Lavorazione di vetro a mano e a soffio artistico Fabbricazione di altri prodotti in minerali non metalliferi
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- Sergio Negro
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1 Sezione anagrafica Denominazione Distretto Distretto Veneto dei sistemi per l illuminazione Sede del Distretto Comune di Piombino Dese, Piazza San Pio X, Piombino Dese (PD). Sede operativa/amministrativa: c/o Luce in Veneto Scarl via dei Marcello 13/ Levada di Piombino Dese (PD). Tel/fax info@luceinveneto.com Figura Distretto ex lex 8/2003 Specializzazione produttiva Produzione di articoli per illuminazione Ambiti merceologici del Distretto (Codici Ateco 2007) Codice ISTAT Descrizione Attività a monte > Fabbricazione di altri prodotti in legno Fabbricazione di prodotti di carta e cartone Lavorazione e trasformazione del vetro piano Lavorazione di vetro a mano e a soffio artistico Fabbricazione di altri prodotti in minerali non metalliferi Fabbricazione di strutture metalliche e parti assemblate 22.2 Fabbricazione di altri articoli in materie plastiche Trattamento e rivestimento dei metalli Fabbricazione di prodotti in gesso Fabbricazione di altri articoli metallici e minuteria metallica Produzione di metalli di base non ferrosi 25.6 Trattamento e rivestimento dei metalli Lavori di meccanica generale Fabbricazione di apparecchiature per illuminazione Commercio di articoli per illuminazione Altre attività di disegnatori grafici Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa Totale TOTALE ENTE DI RIFERIMENTO Il distretto e gestito da una società consortile a responsabilità limitata - Luce in veneto scarl - cui aderiscono attualmente 52 aziende delle 140 iscritte al distretto. L attuale presidente di Luce in Veneto Scarl è Andrea Voltolina. RICONOSCIMENTO REGIONALE E NORMATIVA DI RIFERIMENTO in questa Sezione andrebbero riportati i testi relativi a: Leggi ed Atti regionali in materia di Distretti produttivi; Regolamenti comunitari di riferimento; Disciplina dei distretti produttivi e interventi di politica industriale locale 1
2 Il distretto e stato costituito il 31 gennaio 2008 nell ambito della LRV 8/2003 come novellata dalla l.r. 5/2006 disciplina delle aggregazioni di filiera dei distretti produttivi e interventi di sviluppo industriale e produttivo locale e approvato con DGR n del 19 luglio 2008 Il Distretto aderisce / non aderisce alla Federazione Distretti Italiani Il Distretto non aderisce ancora alla Federazione Distretti Italiani Dati quantitativi N. Imprese (2009) 546 Var.% Imprese (2009/2007) +32,52 N. Imprese fino a 49 addetti (2008) 395 (97,77%) Var.% Imprese fino a 49 addetti (2008/2007) -2,23 N. Addetti (2008) Var.% Addetti (2008/2007) +1,28 Export 2009 (Ml Euro) 267 Var.% Export 2009/ ,61 Dati qualitativi Breve presentazione e descrizione del Distretto (caratteristiche principali, tradizioni storico-culturali e vocazione tecno-produttiva); notizie sul territorio, suoi punti di forza e di debolezza, economia, Istituzioni, Mission, Storia ed esperienza distrettuale Caratteristiche principali del settore illuminotecnico (cod. ISTAT 2001) Il «settore dei sistemi per l illuminazione» comprende, in senso stretto, le aziende iscritte al codice ISTAT (cod. ISTAT 2001) relativo alla fabbricazione di apparecchiature per l illuminazione. Visto, tuttavia, che la legge regionale 8/2003 sui distretti produttivi, definisce questi ultimi come espressione della capacità di imprese tra loro integrate in un sistema produttivo rilevante e degli altri soggetti ammissibili di sviluppare una progettualità strategica, prevedendo che le imprese partecipanti siano caratterizzate da un elevato grado di integrazione produttiva e di servizio, documentabile dall analisi organizzativa delle catene di fornitura sono stati ricompresi nell analisi anche tutti i settori collegati a tale attività sia a monte (lavorazione dei materiali di base: vetro, plastiche, gesso e minuterie metalliche) sia a valle (imballaggio, commercio all ingrosso/dettaglio ecc..) della filiera produttiva. Il settore illuminotecnico in senso stretto comprende, nello specifico. le seguenti tipologie di produzione: fabbricazione di lampade elettriche ad incandescenza o a scarica, inclusa fabbricazione di lampade a raggi ultravioletti o a raggi infrarossi fabbricazione di lampade ad arco fabbricazione di lampade o cubetti per flash, ecc. fabbricazione di lampade elettriche e di apparecchi di illuminazione: di lampadari, lampade da tavolo, da scrittoio, da comodino o a stelo, anche del tipo non elettrico di lampade elettriche portatili di insegne e cartelli luminosi, ecc. di dispositivi di illuminazione esterna e stradale di lampade del tipo utilizzato per gli alberi di natale Alcune considerazioni sono state, poi, estese al settore illuminotecnico in senso più allargato, allargando l indagine ai seguenti codici ISTAT principali: D - Attività manifatturiere DI Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Lavorazione e trasformazione del vetro piano Fabbricazione di altri prodotti in minerali non metalliferi DJ Metallurgia, fabbricazione di prodotti in metallo Fabbricazione di strutture metalliche e di parti di strutture Fucinatura, imbutitura, stampaggio e profilatura dei metalli; metallurgia delle polveri 28.5 Trattamento e rivestimento dei metalli, lavoraz. meccanica generale e per c/t Fabbricazione di altri prodotti metallici G Commercio all ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa 2
3 Commercio all ingrosso di articoli per illuminazione e materiale vario elettrico per uso domestico Dimensioni e caratteristiche del comparto illuminotecnico Il comparto illuminotecnico in senso stretto (cod ISTAT 2001) L'Italia è il primo paese esportatore in Europa ed il secondo produttore dopo la Germania ed è universalmente conosciuto come il trend setter nell'illuminazione. Il fatturato complessivo ammonta a 2,3 miliardi di euro del quale il 52% è legato alle esportazioni. Tra le regioni italiane il Veneto detiene il secondo posto per numero di aziende che svolgono attività di fabbricazione di lampadari (cod ), contando ben 277 unità su un totale di a livello nazionale, pari al 18,8% (la Lombardia, al primo posto conta 328 unità per il 22,2% sul totale nazionale), seguito a distanza dalla Toscana con 159 unità (10,8%). Si rileva, tuttavia, che, a livello Fig. 1 - Rapporto tra Veneto e Italia in termini di unità locali e addetti codice Anno 2001 U.L. cod Veneto Italia Elaborazione sulla base del Censimento Industria e Servizi, 2001 occupazionale il Veneto supera la Lombardia, arrivando a detenere il primo posto per numero di addetti presso tali aziende, contando ben su un totale di 5.566, pari al 24,8% (la Lombardia detiene il 24,2%). Tab. 1 - Unità locali e addetti aziende settore illuminotecnico in Italia Anno 2001 Regione Unità Locali cod Addetti cod Unità Locali (%) Addetti (%) Piemonte ,9 5,0 Valle d Aosta 0 0 0,0 0,0 Lombardia ,2 24,2 Trentino Alto Adige ,9 1,5 Veneto ,8 24,8 FV Giulia ,4 1,3 Liguria ,8 1,7 Emilia-Romagna ,6 9,7 Toscana ,8 10,9 Umbria ,1 1,5 Marche ,3 2,9 Lazio ,0 4,2 Abruzzo ,5 1,7 3
4 Molise 2 2 0,1 0,0 Campania ,9 3,1 Puglia ,9 3,0 Basilicata ,3 0,2 Calabria ,6 0,9 Sicilia ,7 2,3 Sardegna ,2 0,9 Totale Italia ,0 100,0 (Fonte: Censimento Industria e Servizi, 2001) A livello disaggregato territoriale più dell 80% di tali aziende è ubicato nel territorio interprovinciale di Treviso, Padova e Venezia dando lavoro a più del 70% degli occupati a livello regionale. Fig. 2 - Rapporto tra territorio interprovinciale di riferimento e restanti province del Veneto in termini di unità locali e addetti codice Anno 2001 Treviso-Venezia- Padova La Provincia di Treviso, in particolare, detiene il primato per sia per numero di aziende (32,9%) che, soprattutto, per Restanti province Unità Locali Addetti Elaborazione sulla base del Censimento Industria e Servizi, 2001 numero di addetti, occupando, da sola, il 30,6% degli addetti regionali. Segue Venezia, con il 25,1% delle aziende e il 22,6% degli addetti e Padova, con il 24,4% delle aziende e il 18,3% degli addetti. Tab. 2 - Unità locali e addetti aziende settore illuminotecnico in Veneto a livello provinciale 2001 Provincia Percentuale Unità Locali Addetti Unità Locali Addetti cod cod cod cod Verona ,1 8,4 Vicenza ,6 13,6 Belluno ,9 6,1 Treviso ,9 30,6 Venezia ,4 22,6 Padova ,4 18,3 Rovigo ,7 0,5 Veneto ,0 100,0 (Fonte: Censimento Industria e Servizi, 2001) 4
5 Analizzando l andamento storico del settore dell illuminotecnica, emerge che dal 1991 al 2001 è notevolmente diminuito il numero di aziende iscritte al cod , essendo passate da 425 del 1991 a 339 nel 2001 (-20%), rispetto ad un calo medio regionale del 3,5%. Tale risultato è dovuto al forte calo di aziende registrato nella provincia di Venezia (-39,5%), seguita dalla provincia di Padova (-18,7%),mentre è addirittura lievemente aumentato in provincia di Treviso. Nonostante tale andamento, nel decennio il settore è riuscito ad accrescere il numero di addetti occupati, essendo passato da del 1991 a del 2001 (+7,3%) anche se con performance molto inferiori rispetto all andamento regionale (+17%). Ciò è dovuto al calo registrato nella provincia di Venezia (-17,8%), compensato dall andamento molto positivo della provincia di Treviso (+38%). Tab. 3 - Unità locali e addetti codice in Veneto a livello provinciale Anno 1991 e Provincia Unità Locali cod Addetti cod Unità Locali cod Addetti cod Treviso Venezia Padova Territorio interprovinciale Veneto (Fonte: Elaborazione su dati ISTAT, Censimento Industria e Servizi, 2001) Nel territorio interprovinciale il numero di aziende iscritte al codice ogni abitanti è il più elevato a livello regionale. La provincia con la maggiore densità di unità locali è Treviso, seguita da Venezia e Padova. Tab. 4 - Numero di aziende iscritte al codice ogni abitanti per provincia - Anno 2001 Provincia Unità locali cod Popolazione UL/popolazione Verona ,02 Vicenza ,04 Belluno ,08 Treviso ,17 Venezia ,13 Padova ,10 Rovigo ,03 Veneto ,09 (Fonte: Censimento Industria e Servizi, 2001) 5
6 A livello dimensionale le aziende di cui al codice risultano tutte di piccole dimensioni sotto i 100 dipendenti, comportando una estrema frammentarietà del sistema produttivo. In particolare le aziende con meno di 20 dipendenti rappresentano più del 90% del totale, di cui il 76% sotto i 10 dipendenti, rispecchiando la situazione riscontrata a livello regionale per tale settore di attività. Il numero medio di addetti per azienda è inferiore a livello interprovinciale (7 per azienda) rispetto alla media regionale (8 per azienda), Tab. 5 - Ripartizione addetti settore cod per classe di addetti Anno 2001 Classe di addetti O O-49 5O-99 > 100 Totale Treviso Venezia Padova Veneto (Fonte: Elaborazioni su dati Regione Veneto - Direzione Sistar su dati Istat) Nonostante tale elevata frammentarietà delle aziende, è possibile individuare sul territorio alcune aziende leader in termini di dimensioni e di capacità di integrazione con altre a- ziende del territorio, quali: Fabbian Illuminazioni Spa di Resana (TV), Linea Light Srl di Resana (TV), Lucente Srl di Paese (TV) e Luci Per Srl di Trebaseleghe (PD) A livello disaggregato settoriale, la tabella che segue, illustra come nelle nel territorio interprovinciale il rapporto tra le aziende iscritte al codice sul totale delle aziende del settore manifatturiero, pari all 1%, risulta superiore sia alla media nazionale (0,25%) che a quella regionale (0,41%). Tab. 6 - Confronto unità locali intero comparto economico, comparto manifatturiero e codice in Italia, Veneto e province Anno 2001 Provincia Aziende intero Aziende Settore D Manifatturiero Codice % Verona ,15 Vicenza ,20 Belluno ,59 Treviso ,03 Venezia ,25 Padova ,76 Rovigo ,23 Veneto ,41 Italia ,25 (Elaborazione Euris Srl sulla base del Censimento Industria e Servizi, 2001) A livello comunale all interno del territorio interprovinciale di riferimento escludendo il Fig. 3 - Comuni con la maggiore densità di unità locali e addetti nel territorio interprovinciale Anno
7 Comune di Venezia per la produzione di vetro artistico, non oggetto della presente analisi il Comune con maggiore intensità di aziende classificate con il codice e relativi addetti è Piombino Dese con 39 unità locali (9,5% del totale regionale e 11,5% del totale Scorze' Treviso Marcon Resana Piombino Dese Unità locali Addetti (Elaborazione sulla base del Censimento Industria e Servizi, 2001) 268 interprovinciale) e 268 addetti (8,1% del totale regionale e 11,3% del totale interprovinciale). Piombino Dese risulta essere anche il Comune con la percentuale più elevata di aziende i- scritte al codice rispetto all intero settore manifatturiero, pari all 1,5%. Tale primato risulta ancora più evidente considerando il numero di addetti occupati nelle aziende iscritte al codice rispetto all intero settore manifatturiero (14,2%). Tab. 7 - Rapporto tra aziende iscritte al codice rispetto al settore manifatturiero totale (D) nei comuni con maggiore densità di aziende iscritte al codice Anno 2001 Provincia Aziende intero Settore D Manifatturiero Aziende Codice Piombino Dese ,5 Resana ,3 Marcon ,7 Treviso ,2 Scorzé ,4 (Fonte: Censimento Industria e Servizi, 2001) % Tab. 8 - Rapporto tra addetti nelle aziende iscritte al codice rispetto al settore manifatturiero totale (D) nei comuni con maggiore densità di aziende iscritte al codice Anno 2001 Provincia Addetti Settore D Manifatturiero Addetti Codice Piombino Dese ,2 Resana ,4 Marcon ,5 Treviso ,0 Scorzè ,8 (Fonte: Censimento Industria e Servizi, 2001) % 7
8 L intera filiera del comparto illuminotecnico Nel presente paragrafo vengono riportate alcune considerazioni in merito al comparto illuminotecnico in senso allargato, considerando le principali tipologie di aziende che operano nell intera filiera produttiva. Nella tabella 9 sono stati considerati i principali codici ISTAT che potrebbero rientrare in tale filiera. Sommando i dati relativi alle unità locali e agli addetti occupati in tali settori, emerge che il Veneto detiene complessivamente il 9,3% delle aziende e il 17,5% degli occupati. Si rileva, in particolare - oltre, ovviamente, alle aziende di cui al codice già trattata nel paragrafo precedente una buona diffusione di a- ziende che operano nella minuteria metallica (circa 14% della quota nazionale sia in termini di unità produttivi che in termini di addetti), che rappresentano l indotto di altri settori produttivi, tra cui compare sicuramente quello della produzione di apparecchi elettrici. Tab. 9 Unità locali e addetti intera filiera settore illuminotecnica in Italia e nel Veneto, anno 2001 ITALIA VENETO % U.L. Addetti U.L. U.L. Addetti Addetti TOTALE D - Attività manifatturiere ,4 13, Fabbricazione di altri prodotti in minerali non metalliferi ,0 14, Fabbricazione di strutture metalliche e di parti di strutture ,9 13, Fucinatura, imbutitura, stampaggio e profilatura metalli, metall ,7 11,2 polveri 28.5 Trattamento e rivestimento dei metalli, lavorazione meccanica generale ,1 13,4 e per c/t Costruzione di altri articoli metallici e minuterie metallica ,9 20, Fabbricazione di apparecchi per l illuminazione e di lampade elettriche ,8 24,8 Totale ,7 14,3 TOTALE G Commercio ,3 27, Commercio all ingrosso di altri beni di consumo finale ,6 1,8 Totale ,6 1,8 TOTALE Elaborazione Euris srl su dati del Censimento Industria e Servizi, ,3 17,5 Nel territorio interprovinciale vi è, in particolare, una evidente Fig. 4 - Rapporto tra territorio interprovinciale di riferimento e restanti province del Veneto in termini di unità locali e addetti intero settore 8
9 concentrazione di aziende che operano all interno dell intero illuminotecnica Anno 2001 settore dell illuminotecnica, o- spitando ben il 91,2% delle u- nità produttive (7.495 unità lo- Treviso-Venezia- Padova cali su totali) e il 64,2% degli addetti ( addetti su totali) rispetto ai valori regionali. Restanti province Unità Locali Addetti Elaborazione Euris sulla base del Censimento Industria e Servizi, 2001 Tav. 10 Unità locali e addetti principali settori filiera illuminotecnica in Italia e nel Veneto, anno 2001 TOTALE D - Attività manifatturiere Lavorazione vetro piano 26.8 Fabbricazione di altri prodotti in minerali non metalliferi Fabbricazione di strutture metalliche e di parti di strutture Fucinatura, imbutitura, stampaggio e profilatura metalli 28.5 Trattamento e rivestimento dei metalli, lavorazione meccanica generale e per c/t Costruzione di altri articoli metallici e minuterie metallica Fabbricazione di apparecchi per l illuminazione e di lampade elettriche Totale ITALIA U.L. Addetti U.L VENETO % U.L. Addetti Addetti 11,4 13,9 9,0 % 13,1% ,0 14, ,9 13, ,7 11, ,1 13, ,9 20, ,8 24, ,4 14,2 TOTALE G Commercio ,3 27, Commercio all ingrosso di altri beni di consumo finale ,6 1,8 Totale ,6 1,8 9
10 Elaborazione Euris srl su dati del Censimento Industria e Servizi, 2001 Punti di forza e di debolezza, opportunità e rischi Partendo dai dati emersi nei paragrafi precedenti è possibile riassumere la situazione complessiva attuale del comparto illuminotecnica veneto, mettendone in luce le i punti di forza, le debolezze, le opportunità e le minacce (analisi SWOT). Si evidenzia, in primo luogo, come il comparto dell illuminotecnica soffra di una debolezza strutturale legata alla questione dimensionale, ovvero alla frammentarietà della struttura produttiva: le dimensioni e le risorse limitate non consentono alla maggior parte delle imprese di affrontare rilevanti investimenti nell'internazionalizzazione, nella ricerca e sviluppo, in politiche di marchio adeguate al numero e alla dimensione dei mercati affrontati. Se tale caratteristica della piccola dimensione è stata fino agli anni 90 un elemento positivo per far fronte alle la variazioni del mercato grazie alla maggiore flessibilità rispetto ad aziende più grandi, oggi deve essere considerato un elemento di debolezza in quanto la forte concorrenza internazionale richiede una elevata capacità di offrire prodotti sempre più concorrenziali. Tra le sfide più importanti per le imprese del settore degli apparecchi per l'illuminazione ci sono sicuramente la crescente necessità di migliorare la struttura distributiva delle aziende e i problemi legati alla commercializzazione dei prodotti, agli allestimenti dei punti vendita, alla comunicazione al consumatore. Il tema della dimensione aziendale diventa cruciale anche in relazione alle caratteristiche dei canali, con l'intervento di attori sempre più esigenti in termini di servizio e di pricing, alle strategie di diversificazione delle grandi multinazionali, alla crescente attenzione al contenuto tecnologico dei prodotti. Le aziende mantengono un impegno costante nella ricerca di nuovi prodotti. Proprio sulla tecnologia e sul processo creativo-tecnologico, la ricerca ha fornito nuovi elementi di riflessione per la competitività del sistema dell'illuminazione made-in-italy. La capacità di fondere insieme elementi di design, tecnologia, esigenze produttive ed esigenze commerciali rappresenta ancora il primo fattore di vantaggio competitivo di cui godono le imprese italiane. Dal punto di vista dell'innovazione i prodotti italiani possono contare su un complesso sistema progettuale che si basa sia su contenuti tecnologici sia su nuovi canoni estetici. La complessità di tale modo di progettare costituisce, in una situazione di mercato in cui prevalgono i comportamenti scorretti e di contraffazione, una leva competitiva efficace. 10
11 Analisi SWOT PUNTI DI FORZA Il settore lluminotecnico rappresenta uno dei settori di eccellenza della manifattura italiana per la capacità di fondere insieme eleganza, design e tecnologia Il Veneto detiene il 2 posto a livello nazionale per numero di aziende iscritte al codice ISTAT 31.50; Il Veneto detiene il 1 posto a livello nazionale per addetti presso aziende che svolgono attività di fabbricazione di lampadari 80% delle aziende venete con codice ISTAT è localizzato tra le province di Treviso, Padova e Venezia Notevole dinamicità e capacità di sviluppo imprenditoriale Presenza di alcune medie imprese che concentrano capitali e risorse umane e che possono fungere da nucleo aggregante nel comparto Relazioni di produzione in filiera già esistenti e ben sperimentate OPPORTUNITÀ Prodotti Made in Italy considerati come standard di qualità e design a livello mondiale Forte spinta all esportazione Localizzazione produttiva nel Veneto centrale tra i mercati dell Europa orientale e quelli più ricchi del Nord Europa Possibilità di integrare l offerta complessiva del comparto rafforzandola e andando a ottenere una massa critica sul mercato Introduzione di innovazioni di prodotto, processo e organizzative capaci di ottenere produzioni a minore impatto ambientale Consapevolezza, a livello locale, della necessità di azioni per l innovazione Presenza sul territorio di importanti Università e Centri di ricerca che potrebbero supportare le aziende del settore illuminotecnica nei progetti di ricerca Presenza di soggetti sul territorio che potrebbero supportare le aziende del settore illuminotecnica nelle attività di internazionalizzazione PUNTI DI DEBOLEZZA Diffusa frammentazione produttiva Elevata presenza numerica di piccole imprese con limitata capacità economico finanziario e con conseguente difficoltà di investimenti Scarso livello di investimento pubblico e privato in Ricerca e Sviluppo Tecnologico Insufficienti interazioni del mondo produttivo con l offerta scientifico tecnologica Limitata abitudine alla protezione della conoscenza acquisita (scarsa capacità di brevettazione) Specializzazione in produzioni manifatturiere tradizionali a medio o basso contenuto tecnologico Necessità di migliorare la struttura distributiva delle aziende Limitata dotazione di strumenti informatici per la gestione e la promozione delle aziende Carenza di personale specializzato MINACCE Difficoltà di coordinamento tra le tematiche di ricerca pubblica e le esigenze di ricerca del settore privato Continua necessità di adeguare i prodotti posta dalle nuove tecnologie e normative per il risparmio energetico e la tutela ambientale Concorrenza dei produttori asiatici a basso costo Scarsa capacità di auto-tutela nei confronti dei manufatti asiatici imitanti il design italiano Mancanza di servizi e strutture sul territorio dedicate specificamente al comparto dell illuminotecnica L analisi fin qui presentata mette in evidenza come l ipotesi di costituzione di un Distretto produttivo ben si inserisca nel quadro complessivo risultante da questa analisi, sia in termini di valorizzazione dei punti di forza ed opportunità, che come possibile risposta ai punti di debolezza e alle minacce. Nonostante le debolezze e i limiti sopra elencati, il comparto dell illuminotecnica veneto detiene il primo posto a livello nazionale, nella produzione di lampadari, pari a oltre il 20% della produzione nazionale e rappresenta ad oggi uno dei settori di eccellenza della manifattura italiana per la capacità di fondere insieme eleganza, design e tecnologia. Visto che le aziende del settore non sono strutturate né hanno fondi sufficienti per investire negli ambiti su citati, esse devono aggregarsi tra loro e con gli altri attori e promotori dell innovazione ammodernamento e internazionalizzazione, presenti sul territorio quali centri di ricerca, centri di formazione e istruzione, camere di commercio, associazioni di ca- 11
12 tegoria ed enti locali, per promuovere azioni comuni e mantenere i loro punti di forza, rappresentati essenzialmente dalla qualità del Made in Italy e riguadagnare terreno rispetto alla concorrenza rampante legata al moderno processo di globalizzazione. Strutture di supporto alle attività di ricerca e innovazione e internazionalizzazione: potenzialità del territorio Il territorio interprovinciale di Treviso, Padova e Venezia risulta particolarmente dotato di strutture (Università e Centri di ricerca) che potrebbero supportare le aziende del settore illuminotecnica nelle attività di ricerca e innovazione tecnologica. Tra le principali facoltà universitarie si nominano le seguenti: A Padova risiedono, infatti, le rinomante facoltà di ingegneria e fisica (PD) Dipartimento di fisica Galileo Galileo (PD) Dipartimento di Fisica tecnica (PD) Dipartimento di ingegneria elettrica: corso impianti elettrici (PD) Dipartimento di ingegneria elettrica, dotato di un laboratorio fotometrico finalizzato alla ricerca sulle proprietà riflettenti dei materiali al fine di una loro caratterizzazione per l'illuminazione naturale e artificiale (catadiottri, manti stradali, superfici affrescate, ). Ricerca nel campo delle misure fotometriche e radiometriche su sorgenti luminose: analisi dell'efficienza in condizioni di alimentazione anomala o deformata, analisi colorimetrica di sorgenti per l'illuminazione di opere d'arte) (PD) Facoltà di architettura (VE) Facoltà di Design e Arte, corso di laurea specialistica in disegno industriale del prodotto (TV) Il territorio ospita i seguenti Parchi Scientifici e Tecnologici, centri di ricerca e associazioni: - Parco Scientifico Galileo, in particolare con la Scuola Italia Desing - Matech..Società Consortile partecipata dalle Camere di Commercio di Padova, Treviso, Vicenza e Belluno, dall'università di Padova, dal Comune e dalla Provincia di Padova, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e da Veneto Innovazione (PD); Treviso Tecnologia, Azienda Speciale per l'innovazione tecnologica dellaa CCIAA di Treviso (TV) Tecnologia & Design Scarl i cui soci sono: la CCIAA di TV, Veneto Innovazione Spa, Unindustria TV, Confartigianato e comune di Montebelluna (TV) AIDI - Associazione Italiana di Illuminazione, che si propone statutariamente di diffondere la conoscenza dei problemi dell'illuminazione, di promuovere lo studio e di favorire lo svi- 12
13 luppo delle sue applicazioni, anche allo scopo di concorrere a creare i presupposti per migliori condizioni di vita e di lavoro (PD) Veneto Innovazione Spa, società per azioni senza fini di lucro che cura sia il coordinamento delle iniziative nel campo della ricerca, dell'innovazione e dei servizi alle imprese; sia l'aggregazione di piccole e medie imprese su progetti specifici di trasferimento di tecnologie, conoscenze e competenze (VE). Tra le strutture di supporto all internazionalizzazione delle aziende hanno espresso particolare interesse per il progetto: l Azienda Speciale della CCIAA di Padova PromoPadova che si occupa di attività di sensibilizzazione aziendale attraverso corsi di formazione e progetti di animazione economica territoriale e l ente Padova Fiere Spa che ha dato la propria disponibilità a promuovere le aziende del costituendo distretto produttivo mettendo loro a disposizione appositi spazi in occasione di fiere di settore. Storia ed esperienza distrettuale A partire dal 2006 il Comune di Piombino Dese - raccogliendo la richiesta avanzata dalle principali aziende produttrici locali - si è fatto promotore di un iniziativa volta a favorire una attività promozionale finalizzata a coinvolgere e illustrare alle aziende e alle Associazioni di Categoria locali l opportunità di favorire la costituzione di un distretto produttivo nel settore dell illuminotecnica. L iniziativa è partita dalla constatazione che l illuminotecnica made in Italy rappresenta un settore di eccellenza della manifattura italiana capace di fondere insieme eleganza, design e tecnologia. Secondo gli ultimi dati ISTAT disponibili (2001) nell area del distretto - corrispondente al territorio interprovinciale di Padova, Treviso e Venezia - si colloca il 23% delle aziende italiane operanti nel comparto relativo alla fabbricazione di apparecchi di illuminazione e di lampade elettriche, cui corrisponde il 43% degli addetti. I primi risultati di tale iniziativa si sono concretizzati nel corso del 2007 quando il Comune di Piombino Dese ha promosso la costituzione di una Aggregazione di imprese operante nel settore illuminotecnico quale fase prodromica per la successiva costituzione del distretto. Le 12 aziende aderenti hanno costituito, assieme ad alcune Associazioni di categorie attive sul territorio, una Associazione Temporanea di Scopo (ATS) e hanno presentato, nell ambio del Bando di cui alla DGR 1577 del 29 maggio 2007 di cui alla stessa LRV 8/2003, un progetto denominato Creazione di una piattaforma informatica per la gestione di servizi integrati all aggregazione di imprese nel settore dei sistemi di illuminazione che è stato approvato e finanziato dalla Regione Veneto. Tali aziende hanno, successivamente, avviato una serie di tavoli di lavoro dai quali sono emerse alcune idee progettuali di collaborazione in ambito di ricerca, internazionalizzazione e logistica integrata da implementare anche in un 13
14 contesto più ampio coinvolgendo il maggior numero possibile di aziende del settore operanti nello stesso territorio. Con il supporto amministrativo delle Associazioni di categoria, le aziende hanno, quindi, deciso di impegnarsi direttamente nella costituzione di un distretto e hanno creato una rete di contatti che si è rapidamente estesa a macchia d olio con il coinvolgimento sia di aziende dello stesso settore produttivo che di aziende operanti nell intera filiera produttiva. Nel contempo esse hanno ritenuto importante coinvolgere alcuni soggetti operanti nell ambito della ricerca e sviluppo tecnologico quali: il Dipartimento di ingegneria elettrica dell Università di Padova, il Parco Scientifico e Tecnologico Galileo di Padova e Tecnologia & Design di Montebelluna per il loro contributo scientifico e formativo che potranno apportare nella collaborazione con le aziende. Al termine di tale azione di coinvolgimento ben 114 adesioni hanno condiviso e sottoscritto il Patto per lo sviluppo Distrettuale presentato nel gennaio 2008 nell ambito della LRV 8/2003. A seguito di verifica della documentazione prodotta da parte della CCIAA di Padova il Distretto Veneto dei Sistemi per l illuminazione è stato, infine, approvato dalla Regione Veneto con DGR n del 15 luglio Dopo questo riconoscimento formale il Distretto ha ritenuto opportuno dotarsi di una struttura interna in grado di gestire le attività e le progettualità da implementare a partire dal Localizzazione Il Distretto è dislocato prevalentemente nel territorio interprovinciale di Padova, Treviso e Venezia dove si concentra più dell 80% delle aziende operanti nel settore a livello regionale. Le aziende del Distretto sono distribuite come segue: - 39,6% in Provincia di Padova - 33,1% in provincia di Treviso - 18,7% in provincia di Venezia - 5,8% in provincia di Vicenza - 2,2% in provincia di Belluno - 0,7% in provincia di Verona Mission Il Distretto è finalizzato a incentivare lo sviluppo dell intera filiera della produzione di articoli di illuminazione: dalle aziende che forniscono e assemblano le materie prime (vetro, metallo, materiale elettrico, legno e plastica) fino alle aziende che si occupano del packaging e della commercializzazione dei prodotti finiti. Lo scopo è quello di avviare progetti di aggregazione tra aziende del settore anche partecipando a bandi a livello regionale, nazionale e comunitario. 14
15 La strategia del Distretto prevede, prioritariamente, la realizzazione dei seguenti progetti nel triennio : la creazione di un Centro prove per la certificazione dei prodotti la realizzazione di progetti di ricerca in materia di risparmio energetico lo sviluppo di tecnologie industriali per l'impiego dei LED in applicazioni innovative lo sviluppo di (nano)tecnologie industriali la realizzazione di progetti ricerca per l applicazione di nuovi materiali lo sviluppo e sperimentazione di design funzionali la creazione di una banca dati di distretto la promozione di azioni logistiche integrate tramite razionalizzazione funzionale dei trasporti, dell immagazzinamento dei materiali, ai fini anche della riduzione dei consumi energetici la partecipazione a fiere di settore o ad altri eventi di rilievo in grado di accrescere la conoscenza delle imprese, la diffusione dei prodotti sia livello nazionale sia livello internazionale la realizzazione di ricerche di mercato e progetti aggregativi volti alla penetrazione commerciale in mercati esteri la creazione e promozione di un «Marchio del Distretto» la definizione di un «Codice di comportamento etico» azioni di marketing nazionale / internazionale e materiale informativo la riconversione del ciclo produttivo e interventi per il risparmio energetico Patto per lo sviluppo del Distretto: in questa sezione andrebbero riportati i testi relativi ai Patti per lo sviluppo del Distretto elaborati nel corso degli anni con l indicazione dei riferimenti del Rappresentante del Patto, la relativa lista delle aziende aderenti nonché degli enti e delle istituzioni sottoscrittori del Patto; Modulo di adesione al Distretto Soggetti promotori Le imprese Il presente Patto è stato sottoscritto da 114 aziende che appartengono alla filiera produttiva dei sistemi per l illuminazione. Le aziende sono tutte di piccole dimensioni e offrono complessivamente lavoro a più di addetti. A livello disaggregato per classe di addetti: il 46% delle aziende ha meno di 10 dipendenti; il 35% delle aziende ha tra 10 e 19 dipendenti; il 13% delle aziende ha tra 20 e 49 dipendenti; il 5% ha tra 50 e 100 dipendenti il 2% ha più di 100 dipendenti. 15
16 Le associazioni di categoria e le organizzazioni dei produttori Al progetto hanno aderito Associazioni di categoria delle tre province coinvolte: * CNA di Padova (PD) * CONFARTIGIANATO, mandamento di Castelfranco Veneto (TV) * CONFARTIGIANATO, mandamento di Mirano (VE) * CNA di Venezia (VE) Tali Associazioni hanno fornito un importante contributo nella fase di costituzione del distretto grazie alle loro attività di contatto diretto con il mondo imprenditoriale e nella raccolta delle lettere di adesione. Nei tre anni di realizzazione del progetto esse potranno svolgere un ruolo di garantire nella partecipazione allargata di tutte le aziende in fase di costituzione delle aggregazioni tra imprese per la partecipazione ai Bandi attuativi, sia offrire dei servizi di supporto secondo le esigenze dalle stesse manifestate quali: - corsi di formazione specifici; - reperimento di dati statistici. Gli Enti di ricerca, istruzione e formazione Al progetto hanno aderito i seguenti Enti di ricerca, istruzione e formazione: * TECNOLOGIA & DESIGN di Montebelluna (TV) * PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO GALILEO (PD) TECNOLOGIA & DESIGN è una S.c.a.r.l. finalizzata alla diffusione dell innovazione tecnologica attraverso la realizzazione di progetti di ricerca e di sperimentazione. I principali campi di studio sono relativi alle applicazioni del Rapid Prototyping, Tooling e Manufacturing ed alle tecniche di Reverse Engineering, e sono finalizzati alla ricerca e sperimentazione di nuove metodologie e tecnologie innovative per la progettazione e la realizzazione di nuovi prodotti. La società svolge, inoltre, attività di formazione e training per tecnici e progettisti, giovani neodiplomati e neolaureati, Aziende, Associazioni e Istituti scolastici. Le lezioni sono finalizzate all'apprendimento delle tecniche informatizzate più avanzate per le fasi della progettazione e della produzione, con metodologie didattiche che alternano teoria, pratica e sperimentazione. Il PST Galileo svolge iniziative di promozione e divulgazione dell innovazione e del trasferimenti dei risultati della ricerca applicata, di servizio e indagine per l innovazione delle imprese e dei distretti industriali e progetti specifici di collaborazione Università Impresa. Il parco ospita, inoltre, dal 1991 una importante «Scuola italiana del design» ideata per la 16
17 formazione di nuovi designer e che mette a disposizione delle aziende che cercano collaborazioni con il mondo del Design gruppi di giovani designer per affrontare tempi progettuali dalle stesse assegnati. Tali enti potranno, quindi, offrire alle aziende il loro contributo per l elaborazione di progetti di ricerca e formazione e addestramento del personale. Gli Enti pubblici Al progetto hanno aderito i seguenti Enti pubblici: * COMUNE DI PIOMBINO DESE * DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA (UNIVERSITA DI PADOVA) Il laboratorio fotometrico del dipartimento di ingegneria elettrica svolge, in particolare, attività di ricerca sulle proprietà riflettenti dei materiali al fine di una loro caratterizzazione per l'illuminazione naturale e artificiale (catadiottri, manti stradali, superfici affrescate, ); ricerca nel campo delle misure fotometriche e radiometriche su sorgenti luminose; analisi dell'efficienza in condizioni di alimentazione anomala o deformata, analisi colorimetrica di sorgenti per l'illuminazione di opere d'arte. Strategie di Sviluppo del Distretto: sono presentate in questa sezione le strategie di sviluppo che il Distretto intende perseguire attraverso la realizzazione dei progetti presentati nei Patti di Sviluppo (se esistenti), suddividendole per periodi di riferimento (ad esempio: Azioni e strategie ; Azioni e strategie ; Azioni e strategie ; ecc..) Approccio strategico Nel corso del primo anno di attività del Consorzio - da marzo 2009 ad oggi - in occasione di numerose sessioni interne di lavoro, i membri del CdA del Consorzio si sono confrontati in merito alla definizione dell approccio strategico da adottare e alle progettualità da implementare nel breve e nel medio-lungo periodo, al fine di perseguire l ambiziosa mission del Distretto esplicitata nel Patto per lo sviluppo distrettuale che può essere sintetizzata come segue: Mission: accrescere la competitività delle imprese venete di produzione e commercializzazione di prodotti per l illuminazione e aumentare il valore aggiunto di tali prodotti, nell ambito di un progetto di integrazione economica di filiera. Le decisioni di volta in volta maturate dal Consiglio di Amministrazione sono state oggetto di un confronto continuo con le aziende consorziate sia in occasione di colloqui diretti tramite la somministrazione di un apposito Questionario volto a raccogliere fabbisogni e idee progettuali, sia attraverso l organizzazione di convegni pubblici e incontri di approfondimento su tematiche di particolare interesse per tutte le aziende della filiera. 17
18 A seguito di tale lavoro di analisi e confronto con le aziende, il Consorzio ha definito il proprio approccio strategico che ha permesso di fornire un percorso logico di sviluppo del Distretto all interno del quale andranno a collocarsi le progettualità già esplicitate all interno del Patto per lo sviluppo distrettuale stesso e che può essere sintetizzato come segue: Approccio strategico: definizione di progetti di aggregazione tra aziende della filiera illuminotecnica, in partenariato con le istituzioni locali, in una logica market oriented Le aziende del comparto di lavorazione di articoli decorativi per interni - cui appartiene la maggior parte delle aziende che operano nella filiera illuminotecnica - ha da sempre goduto a livello mondiale di un riconoscimento legato al design made in Italy e all attenzione alle nuove tecnologie proposte. Negli ultimi anni il comparto, ha subito, tuttavia, un forte rallentamento dovuto sia alla schiacciante concorrenza da parte di produttori provenienti da Paesi a basso costo di manodopera sia alla generale condizione di recessione economica. In tale contesto le imprese hanno compreso l importanza di aggregarsi per unire le proprie forze e capacità per raggiungere degli obiettivi comuni difficilmente raggiungibili dalle singole aziende. Vista la naturale vocazione delle aziende del Distretto ad operare prevalentemente all estero, il Consorzio intende, quindi rafforzare la loro presenza nei mercati internazionali consolidati o penetrare in nuovi mercati di sbocco ponendo sempre attenzione ad un approccio market oriented, individuando prodotti in grado di soddisfare le esigenze dei clienti sia in termini di gusto estetico che in termini di tecnologie innovative. La strategia attuativa consiste nel fare leva sui punti di forza e le opportunità di cui dispongono le imprese del Distretto e in particolare: l offerta di una vastissima gamma di prodotti diversificati ma accomunati dalla qualità Made in Italy ; il dinamismo e la volontà ad adeguarsi ad un mercato in piena evoluzione; la forte spinta all esportazione dei prodotti e alla penetrazione di nuovi mercati; la dislocazione geografica delle aziende del settore su un territorio relativamente contenuto e idealmente situato rispetto ai maggiori assi di commercio europei; la continua ricerca di innovazione nei prodotti e la comprovata capacità produttiva in filiera; la presenza di elementi trasversali aggreganti quali le associazioni di categoria e centri di ricerca e formazione. Individuati i fattori strategici da perseguire per mantenere e consolidare un vantaggio competitivo che consenta di diventare un riferimento qualificato e primario a livello nazionale e internazionale per il settore, e in accordo con le priorità di sviluppo per l economia regionale, il Consorzio ha inteso operare su distinti fronti: 1. rafforzare l identità interna del Distretto 2. accrescere il know how delle aziende 3. promuovere la conoscenza esterna del Distretto 4. creare un network con soggetti regionali preposti al supporto del tessuto produttivo 5. creare un network con altri Distretti produttivi 18
19 In continuità con quanto elaborato in occasione del primo progetto presentato dall Aggregazione di imprese nell agosto 2007, è stato proprio la piattaforma informatica creata in tale occasione, denominata che ha permesso, da una parte, di facilitare le operazioni volte a promuovere servizi di integrazione interna tra le aziende e, dall altra parte, di rappresentare il principale canale di conoscenza esterna del Distretto stesso. Organismi di rappresentanza e di governance distrettuale, con descrizione di ruoli, compiti, funzioni: Comitato di distretto (componenti, funzioni; regolamento); Rappresentante di distretto Il rappresentante del Patto di Distretto Contestualmente alla sottoscrizione del Patto, i soggetti promotori hanno designato di comune accordo quale persona fisica rappresentante del Patto con i compiti di cui all articolo 6 della legge regionale 4 aprile 2003, n. 8 il sig. Severin Cesare. Organizzazione Nel febbraio 2009 è stato così costituito il Consorzio Luce in Veneto Scarl formato da 34 a- ziende, che hanno eletto al proprio interno un CdA (presieduto dal sig. Andrea Voltolina) cui è affidato il compito di dettare l approccio strategico del Distretto e la promozione di nuove i- dee progettuali da proporre a tutte le aziende del Distretto. Il 13 luglio 2010 tale Consorzio ha ampliato la propria compagine sociale grazie all adesione di 18 nuove aziende, portando ad un numero complessivo di 52 aziende del settore illuminotecnico iscritte. Presenza di centri servizio a supporto delle attività e delle strategie distrettuali (Consorzi per formazione; Consorzi export, ecc ), con indicazione e approfondimento di attività, finalità, modalità di accesso, servizi erogati, relazioni e interscambio con il territorio e gli altri operatori -istituzionali e non, pubblici e privati- del distretto. Il Consorzio collabora con soggetti esterni per l erogazione di servizi alle aziende, quali: - l agenzia speciale della CCIAA di Treviso Treviso Tecnologia per le attività di formazione; - Consorzio export per l organizzazione di fiere in collettiva, l agenzia Promex della CCIAA di Padova, l ICE del Veneto ecc Pubblicazioni dei Report e degli aggiornamenti (con cadenza trimestrale o semestrale), in modo da fornire in modo sistematico agli operatori della filiera e a tutti gli enti interessati, pubblici e privati, informazioni, dati, strumenti per poter interpretare il settore ed i vari mercati in cui opera il Distretto nonché capire le tendenze allo scopo di supportare con informazioni oculate le scelte strategiche delle aziende e le decisioni politico-sociali a supporto del comparto o di comunità interessate. L area download della Sezione dovrebbe consentire di scaricare: documenti e file relativi al Distretto; le pubblicazioni del Centro Studi di Distretto; gli estratti dei vari report già pubblicati. Il Consorzio elabora una Relazione annuale che viene presentata ai consorziati in occasione delle Assemblee Generali PROGETTI: ESEGUITI IN FASE DI REALIZZAZIONE PROPOSTI Progettualità 19
20 1. Formazione Promozione corso di formazione «LED LIGHTING» (febbraio luglio 2010) Il Consorzio ha promosso, in linea con le richieste tematiche concordate con le aziende, un corso formativo denominato LED LIGHTING Tecnologie LED. Una nuova opportunità di sviluppo per le aziende del Distretto Veneto dei sistemi per l illuminazione. Il corso, realizzato tra febbraio e luglio 2010 ha previsto n. 3 incontri con produttori di sorgenti a LED (Sharp, Cree e Philips) per conoscere le attività di ricerca svolte da tali aziende e le ultime novità da loro proposte; n. 7 moduli tecnici con il coinvolgimento di docenti altamente qualificati del mondo accademico (Facoltà di Ingegneria di Padova e Facoltà di Architettura di Venezia), aziendale e del centro di certificazione IMQ. Tale corso è stato particolarmente importante per le 9 aziende partecipanti non solo per l attività formativa ma anche per quale occasione di un incontro costruttivo tra mondo accademico e industriale in vista di possibili collaborazioni nell ambito di progetti di ricerca e sviluppo Promozione progetto di formazione «OPEN INNOVATION» (luglio-dicembre 2010) Luce in Veneto sta promuovendo tra le proprie aziende consorziate il progetto OPEN INNOVATION in collaborazione con Treviso Tecnologia finanziato dalla Regione Veneto tramite il FSE. Il progetto prevede l attivazione di corsi aziendali o pluriaziendali per fornire gli elementi essenziali per la gestione di progetti di innovazione e di ricerca e sviluppo. I contenuti degli interventi saranno pianificati considerando le specifiche esigenze di formazione aziendale. In continuità con il corso LED LIGHTING i docenti hanno dato disponibilità a fornire ulteriori approfondimenti alle aziende al fine di rendere più efficace il trasferimento di know how nei diversi ambiti tematici affrontati durante il corso Promozione progetto di formazione «IL SISTEMA GESTIONALE PER L INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA» (febbraio settembre 2010) Luce in Veneto ha promosso l avvio di un corso di formazione, finanziato dalla Regione Veneto tramite Voucher Interaziendali FSE, finalizzato all analisi di possibili forme di aggregazione tra le aziende consorziate nell ambito di azioni volte alla penetrazione in mercati esteri. Al corso hanno partecipato 8 aziende, coordinate da un esperto di marketing internazionale e comunicazione, le quali hanno affrontato le diverse modalità di aggregazione, dalla partecipazione collettiva a fiere di settore alla condivisione di reti commerciali e l apertura di show room comuni all estero. Il corso ha permesso alle aziende di rafforzare progressivamente le possibili interazioni tra le aziende, che ha portato ad una forte propensione ad un azione integrata nelle attività volte all internazionalizzazione. 2. INTERNAZIONALIZZAZIONE 2.1 Organizzazione di incontri di approfondimento (maggio novembre 2009) 20
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