La sorveglianza delle malattie infettive emergenti e riemergenti: il contributo della sanità pubblica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La sorveglianza delle malattie infettive emergenti e riemergenti: il contributo della sanità pubblica"

Transcript

1 Bologna 8 giugno 2013 La sorveglianza delle malattie infettive emergenti e riemergenti: il contributo della sanità pubblica Alba Carola Finarelli Servizio Sanità pubblica Regione Emilia-Romagna

2 Malattia emergente e ri-emergente Malattia infettiva, con una nuova evoluzione: non nota precedentemente nota, ma con aumento di incidenza diffusione su una diversa e più ampia base geografica coinvolgimento di nuovi ospiti o vettori

3 Zoonosi emergenti Il 70% di tutte le malattie infettive emergenti che hanno colpito l uomo negli ultimi 20 anni è il risultato del trasferimento di un agente patogeno dagli animali (spesso i selvatici) all uomo = zoonosi

4 Stefano Marangon

5 Molte malattie trasmesse da vettori sono considerate malattie infettive emergenti nell Unione europea, cioè: malattie che compaiono per la prima volta all interno di una popolazione o malattie che possono essere esistite in precedenza, ma la cui incidenza o diffusione geografica è in rapido aumento.

6 Alcuni vettori sono in grado di coprire distanze enormi, con conseguenti ripercussioni sul raggio d azione delle zoonosi a essi correlate. I vettori possono penetrare in nuove aree geografiche, per esempio, attraverso: - i viaggi compiuti dall uomo e gli scambi commerciali internazionali - il trasporto di animali, per esempio di bestiame; gli uccelli migratori - le variazioni delle pratiche agricole - il vento Altri fattori, come le condizioni climatiche, possono influenzarne la diffusione e la persistenza in nuove aree.

7 Quale impatto hanno infezioni emergenti? Danni alla salute Gravi perdite economiche e ingente investimento di risorse per il controllo Problemi legate al traffico internazionale di persone, animali e prodotti Problemi diagnostici e di trattamento Problemi di ordine pubblico e mediatici

8 Sorveglianza e preparazione alla risposta

9 Malattie emergenti da vettore Chikungunya e Dengue West Nile disease Malaria Leishmaniosi

10 Agosto 2012

11 CHIKUNGUNYA/DENGUE

12 Dengue - Dengue fever is one of the most prevalent vector-borne diseases in the world, affecting an estimated million people each year, mainly in the tropical regions of the world. The identification of sporadic autochthonous cases in non-endemic areas in recent years has already highlighted the risk of locally-acquired cases occurring in EU countries where the competent vectors are present. The dengue outbreak in the Autonomous Region of Madeira, Portugal that started in October 2012 further underlines the importance of surveillance and vector control in other European countries. Update of the week So far in 2013, no autochthonous dengue cases have been reported in European countries apart from the cases in Madeira COMMUNICABLE DISEASE THREATS REPORT 26 maggio-1 giugno ECDC MADEIRA tra il 3 ottobre e l 11 novembre 2012: casi di dengue fever che comprendono: 669 casi confermati dal laboratorio 688 casi probabili

13

14

15

16 Ciclo Uomo Artropode - Uomo

17

18 La diffusione del vettore in Europa A. albopictus A. aegypti

19 Epidemia Chikungunya 2007

20 Il Piano Regionale dal 2008 al Piano Regionale sviluppato successivamente all epidemia 2007, caratterizzato da classificazione del territorio regionale in aree di rischio, azioni scandite in fasi e da sorveglianza attiva Confermata la fine dell epidemia 2007, accertata la scarsa efficacia della trasmissione trans-ovarica e non avendo rilevato casi autoctoni sul territorio, vengono mantenute le procedure 2008 ma viene sospesa la sorveglianza attiva Viene esteso il Piano Estensione del periodo di sorveglianza, in funzione del periodo di attività del vettore, dal 15 giugno al 15 novembre, ridefinizione della classificazione di caso probabile e individuazione delle misure precauzionali per i familiari addetti all assistenza di malati di Chikungunya o Dengue Possibilità di estendere ulterioriormente il periodo di sorveglianza in funzione del periodo di attività del vettore (fino 30 novembre), e ampliamento dei criteri di laboratorio per la definizione di caso di Chikungunya.

21 La rete regionale per la sorveglianza Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia e Emilia- Romagna Centro Agricoltura Ambiente G.Nicoli Regione Emilia-Romagna Serv. Sanità pubblica, Serv. Veterinario, Serv. Strutture Ospedaliere (Assessorato) Area Rischio Infettivo (Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale) Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Aziende Usl 352 Comuni Centro Emiliano Romagnolo di Epidemiologia Veterinaria Medici di Medicina Generale Clinici in strutture pubbliche Infermieri/assistenti sanitari Regione Emilia-Romagna Superficie: Km 2 Popolazione: (al 01/01/2012)

22 SORVEGLIANZA Sorveglianza entomologica - Ovitrappole N OVITRAPPOLE: 2580 (ANNO 2012) Comuni monitorati (Comuni totali RER: 352) Oltre ettari di aree urbanizzate monitorate Distanza tra le ovitrappole m Ovitrappole georeferenziate Periodo: 20 settimane (21/05 08/10/2012) 10 raccolte quindicinali

23 Sorveglianza entomologica - Risultati DISTRIBUZIONE SPAZIALE DISTRIBUZIONE TEMPORALE

24 Espressione del rischio Numero soglia di uova raccolte con le ovitrappole in funzione del tasso di accrescimento della malattia (R0) 6 Virus CHIK mutato R R0<1 Rischio assente R0=2 Rischio basso R0=3 Rischio alto R0=4 Rischio elevato R0=5 Rischio molto elevato Nuova/trappola/14gg

25 MAPPE RISCHIO CHIKV 2012 (SETT ) Anno 2012

26 Sorveglianza umana Obiettivi 1. Sorveglianza sanitaria, a fini epidemiologici per la rilevazione dei casi importati in periodo di assenza del vettore. 2. Sorveglianza sanitaria, nelle zone e nei periodi di presenza di zanzara tigre (15 giugno-30 novembre), finalizzata: all individuazione tempestiva di casi PROBABILI e alla messa in atto delle misure di controllo per impedire eventuali casi secondari all individuazione di rapida di casi POSSIBILI ed eventuali piccoli cluster di casi (due o più casi insorti nell arco temporale di 30 giorni in un area territoriale ristretta), al fine di identificare precocemente un epidemia autoctona e prevenirne lo sviluppo.

27 Flusso informativo per la sorveglianza umana Periodo di sorveglianza 15/06 30/11 Struttura che identifica un caso possibile / probabile SEGNALAZIONE Dipartimento Sanità pubblica AUsl Comuni per attività disinfestazione CAMPIONI BIOLOGICI ENTRO 12 H ALERT ENTRO 24 H Regione Laboratorio di riferimento regionale CRREM AOsp di Bologna CONFERMA DIAGNOSTICA Laboratorio di riferimento nazionale per Arbovirosi Ministero della salute CNESPS, Iss Dip. MIPI ISS

28 Elementi chiave di un Sistema di Sorveglianza efficiente ed efficace Conoscenze relative a presenza, densità e diffusione del vettore nel territorio Organizzazione e comunicazione tra gli attori del sistema e collegamento efficace con il sistema di disinfestazione Segnalazione Tempestività Prelievo Diagnosi Refertazione Eventuale disinfestazione

29 Risultati sistema di sorveglianza VPP 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 VPP = Casi positivi Totale segnalazioni (casi importati) 10,0 0, Anno inizo sintomi Proporzione di casi confermati sul totale dei casi probabili individuati dal sistema di sorveglianza. VPP Periodo di Sorveglianza VPP Totale

30 Casi segnalati e casi indagati dal laboratorio A B Periodo 15/6 15/11 Casi A segnalati dal medico curante al DSP Casi B indagati con analisi di laboratorio % , ,0

31 Valutazione qualità del Sistema di Sorveglianza TEMPO TRA INIZIO SINTOMI E SEGNALAZIONE 40 36,4 35 Inizio viremia Inizio sintomi Componente soggettiva Componente di sistema Segnalazione t ,8 10,9 9, Mediana Media TEMPO TRA SEGNALAZIONE E PRELIEVO Sistema + sensibile + disinfestazioni Prelievo Sistema + specifico + rischio di trasmissione DIFFERENZA GG ,7 85,7 51,9 47,4 53,3 tra -1 e 1 84,2 85,7 70,4 89,5 86,7 tra -2 e 2 94,7 100,0 74,1 89,5 93,3 più di -2 e 2 5,3 0,0 25,9 10,5 6, Data di segnalazione

32 Monitoraggio attività di disinfestazione SORVEGLIANZA 100,0 98,0 96,0 94,0 92,0 90, Anno inizio sintomi Segnalazioni gestite secondo indicazioni regionali 2008: 5 casi non confermati per cui non si è attivata la disinfestazione secondo le indicazioni regionali 2010: 3 casi non confermati per cui non si è attivata la disinfestazione secondo le indicazioni regionali 2011: 1 caso non confermato per cui non si è attivata la disinfestazione secondo le indicazioni regionali 2012: 1 caso per cui la disinfestazione non è stata effettuata entro le 24 h dalla segnalazione Anno inizio sintom i

33 WEST NILE DISEASE

34 Ciclo Animale - Artropode - Uomo

35 Sorveglianza WNV in Emilia-Romagna Qual è l importanza della malattia West Nile per la Sanità pubblica? Gravità della malattia (casi neuroinvasivi) Trasmissione possibile per via ematica Limitazioni e controlli sulle donazioni del sangue Controlli sulle donazioni degli organi Promozione di misure di protezione individuali e ambientali Necessario individuare precocemente i segni di circolazione virale

36 La sorveglianza WN in Emilia-Romagna cosa osservare, dove e come

37 Aree con circolazione virale, di sorveglianza esterna e a rischio Fonte: Centro Studi Malattie Esotiche - CESME - IZP Teramo

38 Aree con circolazione virale, di sorveglianza esterna e a rischio 2012 Per il 2012 sono state individuate 3 aree geografiche distinte: A. Area con Circolazione Virale (ACV), è l area che è stata interessata dalla circolazione del West Nile virus (WNV) dal 2008 al 2011; B. Area di sorveglianza Esterna alla ACV (AE), è l area estesa per un raggio di 20 km intorno ai casi verificatisi nelle zone più esterne dell ACV. È stato incluso nell AE anche il territorio dei comuni precedentemente inclusi in ACV e non interessati dalla circolazione virale nel corso dei due anni precedenti. Nelle Regioni Sardegna, Friuli Venezia Giulia l AE comprende tutto il territorio regionale non incluso nell ACV; C. 6 Aree a Rischio (AR). L estensione di tali aree è stata ridefinita sulla base dei focolai e delle evidenze di circolazione virale del Fonte: Centro Studi Malattie Esotiche - CESME - IZP Teramo

39 Sorveglianza WNV in Emilia-Romagna Necessario individuare precocemente i segni di circolazione virale Grafico integrato di tutti i casi confermati Emilia-Romagna, /7-31/7 1/08-15/08 16/08-31/08 1/09-15/09 16/9-30/09 01/10-15/10 16/10-31/10

40 Casi confermati di WNND in Emilia-Romagna

41 Flusso informativo per la sorveglianza umana periodo 15 giugno 30 novembre Struttura che identifica un caso possibile SEGNALAZIONE Dipartimento Sanità pubblica AUsl ALERT Regione ENTRO 12 H CAMPIONI BIOLOGICI Laboratorio di riferimento regionale CRREM AOsp di Bologna ENTRO 24 H CONFERMA DIAGNOSTICA Ministero della salute Laboratorio di riferimento nazionale per Arbovirosi CNESPS, ISS Dip. MIPI ISS

42 Valutazione qualità del sistema

43 MALARIA

44 maggio dicembre CASI A CHALKIDA (EVOIA) 63 casi autoctoni confermati di Malaria (Plasmodium vivax malaria) Attivati piani estensivi di disinfestazione delle zone colpite 57 CASI A EVROTAS (LAKONIA) Informazione alla popolazione per la protezione dalle punture di zanzara anofeline

45 Sorveglianza della malaria MALARIA - Proporzione di persone malate nate all'estero. Periodo MALARIA Agente eziologico. Periodo MALARIA Distribuzione per Paesi Africani visitati. Periodo

46 LEISHMANIOSI

47 Perché sorvegliare Serbatoio canino in aumento Habitat dei flebotomi probabilmente più esteso rispetto a quanto conosciuto Aumento del numero di persone con condizione di immunodepressione Maggiori spostamenti cani e uomini Cambiamenti climatici

48 Flusso informativo Sono stati ridefiniti i flussi informativi relativi alle leishmaniosi a livello del Dipartimento di Sanità Pubblica, prevedendo uno scambio di informazioni che possano essere utili per una sorveglianza e una prevenzione più mirate. Casi umani Servizio Igiene e Sanità Pubblica Servizio Veterinario Casi animali

49 Flusso informativo leishmaniosi umana Per ogni segnalazione di leishmaniosi umana viscerale o cutanea, accertata o sospetta, il Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP) conduce l inchiesta epidemiologica e con i dati ottenuti compila la scheda di sorveglianza Se il caso risulta confermato, secondo i criteri diagnostici della definizione di caso, il SISP: - trasmette la stessa scheda al Servizio Veterinario per le valutazioni di propria competenza, - notifica il caso attraverso l inserimento nell archivio SMI e l invio di copia del modello 15 e della scheda di sorveglianza al Servizio Sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna ed eventualmente all Azienda Sanitaria di residenza. Durante l inchiesta epidemiologica gli operatori del SISP forniscono al paziente informazioni utili alla prevenzione e al controllo del rischio di trasmissione.

50 Flusso informativo leishmaniosi canina Per ogni segnalazione di leishmaniosi canina il Servizio Veterinario (SVET) informa il SISP in modo da attuare la sorveglianza sanitaria sull insorgenza di sintomi e segni compatibili nelle persone che vivono in prossimità dell animale. Di norma per la sorveglianza sanitaria il SISP si avvale della collaborazione dei medici curanti (Medici di medicina generale e Pediatri di famiglia) ai quali viene indirizzata una lettera di richiesta di collaborazione.

51 Regione Emilia-Romagna Casi di Leishmaniosi notificati - periodo * * 2013* Tot Viscerale Cutanea Non specificata Totale Fonte: MIF e SMI Servizio Sanità Pubblica, Regione Emilia-Romagna *Per il 2012 i dati di dicembre sono ancora provvisori. I dati del 2013 sono aggiornati al 8/5/2013. [nota da considerarsi per tutte le slide presentate] Servizio Sanità Pubblica Assessorato Politiche per la Salute

52 LEISHMANIOSI VISCERALE - INCIDENZA PER ABITANTI (NOTIFICHE E S DO REGIONE EMILIA-ROMAGNA E NOTIFIC HE ITALIA, *) 0,50 0,45 t.incidenza x ,40 0,35 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0, Emilia-Romagna Italia 2013 S DO Fonte dati regionali: MIF e SMI Servizio Sanità Pubblica, Regione Emilia-Romagna SDO Servizio Sistema Informativo Politiche per la Salute e Politiche Sociali, Regione Emilia-Romagna Fonte dati nazionali: Ministero della Salute Servizio Sanità Pubblica Assessorato Politiche per la Salute

53 N.B. sono indicati nella mappa 45 casi su 56 segnalazioni. Per i restanti casi, 4 sono stati contagiati fuori regione e per 7 casi non è stato possibile definire il comune di contagio.

54 Esiste piano di controllo veterinario che è in fase di aggiornamento, a seguito di valutazioni epidemiologiche integrate con entomologi e medici sanità pubblica per graduare gli interventi, seppure scarsi, alle diverse situazioni di rischio.

55 Altre malattie emergenti rilevanti: - Tubercolosi - Coronavirus - Influenze aviarie

56 TUBERCOLOSI

57 TB notification rates in EU/EEA, 2011 In the EU/EEA, TB cases were reported in Notification rate 14.2 per population (range ). Figure 1: Country-specific TB notification rates, 2011 < 10 per to 19 per to 49 per to 99 per Not included or not reporting 57

58 TUBERCOLOSYS: Country-specific proportion of multidrug resistance among all confirmed TB cases, EU/EEA, < 1% 1 to 1.9% 2 to 4.9% 5 to 9.9% 10% Not included or not reporting In 2011, the overall proportion of TB cases with multi-drug resistance in the EU/EEA was 4.5% (range %).

59 Sorveglianza TB in Emilia-Romagna TB farmacoresistente MDR Emilia-Romagna, ,4 4 4,2 4,5 4 3,5 8 2, ,7 1,6 2, ,5 1 0, MDR Nuovi casi MDR Recidive % MDR Totale Esito trattamento casi TB polmonare. Emilia-Romagna % % su casi polmonari 80% 60% 40% 20% 73,2 77,2 72,4 68,4 73,5 75,3 0% Anno segnalazione Esito favorevole Deceduto Fallimento Trattamento interrotto Ancora in trattamento Trasferito

60 CORONAVIRUS E INFLUENZA VIRUS A(H7N9)

61 Nuovo Coronavirus e Influenza virus A(H7N9) Il mondo sta sperimentando l emergere di infezioni da nuovi virus: Influenza A(H7N9) Nuovo Coronavirus definito Middle East Respiratory Syndrome Coronavirus (MERS CoV) I virus non sono correlati Entrambi sono altamente patogeni Entrambi hanno potenziale per evolversi e diffondere

62 Distribuzione geografica dei casi confermati di Influenza A(H7N9) notificati a WHO. 2013

63 Curva epidemica dei casi confermati di Influenza A(H7N9) notificati a WHO. 2013

64

65 Caratteristiche epidemiologiche di MERS CoV Numerosi cluster Evidenza di limitata trasmissione da persona a persona Tutti i casi hanno sindrome respiratoria, da sintomi lievi a polmonite grave Sintomatologia atipica predominante negli immunocompromessi La terapia di supporto può salvare i malati Al momento non è disponibile terapia specifica

66 Criticità per MERS CoV La situazione configura un emergenza, è complessa e in evoluzione Molti aspetti non sono ancora chiari: Diffusione geografica Le esposizioni più importanti portano a infezione? Grado di trasmissibilità tra persone Esistenza di "super spreaders"?

67 Obiettivi strategici per MERS CoV & H7N9 Intensificare la sorveglianza Accrescere la conoscenza dei viaggiatori e la consapevolezza degli operatori sanitari Aumentare la prontezza e la preparazione dei servizi sanitari Assicurare la preparazione degli operatori Organizzare il coordinamento locale e regionale Valutare e monitorare la situazione

68 SORVEGLIANZA MALATTIE INFETTIVE SMI

69 Il sistema di notifica nazionale Azienda Sanitaria Locale Raccoglie le segnalazioni dai medici Verifica, indaga, attua le misure di sanità pubblica, Trasmette alla Regione È responsabile dei dati inseriti Mensilmente Regione Raccoglie le notifiche dalle AUSL, esegue controlli di qualità Trasmette a Ministero, ISS, ISTAT Mensilmente Mensilmente Mensilmente Ministero della Salute Istituto Superiore di Sanità ISTAT

70 Premesse per un nuovo sistema RICHIESTA CRESCENTE DI INFORMAZIONI TEMPESTIVE SU CASI CONFERMATI E SOSPETTI FREQUENTE NECESSITA DI ADATTAMENTO DEL SISTEMA DI NOTIFICA RECENTI ESPERIENZE SUL TERRITORIO HANNO RICHIESTO LA CONDIVISIONE RAPIDA DELLE INFORMAZIONI ESIGENZA DI AVERE A DISPOSIZIONE UNO STRUMENTO DI LAVORO UNICO PER L INTERO FLUSSO FACILITARE IL LAVORO ALLA RETE DEGLI OPERATORI DEL SISTEMA NUOVO SISTEMA INFORMATIVO MALATTIE INFETTIVE

71 Il nuovo sistema di sorveglianza SMI MMG, PLS Ospedali SSCMI Azienda Sanitaria Locale Riceve le segnalazioni a livello di distretto Verifica, indaga, attua le misure di sanità pubblica, trasmette alla Regione Alert, Notifica, Sorveglianza Rimane proprietaria dei dati Continuamente Ospedali Laboratori ICA, HIV, Epidemie Resistenze Regione Riceve le notifiche dalle AUSL, esegue controlli di qualità Trasmette a Ministero, ISS, ISTAT Mensilmente Mensilmente Mensilmente Ministero della Salute Istituto Superiore di Sanità ISTAT

72 Caratteristiche del nuovo sistema SMI COMPLETO TEMPESTIVO piattaforma unica per l inserimento, gestione, trasmissione degli eventi infettivi aperto al link con DB regionali e alla comunicazione Min-ISS-ECDC FRUIBILE trasmissione in tempo reale della scheda inserita alta visibilità degli eventi infettivi e condivisibilità informativa NUOVO SISTEMA INFORMATIVO inserimento e gestione caso facilitati per gli operatori alta restituzione del dato (schede, tabelle, dataset) DINAMICO ADATTABILE possibilità di integrare nuovi attori del sistema (es. laboratori) possibilità di aggiungere nuove funzionalità modifiche centralizzate a schede o flusso possibilità di creare nuove schede ad hoc in tempi brevi

73 Ricordiamo! Sorveglianza ha significato diverso: - In prima fase è finalizzata al contenimento dell epidemia e quindi ha definizione di caso molto sensibile e ricerca dei contatti molto estesa. - In fase di epidemia conclamata la sorveglianza dei casi ha più finalità di descrizione epidemiologica e la diagnosi risponde più ad esigenze cliniche. Occorre comunque avere un piano pronto, un coordinamento efficace e operatori competenti e addestrati

74 Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella che sa reagire meglio ai cambiamenti. Charles Darwin ( ) Grazie per l'attenzione!

SMI IL NUOVO SISTEMA INFORMATIVO DELLE MALATTIE INFETTIVE SMI SORVEGLIANZA. (Sorveglianza Malattie Infettive) Bologna, 23 febbraio 2012

SMI IL NUOVO SISTEMA INFORMATIVO DELLE MALATTIE INFETTIVE SMI SORVEGLIANZA. (Sorveglianza Malattie Infettive) Bologna, 23 febbraio 2012 IL NUOVO SISTEMA INFORMATIVO DELLE SMI (Sorveglianza Malattie Infettive) Bologna, 23 febbraio 2012 IL CONTESTO INTERNAZIONALE Organizzazione Mondiale della Sanità Regione Europea dell OMS Centro Europeo

Dettagli

Malattie Emergenti ed Epidemiologia

Malattie Emergenti ed Epidemiologia Nuove Malattie emergenti in campo nazionale ed internazionale Dati epidemiologici del territorio ferrarese Dott. Alessandro Cucchi U.O. Igiene Pubblica AUSL Ferrara Malattie Emergenti ed Epidemiologia

Dettagli

WEST NILE: La sorveglianza integrata: un successo Italiano

WEST NILE: La sorveglianza integrata: un successo Italiano WEST NILE: La sorveglianza integrata: un successo Italiano Caterina Rizzo, MD LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI 19 Aprile

Dettagli

Il nuovo sistema informativo sorveglianza delle malattie

Il nuovo sistema informativo sorveglianza delle malattie Il nuovo sistema informativo sorveglianza delle malattie infettive: SMI Bologna, 23 febbraio 2012 Sistema di sorveglianza del Centro Europeo di Controllo delle Malattie Infettive (ECDC) A livello europeo

Dettagli

Sorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna: il progetto regionale

Sorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna: il progetto regionale Sorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna: il progetto regionale Bologna 17 maggio 2013 Annalisa Lombardini & Silvano Natalini 1 D.P.R. 8 febbraio 1954 n.320 art. 5 comunicazione reciproca

Dettagli

Chikungunya-Dengue. Sorveglianza umana: dati e prospettive. Andrea Mattivi Roberto Cagarelli. Bologna, 17 maggio 2013

Chikungunya-Dengue. Sorveglianza umana: dati e prospettive. Andrea Mattivi Roberto Cagarelli. Bologna, 17 maggio 2013 MALATTIE DA VETTORE IN EMILIA-ROMAGNA: PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO 2013 Bologna, 17 maggio 2013 Chikungunya-Dengue Sorveglianza umana: dati e prospettive. Andrea Mattivi Roberto Cagarelli Servizio

Dettagli

Il sistema di sorveglianza della febbre Chikungunya:

Il sistema di sorveglianza della febbre Chikungunya: Il sistema di sorveglianza della febbre Chikungunya: dall esperienza dell Emilia-Romagna allo sviluppo del sistema nazionale Cervia, 9 maggio 2011 Alba Carola Finarelli Servizio Sanità pubblica Regione

Dettagli

Bollettino epidemiologico 2016

Bollettino epidemiologico 2016 Bollettino epidemiologico 2016 1 Situazione epidemiologica 2 Piano di sorveglianza 3 Risultati delle attività di sorveglianza 4 Definizione di caso negli equidi 28 luglio 2016 n. 4 1 Situazione epidemiologica

Dettagli

Piano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive

Piano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive Seminario Le malattie da vettore - 4 aprile 2012 Piano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive Annalisa Santi Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e Emilia-Romagna

Dettagli

La sorveglianza della legionellosi

La sorveglianza della legionellosi La sorveglianza ed il controllo della legionellosi: le linee guida regionali Flussi informativi per la sorveglianza ed il controllo della legionellosi Bianca Maria Borrini Dipartimento di Sanità Pubblica

Dettagli

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 MORBILLO Il presente rapporto mostra i risultati del Sistema di Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia

Dettagli

Le azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale

Le azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale Il progetto Life Conops sistemi di sorveglianza delle zanzare invasive Le azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale Bologna 10 marzo 2014 Claudio Venturelli

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1 del 07/07/2015

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1 del 07/07/2015 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- Sede Legale: Via Bianchi, 9 25124 Brescia

Dettagli

Gruppo di lavoro in Puglia

Gruppo di lavoro in Puglia Regione Puglia Sviluppo di un sistema di sorveglianza nazionale della febbre Chikungunya: l esperienza della Regione Puglia Francesca Fortunato e Rosa Prato Cervia, 9 maggio 2011 Gruppo di lavoro in Puglia

Dettagli

MALATTIE EMERGENTI TRASMESSE DA VETTORI - DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE anno 2016

MALATTIE EMERGENTI TRASMESSE DA VETTORI - DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE anno 2016 MALATTIE EMERGENTI TRASMESSE DA VETTORI - DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE anno 2016 A giugno 2016, il della Direzione Sanità della Regione Piemonte ha emanato, con DD n. 327 del 09.06. 2016, il PIANO

Dettagli

Tutti i casi di malattia invasiva batterica segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL

Tutti i casi di malattia invasiva batterica segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL La segnalazione Tutti i casi di malattia invasiva batterica: meningiti, sepsi, altre forme invasive batteriche sono eventi oggetto di segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità

Dettagli

Giorgia Capezzone U.O. Epidemiologia Servizio Igiene e Sanità Pubblica

Giorgia Capezzone U.O. Epidemiologia Servizio Igiene e Sanità Pubblica Dipartimento di Prevenzione Fabriano Corso di Formazione SORVEGLIANZA DELLE ZOONOSI E NUOVO PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE VACCINALE Jesi - 08/09/2012 I Lavori in Zoonosi: corso del Servizio le dimensioni

Dettagli

Bollettino epidemiologico WND 8 novembre 2013, n. 13. West Nile Disease in Italia nel 2013

Bollettino epidemiologico WND 8 novembre 2013, n. 13. West Nile Disease in Italia nel 2013 8 novembre 03, n. 3 West Nile Disease in Italia nel 03 8 novembre 03, n. 3 Introduzione Situazione epidemiologica 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli sinantropici 5 Sorveglianza avicoli 6 Sorveglianza

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 3 del 7 agosto 2015

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 3 del 7 agosto 2015 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- Sede Legale: Via Bianchi, 9 25124 Brescia

Dettagli

I compiti del Servizio Igiene Pubblica nell ambito della sorveglianza sanitaria delle malattie infettive trasmesse da vettori.

I compiti del Servizio Igiene Pubblica nell ambito della sorveglianza sanitaria delle malattie infettive trasmesse da vettori. West Nile Disease e altre malattie a trasmissione vettoriale nel territorio regionale. I compiti del Dipartimento di Sanità Pubblica Venerdì 15 aprile 2011 Sala Galloni I compiti del Servizio Igiene Pubblica

Dettagli

LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI

LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI Mod. S5 Rev. 6 del 12/10/2015, Pagina 1 di 5 LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI 19 Aprile 2016 organizzato da ISTITUTO SUPERIORE

Dettagli

Sorveglianza di Chikungunya (ChikV) e Dengue (DenV). Monitoraggio e lotta alla Zanzara tigre (Aedes albopictus) nella Provincia di Pesaro e Urbino.

Sorveglianza di Chikungunya (ChikV) e Dengue (DenV). Monitoraggio e lotta alla Zanzara tigre (Aedes albopictus) nella Provincia di Pesaro e Urbino. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELL UMBRIA E DELLE MARCHE, PERUGIA. - SEZIONE DI ANCONA - Sorveglianza di Chikungunya (ChikV) e Dengue (DenV). Monitoraggio e lotta alla Zanzara tigre (Aedes albopictus)

Dettagli

Cambiamenti climatici e malattie infettive. Giovanni Rezza Dipartimento Malattie Infettive

Cambiamenti climatici e malattie infettive. Giovanni Rezza Dipartimento Malattie Infettive Cambiamenti climatici e malattie infettive Giovanni Rezza Dipartimento Malattie Infettive Clima e malattie infettive un rapporto complesso Stagionalità Alcuni esempi (in paesi a clima temperato): Influenza

Dettagli

Un Piano per il controllo della Leishmaniosi canina nelle Marche. Stefano Gavaudan Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche

Un Piano per il controllo della Leishmaniosi canina nelle Marche. Stefano Gavaudan Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche Un Piano per il controllo della Leishmaniosi canina nelle Marche Stefano Gavaudan Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche L Istituto Zooprofilattico Sperimentale Si occupa di diagnostica

Dettagli

Modelli integrati di analisi del rischio: esperienze e contributi della sanità pubblica umana

Modelli integrati di analisi del rischio: esperienze e contributi della sanità pubblica umana Modelli integrati di analisi del rischio: esperienze e contributi della sanità pubblica umana Silvia Declich, Caterina Rizzo Reparto Epidemiologia delle Malattie Infettive Centro Nazionale di Epidemiologia,

Dettagli

pag. 1/7 Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2012

pag. 1/7 Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2012 pag. 1/7 Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2012 luglio 2012 pag. 2/7 Premessa Il presente protocollo integra e parzialmente modifica le linee operative indicate

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1/12 del 21/08/2012

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1/12 del 21/08/2012 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

Sistema di sorveglianza nazionale della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita

Sistema di sorveglianza nazionale della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita Sistema di sorveglianza nazionale della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita Bianca Maria Borrini Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della Rosolia congenita. Corso ROSOLIA CONGENITA

Dettagli

I documenti di: quotidianosanità.it. Quotidiano online di informazione sanitaria

I documenti di: quotidianosanità.it. Quotidiano online di informazione sanitaria I documenti di: quotidianosanità.it Quotidiano online di informazione sanitaria Dossier Documentazione legislativa Studi e ricerche Interventi e relazioni MinisterodellaSalute Dipartimento della sanità

Dettagli

Infezioni emergenti. Stefano Marangon. Bosco Chiesanuova, 24 marzo Convegno Una montagna di problemi o di opportunità

Infezioni emergenti. Stefano Marangon. Bosco Chiesanuova, 24 marzo Convegno Una montagna di problemi o di opportunità Infezioni emergenti Stefano Marangon Bosco Chiesanuova, 24 marzo 2010 DEFINIZIONE DI INFEZIONE (RE)-EMERGENTE E un infezione non segnalata in precedenza ( nuova ) nota, ma con una nuova evoluzione: - aumento

Dettagli

REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2015

REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2015 REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2015 Gennaio 2016 Redazione a cura della DG Welfare-Regione Lombardia, IZLER e Centro Regionale Sangue 1 Sorveglianza West Nile Disease Anno 2015 Il presente report

Dettagli

APPLICAZIONE DEL PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA NEL TERRITORIO DELL ASL DI BOLOGNA

APPLICAZIONE DEL PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA NEL TERRITORIO DELL ASL DI BOLOGNA APPLICAZIONE DEL PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA NEL TERRITORIO DELL ASL DI BOLOGNA Francesca Matteucci Azienda USL di Bologna OBIETTIVI Sorveglianza e controllo nelle strutture

Dettagli

Zoonosi nei selvatici: le nuove linee guida del piano nazionale di sorveglianza

Zoonosi nei selvatici: le nuove linee guida del piano nazionale di sorveglianza Fauna selvatica in Liguria: valutazione dell'attività svolta e nuove prospettive Pontedassio, (IM) 16-12-16 Zoonosi nei selvatici: le nuove linee guida del piano nazionale di sorveglianza Riccardo Orusa

Dettagli

FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale

FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Numero 11, del 1 Febbraio 213 FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Aggiornamento alla 6 settimana del 213 ( - 1 Febbraio 213) Il presente rapporto integra i risultati di differenti sistemi di sorveglianza

Dettagli

WND: Epidemiologia e controllo della malattia in Emilia-Romagna

WND: Epidemiologia e controllo della malattia in Emilia-Romagna Seminario: Focolaio di Malattia di West Nile in Italia WND: Epidemiologia e controllo della malattia in Emilia-Romagna Marco Tamba Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia-Romagna

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 4/2009 del 04/08/2009

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 4/2009 del 04/08/2009 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

Contro. Speciale viaggi. facciamoci in. la zanzara tigre

Contro. Speciale viaggi. facciamoci in. la zanzara tigre Contro la zanzara tigre facciamoci in 4 Speciale viaggi Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare conosciamo meglio le malattie trasmesse

Dettagli

La sorveglianza Influnet

La sorveglianza Influnet NOTA EPIDEMIOLOGICA Influenza stagionale 2016-2017 nota 2 Regione Marche AGGIORNAMENTO relativo alla settimana 1/2017 (2-8 gennaio 2017) (Osservatorio Epidemiologico Regionale Agenzia Regionale Sanitaria)

Dettagli

ZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI SORVEGLIANZA

ZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI SORVEGLIANZA Pag. 1 di 6 ZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI 3.1 MISURE SANITARIE PREVISTE IN PRESENZA DI CIRCOLAZIONE VIRALE... 2 3.1.1 COMPETENZE DEL LIVELLO CENTRALE Autorità Centrale... 2 3.1.1.1 Definizione della zona

Dettagli

Epidemiologia dell infezione da HIV

Epidemiologia dell infezione da HIV Epidemiologia dell infezione da HIV Laura Camoni Centro Operativo AIDS Istituto Superiore di Sanità Diagnosi di AIDS - decessi AIDS correlati Dal 1982 sono stati notificati 64.898 casi di AIDS e

Dettagli

SORVEGLIANZA DELLA LEGIONELLOSI

SORVEGLIANZA DELLA LEGIONELLOSI CORSO PRECONGRESSUALE PREVENZIONE E CONTROLLO DELLA LEGIONELLOSI SORVEGLIANZA DELLA LEGIONELLOSI SORVEGLIANZA DELLA LEGIONELLOSI Clinica sui pazienti Ambientale M. Moro - V. Ciorba Direzione Sanitaria

Dettagli

Blue tongue aggiornamenti epidemiologici LEBANA BONFANTI IZSVE

Blue tongue aggiornamenti epidemiologici LEBANA BONFANTI IZSVE Blue tongue aggiornamenti epidemiologici LEBANA BONFANTI IZSVE Blue tongue - 2015 In data 21 Agosto 2015 è stato segnalato un sospetto clinico di BT in un allevamento nella regione di Allier, nella Francia

Dettagli

Allegato n. 1. Pagina 1 di 3

Allegato n. 1. Pagina 1 di 3 Allegato n. 1 Pagina 1 di 3 Allegato n. 1 0,35 LEISHMANIOSI VISCERALE - TASSI DI INCIDENZA PER 100.000 ABITANTI (REGIONE EMILIA-ROMAGNA E ITALIA, 1989-2008) 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0,00 1989 1990

Dettagli

SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA

SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA MINISTERO DELLA SALUTE Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Direzione Generale

Dettagli

Dal mese di maggio non è più stato possibile definire nuovi focolai in quanto l epidemia si è estesa sull intero territorio regionale.

Dal mese di maggio non è più stato possibile definire nuovi focolai in quanto l epidemia si è estesa sull intero territorio regionale. Focolai di morbillo in Piemonte: la situazione al 9 luglio 10 A distanza di soli 2 anni dalla precedente, si sta manifestando in Piemonte una nuova epidemia di morbillo, che è esordita a gennaio 10, a

Dettagli

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO E DELLA ROSOLIA IN EMILIA-ROMAGNA AL 30 GIUGNO 2011

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO E DELLA ROSOLIA IN EMILIA-ROMAGNA AL 30 GIUGNO 2011 AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO E DELLA ROSOLIA IN EMILIA-ROMAGNA AL 3 GIUGNO 211 MORBILLO Le segnalazioni trasmesse dalle Aziende Usl dal 1-1-211 al 3-6-211, attraverso i sistemi regionali di

Dettagli

INFLUENZA/CORONAVIRUS IN SMI

INFLUENZA/CORONAVIRUS IN SMI INFLUENZA/CORONAVIRUS IN SMI In SMI sono presenti due schede «gemelle» per influenza e coronavirus, che permettono l approfondimento per i casi gravi o complicanze. Per entrambe le malattie, vanno inseriti

Dettagli

Influenza Aviaria. La malattia

Influenza Aviaria. La malattia 1 INFLUENZA AVIARIA La malattia Influenza Aviaria L influenza aviaria è causata da virus appartenenti alla famiglia Orthomyxoviridae, genere Influenzavirus A. Si distinguono stipiti a bassa patogenicità

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE. Attualità in tema di clinica e profilassi della Tubercolosi

CORSO DI FORMAZIONE. Attualità in tema di clinica e profilassi della Tubercolosi Dipartimento di Sanità Pubblica Servizi Igiene Pubblica CORSO DI FORMAZIONE Attualità in tema di clinica e profilassi della Tubercolosi 19 Dicembre 2008 Ospedale Magati Sala Dr. Remo Lasagni Scandiano

Dettagli

Determinare le specie e le densità dei Culicidi nelle aree campione prescelte

Determinare le specie e le densità dei Culicidi nelle aree campione prescelte WND in Veneto: progetto finalizzato al monitoraggio della presenza, identificazione di specie, densità e differenze ecologiche di Culicidi nelle aree del Veneto interessate dalla circolazione del virus

Dettagli

PADOVA, 20 settembre 2012

PADOVA, 20 settembre 2012 Emergenze infettive: modello di risposta provinciale in Alto Adige PADOVA, 20 settembre 2012 Josef Simeoni, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell AS di Bolzano e primario del SISP del cs di Bolzano

Dettagli

NOTIFICHE DELLE MALATTIE ANNO 2015 INFETTIVE IN PIEMONTE SEREMI ASL AL

NOTIFICHE DELLE MALATTIE ANNO 2015 INFETTIVE IN PIEMONTE SEREMI ASL AL NOTIFICHE DELLE MALATTIE INFETTIVE IN PIEMONTE ANNO 2015 Questa pubblicazione riporta i dati provenienti dal Sistema informativo di sorveglianza delle malattie infettive del Piemonte, che raccoglie i dati

Dettagli

Morbillo & Rosolia News Aggiornamento mensile

Morbillo & Rosolia News Aggiornamento mensile Morbillo & Rosolia News Aggiornamento mensile Il rapporto presenta i dati nazionali della, raccolti dal Reparto di Epidemiologia delle Malattie Infettive con il contributo del Reparto di Malattie Virali

Dettagli

L impatto della stagione influenzale 2014/2015 in Italia.

L impatto della stagione influenzale 2014/2015 in Italia. L impatto della stagione influenzale 2014/2015 in Italia. Caterina Rizzo e Antonino Bella (Istituto Superiore di Sanità) Premessa L influenza costituisce un rilevante problema di sanità pubblica a causa

Dettagli

ASL MILANO 1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA U. O.C. Igiene e Sanità Pubblica Area tematica Malattie Infettive e strutture sanitarie

ASL MILANO 1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA U. O.C. Igiene e Sanità Pubblica Area tematica Malattie Infettive e strutture sanitarie ASL MILANO 1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA U. O.C. Igiene e Sanità Pubblica Area tematica Malattie Infettive e strutture sanitarie Morbillo: situazione nel territorio dell Asl Milano 1 al 30 giugno

Dettagli

Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettore. Le attività di disinfestazione da. Monselice, 25 febbraio 2015

Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettore. Le attività di disinfestazione da. Monselice, 25 febbraio 2015 Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettore Le attività di disinfestazione da zanzare Monselice, 25 febbraio 2015 Dr.ssa Anna Ferraresso Servizio Igiene e Sanità Pubblica Dipartimento

Dettagli

Stagione Influenzale Report epidemiologico conclusivo Regione Emilia-Romagna

Stagione Influenzale Report epidemiologico conclusivo Regione Emilia-Romagna DIREZIONE GENERALE CURA DELLA PERSONA, SALUTE E WELFARE Stagione Influenzale 2015-2016 Report epidemiologico conclusivo Regione Emilia-Romagna Descrizione dell epidemia. La stagione influenzale appena

Dettagli

Malattie infettive verso l eradicazione: polio, morbillo, rosolia e sorveglianza delle malattie batteriche invasive

Malattie infettive verso l eradicazione: polio, morbillo, rosolia e sorveglianza delle malattie batteriche invasive Malattie infettive verso l eradicazione: polio, morbillo, rosolia e sorveglianza delle malattie batteriche invasive La sorveglianza del Morbillo e della Rosolia post-natale in Italia Martina Del Manso

Dettagli

Rapporto Epidemiologico InfluNet

Rapporto Epidemiologico InfluNet Casi per 1.000 assistiti Rapporto N. 10 del 4 gennaio 2017 Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2016-52 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica

Dettagli

Sorveglianza entomologica in emergenza sanitaria

Sorveglianza entomologica in emergenza sanitaria Malattie da vettore e Zika virus: prevenzione e comunicazione. Perugia 21 aprile 2016; Sorveglianza entomologica in emergenza sanitaria Stefano Gavaudan Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'umbria

Dettagli

Sensibilità e specificità dei sistemi di sorveglianza

Sensibilità e specificità dei sistemi di sorveglianza Scuola di Perfezionamento in Medicina Veterinaria Preventiva, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare Orvieto /Principi di epidemiologia e sorveglianza / 20 25 marzo 2011 Sensibilità e specificità dei sistemi

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1 del 17/07/2014

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1 del 17/07/2014 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue anno 2008

Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue anno 2008 Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue anno 2008 Dott.ssa Paola Angelini Servizio Sanità pubblica D.G. Sanità e Politiche

Dettagli

Rapporto Epidemiologico InfluNet

Rapporto Epidemiologico InfluNet Casi per 1.000 assistiti Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2016-51 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica dell influenza, elaborati dal

Dettagli

Morbillo & Rosolia News

Morbillo & Rosolia News Morbillo & Rosolia News Aggiornamento mensile Il rapporto presenta i dati nazionali della, raccolti dal Reparto di Epidemiologia delle Malattie Infettive (Cnesps) con il contributo del Reparto di Malattie

Dettagli

West Nile Disease. Situazione epidemiologica. N Novembre 2008 ore 16:00. hanno permesso di evidenziare ulteriori 98 focolai d infezione.

West Nile Disease. Situazione epidemiologica. N Novembre 2008 ore 16:00. hanno permesso di evidenziare ulteriori 98 focolai d infezione. West Nile Disease N. 45 24 Novembre 28 ore 6: Situazione epidemiologica 24 Novembre 28 I focolai confermati fino ad oggi sono 7, distribuiti in 8 province (Figura e Tabella ). Le seguenti azioni di sorveglianza

Dettagli

Giornata mondiale contro l AIDS 1 dicembre Sorveglianza delle nuove diagnosi di infezioni da HIV Friuli Venezia Giulia

Giornata mondiale contro l AIDS 1 dicembre Sorveglianza delle nuove diagnosi di infezioni da HIV Friuli Venezia Giulia Giornata mondiale contro l AIDS 1 dicembre 2016 Sorveglianza delle nuove diagnosi di infezioni da HIV Friuli Venezia Giulia Sistema di Sorveglianza delle nuove diagnosi di infezioni da HIV Dal 2010 in

Dettagli

West Nile Disease. Situazione epidemiologica. N Ottobre 2008 ore 17:00

West Nile Disease. Situazione epidemiologica. N Ottobre 2008 ore 17:00 West Nile Disease N. 13 7 Ottobre 2008 ore 17:00 Situazione epidemiologica 7 Ottobre 2008 Ad oggi sono stati segnalati 20 cavalli che hanno avuto sintomatologia clinica riferibile a West Nile disease (WND)

Dettagli

PROTOCOLLO OPERITIVO PER LA GESTIONE DELLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI INTERESSANTI LA ASL RM A

PROTOCOLLO OPERITIVO PER LA GESTIONE DELLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI INTERESSANTI LA ASL RM A Sede Legale: Via Ariosto, 3 00185 Roma P.I. 04735671002 Prot. N. Del Dipartimento di Prevenzione S.I.S.P U.O.S.Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Responsabile: Dr.ssa ERCOLE Andreina Sede: Via

Dettagli

Piano Regionale per il monitoraggio permanente dell'influenza aviare. Risultati dei controlli anno 2007

Piano Regionale per il monitoraggio permanente dell'influenza aviare. Risultati dei controlli anno 2007 Piano Regionale per il monitoraggio permanente dell'influenza aviare. Risultati dei controlli anno 2007 La presenza e la circolazione naturale nei volatili selvatici, in particolar modo negli anatidi,

Dettagli

La febbre da West Nile in Veneto: quadro epidemiologico e futuri possibili scenari

La febbre da West Nile in Veneto: quadro epidemiologico e futuri possibili scenari Vigilanza sull attività di disinfestazione. Risultati e commenti Bussolengo (VR) 30/11/11 La febbre da West Nile in Veneto: quadro epidemiologico e futuri possibili scenari Fabrizio Montarsi Laboratorio

Dettagli

Il sistema di ALLERTA di alimenti e mangimi IL NODO REGIONALE

Il sistema di ALLERTA di alimenti e mangimi IL NODO REGIONALE Il sistema di ALLERTA di alimenti e mangimi IL NODO REGIONALE Ferrara, 20 settembre 2011 D.ssa Barbara Ruzzon Servizio Veterinario e Igiene degli alimenti Regione Emilia-Romagna LA RETE NAZIONALE E IL

Dettagli

Le sindromi influenzali in Piemonte

Le sindromi influenzali in Piemonte Le sindromi influenzali in Piemonte 18 a settimana 21 dal 3 al 1 maggio AGGIORNAMENTO alla 18a settimana 21 (dal 3 al 1 maggio 21) L incidenza totale delle sindromi influenzali è a livelli di base (,8

Dettagli

Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare

Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare conosciamo meglio le malattie trasmesse dalle zanzare 1 2 3 u In molte parti del mondo, e in particolare

Dettagli

definizione (definizione sorveglianza in sanità pubblica, CDC) definizione Terrestrial Animal Health Code OIE

definizione (definizione sorveglianza in sanità pubblica, CDC) definizione Terrestrial Animal Health Code OIE SORVEGLIANZA definizione sistematica raccolta, archiviazione, analisi e interpretazione di dati, seguita da una diffusione delle informazioni a tutte le persone che le hanno fornite e a coloro che devono

Dettagli

SEVERE ACUTE RESPIRATORY SYNDROME. Marco Martini, Dipartimento di Sanità Pubblica, Patologia Generale e Igiene Veterinaria Università di Padova

SEVERE ACUTE RESPIRATORY SYNDROME. Marco Martini, Dipartimento di Sanità Pubblica, Patologia Generale e Igiene Veterinaria Università di Padova SEVERE ACUTE RESPIRATORY SYNDROME Marco Martini, Dipartimento di Sanità Pubblica, Patologia Generale e Igiene Veterinaria Università di Padova Probable cases of SARS by country, 01/11/2002 31/07/2003.

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 2 del 22/07/2015

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 2 del 22/07/2015 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- Sede Legale: Via Bianchi, 9 25124 Brescia

Dettagli

Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue Anno 2009

Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue Anno 2009 Allegato 1 Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue Anno 2009 PREMESSA Come noto l epidemia di Chikungunya che nel 2007 ha interessato

Dettagli

Rapporto Epidemiologico InfluNet

Rapporto Epidemiologico InfluNet Casi per 1.000 assistiti Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2015-49 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica dell influenza, elaborati dal

Dettagli

definizione (definizione sorveglianza in sanità pubblica, CDC) definizione Terrestrial Animal Health Code OIE

definizione (definizione sorveglianza in sanità pubblica, CDC) definizione Terrestrial Animal Health Code OIE SORVEGLIANZA definizione sistematica raccolta, archiviazione, analisi e interpretazione di dati, seguita da una diffusione delle informazioni a tutte le persone che le hanno fornite e a coloro che devono

Dettagli

La realtà piemontese. Carla M. Zotti Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche. Università di Torino

La realtà piemontese. Carla M. Zotti Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche. Università di Torino La realtà piemontese Carla M. Zotti Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche. Università di Torino ITALIANI STRANIERI 4 focolai in ambito scolastico; 56 casi in focolai epidemici;

Dettagli

UN ANNO DI ATTIVITA SMI focus su Alert. Bologna, 14 ottobre 2013

UN ANNO DI ATTIVITA SMI focus su Alert. Bologna, 14 ottobre 2013 UN ANNO DI ATTIVITA SMI focus su Alert Bologna, 14 ottobre 2013 Sommario Sommario Segnalazioni rapide di casi di malattia infettiva (SSCMI/2006) Segnalazioni di cluster epidemici/epidemie di infezioni

Dettagli

Insetti vettori di patologie infettive, cambiamenti climatici. Il sapere

Insetti vettori di patologie infettive, cambiamenti climatici. Il sapere Insetti vettori di patologie infettive, cambiamenti climatici cventurelli@ausl-cesena.emr.it Il sapere Imparare è un esperienza, tutto il resto è solo informazione aforisma di Albert Einstein (1879-1955)

Dettagli

Interventi del Dipartimento di Sanità Pubblica a seguito di segnalazione di caso di legionellosi nelle strutture recettive

Interventi del Dipartimento di Sanità Pubblica a seguito di segnalazione di caso di legionellosi nelle strutture recettive Interventi del Dipartimento di Sanità Pubblica a seguito di segnalazione di caso di legionellosi nelle strutture recettive Prevenire e ridurre il rischio legionella nelle strutture recettive 28 settembre

Dettagli

SDO e malattie trasmissibili. Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive

SDO e malattie trasmissibili. Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive SDO e malattie trasmissibili Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive Utilità delle SDO nel campo delle malattie trasmissibili Ottenere informazioni non disponibili da altre

Dettagli

West Nile Disease Sorveglianza Entomologica

West Nile Disease Sorveglianza Entomologica West Nile Disease Sorveglianza Entomologica Paola Angelini Serv. Sanità pubblica Diapositiva 1 Sorveglianza entomologica zanzare in ambito rurale Attività routinaria Trappole per adulti a CO 2 In situ

Dettagli

La sorveglianza dell influenza in Italia: l integrazione dei dati da diverse fonti. Dr. Caterina Rizzo Istituto Superiore di Sanità

La sorveglianza dell influenza in Italia: l integrazione dei dati da diverse fonti. Dr. Caterina Rizzo Istituto Superiore di Sanità La sorveglianza dell influenza in Italia: l integrazione dei dati da diverse fonti Dr. Caterina Rizzo Istituto Superiore di Sanità Outline della presentazione 1. Inquadramento dell attività 2. Obiettivi

Dettagli

Le malattie da vettore in Emilia-Romagna

Le malattie da vettore in Emilia-Romagna Seminario regionale Le malattie da vettore in Emilia-Romagna West Nile Disease Le sorveglianze: dati storici e prospettive 2012 La sorveglianza sanitaria Alba Carola Finarelli Servizio Sanità pubblica

Dettagli

Fasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio

Fasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio Fasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio Anna Duranti Osservatorio Epidemiologico Veterinario Marche Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche Le tappe dell indagine /1

Dettagli

In E videnza. Rapporto Epidemiologico Settimanale. InfluNet. Casi gravi e decessi. InfluWeb. Accesso ai Pronto Soccorso

In E videnza. Rapporto Epidemiologico Settimanale. InfluNet. Casi gravi e decessi. InfluWeb. Accesso ai Pronto Soccorso FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Numero 5, del 13 Febbraio 1 FluNews : aggiornamento alla settimana del 1 (3-9 Febbraio 1) Il presente rapporto integra i risultati di differenti sistemi di sorveglianza

Dettagli

La gravidanza nella salute globale

La gravidanza nella salute globale La gravidanza nella salute globale MALATTIE PREVENIBILI CON VACCINO: Morbillo, parotite, rosolia, varicella Nadia Gussetti VERONA 15 16 Dicembre 2016 Lettera Circolare del 20/02/2013 Obiettivi della sorveglianza

Dettagli

UN INDAGINE DI PREVALENZA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI DELLA REGIONE VENETO U. FEDELI

UN INDAGINE DI PREVALENZA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI DELLA REGIONE VENETO U. FEDELI UN INDAGINE DI PREVALENZA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI DELLA REGIONE VENETO U. FEDELI Infezioni nelle strutture residenziali per anziani Invecchiamento della popolazione nelle strutture residenziali

Dettagli

TUBERCOLOSI Epidemiologia e controllo in Italia. Enrico Girardi Dipartimento di Epidemiologia INMI Spallanzani, Roma

TUBERCOLOSI Epidemiologia e controllo in Italia. Enrico Girardi Dipartimento di Epidemiologia INMI Spallanzani, Roma TUBERCOLOSI Epidemiologia e controllo in Italia Enrico Girardi Dipartimento di Epidemiologia INMI Spallanzani, Roma Epidemiologia della tubercolosi Andamento dell incidenza: tendenze globali e regionali

Dettagli

Rapporto Epidemiologico InfluNet

Rapporto Epidemiologico InfluNet Casi per 1.000 assistiti Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2016-05 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica dell influenza, elaborati dal

Dettagli

Ministero della Salute. Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie. Schema per la stesura dei Progetti CCM

Ministero della Salute. Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie. Schema per la stesura dei Progetti CCM Ministero della Salute Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie Schema per la stesura dei Progetti CCM Tabella 1. Struttura del progetto GRIGLIA DI PROGETTAZIONE TITOLO E RIFERIMENTI

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 5 del 24 agosto 2016

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 5 del 24 agosto 2016 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- Sede Legale: Via Bianchi, 9 25124 Brescia

Dettagli

Influenza pandemica (A/H1N1p)

Influenza pandemica (A/H1N1p) Influenza pandemica (A/H1N1p) Aggiornamento del 20.05.11 1 INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 20 Maggio 2011 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall Organizzazione Mondiale della

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 4/13 del 30/08/2013

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 4/13 del 30/08/2013 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 6 Agosto 2010

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 6 Agosto 2010 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 6 Agosto 2010 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero della Salute Italiano, dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di

Dettagli

Quale è la cosa più importante da fare oggi in Italia nel campo dell HIV e dell AIDS?

Quale è la cosa più importante da fare oggi in Italia nel campo dell HIV e dell AIDS? Quale è la cosa più importante da fare oggi in Italia nel campo dell HIV e dell AIDS? Prevenzione Continuità e percorsi di cura Discriminazione Ricerca Ø Campagne di sensibilizzazione rivolte a: adolescenti,

Dettagli