Il Parco Delle Cave: progettazione partecipata
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- Alfonso Biagi
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1 Il Parco Delle Cave: progettazione partecipata L Istituto Comprensivo Statale Est 1 di Brescia è oggi ufficialmente soggetto aderente del progetto partecipato Segni sull'acqua per la realizzazione del parco delle cave di Brescia, promosso dal Comune di Brescia, Assessorato ai parchi territoriali e cave con l'assessorato all'urbanistica Urban Center, e coordinato da Imbrò e Staro associati studio di architettura, con l'urban Center del Comune di Brescia: Gentile Dirigente Scolastico Prof. Giorgio Becilli, La ringraziamo per gli interessanti contributi inviati dalla Sua scuola al Progetto Partecipato "Segni sull'acqua". Le proposte sono state inserite nel sito dedicato e saranno pubblicate nel dossier del progetto (per estratto) (..). Abbiamo inserito la sua scuola tra gli enti aderenti al progetto ( da Imbrò e Staro associati dell 1 ottobre 2014) Le finalità del progetto sono le seguenti: elaborare un progetto dei sistemi dei percorsi ciclo pedonali e carrabili relativi all intero Parco delle Cave esprimere proposte e orientamenti per la definizione di un perimetro del parco intervenire nella progettazione di parte dell area ( ) definendo accessi, viabilità, percorsi e aree attrezzate, localizzazione e definizione di interventi specifici di rinaturalizzazione, di protezione, di salvaguardia ambientale, ( ) servizi per l'utenza, ( ) definendo un modello di gestione del parco e delle attività che vi saranno esercitate. Il processo di sviluppa secondo varie fasi: mentre le fasi propedeutiche sono sviluppate con il contributo attivo dei portatori di interesse, la quarta e ultima fase, ovvero la fase laboratoriale di redazione del progetto, sarà svolta direttamente dai cittadini, indipendentemente e a prescindere dall'appartenenza a gruppi organizzati. Già dall anno scolastico l Istituto Comprensivo Statale Est 1 di Brescia ha iniziato la collaborazione al Progetto Il quartiere come bene comune. Legami comunitari, cura sociale e vivibilità ambientale a S. Polo e Sanpolino, finanziato con bando 2011 dalla Fondazione Cariplo, e promosso da AUSER Brescia, Circolo ACLI San Polo, ANFFAS e UISP, con l intento di contribuire al consolidarsi di una cultura del vivere insieme, promuovendo l idea di una comunità capace di generare e consolidare i legami e di facilitare il confronto tra le persone e le associazioni presenti sul territorio, attraverso un lavoro di rete in grado di valorizzare esperienze, buone pratiche e spazi sociali. Tra le azioni condivise, quella più rilevante, per l attinenza con le tematiche affrontate dal Convegno provinciale di Educazione Ambientale del 23 di ottobre 2014, è stata la realizzazione della Seconda Festa del Parco delle Cave. In vista della Festa, fissata per il settembre 2014, lo scorso anno il nostro istituto è stato coinvolto nella progettazione partecipata del futuro Parco delle Cave. Si trattava di fornire un contributo di idee, con il coinvolgimento attivo degli alunni e con qualunque forma espressiva, riguardo al riutilizzo del territorio che comprende i laghetti di San Polo utilizzati (in passato e alcuni ancora oggi) come cave di sabbia e ghiaia, e che potrà/dovrà essere trasformato in un parco fruibile da tutti i cittadini. Nel contempo ci siamo proposti di farci parte attiva per la riuscita della festa che quest anno aveva per tema Imparare sempre. In tale occasione, oltre alla presentazione dei prodotti, la scuola ha partecipato anche con iniziative di animazione della festa stessa. Gli insegnanti della scuola primaria Santa Maria Bambina, coadiuvati da educatori della Cooperativa Elefanti Volanti hanno lavorato con i loro alunni per la realizzazione di prodotti che esprimessero le loro idee originali di parco pubblico, mentre il maestro (insegnante e percussionista) Gaspare Bonafede giocava con i suoi alunni di quarta a riprodurre i suoni della natura.
2 Nella Scuola secondaria di primo grado Tovini il lavoro delle insegnanti con le loro classi si è articolato su tre temi principali: Il Parco che vorrei; A scuola nel Parco; Un giardino per le farfalle. Alcuni insegnanti di scuola secondaria (prof. Mauro Merlini di Arte e prof.ssa Antonella Viani di Educazione Fisica), infine, hanno coinvolto decine di bambini della primaria nella realizzazione e sperimentazione di un percorso di orienteering. Percorso che, adeguatamente studiato anche con l ausilio di esperti, si vorrebbe realizzare all interno del parco per essere messo a disposizione delle scuole bresciane. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Giorgio Becilli Il parco che vorrei A scuola nel parco Il parco che vorrei è un attività di educazione ambientale realizzata dalla classe 2^C (a. s ) della scuola secondaria di primo grado G. Tovini di Brescia dell I. C. Est 1 di Brescia, nata dall adesione al progetto Il quartiere come bene comune, realizzato da numerose associazioni operanti nei quartieri di S. Polo e Sanpolino. Una delle iniziative portate avanti dal progetto è stata la Festa del Parco delle Cave (due edizioni) per sostenere la realizzazione di un parco nella vasta zona dei laghetti compresa nel territorio dei comuni di Brescia, Borgosatollo, Rezzato e Castenedolo. L idea è quella di tutelare quest area e valorizzarla, creando un grande parco intercomunale. La collaborazione tra noi insegnanti ( Donatella Pedroni, docente di Materie Letterarie e Maria Teresa Paliotti, docente di Matematica e scienze) salvaguardando le competenze di ciascuna, ha consentito il perseguimento di alcune finalità trasversali e disciplinari, quali: il potenziamento di abilità specifiche come la produzione di diversi tipi di testo (espressivi, espositivi, regolativi) e di altre forme espressive come disegni, fotografie, ecc.; lo sviluppo della capacità di utilizzare software come power point, word, publisher, ecc. e motori di ricerca, la valorizzazione delle competenze di ciascuno, acquisite anche in ambienti di apprendimento informali e non formali; la sensibilizzazione nei confronti di tematiche di tipo ambientale e di specifiche urgenze legate al territorio; la graduale consapevolezza di partecipare ad un progetto comune diventando cittadini attivi ; la socializzazione di esperienze, informazioni, proposte, ecc. Fasi di realizzazione: 1. Motivazione: illustrazione del progetto; rilevazione delle aspettative (brainstorming); scelta dell attività da realizzare: un libro virtuale (PPT), poi riprodotto su pannelli in legno in occasione della festa del parco (settembre 2014). 2. Produzione: testi, disegni, haiku, acrostici creati dai ragazzi su indicazioni del docente. 3. Incontro con esperti esterni: la signora Paparazzo; responsabile CO.DI.SA.;il signor Gaffurini di AUSER e storico di San Polo, l'architetto Granello autore di uno studio sull area individuata come futuro parco.
3 4. Uscita didattica al parco: per conoscere e osservare direttamente l ambiente, fotografare luoghi caratteristici del sito, cercare informazioni 5. Laboratorio: lavoro in piccolo gruppo con occasioni di peer tutoring o mentoring, anche in orario aggiuntivo rispetto all orario delle lezioni, per riassumere il lavoro creativo e di ricerca in due presentazioni in power point con inserimento di animazioni ed effetti multimediali: Il parco che vorrei e A scuola nel parco. Realizzazione di un libro-espositore di grandi dimensioni con la stampa delle slides per l allestimento della mostra del lavoro svolto in occasione della festa del parco delle cave 6. Partecipazione alla festa: presentazione del lavoro al pubblico. La classe ha risposto in modo positivo alle attività creative, quelle che non sembrano propriamente scolastiche, nel senso ufficiale del termine. E stata una buona occasione per completare il percorso di conoscenza dell ambiente in cui vivono e per consolidare abilità specifiche e maturare competenze chiave di cittadinanza. E stata una bella palestra per tutti: ha permesso di cementare l amicizia tra i ragazzi della classe ma anche tra loro e le insegnanti; ha stimolato il confronto, facendo emergere i diversi punti di vista insieme alla comune volontà di venirsi incontro, ha contribuito ad una maggiore presa di coscienza del problema dell educazione ambientale e della partecipazione attiva alle proposte della comunità, attraverso la ricerca, lo studio e l espressione della propria creatività. Prof.sse Donatella Pedroni e Maria Teresa Paliotti Un giardino per le farfalle La partecipazione alla progettazione del futuro parco delle cave inizia nell anno scolastico e coinvolge le classi 1^B e 1^C e le loro docenti di Scienze. I ragazzi nel settembre 2013 avevano partecipato alla prima edizione della festa del parco e ne erano rimasti colpiti. Nasce quindi l idea di contribuire a tutelare quell area e a renderla più accogliente per la popolazione In una piccola area del parco si potrebbe realizzazione un giardino particolare, un giardino in cui piantare e far crescere alcune piante, le piante nutrici delle farfalle in modo da rendere il Parco delle Cave l unico parco della città in cui si potrebbero ammirare le farfalle PERCHE REALIZZARE UN GIARDINO PER LE FARFALLE NEL PARCO? I ragazzi hanno risposto così: Il giardino che vorremmo non è utile solo per le farfalle, ma per la fauna e la flora spontanee dell intero parco.
4 I giardini per le farfalle contribuiscono a formare degli importanti "ponti" tra le aree naturali ancora esistenti. Realizzare un giardino per le farfalle ha valore educativo perché è un luogo ideale per molte osservazioni naturalistiche e per imparare a collaborare con la natura. In sostanza si è pensato alla creazione di un percorso didattico: lungo il sentiero che condurrebbe al giardino, verrebbero posizionati dei pannelli che illustrano il ciclo delle farfalle più comuni sul nostro territorio, il legame con le piante nutrici e la loro metamorfosi, le caratteristiche delle piante che nutrono le farfalle. Il giardino delle farfalle rappresenterebbe il traguardo del percorso con l osservazione diretta del loro comportamento anche in relazione con le piante nutrici. Così gli alunni delle due classi, durante l anno scolastico hanno svolto un lavoro di ricerca sia sulle piante che sulle farfalle e ne hanno realizzato una presentazione in power point che è stata proiettata nel corso della seconda festa del parco, il 20 e 21 settembre Le due classi hanno collaborato dividendosi il lavoro e ciò ha contribuito a migliorare anche le relazioni interpersonali. La partecipazione alle attività è stata positiva e ciascuno ha cercato di dare il proprio contributo. Il parco che vorrei scuola primaria Prof.sse Vanda Biascioli e Genny D Ambro La nostra scuola, situata nelle vicinanze dell area in cui verrà realizzato il Parco delle Cave, ha aderito a questo importante progetto che coinvolge diverse associazioni del nostro quartiere. La scuola, quale importante agenzia educativa e formativa delle nuove generazioni, non può non lasciarsi coinvolgere in un iniziativa che ha come scopo principale, non solo l apertura di un area verde, importantissima per la città, poiché ne costituirebbe un vero e proprio polmone verde, ma soprattutto la diffusione di una cultura del rispetto dell ambiente, per favorire uno stile di vita sano che utilizza le aree verdi a disposizione, e la co-responsabilizzazione di tutti nei confronti del bene comune. Insomma una vera e propria EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA. Quest anno gli insegnanti della primaria hanno potuto usufruire dell importante collaborazione della COOPERATIVA ELEFANTI VOLANTI di Brescia, che ha permesso a tutte le classi di partecipare attivamente attraverso la realizzazione di diversi elaborati. Ovviamente ogni classe, proprio per esigenze e capacità diverse, dovute alle diverse età dei ragazzi, ha prodotto diversi tipi di elaborati. Tutti però hanno lavorato, riflettendo e sviluppando il tema: IL PARCO CHE VORREI. In particolare: - Classi prime: fiori di carta con disegni sul tema Il parco che vorrei - Classi seconde: fioriere con rose di carta e pensieri dei bambini - Classi terze: casette per uccelli realizzate con materiale di riciclo - Classi quarte: cartellone con disegno del parco realizzato con la tecnica del mosaico e materiale di riciclo (nell immagine) - Classi quinte: mappa del parco per prepararsi ai giochi di orienteering Ogni bambino durante le conversazioni guidate dagli insegnanti e i momenti di produzione dedicati a questo progetto, ha espresso il proprio punto di vista, ha condiviso le proprie conoscenze
5 sulla realtà dei parchi pubblici, ma soprattutto ha potuto proporre nuove idee su come può essere utilizzato il parco facendolo diventare un parco a misura di bambino. Ins. Silvia Sandonà I SUONI DELLA NATURA Un laboratorio musicale nel parco Da sempre le percussioni hanno incarnato l'esigenza dell'uomo di esprimere le proprie sensazioni ed emozioni, perché nessun altro strumento musicale si avvicina più di un tamburo al battito del cuore. Nella cultura tradizionale di ogni angolo della Terra, le percussioni hanno sempre sottolineato i vari momenti della vita, quelli felici e quelli meno felici: era il battito di un tamburo o di una percussione che scandiva la nascita e la morte, la semina e il raccolto, gli sposalizi ed i funerali. Tutti gli eventi importanti della vita erano celebrati da un ritmo specifico e gli strumenti usati erano quelli che la natura intorno poteva fornire. Era Lei che 'decideva' il ritmo e gli strumenti. Oggi nella società occidentale la maggior parte degli uomini vive separata dai ritmi naturali. La vita scorre scandita dagli orologi e dalle pagine delle agende, spesso elettroniche, invece che dal Sole e dalla Luna. La Terra vibra, la natura ha mille suoni ma si è persa l'abitudine di fermarsi ad ascoltarli. Si deve invece riconquistare il proprio rituale ritmico e con esso la capacità di suonare la 'musica della natura ' con l'uso di 'strumenti naturali'. La possibilità di poter effettuare un laboratorio di costruzione di strumenti musicali amplia questo progetto perché manipolare, trasformare le funzioni dei materiali e degli oggetti, fare, agire con le mani sono elementi importantissimi per lo sviluppo psicofisico del bambino: permette di scoprire lo stretto legame che le percussioni hanno con la natura, con il corpo, con il movimento. Obiettivi generali del progetto - Favorire la socializzazione attraverso la musica d'insieme - Favorire le potenzialità espressivo-creative attraverso il linguaggio musicale. Percorso - Laboratorio di costruzione di strumenti a percussione con materiale povero e/o riciclato - Sonorizzazione dei 4 elementi della natura: acqua, aria, terra, fuoco. - Elaborazione di 'ambienti sonori' Metodologia - Sperimentazione, manipolazione e ricerca dei suoni - Utilizzazione degli strumenti per l'acquisizione delle diverse tecniche di utlizzo. Ins. Gaspare Bonafede
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