Partecipare per decidere
|
|
- Silvia Giovannini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Partecipare per decidere Relazione finale del percorso di partecipazione 1
2 RIASSUNTO/abstract Il processo partecipativo Partecipare per decidere è stato avviato dal Comune di Civitella in Val di Chiana, con il sostegno dell Autorità regionale per la partecipazione, nello scorso febbraio. L Amministrazione comunale - come previsto dalla legge regionale 1/2005 sul governo del territorio - ha avviato un confronto con i propri cittadini in occasione della stesura della Variante generale al Piano strutturale. Mediante il percorso partecipativo i cittadini sono stati chiamati a identificare le caratteristiche del territorio, i suoi pro e i suoi contro, a portare all attenzione dei progettisti i luoghi di particolare pregio (beni artistici, architettonici, paesaggistici e naturali anche minori) o i luoghi a cui essi sono particolarmente affezionati e ad avviare una discussione sulle strategie e le linee di sviluppo per il futuro del territorio comunale. Il percorso si è articolato in tre fasi successive comprendenti attività di informazione, ascolto e di partecipazione vera e propria. Nella prima fase tra febbraio e aprile sono stati predisposti gli strumenti di informazione e comunicazione a supporto e promozione del processo partecipativo. L obiettivo di questa fase era di garantire la massima diffusione dell informazione mettendo i cittadini a conoscenza del percorso e suggerendo loro l opportunità di parteciparvi. A tale fine sono stati realizzati: il sito internet in cui sono stati pubblicati il calendario degli eventi e delle attività e tutta la documentazione relativa al Piano Strutturale comprendente sia i documenti tecnici e dell amministrazione che il materiale relativo al percorso di partecipazione; l indirizzo mail info@pscivichiana.it per richiedere informazioni e inviare suggerimenti; un articolo sul Mensile del Comune di Civitella in Val di Chiana la Torre informa di marzo In allegato al periodico è stata distribuita a tutte le famiglie una scheda per la segnalazione di luoghi, edifici, monumenti, elementi naturali che considerano importanti per il territorio di Civitella e che vorrebbero tutelare; l affissione di manifesti e la distribuzione delle locandine nei luoghi pubblici del territorio comunale. Nello stesso periodo sono state realizzate circa 15 interviste e incontri con rappresentanti della società civile e con le realtà associative del territorio: sono cioè state raccolte le opinioni di persone che per ruolo, professione o esperienza personale potevano offrire un primo sguardo sulle caratteristiche e le prospettive di sviluppo del territorio. In queste occasioni si è provveduto anche a creare canali informali per incrementare una diffusione capillare sul territorio delle informazioni circa il processo partecipativo. 2
3 A garanzia dell indipendenza e della trasparenza del processo di partecipazione è stata creata una Commissione di Garanzia composta dal Sindaco, dal dirigente responsabile dell Ufficio di Piano, da Alessandro Sacconi, consigliere di maggioranza e da Stefano Mencucci consigliere di minoranza. La Commissione si è riunita periodicamente per monitorare l andamento del processo e per validare le decisioni metodologiche e operative. Contemporaneamente si sono svolte, secondo un calendario reso pubblico sul sito internet le giornate in piazza cioè alcuni momenti di incontro diretto con i cittadini per informare dell iniziativa, spiegare l obiettivo e lo spirito del percorso e invitare ad iscriversi e partecipare. Le giornate si sono tenute presso alcuni dei principali luoghi di ritrovo della popolazione: all uscita delle scuole, presso alcuni circoli ricreativi e davanti alle principali attività commerciali del territorio comunale. Nella settimana precedente gli incontri 1 è stata inviata una lettera d invito a tutte le famiglie residenti nel territorio comunale per sollecitare la partecipazione dando indicazioni precise sul calendario dei laboratori. Questa operazione è stata rafforzata da un attività di chiamate telefoniche a campione che ha interessato tutte le frazioni. Nella stessa settimana presso l URP del Comune e sul sito internet è stata messa a disposizione dei cittadini la "Guida del partecipante 2 ", un opuscolo informativo per illustrare le finalità del Piano Strutturale e le tappe attraverso cui esso si costruisce e approva; sono state spiegate anche le caratteristiche e gli obiettivi del processo partecipativo, il tipo di lavoro che sarebbe stato proposto ai cittadini durante i laboratori, e gli orientamenti di massima dell amministrazione rispetto al Piano strutturale. La seconda fase, che ha costituto il cuore del percorso, ha visto il coinvolgimento attivo dei cittadini nei laboratori di frazione con l obiettivo di raccogliere informazioni, idee e proposte da tutti coloro che vivono e lavorano nel territorio. I laboratori di frazione - organizzati in piccoli gruppi di discussione e guidati ciascuno da due facilitatrici hanno coinvolto tutte le frazioni che compongono il comune di Civitella in Val di Chiana: ciascuna frazione (o gruppo di frazioni) si è incontrato per due volte a distanza di una settimana. Nel corso della prima giornata sono stati tracciati gli elementi di opportunità e criticità del territorio e durante la seconda giornata l insieme delle indicazioni emerse è stato analizzato in maniera critica puntando ad identificare delle strategie di sviluppo futuro. In alcuni casi è stato possibile localizzare su una mappa del territorio i luoghi significativi emersi dal lavoro dei cittadini; alcuni partecipanti hanno contribuito portando fotografie e disegni di alcuni luoghi di pregio o da tutelare del territorio. La terza fase ha visto la consegna del Rapporto ai cittadini e l Assemblea pubblica di restituzione del 14 luglio. 1 È da segnalare a questo proposito tuttavia che la frazione di Pieve a Maiano ha ricevuto la comunicazione con un significativo ritardo. 2 La guida è stata anche inviata via mail ai cittadini iscritti ai laboratori. 3
4 1. DESCRIZIONE DEL PROCESSO PARTECIPATIVO 1.1 Titolo del progetto Partecipare per decidere: percorso partecipativo per il Piano strutturale di Civitella in Val di Chiana 1.2 Richiedente/i del sostegno regionale Comune di Civitella in Val di Chiana 1.3 Referente (e relativi recapiti) Gabriella Arnaldi tel. 0575/445322; fax.0575/445350; mail. 1.4 Oggetto del processo partecipativo La redazione del Piano strutturale: la compilazione del Quadro conoscitivo e l elaborazione delle prime strategie di sviluppo futuro. 1.5 Fasi in cui si articola il progetto e loro funzione 1. Fase preliminare di preparazione e di informazione 2. Fase di discussione 3. Fase conclusiva 1.6 Tempi e durata del processo partecipativo (date inizio e fine, durata complessiva, ritardi) Il percorso è stato avviato in ritardo rispetto a quanto previsto i sede di progetto per consentire un migliore e maggiore coordinamento del percorso stesso con il lavoro dei tecnici dell Ufficio di piano. Il percorso è stato dunque avviato nel mese di aprile, anziché nel mese di novembre 2008, e si è concluso nel mese di luglio, per una durata complessiva di quasi 4 mesi. 4
5 1.7 Cronogramma (GANTT) dei tempi effettivi Aprile Maggio Giugno Luglio Interviste a stakeholder Preparazione guida (testi e impianto grafico) Preparazione manifesti e locandine e pieghevoli Giornate in piazza Laboratori di discussione Stesura rapporto Assemblea conclusiva 1.8 Come si inserisce lo specifico processo nelle politiche e nelle modalità d azione del proponente, sia rispetto al passato che al futuro Già nel 1998/99 durante la fase di adozione del nuovo Regolamento Urbanistico l Amministrazione Comunale aveva sperimentato un processo partecipativo/informativo simile all attuale. La popolazione delle singole frazioni era stata coinvolta in incontri pubblici/assemblee in cui i redattori del Piano avevano illustrato le ipotesi formulate per la pianificazione e lo sviluppo dei singoli luoghi chiedendo alla comunità locale proposte e suggerimenti. Era stata poi organizzata una assemblea generale/finale con il coinvolgimento anche delle associazioni di categoria, sindacati, ordini professionali (ingegneri, architetti, geometri), presente anche il Garante della Comunicazione che aveva svolto una sua parallela ma autonoma attività informativa. I risultati di detta attività, le idee e le proposte erano state tenute in considerazione dall Amministrazione comunale ed erano servite alla stesura definitiva e finale del Regolamento Urbanistico. Questa attività di preventiva informazione e poi anche di partecipazione aveva fatto sì, ad esempio, che le osservazioni al regolamento urbanistico fossero state poi un numero abbastanza contenuto (171). L Amministrazione ha intenzione di utilizzare un nuovo processo partecipativo durante le future fasi di adozione e di definitiva approvazione del nuovo Piano Strutturale. 5
6 2. IL CONTESTO IN CUI SI E SVOLTO IL PROCESSO PARTECIPATIVO 2.1 Elementi conoscitivi elementi significativi per comprendere il contesto e problematicità Il territorio di Civitella Val di Chiana è suddiviso in numerose frazioni e privo di un vero centro di riferimento. Gli abitanti sono molto legati alle singole frazioni e fanno riferimento ad Arezzo per molti dei loro impegni quotidiani. Alcune delle frazioni soffrono di spopolamento e altre quelle di pianura, al contrario, di una recente espansione edilizia e urbanizzazione che rischia di far diventare le frazioni dei veri e propri quartieri dormitorio. A livello urbanistico le frazioni risentono della mancanza di piazze e luoghi di incontro e di limiti alla socialità. Nel corso delle attività di informazione e di outreach sono state incontrate grandi difficoltà nell entrare in contatto con la popolazione proprio per la mancanza di luoghi di aggregazione naturali. Inoltre non sono numerose le attività associative davvero attive né i comitati. 3. IL PROCESSO PARTECIPATIVO 3.1 Partecipanti (per fasi) Chi e quanti Ai laboratori organizzati nel Comune di Civitella in Val di Chiana sul Piano strutturale hanno partecipato in totale 205 persone (32 donne e 173 uomini) con una maggiore presenza alla prima giornata (181 cittadini) e inferiore alla seconda (92 cittadini) Come sono stati selezionati L invito a partecipare è stato inviato a tutti i cittadini con una lettera ai capofamiglia. Successivamente all invio delle lettere di invito sono state effettuate delle telefonate a campione per sollecitare i cittadini ad iscriversi e partecipare. Agli incontri erano presenti prevalentemente cittadini ordinari non appartenenti ad associazioni e prevalentemente uomini. 6
7 Quanto sono rappresentativi della comunità I cittadini che hanno preso parte ai laboratori erano rappresentativi prevalentemente della comunità maschile del comune. È probabile che una maggiore presenza di donne, che pure è stata sollecitata, avrebbe portato alla discussioni anche tematiche caratterizzate da sfaccettature differenti rispetto a quelle emerse e avrebbero garantito alla discussione una migliore rappresentanza delle istanze della componente femminile della comunità locale Inclusione, in particolare di minoranze, soggetti deboli o svantaggiati, compresi i diversamente abili, nonché gruppi sociali o culturali diversi Ai laboratori non hanno preso parte cittadini diversamente abili. Ad un laboratorio era presente un cittadino immigrato La partecipazione paritaria di genere Come si è accennato sopra il numero di donne che hanno preso parte al processo è piuttosto esiguo questo nonostante il primo incontro laboratoriale sia stato fissato al pomeriggio per facilitare la partecipazione delle donne, che si supponeva avrebbero trovato maggiori difficoltà a partecipare di sera; e nonostante siano stati realizzati dei momenti di incontro coi cittadini proprio di fronte alle scuole delle varie frazioni che si supponeva fossero dei luoghi adatti per incontrare le donne. In una successiva occasione sarà opportuno adoperare una cura ancora maggiore nel sollecitare la partecipazione femminile prevedendo momenti e utilizzando metodi specifici per coinvolgere le donne e prevedendo anche un servizio di baby sitting. 3.2 Metodi/tecniche impiegati (per fasi) Elenco degli eventi partecipativi (date effettive) GIORNATE IN PIAZZA Venerdì 24 aprile nel pomeriggio CNA Arezzo 4 maggio Uscita scuola Ciggiano mattina e Plesso Arcobaleno 7
8 Giovedì 5 maggio mattina Circolo del Tongo Uscita delle scuole Badia al Pino elementare 12,30- media 13,00 Sabato 9 maggio pomeriggio Circoli sportivi (Pieve a Maiano, Viciomaggio, Tegoleto, Badia) mercatino della Solidarietà Supermercato Sabato 9 maggio dopo cena: Circolo Arci Ciggiano Circolo MCL Spoiano Circolo Badia al Pino Circolo Pieve al Toppo Domenica 10 maggio di mattina Circolo Arci Tuori Uscita dalla messa Badia al Pino LABORATORI 15 e 23 maggio Badia al Pino (presso la sala consiliare), Pieve al Toppo (presso il Circolo Arci), Tegoleto (presso il Centro di Aggregazione), Ciggiano (presso la Sala della Filarmonica). 16 e 22 maggio Viciomaggio-Tuori (presso la Polisportiva di Viciomaggio), Pieve a Maiano (presso la Sala Parrocchiale), Albergo-Oliveto-Spoiano (presso la Polisportiva), Civitella (presso il Circolo). 14 luglio Assemblea conclusiva nella sala Comunale di Badia al Pino Metodi, tecniche o approcci impiegati L intero processo è stato gestito in modo molto strutturato. Nella prima fase si sono realizzate le interviste agli stakeholders e le giornate di outreach in piazza per informare i cittadini e coinvolgerli nel processo. Sempre nella fase informativa sono state inviate le lettere di invito a tutte le famiglie ed è stato costruito e messo on line il sito web. Per consentire una partecipazione più attenta è stata predisposta e distribuita agli iscritti una guida al percorso e al piano strutturale. Le giornate di lavoro sono state organizzate per frazione in modo da assicurare una maggiore partecipazione da parte dei cittadini. 8
9 Congruità dei metodi impiegati con le finalità e l oggetto del progetto Il lavoro in piccoli gruppi di frazione è sembrato il più adeguato sia rispetto alle finalità e l oggetto del processo che rispetto alle caratteristiche del territorio. Infatti poiché si trattava di un territorio molto frazionato si è preferito organizzare il percorso secondo una metodologia laboratoriale di frazione per arrivare a coinvolgere i cittadini proprio nell area in cui vivono. Ciò nonostante, nel caso delle frazioni più piccole e più vicine che sono state accorpate in un unico appuntamento, hanno partecipato quasi esclusivamente i cittadini della frazione ospitante. La scelta del lavoro sulle frazioni si è dimostrata dunque, l unica possibile in questo contesto e in questo momento poiché si è rilevata una grande difficoltà a lavorare su un idea comune di territorio poiché i cittadini si sono mostrati piuttosto legati ad una dimensione di frazione. Data la conformazione urbanistica e le caratteristiche sociali del Comune, invece, le giornate in piazza non hanno consentito di raggiungere grandissimi risultati poiché è risultato davvero complicato trovare luoghi in cui vi fosse possibile incontrare cittadini ed entrare in contatto con essi Il clima degli incontri Il primo incontro di ciascuna frazione, come già accennato, è stato caratterizzato dal desiderio di un certo numero di partecipanti di trattare questioni individuali. Si è rilevato anche un iniziale sospetto verso le facilitatici che venendo da fuori erano considerate non in grado di comprendere i problemi del Comune e come un inadeguato sostituto dell amministrazione. Tra il primo e il secondo incontro però, via via, che gli obiettivi si sono chiariti i partecipanti hanno mostrato di sapere dialogare anche con le facilitatici dando loro fiducia e mostrandosi propensi a sperimentare questa modalità di dialogo nuova Adattamento e flessibilità nella gestione degli eventi partecipativi All avvio del primo laboratorio l unica richiesta dei partecipanti è stata relativa all orario dell incontro dei laboratori poiché l orario tardo pomeridiano non soddisfaceva le esigenze di tutti. Per questo il secondo laboratorio in tutte le frazioni è stato perciò fissato all orario richiesto dai partecipanti. Altro elemento di adattamento è stato relativo alle giornate in piazza: via via che si sono incontrate le difficoltà di incontro coi cittadini si sono riadattate i luoghi e gli orari nei quali incontrare i cittadini per tentare di intercettarne un numero più consistente. 9
10 Informazioni ricevute dai partecipanti sui temi del processo e sui suoi scopi; ascolto di opinioni di esperti e/o portatori di interessi In tutte le occasioni (interviste, outreach, diffusione di materiale informativo, laboratori) è stato chiarito ai partecipanti che l obiettivo del percorso era di contribuire alla costruzione del Quadro conoscitivo e alle strategie del PS del Comune. A tale scopo è stato distribuita una brochure informativa di circa 20 pagine che illustravano gli obiettivi del percorso, e dava dei cenni sull iter di formazione, approvazione e adozione del piano strutturale. Date le caratteristiche del percorso non vi erano veri e propri portatori di interesse da ascoltare Inclusività degli eventi partecipativi (assicurare la parità di espressione di tutti i punti di vista e di eguaglianza di accesso alla discussione. Benché nel corso del primo incontro la numerosità dei partecipanti abbiano reso difficoltoso l avvio del lavoro è stato possibile raggiungere livelli interessanti di confronto tra i partecipanti. Nel primo laboratorio i partecipanti, numerosi, hanno avuto necessità di trovare un ritmo per evitare di parlare tutti contemporaneamente, di parlarsi addosso, di trattare argomenti non pertinenti al tema. In alcuni casi è stato utile interrompere il lavoro e anticipare il momento della pausa caffè per consentire di riportare alla calma il gruppo e riavviare il lavoro su un registro più ordinato. Nella seconda parte degli incontri e nel secondo incontro il lavoro è stato svolto con maggiore tranquillità. Si sottolinea però che non vi è stato un problema di prevaricazione da parte di alcuni cittadini su altri ma solo dei momenti di dialogo concitati nei quali tutti tendevano a parlare contemporaneamente. Nel corso del secondo incontro, soprattutto in alcune frazioni, i partecipanti che portavano delle opinioni frutto di riflessioni attente sul futuro del territorio hanno trovato ascolto tra gli altri cittadini anche quando le idee espresse erano in contrasto con quanto sostenuto dagli altri e hanno consentito di avviare un vero dialogo costruttivo che ha condotto, in alcuni casi, a indicare una sintesi tra le diverse idee espresse Neutralità e imparzialità del processo: le garanzie È stata creata una commissione di garanzia composta dal sindaco, dal garante della comunicazione, e da due consiglieri (uno di maggioranza e uno di minoranza). La commissione si è riunita due volte e ha seguito l iter del percorso. 10
11 Performance: cosa ha funzionato e cosa meno Rispetto alle aspettative non hanno funzionato sufficientemente bene, come già accennato sopra, le giornate di outreach perché il contesto urbano e sociale non si è dimostrato adatto a questa modalità di interazione con i cittadini che è probabilmente più adatta in contesti in cui le occasioni di socialità comunitaria siano più numerosi e più solidi e in cui una rete associativa e di raggruppamenti della società civile crea occasioni di incontro nelle quali innestarsi. Lo scarso successo dei momenti di informazione previsti non ha avuto ripercussioni sulla quantità di partecipanti ma ha avuto, almeno nel primo incontro, delle conseguenze in quanto a consapevolezza diffusa dei partecipanti degli obiettivi del percorso di partecipazione. Non pochi, infatti, al primo incontro hanno ritenuto che il laboratorio fosse la sede deputata a trattare particolarissime questioni personali per lo più legate ai permessi edilizi e non ad una riflessione più generale sulle caratteristiche e lo sviluppo futuro del Comune. Nonostante ciò nel corso del primo incontro e, soprattutto, nel secondo laboratorio i partecipanti hanno compreso l obiettivo e hanno lavorato in modo positivo e proficuo Il consulente esterno Il percorso è stato gestito da Sociolab snc in quanto è stato ritenuto fondamentale che l attività venisse svolta da un soggetto terzo che garantisse quindi imparzialità nonché specifica professionalità. 3.3 Comunicazione e informazione Le attività di comunicazione rivolte alla comunità interessata, prima, durante e dopo il processo. Sul periodico del Comune che viene recapitato a tutte le famiglie è stato pubblicato nel mese di marzo 2009 un articolo illustrativo degli obiettivi e delle modalità di realizzazione del percorso e una scheda di segnalazione per raccogliere una prima indicazione di luoghi che a parere dei cittadini andavano tutelati o preservati. Il Comune, pur non essendo previsto in questo progetto, ha messo on line un sito dedicato al piano strutturale ( nel quale vi sono alcune pagine dedicate al percorso di partecipazione. Il sito è stato aggiornato sia di 11
12 tutte le date di calendario relative agli incontri del percorso di partecipazione sia del materiale via via prodotto. In particolare sono stati resi scaricabili da l sito la brochure informativa, i contributi scritti dai partecipanti e il materiale fotografico da loro consegnato ai laboratori, le schede di segnalazione compilate, e il rapporto finale dai laboratori. Il sito era dotato anche di un forum. Il livello di utilizzo del sito e del forum sono però risultati bassi segno che tra la popolazione prevalgono ancora mezzi di comunicazione più tradizionali. È stata stampata una brochure informativa di 24 pagine (Guida al Piano strutturale) che è stata distribuita al domicilio degli iscritti alle giornate di laboratorio mediante messo comunale e distribuita all Urp, oltre che caricata sul sito. Il rapporto finale è stato inviato via mail a tutti gli iscritti che ne sono in possesso, pubblicato sul sito, e stampato in alcune copie da distribuire presso l Urp. In occasione dell assemblea finale sono stati stampati 3 pannelli in forex che sono stati esposti nella sala dell assemblea. I pannelli rappresentavano graficamente le proposte dei cittadini. Copia dei pannelli è stata pubblicata anche sul sito Restituzione Restituzione degli esiti degli eventi partecipativi ai partecipanti e/o alla comunità alla fine del processo. Nella fase di restituzione i cittadini hanno ricevuto, via mail o in forma cartacea presso L Urp, il rapporto finale e sono stati invitati a partecipare all assemblea conclusiva del 14 luglio. Nel corso della assemblea è stato presentato ai cittadini (sia partecipanti che non) l esito del percorso e l Amministrazione ha espresso le proprie considerazioni su quanto emerso dai laboratori. Per invitare i cittadini a partecipare all Assemblea sono stati affissi dei manifesti sul territorio comunale e sono state inviate mail a coloro che avevano partecipato ai laboratori; i partecipanti sprovvisti di mail sono stati invitati telefonicamente a partecipare all assemblea. All assemblea conclusiva erano presenti circa 50 cittadini ai quali è stato chiesto di compilare un questionario ai fini della valutazione dell impatto sulla creazione di network di cittadini e di incremento del senso di appartenenza al territorio a seguito del Percorso di partecipazione. 12
13 3.5 Monitoraggio ex post Meccanismi o procedure di monitoraggio ex post che coinvolgano i partecipanti in merito alla attuazione delle decisioni assunte. Il monitoraggio avverrà successivamente all adozione del Piano strutturale. La Commissione di garanzia si occuperà di verificare quante e quali delle indicazioni dei cittadini abbiano trovato spazio nel Piano strutturale. Sarà cura della Commissione dare adeguata informazione in proposito ai cittadini in un apposita assemblea pubblica di presentazione del Ps. 3.6 Difficoltà eventualmente insorte La difficoltà principale è stata quella di informare in maniera corretta i cittadini dell obiettivo del percorso. In futuro sarà necessario sperimentare altre forme di informazione pubblica, per esempio, un assemblea di presentazione in ciascuna frazione con l eventuale proiezione di un video che illustri cruciali obiettivi e fasi del processo. La presenza all assemblea dell amministrazione e dei consulenti potrebbe avere l effetto di far comprendere meglio obiettivi e modalità di svolgimento del percorso nonché i diversi ruoli di amministratori e consulenti nello svolgimento del percorso di partecipazione. 3.7 Le risorse impiegate (input) Descrizione delle: risorse logistiche ed organizzative (attrezzature, i locali o spazi,le tecnologie, le attività di registrazione audio/video) I locali utilizzati sono stati la sala del Consiglio comunale nella frazione di Badia al Pino e i circoli ricreativi nelle altre frazioni. L Assemblea conclusiva si è tenuta nella sala del Consiglio comunale risorse umane (esperti coinvolti, unità di personale, volontari) A fianco dei consulenti incaricati si sono occupati delle attività connesse alla preparazione e alla realizzazione del percorso i tecnici dell Ufficio di piano, il garante della comunicazione, l Urp, il messo comunale. In particolare, l Ufficio di piano si è occupato di tutte le attività connesse con la selezione del materiale utile per la diffusione delle informazioni e la creazione di mappe del 13
14 territorio di supporto ai laboratori, gli Uffici comunale (Urp e Ufficio del Garante della Comunicazione) hanno commissionato tutta la stampa tipograifca del materiale, hanno curato la raccolta delle iscrizioni presso l Urp e la distribuzione delle brochure; l Ufficio pubbliche affissioni ha seguito l affissione delle locandine e dei manifesti; gli uffici comunali si sono occupati dell organizzazione del buffet e dell individuazione dei locali in cui svolgere i laboratori altro 14
15 Tabella 1. Schema riassuntivo dei costi effettivi complessivi sostenuti nel progetto. (mantenere la tabella nella stessa pagina) a) costo b) costi effettivi Differenza Voci preventivato nella richiesta di sostegno finali costi preventivati/ef fettivi (% b/a) Attrezzature Locali Consulenze esterne Facilitatori Associazioni Totale Esperti Costi partecipanti Foto, registrazione audio, video Comunicazione, informazione (elencare azioni e relativi costi) Totale Altro (specificare) Altro (specificare) Sito web: euro 513; Stampa di manifesti, opuscoli, brochure: euro 3.890; Numero dedicato giornale La Torre : euro 3.600; Pannelli: euro 2.000; Totale: euro Spese per l affrancatura lettere inviate ai capofamiglia del comune per presentare il progetto partecipativo euro Buffet per gli incontri di frazione euro Totale
16 Tabella 2. Riassunto delle risorse economiche ed organizzative coinvolte nel progetto. (mantenere la tabella nella stessa pagina) a) sostegno richiesto (spesa b) risorse proprie (spesa effettiva) c) totale spesa effettiva effettiva) Risorse economiche (dalla tabella 1) Risorse organizzative (valore economico) Totale Valutazione della congruità delle risorse all efficacia complessiva del processo e ai risultati ottenuti. Riteniamo che le risorse impegnate siano state sufficienti e che i costi sostenuti siano proporzionati all efficacia complessiva del processo. 4. L ESITO DEL PROCESSO (outcome) 4.1 Il grado di soddisfazione dei partecipanti Nonostante le difficoltà che per lo più hanno caratterizzato il primo degli incontri in ciascuna frazione, l esito del lavoro è stato giudicato positivamente dai partecipanti che, al termine del secondo laboratorio, hanno compilato il questionario di valutazione. Dagli 89 partecipanti che hanno compilato il questionario emerge un giudizio sostanzialmente positivo: pressoché la totalità dei partecipanti giudica l esperienza abbastanza (52 partecipanti) o molto interessante (35); 86 partecipanti su 89 affermano che consiglierebbero l esperienza e 85 di loro tornerebbero a ripeterla. Secondo 74 partecipanti su 89 il lavoro emerso dal proprio gruppo è stato utile. I partecipanti hanno apprezzato che la discussione si svolgesse in piccoli gruppi con l aiuto di un facilitatore (79 partecipanti su 89); hanno apprezzato il lavoro sulla mappa (77 su 89) e ritengono di avere ricevuto informazioni sufficienti prima di iniziare il lavoro (69 su 89). 76 partecipanti su 89 ritengono che i canali informativi per coinvolgere la cittadinanza siano stati adeguati. I giorni indicati 16
17 prioritariamente per lo svolgimento di iniziative future di questo genere sono la sera di un giorno feriale e il sabato pomeriggio. 4.2 Il grado di conseguimento degli obbiettivi Il percorso aveva l obiettivo di discutere insieme ai cittadini del Piano strutturale del Comune e in particolare degli elementi utili alla creazione del quadro conoscitivo e ad una prima elaborazione delle strategie per lo sviluppo futuro. L obiettivo è stato raggiunto. 4.3 Risultati (indicatori) prefissi e risultati (indicatori) conseguiti nel progetto. (si prega di mantenere la tabella nella stessa pagina) Risultati attesi Indicatori Risultati conseguiti Raccogliere informazioni generali e specifiche sul territorio che possano arricchire e completare il Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale valorizzando le conoscenze degli abitanti. Numero di informazioni, non previste dalle relazioni tecniche del quadro conoscitivo, raccolte tramite il dialogo con la popolazione (ad es. segnalazione manufatti, alberi monumentali, prestazioni del territorio etc.) 29 indicazioni non previste rispetto al Quadro conoscitivo su edifici da tutelare o valorizzare; 9 indicazioni non previste rispetto al Quadro conoscitivo su luoghi da tutelare o valorizzare; 18 indicazioni non previste rispetto al Quadro conoscitivo su strade da tutelare o valorizzare. Formulare con il contributo della popolazione locale linee guida per la stesura dello Statuto del Territorio. Allargare a fasce più ampie della popolazione la riflessione sul Piano strutturale e non limitare i contributi agli addetti ai lavori. Aumentare il senso di appartenenza al territorio Consolidare ed innovare il network relazionale tra i membri delle comunità locali Diffondere una maggiore sensibilità per i temi del governo del territorio. Aumentare la consapevolezza sulle ricadute economiche e sociali delle diverse scelte relative al governo del territorio. Grado di coerenza tra le linee guida formulate nell ambito del processo e lo Statuto del territorio approvato dal Consiglio. Numero di partecipanti non tecnici sul totale dei partecipanti. Grado di appartenenza al territorio percepita dai partecipanti all inizio del processo/ Grado di appartenenza al territorio percepita dai partecipanti alla fine del processo. Da rilevare tramite questionario da somministrare all inizio e alla fine del percorso. Da rilevare tramite questionario da somministrare all inizio e alla fine del percorso. Per verificare se questo risultato sarà raggiunto è necessario attendere la fase di approvazione e di adozione del PS e verificare il numero di indicazioni accolte tra quelle suggerite dai cittadini. Almeno il 90% dei partecipanti era costituito da non addetti ai lavori. Vedi nota nella pagina successiva. Il risultato pare essere stato raggiunto sulla base del numero di partecipanti e in base al genere di indicazioni che sono state raccolte. Il risultato pare essere stato raggiunto sulla base del numero di partecipanti e in base al genere di indicazioni che sono state raccolte. 17
18 Nota: Date le condizioni iniziali di difficoltà di dialogo e di comunicazione con i facilitatori e l equivoco iniziale sulle finalità del percorso non si è ritenuto opportuno somministrare alcun questionario all inizio del laboratorio. Ai fini del buon esito del processo è stato infatti necessario concentrare tutta l attenzione sulla condivisione degli obiettivi di fondo del percorso e sulla creazione di un clima rilassato e amichevole. Si è somministrato il questionario solo al termine del percorso. Pur nella consapevolezza che si tratta di un indicazione parziale poiché non è possibile un confronto tra le opinioni espresse prima del percorso e al termine dello stesso si riportano i risultati del questionario somministrato. Questionario finale per la valutazione dell impatto del Percorso di partecipazione sull incremento del senso di appartenenza al territorio e del network dei cittadini. Il questionario è stato distribuito in occasione della Assemblea conclusiva alla quale erano presenti una cinquantina di cittadini di questi 32 hanno compilato il questionario. Tra coloro che hanno risposto 20 cittadini avevano partecipato ai laboratori mentre 12 non erano stati presenti; di questi ultimi la metà sarebbe interessato a parteciparvi in futuro. Tra coloro che hanno partecipato ai laboratori di frazione (20 cittadini) la metà li considera utili e interessanti mentre 4 interessanti ma non molto utili. I cittadini che hanno partecipato ritengono che siano stati utili soprattutto come momento di riflessione sul territorio e per comprendere come l Amministrazione procede alla redazione del Piano Strutturale. È di particolare interesse che più della metà di coloro che hanno partecipato ai laboratori hanno continuato a parlarne anche successivamente alla conclusione dei laboratori e ipotizzano di potere continuare a parlarne in futuro sia con gli altri partecipanti che con persone che non abbiano partecipato. Quasi la totalità di coloro che hanno partecipato ai laboratori (18 cittadini) ha espresso il desiderio di partecipare ad iniziative di questo genere e più della metà ha affermato che i laboratori hanno prodotto della curiosità anche verso le frazioni in cui non abitano L influenza sulle scelte o politiche oggetto del processo Il processo partecipativo si è inserito in una fase preventiva all avvio del procedimento per cui al momento della conclusione dello stesso non sono state fatte delle scelte dall Amministrazione. Il Sindaco e gli Assessori comunali presenti all assemblea pubblica hanno ribadito che terranno in considerazione al momento dell adozione degli atti di competenza comunale i risultati del percorso partecipativo. 4.5 Impatto sulla comunità In questa fase in cui non si è proceduto ancora all adozione del Piano è ancora difficile dirlo. Sarà opportuno provare ad esprimere una riflessione successivamente. 18
19 5. EVENTUALI ALTRI ELEMENTI UTILI In occasione di un eventuale successivo percorso partecipativo sarebbe utile utilizzare più canali informativi (comunicazioni mirate, informazione stampa e tv, e altre azioni) per il coinvolgimento della popolazione soprattutto nelle piccole frazioni. Il materiale prodotto al termine del percorso è allegato alla presente relazione in duplice copia. 19
20 SOGGETTO FINANZIATO... CONTRIBUTO CONCESSO RIFERIMENTO VOCI FINANZIATE SPESA PREVISTA COME DA SCHEDA PROGETTO (Tab 2 C) SPESA EFFETTIVA Consulenze esterne Facilitatori // // Associazioni // // TOTALE PARZIALE Attrezzature Locali Esperti Costi per partecipanti // // Foto, registrazione audio, video Altro (aggiornamento sito webb, opuscoli, brochure, grafica,stampa, numero dedicato giornale La Torre, pannelli mappe comunità) Altro (spese per affrancature lettere inviate capifamiglia, // //
A cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliIL LABORATORIO CIVICO
IL LABORATORIO CIVICO UNO STRUMENTO MODERNO E FUNZIONALE PER LA PARTECIPAZIONE DELLA CITTADINANZA ALLA GOVERNANCE LOCALE PRESENTAZIONE PROGETTO LABORATORIO CIVICO Mission Il Laboratorio civico è uno strumento
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)
DettagliDisciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona
Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1
DettagliSTORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE
STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliQuestionario di Gradimento Seminario Il Questionario Insegnante e il Questionario Scuola: teorie, strumenti e risultati
Questionario di Gradimento Seminario Il Questionario Insegnante e il Questionario Scuola: teorie, strumenti e risultati Principali Evidenze e Risultati Sommario Introduzione... 3 Le principali caratteristiche
DettagliCAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO
CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA
DettagliASCOLTO ATTIVO E GOVERNANCE NEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI STEZZANO
ASCOLTO ATTIVO E GOVERNANCE NEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI STEZZANO FASI AZIONI PER L AVVIO DEL PROCESSO Maggio 2007 Con il contributo dell Agenda21 Isola bergamasca Dalmine Zingonia Le fasi del
DettagliALLEGATO. Il sito web interattivo
ALLEGATO 3 Il sito web interattivo www.paesaggio.regione.puglia.it l paesaggio visto dagli abitanti Il paesaggio visto dagli abitanti I primi risultati dell'atlante delle Segnalazioni http://paesaggio.regione.puglia.it
DettagliANALISI. Questionario per il personale ASI. Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A
Pagina: 1 di 13 Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A Pagina: 2 di 13 QUESTIONARIO PER IL PERSONALE In seno all analisi SWOT, al fine di valutare
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliCOMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV
COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF A cura del GAV 1 Cosa è stato fatto: Il GAV ha : - Somministrato a tutto il personale un questionario per la raccolta di informazioni in merito ai
DettagliELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI
ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliRisultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014
Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di
DettagliLINEA DIRETTA CON ANFFAS
LINEA DIRETTA CON ANFFAS SONDAGGIO TELEFONICO Com è nata l idea del Sondaggio? Il sondaggio nasce dall esigenza, fortemente avvertita nel corso degli ultimi anni, da Anffas Nazionale di trovare un modo
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliPROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)
Cilap eapn Italia PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) PROGRAMMA LIFELONG LEARNING GRUNDTVIG 2012 PARTENARIATO DI APPRENDIMENTO (No. 2012-1-IT2_GRU06_37625_1)
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliPresidio Qualità di Ateneo
Premessa Le Commissioni Paritetiche di Scuola (CP) previste dal D.Lgs. 19/2012 e dal DM 47/2013 devono redigere annualmente una Relazione che, attingendo dalle SUA-CdS, dai risultati delle rilevazioni
DettagliDICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano
Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano Piano di Governo del Territorio - PGT Valutazione Ambientale Strategica del Documento di Piano DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Autorità
DettagliProgetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE
Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE PREMESSA I concetti di cura e territorio sono al centro di iniziative ed interventi realizzati da più enti che aderiscono al sotto tavolo sulla
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliCASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA
Progetto CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA Contesti e Cambiamenti snc di Tessa Ercoli, Carlotta Iarrapino, Concetta Musumeci Via Cironi 2, 50134 Firenze P.I. 05856210488 www.contestiecambiamenti.it
DettagliPSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT
PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità
DettagliPROGETTO: TEATRO FORUM
24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014
COMUNE DI BORORE Provincia di Nuoro PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 (Art. 11, comma 2, del D. Lgs. 27.10.2009, n. 150) Allegato alla Deliberazione Giunta Comunale
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliMonitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni
Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni A cura del referente dell USR per la Campania 1 1.0) Contesto di riferimento Il ruolo centrale della valutazione
DettagliNel 2012 il Comune di Casamarciano
BILANCIO PARTECIPATIVO CITTA DI CASAMARCIANO Politiche Sociali Cultura Qualità Urbana Politiche Giovanili http://bilanciopartecipativo.comune.casamarciano.na.it contaminiamo le nostre idee per il Bilancio
DettagliREGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO
REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliPROGETTO BASE 2011-2012 MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO
MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO LINEE GUIDA PER LA SOMMINISTRAZIONE DEL QUESTIONARIO CONDIVISIONE. FORMAZIONE E INFORMAZIONE Per l attuazione dell
Dettagli1. Sei anni di Fondazione
Relazione tecnica sui primi 6 anni di attività della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati presentata in occasione dell Assemblea dei Soci di novembre 2011 Contenuti del documento 1. 6
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliCittà di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013
Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche
DettagliPROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016
PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per
DettagliBreve Guida per l organizzazione di eventi da parte di Associazioni e Gruppi studenteschi riconosciuti in Bocconi Febbraio 2012
Breve Guida per l organizzazione di eventi da parte di Associazioni e Gruppi studenteschi riconosciuti in Bocconi Contenuti: 1. Premessa 2. Approvazione evento 3. Note metodologiche 4. Promozione evento
DettagliFONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO BANDO RICERCA SCIENTIFICA 2015 SEZIONE RICERCA MEDICA
SEZIONE RICERCA MEDICA 2015 INDICE Obiettivo... 3 Oggetto... 3 Durata dei progetti... 3 Enti ammissibili... 3 Partnership e rete... 3 Modalità di presentazione delle domande... 4 Contributo e cofinanziamento...
DettagliSERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO
SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.
DettagliLABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia La Formazione a distanza di Terza Generazione
LABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia La Formazione a distanza di Terza Generazione Laboratorio 2 Apprendimento collaborativo in rete Laboratorio 2 Apprendimento collaborativo
DettagliPROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012
PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliRapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011
Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011 Presentazione Si presenta l indagine qualitativa, effettuata con interviste, nel mese di luglio
DettagliBandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it
Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione
DettagliPolitical Game seconda edizione. progetto a cura dell Osservatorio Mediamonitor Politica
Political Game seconda edizione progetto a cura dell Gli obiettivi del Political Game II Costruire un modello didattico professionalizzante nel campo della comunicazione istituzionale e politica Utilizzare
DettagliIncontro con gli Enti sulla valorizzazione del requisito D2. 18 marzo 2014 Sala Tirreno
Incontro con gli Enti sulla valorizzazione del requisito D2 18 marzo 2014 Sala Tirreno La Direttiva regionale sull accreditamento prevede che: Gli Enti sono tenuti a somministrare, ad almeno l 80% degli
DettagliCorsi di avviamento allo sport
Regolamento dei Corsi di avviamento allo sport di cui all art. 7 della Convenzione Quadro CIP INAIL La collaborazione attiva da molti anni tra il CIP e l INAIL, riconfermata con la sottoscrizione del nuovo
DettagliCOME COMPILARE IL MODELLO DI DOMANDA PER L AMMISSIONE AI FINANZIAMENTI
COME COMPILARE IL MODELLO DI DOMANDA PER L AMMISSIONE AI FINANZIAMENTI Di seguito si riportano alcune indicazioni per la corretta compilazione del Modello di domanda allegato. La sezione Dati relativi
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliCOMMISSIONE FORMAZIONE
COMMISSIONE FORMAZIONE ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Componenti Barbara Giacconi Silvia Eugeni Michela Bomprezzi Orazio Coppe N. incontri 12 Obbiettivi inizi 1. Dialogo e confronto con gli iscritti.
DettagliValutare gli esiti di una consultazione online
Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Valutare gli esiti di una consultazione online Autore: Antonella Fancello, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance
DettagliDescrizione dettagliata delle attività
LA PIANIFICAZIONE DETTAGLIATA DOPO LA SELEZIONE Poiché ciascun progetto è un processo complesso ed esclusivo, una pianificazione organica ed accurata è indispensabile al fine di perseguire con efficacia
DettagliRegistro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014
Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della
DettagliAGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO
Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliLa carta dei servizi al cliente
La carta dei servizi al cliente novembre 2013 COS E LA CARTA DEI SERVIZI La Carta dei Servizi dell ICE Agenzia si ispira alle direttive nazionali ed europee in tema di qualità dei servizi e rappresenta
Dettagliascoltare ispirare e motivare miglioramento problem solving Flex360 pianificare comunicare la vision organizzare
Flex360 La valutazione delle competenze online comunicare la vision ascoltare problem solving favorire il cambiamento proattività pianificare miglioramento organizzare ispirare e motivare Cos è Flex360
DettagliCOMUNE DI SOLBIATE ARNO
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi
DettagliArticolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliCORSO DI FORMAZIONE IN INGEGNERIA STRUTTURALE MODULO CEMENTO ARMATO
CORSO DI FORMAZIONE IN INGEGNERIA STRUTTURALE MODULO CEMENTO ARMATO con il patrocinio di: Politecnico di Bari Ordine degli Architetti della Provincia di Taranto Ordine degli Ingegneri della Provincia di
Dettagliproposta di personalizzazione per gli studenti ai fini del conseguimento diploma secondaria I grado
proposta di personalizzazione per gli studenti ai fini del conseguimento diploma secondaria I grado Il percorso si articola su moduli che intendono rafforzare le competenze di base ed investire sulle competenze
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
DettagliDESCRIZIONE DEL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE
DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione Ancor prima dell unificazione in entrambi i Plessi erano state avviate iniziative volte al
DettagliProgetto Scienze 3.14 Scuole in rete A.S 2013-2014. Responsabile Dott.ssa Paola Tacconi
Progetto Scienze 3.14 Scuole in rete A.S 2013-2014 Responsabile Dott.ssa Paola Tacconi QUESTIONARIO DI GRADIMENTO PER LE INSEGNANTI Al fine di ottenere una valutazione del livello di gradimento delle insegnanti
DettagliPROGETTO SEGNALAZIONE E GESTIONE RECLAMI/DISSERVIZI
PROGETTO SEGNALAZIONE E GESTIONE RECLAMI/DISSERVIZI Sintesi del progetto : La nuova procedura di gestione dei reclami è seguita dall URP dall inizio alla fine, secondo il seguente iter: il cittadino segnala
DettagliResponsabile del Progetto: Segr. Leg. Gaia Lucilla Danese, Console a Montevideo. Referente per successivi contatti con l Amministrazione:
Montevideo Re-ingegnerizzazione dei servizi Responsabile del Progetto: Segr. Leg. Gaia Lucilla Danese, Console a Montevideo Referente per successivi contatti con l Amministrazione: Dottoressa Gaia Lucilla
DettagliMIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
PON 2007-2013 Competenze per lo sviluppo (FSE) Asse II Capacità istituzionale Obiettivo H MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE 2011-2013 Percorso Autovalutazione Guidata CAF Feedback
DettagliCapitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile
Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano
DettagliREGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)
REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza
DettagliProgramma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO
Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Cabina di Regia del 26 gennaio 2009 Regolamento per l organizzazione ed il funzionamento della Cabina di Regia Città di Avellino Programma Integrato
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliINVITO alla partecipazione per la redazione del Regolamento Urbanistico
Ufficio Pianificazione Urbanistica ALLEGATO A INVITO alla partecipazione per la redazione del Regolamento Urbanistico Il Comune di Grosseto, nell ambito del processo di partecipazione alle scelte pianificatorie,
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliBANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015
BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare
DettagliRilevazione dell opinione degli Studenti e dei Docenti sugli insegnamenti Linee guida
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI Presidio della Qualità di Ateneo Polo Centrale Rilevazione dell opinione degli Studenti e dei Docenti sugli insegnamenti Linee guida 13 novembre 2014 Sommario 1. Premessa...
DettagliFORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate
FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate Nome del progetto Prevenzione Africa Richiedente Nome Imed Omrane
DettagliBoccadoro. Porto Ercole. Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale. Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti
Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti Progettista della Variante e Responsabile del procedimento Ing. Luca Vecchieschi
DettagliSTRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE
ISTITUTO SILONE San Ferdinando di Puglia STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE REPORT FINALE DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Progetto di Ricerca finanziato da: REGIONE PUGLIA Assessorato
DettagliSTATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ
STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliStudenti partecipanti per Rete
Monitoraggio e valutazione degli interventi di orientamento all interno dei progetti Antidispersione del POF a.s. 2011-2012 Risultati della sperimentazione Nell ambito del progetto FSE Mantenimento e sviluppo
DettagliPROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia
PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliIl ruolo del chimico per la sicurezza ambientale
ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze
DettagliLa relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi.
INTRODUZIONE La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi. Nel corso di alcuni mesi del 2008 sono state distribuite delle schede anonime, da
Dettagli