TRATTAMENTO DI GRUPPO NEL GIOCO D'AZZARDO PATOLOGICO
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- Antonina Micheli
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1 Az.ULSS n. 8 Dipartimento per le Dipendenze SerT AMELIA FIORIN SIMONETTA FRACCARO TRATTAMENTO DI GRUPPO NEL GIOCO D'AZZARDO PATOLOGICO Vicenza 29 Novembre 2012
2 ...interpretare il GAP Rapporto variabile nel programma di rinforzo Costo della risposta I mmediatezza del rinforzo Entita' del rinforzo...sulla base di teorie comportamentali
3 ...interpretare il GAP Illusione di controllo Controllo predittivo Correlazione illusoria Distorsioni cognitive L'indipendenza delle giocate...sulla base delle teorie cognitive
4 ..interventi in addictions La prevenzione delle ricadute è un insieme di tecniche interdipendenti e integrate, all interno di un approccio psicoterapeutico, che ha lo scopo di aumentare il controllo sul comportamento di gioco e di prolungare gli effetti positivi del trattamento
5 ...nodi costitutivi della RPT Concetto di ricaduta Concetto di fronteggiamento Concetto di cambiamento
6 Astinenza vs ricaduta: modello area grigia Astinenza Errore Ricaduta
7 La Ricaduta la ricaduta è stata descritta anche come processo di cambiamento comportamentale Se la regola è mantenere lo stato raggiunto, un singolo e breve episodio di violazione dell astinenza totale non puo intendersi ricaduta
8 Abilità di Coping A breve termine: Imparare a fronteggiare gli stimoli ad alto rischio Abilità nel fronteggiare le situazioni di stress A lungo termine Accompagnare e sostenere le persone nell apprendimento di abilità generali di fronteggiamento Per la valutazione delle abilità di coping viene utilizzato il questionario COPE
9 SITUAZIONI DI RISCHIO (fattori contestuali) MODELLO DINAMICO DELLA RICADUTA Witkiewitz Marlatt 2004 USO DI SPOSTANZE EFFETTI PERCEPITI A.V.E. COMPORTAMENTI PROCESSI COGNITIVI DI COPING (autoregolazione) STATI AFFETTIVI RISCHI DISTALI SINTOMI FISICI
10 Obiettivi Insegnare nuove risposte di adattamento Modificare convinzioni e aspettative maladattive Cambiare abitudini personali e stile di vita
11 Metodologia L applicazione della RPT procede per obiettivi centrati sul passaggio dal controllo esterno verso un controllo interno attraverso l utilizzo e l addestramento di strategie prima specifiche e poi globali
12 Strategie Specifiche Profilo delle situazioni a rischio Strategie di Coping (analisi delle s. di c.) Diario del craving: monitorare per fronteggiare Controllo dello stimolo Aumento dell autoefficiacia Problem solving Affrontare gli errori (reminder card) Conforntarsi con effetto A.V.E.
13 Strategie Globali BILANCIAMENTO DELLO STILE DI VITA (matrice delle attività quotidiane e nel fine settimana) MIGLIORARE LO STILE DI VITA (aumentare le attività gratificanti e le dipendenze positive per superare il desiderio di indulgere a.. ) AFFRONTARE LE DECISIONI APPARENTEMENTE IRRILEVANTI
14 Prevenzione delle ricadute STRATEGIE SPECIFICHE Individuare situazioni di rischio Sviluppare modalità di coping STRATEGIE GLOBALI Identificare fattori nascosti che portano alla ricaduta Modificare lo stile di vita TRAINING DELLE RIFORMULAZIONE INTERVENTO SULLO ABILITA COGNITIVA STILE DI VITA MODALITA TECNICHE Ricevere informazioni Prove di comportamento Simulate Modellamento Role Playing Compiti per casa
15 Prevenzione delle Ricadute ESTERNO INTERNO Analisi Funzionale Identificazione situazione a Rischio Prevenzione e riconoscimento e fronteggiamento del craving Ristrutturazione cognitiva della ricaduta Contrastare le aspettative positive legate al gioco, trovare nuove gratificazioni Sviluppare abitudini di vita sana
16 Guida per i pazienti ARGOMENTI Bilancia decisionale Il craving: imparare a riconoscerlo Il craving: strategie comportamentali per affrontarlo Il craving: strategie cognitive per affrontarlo La ricaduta ESERCIZI Bilancia Motivazionale Le mie situazioni a rischio Diario del craving Analisi funzionale Scheda sui pensieri sul gioco
17 Guida per i pazienti ARGOMENTI Le situazioni grilletto e la valutazione del rischio Imparare a chiedere aiuto L assertività: imparare a dire di no e a gestire le critiche I pensieri disfunzionali Il problem-solving ESERCIZI Affrontare al meglio le mie situazioni critiche Scheda sul piano multifunzionale Gioco di ruoli per contrastare il craving Scheda sulle distorsioni cognitive
18 Struttura e Formato del gruppo Gruppo semi-chiuso Numero di partecipanti: da 8 a 12 Durata: 90 minuti ogni incontro Frequenza: una volta alla settimana Numero incontri: variabili da 12 a 16 Due conduttori
19 Criteri di esclusione Impossibilità di garantire una presenza costante al gruppo Patologia psichiatrica grave e disturbo antisociale di personalità Grave compromissione psichica e sociale Difficoltà a mantenere l astinenza anche per brevi periodi
20 Criteri di Inclusione Astinenti da due settimane Fase motivazionale di determinazione o azione Forte indicazione per i giocatori che presentano un profilo rinvenibile all interno del gruppo I e II di B. Gruppi misti
21 Metodologia di Lavoro Ogni argomento viene sviluppato durante la seduta in tre parti Parte psicoeducativa (aumento della consapevolezza) Parte pratica (esercizi, simulate e gioco di ruoli finalizzati all apprendimento) Parte riepilogativa finale e consegna delle esercitazioni per casa
22 UNA SESSIONE DI LAVORO DI GRUPPO: La bilancia decisionale
23 GIOCO PATOLOGICO GRUPPO PREVENZIONE DELLE RICADUTE
24 REGOLE DEL GRUPPO LA PUNTUALITA E LA REGOLARITA NELLA PARTECIPAZIONE AVVISARE IN ANTICIPO LE EVENTUALI ASSENZE DISCUTERE CON I CONDUTTORI EVENTUALI DIMISSIONI COMUNICAZIONE IMPOSTATA SUL RISPETTO RECIPROCO L IMPEGNO DELLA RISERVATEZZA
25 ORGANIZZAZIONE DEGLI INCONTRI OGNI INCONTRO HA IL SEGUENTE SCHEMA: PRESENTAZIONE DELL ARGOMENTO (DA PARTE DEGLI OPERATORI) DISCUSSIONE DEGLI IMPEGNI E COMPITI PRECEDENTEMENTE ASSEGNATI SVOLGIMENTO DELL INCONTRO PRESENTAZIONE DEI COMPITI E SUGGERIMENTI (CONSEGNA DEI COMPITI)
26 OBIETTIVI I INCONTRO MANTENERE E RINFORZARE L ASTINENZA ACQUISIRE COMPETENZE E STRATEGIE SPECIFICHE PER FAR FRONTE AI MOMENTI DIFFICILI (ricadute e situazioni a rischio) ACCETTARE LA POSSIBILITA DI EVENTUALI ERRORI E RICADUTE COME EVENTI POSSIBILI E PROBABILI IMPARARE A RECUPERARE NEL PIU BREVE TEMPO POSSIBILE IMPARARE A GESTIRSI DA SOLI
27 Le fasi del giocatore Fase 1. La vittoria Fase 2. La rincorsa delle perdite Fase 3. La disperazione
28 Fase della Vincita Durante le prime fasi del gioco il giocatore ha la netta impressione di vincere, di essere particolarmente abile al gioco. Ritiene di essere in un periodo fortunato Ciò lo incoraggia ad aumentare sia la frequenza delle giocate che il denaro scommesso L impressione di vincere è per lo più causata da una percezione selettiva: si tiene conto soprattutto degli esiti positivi e non di quelli negativi
29 Fase dell inseguimento delle perdite Prima o poi il giocatore si rende conto che sta perdendo denaro Interpreta le perdite come un fallimento personale e come un voltafaccia della sorte Qualche volta arriva a sospettare che i giochi siano truccati al fine di fargli perdere i suoi soldi Le perdite sono ormai diventate significative e il coinvolgimento eccessivo nel gioco viene nascosto ai familiari Il giocatore si convince che deve rientrare del denaro perduto e poi dare un taglio netto al gioco.
30 Fase della disperazione Con il tempo diventa evidente che i debiti non sono più pagabili, il giocatore è angosciato e disperato per la situazione economica. Continua ad illudersi di potersi rifare con una grossa vincita La disperata ricerca del colpo grosso è l unica cosa che gli da la tenue speranza di risolvere i problemi Nonostante la consapevolezza che non è più possibile recuperare le perdite, il soggetto continua a giocare
31 Come fermarsi Stop
32 Quanti tipi di Stop
33 PERCHE LA BILANCIA E una strategia per chiarire i pensieri E una strategia per controllare le emozioni forti E una strategia per imparare a dominare il nostro comportamento
34 BILANCIA DECISIONALE Aspetti positivi del gioco Aspetti negativi del gioco _
35 Se io sospendessi il gioco quali sono gli aspetti positivi e quali quelli negativi? I BENEFICI Spero che la mia vita cambi 10 Autostima 10 Meno sensi di colpa 8 libertà mentale 10 I COSTI La speranza che una vincita mi tolga la preoccupazione di pagare una bolletta 5 38
36 I BENEFICI Più tempo libero 7 Meno discussioni in famiglia 10 I COSTI? Più festa con gli amici 10 Più fiducia da parte 10 delle altre persone Più soldi da spendere in altro modo 10 Più autosufficienza 10 57
37 I BENEFICI Per non essere sola I COSTI Perdita delle persone care Perdita di denaro Fare cose che mai avrei pensato di fare 0 Non riconoscermi più 0
38 I BENEFICI La gente che mi circonda è più positiva 8 Mi diverto di più 9 17 I COSTI Sostituzione con altri vizi 10 Mangio durante il tempo libero (sono ingrassata) 10 20
39 I BENEFICI Più possibilità di rifarmi una vita 8 Più autocontrollo 9 Autostima 7 24 I COSTI Perdita del piacere 9 9
40 I BENEFICI Basta bugie in famiglia 10 Tranquillità economica 10 Si dorme meglio 10 Si è meno nervosi 10 I COSTI Il piacere che ti danno le due ore di isolamento 5 40
41 I BENEFICI Più risparmio 10 Più tranquillità in famiglia 10 I COSTI Agitazione
42 I BENEFICI Più rispetto dagli altri 10 Più denaro 6 Meno sensi di colpa 10 I COSTI La sfida 8 Adrenalina 8 Relax momentaneo
43 I BENEFICI Più risparmio 8 Meno problemi in famiglia 8 16 I COSTI Nervosismo 8 Panico 8 Piacere 8 24
44 I BENEFICI Ritrovato un benessere dentro di me 9 Meno recettivo a determinati stimoli Meno dipendente al gioco Più volontà sviluppata I COSTI Mancanza di adrenalina 4 Mancanza di euforia 4 Alienazione 7 15
45 Vantaggi Clinici Sul piano organizzativo questo modello di intervento si inserisce in modo duttile, efficiente e funzionale alle esigenze di un SerD (materiali e metodi) Sul piano clinico questo intervento ottimizza il raggiungimento degli obiettivi grazie a due fattori terapeutici: La pressione temporale L'efficacia del gruppo pei i processi di apprendimento
46 Vantaggi Clinici L esecuzione dei compiti, all interno del gruppo e a casa, ha il valore di rinforzo delle nuove abilità. C è la possibilità di trattare molti argomenti in modo omogeneo e pregnante per tutto il gruppo
47 Difficoltà Cliniche In principio questi esercizi risultano essere molto faticosi: le persone si trovano spesso in difficoltà perché sono abituate ad un pensiero semplice e poco riflessivo L errore più frequente, che il terapeuta deve considerare, è la presenza di un pensiero «opaco» che impedisce al paziente di operare dei riconoscimenti appropriati tra pensieri ed emozioni, tra azioni e pensieri, tendono a dire cosa hanno provato ( stavo malissimo ) e non cosa hanno pensato
48 PRINCIPI della PREVENZIONE RICADUTE secondo A. G. Marlatt 1985 Addiction come comportamento appreso: il comportamento di dipendenza e cio che loro fanno piuttosto che un indicazione di chi loro sono. (A. G. Marlatt, Parks G. A. e Witkiewitz K. 2002) Dal perche al come (per terapeuta e paziente) Normalizzazione della ricaduta Importanza della attribuzione cognitiva che puo fare di un errore una ricaduta completa (AVE: effetto di violazione dell astinenza) Superamento del pensiero dicotomico Necessità di bilanciare l intervento sia sul cervello sx che dx
49 Grazie per l attenzione Amelia Fiorin Simonetta Fraccaro
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