Maintenance Visual Management Ducati

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Maintenance Visual Management Ducati"

Transcript

1 Maintenance Visual Management Ducati La manutenzione produttiva nei servizi di manutenzione dell'officina INSTALLAZIONE E GESTIONE IMPIANTI Ing. Marcello Carattini, Responsabile Manutenzione Officina, Ducati Motor Holding SpA, Bologna Ing. Michele di Iorio, Responsabile Manutenzione Officina (fino a giugno 2005), Ducati Motor Holding SpA, Bologna La DUCATI Motor Holding Spa Ducati Motor Holding Spa è un azienda del comprensorio bolognese nata dai fratelli Ducati, inizialmente affermatasi per la produzione di radio, successivamente ha convertito la produzione in motociclette a seguito della seconda guerra mondiale. Attualmente Ducati fattura circa 400 milioni di, con quasi 1000 dipendenti dispone di una capacità produttiva di oltre moto/anno. La moto Ducati si rivolge ad una clientela raffinata ma esigente, amante del confort e delle alte prestazioni. La mission di Ducati può riassumersi nelle 4 strategie che cerca di attuare: 1. costruire marchio e comunità globale; 2. rinforzare la nicchia delle alte prestazioni; 3. allargare il confine della nicchia; 4. accelerare le vendite di prodotti correlati. Organizzazione della manutenzione La manutenzione in Ducati è suddivisa principalmente in due aree: MI (Manutenzione Industriale e MOF (Manutenzione OFficina). Esse sono gestite da due responsabili e fanno quindi capo a due centri di costo distinti. La MOF è l area che andremo successivamente a descrivere. Essa si preoccupa di garantire livelli prestazionali e di affidabilità delle macchine utensili presenti nel Reparto delle Lavorazioni Meccaniche. Negli anni in Ducati si è assistito ad un processo di sviluppo dell auto-manutenzione che ha investito l azienda nel suo complesso. A partire dal suo Presidente, Federico Minoli, passando per i Dirigenti e dai Responsabili di Reparto, si è avviato dal 2000 il processo di tournaround sulle Operations, orientandosi a modelli produttivi lean, di concezione giapponese. Questo orientamento ha investito l azienda nel suo complesso, non risparmiando certamente le funzioni aziendali al servizio della produzione quali la manutenzione, la quale ha abbracciato la Total Productive Maintenance. Le politiche manutentive Analizziamo ora in diagrammi a blocchicome si muove il servizio di manutenzione per il soddisfacimento delle singole politiche di manutenzione. Fig. 1 Diagramma a blocchi per la scelta delle politiche manutentive (guasto). La Manutenzione Correttiva (a guasto) La generazione di un guasto attiva diverse route: 1) Il guasto nella macchina in oggetto blocca la produzione? Si. La macchina in oggetto è un collo di bottiglia? Si. Allora vi sarà un intervento immediato della manutenzione, la macchina è riparata e quindi consegnata al Responsabile di Flusso, il quale potrà nuovamente riprendere la produzione. 2) Il guasto nella macchina in oggetto blocca la produzione? No. Allora vi sarà un intervento programmato della manutenzione, la macchina produce ora a cadenza ridotta, essa sarà riparata successivamente agli eventuali interventi ritenuti più critici in corso, quindi riparata e riconsegnata al Responsabile di Flusso, il quale sarà comunque stato in grado di non interromper la produzione. 3) Il guasto nella macchina in oggetto blocca la produzione? Si. La macchina in oggetto è un collo di bottiglia? No. Allora vi sarà un intervento programmato della manutenzione, la macchina sarà riparata successivamente agli eventuali interventi ritenuti più critici in atto, quindi consegnata al Responsabile di Flusso, il quale potrà nuovamente riprendere a produrre. MANUTENZIONE, Tecnica e Management - MAGGIO

2 Può risultare utile per capire meglio cosa avviene durante il processo di generazione del guasto, individuare il flusso informativo che si attiva. Se avviene un guasto macchina, questo implica che venga richiesto un intervento della manutenzione attraverso un sistema informativo interno che gira su Lotus e che è accessibile dai Responsabili di Flusso, dai rispettivi capi turno e da chi svolge un ruolo di responsabilità in genere. Attraverso questo Sistema Informativo viene compilata appunto la richiesta di manutenzione, la quale perviene al Responsabile di Manutenzione e a tutto lo staff di manutenzione attraverso mailing-list su rete intranet e internet aziendale. Istantaneamente inizia il processo di valutazione delle criticità di guasto in corso. La richiesta di manutenzione in questo frangente, non essendo ancora stata assegnata ad un manutentore, risulta essere in analisi. Il processo successivo sarà quello di valutare la causale di fermo macchina e assegnarla quindi ad un manutentore meccanico piuttosto che elettrico, la richiesta diventa ora aperta ed essa ha un padre. Infine, quando sulla macchina è stato sanato il guasto, la richiesta viene compilata e quindi evasa provvedendo ad Fig. 4 Assegnazione Ordini di Lavoro. Fig. 2 Fig. 3 Panoramica dei poster per la gestione a vista. Lavagna magnetica per la segnalazione dei lavori di manutenzione in corso. inserire tutte le informazioni circa l avvenuta causale di guasto, le azioni provvisorie e correttive attuate, l eventuale richiesta di ricambi o azioni di miglioramento, quindi la data e l ora di inizio e fine lavori, compreso il tempo di durata dell intervento. Questo al fine di poter estrapolare tutte le informazioni per formulare gli indici propri della teoria affidabilistica quali l MTBF, l MTTR, piuttosto che A. Il tutto è controfirmato dall operatore che ha compiuto l intervento. Per ciò che riguarda la gestione operativa degli interventi a guasto si fa riferimento al layout dell impianto appeso in formato poster su una lavagna magnetica. In esso attraverso dei magneti rossi vengono indicate le macchine che bloccano la produzione e sulle quali bisogna intervenire immediatamente. Con magneti blu si contraddistinguono le macchine che non bloccano la produzione, ma che comunque abbisognano di manutenzione (ad esempio vi si deve sostituire un particolare) o devono restare monitorate. Sempre a vista vengono gestite le assegnazioni degli Ordini di Lavoro, in quanto entrando nell ufficio è sempre sapere dove si trovano i manutentori grazie ad una seconda lavagna nella quale si annotano le macchine a loro assegnate. La Manutenzione Preventiva La manutenzione preventiva è stata programmata grazie attraverso un Piano Annuale di Manutenzione, nel quale è presente l elenco delle macchine oggetto di manuten- 28 MANUTENZIONE, Tecnica e Management - MAGGIO 2006

3 INSTALLAZIONE E GESTIONE IMPIANTI Fig. 5 Diagramma a blocchi per la scelta delle politiche manutentive (preventiva). zione preventiva con dettaglio settimanale. Nel piano si sono considerati gli interventi di manutenzione da svolgersi a chilometraggio della macchina, ovvero a 500, 2500 o 5000 ore di funzionamento delle stesse. L intervento si svolge in base a quanto dettato dai manuali di uso e manutenzione delle macchine e da quanto fornito dall esperienza dei manutentori. Facendo l ipotesi di fondo che siamo a 500, 2500 o 5000 ore di funzionamento della macchina, come per gli interventi a guasto anche quelli preventivi innescano diverse route: 1) La macchina è disponibile? Si. Allora si programma l intervento di manutenzione specifica durante la settimana, secondo gli accordi presi con il Responsabile di Flusso, il quale garantirà la disponibilità della macchina e al quale verrà riconsegnata una volta intervenuti. 2) La macchina è disponibile? No. Se per esigenze produttive la macchina non può essere resa disponibile allora si dovrà programmare l intervento per la settimana successiva ed esso sarà il prioritario su altri. Bisogna sottolineare che il 98% degli interventi pianificati e successivamente programmati viene rispettato. Scopo della manutenzione preventiva che si è attuata è stato principalmente per: restituire i livelli di integrità funzionali delle macchine nell impianto produttivo; elevare le macchine ad uno stato di disponibilità ed efficienza intervenendo sulle cause di guasto; disporre di un solido e omogeneo punto di partenza sul quale impostare una politica manutentiva globale organizzata. Questo è stato appunto possibile grazie al Piano di Manutenzione preventiva per i manutentori. Anche per la manutenzione preventiva si attiva un flusso informativo che si basa sulla gestione a vista. L elenco delle macchine presenti nell impianto e sulle quali si deve eseguire la manutenzione preventiva sono elencate in un poster appeso nell ufficio manutenzione nel quale si individuano attraverso lettere e colori lo stato della manutenzione preventiva istantaneamente. Sulla colonna di destra vi sono le macchine suddivise per flusso di produzione, nelle celle scendendo in verticale sono suddivise le macchine che abbisognano di manutenzione per la settimana in corso. All interno della cella se sulla macchina si deve intervenire, è presente una lettera A, B, o C, rispettivamente a seconda dello specifico intervento a 500, 2500, o 5000 ore di funzionamento. Sulle macchine oggetto di manutenzione preventiva viene concordato l intervento insieme al responsabile di flusso al quale, una volta eseguita la manutenzione, gli vengono riconsegnate. Se durante l intervento vengono eseguite solo in misura parziale le operazioni previste dal form, allora in funzione della percentuale di completamento viene riempita la cella con colore rosso (0%_79%), giallo (dal 79%_99%), piuttosto che verde (100%). I form in possesso dei manutentori durante l esecuzione della manutenzione preventiva presentano informazioni circa gli interventi meccanici o elettrici da effettuare sui sottogruppi della macchina utensile specifica; sul tempo programmato per le singole operazioni e quello che si impegnerà a consuntivo. Una volta compilato il form cartaceo, questo viene consegnato in ufficio manutenzione e inserito poi in formato elettronico nel Data Base degli interventi preventivi. Fig. 6 Poster per pianificare la Manutenzione Preventiva (ispezioni, a sinistra; interventi preventivi, a destra). Fig. 8 Diagramma a blocchi per la scelta delle politiche manutentive (ispezioni). MANUTENZIONE, Tecnica e Management - MAGGIO

4 30 MANUTENZIONE, Tecnica e Management - MAGGIO 2006

5 La Manutenzione Ispettiva In perfetta armonia con le filosofie lean da circa un anno si è avviata la manutenzione ispettiva effettuata dal personale operativo di produzione. Nello schema a blocchi le route che si possono creare durante l ispezione sono: 1) Si sono riscontrate anomalie di funzionamento? Si. L anomalia blocca la produzione? Si. La macchina con anomalia è collo di bottiglia? Si. Allora si dovrà effettuare un intervento immediato della manutenzione. 2) Si sono riscontrate anomalie di funzionamento? Si. L anomalia blocca la produzione? Si. La macchina con anomalia è collo di bottiglia? No. Allora si dovrà effettuare un intervento programmato della manutenzione. 3) Si sono riscontrate anomalie di funzionamento? Si. L anomalia blocca la produzione? No. Comunque si dovrà effettuare un intervento immediato della manutenzione. 4) Si sono riscontrate anomalie di funzionamento? No. Allora l operatore può iniziare la produzione terminato il ciclo di controlli sulla macchina. In ugual modo la Manutenzione Ispettiva è gestita come la preventiva, le macchine vengono ispezionate con cadenza settimanale attraverso un form cartaceo che richiama procedure dettate dai manuali di uso e manutenzione. Una volta eseguita l ispezione sulla macchina, il form è compilato in tutte le sue parti dall operatore e consegnato all ufficio manutenzione che provvede ad inserire le informazioni presenti nel Data Base di manutenzione ispettiva. Come per la preventiva le macchine vengono vidimate per la settimana oggetto di manutenzione ispettiva attraverso la percentuale completamento, quindi le celle riempite di colore verde, giallo o rosso. Il processo di avviamento alla manutenzione ispettiva è stato possibile grazie ad un Gantt delle attività di formazione di tutte le persone dei flussi di produzione presenti nel reparto delle lavorazioni meccaniche. Il form cartaceo una volta compilato dagli operatori incorpora informazioni circa il tempo impiegato per l operazione di ispezione e il quantitativo di prodotto utilizzato (esempio per eventuali rabbocchi). Cosa molto importante è la segnalazione da parte degli stessi di appositi spazi nei quali essi possono mettere eventuali note o idee di miglioramento da apportare sull impianto. C è da sottolineare come la Manutenzione Ispettiva, ma anche la migliorativa, abbiano avviato un processo interrelazionale tra le due funzioni interessate (Manutenzione e Produzione), contribuendo in maniera determinante allo scambio di informazioni, di opinioni e di idee, grazie alle quali si sono attuate sinergie significative. La Manutenzione Migliorativa Questa manutenzione è gestita dal TPM Facilitator. Essa si nutre delle idee provenienti da tutto il personale presente in stabilimento, il quale, tra l altro, partecipa all attivazione del miglioramento disponendo del completo Fig. 9 INSTALLAZIONE E GESTIONE IMPIANTI Manutenzione Migliorativa: idee di miglioramento per tipo. Fig. 10 Sviluppo di un idea di miglioramento. appoggio aziendale. Il personale che ha attivato l idea di miglioramento presenterà successivamente, a tutto il personale del reparto di competenza e alla dirigenza, i miglioramenti attuati. Le tipologie delle idee di miglioramento possono risultare da cause che hanno interessato i costi, la qualità, 5S, antierrore, sicurezza e varie. A loro volta queste cause vengono ricondotte alle colonne di quello che in azienda risulta essere il Tempio Lean. Il Tempio Lean si fonda su quattro colonne portanti: Zero Errori, Cadenza, il Pull System piuttosto che One Piece Flow. Nella slide sottostante possiamo vedere come una idea di miglioramento evidenziata attraverso l intervento ispettivo dell operatore abbia generato un miglioramento delle condizioni dell impianto prevalentemente a carattere Pull System. La Manutenzione delle vasche del lubrorefrigerante Attività critica per garantire il buon funzionamento delle macchine a controllo numerico presenti nel Reparto ri- MANUTENZIONE, Tecnica e Management - MAGGIO

6 sulta essere il mantenimento di condizioni ottimali delle vasche del lubrorefrigerante. Questa attività è tenuta monitorata attraverso il tabellone apposito, anch esso affisso in Ufficio Manutenzione, al fine che vi sia la medesima corrispondenza tra la manutenzione preventiva alle macchine CNC e l impianto ausiliario di lubro-refrigerazione. Anche per le vasche infatti è stato stabilito un piano annuale d intervento cadenzato settimanalmente in funzione del corretto uso e manutenzione dettato dal costruttore delle vasche, e dal frutto dall esperienza propria dei manutentori. Sulle vasche l intervento opportuno è stabilito a seconda del tipo di lavorazione che esegue la macchina. Le pulizie sono identificate da un colore specifico: giallo la pulizia del filtro e della vasca di decantazione; rosso la pulizia della vasca e dell evacuatore trucioli; verde la sola pulizia della vasca; azzurro la sola pulizia dell evacuatore truciloli; arancione la pulizia della vasca olio per la lappatura. Nel tabellone affisso, qualora venga eseguita una delle pulizie suddette, viene vidimata la cella riferita alla macchia per la quale si è eseguita la pulizia. Per comodità e ottimizzazione degli interventi manutentivi si è cercata la coincidenza delle pulizie delle vasche con la manutenzione preventiva sulle macchine. La Manutenzione dei condizionatori e degli aspiratori I condizionatori e gli aspiratori delle macchine, così come tutti gli impianti di servizio alle macchine utensili, abbisognano di manutenzione periodica. La manutenzione di questi impianti è da considerarsi importante quanto quella della macchina, poiché se giungesse su di essi un guasto, si dovrebbe comunque intervenire per ripristinare le condizioni ottimali, con conseguenti perdite di vario genere. Anche per i condizionatori e aspiratori è stato strutturato un piano di intervento annuale. Il rispetto delle cadenze d intervento è garantito dal prospetto manifesto in Ufficio Manutenzione, il quale riporta oltre che le date in cui si è eseguita la manutenzione precedente e la data di quella futura, diverse specifiche tecniche utili a chi effettuerà fisicamente l intervento. Per avere una visione istantanea dei condizionatori e degli aspiratori su cui intervenire si vidima la cella relativa alla settimana d intervento con all interno il numero del giorno del mese in cui si è intervenuti o si dovrà interdire. Per il management è utile la costruzione di un file elettronico che istantaneamente e in modo automatico informi sulla situazione generale di pulizia sia dei condizionatori che degli aspiratori. La gestione dei ricambi Le politiche manutentive sopra descritte per essere gestite in maniera ottimale abbisognano di ricambistica. La gestione dei ricambi risulta essere il tassello finale della gestione a vista della manutenzione alle macchine utensili. Attraverso una apposita lavagna si sono strutturate quattro tabelle (una per le lavorazioni dell alluminio; una per gli alberi a camme; una per gli alberi motore; una per il reparto dei trattamenti termici), ognuna di esse informa sullo stato del ricambio specifico per la macchina utensile. Come possiamo vedere dalla foto le tabelle sono appese e in vista, così che tutti possano essere informati sullo stato dei ricambi, in linea con tutte le altre politiche manutentive. Fig. 11 Poster per pianificare la manutenzione di condizionatori ed aspiratori. Fig. 12 Poster per la gestione dei fabbisogni di ricambi e dell approvvigionamento. Il Visual Management (Gestione a Vista) Fino ad oggi si sono attuati gli interventi di manutenzione a guasto, manutenzione preventiva sulle macchine, sui condizionatori e aspiratori, sulle vasche del lubrorefrigerante e predittiva sullo stato del lubrorefrigerante. Il Visual Management, o gestione a vista della manutenzione, si integra perfettamente in un disegno di più ampio respiro che il management Ducati ha deciso di percorrere diverso tempo fa, e che si ispira ai principi di Lean Production, adottando filosofie giapponesi di Just In Time in maniera 32 MANUTENZIONE, Tecnica e Management - MAGGIO 2006

7 INSTALLAZIONE E GESTIONE IMPIANTI graduale sulle diverse aree della catena del valore. In questa ottica l orientamento alla Total Productive Maintenance e la Gestione a Vista hanno permesso di raggiungere una flessibilità operativa che vedrà in futuro nella Manutenzione a Costo Zero un obiettivo possibile, per fare di più e meglio con meno. Attualmente si sta considerando anche l orientamento verso l avanzata Manutenzione Predittiva sui componenti di gruppi più complessi ritenuti critici e/o strategici. Così come abbiamo ritenuto di dare in outsourcing la gestione dello stato del lubrorefrigerante perché ritenuto critico per il buon funzionamento delle macchine utensili, considereremo tutte le politiche manutentive che possano anticipare le cause di guasto. Gli indicatori di riferimento Tutta la gestione sopra descritta acquisisce valore grazie ad una serie di KPI S studiati ad hoc e che permettono di monitorare l andamento e gli eventuali scostamenti dal pianificato. Per fare ciò, i driver si sono suddivisi per area d interesse, distinguendo in Indicatori di Business, di Maintenance e Operational le macro aree da monitorare. Rispettivamente troviamo che nel Business si sono suddivisi per flusso di lavorazione (quindi per Centro di Costo), con il Costo totale di MTZ ; MTZ. Interna ; e MTZ. Ordinaria Industriale. Questi indicatori poi danno luogo a Scoore Card per tutto il Reparto Lavorazioni Meccaniche (UOP ULM): Costo Totale di Manutenzione = Costo totale di MTZ interna + esterna; Incidenza Costo di Manutenzione ; MTZ. Interna 040 ; MTZ. Ordinaria Industriale. Quindi gli indicatori di Maintenance si sono suddivisi anch essi per flusso di lavorazione prima, e poi per tutta la UOP ULM: troviamo il M.T.T.R. M.T.B.F. A A medio mensile per macchina utensile; Ore per commessa (particolare commessa che tiene conto dei disabbinamenti avvenuti sulle macchine dei Centri di Lavoro); infine l Overall Equipment Efficiency (O.E.E.). In ultimo, per completezza, si riportano anche I Key Performance Indicator Operational: Pianificazione ore di manutenzione ; Ore totali di manutenzione (ordinarie + straordinarie) mensili e progressivo anno ; Ore di manutenzione interna per flusso mensile e progressivo anno ; Ore di manutenzione interna per tipologia di intervento mensile e progressivo anno ; Consuntivo ore di manutenzione esterna per flusso mensile e progressivo anno ; Consuntivo ore di manutenzione esterna per flusso mensile e progressivo anno; Backlog (% lavori inevasi su lavori pianificati per tipologie di manutenzione); Idee di miglioramento (andamento e tipologie). A questo punto sorge spontaneo cercare di offrire un feedback sia per gli operatori alle macchine, che attraverso la manutenzione ispettiva e alle idee di miglioramento contribuiscono in maniera consistente ad innalzare la disponibilità delle macchine, sia ai manutentori stessi, che grazie al loro lavoro altamente professionalizzante garantiscono il regolare funzionamento produttivo. Grazie ad appositi Info System presenti lungo i flussi produttivi ogni persona che accede al reparto può essere informata sull andamento del TPM, su tutte le informazioni e sugli indici che costituiscono l OEE, sulle idee di miglioramento attuate, nonché sugli indicatori manutentivi MTTR, MTBF e A. A livello generale sono inoltre presenti indicazioni circa Press Release, Qualità, Costi, Servizio e Motivazione. Lo schema generale di riferimento Il percorso generale che ha guidato la pianificazione delle attività manutentive si basa sul miglioramento continuo di ogni attività. In funzione degli obiettivi da raggiungere ci si è strutturati con un determinato modello organizzativo, si sono poi definiti i compiti dei membri del team. Attraverso Magec e TPM si analizzano i dati estrapolati e caratteristici dell impianto, e si passa successivamente al confronto dei dati ottenuti con quelli obiettivo. Lo step successivo impone di orientarsi a rivedere i dati obiettivo e quindi ridefinire gli obiettivi se i risultati non sono soddisfacenti, oppure se i risultati soddisfano le attese andare verso il miglioramento continuo, quindi ridefinire nuovi ma possibili obiettivi, reiterando così il percorso. Fig. 13 Ducati Info System. Fig. 14 Sviluppo sistematico del miglioramento continuo: il percorso logico. MANUTENZIONE, Tecnica e Management - MAGGIO

8 34 MANUTENZIONE, Tecnica e Management - MAGGIO 2006

9 Prossimi passi: Utilizzo di strumenti specifici di calcolo affidabilistico per l elaborazione dei dati raccolti (6Sigma, RCM). Incremento dei sistemi di rilevazione dati per la manutenzione predittiva mediante infrarossi, termografia o analisi vibrazionale. Informatizzazione e razionalizzazione della gestione del magazzino ricambi. Implementazione di un software per la gestione globale del flusso delle attività manutentive. Considerazioni finali: Prima di iniziare importanti attività di re-engineering è fondamentale creare un cambiamento culturale. Il TPM e le attività di automanutenzione si sviluppano con successo solo dopo aver operato con un servizio di manutenzione forte ed efficace sulle macchine. Il superamento delle barriere tra manutenzione e produzione è lo step successivo per rendere il processo di fabbricazione il più efficiente possibile. Il miglioramento continuo deve essere l elemento che caratterizza attività e politiche di manutenzione, in particolare il miglioramento continuo è stato l approccio: che ha portato a sviluppare le attività di manutenzioni ispettive e migliorative; che ha portato ad integrare le attività di tutti gli enti coinvolti per la generazione del valore. Marcello Carattini, Laureato in Ingegneria Gestionale presso la Facoltà di Bologna discutendo una Tesi dal titolo: Razionalizzazione della manutenzione secondo filosofia innovativa di Total Productive Maintenance - TPM - presso Ducati Motor. Con la Sezione Impianti del Dipartimento Di Ingegneria Delle Costruzioni Meccaniche, Nucleari, Aeronautiche e di Metallurgia, ha effettuato inoltre l attività di tirocinio conducendo uno studio sullo sviluppo della TPM presso Ducati Motor Holding S.p.A.. Ha partecipato a diversi corsi e forum in ambito manutentivo e di Lean Production. Attualmente è Responsabile della Manutenzione d Officina Ducati Motor Holding SpA. È membro del Consiglio Direttivo di AIT (Associazione Italiana di Tribologia). Michele Di Iorio, dopo aver operato per numerosi anni come Responsabile Produttivo di Linea in Fiat, ha partecipato a numerosi corsi in ambito produttivogestionale, e conseguito un Master in Direzione Aziendale. Di Iorio in Ducati Motor è stato Responsabile delle Lavorazioni Meccaniche Alluminio e di Manutenzione D Officina e Programmatori C.N. fino allo scorso Luglio gli Autori MANUTENZIONE, Tecnica e Management - MAGGIO

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE L approccio al processo di manutenzione Per Sistema Integrato di Produzione e Manutenzione si intende un approccio operativo finalizzato al cambiamento

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 25/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

READY-TO-GO PRODUZIONE

READY-TO-GO PRODUZIONE READY-TO-GO PRODUZIONE Modulo Standard QlikView OBIETTIVO Le aziende che fabbricano prodotti hanno la necessità di avere un controllo efficiente delle loro attività produttive e di assemblaggio. Questo,

Dettagli

IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL

IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL PROGRAMMARE LA PRODUZIONE IN MODO SEMPLICE ED EFFICACE IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL SOMMARIO 1. L AZIENDA E IL PRODOTTO 2. IL PROBLEMA 3. DATI DI INPUT 4. VERIFICA CARICO DI LAVORO SETTIMANALE 5. VERIFICA

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 27/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

PRINCIPI FONDAMENTALI...

PRINCIPI FONDAMENTALI... QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3

Dettagli

Ge.M.M.Az Gestione Manutenzione Macchinari Aziendali

Ge.M.M.Az Gestione Manutenzione Macchinari Aziendali Ge.M.M.Az Gestione Manutenzione Macchinari Aziendali La Manutenzione informatizzata per migliorare la gestione operativa del processo produttivo aziendale Il conseguimento di una posizione di profitto

Dettagli

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive Il sistema di gestione della qualità a cui mi riferisco è quello relativo alla norma ISO-9001:2000. Prima di entrare

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

Mercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata

Mercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata Mercoledì degli Associati Opportunità di business per le Aziende UCIF Milano, 20 novembre 2013 Federata Nascita del progetto UCIF rappresenta da 40 anni il settore italiano della Finitura, tramite i relativi

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Mon Ami 3000 Produzione interna/esterna Gestione della produzione interna/esterna

Mon Ami 3000 Produzione interna/esterna Gestione della produzione interna/esterna Mon Ami 3000 Produzione interna/esterna Gestione della produzione interna/esterna Introduzione Questa guida illustra tutte le funzioni e le procedure da eseguire per gestire correttamente un ciclo di produzione

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

LogiTrack OTG. LogiTrack Gestione logistica controllo ordine spedizioni. OTG Informatica srl info@otg.it

LogiTrack OTG. LogiTrack Gestione logistica controllo ordine spedizioni. OTG Informatica srl info@otg.it LogiTrack OTG LogiTrack Gestione logistica controllo ordine spedizioni OTG Informatica srl info@otg.it 1 Sommario Sommario... 1 LOGITRACK Controllo Ordini e Spedizioni... 2 ORDITRACK... 2 Vista Ordini...

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

OFFERTA FORMATIVA INDIRIZZI DI STUDIO

OFFERTA FORMATIVA INDIRIZZI DI STUDIO ISTITUTO TECNICO E. SCALFARO Piazza Matteotti, 1- CATANZARO Tel.: 0961 745155 - Fax: 0961 744438 E-mail:cztf010008@istruzione.it Sito: www.itiscalfaro.cz.it ANNO SCOLASTICO 2011 2012 OFFERTA FORMATIVA

Dettagli

Prospetto delle materie e del quadro orario settimanale: ISTITUTO TECNICO

Prospetto delle materie e del quadro orario settimanale: ISTITUTO TECNICO Prospetto delle materie e del quadro orario settimanale: ISTITUTO TECNICO Settore TECNOLOGICO A) MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA Titolo rilasciato: Perito in Meccanica, meccatronica ed energia MATERIE

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA

Dettagli

Information summary: Valutazione prestazioni e potenziale

Information summary: Valutazione prestazioni e potenziale Information summary: Valutazione prestazioni e potenziale - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale

Dettagli

IL CASO DELL AZIENDA. Perché SAP. www.softwarebusiness.it

IL CASO DELL AZIENDA. Perché SAP. www.softwarebusiness.it LA SOLUZIONE SAP FOR PROFESSIONAL SERVICES IL CASO DELL AZIENDA Perché SAP Grazie a SAP siamo riusciti a pianificare meglio e ad ottenere tempestive informazioni su tempi e costi delle nostre commesse.

Dettagli

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori

Dettagli

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 Giorgio Capoccia (Direttore e Responsabile Gruppo di Audit Agiqualitas) Corso USMI 07 Marzo 2006 Roma Gli argomenti dell intervento

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Progettare la manutenzione (a cura di Paolo Stefanini)

Progettare la manutenzione (a cura di Paolo Stefanini) Progettare la manutenzione (a cura di Paolo Stefanini) Progettare la manutenzione significa determinare il miglior sistema di gestione delle fasi che compongono tale processo, vale a dire trovare il giusto

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal

Dettagli

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei

Dettagli

PROGETTO SEGNALAZIONE E GESTIONE RECLAMI/DISSERVIZI

PROGETTO SEGNALAZIONE E GESTIONE RECLAMI/DISSERVIZI PROGETTO SEGNALAZIONE E GESTIONE RECLAMI/DISSERVIZI Sintesi del progetto : La nuova procedura di gestione dei reclami è seguita dall URP dall inizio alla fine, secondo il seguente iter: il cittadino segnala

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

La Business Intelligence per la Governance Commerciale

La Business Intelligence per la Governance Commerciale La Business Intelligence per la Governance Commerciale http://www.newsoftsrl.it 1 La filosofia di base Lo studio delle politiche commerciali è l argomento a cui sempre più le aziende stanno dedicando la

Dettagli

Controllo di gestione budget settoriali budget economico

Controllo di gestione budget settoriali budget economico Controllo di gestione budget settoriali budget economico TEMA Pianificazione, programmazione e controllo di gestione costituiscono le tre fasi del processo globale attraverso il quale l impresa realizza

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

danilo.vaselli@opendotcom.it

danilo.vaselli@opendotcom.it Organizzazione dello studio e controllo di gestione -Introduzione - Gestione delle attività di Studio, Parcellazione e controllo della redditività del lavoro: criticità ed obiettivi di miglioramento. -

Dettagli

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino

Dettagli

Strategie e Controllo

Strategie e Controllo Strategie e Controllo Consulenza di Direzione e Organizzazione Aziendale La nostra specializzazione: Un esperienza che risale al 1985 Un metodo perfezionato sulle caratteristiche delle piccole e medie

Dettagli

Manufacturing Execution System. Controllo Avanzamento Produzione. in tempo reale

Manufacturing Execution System. Controllo Avanzamento Produzione. in tempo reale Manufacturing Execution System Controllo Avanzamento Produzione in tempo reale pannello di controllo ( cruscotto ) delle risorse produttive stato di avanzamento (e tempi di esecuzione) degli ordini di

Dettagli

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA

Dettagli

BOX FREE. La gestione avanzata della cartotecnica

BOX FREE. La gestione avanzata della cartotecnica BOX FREE La gestione avanzata della cartotecnica BOX FREE Ambito applicativo Soluzione specifica per la gestione dell area produttiva in Aziende che producono imballi in cartone ondulato, astucci, espositori

Dettagli

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi.

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. 5. Processi Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. Il criterio vuole approfondire come l azienda agrituristica

Dettagli

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità

Dettagli

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 S OMMAR IO LA FUNZIONE DEI REPORT... 3 TIPOLOGIA DEI REPORT... 3 CRITERI

Dettagli

Piano delle Performance

Piano delle Performance Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,

Dettagli

M.APS Manufacture Advanced Planning System

M.APS Manufacture Advanced Planning System M.APS Manufacture Advanced Planning System Per chi M.APS Le piccole e medie aziende italiane di produzione, sono sempre più sottoposte a cambiamenti nella metodologia di lavoro dovuti soprattutto al cambiamento

Dettagli

SOMMARIO. - NEW DATA INFORMATICA TECHNOLOGY Pagina 1 di 21

SOMMARIO. - NEW DATA INFORMATICA TECHNOLOGY Pagina 1 di 21 SOMMARIO Breve Panoramica... 2 Apertura del programma... 2 Menù principale... 3 Sezione Officina... 4 Articoli... 4 Veicoli... 4 Schede... 4 Fatture e Solleciti... 6 Magazzino... 7 Sezione Deposito / soccorso...

Dettagli

Manuale Sicurezza Duemilauno Agenzia Sociale

Manuale Sicurezza Duemilauno Agenzia Sociale Sorveglianza e misurazioni del SG S&SL Indice: 1.0 Scopo e Generalità 2.0 Identificazione delle aree/attività soggette al monitoraggio 3.0 Pianificazione ed esecuzione dei monitoraggi e delle misurazioni

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

iproject Gestione e Controllo Costi Cantiere iproject

iproject Gestione e Controllo Costi Cantiere iproject Gestione e Controllo Costi Cantiere iproject Caratteristiche del software iproject. Lavorare in un cantiere edile significa realizzare giorno dopo giorno ciò che è definito in una commessa. A partire dalla

Dettagli

CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE

CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE Entrate mezzi monetari e simili Entrate mezzi monetari e simili Finanziamenti Investimenti Trasformazioni Disinvestimenti Rimborsi o Remunerazioni Uscite mezzi monetari

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Procedura SODDISFAZIONE DEL CLIENTE E MIGLIORAMENTO CONTINUO

Procedura SODDISFAZIONE DEL CLIENTE E MIGLIORAMENTO CONTINUO PSM04 I.S. Pag 1di 5 Procedura SODDISFAZIONE DEL CLIENTE E MIGLIORAMENTO CONTINUO INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. TERMINI E DEFINIZIONI 5. RESPONSABILITÀ 6. MODALITÀ OPERATIVE

Dettagli

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo

1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo 21 Capitolo II Il budget 1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo Il budget - e' un programma delle operazioni di gestione da compiere in un anno, finalizzato

Dettagli

Il sistema di rilevazione dati per il controllo globale delle macchine di produzione

Il sistema di rilevazione dati per il controllo globale delle macchine di produzione 1 Il sistema di rilevazione dati per il controllo globale delle macchine di produzione Per automatizzare Ia raccolta dati di produzione e monitorare in tempo reale il funzionamento delle macchine, Meta

Dettagli

OSSERVAZIONI il settore industriale

OSSERVAZIONI il settore industriale OSSERVAZIONI Lo stabilimento siderurgico di Taranto costituisce un enorme patrimonio nazionale, perché é in grado di competere ai massimi livelli internazionali, e un suo sottoutilizzo non comporta solo

Dettagli

COME VIENE REALIZZATO IL PROCESSO DI ACQUISTO?

COME VIENE REALIZZATO IL PROCESSO DI ACQUISTO? COME VIENE REALIZZATO IL PROCESSO DI ACQUISTO? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE Domanda di beni che l azienda utilizza a scopo interno oppure

Dettagli

Sistemi per la Sicurezza Consulenza. Sicurezza Analisi Consulenza. La La Sicurezza non è un gioco. non è un gioco

Sistemi per la Sicurezza Consulenza. Sicurezza Analisi Consulenza. La La Sicurezza non è un gioco. non è un gioco Sistemi per la Sicurezza Consulenza Sicurezza Analisi Consulenza La La Sicurezza non è un gioco non è un gioco m Il parere del Legale La formazione in materia di sicurezza e salute dei lavoratori ha assunto

Dettagli

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

C3 indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Profilo

C3 indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Profilo C3 indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Profilo Il Diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica : - ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici,

Dettagli

Piano di gestione della qualità

Piano di gestione della qualità Piano di gestione della qualità Pianificazione della qualità Politica ed obiettivi della qualità Riferimento ad un eventuale modello di qualità adottato Controllo della qualità Procedure di controllo.

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

Informatica e Telecomunicazioni

Informatica e Telecomunicazioni Informatica e Telecomunicazioni IL PROFILO DEL DIPLOMATO Il Diplomato in Informatica e Telecomunicazioni : 1. Ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell elaborazione dell informazione,

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

Pannelli per Gestione Avanzata Ordini

Pannelli per Gestione Avanzata Ordini Linea Verticali Pannelli per Gestione Avanzata Ordini pag.1 Software personalizzato Linea Verticali Pannelli per Gestione Avanzata Ordini Linea Verticali Pannelli per Gestione Avanzata Ordini pag.2 Gestione

Dettagli

Pannello avanzato Gestione Produzione

Pannello avanzato Gestione Produzione Linea Verticali Pannello avanzato Gestione Produzione pag.1 Software personalizzato Linea Verticali Pannello avanzato Gestione Produzione Linea Verticali Pannello avanzato Gestione Produzione pag.2 Analizza

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto)

IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto) CORSO DI Gestione aziendale Facoltà di Ingegneria IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo Istituto di Tecnologie e-mail: cnoe@liuc.it 1 Il processo di

Dettagli

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PIETRO REMONTI 1 2 APPROCCIO BASATO SUI PROCESSI UN RISULTATO DESIDERATO È OTTENUTO IN MODO PIÙ EFFICACE SE RISORSE E ATTIVITÀ

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

FLASHINVESTOR Manuale dell Utente

FLASHINVESTOR Manuale dell Utente FLASHINVESTOR Manuale dell Utente Questa breve guida ha lo scopo di aiutare l utente a prendere confidenza con il prodotto in modo da sfruttarne appieno tutte le potenzialità. Abbiamo cercato di realizzare

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni 1 Executive summary...2 2 Business idea...2 3 Analisi di mercato...2 4 Analisi dell ambiente competitivo...2 5 Strategia di marketing...3 5.1 SWOT Analysis...3

Dettagli

L a p i p at a taf a or o ma a p e p r e ga g r a an a t n ire e l ef e fici c en e za za e n e e n r e ge g t e ica Powered By

L a p i p at a taf a or o ma a p e p r e ga g r a an a t n ire e l ef e fici c en e za za e n e e n r e ge g t e ica Powered By La piattaforma per garantire l efficienza energetica Powered By L efficienza energetica come nuovo punto di forza Secondo la norma ISO EN 50001, l efficienza energetica rappresenta il modo per ottimizzare

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Ingegneria

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Ingegneria ESAME DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE PRIMA PROVA SCRITTA DEL 22 giugno 2011 SETTORE DELL INFORMAZIONE Tema n. 1 Il candidato sviluppi un analisi critica e discuta

Dettagli

organizzazioni di volontariato

organizzazioni di volontariato Il bilancio sociale per le organizzazioni di volontariato Modena, 1 Ottobre 2009 Bilancio sociale Cosa ci viene in mente? Rendere conto Perché fare un bilancio? La relazione di fiducia Ti dico chiaramente

Dettagli

La gestione dei rapporti con i fornitori è un tema cruciale per le grandi Aziende nello scenario attuale del mercato e delle sue logiche di sviluppo.

La gestione dei rapporti con i fornitori è un tema cruciale per le grandi Aziende nello scenario attuale del mercato e delle sue logiche di sviluppo. La gestione dei rapporti con i fornitori è un tema cruciale per le grandi Aziende nello scenario attuale del mercato e delle sue logiche di sviluppo. Il perfezionamento delle relazioni operative tra grandi

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

Progettazione dei Sistemi di Produzione

Progettazione dei Sistemi di Produzione Progettazione dei Sistemi di Produzione Progettazione La progettazione è un processo iterativo che permette di definire le specifiche di implementazione per passare dall idea di un sistema alla sua realizzazione

Dettagli

Sistema di Gestione per la Qualità

Sistema di Gestione per la Qualità Pagina 1 di 8 Manuale Qualità Sistema di Gestione per la Qualità INDICE DELLE EDIZIONI.REVISIONI N DATA DESCRIZIONE Paragraf i variati Pagine variate 1.0 14.03.2003 Prima emissione Tutti Tutte ELABORAZIONE

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA

Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA La deliberazione della Giunta regionale n. 39/17 del 10.10.2014 fornisce indirizzi in materia di programmazione, gestione e controllo delle società

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti

PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti Dott.ssa Patrizia Castelli Premessa: Il processo di pianificazione della formazione nasce dall esigenza di sviluppare le competenze e le conoscenze

Dettagli

La riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean :

La riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean : Consulenza di Direzione Management Consulting Formazione Manageriale HR & Training Esperienza e Innovazione La riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean : un passo chiave nel percorso

Dettagli

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12. Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA

Dettagli