Forex G10 - CAD CAD DOLLARO CANADESE. 10 marzo Nota regolare. Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche
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1 CAD DOLLARO CANADESE Il petrolio risale, ma altrettanto fa il cambio: la cautela della Bank of Canada è appropriata. In linea con le attese, unanimi, la Bank of Canada ha lasciato i tassi fermi (0,50%) anche alla riunione del 9 marzo e il dollaro canadese ne ha beneficiato, apprezzandosi sia contro dollaro USA da 1,34 a 1,32 USD/CAD sia contro euro da 1,47 a 1,45 EUR/CAD. La principale novità rispetto alla riunione precedente (20 gennaio) è che nel frattempo i prezzi del petrolio, dopo l ampio ulteriore calo di inizio anno, sono risaliti: in poco meno di un mese il WTI è passato da 26 US$/b a 38 US$/b. La salita del petrolio rappresenta uno sviluppo favorevole per l economia canadese. Tuttavia la BoC non ne ha tratto un giudizio migliorativo del quadro domestico di crescita e inflazione, si è solo limitata a prenderne atto. Questo è ragionevole, per almeno due ragioni: (1) innanzitutto è ancora presto per dire se il recente rimbalzo del petrolio possa essere considerato un inversione di tendenza o se vi siano ancora rischi di un nuovo calo; Nota regolare Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche Macroeconomic and Fixed Income Research Luca Mezzomo Responsabile Asmara Jamaleh Economista Mercati Valutari (2) contestualmente alla risalita del petrolio il dollaro canadese si è apprezzato del 10%, sia contro dollaro USA (da 1,46 a 1,32 USD/CAD) sia contro euro (da 1,61 a 1,45 EUR/CAD). Quest ultimo punto è piuttosto importante: un apprezzamento del cambio può infatti annullare o comunque ridurre gli effetti positivi di una salita del petrolio, soprattutto in una fase delicata come quella attuale dove è in corso un processo di redistribuzione della crescita canadese verso i settori non collegati alle materie prime. La BoC ha quindi preso atto anche del rimbalzo del dollaro canadese. Alla luce degli sviluppi congiunti di petrolio e cambio, la BoC ha pertanto scelto di mantenere un approccio cauto, sostanzialmente confermando lo scenario macro pubblicato nel Monetary Policy Report di gennaio. In questo MPR erano state riviste al ribasso le proiezioni sia di crescita sia di inflazione, ed era stato spostato in avanti il punto atteso di chiusura dell output gap (verso fine 2017) e quindi, implicitamente, il timing di avvio del ciclo di rialzi dei tassi (rinviato presumibilmente all anno prossimo). Nel MPR di gennaio la crescita attesa è 1,4%-2,4%, comunque in accelerazione rispetto all 1,2% del 2015, mentre le proiezioni di inflazione sono 1,4%-1,9% per fine fine 2017, anche queste in salita dall 1,3% di fine 2015, a fronte però di un target di inflazione a 2,0%. Alla luce della risalita del petrolio, lo scenario aggiornato di crescita e inflazione che la BoC presenterà nel prossimo MPR del 13 aprile non dovrebbe risultare peggiorativo rispetto a gennaio, ma tutt al più stabile o leggermente migliorativo. La condizione principale è però che il petrolio non torni a scendere. Un fattore favorevole è inoltre che lo scenario del mese prossimo incorporerà gli effetti (positivi) delle misure fiscali (espansive) che saranno annunciate a breve con la presentazione del nuovo budget il 22 marzo. Gli altri fattori che al momento rimangono favorevoli per l economia canadese sono la robustezza della crescita USA e le condizioni monetarie accomodanti, anche se su quest ultimo punto la dinamica del cambio potrebbe diventare sfavorevole se l apprezzamento dovesse proseguire con la stessa velocità registrata ultimamente. Probabilmente l atteggiamento molto cauto scelto dalla BoC alla riunione di marzo punta implicitamente anche a prevenire un ulteriore eccessivo apprezzamento del dollaro canadese, almeno in questa fase. Dopo l ampio quanto veloce apprezzamento recente, il dollaro canadese potrebbe pertanto rallentare la corsa e scendere temporaneamente nel breve (1m-3m) entro il range 1,35-1,40 I prezzi del presente documento sono aggiornati al Vedere l'appendice per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni
2 USD/CAD. Questo è infatti il periodo in cui dovrebbe concentrarsi il mix meno favorevole per il cambio: incertezza sulla dinamica di breve del petrolio, dubbi ancora irrisolti sulla congiuntura globale (Cina in primis) e possibilità che la Fed, dopo la pausa di marzo, riprenda eventualmente ad alzare i tassi a giugno. Quest ultimo punto in particolare, con il conseguente ampliarsi dei differenziali di tasso/rendimento tra Canada e Stati Uniti, potrebbe penalizzare il dollaro canadese. Anche in questo caso tuttavia torna a essere cruciale la dinamica del petrolio. Secondo le nostre stime infatti l effetto negativo sul cambio di due-tre rialzi Fed verrebbe approssimativamente neutralizzato da un 10%-15% di aumento dei prezzi del petrolio (corrispondente a una salita e stabilizzazione del WTI nella fascia US$/b da una quotazione attuale di US$/b). Al di là del breve il dollaro canadese dovrebbe tendenzialmente apprezzarsi per rientrare verso 1,25-1,20 USD/CAD sull orizzonte a 12m-24m, in funzione dell attesa accelerazione della crescita nei prossimi trimestri con rientro dell inflazione a target, ancora una volta a condizione che il petrolio non torni a scendere. L apprezzamento dovrebbe estendersi anche nei confronti dell euro, in misura tuttavia più contenuta, in ragione del graduale recupero atteso dell EUR/USD al di là del breve termine. I rischi dello scenario sono leggermente sbilanciati verso l alto, ovvero per un dollaro canadese che potrebbe rivelarsi più forte del previsto, soprattutto nel caso in cui il petrolio dovesse salire più delle attese. Gli appuntamenti principali da seguire nel breve saranno: l inflazione di febbraio il 18 marzo, la presentazione del budget federale il 22 marzo, il Pil di gennaio il 31 marzo, e la riunione BoC con pubblicazione del MPR il 13 aprile. Al di fuori del Canada l evento chiave sarà la riunione della Fed la prossima settimana, mercoledì 16 marzo. Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 2
3 Fig. 1 Cambio e tassi ufficiali Fig. 2 Cambio e petrolio (WTI) Fig. 3 EUR/CAD Fig. 4 CAD: posizioni speculative (CME) Fig. 5 Cambio USD/CAD e differenziale d inflazione (*) Fonte: CME e Thomson Reuters-Datastream Fig. 6 Cambio effettivo nominale (BRI) ed elaborazioni Intesa Sanpaolo(*) Proxy del differenziale di inflazione (rapporto tra indici di CPI in diff. logaritmiche) Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 3
4 Tabelle Tassi di cambio: proiezioni Proiezioni tassi di cambio: variazioni % m 3m 6m 12m 24m EUR/USD USD/JPY GBP/USD EUR/CHF EUR/SEK EUR/NOK EUR/DKK USD/CAD AUD/USD NZD/USD EUR/JPY EUR/GBP EUR/CAD EUR/AUD EUR/NZD m 3m 6m 12m 24m EUR/USD -4.2% -3.3% -1.9% 3.1% 9.1% USD/JPY 8.0% 9.7% 12.3% 10.1% 5.7% GBP/USD -2.5% 0.0% 4.3% 9.2% 12.7% EUR/CHF -0.3% 0.6% 1.5% 2.4% 5.2% EUR/SEK 3.0% 4.1% 0.8% -1.9% -4.0% EUR/NOK 3.5% 1.4% -2.9% -5.0% -7.1% EUR/DKK -0.1% -0.1% -0.1% 0.0% 0.0% USD/CAD 1.8% 4.1% -2.0% -5.7% -9.5% AUD/USD -9.2% -11.9% -3.9% 0.1% 6.8% NZD/USD -7.2% -10.2% -2.7% 1.8% 7.8% EUR/JPY 3.5% 6.2% 10.3% 13.6% 15.3% EUR/GBP -1.7% -3.2% -5.9% -5.5% -3.2% EUR/CAD -2.4% 0.7% -3.8% -2.8% -1.3% EUR/AUD 5.5% 9.8% 2.1% 3.0% 2.1% EUR/NZD 3.3% 7.7% 0.9% 1.4% 1.2% Tassi di cambio FORWARD m 3m 6m 12m 24m EUR/USD USD/JPY GBP/USD EUR/CHF EUR/SEK EUR/NOK EUR/DKK USD/CAD AUD/USD NZD/USD EUR/JPY EUR/GBP EUR/CAD EUR/AUD EUR/NZD Tassi di cambio: punti FORWARD 1m 3m 6m 12m 24m EUR/USD USD/JPY GBP/USD EUR/CHF EUR/SEK EUR/NOK EUR/DKK USD/CAD AUD/USD NZD/USD EUR/JPY EUR/GBP EUR/CAD EUR/AUD EUR/NZD Tassi di cambio: valori storici m -3m -6m -12m -24m EUR/USD USD/JPY GBP/USD EUR/CHF EUR/SEK EUR/NOK EUR/DKK USD/CAD AUD/USD NZD/USD EUR/JPY EUR/GBP EUR/CAD EUR/AUD EUR/NZD Tassi di cambio: variazioni % rispetto al passato -1m -3m -6m -12m -24m EUR/USD -2.9% 0.2% -2.8% 2.4% -21.0% USD/JPY 0.5% -6.3% -5.5% -5.9% 10.3% GBP/USD -2.2% -6.3% -8.1% -5.8% -14.7% EUR/CHF -0.5% 1.2% -0.4% 2.2% -10.2% EUR/SEK -2.0% -0.5% -1.8% 1.3% 4.9% EUR/NOK -2.5% -1.0% 1.5% 8.4% 13.4% EUR/DKK -0.1% 0.0% 0.0% 0.1% -0.1% USD/CAD -4.8% -2.7% 0.0% 4.5% 19.4% AUD/USD 5.6% 2.9% 6.0% -1.7% -16.9% NZD/USD -0.1% -1.1% 6.3% -8.1% -21.1% EUR/JPY -2.5% -6.2% -8.3% -3.6% -12.9% EUR/GBP -0.7% 6.9% 5.7% 8.7% -7.4% EUR/CAD -7.6% -2.5% -2.8% 7.1% -5.8% EUR/AUD -8.1% -2.6% -8.2% 4.3% -4.9% EUR/NZD -2.8% 1.3% -8.5% 11.5% 0.1% Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 4
5 Banche centrali (calendario) Riunioni di politica monetaria Data (Ora) Paese Evento 15 marzo - JPY BoJ: annuncio decisione (policy rate attuale a -0.10%) 16 marzo 19:00 USD Fed: annuncio tassi (Fed Funds attuali a %) 17 marzo 09:30 CHF SNB: annuncio tassi (attuale target range per il Libor 3m: -1.25/-0.25%) 10:00 NOK Norges Bank: annuncio tassi (deposit rate attuale a 0.75%) 13:00 GBP Bank of England: annuncio tassi (bank rate atteso invariato a 0.50%) 5 aprile 06:30 AUD Reserve Bank of Australia: annuncio tassi (cash target rate attuale a 2.00%) 13 aprile 16:00 CAD Bank of Canada: annuncio tassi e pubblicazione MPR (BoC overnight lending rate attuale a 0.50%) 14 aprile 13:00 GBP Bank of England: annuncio tassi 21 aprile 09:30 SEK Riksbank: annuncio tassi (repo rate attuale a -0.50%) 13:45 EUR BCE: annuncio tassi (main refi rate attuale a 0.00% e deposit facility rate attuale a -0.40%) 27 aprile 20:00 USD Fed: annuncio tassi 23:00 NZD Reserve Bank of New Zealand: annuncio tassi (official cash rate attuale a 2.25%) 28 aprile - JPY BoJ: annuncio decisione 3 maggio 06:30 AUD Reserve Bank of Australia: annuncio tassi e pubblicazione SMP 12 maggio 10:00 NOK Norges Bank: annuncio tassi 13:00 GBP Bank of England: annuncio tassi e pubblicazione Inflation Report 25 maggio 16:00 CAD Bank of Canada: annuncio tassi 2 giugno 13:45 EUR BCE: annuncio tassi 7 giugno 06:30 AUD Reserve Bank of Australia: annuncio tassi 8 giugno 23:00 NZD Reserve Bank of New Zealand: annuncio tassi e pubblicazione MPS 15 giugno 20:00 USD Fed: annuncio tassi 16 giugno - JPY BoJ: annuncio decisione 09:30 CHF SNB: annuncio tassi 13:00 GBP Bank of England: annuncio tassi 23 giugno 10:00 NOK Norges Bank: annuncio tassi Fonte: Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 5
6 Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice Tel (6) (3) Macroeconomic & Fixed Income Research Luca Mezzomo luca.mezzomo@intesasanpaolo.com Fixed Income Sergio Capaldi sergio.capaldi@intesasanpaolo.com Chiara Manenti chiara.manenti@intesasanpaolo.com Macroeconomia Guido Valerio Ceoloni guido.ceoloni@intesasanpaolo.com Anna Maria Grimaldi anna.grimaldi@intesasanpaolo.com Paolo Mameli paolo.mameli@intesasanpaolo.com Giovanna Mossetti giovanna.mossetti@intesasanpaolo.com Alessio Tiberi alessio.tiberi@intesasanpaolo.com Mercati Valutari Asmara Jamaleh asmara.jamaleh@intesasanpaolo.com Materie Prime Daniela Corsini daniela.corsini@intesasanpaolo.com Research Assistant Simonetta Melotto simonetta.melotto@intesasanpaolo.com Appendice Certificazione degli analisti Gli analisti finanziari che hanno predisposto la presente ricerca, i cui nomi e ruoli sono riportati nella prima pagina del documento dichiarano che: (1) Le opinioni espresse sulle società citate nel documento riflettono accuratamente l opinione personale, indipendente, equa ed equilibrata degli analisti; (2) Non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse. Comunicazioni importanti La presente pubblicazione è stata redatta da Intesa Sanpaolo S.p.A. Le informazioni qui contenute sono state ricavate da fonti ritenute da Intesa Sanpaolo S.p.A. affidabili, ma non sono necessariamente complete, e l'accuratezza delle stesse non può essere in alcun modo garantita. La presente pubblicazione viene a Voi fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, ed a titolo meramente indicativo, non costituendo pertanto la stessa in alcun modo una proposta di conclusione di contratto o una sollecitazione all'acquisto o alla vendita di qualsiasi strumento finanziario. Il documento può essere riprodotto in tutto o in parte solo citando il nome Intesa Sanpaolo S.p.A. La presente pubblicazione non si propone di sostituire il giudizio personale dei soggetti ai quali si rivolge. Intesa Sanpaolo S.p.A. e le rispettive controllate e/o qualsiasi altro soggetto ad esse collegato hanno la facoltà di agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi materiale sopra esposto e/o di qualsiasi informazione a cui tale materiale si ispira prima che lo stesso venga pubblicato e messo a disposizione della clientela. Intesa Sanpaolo S.p.A. e le rispettive controllate e/o qualsiasi altro soggetto ad esse collegato possono occasionalmente assumere posizioni lunghe o corte nei summenzionati prodotti finanziari. Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 6
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