PIANO DI FORMAZIONE LINEE GUIDA OPERATIVE

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1 LINEE GUIDA OPERATIVE Il Decreto istitutivo della Commissione OS prevede che debba essere realizzata (art.1 c. 3 b) la definizione di linee guida operative, concernenti le modalità di approvvigionamento di sistemi software e del software in generale, che consentano alla pubblica amministrazione di divenire un consumatore attento e intelligente di soluzioni open source, sviluppando una visione strategica della gestione dei sistemi informativi che comprenda la valutazione ed eventuale selezione di prodotti open source nell ambito dell offerta globale del mercato. PIANO DI FORMAZIONE La Commissione ritiene che prerequisito essenziale perché le linee guida operative possano essere ben comprese ed utilmente applicate sia la conoscenza delle caratteristiche tipiche e delle potenzialità del software open source per una visione obiettiva ed omogenea per poter prendere decisioni pienamente informate all interno delle scelte praticabili nelle acquisizioni e nell utilizzo del software. Ritiene quindi strategico l avvio di un piano di formazione nelle P.A. a livello nazionale articolato in alcuni percorsi differenziati per categorie di destinatari: - soggetti titolari di responsabilità politiche - dirigenti pubblici con potere decisionale sulle strategie e le scelte inerenti all ICT - personale tecnico in servizio presso le P.A. - utenti di sistemi informatici in servizio presso le P.A. Ciascuna categoria ha infatti sensibilità, linguaggi, esigenze ed interessi diversi rispetto alla erogazione/gestione di servizi informatizzati e all'os. Altri criteri da applicare riguardano le dimensioni dell'ente: i contesti organizzativi, le risorse e le esigenze di un Ministero, ad esempio, sono completamente diversi da quelli di un piccolo Comune. Analogamente l ampiezza dei contesti di utilizzo: la gestione di database di significanza nazionale, ad esempio, è problema diverso da quello dell'automazione di un piccolo ufficio. Si ritiene che nell ambito del progetto di formazione debba prevedersi anche l argomento relativo alla gestione del cambiamento, cosiddetto change management, cioè un insieme di azioni tese a creare: consapevolezza, coinvolgimento, accettazione. Una volta definiti gli scenari da trattare e gli effettivi destinatari della comunicazione, si dovrebbe cominciare ad analizzare quali possano essere i vettori più adatti del messaggio da trasmettere. Per esempio, a livello di aggiornamento professionale dei livelli decisionali del personale amministrativo e tecnico si potrebbe verificare l'offerta dei soggetti deputati istituzionalmente (come la SSPA o la SSPAL, per esempio) e delle istituzioni universitarie, ma anche delle strutture private di formazione e esplorare la loro disponibilità di inserire "a listino" attività di formazione relative all'os mirate alla PA.

2 Possibili argomenti per i 4 percorsi formativi destinati alle 4 categorie di destinatari su riportate: - soggetti titolari di responsabilità politiche open source e sue peculiarità valutazione dei costi e dei benefici, e confronto con il software closed source aspetti legali dell Open Source l esistenza di società che offrono servizi di assistenza e personalizzazione di prodotti OSS ricadute economiche e sociali (PMI, Università, qualità del lavoro, apertura al cittadino ) la modificabilità, gli standard aperti, la facilitazione dell evoluzione organizzativa - dirigenti pubblici con potere decisionale sulle strategie e le scelte inerenti all ICT come sopra; inoltre: gestione del cambiamento, possibile maggior dinamismo nel sistema IT, l aggiornamento tecnologico tramite le community, l evitare i lock-in, la sostituibilità dei singoli componenti derivante dall uso di formati aperti, i contratti orientati ai servizi, le caratteristiche contrattuali - personale tecnico in servizio presso le P.A. aggiornamento tecnico approfondito per prepararlo ad una maggiore autonomia e responsabilità open source e sue peculiarità, partecipazione alle community aspetti relativi alle licenze la modificabilità, gli standard aperti, la sostituibilità dei singoli componenti derivante dall uso di formati aperti, i contratti orientati ai servizi la valutazione tecnica dei prodotti OSS - utenti di sistemi informatici in servizio presso le P.A open source e sue peculiarità, ricadute sociali, la possibilità di contribuire al miglioramento dei processi con proprie proposte migliorative, addestramento e aggiornamento su specifici sistemi OSS, modalità di informazione degli utenti della P.A. a riguardo dell Open Source ALLEGATO A) Proposte per l'open Source nella scuola

3 Le soluzioni open source di interesse per le scuole si suddividono in due categorie principali: quelle relative alla didattica in senso stretto e quelle di software e sistemi di servizio di tipo infrastrutturale necessarie per realizzare e gestire adeguatamente reti scolastiche, laboratori didattici, aule informatiche e tutti i servizi che le scuole devono realizzare autonomamente al loro interno. Eccone alcuni: Autenticazione studenti, docenti, tecnici, personale di segreteria, Controllo dei contenuti provenienti da Internet, Backup dei dati, Servizi di pubblicazione della documentazione (wiki, CMS,...), File server, Gestione del flusso documentale, Comunicazione sicura tra sedi diverse (VPN tra plessi), Comunicazione VoIP (come previsto dalla finanziaria 2008), Firewall. Di particolare importanza sono le soluzioni atte a garantire la sicurezza dei minori su Internet. L'open source in virtù della sua natura aperta evolve con grande rapidità offrendo soluzioni sempre nuove. È praticamente impossibile per il singolo documentarsi su tutte le nuove proposte. Per quanto i docenti siano sempre disponibili per adeguare le proprie conoscenze, gli impegni di docenza non lasciano loro il tempo che sarebbe necessario per valutare, confrontare, contestualizzare quanto offerto dalle nuove tecnologie. PROPOSTA 1 - Un Osservatorio open source per la scuola può svolgere il ruolo di facilitatore per le scuole, effettuando una prima analisi e individuando quanto è più specifico e potenzialmente efficace per il mondo dell'istruzione proviene dall open source e rendendolo fruibili da parte delle scuole L Osservatorio Tecnologico per le scuole del MPI ha svolto per anni questa attività e potrebbe continuare a farlo operando in stretta sinergia con l Osservatorio Open Source del CNIPA. Va ricordato anche che le scuole sono Pubbliche Amministrazioni e sono dotate di Autonomia. Le scuole sono anche dei potenziali clienti per la PMI locale che offra alle scuole servizi per gli utenti finali (famiglie, studenti) e per gli insegnanti. Le competenze umane possono essere considerate un investimento, che ha costi elevati solo nella fase iniziale e poi entra nel patrimonio di un'azienda o amministrazione; certamente le scuole non sono in condizione singolarmente di effettuare quest'investimento ed è dunque essenziale che ci siano articolati sul territorio dei centri di supporto. PROPOSTA 2 - Centri Regionali di competenza su base regionale al servizio de le scuole per fornire il know-how necessario a realizzare soluzioni basate su software open source che soddisfino i bisogni delle reti scolastiche. Docenti esperti in open source possono essere proficuamente impegnati in corsi professionali per fornire una competenza iniziale al personale amministrativo ed ai colleghi. La formazione su specifiche tematiche open source è necessaria anche per i docenti con alunni impegnati in progetti open source, per la preparazione iniziale del personale dei centri di competenza e per la realizzazione di progetti specifici. Ciò può essere realizzato in collaborazione con (o all'interno de) i centri di competenza stessi. L'open source ha iniziato ormai da diversi anni a fare la sua comparsa nelle scuole e sta diventando una presenza significativa. Si inizia a tenere conto della sua esistenza e della convenienza per la Pubblica Amministrazione in generale. Tuttavia non è possibile rendersi conto del suo effettivo utilizzo nelle scuole in assenza di dati certi, completi e aggiornati. PROPOSTA 3 - Rilevazione sull'open source a scuola È necessario mantenere aggiornata un'anagrafe relativa all'impiego dell'open source nelle scuole, che possa essere utilizzata per valutazioni sull'impatto che esso ha nel suo utilizzo didattico e consentire azioni sinergiche e di sistema che consentano al mercato di offrire soluzioni e servizi per le scuole. L Osservatorio tecnologico per le scuole ha già realizzato in passato questa attività che andrebbe aggiornata. ALLEGATO B)

4 Il software Open Source nel mondo dell istruzione Tratto da l Indagine Conoscitiva sul software a codice aperto nella Pubblica amministrazione, Ministero per l Innovazione e le Tecnologie Rapporto della Commissione, Roma Maggio Impatto culturale. Il fenomeno del software OS è ricco di potenziali valenze culturali che vanno oltre i limiti dell'ambito informatico. Infatti, a tale fenomeno si collegano tematiche sociali, quali il tema della circolazione del sapere, delle libertà di divulgazione scientifica dei risultati della ricerca ed il dibattito sulle questioni connesse con la tutela del diritto d'autore. Inoltre, la diffusione dell'informatica presso i cittadini è talmente estesa che qualunque intervento nella PA, relativo alla circolazione di documenti o dati con i cittadini, ha implicazioni diffuse; in particolare, il tema dei formati aperti è destinato ad avere un impatto sul rapporto fra PA e cittadini, stimolando la cultura della condivisione. In generale, il paradigma del software OS comporta implicazioni culturali e non è riducibile a fatto meramente tecnologico. Ciò non può non avere un impatto significativo sul rapporto fra software OS ed istruzione, sia scolastica che universitaria. Motivazioni. Lo studio, la disponibilità e la possibilità di modificare il codice sorgente, che è notoriamente disponibile nel caso di software OS, è tema rilevante nell'istruzione. In particolare, è evidente la sua diffusione nelle scuole tecniche, dove l'informatica è materia professionale di insegnamento. Sul piano didattico, alcuni sottolineano la valenza formativa del software OS nell'insegnamento dell'informatica, altri la valenza professionalizzante nella didattica specialistica per gli studenti delle scuole tecniche. Inoltre, la didattica stessa delle varie discipline può essere effettuata mediante programmi didattici OS. L'altro utilizzo del software OS nella scuola riguarda il funzionamento delle infrastrutture informatiche: dall'adozione del sistema operativo Linux su server, alla gestione di reti e servizi in rete, all'uso di suite di office automation OS su client. L'utilizzo di software OS può presentare diversi vantaggi. Perché tali vantaggi si materializzino, tuttavia, devono essere presenti gli skill professionali adeguati, aspetto che per la scuola può essere critico. Il software OS può giocare un ruolo significativo a patto che si affronti il problema identificando con precisione l'ambito ed il ruolo che il software OS deve giocare. Utilizzo. Per favorire la valutazione e l'eventuale adozione di software OS nella scuola è utile proporre soluzioni e distribuzioni mirate all'utilizzo scolastico, per fornire alle scuole una rosa di realistiche possibilità, insieme agli indispensabili elementi conoscitivi e di valutazione sul software da usare. Utilizzo diretto di prodotti Open Source. I pacchetti OS possono certamente essere utilizzati in alternativa o congiuntamente a software proprietario a supporto sia di attività didattiche, sia per gestire reti e servizi di rete, sia per attività amministrative. Dal punto di vista didattico, l'utilizzo di pacchetti OS insieme a pacchetti proprietari, fa comprendere agli studenti che l'offerta è spesso diversificata e presenta numerose alternative. Esempi di strumenti utilizzabili in questo ambito sono Linux, Apache, le suite di office automation OS, gli strumenti per la gestione dei servizi di rete, i programmi di supporto alla formazione. Analisi e studio di codice Open Source. La specificità del software OS sta nella disponibilità del codice sorgente. Per questo motivo molti ritengono che il software OS, come le altre tipologie di software che presentano tale disponibilità, possa essere utilizzato non solo come strumento di lavoro diretto, ma anche come oggetto di studio. Il codice sorgente dei prodotti OS può essere mostrato per 1 Anche se datate le considerazioni contenute sono ancora valide.

5 insegnare i principi e le tecniche dell'informatica. Esempi di questo utilizzo sono: lo studio ed organizzazione di un compilatore, la struttura di un server di rete, le tecniche di indicizzazione per basi di dati. È indubbio, a questo proposito, che l'informatica è una disciplina che richiede accanto alla formazione teorica una sostanziale componente pratica. Tale componente consiste sia nello sviluppo diretto di codice da parte del discente, sia nello studio di programmi esistenti che possono essere utilizzati per mostrare nel concreto le tecniche di programmazione e best practice utili per incrementare significativamente la capacità e le competenze degli studenti. Ma perché ciò possa veramente accadere, il codice sorgente considerato deve essere di alta qualità e aderire strettamente proprio a quei principi che si vuole comunicare (o al limite presentare controesempi che in negativo offrano comunque un contributo didattico rilevante). Tale qualità non è automaticamente derivabile dal fatto che il codice sia OS. Sviluppo e integrazione di/con codice OS. Il terzo ambito dove il software OS può giocare un ruolo importante è nelle attività di laboratorio avanzato, specie per gli ultimi anni delle scuole superiori. Esempi sono l'estensione di funzionalità di sistemi esistenti, la realizzazione di integrazioni con altri programmi/sistemi software sia open source che proprietari, l'aggiunta di nuovi formati dati. Modifica e riuso di risorse OS per la didattica ed i servizi di rete. Quest'ambito si riferisce all'attività che alcune comunità di insegnanti e programmatori hanno svolto e svolgono per lo sviluppo di software didattico: software per l'insegnamento di varie discipline che sono adattati, per proprie esigenze, da alcuni insegnanti sviluppatori; utility per la didattica e l'organizzazione della scuola sviluppate e modificate da insegnanti; distribuzioni di soluzioni/sistemi a specifico uso scolastico quali, ad esempio, la distribuzione del sistema operativo Linux. Prospettive. L'interesse per il software OS nella scuola italiana è in crescita. L'utilizzo effettivo si limita però a casi esemplari, concentrati per lo più in istituti tecnici o professionali dove l'informatica è materia di insegnamento. Tali esperienze discendono da fattori di eccellenza specifici o locali: presenza di qualche insegnante particolarmente convinto della validità del paradigma software OS o di qualche centro di eccellenza tecnologia sul territorio che funge da supporto e fornisce soluzioni e formazione anche allo scopo di testare ipotesi innovative. Tali pratiche sono difficilmente riproducibili su larga scala e nella fascia della scuola di base. In generale, se non si tiene conto del contesto di utilizzo e del know how necessario per usare software OS, le opportunità possono trasformarsi in problemi tali da compromettere tutti i vantaggi potenzialmente perseguibili. Le principali difficoltà che si incontrano per l'introduzione del paradigma OS consistono nel far accettare all'utenza un cambiamento rispetto agli standard di fatto che il mercato home computing ha imposto e nella mancanza di release su piattaforme software OS di alcuni comuni applicativi. Tali difficoltà si intrecciano con il problema della carenza di risorse umane professionali competenti (e disponibili in quantità ragionevole) presso le scuole, dove va assolutamente evitato che il personale competente sia limitato magari ad una sola unità, rendendo quindi gravissimi i rischi connessi all'eventuale perdita di tale figura. Non solo oggi sono insufficienti nella scuola le figure di It-Administrator "toutcourt" (sia per sistemi proprietari che per sistemi non proprietari), ma tali figure sono ancora più rare e critiche nell'ambito dei sistemi OS. Un altro punto critico è quello dell'integrazione fra diverse piattaforme, proprietarie e OS; tale criticità è ineludibile specialmente nella scuola del primo ciclo, dove già sussistono difficoltà connesse con la convivenza di piattaforme Microsoft con ambienti Mac. Le scuole interessate al paradigma OS dovranno scegliere se effettuare un cambiamento radicale o prediligere soluzioni miste. Alcune delle criticità elencate non discendono dall'introduzione del software OS in quanto tale; sono criticità connesse con l'organizzazione e le risorse degli istituti scolastici. Il software OS può in qualche caso fornire spunti per affrontare tali questioni, ma devono essere ben presenti i processi interni, organizzativi, decisionali ed operativi, per valutarne la fattibilità e l'efficacia.

6 ALLEGATO C) Formazione, lavoro in community open source e stages : il ruolo della scuola, dell università e delle PA Un aspetto centrale nello sviluppo dell Open Source sono le community, che sono costituite da individui che vi mettono le loro competenze. Tutti dicono che c è bisogno di persone che sappiano collaborare all interno delle community, che costituiscono il cuore dei progetti open source. Il tema delle competenze è dunque al centro dell attenzione. Come il modello di sviluppo del software open source è diverso da quello tradizionale, così il modello formativo capace di creare competenze per l open source deve essere diverso da quello della formazione informatica tradizionale. Partecipare ad un progetto open source in qualsiasi modo, anche con ruoli marginali (come beta tester, debugger, o attività di localizzazione) è l unico modo efficace di sviluppare queste abilità. Imparare facendo, a fianco di qualcuno esperto che si osserva mentre lavora: lo schema tradizionale del garzone di bottega artigiana che operando a fianco del maestro e ne acquisisce un po alla volta il sapere. Il ruolo dello stage presso le aziende, previsto negli istituti tecnici statali ed in altre scuole professionali in ambito locale, dovrebbe essere questo. La proposta per contribuire ad una politica formativa efficace nel settore informatico ed in genere nel settore delle ICT è favorire la partecipazione a progetti OSS di studenti delle scuole (ed ovviamente anche di insegnanti) e delle Università, consentendone in prospettiva il riconoscimento come stage formativi. Non è necessario disporre obbligatoriamente di competenze informatiche, poiché ci sono altre competenze necessarie, quali: linguistiche per la localizzazione dei programmi generiche per beta-testing di varie discipline per specifici applicativi Ciò favorisce l'inserimento in un lavoro di gruppo, il proficuo utilizzo di strumenti di comunicazione informatici e lo scambio di competenze tra i partecipanti al progetto anche in virtù di un accesso preferenziale alla documentazione del progetto stesso. Per la realizzazione è necessaria la disponibilità di docenti specificamente preparati per gestire questa particolare situazione, anche ai fini della valutazione dell'effettivo apporto fornito dallo studente.inoltre la partecipazione all attività di community open source potrebbe essere riconosciuta come credito formativo dalle università (alla stregua di altre attività, come ECDL, che è riconosciuta come credito formativo universitario)), allo stesso modo in cui vengono riconosciuti crediti formativi per lavoro svolto in aziende. Infatti, le aziende hanno bisogno di personale con queste nuove capacità di sapersi inserire e lavorare in community. Le PAAL hanno molte competenze relative al mondo dell istruzione e della formazione, che spesso si intrecciamo con quelle dal MPI o delle singole scuole. Molta formazione professionale viene realizzata su Fondo Sociale Europeo, molti corsi ed attività. Quanto fatto finora sull open source finora è stato fatto secondo un modello vecchio e si è limitato al massimo nella erogazione di corsi su linux o open office, dove il mondo dell istruzione è visto solo come un cliente e non come attore principale nella creazione di competenze. Questo può essere

7 visto ormai solo come un primo punto di partenza, mentre è invece necessario promuovere il fattivo inserimento di scuole e università nelle community in più ruoli diversi. Le PAAL possono trovare modalità per sostenere questo modello formativo orientato all open source nelle varie leggi regionali sull istruzione e la formazione o nelle politiche degli EELL sulla formazione. Queste iniziative coinvolgono PAAL, sistema dell istruzione (MPI, scuole, università), aziende. Gli EELL possono attivarle e farle convergere in un modo efficace per l open source e lo sviluppo tecnologico.

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