Ma c è un priorità che è necessario porre fin dall inizio dei nostri lavori.
|
|
- Rosalia Rossa
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 COMUNICAZIONE DI UGO BALZAMETTI RESPONSABILE DIP.NAZ.LE POLITICHE SOCIALI - SALUTE E SICUREZZA Gentili ospiti, care compagne e cari compagni, l intervento di Merida rende più facile il mio compito di presentare il resoconto di attività della Fisac, sui temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, relativo a questi ultimi tre anni. Tuttavia è un impegno non privo di insidie, perché spesso, si corre il rischio di tracciare un burocratico ed arido elenco di cose realizzate o non realizzate. Spero di non incorrere in questo errore, perché le compagne e i compagni che ho incontrato lungo questo percorso, hanno reso possibile la condivisione di un esperienza di lavoro, contrassegnata da passione e dalla tenacia di non fermarsi mai alla superficie dei problemi, ma avere la capacità di ascoltare, analizzare, sperimentare, sviluppare insieme la sensibilità e l intelligenza di trovare risposte non banali, alle tante domande che caratterizzano i temi del benessere e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Compagne e compagni che si sono spesi e che ringrazio. E stata un esperienza che mi ha coinvolto e vi ha coinvolto, ha richiesto studio, ricerca, aggiornamento e la voglia di cimentarsi con problemi a volte inediti, che solo in apparenza esulano dalla nostra pratica politica quotidiana. Inoltre il nostro sforzo, sicuramente ambizioso, è stato rivolto soprattutto ad educare sul piano culturale e politico tutta l Organizzazione, non sempre sufficientemente attenta a cogliere, conoscere e gestire problematiche che investono le condizioni organizzative in cui si lavora, le condizioni di vita professionali e sociali dei nostre colleghe e colleghi. Naturalmente su alcune questioni, in particolare rischio rapina e rischi stress correlati al lavoro, sarà opportuno che da questa Assemblea, venga definito un percorso omogeneo circa i comportamenti da tenere con le controparti. Spesso abbiamo registrato orientamenti disarticolati nelle scelte delle strutture sindacali e, in alcuni casi, scelte non in sintonia con le disposizione del D.Lgs 81/08. Ma c è un priorità che è necessario porre fin dall inizio dei nostri lavori. Da anni continuiamo a denunciare che la presenza dei/delle Rls nelle aziende di credito non raggiunge il 40%, anzi in alcuni casi, a causa dei processi di ristrutturazione e/o di fusioni, questa percentuale scende in modo vertiginoso. Nel 1
2 settore assicurativo la presenza dei Rls è una realtà consolidata, così nelle BCC, in Banca d Italia e nel settore riscossione. Tutti le nostre riflessioni che faremo in queste due giornate, avranno maggior peso, a condizione che venga condiviso un obiettivo politico, non più rinviabile: eleggere i Rls in tutti i luoghi di lavoro. Questo obiettivo non dobbiamo solo affermarlo, ma dovremo praticarlo da subito, attraverso un rigoroso e capillare progetto di lavoro unitario nel settore bancario e che dovrà vedere impegnata tutta l organizzazione, dal Segretario Generale alle strutture dei Cac-Can aziendali, ai grandi gruppi, alle nostre rappresentanze aziendali. Se non sapremo esprimere questa naturale coerenza rispetto alle nostre opzioni politiche, rischiamo di essere subalterni alle aziende e non saremo credibili agli occhi delle lavoratrici e dei lavoratori. Le responsabilità sono di natura sindacale, le aziende giocano sulle nostre contraddizioni. Voglio, inoltre, segnalare che ormai sempre più spesso ci troviamo a dover gestire anomale proposte aziendali di nominare o designare Rls di gruppo che mal si coniugano con la filosofia e con quanto previsto dal decreto 81/08. Il tema sarà affrontato dal compagno Bellatalla. Fin dal settembre 2007 tutta la Fisac, insieme alla CGIL Nazionale, si è trovata impegnata nella battaglia sostenuta dal Governo Prodi nel definire, dopo trent anni di occasioni mancate, un Testo Unico sui temi della salute e della sicurezza. Questo obiettivo si è concretizzato pochi giorni prima della fine della legislatura nel marzo del 2008, con l emanazione del D.LGS 81/08, Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, che tutti ormai conosciamo e abbiamo imparato ad apprezzare, perché, nonostante alcuni limiti, si caratterizza come un lavoro serio e razionale, volto ad organizzare la materia in modo sistemico. In questa fase si è consolidato il rapporto politico con la CGIL nazionale, il cui contributo e sostegno ha permesso di realizzare un rapporto positivo, circa le coerenze delle nostre scelte contrattuali in materia di politiche sociale e di benessere lavorativo. Con l emanazione del Decreto, l impegno della Federazione e del Dipartimento è stato caratterizzato da una diffuso lavoro assembleare in quasi tutti i territori, circa 13 riunioni regionali con la presenza del Dipartimento Nazionale, che si sono concluse in autunno del 2009, volte a sensibilizzare i Rls e le nostre strutture territoriali ed aziendali, sui contenuti e sui temi che nascevano con il nuovo Testo Unico. 2
3 Forse per la prima volta, siamo riusciti a realizzare un intervento capillare che ha visto coinvolti compagne e compagni con i quali abbiamo scoperto come apprezzare, far conoscere ed analizzare la ricchezza e le opportunità offerte dal decreto 81/08, sia come strumento di legge che disciplina e garantisce spazi d intervento alle rappresentanze sindacali ed ai lavoratori, sia come sistematico richiamo normativo ai temi dell organizzazione del lavoro, intesi come uno dei principali fattori primari di rischio da cui non si può prescindere. L obiettivo era ed è quello di far crescere la consapevolezza di un lavoro coordinato e collettivo, tra rappresentanze sindacali aziendali, di gruppo e territoriali, al fine di stimolare un qualificato confronto negoziale di merito rispetto alle scelte delle controparti aziendali. In tale contesto si è consolidata la consapevolezza di molte strutture territoriali ed aziendali, di dare ai temi del benessere e della sicurezza una dimensione strutturata nel contesto della loro strategia sindacale, non solo sul piano organizzativo, individuando responsabilità specifiche per tali materie, ma soprattutto avviando, in modo sistematico, iniziative, anche di qualificato livello scientifico, che sicuramente hanno permesso e permettono, di far crescere su questi temi, l attenzione e la maturità di tutta la Fisac. La vostra presenza così ampia, è il risultato concreto di questo impegno collettivo. A partire dall autunno 2009, inoltre, si è avviata una intensa e proficua attività unitaria che ci ha permesso di aprire cantieri su tre obiettivi importanti: 1) aver partecipato, insieme alla Fiba ed alla Uilca, anche grazie alla sensibilità dell Ufficio formazione nazionale della Fisac, ai lavori della Commissione tecnica del Fondo Banche ed Assicurazioni, FBA, (nato dalla divisione di FORTE) dove, dopo un approfondito confronto con Abi, si sono realizzate le condizioni per definire un pacchetto di moduli formativi, in materia di benessere lavorativo e di sicurezza, da condividere con i/le Rls, predisposti dall Inail e finanziati dal Fondo stesso (sono stati stanziati 10 milioni di euro). Si è trattato di un progetto che, per la prima volta, in una logica di buone prassi, è stato condiviso dalle parti sociali, ed ha offerto alle lavoratrici ed ai lavoratori l opportunità di utilizzare strumenti formativi di elevata qualità, per conoscere e valutare con più consapevolezza le proprie condizioni di vita nei luoghi di lavoro. Sarebbe utile verificare se e come le aziende abbiano progettato e realizzato la loro attività formativa, se e come le rappresentanze sindacali siano state coinvolte, quali risultati siano stati realizzati, perché questi progetti sono pagati con soldi anche dei lavoratori, e, come abbiamo sempre affermato, non possono sostituire la formazione obbligatoria per contratto. 2) aver unitariamente proposto, a partire dall autunno del 2008 e come previsto dal CCNL, la revisione del vecchio Regolamento (1997) per l elezione dei/delle Rls, e 3
4 presentato ad Abi nel febbraio del Quella proposta, fortemente innovativa e che assumeva il D.LGS 81 come riferimento, ancora oggi giace nei cassetti di ABI, forse con qualche responsabilità anche da parte del sindacato. 3) aver avviato nel corso del 2009 un intenso lavoro sul rischio rapina che ha preso spunto da un dispositivo dalla ASL Centro di Milano che presentava importanti novità interpretative sul rischio in esame, emesso dal Dott. Giovanni Pianosi, presente ai nostri lavori. In particolare, rispetto a quest ultima tipologia di rischio, è opportuno osservare che in Italia, nonostante che negli ultimi due anni le rapine in banca siano diminuite, nel 2009 si sono verificati ancora atti criminosi, che rappresentano circa il 50% delle rapine consumate nei principali paesi europei: in Francia sono state 157, in Spagna 373, in Germania 420. (Fonte: La sicurezza bancaria in Europa-Ossif) Nel 1 semestre del 2010, si conferma la tendenza alla riduzione delle rapine, 758 meno 14,2%. Le realtà territoriali maggiormente colpite rimangono la Lombardia (con 445 episodi), il Lazio (209),la Sicilia (177), l Emilia (151). Dobbiamo registrare che, nonostante il trend di riduzione, ci sono regioni dove le rapine continuano ad aumentare come nel Lazio (+ 9,4%) insieme alla Basilicata, la Campania, le Marche, il Piemonte e il Veneto. Il bottino medio è stato di euro, mentre il danno patrimoniale anche nel 2009, è ammontato a 36,8 milioni, che rappresenta circa il 50% del totale delle somme rapinate nei principali paesi europei. Nel 2009 le rapine ogni 100 sportelli sono state lo 0,6% in Francia, lo 0,9 in Spagna, l 1,0% in Germania, il 5,1% in Italia. In Europa la media è di 2,4%. Una valutazione corretta, inoltre, dovrebbe tener conto anche delle rapine tentate; in Italia nel 2009 sono state 364, perché, spesso, possono provocare danni psicofisici come le rapine realizzate. L anomalia italiana, almeno in parte è legato ai sistemi di pagamento. Secondo i dati Banca d Italia e della BCE, l Italia è ancora in ritardo nell utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici: basti pensare che nel nostro paese il 90% dei pagamenti avviene ancora in contanti, contro il 78% della Germania, il 69% del Belgio, il 67% dell Olanda, il 65% della Gran Bretagna e il 59% della Francia. La media europea è del 69%. 4
5 Il volume dei pagamenti con carte di credito e bancomat, in Italia è pari all 8% del totale europeo, contro il 33,6% inglese, il 19% francese, l 11,6% tedesco e il 5,5% spagnolo. L impegno economico per la sicurezza è quantificata dall Abi in circa 750 milioni di euro. Cifra notevole. Tuttavia scaturisce una naturale riflessione: se a fronte di una somma così elevata impiegata dal sistema finanziario, i risultati realizzati ancora non garantiscono una adeguata tutela, c è da constatare che non sia tanto o solo un problema di mezzi impiegati, ma più verosimilmente le aziende dovrebbero ripensare alla qualità del loro intervento, come coordinarlo, come rendere efficaci le strategie, anche in termini di formazione, di informazione per tutelare le persone che lavorano ed entrano nelle nostre agenzie, e gestire in modo efficace situazioni delicate sul piano fisico e psicologico. Ma oltre ai dati statistici c è da osservare che tante lavoratrici e tanti lavoratori coinvolti in una rapina, una media di l anno, sono considerati danni collaterali, non rientrano nelle statistiche ufficiali, sono vittime senza storia, sono invisibili. Le aziende, se non in casi particolari, non denunciano all Inail le rapine subite, quindi non denunciano i danni fisici o psichici che ne possono derivare. In tale contesto il tema del rischio rapina è stato per tanti anni terreno di scontro con Abi e con le Aziende, in particolare per un uso improprio che veniva fatto dei Protocolli sottoscritti presso le Prefetture. Nel 2009, come già detto in precedenza, si è avviato un intenso e franco confronto tra le parti sociali e la Conferenza Stato-Regioni, il cui contributo propositivo è stato decisivo per arrivare a definire, nel marzo scorso, le Linee d indirizzo per prevenire o ridurre i danni fisici e psicofisici dei lavoratori bancari correlati alle rapine Si tratta di una esperienza unica nel settore privato, che punta a tutelare la salute attraverso una reale cultura della prevenzione, ed è un atto di coordinamento degli organi ispettivi delle Asl. La prima importante novità già la troviamo nel titolo quando si afferma che le Linee sono volte a prevenire o ridurre i danni fisici e psichici dei lavoratori bancari correlati alle rapine. Il messaggio politico è chiaro: deve esser protetto non solo il patrimonio aziendale, ma il datore di lavoro, attraverso un corretta elaborazione del DVR, come prevede il D.Lgs 81/08 ha l obbligo, in via preventiva, di organizzare, in ogni sede bancaria, 5
6 le misure necessarie per gestire e ridurre, eventuali danni psicofisici che potrebbero subire le persone che entrano o lavorano in banca. Finalmente si riconosce il rischio rapina come rischio connesso all attività lavorativa bancaria. Finora l Associazione datoriale lo aveva, nei fatti, sempre negato. Le Linee d indirizzo, inoltre, mettono in evidenza il ruolo dei RLS, le loro competenze e il loro peculiare contributo nella definizione della valutazione del rischio rapina, valorizzando il patrimonio di conoscenze derivanti dalla quotidiana esperienza dei lavoratori, attraverso l effettiva disponibilità all ascolto da parte dei soggetti aziendali. Il reale coinvolgimento dei/delle Rls, permetterebbe una valutazione più efficace del rischio rapina, il cui scopo ultimo non è tanto di stimare l intensità del rischio, ma individuare possibili e concrete misure per ridurre i danni fisici e psicologici delle persone coinvolte. In questo contesto è rilevante l affermazione che i Protocolli sottoscritti presso le Prefetture non sono..nè pretendono di essere un surrogato della valutazione dei rischi, come richiesto dal D.Lgs 81. Tali accordi riguardano, infatti, la prevenzione della criminalità in banca. Spetta alle FF.OO, fuori dalla sede bancaria, svolgere un ruolo primario di prevenzione, attraverso un adeguato controllo e presidio del territorio, anche se siamo ben consapevoli delle drammatiche condizioni in cui operano i lavoratori di polizia a causa dei tagli del governo. L aspetto di maggior novità delle Linee d Indirizzo è di aver equiparato il concetto di rapina a quello di emergenza, ovvero quando le misure antirapina non hanno impedito l ingresso dei criminali, i lavoratori sono esposti ad un pericolo grave ed immediato, legato al comportamento del rapinatore e alle reazione che ne conseguono. Di conseguenza i datori di lavoro, nelle loro scelte operative, non possono privilegiare unicamente le tecniche di difesa e valutare le risorse investite solo in una logica costi/benefici, come qualsiasi altra merce, perdendo di vista i rischi psicofisici che investono i nostri colleghi e colleghe, coinvolti in situazioni imprevedibili e violente. Al di là delle tante buone intenzioni espresse nei convegni, per i datori di lavoro deve essere fondamentale investire sulle persone, mettere in campo strategie efficaci di sistema volte ad assumere in via preventiva misure di carattere informativo, realizzare progetti formativi effettivi e certificati, definire politiche di addestramento 6
7 attivo, anche di tipo psicologico/comportamentale, che rendano più sicura l interazione nella fase delicatissima dell impatto con i rapinatori. Nulla può essere lasciato all improvvisazione, perché i rischi diventano esponenziali. ( Ad esempio lavoratori presi in ostaggio) Infine mi preme sottolineare il lavoro egregio e scientificamente valido in materia di rischio rapina, realizzato unitariamente in Abruzzo, in collaborazione con sociologi e medici dell Università di Chieti-Pescara, che, tra l altro, ha permesso di accertare un quadro sintomatico di disturbo post traumatico da stress PTSD,su soggetti plurirapinati. Si conferma una intuizione che da tempo avevamo evidenziato. Una ricerca di alto valore, sia per il livello di qualità scientifico, sia per la valenza politica. Quanto finora evidenziato ci porta a valutare che la Commissione Nazionale Unitaria su salute e sicurezza abbia svolto un lavoro egregio, anche se, nell ultimo periodo, ci sono state pause nell operatività che, come nel caso dell intervento sui rischi stress lavoro correlato, hanno determinato un vuoto d indirizzo politico. In queste ultime settimane, abbiamo riattivato il confronto unitario, con l obiettivo primario di definire, in tempi rapidi, una nota, volta a garantire una analisi interpretativa e una gestione operativa omogenea di una materia così complessa. Tuttavia è doveroso sottolineare che questo impegno unitario, essenziale per ridefinire, in modo qualificato, l intervento su una materia che coinvolge in modo drammatico migliaia di lavoratrici e lavoratori, spesso non vive a sufficienza nella pratica quotidiana. I Dirigenti sindacali delle nostre strutture territoriali o segretari di primari gruppi bancari, non sempre, hanno ben chiari e le metodologie o le misure da adottare, previste dalle Linee d indirizzo definite dalla Conferenza Stato-Regioni, con il risultato che anche il confronto di merito con le controparti bancarie, ne risulta fortemente condizionato. Siamo convinti che proprio iniziative come quella di oggi, debbano essere volano per colmare pigrizie e ritardi culturali che registriamo ancora sulle problematiche del benessere lavorativo, ma sono anche il segno di una volontà unitaria forte, utile a qualificare e dare concretezza alle politiche di contrattazione su tali temi. Come ha già ricordato Merida nel suo intervento, grande rilievo credo debba essere dato all indagine nei call center e banche telefoniche nel settore assicurativo e bancario e della Riscossione, volta a conoscere e valutare le condizioni di vita, di lavoro, di salute e benessere organizzativo, delle migliaia di lavoratrici e lavoratori che vivono questa pesante realtà di lavoro, non abbastanza indagata e conosciuta. 7
8 Proprio quest ultima valutazione mi porta a riflettere quanto sia importante recuperare un intervento più concreto su materie come ad esempio il lavoro ai V/T o le fonti di inquinamento ambientale, spesso veicolo di danni psicofisici, attraverso un aggiornamento sistematico delle nostre conoscenze ed una selezionata politica informativa. Il nostro impegno non è stato e non deve essere quello di sommergere le compagne ed i compagni con quintali di carta, ma fare una selezione tematica del materiale disponibile, perchè anche lo strumento informativo possa essere sempre collocato all interno di un percorso ragionato e fruibile per le nostre rappresentanze sindacali. Un ragionamento a parte lo dobbiamo fare su come ha operato la Commissione Nazionale salute e Sicurezza della Fisac, dove l apporto delle compagne e dei compagni, anche in termini di analisi e di proposta, è stato garantito da un puntuale lavoro collegiale che ha permesso di dare risposte adeguate alle problematiche di volta in volta poste. In particolare, significativo è stato il contributo dato per il rinnovo del regolamento per l elezione dei Rls, l impegno forte sul Decreto 81, sui temi classici del rischio rapina e dei rischi stress lavorativo, ed infine, di recente, sulle proposte di modifica del capitolo delle Politiche Sociali, avanzate per il rinnovo del CCNL dei bancari. A partire proprio da questa Assemblea è necessario avviare una riflessione collettiva, per rendere più incisivo e sistematico l operato della Commissione, sia nell affrontare i temi che caratterizzano il settore bancario, sia quelli del settore assicurativo, esattoriale, della Banca d Italia e delle BCC, al fine di realizzare quel salto di qualità che coinvolga in modo adeguato tutti i comparti dell Organizzazione. La Federazione Nazionale dovrà dare un segnale forte per rilanciare l iniziativa sui temi del benessere lavorativo e sulle condizioni di sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, perché si tratta di mettere in campo intelligenze capaci di analizzare come stanno cambiando il lavoro e le condizioni di lavoro nel mondo finanziario, ritrovando il gusto di ritornare ad indagare i processi legati all organizzazione del lavoro e su questi sviluppare il confronto e la contrattazione nelle aziende. Su questo terreno si gioca la sfida vera con le aziende. In questo contesto si pone con forza l esigenza di realizzare, in raccordo con l ufficio nazionale di formazione, il vecchio progetto di formazione sui temi della salute e della sicurezza, utilizzando le esperienze già realizzate, rivolto a compagne e compagni che operano a livello decentrato. Si tratta di un obiettivo complesso ed ambizioso, perché permetterebbe di socializzare conoscenze e definire linee di comportamento omogenee e coerenti con le scelte della Fisac e della CGIL Nazionale. 8
9 Infine va affrontato il tema complesso dei rischi collegati allo stress correlato al lavoro, non solo analizzando i contenuti dell art.28 e le Linee Guida emanate dalla Commissione Consultiva Nazionale, ma facendo diventare dirimente come tutti i comparti dell organizzazione, ad iniziare dai/dalle Rls fino alle segreterie di gruppo, vivranno questa opportunità. Il nostro impegno deve essere rivolto a definire opzioni politiche coerenti tra le valutazioni, anche critiche, circa la corretta applicazione delle disposizioni di legge, e il nostro agire quotidiano, evitando, da parte delle nostre rappresentanze sindacali, di definire soluzioni di adattabilità negoziali che in alcuni casi rischiano nei fatti di mettere in discussione i nostri orientamenti. A tale proposito, la settimana scorsa, unitariamente, abbiamo definito insieme all Inail/Ispesl, un progetto di ricerca Sulla partecipazione attiva del lavoratore alla prevenzione dei rischi psicosociali che coinvolgerà, in tempi brevi, i/le Rls attraverso due questionari preparati dall Istituto. A tale iniziativa abbiamo sollecitato ed auspicato anche la partecipazione di Abi, al fine di avere una gestione condivisa di questa tipologia di rischio, in una logica di buone pratiche. Si tratta di una ricerca che prende in considerazioni gli aspetti fondamentali della vita aziendale legati al benessere lavorativo che dovranno confrontarsi con la capacità di analisi complessiva e di proposta, avanzate dalle rappresentanze sindacali a tutti i livelli, volta ad incidere, in modo efficace, sui processi di riorganizzazione del lavoro. Sono convinto che oggi abbiamo costruito e siano mature le condizioni necessarie per trovare risposte concrete da parte del sindacato a temi sensibili come il diritto alla salute ed il diritto ad un lavoro dignitoso, che travalicano la dimensione categoriale, per assumere un connotato di carattere confederale. Tutto ciò ci impegna a rendere ancor più incisive e concrete le nostre risposte ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori, ad iniziare dalle prossime scadenze contrattuali. 9
Nota della Uilca sul Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri l 1/4/2008 in attuazione della Legge delega 123/2007
DIPARTIMENTO SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO 00187 ROMA VIA LOMBARDIA 30 TEL. 06.420.35.91 FAX 06.484.704 e-mail: dssl@uilca.it pagina web: www.uilca.it UILCA UIL CREDITO, ESATTORIE E ASSICURAZIONI
DettagliStress lavoro correlato: potenzialità e limiti nei risultati del monitoraggio Uil sulle modalità applicative dell obbligo di valutazione
Convegno UIL Bologna 23 ottobre 2014 La valutazione dello stress lavoro-correlato: potenzialità e limiti di un obbligo legislativo Stress lavoro correlato: potenzialità e limiti nei risultati del monitoraggio
DettagliCGIL CISL UIL. Gli Enti Bilaterali emanazione delle parti sociali (alle quali resta la competenza delle politiche. 00198 Roma Corso d Italia, 25
Particolare rilievo è posto alla questione della formazione professionale continua che si evidenzia come un importante strumento per il rafforzamento del patrimonio di conoscenze dei lavoratori, per il
DettagliUN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)
IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
DettagliAndrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it
L Ordine degli Psicologi del Veneto ed il processo di valutazione del rischio stress nella prospettiva delle azioni di miglioramento e lo sviluppo del benessere organizzativo. Andrea Petromilli Ordine
DettagliT.U. strumenti per la tutela dei lavoratori edili proposte di lavoro
FENEAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL di Padova T.U. strumenti per la tutela dei lavoratori edili proposte di lavoro 1. Partecipazione attiva dei lavoratori 2. Maggiore ruolo dei comitati paritetici PARTECIPAZIONE
DettagliRicerca «Ragazzi in gioco» 2014. Paolo Molinari, IRES FVG
Ricerca «Ragazzi in gioco» 2014 Paolo Molinari, IRES FVG Un intervento di ricerca azione partecipata Un percorso di ascolto costruito assieme a gruppo di adolescenti e ragazzi (piano di lavoro, strumenti,
Dettaglinon siamo bambole Gruppo Assembleare Regione Emilia-Romagna
non siamo bambole Gruppo Assembleare Regione Emilia-Romagna siamo non bambole Cercasi donne appassionate che vogliono cambiare la politica e migliorare il Paese Vorrei che la conferenza delle donne dell
DettagliE nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001
E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all
DettagliIl volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi
Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale
Dettagli1. Sei anni di Fondazione
Relazione tecnica sui primi 6 anni di attività della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati presentata in occasione dell Assemblea dei Soci di novembre 2011 Contenuti del documento 1. 6
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliPROGETTO: TEATRO FORUM
24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliProvincia- Revisione della disciplina delle funzioni
Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;
DettagliASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEI SOCI
ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEI SOCI 10 GIUGNO 2011 RELAZIONE geom. MARCO DONEDA PRESIDENTE E.S.P.E. Stimati Associati e Colleghi, desidero rivolgere a tutti Voi il mio cordiale saluto. In questa relazione
DettagliEDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO
EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliPiano di Sviluppo Competenze
Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,
DettagliRELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014
RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 Il presente bilancio è stato redatto in linea con le indicazioni deliberate dal Consiglio e tiene conto delle disposizioni
DettagliProtocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager
ALLEGATO A Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager tra: Regione Toscana, INAIL Toscana, Università degli Studi di Firenze, Pisa e Siena, Confindustria
DettagliLa sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in Regione Toscana
La sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in Regione Toscana Consultazione e partecipazione degli RLS D.Lgs. 626/94 Ruolo RLS Introduce novità per la tutela del lavoratore che ha adesso anche maggiori
Dettagli2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Chiarimenti 2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Questo soggetto della prevenzione
DettagliLavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet
Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le
DettagliPROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE
PROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE 24 maggio 2013 Il contributo dell Ordine dell Emilia Romagna Report dei questionari
DettagliPOLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA
COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179
DettagliSezione Elettronica ed Elettrotecnica
Sezione Elettronica ed Elettrotecnica Assemblea 17 giugno, ore 11.30 Date: 2011-06-17 1 (11) Ericsson Internal Premessa La Sezione Elettronica ed Elettrotecnica intende rappresentare un importante elemento
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliChe cos è AIESEC? Cambiare il mondo tramite l educazione
AIESEC Italia Che cos è AIESEC? Nata nel 1948, AIESEC è una piattaforma che mira allo sviluppo della leadership nei giovani, offrendo loro l opportunità di partecipare a stage internazionali con l obiettivo
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliPOLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE
POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 1. Che cos è la formazione La formazione è il processo attraverso il quale si educano, si migliorano e si indirizzano le risorse umane affinché personale
DettagliPROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15
Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende
DettagliLa Salute e Sicurezza dello Studio Notarile
La Salute e Sicurezza dello Studio Notarile SETTEMBRE 2009 Modifiche al disposto normativo in materia di Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro sono state introdotte dal D. Lgs. 106/2009, integrativo
DettagliSeminario su D.Lgs.81/08
Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità
DettagliLA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020
LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 Roma, 18 settembre 2013 Dott. Dario Focarelli DG ANIA L ASSICURAZIONE IN CIFRE (ANNO 2011) Oltre 230 le imprese che operano in Italia
DettagliPROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte
PROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte Premessa Le politiche delle Amministrazioni locali, ed in particolare le politiche di bilancio,
DettagliVolontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni
Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare
DettagliIndice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo
Indice Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo PARTE PRIMA - La RSU 11 Capitolo I Che cosa è la RSu 13 Capitolo II Come lavora la RSu 18 Capitolo III - Il negoziato: tempi
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliNorme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in
DettagliSVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA
SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle
DettagliPROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA
Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo
DettagliLA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME!
SCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO VILLA REATINA PERCORSO DIDATTICO SICUREZZA NELLA SCUOLA LA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME! Anno scolastico 2014 2015. Il ruolo educativo e formativo della Scuola
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliCorso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri
TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui
DettagliRisposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB
Risposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB Comunicazione in materia di informazione da fornire al pubblico in relazione alle indennità e benefici riconosciuti ad
DettagliIl Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,
DettagliLezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)
Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliR e g i o n e L a z i
o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici
DettagliSistema di valutazione della performance
COMUNE DI BRESSANA BOTTARONE PROVINCIA DI PAVIA Sistema di valutazione della performance Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 116 del 17.09.2015 Introduzione Sommario 1. Contenuti ed ambiti 1.1.
DettagliNapoli, 9 aprile 2010. Il contrasto delle patologie femminili nel mercato del lavoro - azioni e prospettive tra le parti sociali
Napoli, 9 aprile 2010 Il contrasto delle patologie femminili nel mercato del lavoro - azioni e prospettive tra le parti sociali RSA / RLS Norme principali di riferimento Art. 3-32-35-41 della Costituzione
DettagliProt. n.aoodrve12421 Venezia, 3 ottobre 2014
Prot. n.aoodrve12421 Venezia, 3 ottobre 2014 Ai Dirigenti amministrativi e tecnici della Direzione Generale di Venezia Ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Territoriali del Veneto Ai dirigenti scolastici
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico IL DIRETTORE GENERALE Roma, 7 settembre 2011 Visto il Decreto Legislativo
DettagliLA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:
LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.
DettagliIl percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna
Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte
DettagliIl ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro. Roma 2012
Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro Roma 2012 La situazione del patrimonio edilizio pubblico e privato costituisce uno degli aspetti in cui si misura la distanza che spesso
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliSistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente
Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività
DettagliALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo
SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA
DettagliManifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile
Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un
Dettaglib) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per
Dettagli7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA
7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, 171 - Modena tel. 059.223752 / fax 059.4391420 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N. 336. Istituzione della «Giornata nazionale della sicurezza sul lavoro» d iniziativa del senatore DE POLI
Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 336 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore DE POLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 29 MARZO 2013 Istituzione della «Giornata nazionale della sicurezza sul
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliLa shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma
La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo
Dettagliprofilo dna team clienti
CONSULENZA Organizzativa e Direzionale MS Consulting è una società di consulenza organizzativa e direzionale che, dal 1985, fornisce servizi legati alla valutazione dell efficienza aziendale e allo sviluppo
DettagliStress lavoro-correlato: le novità della guida operativa
INCONTRO TECNICO GRATUITO Stress lavoro-correlato: le novità della guida operativa Treviso, 17 giugno 2010 Oggi parleremo di: Principali riferimenti normativi e presentazione dell accordo quadro europeo
DettagliIl Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei
DettagliRENA. Rete per l Eccellenza Nazionale
RENA Rete per l Eccellenza Nazionale Indice Il contesto e la nuova strategia. L obiettivo generale. Gli obiettivi strumentali. Le azioni specifiche. Gli obiettivi strumentali e le azioni specifiche. pag.
DettagliA Tutti i Dipendenti R.A.S. Amministrazione CFVA Enti Agenzie - Aziende Loro Sedi
Prot. 222/2011 Cagliari 18 aprile 2011 A Tutti i Dipendenti R.A.S. Amministrazione CFVA Enti Agenzie - Aziende Loro Sedi Come preannunciato nel nostro comunicato dell 8 aprile u.s., il 15 aprile 2011 è
DettagliFormazione e sviluppo per la Pubblica Amministrazione
Formazione e sviluppo per la Pubblica Amministrazione aread L evoluzione tecnologica, linguistica, tecnico-normativa nella Pubblica Amministrazione L Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro
DettagliREGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro
REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro Art. 1 - Inviolabilità della dignità umana. 1. La Regione del Veneto
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliIl sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia
Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia Report a cura del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni Dirigenziali Settembre 2014 1 Premessa Il Report Il sistema di misurazione
DettagliMilano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP
Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2
DettagliI sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale. Roma, 17 settembre 2013
I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale Roma, 17 settembre 2013 Intervento di Claudio Andrea Gemme, Presidente ANIE Confindustria Signore e Signori, buongiorno. Grazie a tutti voi per
DettagliProgetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?
Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1372 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice TOIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 6 MAGGIO 2002 (*) Modifica dell articolo 156 del codice civile, e norme
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO
REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO Articolo 1 Premessa Il presente Regolamento disciplina la costituzione, il funzionamento ed i compiti del comitato per il Controllo Interno (il Comitato
DettagliSistema qualità IC 16 Verona
Sistema qualità IC 16 Verona Formazione 2012-2013 Report dei questionari di gradimento somministrati al Collegio dei Docenti del 21/06/2013 Studio 06 Giugno 2013 Anno Scolastico 2012-2013 Introduzione
DettagliAuto Mutuo Aiuto Lavoro
Assessorato al Lavoro Auto Mutuo Aiuto Lavoro progettazione e sperimentazione di un nuovo servizio rivolto a chi perde il lavoro Il progetto Nel quadro delle politiche attive al lavoro non esiste ad oggi
DettagliAssociazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane
Associazione Italiana Corporate & Investment Banking 02.36531506 www.aicib.it aicib@unicatt.it Presentazione Ricerca Il risk management nelle imprese italiane AICIB Associazione Italiana Corporate & Investment
DettagliProgetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo 2014. A cura del gruppo di lavoro TelePAT
Progetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo 2014 A cura del gruppo di lavoro TelePAT L articolazione del sistema di monitoraggio Focalizzare i punti di forza e le aree di miglioramento Verificare lo
DettagliFATTORI DI RISCHIO E PROTEZIONE DEGLI OPERATORI DI SOCCORSO
FATTORI DI RISCHIO E PROTEZIONE DEGLI OPERATORI DI SOCCORSO Negli ultimi decenni è cresciuta nella società la consapevolezza che gli helper s professionels impegnati nel lavoro di emergenza possono subire
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliPROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)
Cilap eapn Italia PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) PROGRAMMA LIFELONG LEARNING GRUNDTVIG 2012 PARTENARIATO DI APPRENDIMENTO (No. 2012-1-IT2_GRU06_37625_1)
DettagliL ACCERTAMENTO ISPETTIVO IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO
L ACCERTAMENTO ISPETTIVO IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO Cagliari, 22 luglio 2010 ore 10.00 Intervento di apertura dei lavori del Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Edili Simona Pellegrini Vi
Dettagli1.0 POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO
Pagina 1 di 5 1.0 POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO (rif. punto 4.2 BS OHSAS 18001:2007) 1.1 SCOPO La dichiarazione di politica per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro,
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
Dettagli