Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Turistici, Sociali e della Pubblicità Maffeo Pantaleoni Frascati
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1 Maffeo Pantaleoni Frascati DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V SEZ. F Anno scolastico INDIRIZZO: TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa Maddalena Venditti
2 INDICE 1. PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE 3 3. GLI ALUNNI PROFILO DELLA CLASSE DESCRIZIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE DELL OPERATORE DEI SERVIZI SOCIALI OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI OBIETTIVI SPECIFICI 7 8. CONTENUTI 7 9. METODI, MEZZI E STRUMENTI VERIFICHE E VALUTAZIONI OBIETTIVI IN TERMINI DI: ATTIVITA DI SCUOLA-LAVORO, STAGE E TIROCINIO,ATTIVITA CURRICULARI, EXTRACURRICULARI E VISITE D ISTRUZIONE ATTIVITA EXTRASCOLASTICHE A.S FIRME DEI DOCENTI ALLEGATI AL PRESENTE DOCUMENTO 16 1
3 1. PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO L Istituto professionale Maffeo Pantaleoni di Frascati comprende quattro corsi di studio: tecnico della gestione aziendale, tecnico per i servizi turistici, tecnico per i servizi sociali e tecnico della grafica pubblicitaria. All Istituto affluiscono studenti di tutti i Castelli romani e dei comuni limitrofi (Artena, Colonna, Palestrina) e dalla periferia romana (Ciampino, Finocchio, Borghesiana). L edificio è situato all interno di un parco comunale provvisto di un campo da pallavolo /basket/calcetto all aperto. E composto da 4 piani nei quali sono distribuite le aule più un piano terra che comprende anche la palestra ; al secondo piano sono ubicate la Presidenza, gli uffici della segreteria didattica, l amministrazione, il protocollo, l ufficio del personale e la biblioteca. L istituto è provvisto di laboratori collegati ai diversi indirizzi di studio: laboratori linguistici, multimediali e fotografici. Al terzo piano troviamo l Aula Magna provvista di lettore CD, videoproiettore e schermo. L Istituto Maffeo Pantaleoni si configura quale Servizio Educativo Permanente frutto di sinergie locali e nazionali; le risorse dell Istituto, quindi, si configurano come risorse: a) Professionali b) Materiali Per quanto riguarda il punto a) il corpo docente è l indispensabile spunto di snodo e luogo di elaborazione e realizzazione di qualsiasi piano o proposta. Gli stessi docenti, nelle stesse sedi e commissioni appropriate, curano le modalità attraverso le quali il lavoro possa procedere, grazie ai presupposti morali e materiali, per conseguire obiettivi e finalità. Per il punto b) come si è detto, la strumentazione necessaria all attività di laboratorio, il materiale didattico, le divise per le attività di stage e tutto ciò che occorre per la gestione e la programmazione dell anno scolastico. 2
4 2. IL CONSIGLIO DI CLASSE Docente Disciplina Gerarda Cardone Italiano e Storia Marina Vittori Psicologia Adriana Aniceto Religione Segretario Marta Fagioli Cultura medico-sanitaria Coordinatore Maria Pia Di Salvatore Diritto Rosa Puntillo Matematica Rosa Agnese Inglese Maurizio Sabatini Tecnica amministrativa Claudio Mastrangelo Educazione fisica Marylin Montesano Said Tawfiqnaser Sostegno 3
5 4. PROFILO DELLA CLASSE La classe VF, composta da 15 ragazze e da due ragazzi, che si avvalgono del sostegno, è formata da studentesse intellettualmente vivaci che negli anni hanno dimostrato curiosità e interesse ed hanno certamente contribuito a un dialogo formativo attivo e concreto, favorito anche dal bel clima di stima reciproca instauratosi fra allievi e docenti. Su queste premesse i docenti hanno inteso realizzare un lavoro costruttivo, fondato sulla partecipazione attiva degli alunni e finalizzato non solo all approfondimento culturale, ma anche all armoniosa formazione della loro personalità ed alla loro crescita morale ed umana. La condotta è risultata senza dubbio soddisfacente e la classe non ha mai manifestato comportamenti scorretti e contrari alle norme scolastiche. Purtroppo, all interesse e alla partecipazione attiva in classe, non è sempre seguito, soprattutto nel corso dell ultimo anno scolastico, un adeguato e sistematico impegno nello studio, indispensabile per riorganizzare e rielaborare i contenuti appresi durante l attività didattica. Proprio per questo le studentesse sono state spesso sollecitate da tutto il Consiglio di Classe ad utilizzare una metodologia di lavoro più proficua e soprattutto costante. Gli obiettivi didattici e formativi che tutti gli insegnanti si sono proposti dall inizio possono comunque ritenersi complessivamente raggiunti, anche se gli esiti individuali appaiono diversificati. Alcune allieve hanno compiuto un positivo processo di maturazione ed hanno conseguito una discreta conoscenza dei contenuti culturali delle discipline, unitamente a buone competenze pluridisciplinari e allo sviluppo di capacità di buon livello; in un secondo gruppo le conoscenze appaiono soddisfacenti, unitamente alle competenze acquisite ed alle capacità raggiunte; mentre altre allieve, pur non mancando di capacità di assimilazione dei contenuti disciplinari, malgrado le ripetute sollecitazioni e l applicazione di diverse strategie di recupero, evidenziano delle basi culturali piuttosto fragili e devono ancora realizzare alcuni obiettivi più complessi del percorso formativo, come la spendibilità delle conoscenze in competenze e capacità. Per quanto riguarda gli alunni diversamente abili, si fa riferimento alle relazioni allegate al presente documento dei colleghi di Sostegno Prof.ssa Montesano e Prof Said. 4
6 5. DESCRIZIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE DELL OPERATORE DEI SERVIZI SOCIALI L operatore dei servizi sociali, con una specifica formazione professionale di carattere teorico e tecnico-pratico e nell ambiti dei servizi socio-educativo-culturali, svolge la propria attività a sostegno di persone di diversa età, per favorire le loro potenzialità individuali ed il loro inserimento e partecipazione socialie. L operatore dei servizi sociali possiede conoscenze nell ambito delle scienze sociali, abilità tecniche di osservazione, di comunicazione interpersonale, di dinamiche di gruppo, abilità di animazione. La formazione dell operatore sociale avviene a due livelli: Livello teorico-culturale: per acquisire una cultura di base ampia e polivalente su cui si devono inserire conoscenze scientifiche, che conferiscono all operatore una certa dimestichezza nell ambito del sistema dei servizi, e gli permettono di comprendere situazioni specifiche sulle quali deve operare Livello pratico: per verificare le conoscenze teoriche attraverso il tirocinio, per preparare gli studenti all esercizio della professione, sperimentando in modo graduale le tecniche apprese. Le esercitazioni pratiche possono essere anche effettuate sotto forma di stages con servizi specifici per ogni fascia di utenza considerata. Il tirocinio si svolge nell ambito di servizi e di strutture pubblici e privati sul territorio, sulla base di convenzioni stipulate con la scuola. Alla conclusione del ciclo di studi l operatore dei servizi sociali può lavorare nelle strutture pubbliche e private del territorio a sostegno delle comunità, per salvaguardare l autonomia personale e sociale dei cittadini con lo scopo di evitare o ridurre i rischi di isolamento o emarginazione. Quindi l operatore deve essere in grado di sviluppare al massimo l autonomia e l autosufficienza di ogni soggetto, di agire al sostegno del singolo, delle famiglie, delle comunità e deve verificare l attività programmata. 5
7 6. OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI 1. Acquisizione delle conoscenze e competenze necessarie per inserirsi in modo autonomo ed efficace nelle strutture sociali operanti sul territorio 2. Acquisizione di conoscenze e competenze necessarie per programmare e organizzare interventi mirati in sinergia con enti operanti nel territorio, valutandone l efficacia. 3. Acquisizione di conoscenze e competenze necessarie per saper cogliere i mutamenti sociali sviluppando un atteggiamento culturale ed operativo 7. OBIETTIVI SPECIFICI 1. Possesso di un bagaglio di informazioni adeguate e capacità di metterle in relazione. 2. Capacità di mettersi in relazione con gli altri e di lavorare in gruppo sia in ambito scolastico che extrascolastico. 3. Consapevolezza dei propri compiti e acquisizione delle modalità relative di attuazione 4. Costruzione di un percorso educativo e culturale mirante a sviluppare un etica professionale basata sul rispetto dell altro e sull uguaglianza delle opportunità 8. CONTENUTI Aderenza dei contenuti scelti agli obiettivi prefissati strutturandoli in un ottica modulare ed interdisciplinare. Per le classi quarte gli argomenti, filo conduttore dell area professionalizzante (senescenza, handicap, minori a rischio), costituiranno la base per il coordinamento interdisciplinare. Per le classi quinte gli argomenti base per il coordinamento interdisciplinare saranno senescenza, adolescenza, handicap, minori a rischio. 9. METODI, MEZZI E STRUMENTI 1. Metodi: lezione frontale, lavori di gruppo, ricerche, studi su casi, discussione 2. Mezzi: esperienza extrascolastica (visite culturali, tirocinio, stages), uso di laboratori informatici, lavagne luminose, sussidi audiovisivi, conferenze. 10. VERIFICHE E VALUTAZIONI Il Consiglio di classe ha provveduto a svolgere la valutazione degli allievi secondo gli obiettivi individuati dal Collegio dei docenti e dallo stesso Consiglio di Classe. Si è proceduto, pertanto, alle seguenti fasi: VALUTAZIONE CONOSCITIVA All inizio dell anno scolastico, attraverso test di ingresso e/o verifiche atte a valutare le conoscenze pregresse ed il loro consolidamento, attraverso cui pianificare iniziative di recupero, sostegno e potenziamento di conoscenze extra curriculari, nonché l intera organizzazione didattico-formativa, in riferimento alla particolare storia e situazione della classe; 6
8 VALUTAZIONE FORMATIVA nel corso dell intero anno scolastico, allo scopo di informare lo studente sul livello di conoscenze, capacità, competenze raggiunte, e di promuoverne la crescita didattica e culturale. Le simulazioni delle prove scritte previste per gli Esami di Stato sono state altresì occasioni per mettere in condizioni gli allievi di sperimentare, almeno nelle discipline coinvolte, le modalità ed i tempi attraverso i quali verrà verificato il loro grado di preparazione complessiva; VALUTAZIONE SOMMATIVA nella fase intermedia di ogni quadrimestre, con espressione quantitativa (con voto decimale) e/o qualitativa (indicazione di parametri valutativi) redatta su pagellini o schede, allo scopo di informarne anche le famiglie. Nella valutazione dei singoli alunni sono stati riconosciuti: il progresso relativo alla situazione iniziale la partecipazione al dialogo educativo l impegno, la costanza e la partecipazione il metodo di studio e la capacità di organizzarlo in modo autonomo l esito di eventuali corsi di recupero la valenza culturale e professionale nell ambito di tutte le discipline Nelle valutazioni si è cercato di valorizzare la centralità delle competenze raggiunte da ogni allievo, oggettivamente verificabili ed accertabili. Per il quadro relativo alle singole discipline si rimanda alle relazioni allegate. Tipologie di prove di verifica utilizzate Verifiche orali colloquio breve/settoriale colloquio ampio relazione orale Verifiche scritte semi-strutturata strutturata aperta saggio breve progettazioni/risoluzioni di casi 7
9 10.1 GRIGLIA DOCIMOLOGICA Circa la valutazione del profitto, i docenti del Consiglio di classe si sono attenuti alla tabella docimologica presente nel POF dell Istituto, di seguito riportata. La scala di valutazione, nella quale sono evidenziati voto, giudizio e parametri valutativi, riporta la corrispondenza tra voti decimali e livelli tassonomici sulla base delle abilità e delle conoscenze dei singoli allievi. VOTO GIUDIZIO PARAMETRI VALUTATIVI 1/2 Completamente Le scadenze non vengono rispettate e la partecipazione è negativo inesistente. Totale mancanza di conoscenze, grave disorganizzazione nel metodo di lavoro. Strumenti comunicativi 3 Gravemente insufficiente poveri o limitati, incapacità di usare gli ausili didattici. Mancanza di impegno e partecipazione. Ampie lacune nelle informazioni e nelle conoscenze, disorganizzazione nel lavoro, discorso disorganico e non finalizzato. Strumenti usati con grande difficoltà. 4 Insufficiente Impegno e partecipazione scarsi. Gravi lacune nelle informazioni e nelle conoscenze, notevoli difficoltà nell organizzazione logica dei contenuti, comprensione parziale dei problemi, linguaggio non sempre appropriato. Incertezze nell uso degli strumenti. 5 Mediocre Partecipazione modesta. Lacune e conoscenze frammentarie, difficoltà nell organizzazione logica dei contenuti, comprensione parziale dei problemi, linguaggio non sempre appropriato. Incertezze nell uso degli strumenti. 6 Sufficiente Partecipazione ed impegno adeguati. Conoscenze essenziali, capacità di applicazione ed effettuazione di analisi parziali, con qualche errore, sintesi imprecise, qualche spunto di autonomia, terminologia semplice ma corretta. Uso corretto degli strumenti. 7 Discreto Impegno e positiva partecipazione. Conoscenze adeguate, capacità di applicazione di quanto appreso con ancora qualche imprecisione nell analisi e nella definizione della sintesi. Esposizione chiara ed efficace. Corretto ed autonomo l uso degli strumenti. 8 Buono Impegno adeguato e partecipazione responsabile. Conoscenze organiche ed articolate, capacità di cogliere e collegare concetti, formulazione di sintesi corrette, esposizione chiara ed appropriata. Buona autonomia nell uso degli strumenti. 9 Ottimo Partecipazione costruttiva e capacità di iniziativa personale. Conoscenze ampie ed approfondite, applicazione creativa ed analisi convincenti, valutazioni personali e padronanza nella capacità di sintesi, esposizione personale. Completa autonomia nell uso degli strumenti didattici. 10 Eccellente Completa rispondenza alle proposte didattiche, iniziative di supporto e stimolo per la classe, conoscenze approfondite, acquisite in modo del tutto autonomo e con capacità di coerenti collegamenti pluridisciplinari. Analisi ampie, organiche e convincenti, sintesi efficaci e valutazioni personali, esposizione personale ed autonoma. Sicura padronanza nell uso degli strumenti didattici. 8
10 11. OBIETTIVI IN TERMINI DI: CONOSCENZE 1. Conoscenza di molteplici settori culturali, con particolare riferimento alla contemporaneità 2. ampia ed essenziale cultura di base nelle varie discipline 3. conoscenza della lingua inglese a livello intermedio 4. padronanza delle tecniche operative di base COMPETENZE 1. Comunicare efficacemente utilizzando un linguaggio adeguato 2. Saper produrre testi scritti formalmente e contenutisticamente argomentati 3. Saper gestire un bagaglio di informazioni adeguato e saperle mettere in relazione 4. Saper utilizzare prodotti informatici per l organizzazione autonoma del lavoro 5. Sapersi relazionare nel lavoro di gruppo 6. Saper riconoscere ed affrontare il cambiamento in atto nel settore sociosanitario sia dal punto di vista dei prodotti che della strumentazione 7. Essere in grado di reperire ed offrire informazioni nel settore specifico 8. Essere in grado, a livello intermedio, di sostenere una conversazione in lingua straniera funzionalmente adeguata ai contesti e alle situazioni di comunicazione CAPACITA 1. Capacità di risolvere in modo adeguato casi aziendali coordinando le informazioni in proprio possesso anche in modo interdisciplinare 2. Capacità di mettersi in relazione con gli altri e lavorare in gruppo sia in ambito scolastico sia in ambito extrascolastico 3. Consapevolezza del proprio ruolo e delle modalità di intervento. 9
11 Tali obiettivi sono stati realizzati attraverso l utilizzo dei seguenti strumenti e strategie: RISORSE UTILIZZATE (oltre ai normali sussidi didattici) 1. Lavagne luminose 2. Laboratori informatici 3. Strumenti multimediali 4. Visite culturali METODI DIDATTICI 1. Lezioni frontali 2. Lavori di gruppo 3. Studio di casi 4. Discussione 5. Autoapprendimento 12. ATTIVITA DI SCUOLA-LAVORO, STAGE E TIROCINIO,ATTIVITA CURRICULARI, EXTRACURRICULARI E VISITE D ISTRUZIONE Nell ambito della gestione della III Area Professionalizzante il corpo docente, partendo dalla considerazione che l intervento formativo debba orientarsi sempre più nell ottica dell innovazione e di un approccio alla complessità del fenomeno dei servizi sociali che non sia parziale ma globale e sensibile alle molteplici influenze, conoscenze e competenze che interagiscono dinamicamente nella configurazione del settore, ha lavorato per continuare il rapporto di reciproca collaborazione con personale esperto del settore ed il cui lavoro è stato finalizzato alla necessità di valorizzare il territorio. Il rapporto con esperti operanti in strutture dislocate sul territorio ha consentito alla scuola una partecipazione attiva e fattiva alla realtà territoriale ed ha offerto agli alunni maggiori opportunità e stimoli per accrescere le loro conoscenze formative e professionali. La relazione al corso biennale è in allegato al presente documento 10
12 13. ATTIVITA EXTRASCOLASTICHE A.S /10/10 Orientamento Campus Palalottomatica Dall 8/11/10 al 12/11/10 Stage modulo handicap Dal 15/11/10 al 19/11/10 Stage modulo Anziani Dal 21/11/10 recupero giornata di Stage modulo Anziani 13/01/11 Orientamento per la Facoltà di Medicina (Università La Sapienza) 07/02/11 Scuderie Aldobrandini Incontro sul Diritto Dal 21/02/11 al 25/02/11 Stage modulo Minori 09/03/11 Incontro Mondi Riemersi 23/03/11 Orientamento universitario presso Università Tor Vergata 08/04/11 Incontro presso l Aula Magna dell Istituto con la Croce Rossa 19/04/11 Partecipazione alla prima donazione di sangue 28/04/11 Viaggio della Memoria 04/05/11 Orientamento per la Facoltà di Sociologia (Università La Sapienza) 10/05/11 Seconda donazione di sangue 11
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