PROVINCIA DI MODENA - Proposta di istituzione di un parco regionale delle salse e della collina modenese (sett. ovest) con il metodo partecipato

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1 Sintesi della VII Sessione di Forum Forum 17 maggio 2002 C/o ex Sala del Consiglio Via Rocca - Sassuolo Comune di Sassuolo Dalla condivisione del Quadro Diagnostico all idea di Parco per la collina: la missione ed i criteri per l individuazione delle aree e delle linee strategiche di sviluppo La VII sessione del Forum aveva come obiettivo quello di avvicinarsi ad una prima ipotesi di perimetrazione di Parco attraverso l'individuazione della "missione" del parco stesso e della esplicitazione di criteri da utilizzare nella selezione delle aree da includere. A questo scopo è stata utilizzata una metodologia innovativa, simile ad una votazione, per fare emergere le missioni ed i criteri più importanti per i partecipanti al Forum fra quelli individuati dal gruppo tecnico di lavoro. Era possibile suggerire ed aggiungere nuove missioni e nuovi criteri in quanto si trattava di elenchi aperti. Questo modo di impostare la settima sessione non ha dato per scontato che il Parco nascerà in ogni modo, ma ha tenuto in considerazione che il Forum è uno strumento che deve fornire delle indicazioni, non è la sede istituzionale decisionale. Si è trattato dunque di una simulazione, che nulla ha precluso alla fase di discussione e di osservazioni. Ad ogni partecipante sono stati distribuiti alcuni bollini adesivi di colore diverso (il colore indicava valutazione negativa o positiva), i quali dovevano essere disposti nei tabelloni preparati dal gruppo tecnico di lavoro a fianco degli elenchi delle missioni e dei criteri per il Parco. Per quello che riguarda le MISSIONI sono stati distribuiti: 3 bollini ROSSI per indicare le missioni da attribuire al parco che si ritiene siano le più importanti; 1 bollino GIALLO per indicare la missione che non si condivide. Per quello che riguarda i CRITERI sono stati distribuiti: 5 bollini VERDI per indicare i criteri che si ritiene siano quelli più significativi; 2 bollini AZZURRI per indicare i criteri che non si condividono. Questo è servito ad ottenere una "griglia di lavoro" da cui partirà l'elaborazione dei tecnici. Sono stati aggiunti dai partecipanti al Forum tre criteri: 1) "Tenere conto dei vari ambienti per dare e non escludere opportunità di sviluppo (sostenibile) nelle zone montane e collinari in riferimento all'edilizia abitativa, all'edilizia artigianale/industriale, all'edilizia e attività dedite all'agricoltura. Tutto questo in collaborazione ed armonia con le Amministrazioni Comunali locali. Utilizzare le associazioni dei cacciatori ed agricoltori nell'eventuale amministrazione e gestione del parco". 2) "Tenere conto delle problematiche relative alla crescita delle comunità locali, al fine di prevenire fenomeni accentuativi di pendolarismo ed abbandono del territorio con relativo dissesto del comparto agricolo"; 3) "Maggiore attenzione alla gestione della fauna nel suo complesso". I risultati sono stati i seguenti: PER LE MISSIONI del PARCO MISSIONE 1 Parco come Geoparco, luogo privilegiato dell educazione ambientale per la ricchezza delle tracce, dei segni e della fenomenologia in particolare dell evoluzione geologica di quella porzione di terra. La filosofia di gestione di un parco da staticamente protettiva assume un carattere dinamico: la fruizione, l educazione ambientale, lo sviluppo di tecniche di ROSSO POSITIVO GIALLO NEGATIVO 1/5 BILANCIO di + ) di - )

2 comunicazione ed informazione diventano elementi qualificanti della stessa conservazione. In questo caso la missione di protezione si coniuga con le ricadute economiche dirette e indirette portate dalle attività di visita e di didattica; 2 Parco come Luogo di salvaguardia e di accrescimento della biodiversità, che assume una particolare valenza per la contiguità con il distretto ceramico; quindi parco come fornitore di servizi ambientali; 3 Parco come Promotore (e garante) di un percorso di sviluppo locale incentrato sui valori e sui saperi, che si esprimono, in particolare, nella capacità di produzione alimentare di cui esaltare il legame con il territorio di origine (territorio di qualità) e dunque l affidabilità. Parco quindi come fattore competitivo; parco che affianca ai servizi ambientali, culturali e turistico ricreativi anche altri segmenti della produzione mettendoli a sistema e creando un area virtuosa in cui tutti i soggetti cercano di svolgere le proprie attività in modo più sostenibile e con maggiore qualità 4 Parco come Laboratorio per quegli ambienti agricoli in bilico fra mondo produttivo ed abbandono. L esistenza di condizionamenti morfologici, l abbandono dei terreni coltivati con un graduale processo di rinaturalizzazione degli stessi, la presenza di un elevato numero di aziende di dimensione economicamente marginale, i problemi di ricambio generazionale suggeriscono di ripensare questi luoghi come laboratori permanenti ove sperimentare pratiche agronomiche rivolte alla conservazione della qualità del territorio rurale ecc. (vedi misure agro-ambientali); l Ente parco dunque come attore-animatore, regia di supporto (tecnico, informativo,) alle aziende agricole verso la catalizzazione di risorse per l attuazione di progetti (agro-ambientali, agro-terziari, ecc.); 5 Parco come Contenitore dell identità del territorio (valori, saperi, tradizioni, ecc.ecc.), che mantiene vivi i fattori della memoria ; quindi parco come fornitore di servizi culturali; di valorizzazione delle identità locali nei confronti della globalizzazione, parco come strumento essenziale di rivalutazione e rafforzamento dei valori, delle specificità e delle culture locali; 6 Parco come Spazio ricreativo governato che risponde ad una domanda di ambiente naturale e di ambiente ricreativo che proviene dalle popolazioni urbane in modo però da salvaguardarle anche per le generazioni future, quindi parco come fornitore di servizi turistico ricreativi; 7 Parco come Attore dello sviluppo locale, nuova presenza istituzionale con la funzione di cabina di regia, dotata delle opportune risorse, necessaria per accrescere la progettualità, la tutela attiva, la semplificazione amministrativa (attraverso la promozione della concertazione fra gli enti ed un efficace ed ampio ricorso allo Sportello Unico), la sensibilizzazione, l informazione atta a favorire l integrazione ed il coordinamento di una pluralità di politiche e azioni diverse /5

3 Per i CRITERI di PERIMETRAZIONE CRITERI 1 Inserire in una rete con funzioni simboliche, fruitive e di connessione ecologica la pluralità dei beni della fenomenologia terrestre (salse, calanchi, ofioliti, affioramenti, ecc.) ed i loro ambienti naturali contigui; 2 Privilegiare la selezione di quegli ambienti che associano i beni di cui sopra con le emergenze storico-testimoniali e con le componenti strutturali del paesaggio di particolare rilevanza percettiva ( valore scenico) ; 3 Inserire le emergenze storico/testimoniali già connesse dalla viabilità storica (ad esempio lungo la via Vandelli); 4 Inserire gli ambienti caratterizzati da una VERDE POSITIVO AZZURRO NEGATIVO 3/5 BILANCIO di + ) di - ) maggiore biodiversità esistente o potenziale; Selezionare gli ambienti agricoli con processi di estensivazione e rinaturalizzazione nei quali promuovere la funzione di laboratorio, privilegiando quelli con maggiore presenza di fattori limitanti e presenza di emergenze geomorfologiche e storiche, ecc. 6 Mantenere il più possibile continuità tra gli ambienti a dominante naturale anche utilizzando la presenza dei corsi d acqua come reti di connessione ecologica, ma anche gestionale; 7 Tenere conto delle problematiche di contenimento di alcune specie faunistiche (in specifico il cinghiale), anche ricercando la collaborazione degli istituti preposti alla gestione faunistica; 8 Tenere in considerazione i principali progetti di riqualificazione ambientale (Progetto Montegibbio, Valleurbana, Quinta collinare di Sassuolo, Bosco delle Fate, Torrente Tiepido Maranello, asta Secchia, ecc.); 9 Prevedere corridoi di accesso dalla conurbazione del distretto (fisici, visivi e gestionali), anche tenendo conto delle proposte derivanti dal progetto di rete ecologica di pianura; 10 Intercettare la sentieristica esistente ed in progetto in grado di servire e mettere a sistema i beni ambientali d area 11 Valutare l estensione del Parco anche in relazione alla dimensione del bacino turistico potenziale 12 Considerare la geografia delle sagre, delle tradizioni, dei saperi; Tenere conto della vicinanza alle principali strutture turistico ricettive (in particolare Terme della Salvarola); 14 Favorire la qualificazione dei percorsi di accesso al Parco dalla conurbazione del distretto ceramico; 15 Valutare l importanza di includere nel Parco delle realtà produttive del comparto agroalimentare su cui imperniare il progetto di sviluppo centrato sui prodotti alimentari di

4 qualità. 16 Silvia Cattani - Verdi Ambiente e Società - Circolo di Prignano fornisce un criterio da aggiungere alla lista: "Tenere conto delle problematiche relative alla crescita delle comunità locali, al fine di prevenire fenomeni accentuativi di pendolarismo ed abbandono del territorio con relativo dissesto del comparto agricolo". 17 Assessore di Prignano Gianpaolo Giacobazzi: "Tenere conto dei vari ambienti per dare e non escludere opportunità di sviluppo (sostenibile) nelle zone montane e collinari in riferimento all'edilizia abitativa, all'edilizia artigianale/industriale, all'edilizia e attività dedite all'agricoltura. Tutto questo in collaborazione ed armonia con le Amministrazioni Comunali locali. Utilizzare le associazioni dei cacciatori ed agricoltori nell'eventuale amministrazione e gestione del parco". 18 Maggiore attenzione alla gestione della fauna nel suo complesso Le 3 MISSIONI che hanno avuto un numero maggiore di valutazioni POSITIVE (valore assoluto): 1 Parco come Geoparco, luogo privilegiato dell educazione ambientale per la ricchezza delle tracce, dei segni e della fenomenologia in particolare dell evoluzione geologica di quella porzione di terra. La filosofia di gestione di un parco da staticamente protettiva assume un carattere dinamico: la fruizione, l educazione ambientale, lo sviluppo di tecniche di comunicazione ed informazione diventano elementi qualificanti della stessa conservazione. In questo caso la missione di protezione si coniuga con le ricadute economiche dirette e indirette portate dalle attività di visita e di didattica; 2 Parco come Luogo di salvaguardia e di accrescimento della biodiversità, che assume una particolare valenza per la contiguità con il distretto ceramico; quindi parco come fornitore di servizi ambientali; 4 Parco come Laboratorio per quegli ambienti agricoli in bilico fra mondo produttivo ed abbandono. L esistenza di condizionamenti morfologici, l abbandono dei terreni coltivati con un graduale processo di rinaturalizzazione degli stessi, la presenza di un elevato numero di aziende di dimensione economicamente marginale, i problemi di ricambio generazionale suggeriscono di ripensare questi luoghi come laboratori permanenti ove sperimentare pratiche agronomiche rivolte alla conservazione della qualità del territorio rurale ecc. (vedi misure agro-ambientali); l Ente parco dunque come attore-animatore, regia di supporto (tecnico, informativo,) alle aziende agricole verso la catalizzazione di risorse per l attuazione di progetti (agroambientali, agro-terziari, ecc.); Le 3 MISSIONI che hanno avuto un numero maggiore di valutazioni NEGATIVE (valore assoluto): 7 Parco come Attore dello sviluppo locale, nuova presenza istituzionale con la funzione di cabina di regia, dotata delle opportune risorse, necessaria per accrescere la progettualità, la tutela attiva, la semplificazione amministrativa (attraverso la promozione della concertazione fra gli enti ed un efficace ed ampio ricorso allo Sportello Unico), la sensibilizzazione, l informazione atta a favorire l integrazione ed il coordinamento di una pluralità di politiche e azioni diverse, 5 Parco come Contenitore dell identità del territorio (valori, saperi, tradizioni, ecc.), che mantiene vivi i fattori della memoria ; quindi parco come fornitore di servizi culturali; di valorizzazione delle identità locali nei confronti della globalizzazione, parco come strumento essenziale di rivalutazione e rafforzamento dei valori, delle specificità e delle culture locali; 6 Parco come Spazio ricreativo governato che risponde ad una domanda di ambiente naturale e di ambiente ricreativo che proviene dalle popolazioni urbane in modo però da salvaguardarle anche per le generazioni future, quindi parco come fornitore di servizi turistico ricreativi; 2 Parco come Luogo di salvaguardia e di accrescimento della biodiversità, che assume una particolare valenza per la contiguità con il distretto ceramico; quindi parco come fornitore di servizi ambientali I 3 CRITERI che hanno avuto un numero maggiore di valutazioni POSITIVE (valore assoluto): 1 Inserire in una rete con funzioni simboliche, fruitive e di connessione ecologica la pluralità dei beni della fenomenologia terrestre (salse, calanchi, ofioliti, affioramenti, ecc.) ed i loro ambienti naturali contigui; 4/5

5 8 Tenere in considerazione i principali progetti di riqualificazione ambientale (Progetto Montegibbio, Valleurbana, Quinta collinare di Sassuolo, Bosco delle Fate, Torrente Tiepido Maranello, asta Secchia, ecc.); 4 Inserire gli ambienti caratterizzati da una maggiore biodiversità esistente o potenziale; I 3 CRITERI che hanno avuto un numero maggiore di valutazioni NEGATIVE (valore assoluto): 14 Favorire la qualificazione dei percorsi di accesso al Parco dalla conurbazione del distretto ceramico 18 Maggiore attenzione alla gestione della fauna nel suo complesso 13 Tenere conto della vicinanza alle principali strutture turistico ricettive (in particolare Terme della Salvarola); Nella discussione successiva alla fase di votazione è emerso che alcuni criteri/missioni non sono stati compresi del tutto e che spesso la negatività è stata data non perché la missione/il criterio era sbagliato, ma poiché il meno meritevole di positività. La settima sessione si è conclusa con l'invito a tutti i partecipanti a trasmettere alla Provincia o al gruppo tecnico di lavoro temi e segnalazioni in tempi utili per essere presi in considerazione nella stesura della prima ipotesi di perimetrazione. 5/5

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