IL PROCESSO DI INVESTIMENTO

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1 IL PROCESSO DI INVESTIMENTO

2 IL PROCESSO DI ALLOCAZIONE DEGLI INVESTIMENTI Definizione dell allocazione strategica Definizione dell allocazione tattica Definizione delle singole forme di investimento Verifica della rischiosità ed eventuali interventi correttivi

3 IL PROCESSO DI INVESTIMENTO Chi Coinvolge Cosa Utilizza Cosa Produce Analisti Fondamentali Analisti Tecnici Gestori Risk Risk Managers Ricerca esterna e interna Modelli di di Valutazione Modelli di di Ottimizzazione e di di Controllo del del Rischio Allocazione Ottimale degli degli Investimenti

4 ASSET ALLOCATION È un processo strutturato che, attraverso l analisi di una serie di elementi, consente di suddividere le attività finanziarie tra differenti Asset Class

5 ASSET CLASS Le Asset Class sono insiemi di strumenti finanziari caratterizzati da: Un rapporto Rischio / Rendimento omogeneo Un elevato grado di correlazione interno Un limitato coefficiente di correlazione con le altre Asset Classes contenute nel portafoglio

6 Asset Class Liquidità Bond Equity Altro C/C Valuta Area geografica Real Estate Valute Duration Settore Materie Prime Emittente Rating Stile Capitalizzazione Investimenti Alternativi Tipologia

7 IL PROCESSO DI ALLOCAZIONE DEGLI INVESTIMENTI Definizione dell allocazione strategica Definizione dell allocazione tattica Definizione delle singole forme di investimento Verifica della rischiosità ed eventuali interventi correttivi

8 OBIETTIVO ALLOCAZIONE STRATEGICA MASSIMIZZARE IL RENDIMENTO DEL PORTAFOGLIO PER UN DATO LIVELLO DI RISCHIO RISULTATO PORTAFOGLIO NEUTRALE DIVERIFICATO ANALISI DELLE CARATTERISTICHE DELL INVESTITORE ANALISI DELLE CARATTERISTICHE DELLE ASSET CLASS

9 Caratteristiche dell Investitore Orizzonte temporale Propensione al rischio Obiettivi di investimento Situazione finanziaria Reddito Scenario futuro

10 Analisi delle Asset Class Determinazione dell universo investibile Stima dei rendimenti attesi Stima della rischiosità Stima della matrice delle correlazioni Individuazione delle frontiera efficiente Scelta del mix di asset class ottimale

11 Rischio Rendimento

12 Rendimenti MIB 30 & BTP Coefficiente di Correlazione: -0.21

13 Rendimenti BTP & BOT Coefficiente di Correlazione: 0.38

14 La Diversificazione Riduce il Rischio del Portafoglio σ Rischio Specifico Rischio Sistematico n

15 Coefficiente di Correlazione e Caratteristiche del Portafoglio ρ = 1 RENDIMENTO ρ = 1 ρ = 0 ρ = 0.3 ρ = 1 RISCHIO

16 Correlazione Azioni / Bond USA

17 La frontiera efficiente RENDIMENTO Obb. Emerging Obb. UK Obb. EMU Az. UK Az. USA Az. EMU Az. Emerging Risk Free IObb. Breve Obb. USA Obb. JAP RISCHIO

18 Determinazione del portafoglio ottimale _ r p RENDIMENTO Curva d'indifferenza Portafoglio ottimale Frontiera efficiente RISCHIO σ p

19 Un Esempio

20 L orizzonte temporale

21 Inflazione Europea

22 Inflazione USA

23 Tassi

24 Volatilità Implicita S&P 500

25 Volatilità Implicita DAX

26 Volatilità Implicita Bond

27 LA SCELTA DEL BENCHMARK Trasparenza Rappresentatività Replicabilità Hedgeability

28 LA COSTRUZIONE DI UN BENCHMARK Esistono metodologie operative differenti alla base della costruzione delle due grandi famiglie di indici: Indici Azionari Indici Obbligazionari / Monetari

29 IL PROCESSO DI COSTRUZIONE DI UN INDICE AZIONARIO Definizione dell insieme dei titoli quotati all interno del mercato Suddivisione dei medesimi rispetto all industria di appartenenza e scelta dei titoli rappresentativi di ogni settore Scelta dei titoli con buona liquidità e buon flottante Esclusione delle partecipazioni incrociate Ponderazione dei titoli attraverso i valori di capitalizzazione

30 Classificazione GICS 10 SECTORS 24 INDUSTRY GROUP 62 INDUSTRIES 132 SUB-INDUSTRIES

31 GICS SECTORS 1 ENERGY 2 MATERIALS 3 INDUSTRIALS 4 CONSUMER DISCRETIONARY 5 CONSUMER STAPLES 6 HEALTH CARE 7 FINANCIALS 8 INFORMATION TECHNOLOGY 9 TELECOMMUNICATION SERVICES 10 UTILITIES

32 GICS Information Technology

33 Indici per il Mercato Azionario Italiano

34 Indici per il Mercato Azionario Italiano

35 Indici per il Mercato Azionario Italiano

36 CARATTERISTICHE DEI TITOLI OBBLIGAZIONARI Ogni titolo obbligazionario si contraddistingue per tre caratteristiche fondamentali: 1. La valuta di emissione (rischio di tasso di cambio) 2. La durata (rischio di immobilizzo di liquidità) 3. L emittente (rischio sull affidabilità)

37 CARATTERISTICHE DELL INDICE La frequenza di calcolo La fonte dei prezzi Il trattamento dei flussi di cedolari La variazione degli elementi costitutivi La vita residua dei titoli Le statistiche fornite

38 Statistiche sull andamento dell indice IL RENDIMENTO LA DURATION LA CONVESSITÀ LA SCADENZA IL COUPON IL RATING

39 LONG-TERM RATING - IG

40 LONG-TERM RATING - HY

41 Orizzonte temporale dell investimento 0-1 ANNO 1-3 ANNI 3-5 ANNI 5-7 ANNI 7-10 ANNI OLTRE 10 ANNI TITOLI IRREDIMIBILI

42 IL PROCESSO DI ALLOCAZIONE DEGLI INVESTIMENTI Definizione dell allocazione strategica Definizione dell allocazione tattica Definizione delle singole forme di investimento Verifica della rischiosità ed eventuali interventi correttivi

43 OBIETTIVO ALLOCAZIONE TATTICA OTTENERE UN RENDIMENTO SUPERIORE A QUELLO DEL BENCHMARK CON (POSSIBILMENTE) UNA RISCHIOSITA INFERIORE RISULTATO STRATEGIA DI GESTIONE ATTIVA PREVISIONE DEI RENDIMENTI FUTURI DELLA VARIE ASSET CLASSES MODIFICHE NELLA COMPOSIZIONE DELL ASSET MIX DEL PORTAFOGLIO

44 ASSET MIX DEL PORTAFOGLIO Posizione neutrale Azioni Obbligazioni Mercato Domestico Mercati Esteri Mercato Domestico Mercati Esteri Allocazione per Paesi Allocazione per Paesi

45 Il Processo dell Allocazione Tattica Modelli quantitativi Analisi Macro Proposta e Delibera Analisi Tecnica Attuazione Aggiornamento base dati Creazione portafogli target Implementazione strategie Controllo Analisi delle Posizioni Valutazione Rischio Performance Attribution

46 Un modello comparativo

47 Msci USA Vs Msci World

48 Msci Japan Vs Msci World

49 Msci Euro Vs Msci World

50 Relative Performance

51 Spread Investment Grade

52 Spread High Yield

53 ANALISI TECNICA

54 DEFINIZIONE Per Analisi Tecnica si intende l insieme di modelli che, utilizzando la serie storica dei prezzi e talvolta dei volumi di un determinato valore mobiliare, consentono di descrivere la realtà, interpretarla, prevedere le possibili evoluzioni future e gestire le posizioni speculative all interno del mercato

55 APPROCCIO GRAFICO L approccio grafico è costituito dall analisi del grafico della serie storica - comunque sia rappresentato - per tentare di individuare le tendenze di lungo, medio e breve periodo e le configurazioni ricorrenti siano essi i modelli di consolidamento o di inversione

56 APPROCCIO QUANTITATIVO L approccio quantitativo è l insieme di modelli matematico-statistici volti sia a misurare la velocità, l accelerazione o gli eccessi di movimenti rialzisti e ribassisti, sia ad impostare strategie di posizionamento all interno del mercato

57 IPOTESI DELL ANALISI TECNICA Sia che si consideri l approccio grafico che quello quantitativo, alla base della Analisi Tecnica troviamo queste ipotesi: i prezzi veicolano tutta l informazione disponibile l esistenza di trend la storia tende a ripetersi

58 FINALITÀ DELL ANALISI TECNICA LA FINALITÀ DESCRITTIVA LA FINALITÀ INTERPRETATIVA LA FINALITÀ PREVISIVA LA FINALITÀ GESTIONALE

59 Tecniche imperniate sulla rilevazione dei prezzi in funzione del tempo LA CLOSE ONLY CHART LA BAR CHART LA JAPANESE CANDLESTICKS CHART

60 LA BAR CHART high price close price open price low price

61 La Japanese candlesticks chart high high close open open close low low

62 La candlevolume chart high high open close close open low volume low volume

63 LE FASI DI MERCATO In un mercato è possibile individuare due tipi di fasi: la fase trend e la fase side. La fase trend è propria di mercati nei quali l andamento dei prezzi è caratterizzato da marcata direzionalità: si parlerà di uptrend o downtrend rispettivamente se la tendenza è rialzista, ribassista La fase è denominata side se la direzionalità del mercato non è individuabile a causa della continua erraticità del movimento

64

65 SISTEMI OPERATIVI BASATI SU MEDIE MOBILI L Analisi Tecnica si serve del processo di perequazione per media mobile per la costruzione di sistemi operativi, infatti grazie al processo di perequazione è possibile spianare (smoothing) le serie storiche al fine di evidenziarne le tendenze prevalenti

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67 LE TIPOLOGIE DI MEDIE MOBILI MEDIA MOBILE SEMPLICE (MMS) MEDIA MOBILE PONDERATA (MMP) MEDIA MOBILE ESPONENZIALE (MME)

68 COME SI CALCOLANO COME SI CALCOLANO 1 0 con ) (1 0 con , 1 0, < < + = = = = = = h MME h hp MME i w w P w MMP n P MMS t t t i n i i n i i t i n t n i i t n t

69 REGOLE OPERATIVE I segnali di ingresso e di uscita nel mercato, generati dal sistematico confronto tra serie storica dei prezzi e la media mobile, possono essere così definiti: Enter long se P t > MM t con P t-1 < MM t-1 Enter short se P t < MM t con P t-1 > MM t-1

70

71 IL PROCESSO DI ALLOCAZIONE DEGLI INVESTIMENTI Definizione dell allocazione strategica Definizione dell allocazione tattica Definizione delle singole forme di investimento Verifica della rischiosità ed eventuali interventi correttivi

72 PROCESSO DI CREAZIONE DEL PORTAFOGLIO MODELLO ANALISI DELLA STRUTTURA DEL MERCATO INDIVIDUAZIONE DELL'UNIVERSO INVESTIBILE (PRE-SCREENING) DEFINIZIONE DEL PORTAFOGLIO MODELLO

73 STILI DI GESTIONE GESTIONE ATTIVA GESTIONE PASSIVA GESTIONE STRUTTURATA

74 IL GESTORE ATTIVO Crede che sui mercati esistano titoli "malprezzati" Effettua delle scommesse contro il consenso di mercato Utilizza tecniche di gestione di tipo "stock picking" Produce una frontiera efficiente non di mercato utilizzando dati soggettivi

75 IL GESTORE PASSIVO Agisce come se i mercati finanziari fossero efficienti Non cerca di battere il mercato Indicizza il portafoglio a un benchmark Utilizza i dati di consenso e produce una frontiera efficiente di mercato

76 LA GESTIONE STRUTTURATA Richede un'integrazione fra modelli quantitativi e valutazioni qualitative La selezione dei titoli avviene per mezzo di un processo di screening oggettivo Presuppone un portafoglio coerente con il benchmark di riferimento

77 L'utilizzo di metodi quantitativi è necessario: Per l'individuazione di variabili chiave misurabili Per la descrizione dei legami fra le variabili Per il processo di valutazione dei titoli Per il controllo del rischio Per l'elaborazione di grosse quantità di dati

78 LA SELEZIONE DEI TITOLI EARNINGS MODEL STORIA UTILI DELLA SOCIETÀ VALUTAZIONE DEGLI ANALISTI PREVISIONI INDIVIDUAZIONE DI TITOLI CON UNA BRILLANTE DINAMICA DEGLI UTILI PRICE MODEL STORIA PREZZI DETERMINAZIONE DEI LEGAMI FRA LE VARIABILI FONDAMENTALI INDIVIDUAZIONE DI TITOLI CON QUOTAZIONI INTERESSANTI

79 STOCK SELECTION STOCK SELECTION Rendimento Atteso β Vendita Acquisto SML

80 METODOLOGIE DI INDICIZZAZIONE

81 METODOLOGIE DI INDICIZZAZIONE STRATIFIED SAMPLING CLUSTER ANALYSIS OTTIMIZZAZIONE QUADRATICA EQUITY DERIVATIVES

82 STRATIFIED SAMPLING L andamento di un benchmark è somma dei movimenti di comparti sottostanti. Occorre: definire il raggruppamento (sector/country) selezionare i titoli in ogni comparto

83 CLUSTER ANALYSIS Individuazione di caratteristiche comuni all interno di un universo investibile per mezzo di considerazioni statistiche. Ad esempio, la creazione di raggruppamenti in base all analisi statistica dei rendimenti (t-1 e t-2)

84 OTTIMIZZAZIONE QUADRATICA Metodo standard basato sull approccio Mean/Variance sviluppato da Markowitz che la creazione di un portafoglio in grado di minimizzare la funzione obiettivo generalmente rappresentata dal Tracking Error.

85 EQUITY DERIVATIVES Quest approccio prevede il controllo della rischiosità del portafoglio grazie all utilizzo di strumenti derivati (equity index futures, option etc.). La flessibilità e i bassi costi di implementazione sono i punti di forza di questa metodologia.

86 Tabella di confronto

87 IL PROCESSO DI ALLOCAZIONE DEGLI INVESTIMENTI Definizione dell allocazione strategica Definizione dell allocazione tattica Definizione delle singole forme di investimento Verifica della rischiosità ed eventuali interventi correttivi

88 LA GESTIONE DEL RISCHIO Analisi quantitativa dei legami fra titoli e mercati Analisi benchmark e portafoglio Misurazione ex-ante della rischiosità del portafoglio Individuazione del portafoglio ottimo Misurazione ex-post della rischiosità del portafoglio Ribilanciamento del portafoglio ottimo

89 INDICATORI RISCHIO - RENDIMENTO Misure di rendimento e di rischio Misure di rendimento aggiustate per il rischio Market timing statistics e Market phase statistics (capacità del gestore di confrontarsi con il mercato nelle diverse fasi)

90 LE MISURE DI RISCHIOSITÀ VOLATILITÀ σ = 1 ( R ) T t = t R 1 n T T t = 1 ( ) TRACKING ERROR TE = P t Bt 2

91 IL TRACKING ERROR È una misura del grado di deviazione del rendimento di un Portafoglio dal rendimento del proprio Benchmark Il Tracking Error può essere calcolato ex-ante oppure ex-post

92 REALISED TRACKING ERROR Rendimenti del Portafoglio Sovra --Sotto Rendimenti Tracking Error Realizzato Rendimenti del Benchmark

93 EXPECTED TRACKING ERROR Stima della Matrice di di Covarianza Pesi del Benchmark Tracking Error Stimato Pesi del Portafoglio

94 STIMA DELLA MATRICE DI COVARIANZA SULLA BASE DEI RENDIMENTI STORICI PER MEZZO DI MODELLI FATTORIALI UTILIZZANDO MODELLI GARCH

95 LA MISURAZIONE DELLE PERFORMANCE DETERMINANTI DELLA PERFORMANCE: ALLOCATION EFFECT SELECTION EFFECT INTERACTION EFFECT CURRENCIES EFFECT

96 ALLOCATION EFFECT Misura l impatto in termini di performance di scelte attive di allocazione (benchmark relative) delle singole asset class.

97 SELECTION EFFECT Misura l impatto connesso alla decisione di detenere titoli in percentuale differente rispetto all universo investibile definito dal Benchmark.

98 INTERACTION EFFECT Misura l effetto combinato delle scelte di selezione e di allocazione.

99 CURRENCIES EFFECT Misura l impatto dell allocazione valutaria implicita ed esplicita rispetto al parametro di riferimento individuato.

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