lo scorso anno). I prezzi in Francia sono pari a 245 euro/t Fob e 230 euro/t partenza sud-est. Mondo. I prezzi Fob in dollari/t sono pari a 253 dagli Usa e 327 dal Canada.

4 MAIS E SOIA Europa. L inizio della trebbiatura sta accumulando un consistente ritardo nei paesi dell Est Europa, mentre è alle prime battute in Francia e Austria; un po dappertutto le condizioni meteo non sono favorevoli per le persistenti piogge. Il Coceral ha rivisto al ribasso la produzione Ue di mais dai 58 milioni di t dello scorso anno ai 54,9 milioni della corrente campagna. Un po ovunque in Europa il ritardo nella trebbiatura rende ingessati i mercati con oscillazioni di prezzo determinate più che altro dall andamento degli altri cereali o dalle valute. I prezzi del mais durante la scorsa settimana hanno seguito al ribasso il mercato del grano con cali di 7-8 euro/t su tutte le posizioni del Matif. I prezzi Fob in Francia sono pari a 214 euro/t sul Mediterraneo e 207 euro/t sull Atlantico, mentre per il prezzo del prodotto in partenza in Ungheria si attesta a 175 euro/t. Mondo. L Igc ha ridotto da 338 a 334 milioni di tonnellate la produzione di mais Usa e da 829 a 824 milioni la produzione mondiale di granoturco nella corrente campagna; lo stock finale nel mondo si riduce da 135 a 131 milioni di t contro i 143 e 154 milioni degli ultimi due anni. Il calo di produzione negli Usa è la conseguenza delle insoddisfacenti rese del primo prodotto trebbiato, ma il raccolto è previsto leggermente superiore a quello dello scorso anno con rese di 10,2 t/ha (risultati del 6% superiori alla media degli ultimi 5 anni). Il mercato Usa del mais trova sostegno oltre che dai dati produttivi anche dal deprezzamento del dollaro e dal continuo flusso di denaro sul Cbot da parte dei fondi di investimento e anche dal sostenuto andamento delle esportazioni. Si parla di importazioni di mais da parte della Russia per 1-2 milioni di t nella corrente campagna; questo prodotto potrebbe essere reperito nei Paesi limitrofi o negli Usa. La previsione di importazioni da parte della Cina sono in continuo aumento; gli ultimi dati indicano 4,9 milioni di tonnellate per quest anno per via di una produzione che difficilmente raggiungerà i 166 milioni di t indicati da fonti ufficiali cinesi. I prezzi sul mercato mondiale sono in aumento: il Cbot ha raggiunto i 522 Cent/Buschel, mentre i prezzi Fob in dollari/t sono pari a 248 dagli Usa e 243 dal Brasile.

5 VARIE ATTIVITÀ AGRICOLE CONNESSE: PRIMI SCREZI TRA COLDIRETTI E PANIFICATORI Dagli agricoltori potrà essere acquistato solo il pane fatto con il grano italiano coltivato nelle aziende, mentre oltre la metà di quello in vendita è ottenuto con farine straniere senza alcuna indicazione in etichetta. Questo quanto afferma Coldiretti sottolineando che le nuove norme di produzione di pane, birra e altri prodotti agroalimentari con materie prime autoprodotte e iva ridotta, offriranno ai consumatori l opportunità di garantirsi pane italiano al cento per cento. L aggiornamento della tabella dei beni che possono essere oggetto delle attività agricole connesse, è dunque importante - sottolinea la Coldiretti - per recuperare l utilizzo di ingredienti, tipologie di prodotti e tecniche di lavorazione tradizionali, altrimenti a rischio di estinzione. Un opportunità anche per rilanciare i consumi di un alimento base della dieta mediterranea i cui acquisti familiari nel primo semestre del 2010 sono calati del 2,4 per cento, secondo un analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea - Ac Nielsen. Dall analisi Coldiretti si evidenzia anche che gli acquisti familiari degli italiani rispetto al 2000 si sono ridotti di un terzo anche se si assiste a un interesse per i pani tradizionali ottenuti secondo tecniche rimaste inalterate nel tempo (da Lariano a Terni, da San Gaudenzio a Laterza, da Pontremoli a Borgopace) e di quelli tutelati da riconoscimenti a livello comunitario, dove sono state già protette dalle imitazioni la coppia ferrarese Igp, il pane casereccio di Genzano Igp, il pane di Altamura Dop, il pane di Matera Igp e anche la pagnotta del Dittaino Dop. Puntuale la replica dell industria di trasformazione: sul decreto agricoltoripanettieri la Coldiretti fa orecchie da mercante e fornisce un informazione inesatta. Infatti, oltre a non esservi traccia dell enorme handicap fiscale da noi contestato, la nota è inesatta perché non è vero che il pane dell agricoltore sarà di solo grano italiano. Lo sostiene la Federazione italiana panificatori (Fippa), che replica così alla nota della Coldiretti. Il decreto infatti - sottolinea Fippa - esprime un concetto di prevalenza e non di esclusività del prodotto agricolo. Il grano sarà quindi solo in prevalenza dell azienda agricola nei limiti del doppio delle quantità prodotte in proprio dall imprenditore agricolo. In sintesi, la quantità minima della produzione propria sarà del 50% mentre il resto potrà essere acquistato esternamente, allo stesso modo dei panificatori. E poiché l Italia non è autosufficiente relativamente al proprio fabbisogno di frumento, le farine acquistate proverranno inevitabilmente anche dall estero».